AIA Termovalorizzatore di Piacenza
AIA Termovalorizzatore di Piacenza
Corporate
Termovalorizzatore Piacenza
Descrizione
L’impianto di termovalorizzazione di Piacenza, conosciuto anche come Tecnoborgo, si trova nella periferia sud di Piacenza, nel complesso di Strada Borgoforte 22, fra l’autostrada A21 e l’argine maestro del fiume Po.
L'impianto copre un’area di 30.000 mq e si sviluppa all’interno di un complesso di oltre 200.000 mq, occupati dalla sede e dagli impianti di Iren (depuratore, stoccaggio e trattamento rifiuti speciali, stoccaggio raccolte differenziate e rifiuti solidi urbani).
Il termovalorizzatore di Piacenza adotta la consolidata tecnologia del forno a griglia, ha una capacità di smaltimento di 120.000 t/a di rifiuti urbani, rifiuti speciali assimilabili agli urbani, rifiuti sanitari trattati e fanghi biologici provenienti dall’attiguo impianto di depurazione delle acque.
120.000 t/a
capacità di smaltimento
autorizzata
720 kwh/t
energia elettrica prodotta
sfruttando la combustione
dei rifiuti
200.000 mq
complesso all'interno del quale
si sviluppa l'impianto
Costruito con due linee parallele della medesima capacità – 7,5 t/h – l’impianto, sfruttando il calore derivante dalla combustione dei rifiuti, produce energia elettrica pari a circa 720 kwh/t di rifiuti al lordo dell’autoconsumo, che risulta di circa 100 kwh/t trattata. Nel complesso il processo è in grado di generare una potenza lorda di 11,63 MW (di 10 MW al netto).
Funzionamento
Il processo di trattamento dei rifiuti del termovalorizzatore di Piacenza prevede quattro fasi: stoccaggio rifiuti e caricamento nei forni, combustione e recupero calore, smaltimento scorie e trattamento fumi.
Dopo essere stati pesati all’ingresso, i rifiuti urbani e assimilabili che giungono all’impianto. Vengono quindi scaricati nella fossa di accumulo – di 3.500 m3 di capacità utile – prelevati da benne a polipo e trasferiti nelle tramogge di carico dei forni.
Attraverso una condotta diretta alla centrifuga presente sull’impianto, i fanghi biologici provenienti dall’adiacente depuratore subiscono una prima disidratazione. In seguito, vengono convogliati a un essiccatore a tamburo, dove un flusso di vapore spillato dalla turbina favorisce un’ulteriore riduzione dell’umidità. I fanghi così trattati sono infine introdotti nella tramoggia per mezzo di nastri trasportatori. Dalle tramogge i rifiuti passano nei forni dotati di griglie mobili inclinate, dove vengono bruciati. La buona combustione è favorita dall’azione mescolante data dal movimento delle griglie stesse.
Il calore che si sprigiona dalla combustione passa attraverso la caldaia e porta l’acqua in essa contenuta ad elevate temperature, trasformandola in vapore ad alta pressione (39 bar). Il vapore viene, invece, convogliato ad una turbina, accoppiata ad un alternatore (11,63 MW elettrici a 15 kV), che produce l’energia elettrica. L’energia elettrica prodotta viene ceduta al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN), ad eccezione di quella utilizzata per l’autoconsumo dell’impianto. Le scorie derivanti dalla combustione cadono dalla griglia in una vasca dove vengono raffreddate in un bagno d’acqua. Successivamente vengono caricate su un nastro trasportatore e fatte passare attraverso un deferrizzatore che permette di recuperare il ferro da avviare al riciclo. Il 79% delle scorie è recuperabile presso i cementifici o impianti di produzione di conglomerati cementizi.
Il trattamento dei fumi è del tipo “a secco” e prevede diverse fasi di depurazione successive.
Sostenibilità ambientale
Il termovalorizzatore di Piacenza adotta una particolare attenzione nella pianificazione delle proprie attività e ha sempre valutato con attenzione tutti i possibili effetti che l’attività dell’impianto può ripercuotere, anche minimamente, sull’ambiente circostante.
Quest’attenzione ha caratterizzato in modo costante la politica industriale, con l’obiettivo strategico di instaurare relazioni positive con la comunità nella quale è inserita. In questa ottica si è provveduto alla:
Così come stabilito dall'AIA dell'impianto, alcune di queste rilevazioni sono disponibili per la consultazione online, mentre altre sono destinate all’esclusivo controllo dell’ARPA. Il piano di sorveglianza e monitoraggio in tempo reale consente di:
Qualità delle emissioni
Il rilevamento delle emissioni è effettuato attraverso un sistema di monitoraggio in continuo installato sull’impianto e associato a una stazione metereologica. I dati registrati sono inviati in tempo reale all’organismo di controllo, l’ARPA di Piacenza.
A completamento delle verifiche sulla qualità delle emissioni, trimestralmente vengono effettuate misurazioni per metalli (mercurio, cadmio, piombo e altri metalli pensati), diossine e furani, idrocarburi policiclici aromatici, acido bromidrico, acido fluoridrico, ammoniaca.
Attualmente questi valori vengono trasmessi in tempo reale ad ARPA - Sezione di Piacenza. Viene inoltre effettuato con cadenza annuale il controllo dei fumi e l’analisi del rendimento della caldaia utilizzata per il riscaldamento dei locali.
Sottoponendo a un controllo diretto e continuo il 100% delle emissioni ai camini, è così possibile:
In un’ottica di trasparenza e informazione verso i cittadini e verso gli organi preposti al controllo ambientale, il termovalorizzatore di Piacenza ha, inoltre, attivato tre centraline per il monitoraggio ambientale direttamente gestite da ARPA e collegate alla sua rete. Due centraline, di tipo fisso, sono localizzate rispettivamente nel vicino quartiere del Capitolo (PC) e nel comune di San Rocco al Porto (LO).
Le centraline sono in grado di misurare i seguenti dati: polveri fini (PM 10), ossidi di azoto e monossido di carbonio. La terza centralina, mobile, consente di effettuare misurazioni su polveri fini, ossidi di azoto e idrocarburi metanici e non. In questo caso le rilevazioni possono essere effettuate nei luoghi ritenuti più opportuni dall’organismo di controllo.
Emissioni in continuo
Il termovalorizzatore viene costantemente sorvegliato in remoto dalle autorità pubbliche di controllo. Consulta le emissioni in continuo.
Prelievi periodici
Consulta i campionamenti periodici effettuati così come previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale.