RELAZIONI E BILANCI
AL 31 DICEMBRE 2021
Sommario
BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ILLUSTRATIVE AL 31 DICEMBRE 2021……………………………………………117
BILANCIO SEPARATO E NOTE ILLUSTRATIVE AL 31 DICEMBRE 2021………………………………………………….243
Cariche sociali
Consiglio Amministrazione (1)
Presidente Renato Boero (2)
Vice Presidente Moris Ferretti (3)
Amministratore Delegato e Direttore Generale Gianni Vittorio Armani (4)
Consiglieri Sonia Maria Margherita Cantoni (5)
Enrica Maria Ghia (6)
Pietro Paolo Giampellegrini (7)
Alessandro Giglio (8)
Francesca Grasselli (9)
Maurizio Irrera (10)
Cristiano Lavaggi (11)
Ginevra Virginia Lombardi (12)
Giacomo Malmesi (13)
Gianluca Micconi
Tiziana Merlino
Licia Soncini (14)
Collegio Sindacale (15)
Presidente Michele Rutigliano
Sindaci effettivi Cristina Chiantia
Simone Caprari
Ugo Ballerini
Sonia Ferrero
Sindaci supplenti Lucia Tacchino
Fabrizio Riccardo Di Giusto
Società di Revisione
KPMG S.p.A. (16)
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari
Anna Tanganelli (17)
Avviso di convocazione di Assemblea ordinaria
I Signori Azionisti sono convocati in assemblea ordinaria in unica convocazione a Parma in Strada S. Margherita 6/A - presso la Sala Polivalente della sede direzionale Iren S.p.A. - per il giorno 21 giugno 2022 alle ore 10,00 per discutere e deliberare sul seguente
Ordine del Giorno:
Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021; Relazione sulla gestione, Relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione.
Proposta di destinazione dell'utile d'esercizio: deliberazioni inerenti e conseguenti.
Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022 predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF (così come modificato dal D.Lgs. 49/2019), sezione prima: deliberazioni inerenti e conseguenti.
Relazione sui compensi corrisposti 2021 ai sensi dell'art. 123-ter del TUF (così come modificato dal D.Lgs. 49/2019), sezione seconda: deliberazioni inerenti e conseguenti - deliberazione consultiva.
Nomina del Consiglio di Amministrazione e relative cariche statutariamente di competenza assembleare per il triennio 2022-2023-2024 (scadenza: data di approvazione del bilancio dell'esercizio 2024): deliberazioni inerenti e conseguenti.
Determinazione del compenso annuo da corrispondere ai componenti del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 21 dello statuto sociale: deliberazioni inerenti e conseguenti.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Renato Boero
Lettera agli Azionisti e Stakeholder
Gentili Azionisti e Stakeholder,
con questa lettera Vi presentiamo i risultati del Bilancio di Esercizio 2021 e del Bilancio di Sostenibilità 2021 con l'obiettivo di garantirne una lettura integrata a tutti gli stakeholder del Gruppo.
Il Gruppo Iren considera infatti la sostenibilità come leva fondamentale per la creazione di valore nel tempo ed è costantemente impegnata a condurre le proprie attività considerando gli interessi degli stakeholder, nella consapevolezza che il dialogo e la condivisione degli obiettivi siano strumenti attraverso i quali creare valore reciproco.
Un modo di fare impresa che trova il suo fondamento nel modello di business e nel Piano Strategico del Gruppo, dove è previsto un impegno concreto verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda ONU 2030 (SDGs), e che garantisce resilienza nel lungo termine, anche reagendo velocemente e con efficacia a fenomeni esogeni di portata eccezionale. La pandemia da Covid-19 e i recenti drammatici eventi bellici che stanno interessando l'Europa, infatti, influenzano ulteriormente un contesto già segnato da profonde trasformazioni quali la transizione energetica e digitale, l'economia circolare, l'indipendenza e la sicurezza energetica, l'efficienza energetica, la salvaguardia delle risorse naturali e la decarbonizzazione.
La capacità, quindi, di essere flessibili e di saper interpretare eventi straordinari e trend del nostro tempo, rappresentano il fattore discriminante per assicurare la competitività di un'azienda nel lungo periodo.
In questo scenario, nel novembre 2021, il Gruppo Iren ha varato - per la prima volta nella propria storia - un Piano Industriale a 10 anni coerente con i principali macro-trend di settore, che poggia le proprie basi su tre pilastri: transizione ecologica, qualità del servizio e territorialità. Iren ambisce a essere il partner preferenziale per cittadini e pubbliche amministrazioni, imporsi come leader nella transizione ecologica ed essere la prima scelta degli stakeholder per i massimi livelli di qualità del servizio offerto.
La strategia industriale del Gruppo, che prevede 12,7 miliardi di investimenti al 2030, è fortemente integrata con la sostenibilità: circa l'80% degli investimenti, 8,7 miliardi di euro, sarà, infatti, "sostenibile": oltre alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla progressiva crescita nelle rinnovabili, dove Iren prevede di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili di 2,2 GW, supporteremo l'economia circolare, l'uso razionale delle risorse idriche e la resilienza delle città.
Un percorso di crescita che ha visto l'ingresso, nel solo 2021, di oltre 880 nuove risorse nel Gruppo e che passa inevitabilmente dall'attenzione e dalla valorizzazione delle persone. Ciò si concretizza nel rafforzamento delle competenze, attraverso attività di formazione che hanno interessato il 94% dei dipendenti con 23 ore di training pro-capite, destinate a crescere fino a 30 ore nel 2030; nei progetti avviati per equilibrare la presenza femminile negli organici sviluppando il talento delle dipendenti, con l'ambizione di avere almeno il 30% di manager donne entro il 2030; infine, nel progetto Gender Pay Equity, finalizzato a individuare e correggere eventuali fattori che causano disparità nelle retribuzioni.
L'attenzione alle persone si estende anche alle comunità: in uno scenario caratterizzato da un aumento senza precedenti del costo delle materie prime che ha generato significative ripercussioni sui bilanci di famiglie e imprese, il Gruppo è riuscito a garantire ai propri clienti prezzi del gas e dell'energia elettrica inferiori in media del 30% rispetto a quelli di mercato.
Nonostante un contesto di mercato particolarmente complesso, la resilienza del modello multi-business del Gruppo e l'efficacia delle azioni intraprese per affrontare la volatilità dello scenario energetico hanno permesso di registrare risultati positivi anche nel 2021, confermando il percorso di crescita del Gruppo che chiude l'anno con ricavi pari a 4,9 miliardi di euro, un Margine Operativo Lordo superiore a 1 miliardo di euro, in crescita del 9,6% rispetto allo scorso anno, e un Utile Netto di Gruppo pari a 303 milioni di euro (+26,7%).
Di particolare rilievo il dato degli investimenti che crescono del 4,7% rispetto al 2020 e si attestano a 955 milioni di euro, finanziati dalla generazione di cassa, permettendo di mantenere l'indebitamento finanziario netto in linea con lo scorso anno, di sostenere le economie e l'indotto dei territori e di proporre Iren come partner preferenziale per cittadini e pubbliche amministrazioni, per soddisfarne le necessità e trovare soluzioni avanzate.
Nel 2021 i risultati del Gruppo sono stati affiancati dalla crescita di tutti gli indicatori di sostenibilità evidenziando significative performance e confermando la valenza strategica attribuita da sempre a questi aspetti fondamentali per lo sviluppo dei territori, dell'ambiente e dei diversi attori che interagiscono con Iren.
Il 70% degli investimenti effettuati dal Gruppo nel 2021 sono stati destinati a progetti o attività sostenibili in linea con i pilastri del Piano Industriale. Per quanto riguarda la transizione ecologica, nel corso dell'anno, grazie a una maggiore produzione di calore, si è ridotta del 3% l'intensità carbonica della produzione energetica, secondo il percorso fissato da Iren e validato da Science Based Target Initiative, in linea con l'Accordo di Parigi, di dimezzarne l'impatto entro il 2030. Inoltre, la recente acquisizione del parco fotovoltaico più grande d'Italia, situato in Puglia, consente un incremento della generazione rinnovabile già nel 2022.
Il 2021 è stato inoltre caratterizzato da una forte crescita della valorizzazione dei rifiuti negli impianti del Gruppo sia per la generazione di nuova materia sia per l'avvio della produzione di biometano da rifiuti biodegradabili. La produzione di biometano e il recupero di materia sono importanti pilastri nello sviluppo dell'economia circolare ed elementi fondamentali per raggiungere i target di decarbonizzazione europei. Infine, è notevolmente cresciuta l'energia verde venduta, grazie a una campagna iniziata nel 2020 volta a incentivare un consumo sostenibile e ridurre l'impatto ambientale dei nostri clienti.
L'aumento dei volumi del teleriscaldamento del 2%, il raggiungimento del 70,3% di raccolta differenziata, grazie ai sistemi di raccolta porta a porta e di tariffazione puntuale, e la grande quantità di progetti di riqualificazione energetica ed estetica di edifici privati, sostenuti da Superbonus 110%, Ecobonus e Bonus facciate, hanno rafforzato la presenza locale di Iren e il proprio radicamento nei territori in cui opera.
Infine, la qualità dei servizi offerti continua a evidenziare elevati livelli di soddisfazione da parte dei clienti con il 91% di valutazioni positive. Grazie alle attività di distrettualizzazione, che permettono un maggiore monitoraggio e interventi tempestivi, si sono ulteriormente ridotte le perdite idriche delle reti acquedottistiche.
Il Gruppo ha inoltre implementato nella propria rendicontazione le raccomandazioni del TCFD (Task Force on Climate-related Financial Disclosures) in merito ai rischi e alle opportunità che il cambiamento climatico può generare sulla marginalità futura del Gruppo. Per il primo anno, inoltre, il Bilancio di Sostenibilità rendiconta le informazioni richieste dalla Tassonomia UE per rendere in trasparenza a tutti gli stakeholder quali sono le attività gestite considerate sostenibili secondo i criteri delle direttive europee e la quota di investimenti, spese e ricavi ad esse collegate.
La gestione efficiente del Gruppo in termini dimensionali e di indicatori economico-finanziari, lo sviluppo di competenze e di qualità nei servizi, la massima attenzione alla sostenibilità e alla cura delle risorse interne e dei clienti, sono i fattori chiave che hanno permesso di raggiungere i risultati che presentiamo all'approvazione degli Azionisti, proponendo all'Assemblea dei soci un dividendo pari a 0,105 euro per azione, in crescita del 10,5% rispetto al 2020.
A tutte le donne e gli uomini del Gruppo Iren rivolgiamo, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, un ringraziamento per la competenza, il senso di responsabilità, la dedizione e l'impegno che quotidianamente mettono nel loro lavoro, da cui derivano i risultati che abbiamo conseguito. Ringraziamo i nostri Azionisti e i nostri Stakeholder, per gli stimoli che ci forniscono a perseguire uno sviluppo sostenibile, e i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per il determinante contributo alla crescita del Gruppo.
Azionariato
Il Capitale Sociale della Società si attesta a 1.300.931.377 euro interamente versati, ed è costituito da azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna.
Si segnala che ad aprile 2021 Metro Holding Torino S.r.l., interamente controllata dalla Città Metropolitana di Torino, attraverso una procedura di Reverse Accelerated Bookbuilding rivolta a investitori qualificati e investitori istituzionali esteri, ha acquistato azioni pari al 2,5% del capitale di Iren.
Al 31 dicembre 2021, sulla base delle informazioni disponibili alla società, l'azionariato Iren è di seguito rappresentato; si segnala inoltre che alla stessa data Iren S.p.A. detiene 17.855.645 azioni proprie, pari all'1,37% del Capitale Sociale, e che non sono presenti soci privati detentori di una quota superiore al 3% dello stesso.
Missione e Visione del Gruppo Iren
Il Gruppo Iren in cifre: Highlights esercizio 2021
Dati economici
milioni di euro | ||||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 Rideterminato | Variaz. % | |
Ricavi | 4.955,9 | 3.726,2 | 33,0 | |
EBITDA | 1.015,8 | 926,9 | 9,6 | |
EBIT | 454,1 | 415,4 | 9,3 | |
Risultato netto | 333,5 | 269,3 | 23,8 | |
| ||||
EBITDA Margin (EBITDA/Ricavi) | 20,5% | 24,9% |
|
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e I.Blu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV "Aggregazioni aziendali". Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
Per le definizioni degli Indicatori Alternativi di Performance si veda il relativo capitolo nella presente Relazione.
Dati patrimoniali
milioni di euro | ||||
| 31.12.2021 | 31.12.2020 | Variaz. % | |
Capitale Investito Netto (CIN) | 5.856,5 | 5.712,9 | 2,5 | |
Patrimonio Netto (PN) | 2.950,7 | 2.764,7 | 6,7 | |
Indebitamento Finanziario Netto (IFN) | 2.905,8 | 2.948,2 | (1,4) | |
Debt/Equity (Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto) | 0,98 | 1,07 |
|
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e I.Blu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV "Aggregazioni aziendali". Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
Per le definizioni degli Indicatori Alternativi di Performance si veda il relativo capitolo nella presente Relazione.
Dati tecnici e commerciali
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variaz. % | |
Energia elettrica prodotta (GWh) | 9.822,9 | 10.109,6 | (2,8) | |
Energia termica prodotta (GWht) | 3.328,0 | 2.948,1 | 12,9 | |
Energia elettrica distribuita (GWh) | 3.679,8 | 3.587,3 | 2,6 | |
Gas distribuito (mln m3) | 1.347,4 | 1.249,8 | 7,8 | |
Acqua venduta (mln m3) | 174,8 | 175,1 | (0,2) | |
Energia elettrica venduta (GWh) | 17.607,9 | 16.640,3 | 5,8 | |
Gas venduto (mln m3) (*) | 2.707,4 | 2.808,6 | (3,6) | |
Volumetria teleriscaldata (mln m3) | 98,8 | 96,7 | 2,2 | |
Rifiuti gestiti (ton) | 3.646.007 | 3.081.055 | 18,3 | |
* inclusa energia elettrica compravenduta in borsa | ||||
** di cui per usi interni 1.679,1 mln m3 nell'esercizio 2021 (1.728,2 mln m3 nell'esercizio 2020, -2,8%) |
L'assetto societario del Gruppo Iren
Il Gruppo è strutturato secondo un modello che prevede una holding industriale (Iren S.p.A., con sede legale a Reggio Emilia) e quattro società responsabili delle singole linee di business, ubicate nelle principali sedi operative di Genova, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Torino, Vercelli e La Spezia.
A Iren S.p.A. fanno capo le attività strategiche, di sviluppo, coordinamento e controllo, mentre alle quattro Business Unit (BU), è stato affidato il coordinamento e l'indirizzo delle società operanti nei rispettivi settori:
Reti, che opera negli ambiti del ciclo idrico integrato, della distribuzione gas e della distribuzione di energia elettrica;
Ambiente, che svolge le attività di raccolta, igiene urbana, trattamento e smaltimento dei rifiuti;
Energia, operante nei settori della produzione di energia elettrica e termica, del teleriscaldamento, nei servizi per l'efficienza energetica e tecnologici, di illuminazione pubblica e reti semaforiche;
Mercato, attiva nella vendita di energia elettrica, gas, calore per teleriscaldamento e prodotti e servizi in ambito domotica, risparmio energetico e mobilità elettrica per la clientela.
BU RETI
Servizi Idrici Integrati
IRETI, capofila della Business Unit, direttamente e tramite le società operative controllate Iren Acqua, Iren Acqua Tigullio, ASM Vercelli e ACAM Acque opera nell'ambito dell'approvvigionamento idrico, fognatura e depurazione delle acque reflue nelle province di Genova, Savona, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Vercelli, La Spezia e in alcuni altri comuni siti in Piemonte e Lombardia. Complessivamente, negli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) gestiti il servizio è svolto in 238 comuni attraverso una rete di distribuzione di 20.088 chilometri, per quasi 2,8 milioni di abitanti serviti. Per quanto riguarda le acque reflue la BU Reti gestisce una rete fognaria di complessivi 11.291 chilometri.
Distribuzione gas
IRETI distribuisce il gas metano in 70 comuni delle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza (compresi i capoluoghi), nel comune di Genova e in altri 20 comuni limitrofi. Inoltre, tramite ASM Vercelli distribuisce il gas nella città di Vercelli, in 10 comuni della stessa provincia e in altri 3 comuni siti in Piemonte e Lombardia. La rete di distribuzione, composta da 8.115 chilometri di rete in alta, media e bassa pressione, serve un bacino di oltre 741 mila punti di riconsegna.
Distribuzione di energia elettrica
Con 7.849 chilometri di rete in media e bassa tensione IRETI svolge il servizio di distribuzione dell'energia elettrica nelle città di Torino, Parma e, tramite ASM Vercelli, nella città di Vercelli, per un totale di quasi 725 mila utenze allacciate.
BU AMBIENTE
Iren Ambiente, società capogruppo della Business Unit, opera in particolare nei settori della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti nello storico bacino emiliano, oltre a gestire alcuni impianti di trattamento e smaltimento nelle province di Torino e Savona.
Inoltre, la BU Ambiente opera lungo la filiera dei rifiuti attraverso società dislocate territorialmente: AMIAT, ASM Vercelli (controllata da IRETI), TRM e Territorio e Risorse in area Piemonte, ACAM Ambiente, ReCos e Rigenera Materiali in area Liguria; San Germano svolge invece la propria attività principale di operatore della raccolta in più aree, fra le quali Sardegna, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.
Sempre con riferimento ai territori di operatività del Gruppo, le società di recente acquisizione della c.d. "Divisione Ambiente Unieco", dislocate su una pluralità di regioni italiane (Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Marche e Puglia), sono attive in tutte le fasi della filiera: dall'intermediazione al trattamento e all'avvio a valorizzazione, fino allo smaltimento di rifiuti sia urbani che speciali e, attraverso la collegata SEI Toscana, anche nella raccolta di rifiuti urbani.
Si segnala infine I.Blu, che opera nella selezione dei rifiuti plastici da avviare a recupero e riciclo e nel trattamento di rifiuti in plastica per la produzione di Blupolymer (polimero per usi civili) e Bluair ("agente riducente" per gli impianti siderurgici).
La Business Unit svolge dunque tutte le attività del ciclo di gestione dei rifiuti urbani (raccolta, selezione, recupero e smaltimento), con particolare attenzione allo sviluppo sostenibile e alla salvaguardia ambientale confermata da crescenti livelli di raccolta differenziata; gestisce inoltre un importante portafoglio clienti a cui fornisce tutti i servizi per lo smaltimento di rifiuti speciali.
La BU Ambiente serve complessivamente 300 comuni per un totale di oltre 2,9 milioni di abitanti presenti nei bacini di operatività. La dotazione impiantistica del ciclo integrato dei rifiuti è costituita principalmente da 3 termovalorizzatori (TRM, di proprietà dell'omonima società, a Torino, il Polo Ambientale Integrato -PAI-, a Parma, e Tecnoborgo, a Piacenza, questi ultimi di proprietà della capofila Iren Ambiente), 4 discariche attive, 317 stazioni tecnologiche attrezzate e 52 impianti di trattamento, selezione, stoccaggio, recupero, biodigestione e compostaggio.
Nell'esercizio 2021 è stata perfezionata il 30 marzo l'acquisizione del controllo, da parte di Iren Ambiente, della collegata Futura S.p.A. (Divisione Ambiente Unieco), che dispone di un impianto di trattamento meccanico biologico ed operativa a Grosseto.
BU ENERGIA
Produzione di energia elettrica e termica
La BU Energia dispone complessivamente di 2.728 MW di potenza installata in assetto elettrico e circa 2.350 MW termici. In particolare, ha la disponibilità diretta di 31 impianti di produzione di energia elettrica: 23 idroelettrici (di cui 3 mini-hydro), 7 termoelettrici in cogenerazione e un termoelettrico convenzionale. La Business Unit dispone inoltre di 95 impianti di produzione fotovoltaica con una potenza installata pari a 18 MW.
Dal lato della produzione termica, a livello di Gruppo oltre il 34% della potenza termica complessiva al servizio del teleriscaldamento proviene dagli impianti di cogenerazione di proprietà di Iren Energia, società capofila, e produce il 77% del calore destinato al teleriscaldamento. La parte di potenza termica relativa ai generatori di calore convenzionali è pari al 57%, con una produzione di calore per il teleriscaldamento del 13%. La porzione residuale pari al 10% è prodotta da impianti del gruppo non appartenenti alla Business Unit (termovalorizzatori).
L'energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonte eco-compatibile (rinnovabile o da cogenerazione ad alta efficienza), che rappresentano il 70% del parco impianti del Gruppo, è più del 73% dell'intera produzione. In particolare, il sistema idroelettrico di produzione svolge un ruolo importante in tema di salvaguardia ambientale, grazie all'utilizzo di una risorsa rinnovabile e pulita, senza emissione di sostanze inquinanti, e consente di ridurre il ricorso ad altre forme di produzione a più elevato impatto ambientale.
Nel corso del 2020 è stato siglato con Ansaldo un contratto per l'ampliamento della centrale termoelettrica di Turbigo attraverso la progettazione, la fornitura e la realizzazione di un nuovo impianto di generazione di energia elettrica a ciclo combinato, alimentato a gas, che consentirà di aumentare la capacità installata complessiva del sito dagli attuali 850 MW a circa 1.280 MW progetto che nel corso del 2021 è stato sostanzialmente completato e che entrerà in esercizio nei primi mesi dell'anno 2022.
Iren Energia presidia inoltre le attività di programmazione e dispacciamento delle produzioni di energia elettrica del Gruppo, oltre all'operatività sulla borsa elettrica.
Teleriscaldamento
Iren Energia dispone della rete di teleriscaldamento più estesa a livello nazionale (1.091 chilometri di rete a doppia tubazione), con 726 chilometri nel territorio torinese, di cui 79 chilometri nei comuni di Grugliasco, Rivoli e Collegno (Città Metropolitana di Torino), 10 nel Comune di Genova, 221 nel Comune di Reggio Emilia, 104 nel Comune di Parma e 30 nel Comune di Piacenza; il totale della volumetria riscaldata ammonta a 96,8 milioni di metri cubi.
Servizi di efficienza energetica
La BU Energia, attraverso la propria controllata Iren Smart Solutions opera nel settore dell'efficienza energetica, svolgendo attività di progettazione, realizzazione e gestione di interventi di riduzione dei consumi di energia; si occupa della fornitura di servizi energetici e global service destinati a edifici di abitazione, a strutture private e pubbliche nonché a complessi industriali e commerciali garantendo la manutenzione e conduzione degli impianti termici, di condizionamento, idraulici, sanitari, frigoriferi, elettrici e a pannelli solari, oltre che la loro progettazione e installazione. Iren Smart Solutions si occupa inoltre dello sviluppo e della gestione dei servizi di illuminazione pubblica, semaforica e affini.
In data 13 ottobre 2021 Iren Smart Solutions ha sottoscritto il contratto per l'acquisizione del 100% di Bosch Energy and Building Solutions Italy S.r.l., operante nel settore dell'efficientamento energetico in qualità di ESCo (Energy Service Company), in particolare nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti integrati di riscaldamento, climatizzazione e cogenerazione per clienti pubblici e privati. La società, che opera prevalentemente nel nord Italia, contribuirà a espandere, anche a livello di know‐how, le attività del Gruppo nel settore dell'efficienza energetica, integrando la gamma dei servizi offerti.
BU MERCATO
Commercializzazione energia elettrica
Iren Mercato è presente, nell'ambito del mercato libero, su tutto il territorio nazionale, con una maggiore concentrazione di clienti nella zona centro-nord dell'Italia e presidia la commercializzazione dell'energia proveniente dalle diverse fonti del Gruppo sul mercato rappresentato dai clienti finali e da altri operatori grossisti. Le principali fonti di energia del Gruppo disponibili per le proprie attività sono rappresentate dalle centrali termoelettriche e idroelettriche di Iren Energia. La società opera altresì come esercente il servizio di "maggior tutela" per la clientela retail del mercato elettrico relativamente alla città di Torino, al territorio di Parma e al bacino di utenza del comune di Sanremo (IM).
I clienti retail e small business di energia elettrica gestiti sono oltre un milione, distribuiti principalmente sul bacino tradizionalmente servito di Torino e Parma e sulle altre aree presidiate commercialmente da Iren Mercato e da ATENA Trading.
Commercializzazione Gas Naturale
I clienti gas retail gestiti dalla Business Unit Mercato sono circa 954 mila e comprendono principalmente i clienti dei bacini storici genovese, torinese ed emiliano, delle aree di sviluppo ad essi limitrofe, di Vercelli e dell'area campana (rispettivamente tramite ATENA Trading e Salerno Energia Vendite) e di La Spezia. In particolare, Salerno Energia Vendite è presente in quasi tutte le province campane oltre che in alcuni comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Toscana e Lazio.
Da luglio 2021 con l'acquisizione del 100% del capitale sociale di SidIren S.r.l. operativa nella vendita di gas naturale, Iren Mercato ha esteso il proprio portafoglio clienti gas a 78 comuni della provincia di Avellino.
Vendita calore tramite rete di teleriscaldamento
Iren Mercato gestisce la vendita del calore, acquistato da Iren Energia, ai clienti teleriscaldati dei comuni di Torino, Nichelino, Beinasco (area torinese), Genova, Reggio Emilia, Piacenza e Parma e lo sviluppo commerciale nelle aree di nuovo insediamento del teleriscaldamento.
Fra le proposte commerciali complementari alla vendita di commodities si segnalano la linea di business "New downstream", destinata alla commercializzazione alla clientela retail di prodotti innovativi nell'area della domotica, del risparmio energetico e della manutenzione di impianti domestici, e "IrenGO a zero emissioni", l'innovativa offerta per la mobilità elettrica rivolta a clienti privati, aziende ed enti pubblici con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale degli spostamenti. In merito, il Gruppo ha inoltre sperimentato le potenzialità e i benefici dell'e-mobility attraverso l'avvio, al proprio interno, di una serie di iniziative quali l'installazione di infrastrutture di ricarica e la progressiva introduzione di veicoli elettrici. Tutte le iniziative interne ed esterne di mobilità elettrica IrenGO beneficiano di fornitura energetica 100% green proveniente dagli impianti idroelettrici del Gruppo.
Informazioni sul titolo Iren nel 2021
Andamento del titolo IREN in Borsa
Nel 2021 i principali indici di borsa mondiali hanno riportato un trend di crescita grazie soprattutto alle azioni di contrasto alla diffusione del Covid-19 e alle conseguenti attese di ripresa economica. Tali attese positive sono peraltro state sostenute dal piano europeo Next Generation EU oltre che dal mantenimento di politiche monetarie espansive da parte delle maggiori banche centrali internazionali.
Il 2021 è stato caratterizzato da un'elevata volatilità dello scenario energetico e da tassi di inflazione superiori alle attese. Entrambi i fenomeni, riconducibili all'evoluzione dell'emergenza Covid, hanno avuto un impatto negativo sui mercati, in particolare nell'ultimo trimestre.
Nonostante tale contesto e analizzando l'intero arco del 2021, il FTSE Italia All-Share (il principale indice di Borsa Italiana) ha riportato un incremento del 23,7%, che riflette le aspettative di ripresa dell'economia italiana, confermate dall'andamento del PIL.
Le quattro multiutility hanno registrato una performance in crescita, beneficiando delle attese di un impatto positivo dei piani europei e nazionali di ripresa economica e sviluppo infrastrutturale, nell'ambito di grande rilevanza della sostenibilità ambientale, e della tendenza al rialzo dei prezzi energetici.
Andamento titolo Iren nei confronti dei competitors
Il prezzo del titolo IREN al 30 dicembre, ultimo giorno di contrattazioni del 2021, si è attestato a 2,654 euro per azione, in aumento del 24,8% rispetto al prezzo di inizio anno, con volumi medi giornalieri scambiati durante il periodo pari a circa 1,88 milioni di pezzi. Il prezzo medio nel corso del 2021 è stato di 2,48 euro per azione.
Il massimo del periodo, prendendo a riferimento i prezzi giornalieri di chiusura, è stato registrato il 10 novembre, pari a 2,88 euro per azione; il minimo di periodo, pari a 2,028 euro per azione, è stato invece rilevato il 21 gennaio.
Nei due grafici sotto riportati si evidenzia l'andamento del prezzo e dei volumi scambiati del titolo Iren nel 2021.
Il coverage del titolo
Nel corso del periodo il Gruppo IREN è stato seguito da sette broker: Equita, Exane (sponsored research), Intermonte, Intesa Sanpaolo, Kepler Cheuvreux, Mediobanca e Stifel.
RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2021
Scenario di mercato
LO SCENARIO MACROECONOMICO
Il 2021 è stato caratterizzato da una significativa ripresa dell'economia globale, seppur in un contesto di forte disparità tra diversi gruppi di paesi. L'OCSE stima che nel 2021 il PIL mondiale sia cresciuto del 5,6%, sostenuto dalla ripresa delle economie OCSE (+5,3%) e da Cina e India, che hanno riportato una crescita annuale superiore all'8%. La mancanza di risorse per le politiche di supporto pubblico e per le campagne vaccinali continua invece a limitare la crescita nei paesi a basso reddito pro-capite.
Nel 2021 l'economia europea è stimata crescere del 5,2%. Sui risultati europei hanno pesato la reintroduzione, nell'ultima parte dell'anno, di misure restrittive per limitare la diffusione della variante Omicron e il rallentamento della produzione manufatturiera legato alla scarsità di materie prime e di semilavorati. L'Italia chiude il 2021 con una crescita annuale superiore alla media europea e pari al 6,5%, dopo la significativa contrazione del 2020 (-9%).
La ripresa economica post-pandemica è stata accompagnata, fin dalla fine del 2020, da un recupero dei prezzi a livello internazionale. L'inflazione è stata particolarmente intensa per i prezzi delle commodities, visto il confronto con i minimi storici raggiunti nel periodo della pandemia e i fenomeni di scarsità creati in larga parte dal disallineamento tra la ripresa di domanda e offerta alla fine della prima ondata della pandemia. Nel 2021, l'indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento annuale del 3,5% a livello globale, con un picco vicino al 5% alla fine dell'anno. In Italia le dinamiche dei prezzi sono invece rimaste più contenute, con una media d'anno di poco inferiore al 2% e un picco nel mese di dicembre del 4,2%.
La spesa delle famiglie
La progressiva rimozione delle misure restrittive e la ripresa economica hanno sostenuto la spesa delle famiglie nei primi tre trimestri del 2021, portandola ad un livello superiore del 5% rispetto allo stesso riferimento nel 2020. Nel terzo trimestre 2021, la spesa per i servizi era comunque ancora inferiore del 7% rispetto al riferimento pre-pandemico (quarto trimestre 2019), mentre la spesa totale per i beni risultava ormai riallineata con lo stesso riferimento.
Gli investimenti
Le misure di stimolo e le condizioni economiche favorevoli hanno supportato la ripresa degli investimenti nel corso del 2021. Il valore degli investimenti fissi lordi relativo ai primi tre trimestri del 2021 risulta infatti superiore del 18% rispetto allo stesso periodo del 2020, e del 4% rispetto al 2019. Il settore delle costruzioni, fortemente incentivato dalle misure di sostegno pubblico, ha visto l'incremento più rilevante rispetto ai livelli del 2019 (+12%). La crescita annuale si attesta poco al di sotto del 16%.
Le esportazioni
Nel corso del 2021, gli scambi con l'estero dell'economia italiana hanno fatto segnare un incremento significativo rispetto al livello dell'anno precedente (+24% e +18% sui primi 11 mesi dell'anno, rispettivamente per importazioni ed esportazioni). Il graduale venir meno delle strozzature lungo le catene produttive dovrebbe dare una nuova spinta al commercio internazionale nel corso del prossimo anno, con un impatto positivo sull'andamento degli scambi con l'estero.
IL MERCATO PETROLIFERO
Il prezzo medio del Brent nel 2021 si è consuntivato a 70,8 $/bbl, con un rialzo del 63,9% rispetto al 2020, che si era attestato in media a 43,2 $/bbl.
Il mercato petrolifero ha beneficiato nel corso dei primi tre trimestri dell'anno del perdurare del clima di ottimismo sui mercati finanziari, legato alla ripresa post-pandemica, con il mantenimento delle quote OPEC Plus. La decisione del cartello di riportare progressivamente la produzione a regime e il ritorno di parte della produzione iraniana hanno contribuito alla stabilizzazione dei prezzi negli ultimi mesi dell'anno.
Nel 2021, a un aumento complessivo della domanda del 5,5% rispetto al 2020 ha corrisposto un incremento dell'offerta meno sostenuto, nell'ordine di poco meno del 2%. La quota di produzione OPEC sul totale della produzione mondiale nel 2021 è rimasta stabile al 33%, mentre un importante contributo alla crescita della domanda deriva dal continente asiatico, con un incremento del 5% che ha più che compensato la contrazione registrata nel 2020.
IL MERCATO DEL GAS NATURALE
Domanda e offerta
I consumi di gas nel 2021 sono aumentati del 7,9% rispetto al 2020, per un totale di 76,2 miliardi/mc (rispetto ai quasi 71 miliardi/mc dello scorso anno). La crescita significativa dei consumi si è verificata in particolare durante il primo semestre del 2021, in concomitanza con la ripresa dell'economia. Temperature invernali leggermente inferiori alla media stagionale hanno inoltre contribuito a sostenere i consumi nella parte finale dell'anno.
Tutti i settori hanno registrato una crescita significativa nel corso del 2021. La domanda di gas del settore residenziale è aumentata del 7,5% rispetto al 2020 (per un totale di quasi 34 miliardi di metri cubi), seguita dal settore termoelettrico (25,9 miliardi/mc, +6,9%) e da quello industriale (14,0 miliardi/mc, +6,1%).
Impieghi e fonti di gas naturale nel 2021 e confronto con gli anni precedenti
GAS PRELEVATO (Mld mc)* | 2021 | 2020 | 2019 | Var % | Var % |
2021 vs 2020 | 2020 vs 2019 | ||||
Usi industriali | 14,0 | 13,2 | 14,0 | 6,1% | -5,7% |
Usi termoelettrici | 25,9 | 24,2 | 25,8 | 6,9% | -6,1% |
Impianti di distribuzione | 33,7 | 31,3 | 31,7 | 7,5% | -1,0% |
Rete terzi e consumi di sistema / line pack | 2,6 | 1,9 | 2,3 | 37,7% | -17,9% |
Totale prelevato | 76,2 | 70,7 | 73,8 | 7,9% | -4,2% |
*Valori cumulati al 31 dicembre, elaborazioni MBS Consulting |
|
|
|
|
|
GAS IMMESSO (Mld mc)* | 2021 | 2020 | 2019 | Var % | Var % |
2021 vs 2020 | 2020 vs 2019 | ||||
Importazioni | 71,6 | 65,9 | 70,6 | 8,7% | -6,8% |
Produzione nazionale | 3,1 | 3,8 | 4,5 | -18,3% | -14,9% |
Stoccaggi | 1,5 | 0,9 | -1,4 | 55,0% | (**) |
Totale immesso (inclusi stoccaggi) | 76,2 | 70,7 | 73,8 | 7,9% | -4,2% |
Capacità massima | 184,7 | 145,7 | 137,6 |
| |
Load factor | 38,8% | 45,2% | 51,3% |
|
|
*Valori cumulati al 31 dicembre, elaborazioni MBS Consulting, il valore degli stoccaggi indica la movimentazione netta | |||||
**Variazione superiore al 100% |
Per quanto riguarda l'offerta, nel 2021 le importazioni totali sono aumentate dell'8,7% rispetto a quelle del 2020 (pari a 71,6 miliardi/mc, contro i quasi 66 miliardi/mc del 2020), mentre la produzione nazionale è scesa del 18,3% rispetto al 2020 (per un totale di 3,1 miliardi di gas prodotti).
Di seguito viene riportata la situazione generale dei punti di entrata nazionale connessi con l'estero:
i flussi in ingresso dalla Russia presso l'entry point di Tarvisio (28,1 miliardi/mc) hanno registrato una leggera diminuzione rispetto al 2020 (28,3 miliardi/mc), ma si confermano comunque la fonte principale di importazioni via pipeline nel bilancio complessivo italiano (circa il 40% del mercato nazionale);
l'approvvigionamento di gas si è concentrato anche nelle aree del Mediterraneo, con un forte aumento dei flussi in arrivo dall'Algeria a Mazara del Vallo, che hanno visto un aumento del 76% rispetto al 2020 (oltre 21 miliardi/mc nel 2021, contro 12 miliardi /mc nel 2020), arrivando a rappresentare il 30% delle importazioni totali;
nel corso del 2021 è entrato in operatività il gasdotto TAP, che porta il gas azero al nuovo entry point di Melendugno. Da inizio anno sono transitati oltre 7 miliardi/mc, che costituiscono circa il 10% delle importazioni totali. L'avvio del nuovo gasdotto dovrebbe contribuire alla chiusura dello spread tra il PSV e i prezzi dei mercati del Nord, il TTF in particolare;
la riduzione della produzione norvegese e l'apertura del TAP hanno determinato la diminuzione delle importazioni dal Nord Europa, per un totale di 2,1 miliardi/mc (-76% rispetto al 2020)
Le importazioni di GNL hanno registrato un calo del 22,3% rispetto al 2020, con un totale di circa 10 miliardi/mc. Tale riduzione è dovuta principalmente al forte aumento di domanda di GNL in Asia.
Prezzi ingrosso gas
Lo storico aumento dei prezzi all'ingrosso del gas ha caratterizzato il 2021, con i mesi invernali che hanno visto quotazioni superiori agli 80 €/MWh, riflettendosi peraltro sui livelli di prezzo dell'energia elettrica in particolare nell'ultimo trimestre.
La crescita nel primo semestre del 2021 è imputabile alla ripresa economica, con un progressivo aumento della domanda di gas soprattutto dall'Asia, entrata in competizione con quella Europea sul fronte del GNL.
Nella seconda parte dell'anno la prosecuzione del movimento al rialzo è legata:
nuovamente alla domanda asiatica: la crisi energetica legata alla scarsità delle forniture di carbone in India e Cina fra settembre e ottobre ha contribuito ad aumentare la richiesta di gas, soggetta inoltre a previsioni di un inverno più freddo della norma nell'emisfero nord Asiatico;
a problematiche relative all'offerta, specialmente di GNL: alcuni impianti strategici in Australia sono stati soggetti a una fitta serie di manutenzioni e interruzioni della produzione (causata anche da danni non programmati) e la congestione del trasporto marittimo lungo il canale di Panama;
alla mancata entrata in funzione della North Stream pipeline, nel nord-Europa, con la sospensione del processo di approvazione da parte dell'Autorità di regolazione tedesca;
alle tensioni geopolitiche ai confini con Bielorussia e Ucraina e la contestuale progressiva diminuzione dei flussi di gas provenienti dalla Russia a partire da ottobre;
ai bassi livelli di stoccaggio di gas nei paesi europei e all'avvio di una stagione invernale con temperature a tratti inferiori alla norma, che ha sostenuto in buona parte i consumi di gas residenziali.
Il prezzo medio spot al TTF olandese per il 2021 si è attestato a 46,6 €/MWh, in aumento di quasi il 400% rispetto ai 9,4 €/MWh del 2020. Il prezzo medio CEGH, il mercato del gas austriaco, si è consuntivato con una crescita paria a circa il 370%, su un valore medio di 46,5 €/MWh.
Al PSV italiano, il prezzo medio spot segna un +347% rispetto alle quote 2020, attestandosi a 46,5 €/MWh, con una significativa compressione del differenziale sui mercati nord-europei, in linea con l'entrata in funzione del TAP, l'aumento delle forniture di gas dal Nord Africa e la diminuzione delle importazioni russe in Germania. Il differenziale medio PSV-TTF di si è dunque attestato intorno a -0,07 €/MWh, rispetto al valore di 1 €/MWh del 2020.
Nel 2021 i prezzi alla frontiera hanno seguito la generale tendenza rialzista e si sono assestati su un livello medio europeo di 34 €/MWh, in aumento di oltre il 240% rispetto al 2020. La media dei prezzi italiani alla frontiera è risultata leggermente superiore a tale media, assestandosi sui 34,5 €/MWh.
Nel mercato italiano, il prezzo di sbilanciamento per l'anno 2020 è stato mediamente di 46,6 €/MWh, superiore di oltre il 340% rispetto ai valori relativi al 2020 (10,5 €/MWh). Sui mercati della piattaforma MGAS, funzionali alla definizione del prezzo di sbilanciamento (MGP-GAS e MI-GAS), durante l'anno è stato scambiato complessivamente un volume pari a circa 8,5 miliardi/mc. Il mercato infra-giornaliero MI-GAS continua a rappresentare il comparto principale della piattaforma gestita dal GME, con un ammontare di volumi complessivamente scambiati pari a circa 4,2 miliardi/mc.
La c.d. "componente CMEM", intesa a riflettere il costo di approvvigionamento del gas nel prezzo al mercato tutelato e definita dall'ARERA sulla base delle quotazioni forward del TTF, nel 2021 è risultata in aumento con una media pari a 27,0 €/MWh (rispetto ai 12,9 €/MWh del 2020).
IL MERCATO DELL'ENERGIA ELETTRICA
Domanda e offerta
Nel 2021 la produzione netta di energia elettrica in Italia è stata pari a 279 TWh, in aumento del 2,3% rispetto al 2020. La richiesta di energia elettrica, pari a 319 TWh, è stata soddisfatta dalla produzione nazionale per l'86,6% e per il restante 13,4% dall'import.
La produzione termoelettrica nazionale, attestandosi su un volume di 182 TWh, ha rappresentato il 65,2% di quella netta nazionale. La produzione da fonte idroelettrica è stata pari a 46 TWh (-4,5% rispetto al 2020), rappresentando il 16,4% di quella nazionale, mentre da fonte geotermica, eolica e fotovoltaica sono stati prodotti 51 TWh (+3,5% rispetto al 2020), il 18,4% dell'offerta nazionale.
Nel 2021 i consumi sono stati del 5,5% superiori a quelli del 2020, in recupero in tutte le zone. Il Centro ha subito l'aumento della domanda più significativa (+5,8%), seguito dal Nord (+5,6%), dalle Isole (+5,4%) e dal Sud (4,5%).
Domanda e offerta di energia elettrica cumulata (GWh e variazioni tendenziali)
| fino a | fino a |
|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Var. % |
Domanda | 319.318 | 302.779 | 5,5% |
Nord | 149.918 | 142.032 | 5,6% |
Centro | 93.956 | 88.802 | 5,8% |
Sud | 46.930 | 44.900 | 4,5% |
Isole | 28.514 | 27.045 | 5,4% |
Produzione netta | 279.351 | 273.108 | 2,3% |
Idroelettrico | 45.851 | 47.990 | -4,5% |
Termoelettrico | 182.010 | 175.376 | 3,8% |
Geotermoelettrico | 5.526 | 5.646 | -2,1% |
Eolico e fotovoltaico | 45.964 | 44.096 | 4,2% |
|
|
|
|
Consumo Pompaggi | -2.826 | -2.557 | 10,5% |
Saldo estero | 42.793 | 32.228 | 32,8% |
Elaborazioni MBS Consulting |
Prezzi Mercato del Giorno Prima (MGP)
Nel 2021, il PUN si è attestato a un valore medio di 125,46 €/MWh, in aumento del 222% rispetto al 2020. La crescita record del PUN rispetto all'anno precedente è stata particolarmente significativa nel secondo semestre dell'anno, con un incremento del 150% tra il mese di agosto e dicembre. Il valore medio mensile è risultato maggiore rispetto al 2020 per tutti i mesi dell'anno.
L'aumento delle quotazioni su base annuale ha coinvolto tutti i prezzi zonali, con un'incidenza massima per la zona Nord (231%) e minima per la Sicilia (179%). Il prezzo medio annuo più alto si è confermato quello della Sicilia, il minore quello relativo alla Calabria. Si è inoltre assistito a una contrazione del differenziale tra i prezzi medi zonali e dunque a un loro allineamento reciproco.
Andamenti delle principali borse europee
Il prezzo medio per le borse elettriche europee nel 2021 è stato di 105,6 €/MWh, in forte aumento rispetto al 2020 (+228%). Il differenziale con il PUN è stato di 19,39 €/MWh, mentre nell'anno precedente si era attestato a 6,72 €/MWh. Nell'ultimo trimestre del 2021 i prezzi sono stati mediamente più alti rispetto allo stesso periodo del 2020 di ben il 405%.
Future del PUN Baseload su EEX
Nella tabella successiva vengono riportate le quotazioni future trattate nell'ultimo trimestre del 2021.
Per i prodotti con scadenza gennaio sono state registrate variazioni al rialzo tra inizio e fine trimestre; anche il Q1 22, il Q2 22 e il Q3 22 hanno registrato un aumento sul trimestre, rispettivamente di 74,7 €/MWh, 73,7 €/MWh e 73,1 €/MWh. Il Cal 22 ha seguito lo stesso andamento, portandosi dai 140,9 €/MWh di ottobre ai 213,1 €/MWh di dicembre, segnalando attese di incremento dei prezzi.
Rispetto al quarto trimestre del 2020, la media dei futures si è assestata su livelli più alti; le quotazioni dei prodotti sono salite sopra i livelli dell'anno precedente per tutti i mesi del 2021.
ott-21 Futures | nov-21 Futures | dic-21 Futures | |||
mensili | €/MWh | mensili | €/MWh | mensili | €/MWh |
nov-21 | 221,7 | dic-21 | 217,8 | gen-22 | 286,3 |
dic-21 | 227,0 | gen-22 | 220,1 | feb-22 | 295,9 |
gen-22 | 231,7 | feb-22 | 211,3 | mar-22 | 305,0 |
trimestrali |
| trimestrali |
| trimestrali |
|
Q1 22 | 214,1 | Q1 22 | 198,8 | Q1 22 | 288,8 |
Q2 22 | 114,8 | Q2 22 | 114,4 | Q2 22 | 188,5 |
Q3 22 | 117,3 | Q3 22 | 117,3 | Q3 22 | 190,5 |
annuali |
| annuali |
| annuali |
|
Y1 22 | 140,9 | Y1 22 | 137,4 | Y1 22 | 213,1 |
Elaborazioni MBS Consulting |
|
|
|
Fatti di rilievo dell'esercizio
Acquisizione del controllo di Futura
Nell'ambito delle attività di consolidamento conseguenti all'acquisto della Divisione ambiente Unieco, il 30 marzo 2021 Iren Ambiente ha acquisito da S.I.T. - Società Igiene Territorio S.p.A. una ulteriore quota di Futura S.p.A., rappresentativa del 20% del capitale sociale. Il corrispettivo per l'acquisto è pari a 1,1 milioni di euro; a seguito dell'operazione, il Gruppo Iren detiene una partecipazione complessiva del 60%.
Futura ha sede a Grosseto e gestisce un impianto di trattamento meccanico biologico, con una sezione di compostaggio della frazione organica.
Assemblea degli Azionisti
L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Iren S.p.A. ha approvato in data 6 maggio 2021 il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2020 della Società e la Relazione sulla Gestione, ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,095 euro per azione ordinaria, confermando quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione. L'Assemblea degli azionisti ha inoltre:
approvato la sezione prima ("Politiche sulla Remunerazione 2021") della Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2021 e sui compensi corrisposti 2020;
espresso voto favorevole sulla sezione seconda ("Compensi corrisposti esercizio 2020") della stessa Relazione;
nominato il Collegio Sindacale ed il suo Presidente per il triennio 2021- 2022-2023 e determinato il compenso annuo da corrispondere ai membri effettivi dello stesso Collegio.
Accordo tra Iren S.p.A. e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, Massimiliano Bianco
Il 29 maggio 2021 Iren S.p.A. e il dottor Massimiliano Bianco hanno raggiunto un accordo per lo scioglimento consensuale del rapporto con la Società in base al quale il dottor Bianco ha rinunciato, con effetto immediato, alle cariche di Consigliere, Amministratore Delegato e Direttore Generale, nonché ad ogni delega e potere conferitigli.
I termini dell'Accordo raggiunto e le relative condizioni economiche sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società tenutosi in pari data, previo parere favorevole del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, anche nell'esercizio delle funzioni previste dalla normativa in materia di operazioni con parti correlate, nonché previa istruttoria da parte del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità della Società.
Nomina del nuovo Amministratore Delegato e Direttore Generale, Gianni Vittorio Armani
Facendo seguito a quanto sopra esplicato, sempre in data 29 maggio il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla cooptazione dell'ing. Gianni Vittorio Armani quale Consigliere di Amministrazione e alla nomina del medesimo ad Amministratore Delegato e Direttore Generale, con conferimento delle relative deleghe e poteri previo accertamento dei requisiti previsti per l'assunzione della carica. Il Consiglio ha inoltre approvato le condizioni economico-contrattuali dell'instaurando nuovo rapporto di lavoro dirigenziale a tempo determinato, avuto riguardo all'istruttoria svolta dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine.
Perfezionamento dell'acquisizione di Sidiren
Il 16 luglio 2021 Iren Mercato ha perfezionato l'operazione di acquisizione del 100% del capitale sociale di Sidiren S.r.l., società di nuova costituzione cui è stato precedentemente conferito il ramo d'azienda proveniente da Sidigas.com S.r.l., operativo nella vendita di gas naturale. Sidiren detiene un portafoglio di circa 52 mila clienti gas, dei quali circa il 95% domestici, distribuiti in 78 Comuni prevalentemente nella Provincia di Avellino. Il corrispettivo dell'acquisizione è pari a 30,2 milioni di euro.
Nuovo prestito obbligazionario in formato Green Bond di 200 milioni di euro
A valere sul Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 4 miliardi di euro, il 7 ottobre 2021 Iren S.p.A. ha concluso con successo l'emissione di un nuovo prestito obbligazionario di importo pari a 200 milioni di euro. Le obbligazioni si collocano all'interno del Green Bond riservato a investitori istituzionali emesso in data 10 dicembre 2020 con scadenza a gennaio 2031 e si affiancano ai titoli già emessi per originari 300 milioni di euro. Gli investimenti finanziati tramite tale emissione riguardano principalmente l'installazione di smart meters ed il miglioramento delle attività di raccolta e selezione dei rifiuti.
I titoli, che hanno un taglio unitario minimo di 100.000 euro, pagano una cedola lorda annua pari a 0,25% e sono stati collocati a un prezzo di emissione pari a 94,954. Il tasso di rendimento lordo effettivo a scadenza è pari a 0,818%, corrispondente ad un rendimento di 67 punti base sopra il tasso midswap.
Acquisizione del controllo di Nove
Il 12 ottobre 2021 Iren Energia si è aggiudicata la gara indetta dal Comune di Grugliasco (Provincia di Torino) per la cessione del 51% di Nove S.p.A., gestore del servizio di teleriscaldamento nello stesso comune. Il prezzo di aggiudicazione è pari a 5,4 milioni di euro.
La società era già detenuta al 49% da Iren Energia nel ruolo di socio industriale. Gli investimenti previsti sulla rete di distribuzione calore riguardano un incremento delle volumetrie allacciate dagli attuali 2,3 Mmc a circa 3,8 Mmc nei prossimi anni.
Nove è stata fusa per incorporazione in Iren Energia con efficacia a partire da ottobre 2021.
Piano industriale 2021-2030
L'11 novembre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano industriale al 2030. La strategia di crescita di Iren, estesa a 10 anni, si fonda su tre pilastri:
la transizione ecologica, con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell'economia circolare e nell'utilizzo sostenibile delle risorse;
la territorialità, con un'estensione del perimetro delle attività svolte nei territori storici e l'evoluzione a partner di riferimento per le comunità ampliando il portafoglio di servizi offerti;
la qualità, attraverso il miglioramento delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.
In merito, il Gruppo si prefigge:
un EBITDA di 1,8 miliardi di euro al 2030, la cui crescita riguarda tutti i settori attività, in particolare regolati e semi-regolati;
investimenti complessivi in arco piano per 12,7 miliardi di euro. Il 61% di essi, pari a 7,7 miliardi, è riferito a investimenti di sviluppo per linee interne, destinati a favorire la crescita dimensionale del Gruppo, relativi prevalentemente alle fonti di energia rinnovabile, a impianti di selezione e trattamento dei rifiuti, all'estensione delle reti di teleriscaldamento e ai progetti di smart solutions. A differenza dei precedenti piani industriali, sono stati inclusi gli investimenti per linee esterne, pari a 1,8 miliardi (14% del totale), destinati principalmente al consolidamento di società partecipate e alla partecipazione alle gare della distribuzione gas e del Servizio Idrico Integrato in aree in cui il Gruppo è attualmente incumbent o già presente con altri servizi. Infine, il restante 25%, pari a 3,2 miliardi, è destinato a investimenti di mantenimento;
un rapporto Posizione Finanziaria Netta/EBITDA al 2030 pari a 2,5x. Nonostante i significativi investimenti previsti, il ratio è atteso sempre inferiore alla soglia di 3,5x nell'orizzonte di piano;
un utile netto di Gruppo di 500 milioni di euro al 2030;
un dividendo previsto di 0,10 €/azione per il risultato 2021, con una crescita annua del 10% fino al 2025. Nella seconda parte dell'orizzonte di piano il dividendo per azione sarà pari al 50-55% dell'utile netto di Gruppo.
Acquisizione di Bosch Energy and Building Solutions Italy
In data 30 novembre 2021 Iren Smart Solutions ha perfezionato l'acquisizione del 100% di Bosch Energy and Building Solutions Italy S.r.l., operante nel settore dell'efficientamento energetico in qualità di ESCo (Energy Service Company), in particolare nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti integrati di riscaldamento, climatizzazione e cogenerazione per clienti pubblici e privati. La società, che opera prevalentemente nel nord Italia, contribuirà a espandere, anche a livello di know-how, le attività del Gruppo nel settore dell'efficienza energetica, integrandosi nella gamma dei servizi offerti.
La società ha modificato la propria denominazione in Iren Energy Solutions a partire dal 1° gennaio 2022.
Rating
Il 9 dicembre 2021 l'agenzia di rating Standard & Poor's ha assegnato, per la prima volta al Gruppo Iren, il rating per il merito di credito a lungo termine al livello "BBB-" con outlook "Positivo". Lo stesso rating è attribuito anche al debito senior non garantito.
Il giudizio "Investment Grade" da una seconda agenzia, dopo Fitch, esprime il solido posizionamento del Gruppo in Italia, con un'ampia diversificazione delle attività soprattutto in settori regolati e una significativa presenza territoriale. Gli investimenti previsti dal nuovo Piano Industriale, prevalentemente destinati alla crescita organica e alla transizione energetica, combinati con un continuo miglioramento atteso delle metriche di credito, supportano l'outlook "positivo". Dal punto di vista finanziario, il livello di rating assegnato esprime anche il buon profilo di liquidità del Gruppo.
Sempre in tale contesto, il 22 dicembre l'agenzia Fitch ha confermato per Iren il suo giudizio "BBB" con outlook "Stabile". Anche tale giudizio si basa principalmente sull'analisi del Piano Industriale al 2030, con particolare riferimento agli investimenti previsti in rapporto alla struttura finanziaria. Il mantenimento di un portafoglio di business formato prevalentemente da attività regolate e semi regolate, la creazione di valore e la stabilità garantita dall'integrazione dei vari business sono elementi ritenuti positivi dall'agenzia di rating, unitamente al profilo di liquidità del Gruppo.
Accordo per l'acquisizione di Alegas
A valle dell'aggiudicazione dell'apposita procedura di gara, il 29 dicembre 2021 Iren Mercato ha firmato un accordo preliminare per l'acquisizione dell'80% di Alegas S.r.l. da AMAG S.p.A., multiutility con sede ad Alessandria.
Alegas opera nella vendita di gas ed energia elettrica ed ha un portafoglio di 43 mila clienti per lo più retail, di cui 36 mila clienti gas e 7 mila energia elettrica, quasi interamente distribuiti sul territorio della Provincia di Alessandria.
Il corrispettivo per l'acquisizione dell'80% è pari a 16,7 milioni di euro.
Aggiudicazione della gara per l'acquisizione di concessioni nell'ambito della distribuzione gas
Il 31 dicembre 2021 il consorzio formato da Ascopiave (58%), ACEA (28%), e Iren (14%), dopo essersi aggiudicato la gara per la cessione da parte di A2A di concessioni nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale, ha sottoscritto un accordo con il Gruppo A2A per l'acquisizione dei relativi assets.
Il perimetro di attività complessivo oggetto dell'operazione comprende 157 mila Punti Di Riconsegna (PDR), distribuiti in 8 Regioni e facenti parte di 24 Ambiti Territoriali Minimi (ATEM), per oltre 2.800 km di rete. Il valore economico dell'acquisizione in termini di Enterprise Value è di 126,7 milioni di euro.
Fra gli assets oggetto di gara, il perimetro di interesse di Iren è costituito da concessioni in 4 ATEM, di cui 1 in Lombardia e 3 in Emilia Romagna, per un totale di circa 12.300 PDR. L'Enterprise Value è pari a 17,7 milioni di euro. Il closing dell'operazione è previsto per il primo semestre del 2022.
Indicatori Alternativi di Performance
Il Gruppo Iren utilizza indicatori alternativi di performance (IAP) al fine di trasmettere in modo più efficace le informazioni sull'andamento della redditività dei business in cui opera, nonché sulla propria situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori sono differenti dagli indicatori finanziari espressamente previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dal Gruppo.
In merito a tali indicatori, CONSOB ha emesso la Comunicazione n. 92543/15 che rende applicabili gli Orientamenti emanati dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) circa la loro presentazione nelle informazioni regolamentate diffuse o nei prospetti pubblicati. Questi Orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito d'applicazione della direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.
Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori esposti nel presente fascicolo di bilancio.
Capitale investito netto (CIN): determinato dalla somma algebrica dell'Attivo immobilizzato, delle Altre attività (passività) non correnti, del Capitale circolante netto, delle Attività (passività) per imposte differite, dei Fondi rischi e benefici ai dipendenti e delle Attività (passività) destinate a essere cedute. Per ulteriori dettagli sulla costruzione delle singole voci che compongono l'indicatore si rimanda al prospetto di riconciliazione dello stato patrimoniale riclassificato con quello di bilancio riportato negli allegati al bilancio consolidato.
Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell'ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un'utile misurazione ai fini della valutazione delle attività nette complessive, sia correnti che immobilizzate, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti. Tale indicatore consente inoltre di condurre analisi sugli andamenti operativi e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.
Indebitamento finanziario netto: determinato dalla somma delle Passività finanziarie non correnti al netto delle Attività finanziarie non correnti e delle Passività Finanziarie correnti al netto delle Attività finanziarie correnti e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell'ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un'utile misurazione della struttura finanziaria del Gruppo, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti.
Capitale Circolante Netto (CCN): determinato dalla somma algebrica delle Attività e Passività derivanti da contratti con i clienti correnti e non correnti, dei Crediti commerciali correnti e non correnti, delle Rimanenze, delle Attività e i Debiti per imposte correnti, dei Crediti vari e altre attività correnti, dei Debiti commerciali e dei Debiti vari e altre passività correnti. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell'ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un'utile misurazione dell'efficienza operativa del Gruppo, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione e quelli relativi a periodi o esercizi precedenti.
Margine operativo lordo (EBITDA): determinato dalla somma del Risultato prima delle imposte, del Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, della Rettifica di valore di partecipazioni, dei Proventi e Oneri finanziari e degli Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Il Margine Operativo Lordo è esplicitamente indicato come subtotale nel bilancio.
Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell'ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un utile strumento per la valutazione della performance operativa del Gruppo (sia nel suo complesso che a livello di singola Business Unit), anche mediante la comparazione tra i risultati operativi del periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti. Tale indicatore consente inoltre di condurre analisi sugli andamenti operativi e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.
Risultato operativo (EBIT): determinato dalla somma del Risultato prima delle imposte, del Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, della Rettifica di valore di partecipazioni e dei Proventi e Oneri finanziari. Il Risultato Operativo è esplicitamente indicato come subtotale nel bilancio.
Free cash flow: determinato dalla somma del Cash flow operativo e del Flusso finanziario da attività di investimento.
Investimenti: rappresenta la somma degli investimenti in Immobili, impianti e macchinari, in Attività immateriali e in attività finanziarie (partecipazioni), presentata al lordo dei contributi in conto capitale.
Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell'ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta una misura delle risorse finanziarie assorbite in acquisti di beni durevoli nel periodo.
Margine operativo lordo su ricavi: determinato facendo una proporzione, in termini percentuali, del margine operativo lordo diviso il valore dei ricavi.
Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell'ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un utile strumento per la valutazione della performance operativa del Gruppo (sia nel suo complesso che a livello di singola Business Unit), anche mediante la comparazione con periodi o esercizi precedenti.
Indebitamento finanziario netto su patrimonio netto: determinato come rapporto tra l'Indebitamento finanziario netto e il Patrimonio netto comprensivo delle interessenze di terzi azionisti.
Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell'ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un utile strumento per la valutazione della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri.
Gli investitori devono essere al corrente che:
tali indicatori non sono riconosciuti come criterio di valutazione di performance ai sensi degli IFRS;
non devono essere adottati come alternativi al risultato operativo, all'utile netto, al flusso di cassa operativo e di investimento, alla posizione finanziaria netta o ad altre misure conformi agli IFRS, ai GAAP italiani o a qualsiasi altro principio contabile generalmente accettato; e
sono usati dalla direzione aziendale per monitorare l'andamento del business e della gestione dello stesso, ma non sono indicativi dei risultati storici operativi, né intendono essere predittivi dei risultati futuri.
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Iren
Situazione economica
CONTO ECONOMICO DEL GRUPPO IREN
migliaia di euro | |||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Var. % |
Ricavi |
|
| |
Ricavi per beni e servizi | 4.826.741 | 3.537.997 | 36,4 |
Altri proventi | 129.130 | 188.211 | (31,4) |
Totale ricavi | 4.955.871 | 3.726.208 | 33,0 |
Costi operativi |
|
| |
Costi materie prime sussidiarie di consumo e merci | (1.990.495) | (1.021.501) | 94,9 |
Prestazioni di servizi e godimento beni di terzi | (1.421.590) | (1.295.299) | 9,7 |
Oneri diversi di gestione | (87.832) | (71.472) | 22,9 |
Costi per lavori interni capitalizzati | 43.382 | 38.262 | 13,4 |
Costo del personale | (483.498) | (449.341) | 7,6 |
Totale costi operativi | (3.940.033) | (2.799.351) | 40,7 |
MARGINE OPERATIVO LORDO | 1.015.838 | 926.857 | 9,6 |
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni |
|
| |
Ammortamenti | (477.890) | (440.793) | 8,4 |
Accantonamenti a fondo svalutazione crediti | (53.521) | (61.708) | (13,3) |
Altri accantonamenti e svalutazioni | (30.321) | (8.943) | (*) |
Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni | (561.732) | (511.444) | 9,8 |
RISULTATO OPERATIVO | 454.106 | 415.413 | 9,3 |
Gestione finanziaria |
|
| |
Proventi finanziari | 28.173 | 38.372 | (26,6) |
Oneri finanziari | (74.553) | (93.702) | (20,4) |
Totale gestione finanziaria | (46.380) | (55.330) | (16,2) |
Rettifica di valore di partecipazioni | 5.782 | 2.673 | (*) |
Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto al netto degli effetti fiscali | 10.294 | 6.535 | 57,5 |
Risultato prima delle imposte | 423.802 | 369.291 | 14,8 |
Imposte sul reddito | (90.332) | (100.006) | (9,7) |
Risultato netto delle attività in continuità | 333.470 | 269.285 | 23,8 |
Risultato netto da attività operative cessate | - | - | - |
Risultato netto del periodo | 333.470 | 269.285 | 23,8 |
attribuibile a: |
|
| |
- Utile (perdita) del periodo attribuibile agli azionisti | 303.088 | 239.172 | 26,7 |
- Utile (perdita) del periodo attribuibile alle minoranze | 30.382 | 30.113 | 0,9 |
(*) Variazione superiore al 100% |
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e I.Blu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV "Aggregazioni aziendali". Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
Ricavi
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo ha conseguito ricavi per 4.955,9 milioni di euro in aumento del +33% rispetto ai 3.726,2 milioni di euro dell'esercizio 2020. I principali fattori di incremento sono riferibili a maggiori ricavi energetici per circa 1.000 milioni di euro influenzati prevalentemente dall'incremento dei prezzi delle commodities, per circa 120 milioni di euro alla variazione di perimetro della business unit Ambiente (relativa a I.Blu, consolidata da agosto 2020, e alla Divisione Ambiente Unieco, acquisita a novembre 2020), della business unit Energia (relativa a Iren Energy Solutions ed Asti Energia e Calore) e della business unit Mercato (SidIren), e per circa 100 milioni di euro allo sviluppo delle attività connesse alla riqualificazione energetica e alla ristrutturazione degli edifici favorita dalle recenti agevolazioni fiscali (bonus facciate e superbonus 110%). Alla variazione complessiva, contribuiscono inoltre, ma in minor misura, i maggiori quantitativi venduti per effetti climatici e lo sviluppo della customer base.
Margine Operativo Lordo
Il margine operativo lordo ammonta a 1.015,8 milioni di euro, in aumento del +9,6% rispetto ai 926,9 milioni di euro dell'esercizio 2020. L'incremento del margine è riconducibile per circa 24 milioni di euro all'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha caratterizzato principalmente la business unit Ambiente.
Contribuisce positivamente al miglioramento del margine l'andamento dello scenario energetico caratterizzato da un prezzo dell'energia elettrica in forte incremento rispetto all'esercizio 2020, e il maggior contributo dei servizi di dispacciamento (MSD). La filiera energetica integrata (Generazione e Vendita) nel suo complesso, ha permesso un bilanciamento degli effetti positivi e negativi legati alla volatilità dei prezzi, garantendo un apporto significativo al margine di Gruppo.
Inoltre contribuiscono al miglioramento del margine operativo lordo la crescita organica relativa agli incrementi tariffari dei servizi a rete, lo sviluppo delle attività connesse ai lavori di riqualificazione energetica oltre al favorevole andamento della stagione termica.
Complessivamente l'incremento del margine in riferimento alle singole business unit è così suddiviso: Ambiente (+31,6%), Energia (+30,6%), Reti (+1,7%) mentre risulta in flessione la business unit Mercato (-28,9%), quest'ultimo trend da correlare all'aumento della BU Energia nella logica di gestione integrata della filiera energetica.
Risultato operativo
Il risultato operativo è pari a 454,1 milioni di euro, in aumento del +9,3% rispetto ai 415,4 milioni di euro dell'esercizio 2020. Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per 37 milioni di euro, relativi principalmente all'entrata in esercizio di nuovi investimenti e all'ampliamento del perimetro di consolidamento e maggiori svalutazioni per circa 20 milioni di euro correlate prevalentemente agli assets, già non operativi, dell'impianto di Scarlino Energia, e minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per circa 8 milioni di euro, in conseguenza di un miglioramento, rispetto allo scorso anno, della stima degli effetti della pandemia Covid-19 sulle perdite attese.
Gestione finanziaria
Il risultato della gestione finanziaria esprime un saldo di oneri finanziari netti di 46,4 milioni di euro; nell'esercizio 2020 il dato si attestava a 55,3 milioni.
Sulla variazione incidono principalmente i minori oneri finanziari, che si attestano a 74,6 milioni contro i 93,7 milioni del 2020 (-20,4%), grazie sostanzialmente a un minor costo medio dell'indebitamento. I proventi finanziari ammontano a 28,2 milioni di euro (-10,2 milioni rispetto al periodo comparativo, quando si attestavano a 38,4 milioni).
Rettifica di valore di partecipazioni
La voce, positiva e pari a 5,8 milioni di euro (2,7 milioni nel 2020) include essenzialmente il provento derivante dall'acquisizione delle attività nette di Nove (4,6 milioni) e l'effetto della rideterminazione al fair value, alla data di acquisizione del controllo, dell'interessenza di minoranza in Futura (1,3 milioni). Nell'esercizio comparativo la voce è in gran parte costituita dal badwill relativo all'acquisizione di Nord Ovest Servizi.
Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto al netto degli effetti fiscali
La voce, che si attesta a +10,3 milioni di euro (in aumento rispetto ai +6,5 milioni del periodo comparativo), comprende il pro‐quota dei risultati delle società collegate e joint ventures del Gruppo, i più rilevanti dei quali riguardano Aguas de San Pedro, ASA e ASTEA.
Risultato prima delle imposte
Per effetto delle dinamiche sopra indicate il risultato consolidato prima delle imposte si attesta a 423,8 milioni di euro (369,3 milioni nell'esercizio 2020).
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito del periodo sono pari a 90,3 milioni di euro (100,0 milioni nel periodo comparativo), con un tax rate effettivo pari al 21,3% (27,1% nell'esercizio 2020).
Quest'ultimo è influenzato da un provento fiscale non ripetibile legato all'esercizio dell'opzione sui riallineamenti dei valori contabili e fiscali di cui al decreto n. 104/20 (DL "Agosto"). Non considerando tale provento, che ha avuto un impatto netto a Conto Economico di circa 32 milioni di euro, il tax rate sarebbe stato pari a circa il 29%.
Risultato netto del periodo
In conseguenza di quanto sopra esposto, si rileva un utile netto del periodo pari a 333,5 milioni di euro, in incremento del +23,8% rispetto al risultato del 2020.
Il dato è riconducibile al risultato di pertinenza degli azionisti per 303,1 milioni, mentre l'utile attribuibile alle minoranze è pari a 30,4 milioni.
Situazione patrimoniale e finanziaria
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO DEL GRUPPO IREN (1)
migliaia di euro | |||
| 31.12.2021 | 31.12.2020 | Var. % |
Attivo immobilizzato | 7.020.803 | 6.588.256 | 6,6 |
Altre attività (Passività) non correnti | (458.642) | (421.336) | 8,9 |
Capitale circolante netto | (222.500) | 42.155 | (*) |
Attività (Passività) per imposte differite | 244.574 | 163.451 | 49,6 |
Fondi rischi e Benefici ai dipendenti | (728.898) | (660.823) | 10,3 |
Attività (Passività) destinate a essere cedute | 1.144 | 1.285 | (11,0) |
Capitale investito netto | 5.856.481 | 5.712.988 | 2,5 |
Patrimonio netto | 2.950.660 | 2.764.747 | 6,7 |
Attività finanziarie a lungo termine | (131.766) | (173.736) | (24,2) |
Indebitamento finanziario a medio e lungo termine | 3.549.612 | 3.829.543 | (7,3) |
Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine | 3.417.846 | 3.655.807 | (6,5) |
Attività finanziarie a breve termine | (979.612) | (986.843) | (0,7) |
Indebitamento finanziario a breve termine | 467.587 | 279.277 | 67,4 |
Indebitamento finanziario netto a breve termine | (512.025) | (707.566) | (27,6) |
Indebitamento finanziario netto | 2.905.821 | 2.948.241 | (1,4) |
Mezzi propri ed indebitamento finanziario netto | 5.856.481 | 5.712.988 | 2,5 |
(*) Variazione superiore al 100% |
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e I.Blu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV "Aggregazioni aziendali". Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
(1) Per la riconciliazione del prospetto di stato patrimoniale riclassificato con quello di bilancio si rimanda all'apposito allegato alle Note Illustrative del Bilancio Consolidato.
Nel seguito sono commentate le principali dinamiche patrimoniali del periodo.
L'attivo immobilizzato al 31 dicembre 2021 ammonta a 7.020,8 milioni di euro, incrementatosi rispetto al 31 dicembre 2020, quando era pari a 6.588,3 milioni. L'aumento (+432,5 milioni) è principalmente da ricondursi all'effetto delle seguenti determinanti:
gli investimenti tecnici in immobilizzazioni materiali ed immateriali (+757,7 milioni) e gli ammortamenti (-477,9 milioni) del periodo;
le svalutazioni (-24,7 milioni), in gran parte riferite all'impianto di valorizzazione dei rifiuti di Scarlino Energia (-24,3 milioni);
gli assets di Futura, acquisita nel periodo, riferiti ad un impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti comprensivi di avviamento (32,6 milioni), l'avviamento derivante dal consolidamento di SidIren (32,9 milioni) e le immobilizzazioni, relative al teleriscaldamento, di Nove (21,4 milioni);
la variazione del portafoglio dei diritti di emissione di CO2 (+73,0 milioni);
la rilevazione di diritti d'uso in applicazione dell'IFRS 16 - Leases per 12,5 milioni, riferiti in gran parte a contratti di locazione e noleggio di fabbricati e automezzi strumentali alle attività operative.
Per maggiori informazioni sul dettaglio settoriale degli investimenti del periodo si rimanda al successivo capitolo "Analisi per settori di attività".
Il decremento delle Altre attività (passività) non correnti (-37,3 milioni di euro) è riferibile alla cessione a istituti finanziari di crediti maturati verso l'erario per le detrazioni su lavori eseguiti al fine di migliorare l'efficienza energetica degli edifici residenziali (Superbonus 110%, introdotto dal D.L. 24/2020, c.d. "Decreto Rilancio").
Il Capitale Circolante Netto si riduce di 264,7 milioni di euro, attestandosi a -222,5 milioni contro i 42,2 milioni di fine 2020. La variazione è da imputarsi alle componenti di natura commerciale.
Il saldo patrimoniale della fiscalità differita netta si incrementa attestandosi a 244,6 milioni di euro (163,5 milioni al 31 dicembre 2020). La variazione include l'effetto del rilascio del fondo imposte differite a seguito dell'accennato riallineamento fiscale dei maggiori valori degli assets iscritti in bilancio.
I "Fondi Rischi e Benefici ai Dipendenti" ammontano a 728,9 milioni di euro e risultano in aumento rispetto al dato di fine 2020 (pari a 660,8 milioni) principalmente in virtù dei maggiori obblighi legati ai diritti di emissione di CO2, influenzati da dinamiche di prezzi crescenti.
Il Patrimonio Netto ammonta a 2.950,7 milioni di euro, contro i 2.764,7 milioni del 31 dicembre 2020 (+186,4 milioni). La variazione è riferita al risultato netto (+333,5 milioni), ai dividendi distribuiti (-149,3 milioni), all'andamento della riserva cash flow hedge legata agli strumenti derivati di copertura tasso e commodities (+6,2 milioni), alla variazione area di consolidamento (+2,1 milioni), agli acquisti di azioni proprie (-4,1 milioni) e ad altre variazioni (-2 milioni).
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 è pari a 2.905,8 milioni di euro, in flessione rispetto al dato del 31 dicembre 2020 (2.948,2 milioni). Per maggiori dettagli, si rinvia all'analisi del rendiconto finanziario di seguito presentata.
RENDICONTO FINANZIARIO DEL GRUPPO IREN
Variazione indebitamento finanziario netto
Il seguente prospetto dettaglia la movimentazione dell'indebitamento finanziario netto di Gruppo avvenuta nel periodo.
migliaia di euro | |||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Var. % |
(Indebitamento) Finanziario Netto iniziale | (2.948.241) | (2.706.127) | 8,9 |
Risultato del periodo | 333.470 | 269.285 | 23,8 |
Rettifiche per movimenti non finanziari | 860.002 | 742.947 | 15,8 |
Erogazioni benefici ai dipendenti | (10.373) | (7.096) | 46,2 |
Utilizzo fondo rischi e altri oneri | (28.556) | (30.463) | (6,3) |
Variazione altre attività/passività non correnti | 31.421 | (27.363) | (*) |
Imposte pagate | (102.550) | (102.328) | 0,2 |
Acquisto ETS | (155.457) | (67.516) | (*) |
Flussi finanziari per transazioni su mercati derivati commodities | (25.583) | (2.072) | (*) |
Altre variazioni patrimoniali | (177) | (644) | (72,5) |
Flusso finanziario derivante da variazioni di CCN | 48.275 | 46.364 | 4,1 |
Cash flow operativo | 950.472 | 821.114 | 15,8 |
Investimenti in attività materiali e immateriali | (757.775) | (685.150) | 10,6 |
Investimenti in attività finanziarie | (4.488) | (50) | (*) |
Realizzo investimenti e variazione attività destinate ad essere cedute | 7.011 | 11.289 | (37,9) |
Variazione area di consolidamento | (80.678) | (197.472) | (59,1) |
Dividendi incassati | 3.878 | 2.787 | 39,1 |
Totale flusso finanziario da attività di investimento | (832.052) | (868.596) | (4,2) |
Free cash flow | 118.420 | (47.482) | (*) |
Flusso finanziario del capitale proprio | (153.324) | (174.540) | (12,2) |
Altre variazioni | 77.324 | (20.092) | (*) |
Variazione (Indebitamento) Finanziario Netto | 42.420 | (242.114) | (*) |
(Indebitamento) Finanziario Netto finale | (2.905.821) | (2.948.241) | (1,4) |
(*) Variazione superiore al 100% |
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e I.Blu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV "Aggregazioni aziendali".
Il decremento dell'indebitamento finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2020, pari a 42,4 milioni di euro, deriva dalle seguenti determinanti:
un cash flow operativo pari a +950,5 milioni di euro, con un importante miglioramento rispetto all'esercizio 2020, quando si attestava a +821,1 milioni in conseguenza della crescita rilevata nei margini operativi;
un flusso finanziario da attività di investimento di -832,1 milioni che comprende in particolare gli investimenti tecnici del periodo (757,8 milioni, superiori del 10,6% rispetto al 2020) e il corrispettivo pagato e l'indebitamento assunto a fronte delle acquisizioni di Futura, SidIren, Nove e Bosch Energy and Building Solutions Italy per complessivi 80,7 milioni alla voce "Variazione area di consolidamento" (il dato comparativo, pari a 197,5 milioni, includeva principalmente l'effetto dell'acquisizione della Divisione Ambiente Unieco);
un flusso finanziario del capitale proprio pari a -153,3 milioni (-174,5 milioni nell'esercizio 2020), rappresentativo dei dividendi erogati e degli acquisti di azioni proprie del periodo;
la voce altre variazioni, pari a +77,3 milioni (-20,1 milioni nel 2020), riferita principalmente all'effetto combinato della variazione positiva del fair value degli strumenti derivati di copertura dal rischio tasso e commodity e degli interessi pagati.
Si segnala infine che il rendiconto finanziario redatto secondo la configurazione espressa come variazione delle disponibilità liquide è presentato in apertura della sezione "Bilancio Consolidato e Note Illustrative".
Analisi per settori di attività
Il Gruppo Iren individua i seguenti settori di attività:
Reti (Reti di distribuzione dell'energia elettrica, Reti distribuzione del gas, Servizio Idrico Integrato)
Ambiente (Raccolta, Trattamento e Smaltimento rifiuti)
Energia (Produzione Idroelettrica e da altre fonti rinnovabili, Cogenerazione elettrica e calore, Reti di Teleriscaldamento, Produzione termoelettrica, Servizi di efficienza energetica, Illuminazione Pubblica, Servizi di global service, Gestione calore)
Mercato (Vendita energia elettrica, gas, calore e altri servizi alla clientela)
Altri servizi (Laboratori, Telecomunicazioni e altri minori).
Tali segmenti operativi sono presentati in accordo all'IFRS 8, che richiede di basare l'informativa di settore sugli elementi che il management utilizza nel prendere le proprie decisioni operative e strategiche.
Ai fini di una corretta lettura dei conti economici relativi alle singole attività, esposti e commentati nel seguito, si precisa che i ricavi e i costi riferiti alle attività comuni sono stati interamente allocati sui business, in base all'utilizzo effettivo dei servizi forniti oppure in base a driver tecnico-economici.
L'informativa di settore che segue non contiene l'informativa secondaria di settore per area geografica data la sostanziale univocità territoriale in cui il Gruppo opera prevalentemente.
Nei prospetti seguenti vengono esposti il Capitale Investito Netto per settore di attività comparato ai valori al 31 dicembre 2020 e il Conto Economico (fino al risultato operativo) del corrente anno per settore di attività, raffrontato ai dati dell'esercizio 2020 rideterminati. Al 31 dicembre 2021 le attività non regolate contribuiscono alla formazione del margine operativo lordo per il 30% (28% al 31 dicembre 2020), le attività regolate pesano per il 46% (in calo rispetto al 50% del 2020), mentre le attività semi regolate contribuiscono per il 24% (22% nello scorso esercizio 2020).
Situazione patrimoniale riclassificata per settori di attività al 31 dicembre 2021
milioni di euro | |||||||||||||
Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Non allocabili | Totale | |||||||
Capitale immobilizzato | 3.132 | 1.277 | 2.108 | 252 | 26 | 226 | 7.021 | ||||||
Capitale circolante netto | (60) | 91 | 29 | (286) | 3 | - | (223) | ||||||
Altre attività e passività non correnti | (606) | (198) | (125) | (16) | 3 | - | (942) | ||||||
Capitale investito netto (CIN) | 2.466 | 1.170 | 2.012 | -50 | 32 | 226 | 5.856 | ||||||
Patrimonio netto |
|
|
| 2.951 | |||||||||
Indebitamento finanziario netto |
|
|
| 2.906 | |||||||||
Mezzi propri ed indebitamento finanziario netto |
|
|
|
|
|
| 5.856 |
Situazione patrimoniale riclassificata per settori di attività al 31 dicembre 2020 rideterminato
milioni di euro | |||||||||||||
Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Non allocabili | Totale | |||||||
Capitale immobilizzato | 2.980 | 1.241 | 1.953 | 202 | 35 | 177 | 6.588 | ||||||
Capitale circolante netto | (102) | 63 | 20 | 58 | 2 | - | 42 | ||||||
Altre attività e passività non correnti | (601) | (213) | (86) | (18) | 1 | - | (917) | ||||||
Capitale investito netto (CIN) | 2.277 | 1.091 | 1.887 | 242 | 38 | 177 | 5.713 | ||||||
Patrimonio netto |
|
|
| 2.765 | |||||||||
Indebitamento finanziario netto |
|
|
| 2.948 | |||||||||
Mezzi propri ed indebitamento finanziario netto |
|
|
|
|
|
| 5.713 |
Conto Economico per settori di attività Esercizio 2021
milioni di euro | |||||||||||||
Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Non allocabili | Totale | |||||||
Totali ricavi e proventi | 991 | 916 | 2.280 | 3.071 | 26 | (2.328) | 4.956 | ||||||
Totale costi operativi | (608) | (689) | (1.982) | (2.967) | (22) | 2.328 | (3.940) | ||||||
Margine Operativo Lordo | 383 | 227 | 298 | 104 | 4 | - | 1.016 | ||||||
Amm.ti, acc.ti netti e svalutazioni | (195) | (135) | (140) | (90) | (2) | - | (562) | ||||||
Risultato operativo | 188 | 92 | 158 | 14 | 2 | - | 454 |
Conto Economico per settori di attività Esercizio 2020 rideterminato
milioni di euro | |||||||||||||
| Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Non allocabili | Totale | ||||||
Totali ricavi e proventi | 1.041 | 765 | 1.145 | 2.085 | 25 | (1.335) | 3.726 | ||||||
Totale costi operativi | (665) | (592) | (917) | (1.938) | (22) | 1.335 | (2.799) | ||||||
Margine Operativo Lordo | 376 | 173 | 228 | 147 | 3 | - | 927 | ||||||
Amm.ti, acc.ti netti e svalutazioni | (190) | (123) | (117) | (80) | (2) | - | (512) | ||||||
Risultato operativo | 186 | 50 | 111 | 67 | 1 | - | 415 |
SBU Reti
Al 31 dicembre 2021 il settore di attività Reti, che comprende i business della Distribuzione Gas, Energia Elettrica e del Servizio Idrico Integrato, ha registrato ricavi per 990,8 milioni di euro, in flessione del -4,8% rispetto ai 1.040,9 milioni di euro dell'esercizio 2020. Questa contrazione è da ricondursi alla disposizione del Ministero della Transazione Ecologica (MITE) che con decreto del 21 maggio 2021 ha ridotto l'obbligo quantitativo legato ai certificati di efficienza energetica (TEE). Di fatto, l'applicazione del decreto ha comportato minori costi per effetto della riduzione del numero di titoli acquistati per adempiere all'obbligo e, al contempo, una correlata riduzione dei ricavi per il minor numero di titoli consegnati alla CSEA, con effetti comunque positivi sul conto economico per il differenziale tra ricavi e costi.
Il margine operativo lordo ammonta a 382,5 milioni di euro in aumento del +1,7% rispetto ai 375,8 milioni di euro dell'esercizio 2020, mentre il risultato operativo è pari a 188,1 milioni di euro in aumento del +1,1% rispetto ai 186,0 milioni dell'esercizio 2020. La dinamica del risultato operativo è stata caratterizzata da maggiori ammortamenti per circa 9 milioni di euro, correlati ai crescenti investimenti, maggiori rilasci fondi per circa 2 milioni di euro e a minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per circa 3 milioni di euro, in conseguenza di un miglioramento, rispetto allo scorso anno, della stima degli effetti della pandemia Covid-19 sulle perdite attese.
Esercizio | Esercizio | Variaz. | ||
Ricavi | €/mil. | 990,8 | 1.040,9 | (4,8) |
Margine operativo lordo | €/mil. | 382,5 | 375,8 | 1,7 |
% su Ricavi | 38,6% | 36,1% | ||
da Reti Elettriche | €/mil. | 81,8 | 79,3 | 3,0 |
da Reti Gas | €/mil. | 89,9 | 85,3 | 5,3 |
da Servizio Idrico Integrato | €/mil. | 210,9 | 211,2 | (0,2) |
Risultato Operativo | €/mil. | 188,1 | 186,0 | 1,1 |
| ||||
Investimenti | €/mil. | 307,7 | 293,9 | 4,7 |
in Reti Elettriche | €/mil. | 58,6 | 52,5 | 11,5 |
in Reti Gas | €/mil. | 40,9 | 50,6 | (19,2) |
in Servizio Idrico Integrato | €/mil. | 202,2 | 182,3 | 10,9 |
Altri | €/mil. | 6,0 | 8,4 | (28,6) |
| ||||
Energia elettrica distribuita | GWh | 3.679,8 | 3.587,3 | 2,6 |
Gas distribuito | Mmc | 1.347,4 | 1.249,8 | 7,8 |
Acqua Venduta | Mmc | 174,8 | 175,1 | (0,2) |
SBU Reti - Energia elettrica
Il margine operativo lordo ammonta a 81,8 milioni di euro in aumento del +3% rispetto ai 79,3 milioni di euro dell'esercizio 2020. Il miglioramento è da ricondursi prevalentemente ai maggiori ricavi tariffari correlati all'incremento del capitale investito tariffario (RAB) e alla riduzione dell'obbligo dei certificati di efficienza energetica (TEE), che hanno più che compensato sopravvenienze passive e maggiori costi di esercizio.
Gli investimenti effettuati ammontano a 58,6 milioni di euro in aumento del +11,5% rispetto ai 52,5 milioni di euro dell'esercizio 2020, inerenti principalmente agli allacciamenti, alle attività di resilienza delle linee, alla costruzione di nuove cabine e linee BT/MT
SBU Reti - Distribuzione Gas
Il margine operativo lordo è stato pari a 89,9 milioni di euro, in aumento del +5,3% rispetto agli 85,3 milioni di euro dell'esercizio 2020. L'incremento del margine è riconducibile alla crescita dei ricavi tariffari e in particolare all'effetto di alcune partite straordinarie riferibili ad anni precedenti e non più ripetibili, principalmente relative alla riduzione degli obblighi connessi ai titoli di efficienza energetica (TEE).
Gli investimenti ammontano a 40,9 milioni di euro, in diminuzione del -19,2% rispetto ai 50,6 milioni di euro dell'esercizio 2020, e hanno interessato l'adeguamento della rete alla protezione catodica e l'installazione di misuratori elettronici.
SBU Reti - Ciclo Idrico
Il margine operativo lordo è pari a 210,9 milioni di euro, in sostanziale pareggio rispetto ai 211,2 milioni di euro dell'esercizio 2020. L'incremento del vincolo sui ricavi tariffari (VRG) per effetto dell'incremento del capitale investito tariffario (RAB) sono stati assorbiti da maggiori costi operativi di gestione legati al miglioramento della qualità del servizio e dal venire meno degli effetti contabili di alcune poste straordinarie che avevano caratterizzato l'esercizio precedente e non più ripetibili.
Gli investimenti ammontano a 202,2 milioni di euro in aumento del + 10,9% rispetto ai 182,3 milioni di euro dell'esercizio 2020. Si tratta di attività relative alla realizzazione, sviluppo e manutenzione straordinaria di reti e impianti di distribuzione e della rete fognaria, oltre alla posa di gruppi di misura prevalentemente oggetto di telelettura.
Si segnalano inoltre investimenti, trasversali ai tre business di riferimento, per 6 milioni di euro nei sistemi informativi e nello sviluppo della mobilità elettrica.
SBU Ambiente
Al 31 dicembre 2021 i ricavi del settore ammontano a 916,1 milioni di euro, in aumento del +19,8% rispetto ai 764,8 milioni di euro dell'esercizio 2020. L'incremento è principalmente dovuto per 97 milioni di euro all'ampliamento del perimetro di consolidamento (società della Divisione Ambiente del gruppo Unieco, +65 milioni, e I.Blu, +32 milioni). Risultano inoltre in aumento i ricavi energetici (+48 milioni di euro) per effetto dell'incremento del prezzo dell'energia elettrica e i ricavi da servizi di raccolta (+19 milioni di euro), mentre registrano una flessione i ricavi da smaltimento e le attività di intermediazione e gestione dei rifiuti speciali (-15 milioni di euro) principalmente per effetto di un minor utilizzo delle discariche.
Esercizio | Esercizio | Variaz. | ||
Ricavi | €/mil. | 916,1 | 764,8 | 19,8 |
Margine operativo lordo | €/mil. | 227,4 | 172,8 | 31,6 |
% sui Ricavi | 24,9% | 22,6% | ||
Risultato Operativo | €/mil. | 92,0 | 49,7 | 85,2 |
| ||||
Investimenti | €/mil. | 164,3 | 116,3 | 41,3 |
| ||||
Energia Elettrica venduta | GWh | 496,9 | 519,5 | (4,4) |
Energia termica prodotta | GWht | 321,4 | 211,8 | 51,7 |
| ||||
Rifiuti gestiti | ton | 3.646.007 | 3.081.055 | 18,3 |
| ||||
Raccolta differenziata area Emilia | % | 78,6 | 78,3 | 0,5 |
Raccolta differenziata area Piemonte | % | 57,5 | 56,0 | 2,7 |
Raccolta differenziata area Liguria | % | 74,7 | 74,2 | 0,7 |
Il margine operativo lordo del settore ammonta a 227,4 milioni di euro in aumento del +31,6% rispetto ai 172,8 milioni di euro dell'esercizio 2020. L'incremento del margine è riconducibile oltre che alla variazione del perimetro di consolidamento, con un aumento pari a circa + 22 milioni di euro, al forte miglioramento dei margini energetici a seguito dell'incremento del prezzo di cessione dell'energia elettrica (il PUN medio di 125,5 €/MWh è infatti in aumento del 222,6% rispetto all'esercizio 2020) e ai margini della raccolta e della vendita di materiali di recupero rivenienti dalla raccolta differenziata. Risultano in contrazione la marginalità dell'attività di intermediazione dei rifiuti speciali e dell'attività di smaltimento, quest'ultima per un utilizzo ridotto della discarica di Collegno, sulla quale sono in corso opere di manutenzione e ampliamento.
Il risultato operativo ammonta a 92,0 milioni di euro in aumento del +85,2% rispetto ai 49,7 milioni di euro dell'esercizio 2020. La dinamica positiva del margine operativo lordo è stata parzialmente assorbita dall'incremento degli ammortamenti per circa 6 milioni di euro, da maggiori svalutazioni per circa 21 milioni di euro relativi principalmente agli assets, già non operativi, dell'impianto di Scarlino Energia, parzialmente compensati da un maggior rilascio fondi per circa 15 milioni di euro.
Gli investimenti ammontano a 164,3 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 116,3 milioni di euro dell'esercizio 2020. Gli investimenti sono relativi all'acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti; in particolare, tra questi ultimi si evidenzia l'impianto di selezione di carta e plastica di Parma, l'impianto di trattamento del legno di Vercelli, l'impianto di selezione della plastica di Borgaro. Contribuisce inoltre alla crescita degli investimenti la variazione dell'area di consolidamento, con particolare riferimento all'impianto di riciclo della plastica di S.Giorgio di Nogaro (I.Blu).
SBU Energia
Al 31 dicembre 2021 i ricavi della SBU Energia, che comprende la produzione di energia elettrica e termica, gestione del teleriscaldamento, illuminazione pubblica ed efficienza energetica, ammontano a 2.280,1 milioni di euro, in aumento del +99,2% rispetto ai 1.144,7 milioni di euro dell'esercizio 2020. L'incremento dei ricavi è da ricondursi principalmente all'aumento dei prezzi di cessione dell'energia elettrica (oltre a +1.000 milioni di euro) conseguente allo scenario energetico, parzialmente compensato dall'effetto dei minori quantitativi venduti (-78 milioni di euro). Risultano in aumento anche i ricavi della produzione di calore, sia per un aumento dei volumi, dovuto ad una stagione termica più favorevole, sia per l'incremento dei prezzi di vendita, e i ricavi delle attività connesse alla riqualificazione energetica e alla ristrutturazione degli edifici favorita dalle recenti agevolazioni fiscali (+100 milioni di euro circa).
Esercizio | Esercizio | Variaz. | ||
Ricavi | €/mil. | 2.280,1 | 1.144,7 | 99,2 |
Margine operativo lordo | €/mil. | 297,8 | 228,1 | 30,6 |
% sui Ricavi | 13,1% | 19,9% | ||
Risultato Operativo | €/mil. | 157,4 | 111,3 | 41,4 |
| ||||
Investimenti | €/mil. | 169,5 | 171,6 | (1,2) |
| ||||
Energia elettrica prodotta | GWh | 9.173,7 | 9.444,5 | (2,9) |
da fonte idroelettrica e altre rinnovabili | GWh | 1.226,1 | 1.283,7 | (4,5) |
da fonte cogenerativa | GWh | 5.610,2 | 5.454,5 | 2,9 |
da fonte termoelettrica | GWh | 2.337,3 | 2.706,3 | (13,6) |
| ||||
Calore prodotto | GWht | 3.006,5 | 2.736,3 | 9,9 |
da fonte cogenerativa | GWht | 2.563,9 | 2.230,0 | 15,0 |
da fonte non cogenerativa | GWht | 442,6 | 506,3 | (12,6) |
Volumetrie teleriscaldate | Mmc | 98,8 | 96,7 | 2,1 |
Al 31 dicembre 2021 l'energia elettrica prodotta è stata pari a 9.173,7 GWh, in flessione del -2,9% rispetto ai 9.444,5 GWh dell'esercizio 2020.
La produzione termoelettrica complessiva è stata pari a 7.947,5 GWh, di cui 5.610,2 GWh da fonte cogenerativa, in aumento del +2,9% rispetto ai 5.454,5 GWh dell'esercizio 2020 e 2.337,3 GWh da fonte termoelettrica convenzionale, in diminuzione del -13,6% rispetto ai 2.706,3 GWh dell'esercizio 2020.
La produzione da fonti rinnovabili è stata pari a 1.226,1 GWh, di cui 1.205,7 GWh derivanti da fonte idroelettrica e, marginalmente, per circa 20,4 GWh da altre fonti rinnovabili (fotovoltaico); complessivamente la produzione risulta in diminuzione del -4,5% rispetto ai 1.283,7 GWh dell'esercizio 2020, principalmente per la scarsa idraulicità del periodo.
Il margine operativo lordo ammonta a 297,8 milioni di euro in aumento del +30,6% rispetto ai 228,1 milioni di euro del precedente esercizio.
Il trend di crescita della domanda nazionale di energia elettrica che aveva caratterizzato i nove mesi del 2021 è proseguito anche per il quarto trimestre e al 31 dicembre è risultata pari a 318,1 TWh, in aumento del +5% rispetto ai 302,8 TWh dell'esercizio 2020.
L'andamento dello scenario energetico è stato caratterizzato oltre che da una domanda in aumento e da un forte incremento dei prezzi dell'energia elettrica, anche da un progressivo aumento del prezzo del gas impiegato come materia prima nelle attività di generazione. Tali dinamiche hanno comportato un rilevante incremento dei margini generati in tutti i settori della produzione elettrica (Idroelettrico, Cogenerazione elettrica e Termoelettrico), anche grazie ai servizi sul Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD), parzialmente assorbito dai minori margini della cogenerazione calore, nonostante le maggiori quantità di calore prodotte.
Il miglioramento del margine risulta anche sostenuto dal settore dell'efficienza energetica che grazie alle attività di riqualificazione energetica e di ristrutturazione degli edifici, favorita dalle recenti agevolazioni fiscali (es. bonus facciate e superbonus 110%), presenta un incremento di +9 milioni di euro.
Il risultato operativo pari a 157,4 milioni di euro risulta in aumento del +41,4% rispetto ai 111,3 milioni di euro del precedente esercizio, che beneficiava inoltre di un rilascio fondi per oltre 18 milioni di euro. Si rileva un aumento degli ammortamenti e degli accantonamenti pari a 4 milioni di euro.
Gli investimenti ammontano a 169,4 milioni di euro in diminuzione del -1,2% rispetto ai 171,6 milioni di euro dell'esercizio 2020. Tra i principali si evidenziano il repowering della centrale termoelettrica di Turbigo (78,9 milioni di euro) e lo sviluppo delle reti del teleriscaldamento.
SBU Mercato
Al 31 Dicembre 2021 i ricavi del settore ammontano a 3.070,9 milioni di euro, in aumento del +47,3% rispetto ai 2.084,6 milioni di euro dell'esercizio 2020. L'incremento del fatturato è dovuto per circa il +83% al forte incremento dei prezzi sia del gas che dell'energia elettrica, e per il +17% alle maggiori quantità vendute di energia elettrica e gas. A partire dal 1° luglio 2021 è stata acquisita la società SidIren, che ha contribuito ai ricavi della SBU Mercato per circa 14 milioni di euro.
Il margine operativo lordo ammonta a 104,4 milioni di euro in flessione del -28,9% rispetto ai 147 milioni di euro dell'esercizio 2020. La forte contrazione della marginalità è prevalentemente attribuibile alla vendita di energia elettrica mentre il gas, anche grazie all'impiego degli stoccaggi, ha risentito in minor misura dello scenario energetico in così forte crescita. Contribuisce positivamente al margine operativo lordo, il settore degli altri servizi grazie ad un importante sviluppo dei servizi e prodotti accessori commercializzati (e-mobility, caldaie, manutenzione impianti energetici, ecc.).
Il risultato operativo ammonta a 14,8 milioni di euro, in flessione del -78% rispetto ai 67,3 milioni di euro dell'esercizio 2020. Nell'esercizio 2021 si sono registrati maggiori ammortamenti per circa 15 milioni di euro e minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per circa 4 milioni di euro, in conseguenza di un miglioramento, rispetto allo scorso anno, della stima degli effetti della pandemia Covid-19 sulle perdite attese.
Esercizio | Esercizio | Variaz. | ||
Ricavi | €/mil. | 3.070,9 | 2.084,6 | 47,3 |
Margine operativo lordo | €/mil. | 104,4 | 147,0 | (28,9) |
% su Ricavi | 3,4% | 7,0% | ||
Da Energia Elettrica | €/mil. | 12,4 | 55,5 | (77,7) |
Da Gas | €/mil. | 81,5 | 86,1 | (5,4) |
Da Calore e altri servizi | €/mil. | 10,5 | 5,3 | 99,1 |
Risultato Operativo | €/mil. | 14,8 | 67,3 | (78,0) |
Investimenti | 64,6 | 50,6 | 27,8 | |
Energia Elettrica Venduta | GWh | 7.353,7 | 7.295,9 | 0,8 |
Gas Acquistato | Mmc | 2.926,9 | 3.017,7 | (3,0) |
Gas commercializzato dal Gruppo | Mmc | 1.028,3 | 1.080,4 | (4,8) |
Gas destinato ad usi interni | Mmc | 1.679,1 | 1.728,2 | (2,8) |
Gas in stoccaggio | Mmc | 219,5 | 209,0 | 5,0 |
Commercializzazione Energia Elettrica
I volumi venduti di energia elettrica sul mercato libero ammontano a 7.353,7 GWh, in aumento del +0,8% rispetto ai 7.295,9 GWh dell'esercizio 2020.
L'incremento del mercato libero ha riguardato il segmento degli small business con vendite pari a 897,7 Gwh (+55,8%) e il segmento retail attestatosi a 1.543,9 GWh venduti (+20,3%) anche grazie ai maggiori quantitativi delle aste della tutela graduale residenziale. In flessione risultano invece il segmento Business (-9,6%) e Grossisti (-8,7%) con vendite che si attestano rispettivamente a 2.857,1 GWh e 1.736,7 GWh.
Le vendite del mercato tutelato ammontano a 318,3 GWh in flessione del -14,4% rispetto ai 371,8 GWh dell'esercizio 2020.
Il margine operativo lordo della vendita di energia elettrica ammonta a 12,4 milioni di euro, in flessione del -77,7% rispetto ai 55,5 milioni di euro dell'esercizio 2020. La forte contrazione è riconducibile all'effetto scenario sulle vendite non coperte, parzialmente compensato dall'aumento delle componenti PCV (prezzi commercializzazione vendita) ed RCV (remunerazione commercializzazione vendita) e dalle partite straordinarie legate al ristoro degli Oneri Generali di Sistema.
In tabella vengono riportati le quantità vendute per classi di segmento di clientela:
Esercizio | Esercizio | Variaz. | |
Business | 2.857,1 | 3.161,7 | (9,6) |
Small business | 897,7 | 576,0 | 55,8 |
Retail | 1.543,9 | 1.283,3 | 20,3 |
Grossisti | 1.736,7 | 1.903,1 | (8,7) |
Mercato libero | 7.035,4 | 6.924,1 | 1,6 |
Mercato tutelato | 318,3 | 371,8 | (14,4) |
|
|
| |
Totale Energia elettrica commercializzata | 7.353,7 | 7.295,9 | 0,8 |
Commercializzazione Gas Naturale
I volumi acquistati ammontano a 2.926,9 Mmc in diminuzione del -3% rispetto ai 3.017,7 Mmc dell'esercizio 2020.
Il gas commercializzato dal Gruppo ammonta a 1.028,3 Mmc in flessione del -4,8% rispetto ai 1.080,4 Mmc dell'esercizio 2020.
Il gas impiegato per consumi interni al Gruppo ammonta a 1.679,1 Mmc, in diminuzione del -2,8% rispetto ai 1.728,2 Mmc del precedente esercizio.
Il margine operativo lordo della vendita gas ammonta a 81,5 milioni di euro in flessione del -5,4% rispetto agli 86,1 milioni di euro dell'esercizio 2020.
L'incremento della marginalità correlato alla gestione e utilizzo degli stoccaggi è stato più che compensato da maggiori costi di gestione correlati allo sviluppo di nuovi servizi.
Vendita calore e altri servizi
La vendita calore e altri servizi presenta un margine operativo lordo di 10,5 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai 5,3 milioni di euro dell'esercizio 2020. La variazione positiva è da ricondursi principalmente alle attività commerciali di Iren Plus e Iren GO, le due linee di business di commercializzazione di beni e servizi accessori alla fornitura delle commodities e della mobilità elettrica.
Gli investimenti della SBU Mercato ammontano a 64,6 milioni di euro in aumento del +27,8% rispetto ai 50,6 milioni di euro dell'esercizio 2020.
Servizi e altro
al 31 dicembre 2021 i ricavi del settore, che comprende le attività dei laboratori di analisi, le telecomunicazioni e altre attività minori, ammontano a 26,3 milioni di euro e risultano in aumento del +5,4% rispetto ai 24,9 milioni di euro dell'esercizio 2020.
Esercizio | Esercizio | Variaz. | ||
Ricavi | €/mil. | 26,3 | 24,9 | 5,4 |
Margine operativo lordo | €/mil. | 3,9 | 3,3 | 19,8 |
% su Ricavi | 14,9% | 13,2% | ||
Risultato Operativo | €/mil. | 1,8 | 1,0 | 75,7 |
| ||||
Investimenti | €/mil. | 51,6 | 52,8 | (2,2) |
Il margine operativo lordo ammonta a 3,9 milioni di euro in aumento del +19,8% rispetto ai 3,3 milioni di euro dell'esercizio 2020.
Gli investimenti di periodo ammontano a 51,6 milioni di euro in diminuzione del -2,2% rispetto ai 52,8 milioni di euro del l'esercizio 2020 e sono relativi principalmente a sistemi informativi, automezzi e immobili.
BILANCI ENERGETICI
Bilancio dell'energia elettrica
GWh | Esercizio | Esercizio | Variaz. |
FONTI |
|
| |
Produzione lorda del Gruppo | 9.822,8 | 10.109,6 | (2,8) |
a) Idroelettrica e altre rinnovabili | 1.259,9 | 1.315,6 | (4,2) |
b) Cogenerativa | 5.610,2 | 5.454,5 | 2,9 |
c) Termoelettrica | 2.337,3 | 2.706,3 | (13,6) |
d) Produzione da WTE e discariche | 615,4 | 633,2 | (2,8) |
Acquisto da Acquirente Unico | 350,8 | 410,5 | (14,6) |
Acquisto energia in Borsa Elettrica | 7.711,5 | 6.309,0 | 22,2 |
Acquisto energia da grossisti e importazioni | 444,2 | 494,7 | (10,2) |
Totale Fonti | 18.329,3 | 17.323,8 | 5,8 |
|
| ||
IMPIEGHI |
|
| |
Vendite a clienti di maggior tutela | 318,3 | 371,8 | (14,4) |
Vendite a clienti finali e grossisti | 7.035,4 | 6.924,1 | 1,6 |
Vendite in Borsa Elettrica | 7.409,2 | 7.012,4 | 5,7 |
Energia Elettrica compravenduta in Borsa | 2.840,3 | 2.289,5 | 24,1 |
Pompaggi, perdite di distribuzione e altro | 726,1 | 726,0 | 0,0 |
Totale Impieghi | 18.329,3 | 17.323,8 | 5,8 |
Bilancio del gas
Milioni di metri cubi | Esercizio | Esercizio | Variaz. |
FONTI |
| ||
Contratti con condizioni pluriennali | 209,1 | 284,4 | (26,5) |
Contratti con condizioni mercato a breve e medio periodo | 2.488,1 | 2.526,2 | (1,5) |
Prelievi da stoccaggio | 229,7 | 207,1 | 10,9 |
Totale Fonti | 2.926,9 | 3.017,7 | (3,0) |
IMPIEGHI |
| ||
Gas commercializzato dal Gruppo | 1.028,3 | 1.080,4 | (4,8) |
Gas destinato ad usi interni (1) | 1.679,1 | 1.728,2 | (2,8) |
Gas in stoccaggio | 219,5 | 209,1 | 5,0 |
Totale Impieghi | 2.926,9 | 3.017,7 | (3,0) |
Gli usi interni riguardano il termoelettrico e l'impiego per i servizi calore e gli autoconsumi
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Iren S.p.A.
Situazione economica
CONTO ECONOMICO DI IREN S.p.A.
migliaia di euro | |||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Var. % |
Ricavi |
|
| |
Ricavi per beni e servizi | 235.753 | 218.968 | 7,7 |
Altri proventi | 11.567 | 12.964 | (10,8) |
Totale ricavi | 247.320 | 231.932 | 6,6 |
Costi operativi |
|
| |
Costi materie prime sussidiarie di consumo e merci | (7.371) | (12.313) | (40,1) |
Prestazioni di servizi e godimento beni di terzi | (137.852) | (128.802) | 7,0 |
Oneri diversi di gestione | (11.008) | (9.157) | 20,2 |
Costi per lavori interni capitalizzati | 4.902 | 4.966 | (1,3) |
Costo del personale | (77.093) | (73.685) | 4,6 |
Totale costi operativi | (228.422) | (218.991) | 4,3 |
MARGINE OPERATIVO LORDO | 18.898 | 12.941 | 46,0 |
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni |
|
| |
Ammortamenti | (36.267) | (31.356) | 15,7 |
Accantonamenti al fondo svalutazione crediti | - | - | - |
Altri accantonamenti e svalutazioni | (73) | 96 | (*) |
Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni | (36.340) | (31.260) | 16,3 |
RISULTATO OPERATIVO | (17.442) | (18.319) | (4,8) |
Gestione finanziaria |
|
| |
Proventi finanziari | 288.830 | 290.011 | (0,4) |
Oneri finanziari | (53.598) | (65.834) | (18,6) |
Totale gestione finanziaria | 235.232 | 224.177 | 4,9 |
Rettifica di valore di partecipazioni | - | - | - |
Risultato prima delle imposte | 217.790 | 205.858 | 5,8 |
Imposte sul reddito | 1.061 | 4.205 | (74,8) |
Risultato netto delle attività in continuità | 218.851 | 210.063 | 4,2 |
Risultato netto da attività operative cessate | - | - | - |
Risultato netto del periodo | 218.851 | 210.063 | 4,2 |
(*) Variazione superiore al 100% |
Ricavi
Il totale dei ricavi di Iren S.p.A. è pari a 247,3 milioni di euro (in aumento rispetto ai 231,9 milioni del 2020) ed è principalmente riferito alle attività di servizio per prestazioni corporate a favore delle società del Gruppo.
Costi operativi
I costi operativi sono pari a 228,4 milioni di euro, in aumento rispetto al dato dell'esercizio 2020 (219,0 milioni) per effetto in particolare dei costi per servizi, riconducibili alla gestione delle attività di staff a favore delle società del Gruppo ed in particolare alla gestione dei sistemi informativi. Tale incremento della base costi è riflesso nell'andamento dei ricavi anzidescritto.
Il costo del personale risulta in aumento in funzione degli oneri per l'esodo incentivato dei dipendenti e dell'adeguamento delle stime attuariali di alcuni benefici in essere.
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni
Gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni ammontano a 36,3 milioni di euro (31,4 milioni nell'esercizio 2020). Gli ammortamenti, che costituiscono la quasi totalità della voce, risultano in aumento per effetto delle release in fase operativa dei recenti e significativi investimenti in ambito IT.
Gestione finanziaria
Il saldo fra proventi ed oneri finanziari è positivo per 235,2 milioni di euro.
Analizzando la composizione delle voci, i proventi finanziari, pari a 288,8 milioni di euro, includono principalmente i dividendi dalle società controllate per 235,3 milioni (-1,1 milioni rispetto al 2020) e gli interessi attivi su finanziamenti a società controllate e collegate per 51,1 milioni, complessivamente invariati rispetto all'esercizio 2020.
Gli oneri finanziari sono pari a 53,6 milioni di euro, e si riferiscono essenzialmente a interessi passivi sui prestiti obbligazionari. Il significativo decremento rispetto al dato comparativo, quando si attestavano a 65,8 milioni, è riconducibile in buona parte alla diminuzione del costo medio dell'indebitamento finanziario; nel 2020 erano inoltre presenti oneri derivanti dalla chiusura di posizioni di derivato fuori dall'hedge accounting per 6,4 milioni.
Risultato prima delle imposte
In conseguenza delle dinamiche illustrate in precedenza, il risultato prima delle imposte è positivo per 217,8 milioni di euro, superiore rispetto ai 205,9 milioni dell'esercizio 2020.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito sono positive (1,1 milioni di euro), in funzione di un imponibile fiscale negativo derivante dalla non imponibilità del 95% dei dividendi ricevuti.
Risultato netto
Il risultato, comprensivo delle imposte di periodo, è positivo per 218,9 milioni di euro.
Situazione patrimoniale e finanziaria
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO DI IREN S.p.A. (1)
migliaia di euro | |||
| 31.12.2021 | 31.12.2020 | Var. % |
Attivo immobilizzato | 2.811.105 | 2.793.166 | 0,6 |
Altre attività (Passività) non correnti | 188 | (7.977) | (*) |
Capitale circolante netto | 27.294 | (38.782) | (*) |
Attività (Passività) per imposte differite | 7.517 | 10.090 | (25,5) |
Fondi rischi e Benefici ai dipendenti | (31.074) | (32.485) | (4,3) |
Atività (passività) destinate a essere cedute | - | 240 | (100,0) |
Capitale investito netto | 2.815.030 | 2.724.252 | 3,3 |
Patrimonio netto | 2.071.331 | 1.971.907 | 5,0 |
Attività finanziarie a lungo termine | (2.499.028) | (2.225.873) | 12,3 |
Indebitamento finanziario a medio e lungo termine | 3.278.814 | 3.490.489 | (6,1) |
Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine | 779.786 | 1.264.616 | (38,3) |
Attività finanziarie a breve termine | (500.795) | (819.208) | (38,9) |
Indebitamento finanziario a breve termine | 464.708 | 306.937 | 51,4 |
Indebitamento finanziario netto a breve termine | (36.087) | (512.271) | (93,0) |
Indebitamento finanziario netto | 743.699 | 752.345 | (1,1) |
Mezzi propri ed indebitamento finanziario netto | 2.815.030 | 2.724.252 | 3,3 |
(*) Variazione superiore al 100% |
Per la riconciliazione del prospetto di stato patrimoniale riclassificato con quello di bilancio si rimanda all'apposito allegato al Bilancio Separato
Nel seguito sono commentate le voci oggetto di significative dinamiche patrimoniali avvenute nel periodo.
L'attivo immobilizzato al 31 dicembre 2021 ammonta a 2.811,1 milioni di euro, incrementatosi rispetto al 31 dicembre 2020, quando era pari a 2.793,2 milioni. L'aumento (+17,9 milioni) è da ricondursi alle seguenti determinanti:
gli investimenti tecnici in immobilizzazioni materiali ed immateriali (+49,9 milioni), relativi principalmente ad automezzi, riqualificazioni di immobili ed implementazioni IT e gli ammortamenti
(-36,3 milioni) del periodo;
la rilevazione di diritti d'uso in applicazione dell'IFRS 16 - Leases per 4,3 milioni, riferiti in buona parte a contratti di locazione da società del Gruppo di fabbricati strumentali alle attività direzionali oltre che ad automezzi.
L'incremento del Capitale Circolante Netto, che si attesta a fine 2021 a valore positivo (27,3 milioni di euro), è da imputarsi principalmente alle posizioni di gruppo IVA verso le società controllate e, in misura minore, alle partite commerciali verso queste ultime nell'ambito delle attività di servizi corporate fornite.
I "Fondi Rischi e Benefici ai Dipendenti" ammontano a 31,1 milioni di euro e diminuiscono di 1,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2020, in gran parte a seguito delle erogazioni del periodo del fondo stanziato per l'esodo anticipato del personale.
Il Patrimonio Netto ammonta a 2.071,3 milioni di euro, contro i 1.971,9 milioni del 31 dicembre 2020 (+99,4 milioni). La variazione del periodo è riferita al risultato netto (+218,9 milioni), ai dividendi erogati (-121,9 milioni), alla riserva di copertura dei flussi finanziari per derivati in cash flow hedge (+6,6 milioni), agli acquisti di azioni proprie (-4,1 milioni) e ad altre variazioni minori (-0,1 milioni).
L'indebitamento finanziario netto al termine del periodo è pari a 743,7 milioni di euro, in flessione di 8,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 (-1,1%). Per maggiori dettagli, si rinvia all'analisi del rendiconto finanziario di seguito presentata.
RENDICONTO FINANZIARIO DI IREN S.p.A.
Variazione indebitamento finanziario netto
Il seguente prospetto dettaglia la movimentazione dell'indebitamento finanziario netto di Gruppo avvenuta nel periodo.
migliaia di euro | |||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Var. % |
(Indebitamento) Finanziario Netto iniziale | (752.345) | (890.549) | (15,5) |
Risultato del periodo | 218.851 | 210.063 | 4,2 |
Rettifiche per movimenti non finanziari | (198.853) | (195.251) | 1,8 |
Erogazioni benefici ai dipendenti | (1.507) | (1.260) | 19,6 |
Utilizzo fondo rischi e altri oneri | (1.662) | (5.200) | (68,0) |
Variazione altre attività/passività non correnti | (8.165) | (924) | (*) |
Altre variazioni patrimoniali | - | - | - |
Imposte incassate (pagate) | 6.655 | 33.991 | (80,4) |
Flusso finanziario derivante da variazioni di CCN | (70.572) | 72.916 | (*) |
Cash flow operativo | (55.253) | 114.335 | (*) |
Investimenti in attività materiali e immateriali | (49.868) | (51.253) | (2,7) |
Investimenti in attività finanziarie | (50) | (50) | - |
Realizzo investimenti e variazione attività destinate ad essere cedute | 587 | 1.341 | (56,2) |
Variazione perimetro societario | - | - | - |
Dividendi incassati | 235.329 | 236.437 | (0,5) |
Totale flusso finanziario da attività di investimento | 185.998 | 186.475 | (0,3) |
Free cash flow | 130.745 | 300.810 | (56,5) |
Flusso finanziario del capitale proprio | (125.934) | (145.098) | (13,2) |
Altre variazioni | 3.835 | (17.508) | (*) |
Variazione (Indebitamento) Finanziario Netto | 8.646 | 138.204 | (93,7) |
(Indebitamento) Finanziario Netto finale | (743.699) | (752.345) | (1,1) |
(*) Variazione superiore al 100% |
La variazione dell'indebitamento finanziario deriva dalle seguenti determinanti:
un cash flow operativo pari a -55,3 milioni di euro, influenzato dall'andamento del capitale circolante netto di natura tributaria;
un flusso finanziario da attività di investimento (+186,0 milioni), che include i dividendi incassati dalle società controllate al netto degli investimenti del periodo;
il flusso finanziario del capitale proprio pari a -125,9 milioni, che include i dividendi erogati (-121,8 milioni) e l'acquisto di azioni proprie (-4,1 milioni);
la voce altre variazioni, pari a +3,8 milioni, ricomprende i proventi e gli oneri finanziari incassati e pagati, la variazione del fair value degli strumenti derivati di copertura dal rischio tasso e l'effetto della rilevazione dei nuovi contratti di lease ricadenti nell'ambito dell'IFRS 16.
Si segnala infine che il rendiconto finanziario redatto secondo la configurazione espressa come variazione delle disponibilità liquide è presentato nel Bilancio Separato al 31 dicembre 2021.
Di seguito viene riportato il prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato della Capogruppo Iren S.p.A. risultanti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 e quelli risultanti dal bilancio consolidato.
migliaia di euro | |||
31.12.2021 | Patrimonio Netto | Risultato del periodo | |
Patrimonio netto e utile del bilancio d'esercizio della Capogruppo | 2.071.330 | 218.851 | |
Differenza fra valore di carico e valore delle società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 46.756 | 12.707 | |
Maggior valore risultante dal consolidamento rispetto al valore di carico delle partecipazioni consolidate | 493.622 | 302.888 | |
Storno dividendi da società controllate/collegate | - | (235.329) | |
Eliminazione Margini Infragruppo | (41.177) | 3.971 | |
Patrimonio netto e utile del Gruppo | 2.570.531 | 303.088 |
Si sottolinea che la voce "eliminazione di margini infragruppo" si riferisce allo storno delle plusvalenze relative a cessione di rami d'azienda o di società all'interno del Gruppo. In particolare si evidenzia l'operazione relativa al servizio idrico integrato di Genova effettuata dall'ex-AMGA (effetto positivo per 7,4 milioni di euro sul conto economico e negativo per 23,9 milioni di euro sul Patrimonio Netto).
migliaia di euro | |||
31.12.2020 Rideterminato | Patrimonio Netto | Risultato del periodo | |
Patrimonio netto e utile del bilancio d'esercizio della Capogruppo | 1.971.907 | 210.063 | |
Differenza fra valore di carico e valore delle società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 38.254 | 6.087 | |
Maggior valore risultante dal consolidamento rispetto al valore di carico delle partecipazioni consolidate | 426.339 | 257.441 | |
Storno dividendi da società controllate/collegate | - | (236.418) | |
Eliminazione Margini Infragruppo | (48.597) | 1.999 | |
Patrimonio netto e utile del Gruppo | 2.387.903 | 239.172 |
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione
Acquisizione di impianti fotovoltaici
Il 16 febbraio 2022 il Gruppo ha perfezionato l'acquisizione da European Energy S/A, società danese attiva nello sviluppo e gestione di impianti eolici e fotovoltaici, del 100% di Puglia Holding S.r.l., detentrice di cinque Special Purpose Vehicles (SPV) intestatari delle autorizzazioni di costruzione e gestione dei parchi fotovoltaici di ASI Troia, nelle località di San Vincenzo e Montevergine (provincia di Foggia) e del complesso di Palo del Colle (Provincia di Bari).
Gli impianti acquisiti sono stati costruiti tra il 2019 e i primi mesi del 2022 e hanno una capacità installata di 121,5 MW, risultando il più grande parco fotovoltaico realizzato in Italia ad oggi. Il business acquisito presenta un enterprise value di 166 milioni di euro.
Unitamente all'operazione Puglia Holding, Iren Energia ha stipulato un accordo commerciale relativo agli impianti di European Energy in fase di sviluppo per una potenza installata complessiva pari a 437,5 MW in quattro siti localizzati nel Lazio, in Sicilia e in Puglia. L'accordo prevede la possibilità di esercitare diritti a investire in tali assets lungo un periodo di esclusiva e a vari stadi di sviluppo.
Finanziamento a supporto degli investimenti per lo sviluppo del teleriscaldamento di Torino
Proseguendo la cooperazione nell'ambito della sostenibilità ambientale avviata nel 2020, il 25 marzo 2022 la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) e Iren S.p.A. hanno sottoscritto un finanziamento di tipo Public Finance Facility (PFF) per 80 milioni di euro a sostegno degli investimenti di sviluppo della rete di teleriscaldamento nell'area metropolitana di Torino, previsti nel Piano Industriale.
Gli investimenti finanziati sono finalizzati a saturare ed estendere in nuove aree il teleriscaldamento con l'allacciamento di nuove utenze e a migliorare l'efficienza operativa e la flessibilità della rete.
Conflitto Russia-Ucraina
A seguito dell'intensificarsi di uno stato di crisi risalente agli ultimi mesi del 2021, che aveva visto l'invio di soldati russi nei territori di confine con l'Ucraina e il fallimento dei colloqui diplomatici fra la Russia e i paesi NATO, il 24 febbraio 2022 il Presidente russo ha annunciato l'avvio delle operazioni militari in territorio ucraino, determinando l'inizio delle ostilità tra le forze armate dei due Paesi.
A seguito di tali eventi, diversi Stati e Organizzazioni sovranazionali hanno manifestato la loro opposizione all'intervento militare russo in Ucraina. In particolare, il Consiglio europeo, richiamandosi al diritto internazionale, si è espresso affinché la Russia cessi immediatamente le ostilità e ritiri le sue forze armate dall'Ucraina; l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha parimenti approvato una risoluzione a condanna dell'azione militare della Russia, richiedendo alla stessa di ritirare l'esercito dal territorio ucraino. Parallelamente, la Commissione europea ha avviato programmi di aiuti di emergenza, anche tramite un maggiore sostegno finanziario all'Ucraina, e interventi mirati alla mitigazione della crisi umanitaria determinata dal conflitto.
In merito, sono in corso negoziati tra le parti coinvolte al fine di individuare le soluzioni diplomatiche più appropriate volte alla pace, alla sicurezza e alla stabilità internazionale.
L'Unione Europea e altri Paesi (fra gli altri gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l'Australia, il Giappone e la Svizzera) hanno inasprito e esteso i pacchetti di misure sanzionatorie alla Russia che, seppur con diversi termini di efficacia, si pongono l'obiettivo di colpire i settori strategici e finanziari dell'economia russa, imponendo inoltre restrizioni mirate al Presidente e ad altre figure costituenti la base industriale, difensiva e politica della Russia.
Tali sanzioni hanno prodotto impatti sull'andamento del tasso di cambio della divisa russa (il rublo si è fortemente deprezzato nei confronti dell'euro e del dollaro americano), sui tassi di interesse locali (aumentati al 20% dalla Banca Centrale Russa) e sul corso dei valori azionari delle società quotate alla Borsa di Mosca (con una flessione importante registrata nel mese di marzo).
In tale contesto, il governo italiano sta definendo provvedimenti volti a fronteggiare l'eccezionale instabilità del sistema nazionale del gas naturale derivante dal conflitto in Ucraina, con l'adozione di misure per l'aumento della disponibilità di gas, la riduzione programmata dei consumi e azioni volte al riempimento degli stoccaggi di gas dell'anno termico 2022-2023.
Considerato lo scenario energetico di riferimento, Iren ha attivato una task force allo scopo di monitorare attentamente lo status e l'evoluzione dell'impatto che la crisi internazionale ha sui propri business, pur non essendo il Gruppo presente in Russia ed in Ucraina.
I principali focus vertono sull'approvvigionamento delle materie prime e dei servizi, con riferimento agli impatti economici e patrimoniali che potrebbero essere causati da una minore disponibilità di materie prime dalle aree interessate dal conflitto e dall'incremento generalizzato dei prezzi delle commodities, tenendo conto che il gas fornito dalla Russia copre il 40% del fabbisogno nazionale.
In tale contesto, per i mercati retail di energia elettrica e gas, l'aumento di tali prezzi comporta una maggiore esposizione quantitativa e un maggior rischio in caso di ritardo nei pagamenti. Inoltre, non è da escludere che una conseguente crescita dei prezzi dei prodotti di largo consumo possa comportare una contrazione del PIL nazionale e, dunque, come conseguenza indiretta sui business del Gruppo, una flessione dei consumi energetici.
Il Gruppo pone in essere azioni di diretta riduzione del rischio facendo leva:
sull'acquisto del gas attraverso i principali operatori italiani, escludendo in tal modo il rischio di applicazione di clausole contrattuali di mancata fornitura a seguito di eventi geopolitici;
sulle policy di hedging applicate, che garantiscono che le marginalità siano tenute sotto controllo;
sulle misure a tutela dell'azienda in caso di attacchi informatici, con particolare riferimento alle piattaforme di trading e dispacciamento.
In uno scenario in continua evoluzione, caratterizzato da una notevole incertezza regolatoria e da un contesto di prezzi già elevati e volatili indipendentemente dalla crisi ucraina, è attivo da parte del Gruppo Iren un monitoraggio costante delle variabili macroeconomiche e di business per avere disponibile in tempo reale la miglior stima dei potenziali impatti connessi ai cambi regolatori, nonché sui fornitori e sui contratti applicabili al Gruppo Iren.
Provvedimenti legislativi a contrasto dell'aumento dei prezzi delle materie prime
Al fine di finanziare le misure volte a contenere l'aumento dei prezzi dell'energia, il Governo italiano sta introducendo alcuni prelievi straordinari sulle società del settore energetico, tra cui in particolare quelli previsti:
dall'art. 37 del DL 21 marzo 2022, n. 21 ("Decreto Energia"), che mira a tassare gli extra profitti realizzati dalle aziende del settore energetico a seguito dell'aumento dei costi delle materie prime; in merito, il Gruppo sta attualmente valutando i possibili impatti di tale provvedimento sulla propria redditività che si presumono, secondo le prime stime, limitati;
dall'art. 15-bis della Legge 28 marzo 2022, n. 25 (conversione del DL 27 gennaio 2022, n. 4 - "Decreto Sostegni-ter"), che prevede un contributo sugli extra profitti (rispetto al prezzo di circa 60 €/MWh) sulle produzioni di energia rinnovabile non incentivate. Al riguardo, l'effetto di tali misure sui margini dell'esercizio 2022 del Gruppo si stima in una riduzione dell'ordine di 15 milioni di euro.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Il 2022 del Gruppo Iren sarà caratterizzato da una forte accelerazione degli investimenti, attesi in forte crescita (+50%) rispetto al 2021, cogliendo diverse opportunità di sviluppo che permettono di anticipare quota parte di quanto previsto a Piano Industriale. Quest'ultimo poggia i propri razionali su tre pilastri strategici che guidano le scelte di investimento: la transizione ecologica, la territorialità e la qualità del servizio. Gli obiettivi della transizione ecologica riguardano la progressiva decarbonizzazione di tutte le attività ed il rafforzamento della leadership nell'economia circolare. Con la territorialità, Iren vuole estendere il proprio perimetro di attività nei territori di riferimento ed essere il partner di riferimento per gli stakeholder locali. Infine, con qualità del servizio, Iren punta a migliorare le performance dei servizi a rete e massimizzare la soddisfazione della clientela in tutti i business.
Il 2022 del settore Reti sarà caratterizzato dalla riduzione del tasso di remunerazione del capitale investito (WACC) con conseguente riduzione dei ricavi tariffari compensata dall'incremento correlato all'accelerazione degli investimenti fatta negli scorsi anni e che si riflette positivamente sul capitale investito remunerato (RAB). In particolare, gli investimenti nel sistema idrico integrato favoriscono l'incremento della capacità depurativa, il riutilizzo delle risorse e ridurre le perdite idriche grazie ad una maggiore efficienza. Nella rete di distribuzione elettrica e gas, l'obiettivo è quello di incrementare la potenza supportata dalla prima e rendere la seconda adatta alla distribuzione di miscele di idrogeno tenendo a fattor comune il miglioramento continuo della qualità del servizio.
Per quanto riguarda il settore Ambiente, gli investimenti saranno rivolti alla costruzione degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti previsti nel piano industriale e ad incrementare la qualità del servizio estendendo la raccolta porta-a-porta e la tariffazione puntuale. Tali investimenti congiuntamente alla copertura completa del ciclo rifiuti (dalla raccolta al trattamento e smaltimento), consentiranno di incrementare i volumi di materia recuperata.
Per quanto concerne i settori Energia e Mercato, nel corso del 2022 il Gruppo continuerà ad attuare una serie di azioni volte a mitigare l'impatto della volatilità dei prezzi energetici grazie ad una politica di hedging attuata con lo scopo di stabilizzare i margini dell'intera filiera energetica. Lo sviluppo del parco di generazione beneficerà dell'entrata in funzione della nuova linea di produzione dell'impianto termoelettrico di Turbigo, del consolidamento degli impianti fotovoltaici recentemente acquisiti e dello sviluppo organico di nuova capacità rinnovabile, accompagnati dalla crescita della nostra base clienti.
Infine, il settore Smart Solutions, focalizzato sull'efficienza energetica degli immobili, sarà in grado di cogliere le opportunità offerte dagli incentivi governativi relativi alla riqualificazione edilizia, allo sviluppo della mobilità elettrica e saprà porsi come interlocutore principale per le amministrazioni pubbliche per mettere a terra progetti di riqualificazione urbana complessi.
In relazione alla crisi geopolitica internazionale determinatasi a seguito del conflitto Russia - Ucraina, risulta attualmente difficile nonché incerto valutare gli effetti e le ripercussioni che potrebbero derivare dal perdurare della crisi internazionale. In tale scenario, sono due i rischi principali da tenere attenzionati: la volatilità del prezzo delle commodity ed il contestuale effetto inflazionistico. Iren monitora quotidianamente l'evolversi della situazione, definendo i possibili scenari di rischio per le proprie attività e individuando, laddove possibile, azioni di mitigazione.
In aggiunta, per mitigare l'impatto derivante dall'aumento del prezzo delle commodity, il cui trend rialzista è iniziato nel quarto trimestre del 2021, il governo ha già approvato delle misure volte a calmierare lo sbilanciamento tra i prezzi di produzione e vendita di energia elettrica e gas che, secondo le prime stime, avranno un impatto contenuto sulla redditività del Gruppo.
Gestione finanziaria
Scenario di riferimento
Nel corso del 2021 la parte a breve termine della curva dei tassi, dopo le turbolenze registrate nel 2020 a seguito degli eventi legati alla pandemia COVID-19, si è stabilizzata a nuovi livelli di minimo. La parte a medio/lungo termine dei tassi è stata oggetto di vari movimenti rialzisti registrati nel primo trimestre, dopo il periodo estivo e, in modo più deciso, a partire da dicembre 2021.
La Banca Centrale Europea mantiene i tassi invariati da marzo 2016, con il tasso di riferimento pari a 0%. Esaminando il tasso euribor a sei mesi si rileva che il parametro, in territorio fortemente negativo, è posizionato su un livello pari a -0,48%.
Le quotazioni dei tassi fissi, riflesse nei valori dell'IRS, a seguito dei movimenti al rialzo sono tornati in territorio positivo per tutte le scadenze di medio e lungo termine, toccando livelli che non si registravano da inizio 2019.
Attività svolta
Nel corso del 2021 è proseguita l'attività volta a consolidare la struttura finanziaria del Gruppo Iren. L'evoluzione dei fabbisogni finanziari viene monitorata attraverso un'attenta pianificazione, che consente di prevedere la necessità di nuove risorse tenuto conto dei rimborsi dei finanziamenti in essere, dell'evoluzione dell'indebitamento, degli investimenti, dell'andamento del capitale circolante e dell'equilibrio delle fonti tra breve e lungo termine.
Il modello organizzativo adottato dal Gruppo Iren prevede, ai fini dell'ottimizzazione finanziaria per le società, l'adozione di una gestione accentrata in Iren delle operazioni di tesoreria nella Capogruppo, delle operazioni di finanziamento a medio/lungo termine e del monitoraggio e gestione del rischio finanziario. Iren intrattiene rapporti con i principali Istituti di Credito italiani e internazionali al fine di ricercare le forme di finanziamento più adatte alle proprie esigenze e le migliori condizioni di mercato.
Con riferimento alle operazioni compiute nel 2021 si evidenzia che nel mese di marzo è stata utilizzata una prima tranche di 5 milioni di euro del finanziamento CEB (Council of Europe Development Bank - Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa) di complessivi 80 milioni di euro, sottoscritto a maggio 2020 a supporto del piano di investimenti nelle infrastrutture idriche.
I finanziamenti diretti con BEI e CEB, con durata fino a 16 anni, non utilizzati e disponibili risultano pari complessivamente a 295 milioni di euro.
Come riportato nei "Fatti di rilievo dell'esercizio", per quanto riguarda le operazioni di mercato, a valere sul Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 4 miliardi di euro, nel mese di ottobre si è perfezionata un'emissione TAP, collocata all'interno del quarto Green Bond, di ammontare pari a 200 milioni di euro, con cedola lorda annua pari a 0,25% e scadenza 17 gennaio 2031. Il titolo ha rating Fitch BBB ed è quotato presso il mercato regolamentato della borsa irlandese, dove è stato depositato il prospetto informativo, e presso il mercato ExtraMOT di Borsa Italiana.
Ai fini dell'ottimizzazione della struttura finanziaria del Gruppo è proseguita l'attività di Liability Management e nel mese di giugno si è dato corso al rimborso anticipato volontario di finanziamenti in portafoglio della capogruppo per complessivi 35 milioni di euro.
Nell'ambito del Gruppo l'esposizione consolidata si riduce per l'estinzione anticipata dei mutui di Scarlino Energia, Alfa Solutions (già Studio Alfa) e Nove per complessivi 18 milioni di euro; il mutuo di Futura, consolidata a partire da fine marzo 2021, di ammontare pari a 21 milioni di euro, è stato estinto anticipatamente nel mese di aprile unitamente alle relative coperture del rischio tasso.
L'indebitamento finanziario da finanziamenti, che non include le passività finanziarie iscritte in applicazione dell'IFRS 16, al termine del periodo è costituito al 14% da prestiti e all'86% da obbligazioni.
Per quanto concerne i rischi finanziari, il Gruppo Iren è esposto a diverse tipologie di rischio, tra i quali rischi di liquidità, rischi di variazione nei tassi di interesse e di cambio. Nell'ambito dell'attività di Risk Management, al fine di limitare i rischi di variazione nei tassi di interesse, il Gruppo utilizza contratti di copertura, seguendo un'ottica non speculativa. Nel periodo non sono stati perfezionati nuovi contratti di Interest Rate Swap.
Al termine del periodo la quota di debito a tasso variabile non coperta con strumenti derivati è pari all'1% dell'indebitamento finanziario da finanziamenti, in linea con l'obiettivo del Gruppo Iren di mantenere un'adeguata protezione da significativi rialzi del tasso di interesse.
Nel suo complesso l'attività svolta è finalizzata al rifinanziamento del debito in un'ottica di miglioramento della struttura finanziaria, di riduzione strutturale del costo del capitale e di allungamento della durata media dell'indebitamento finanziario.
La composizione dell'indebitamento finanziario da finanziamenti per scadenza e per tipologia di tasso, confrontata con la situazione al 31 dicembre 2020, è riportata nel seguente grafico.
Rating
Il 9 dicembre 2021 l'agenzia di rating Standard & Poor's ha assegnato, per la prima volta al Gruppo Iren, il rating per il merito di credito a lungo termine al livello "BBB-" con outlook "Positivo". Lo stesso rating è attribuito anche al debito senior non garantito.
Il giudizio "Investment Grade" da una seconda agenzia, dopo Fitch, esprime il solido posizionamento del Gruppo in Italia, con un'ampia diversificazione delle attività soprattutto in settori regolati e una significativa presenza territoriale. Gli investimenti previsti dal nuovo Piano Industriale, prevalentemente destinati alla crescita organica e alla transizione energetica, combinati con un continuo miglioramento atteso delle metriche di credito, supportano l'outlook "positivo". Dal punto di vista finanziario, il livello di rating assegnato esprime anche il buon profilo di liquidità del Gruppo.
Sempre in tale contesto, il 22 dicembre l'agenzia Fitch ha confermato per Iren il suo giudizio "BBB" con outlook "Stabile". Anche tale giudizio si basa principalmente sull'analisi del Piano Industriale al 2030, con particolare riferimento agli investimenti previsti in rapporto alla struttura finanziaria. Il mantenimento di un portafoglio di business formato prevalentemente da attività regolate e semi regolate, la creazione di valore e la stabilità garantita dall'integrazione dei vari business sono elementi ritenuti positivi dall'agenzia di rating, unitamente al profilo di liquidità del Gruppo.
A sostegno del profilo di liquidità del Gruppo e del livello di rating, Iren dispone delle anzidette linee di finanziamento a medio lungo termine sottoscritte e disponibili ma non utilizzate per 295 milioni di euro, che si aggiungono alle disponibilità liquide correnti.
Rischi e incertezze
La gestione dei rischi aziendali rappresenta una componente essenziale del Sistema di Controllo Interno della Corporate Governance di una Società quotata e il Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana attribuisce su tale aspetto specifiche responsabilità. Il modello di Enterprise Risk Management operativo nell'ambito del Gruppo contiene l'approccio metodologico alla identificazione, valutazione e gestione integrata dei rischi del Gruppo.
Per ciascuna delle seguenti tipologie di rischio:
Rischi Finanziari (liquidità, tasso di interesse, tasso di cambio);
Rischi di Credito;
Rischi Energetici, riconducibili all'approvvigionamento del gas per la generazione termoelettrica ed alla commercializzazione di energia elettrica, calore e gas, nonché ai mercati dei derivati di hedging;
Rischi Cyber, legati a eventi potenziali inerenti alla perdita di confidenzialità, integrità o disponibilità di dati o informazioni a valle dei quali potrebbero derivare impatti negativi sull'organizzazione, a persone, all'operatività o altre organizzazioni;
Rischi da Cambiamenti Climatici (Climate Change), che ricomprendono i rischi dovuti alla transizione verso un'economia a bassa emissione di biossido di carbonio (rischi da transizione) e i rischi di natura fisica (rischi fisici) che possono derivare da eventi ambientali catastrofali (rischi acuti) o da cambiamenti a medio lungo termine dei modelli ambientali (rischi cronici);
Rischi Fiscali, legati a potenziali operazioni eseguite in violazione di norme fiscali ovvero in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento tributario;
Rischi Operativi, riconducibili alla proprietà degli asset, all'esercizio dell'attività industriale, ai processi, alle procedure e ai flussi informativi
sono state definite specifiche "Policy", con l'obiettivo primario di esplicitare le linee guida strategiche, i principi organizzativo/gestionali, i macro-processi e le tecniche necessarie alla gestione attiva dei relativi rischi.
Il modello di Enterprise Risk Management del Gruppo disciplina, inoltre, il ruolo dei vari soggetti coinvolti nel processo di gestione dei rischi, che fa capo al Consiglio di Amministrazione, e prevede specifiche Commissioni per la gestione dei rischi finanziari, informatici, di credito, energetici e climatici.
La Cyber Risk Policy, la Climate Change Risk Policy e il Tax Control Model sono stati adottati nel 2020 a seguito dell'approvazione del Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A., mentre le altre Policy hanno subito nel tempo alcune revisioni sostanziali per adeguarle ai vigenti modelli organizzativi e all'evoluzione dei fattori di rischio.
Poiché il Gruppo Iren pone particolare attenzione anche al mantenimento della fiducia e dell'immagine positiva del Gruppo, il modello di Enterprise Risk Management gestisce anche i rischi c.d. reputazionali, che afferiscono agli impatti sugli stakeholder di eventuali malpractices.
Nell'ambito del Gruppo è presente la Direzione Risk Management, posta alle dipendenze del Vice Presidente, al quale sono state demandate, fra l'altro, le seguenti attività:
verifica della gestione integrata del Sistema di Enterprise Risk Management (ERM) di Gruppo: impostazione metodologica, definizione delle Policy e monitoraggio del Sistema;
stipula e gestione delle polizze assicurative in raccordo con l'Amministratore Delegato e con il supporto delle funzioni "Approvvigionamenti, Logistica e Servizi" e "Affari Legali".
È inoltre attivo un processo di valutazione periodica della sinistrosità nei diversi settori e su tutte le aree del Gruppo al fine di circostanziarne le cause e rendere operative le più idonee azioni di trattamento per prevenire e/o contenere gli impatti dei sinistri.
Di seguito si riporta, per le diverse tipologie di rischio, un dettaglio delle modalità di gestione attive nell'ambito del Gruppo.
1. RISCHI FINANZIARI
L'attività del Gruppo Iren è esposta a diverse tipologie di rischi finanziari tra le quali: rischi di liquidità, rischio cambio e rischi di variazione nei tassi di interesse. Nell'ambito dell'attività di Risk Management, al fine di limitare i rischi di cambio e di variazione dei tassi di interesse, il Gruppo utilizza contratti di copertura seguendo un'ottica non speculativa.
a) Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili all'azienda non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze prestabilite.
L'attività di approvvigionamento delle risorse finanziarie è centralizzata allo scopo di ottimizzarne l'utilizzo. In particolare, la gestione centralizzata dei flussi finanziari in Iren consente di allocare i fondi disponibili a livello di Gruppo secondo le necessità che di volta in volta si manifestano tra le singole società. I movimenti di liquidità sono registrati su conti infragruppo sui quali vengono contabilizzati anche le spese e gli interessi attivi e passivi infragruppo.
Alcune società partecipate hanno una gestione finanziaria autonoma, nel rispetto delle linee guida fornite dalla Capogruppo.
b) Rischio di cambio
Fatta eccezione per quanto riportato nell'ambito del rischio energetico, il Gruppo Iren non è particolarmente esposto al rischio di cambio.
c) Rischio tassi di interesse
Il Gruppo Iren è esposto alle fluttuazioni dei tassi d'interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento. La strategia del Gruppo Iren è quella di limitare l'esposizione al rischio di volatilità del tasso di interesse, mantenendo al contempo un costo della provvista contenuto.
Nel corso delle Commissioni Financial Risk, si verifica il rispetto dei limiti imposti dalla Policy per quanto riguarda le principali metriche e si analizzano la situazione di mercato, l'andamento dei tassi di interesse, il valore delle coperture stipulate e la rispondenza alle condizioni imposte dai covenant.
2. RISCHIO DI CREDITO
Il rischio di credito del Gruppo è legato essenzialmente all'ammontare dei crediti commerciali derivanti dalla vendita di energia elettrica, teleriscaldamento, gas e all'erogazione dei servizi energetici, idrici ed ambientali. I crediti sono suddivisi su un ampio numero di controparti, appartenenti a categorie di clienti eterogenee (clientela retail, business, enti pubblici); alcune esposizioni risultano di ammontare elevato e sono costantemente monitorate e, se del caso, fatte oggetto di piani di rientro. Le unità di Credit Management del Gruppo Iren dedicate al recupero crediti sono responsabili di questa attività.
Il Gruppo, nello svolgimento della propria attività, è esposto al rischio che i crediti possano non essere onorati alla scadenza con conseguente aumento dell'anzianità e dell'insolvibilità sino all'aumento dei crediti sottoposti a procedure concorsuali o inesigibili. Tale rischio risente, tra gli altri fattori, anche della situazione economico-finanziaria congiunturale che nel secondo semestre del 2021 ha comportato un aumento dei prezzi per i clienti finali di gas, luce e teleriscaldamento particolarmente significativo. Per limitare l'esposizione al rischio di credito, sono stati attivati strumenti tra i quali l'analisi di solvibilità dei Clienti in fase di acquisizione attraverso un'accurata valutazione del merito creditizio, l'affidamento dei crediti di Clienti cessati e/o attivi a società di recupero crediti esterne e l'introduzione di nuove modalità di recupero per la gestione del contenzioso legale. Inoltre, sono offerti ai Clienti metodi di pagamento attraverso canali digitali.
La politica di gestione dei crediti e gli strumenti di valutazione del merito creditizio, nonché le attività di monitoraggio e recupero, sono differenziate in relazione alle diverse tipologie di clientela e di servizio erogato.
Il rischio di credito è coperto, per alcune tipologie di Clienti business, con opportune forme di garanzie bancarie o assicurative a prima richiesta emesse da soggetti di primario standing creditizio e con l'assicurazione crediti per il segmento di clientela reseller.
Per alcune tipologie di servizio (settore idrico, gas naturale, energia elettrica maggior tutela), in ottemperanza alle disposizioni normative che ne regolano l'attività, è previsto il versamento di un deposito cauzionale fruttifero, che viene rimborsato qualora il Cliente utilizzi, come modalità di pagamento, la domiciliazione bancaria/postale con addebito sul conto corrente.
Le condizioni di pagamento generalmente applicate alla clientela sono riconducibili alla normativa o ai regolamenti vigenti o in linea con gli standard del mercato libero; in caso di mancato pagamento, è prevista l'applicazione di interessi di mora nella misura indicata nei contratti o dalla normativa.
Gli accantonamenti ai fondi svalutazione crediti riflettono, in maniera accurata e nel rispetto della normativa vigente (applicata la metodologia IFRS 9), i rischi di credito effettivi e sono determinati basandosi sull'estrazione dalle banche dati degli importi componenti il credito e, in generale, valutando le eventuali variazioni del predetto rischio rispetto alla rilevazione iniziale nonché, in particolare per i crediti commerciali, stimando le relative perdite attese determinate su base prospettica, tenendo in debita considerazione la serie storica. In merito al contesto emergenziale legato al Covid-19, e con specifico riferimento alle possibili difficoltà di liquidità del portafoglio clienti legate alle misure di contrasto alla pandemia e agli interventi normativi e aziendali di mitigazione dell'impatto economico e sociale della crisi, il Gruppo ha adeguato il fondo svalutazione crediti in ragione della valutazione delle perdite attese.
Il controllo sui rischi di credito è inoltre rafforzato dalle procedure di monitoraggio e reportistica, al fine di individuare in modo tempestivo possibili contromisure.
Inoltre, su base trimestrale, la Direzione Risk Management si occupa di raccogliere ed integrare i principali dati in merito all'evoluzione dei crediti commerciali delle società del Gruppo, in termini di tipologia della clientela, stato del contratto, filiera di business e fascia di ageing. La valutazione del rischio credito è effettuata sia a livello consolidato sia a livello di Business Unit e società.
Alcune delle suddette valutazioni sono effettuate a intervalli inferiori al trimestre o su specifica esigenza.
3. RISCHIO ENERGETICO
Il Gruppo Iren è esposto al rischio prezzo, sulle commodity energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, titoli di emissione ambientale, ecc., dal momento che sia gli acquisti sia le vendite risentono delle oscillazioni dei prezzi di dette commodity direttamente, ovvero attraverso formule di indicizzazione. È presente l'esposizione rischio cambio, tipica delle commodity di derivazione petrolifera, ma in modo residuale grazie allo sviluppo dei mercati organizzati europei che trattano la commodity gas in valuta Euro e non più indicizzata ai prodotti petroliferi.
La politica del Gruppo è orientata ad una strategia di gestione attiva delle posizioni per stabilizzare il margine cogliendo le opportunità offerte dai mercati; essa si realizza sia mediante l'allineamento delle indicizzazioni delle commodity in acquisto e in vendita, sia attraverso lo sfruttamento verticale e orizzontale delle varie filiere di business, sia operando sui mercati finanziari.
A tal fine viene eseguita un'attività di pianificazione della produzione per gli impianti del Gruppo, degli acquisti e delle vendite di energia e di gas naturale, sia in relazione ai volumi che alle formule di prezzo. L'obiettivo è ottenere una sufficiente stabilità dei margini attraverso una politica di acquisti e vendite indicizzate che realizzi un elevato grado di copertura naturale, con un adeguato ricorso ai mercati a termine e spot.
Per una più dettagliata analisi dei rischi sinora trattati si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo", inserito nelle Note Illustrative al Bilancio Consolidato.
4. RISCHI DA CAMBIAMENTI CLIMATICI
Il Gruppo Iren ha inserito nell'ambito del sistema di Enterprise Risk Management una Policy dedicata ai rischi da cambiamenti climatici, che assumono una rilevanza sempre crescente per le organizzazioni. Inoltre, essi incidono sulla salute del Pianeta, con stime di effetti rilevanti già nel medio termine. Tutte le aziende, e in particolare quelle operanti in settori significativamente esposti come il Gruppo Iren, devono necessariamente considerare l'analisi dei rischi da cambiamento climatico come un fattore emergente e determinante nella definizione delle proprie strategie di medio e lungo periodo.
L'adozione della Climate Change Risk Policy e le conseguenti analisi e gestione dei rischi costituiscono le fasi preliminari di un processo abilitante un presidio ancor più puntuale, sia con riguardo all'esposizione ad eventi di danno, sia alle opportunità che il contesto esterno e le sue variazioni possono offrire, nonché in relazione al contributo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti a livello nazionale e internazionale.
La Policy analizza e norma, con attenzione all'applicabilità per le singole Business Unit, i fattori di rischio da cambiamento climatico, distinguendoli in rischi fisici e rischi di transizione. I rischi fisici derivanti dal cambiamento delle condizioni climatiche si distinguono in rischi fisici acuti - se connessi ad eventi naturali catastrofici locali (ad esempio alluvioni, ondate di calore, incendi, ecc.) - e rischi fisici cronici - se connessi a cambiamenti climatici a lungo termine (ad esempio riscaldamento globale, innalzamento del livello dei mari, carenza della risorsa idrica, ecc.).
La transizione verso una economia low-carbon potrebbe comportare ampi cambiamenti nelle politiche governative, con conseguenti variazioni normative, tecnologiche, di mercato. A seconda della natura e della velocità di questi cambiamenti, i rischi di transizione possono comportare un livello variabile di rischio finanziario e di reputazione per il Gruppo.
La Policy prevede la presenza di una Commissione Rischi atta a esaminare, su base periodica, il profilo di rischio del Gruppo, definendo e proponendo l'aggiornamento all'Amministratore Delegato delle strategie di gestione delle classi di rischio e riportando agli Organi Delegati eventuali criticità emergenti. Sono inoltre contemplate nel documento le linee guida per la rendicontazione, finalizzata a garantire la trasparenza informativa a tutti gli stakeholder.
Nell'ambito della Policy di gestione dei rischi da cambiamento climatico, nel 2021 il Gruppo Iren ha avviato l'implementazione di uno strumento che affianca il processo decisionale di tipo strategico. Tale strumento ha visto lo sviluppo di un modello basato su tre orizzonti temporali (2030, 2040 e 2050), individuati in coerenza con gli obiettivi di Piano Strategico e di Sostenibilità del Gruppo, e sull'utilizzo di scenari climatici e socio-economici necessari a definire scenari di evoluzione delle principali grandezze sottostanti l'analisi.
I dati climatici si basano sugli scenari pubblicati dall'International Panel on Climate Change (IPCC), i cosiddetti Representative Concentration Pathways (RCPs) dove il numero associato a ciascun RCP indica la "forza" dei cambiamenti climatici generati dall'attività umana entro il 2100 rispetto al periodo pre-industriale.
Gli scenari climatici presi in considerazione nell'analisi sono lo scenario RCP 2.6 (~+1.5°C considerati dal Gruppo Iren), che prevede una forte mitigazione tesa a mantenere il riscaldamento globale sotto i 2°C rispetto ai livelli preindustriali con il contestuale raggiungimento dei target definiti dall'Accordo di Parigi, e lo scenario RCP 8.5 (~+4°C considerati dal Gruppo Iren), (comunemente associato all'espressione "Business-as-usual", o "Nessuna mitigazione"), che non prevede l'adozione di particolari misure di contrasto e una crescita delle emissioni ai ritmi attuali.
I dati socio-economici, invece, sono principalmente basati sugli scenari Sustainable Development Scenario (SDS) e Stated Policies Scenario (STEPS) del World Energy Outlook (WEO) pubblicato dall'International Energy Agency. Il modello consente di quantificare la variazione delle variabili economico-finanziarie, tramite specifici KPI, per quegli asset che potenzialmente risultano maggiormente esposti ai rischi da cambiamento climatico.
Dall'applicazione del modello è emerso che le azioni introdotte nel Piano Industriale 2021-2030 nel quale si delineano investimenti asset-specifici, hanno un effetto mitigativo degli impatti del cambiamento climatico sull'attività del Gruppo Iren. Alle azioni di mitigazione di tipo strategico, legate agli investimenti, se ne affiancano altre di tipo operativo e assicurativo.
Nel corso del 2022 si procederà al completamento del modello valutativo, includendo tutti gli impianti maggiormente significativi per il rischio in esame, prestando particolare attenzione ai nuovi scenari normativi e climatici.
5. RISCHI FISCALI
Il Gruppo Iren si è dotato di uno specifico sistema di controllo interno e di gestione del rischio fiscale, inteso come il rischio di operare in violazione di norme di natura tributaria o in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento.
Il sistema di controllo e gestione del rischio fiscale, "Tax Control Framework" (di seguito anche "TCF"), consente di perseguire l'obiettivo di minimizzare l'esposizione del Gruppo al rischio fiscale attraverso l'identificazione, l'aggiornamento, la valutazione ed il monitoraggio della governance, dei processi, dei rischi e dei controlli a rilevanza fiscale.
Il Gruppo si impegna a gestire i propri adempimenti fiscali in conformità a tutte le leggi e i regolamenti applicabili.
Per questo motivo, Iren ha adottato il TCF come sistema di controllo interno che definisce la governance per la gestione della fiscalità e del relativo rischio in linea con i principi della strategia aziendale e, in particolare, della Strategia Fiscale.
Il Tax Control Framework adottato è costituito da un insieme di regole, linee guida, strumenti e modelli volti a supportare i dipendenti del Gruppo nell'esecuzione delle attività quotidiane, garantendo coerenza su attività fiscali rilevanti.
La struttura del TCF prevede dunque la presenza di due pilastri che ne delineano lo schema di funzionamento: la Strategia Fiscale ed il Tax Compliance Model.
La Strategia Fiscale definisce gli obiettivi e l'approccio adottati dal Gruppo nella gestione della variabile fiscale. Tale documento ha lo scopo di statuire i Principi di condotta in materia fiscale al fine di i) contenere il rischio fiscale sia per fattori esogeni sia per fattori endogeni e ii) continuare a garantire nel tempo la corretta e tempestiva determinazione e liquidazione delle imposte dovute per legge ed esecuzione dei connessi adempimenti. La Strategia Fiscale è approvata ed emanata dal Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A..
Il Tax Compliance Model è un elemento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione del Rischio. Si tratta del documento che raccoglie la descrizione di dettaglio delle fasi di cui si compongono i processi di risk assessment, controllo e monitoraggio periodico svolti da Iren e del successivo reporting sulle tematiche fiscali all'Amministratore Delegato e agli altri organi e funzioni competenti. Ha inoltre l'obiettivo di riepilogare le principali responsabilità attribuite alle varie funzioni coinvolte nei processi di rilevanza fiscale. Il Tax Compliance Model è predisposto dalla Funzione Fiscale e Compliance e, in ultima istanza, viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A..
Il progetto di realizzazione di un TCF allineato alle best practice in materia si è concretizzato con la presentazione da parte di Iren S.p.A. e di Iren Energia della domanda di accesso all'istituto dell'Adempimento Collaborativo, un regime fra l'Agenzia delle Entrate e le grandi imprese introdotto dal D.lgs. 5 agosto 2015, n. 128 al fine di promuovere l'adozione di forme di comunicazione e di cooperazione rafforzate basate sul reciproco affidamento tra Amministrazione Finanziaria e contribuenti e favorire, nel comune interesse, la prevenzione e la risoluzione delle controversie in materia fiscale. L'istruttoria per l'ammissione si è conclusa positivamente nel dicembre 2021 con l'ammissione delle due società.
6. RISCHI OPERATIVI
Rientrano in questa categoria tutti i rischi che, in aggiunta a quelli già evidenziati nei paragrafi precedenti, possono impattare sul conseguimento degli obiettivi, relativi all'efficacia e all'efficienza delle operazioni aziendali, ai livelli di performance, di redditività e di protezione delle risorse da eventuali perdite.
Il modello di Enterprise Risk Management del Gruppo ha come obiettivo la gestione integrata e sinergica dei rischi.
Il processo di gestione dei rischi di Gruppo prevede che, per ciascuna filiera di business e ambito operativo, si analizzino le attività svolte e si identifichino i principali fattori di rischio connessi al raggiungimento degli obiettivi. In seguito all'attività di individuazione, i rischi sono valutati quali-quantitativamente (in termini di magnitudo e probabilità di accadimento), consentendo così l'identificazione dei rischi più rilevanti. L'analisi prevede altresì una valutazione del livello di controllo attuale e prospettico del rischio, monitorato mediante specifici key risk indicators.
Le fasi di cui sopra consentono di strutturare piani di trattamento specifici per ciascun fattore di rischio.
Lungo tutte le fasi di gestione, ciascun rischio è sottoposto su base continuativa a un processo di controllo e monitoraggio durante il quale si verifica la corretta ed efficace messa in atto delle attività di trattamento approvate e pianificate, nonché l'insorgenza di eventuali nuovi rischi operativi. Al processo di gestione dei rischi operativi è associato un sistema organico e strutturato di reportistica per la rappresentazione dei risultati dell'attività di misura e di gestione dei rischi. Lo svolgimento di ciascuna delle fasi del processo avviene sulla base di standard e riferimenti definiti a livello di Gruppo. Con periodicità almeno trimestrale, si aggiorna la situazione dei rischi del Gruppo, nella quale sono evidenziati la dimensione e il livello di controllo di tutti i rischi monitorati, compresi quelli finanziari, informatici, di credito ed energetici. La reportistica sul rischio è trasmessa al top management e ai risk owner, che sono coinvolti nelle attività di gestione. L'analisi di rischio supporta altresì la redazione degli strumenti di pianificazione.
In merito, Iren si è dotata di una mappa dei rischi molto dettagliata e rispondente alla realtà del Gruppo, con valutazioni quali-quantitative di ogni singolo rischio e con dettaglio dei controlli e delle azioni di mitigazione in essere o prospettiche. I rischi individuati sono stati associati alla categoria ESG (Environmental, Social e Governance) di appartenenza. Si segnala inoltre che per ciascun rischio si è verificato se e come fosse stato impattato dal Covid-19.
In particolare si evidenziano:
a. Rischi normativi e regolatori
Il quadro normativo e regolatorio è soggetto a possibili variazioni nel tempo, costituendo pertanto una potenziale fonte di rischio. In merito operano Direzioni alla diretta dipendenza dell'Amministratore Delegato, dedicate al continuo monitoraggio della legislazione e della normativa di riferimento al fine di valutarne le implicazioni, garantendone la corretta applicazione nel Gruppo.
b. Rischio impianti
In relazione alla consistenza degli asset di produzione del Gruppo il rischio impianti è gestito con l'approccio metodologico sopra descritto, al fine di allocare correttamente le risorse in termini di azioni di controllo e prevenzione (manutenzione preventiva/predittiva, sistemi di controllo e supervisione, piani di emergenza e continuità, ecc.). Per gli impianti più rilevanti, la Direzione Risk Management svolge periodicamente delle survey, grazie alle quali può dettagliare accuratamente gli eventi a cui tali impianti potrebbero essere esposti, nonché le conseguenti azioni di prevenzione. Il rischio è altresì presidiato mediante coperture assicurative progettate in considerazione delle singole realtà impiantistiche.
c. Rischi informatici
I rischi informatici (Cyber Risk) sono definiti come l'insieme di minacce interne ed esterne che possono compromettere la continuità aziendale o causare a terzi danni da responsabilità civile in caso di perdita o divulgazione di dati sensibili. Da un punto di vista interno, i rischi operativi di tipo informatico sono strettamente correlati all'attività del Gruppo Iren, che gestisce infrastrutture di rete ed impianti, anche tramite telecontrollo, sistemi di gestione operativa contabile e di fatturazione e le piattaforme di trading delle commodity energetiche. Il Gruppo Iren è infatti uno dei principali operatori italiani sulla borsa elettrica ed eventuali indisponibilità accidentali del sistema potrebbero portare conseguenze economiche rilevanti, legate alla mancata presentazione di offerte di vendita e di acquisto dell'energia. Allo stesso tempo, problematiche relative alla supervisione e acquisizione dati di sistemi fisici potrebbero causare fermi impianti e danni collaterali anche gravi. Un blocco dei sistemi di fatturazione potrebbe inoltre determinare ritardi nell'emissione delle bollette e dei relativi incassi, nonché danni d'immagine.
A mitigazione di tali rischi sono state predisposte specifiche misure, quali ridondanze, sistemi in alta affidabilità e debite procedure di emergenza, che periodicamente sono sottoposte a simulazioni, al fine di garantirne l'efficacia. Il Gruppo Iren è inoltre esposto al rischio di attacchi informatici volti sia all'acquisizione di dati sensibili sia a produrre il blocco dell'operatività, danni agli impianti e alle reti e a compromettere la continuità dei servizi. Benchmark di mercato mostrano inoltre che sono sempre più frequenti attacchi volti all'acquisizione di dati propri e di terzi, con conseguenti azioni di responsabilità civile e sanzioni anche gravi, e all'acquisizione di segreti industriali. Al riguardo:
la rete dati è stata ulteriormente segregata secondo l'utilizzo funzionale, in particolar modo isolando la rete OT;
è attivo il Security Operation Center (SOC) con presidio h24 per il monitoraggio degli eventi di sicurezza informatica;
sono state adottate politiche di rafforzamento dell'accesso ai sistemi quali, oltre all'introduzione di password particolarmente complesse, l'introduzione del secondo fattore di autenticazione e di una piattaforma per l'accesso controllato e monitorato da parte degli amministratori di sistema. E' stata completata l'adozione di sistemi con capacità di analisi comportamentali e di esecuzione di risposte automatizzate e da remoto per le postazioni di lavoro;
La piattaforma di Cyber Threat Intelligence (CTI), atta ad acquisire evidenze relative agli attaccanti e alle minacce potenzialmente impattanti gli asset aziendali, è stata pienamente integrata con i sistemi di monitoraggio e gestione degli eventi di sicurezza informatica;
è stato avviato un progetto pluriennale di awareness sulle tematiche di sicurezza informatica indirizzato a tutti i dipendenti del gruppo; tale programma è basato su campagne di simulazione di phishing, su questionari di assessment e moduli mirati di formazione on line.
Inoltre, è vigente la Cyber Risk Policy di Gruppo, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A., che - analogamente alle altre principali risk Policy - prevede la convocazione di specifiche Commissioni rischi, il monitoraggio di indicatori di performance e reportistica dedicata.
Il processo di gestione dei rischi operativi è anche finalizzato all'ottimizzazione dei programmi assicurativi del Gruppo.
7. RISCHI STRATEGICI
Nella costruzione del nuovo Piano Industriale al 2030 il Gruppo ha strutturato tre filoni di analisi distinti: un risk assessment quali-quantitativo, un focus specifico sugli investimenti e un focus sui rischi da cambiamento climatico.
Il risk assessment qualitativo si è basato sull'analisi dei trend del settore, dell'esposizione del Gruppo ai relativi rischi strategici e della correlata capacità del Piano Industriale di mitigare tali rischi. Di conseguenza, per le categorie di rischio e relativi rischi elementari mappati nell'ambito della Risk Map di Gruppo è stata svolta un'analisi di dettaglio dei driver quantitativi relativi ai rischi con impatto negli anni di Piano. Individuati tali rischi, sono stati quantificati i relativi impatti, probabilità di accadimento e azioni di mitigazione funzionali alla quantificazione del valore di rischio sia inerente sia residuo. Tale valutazione ha condotto alla valorizzazione dello stress test di Piano e dei relativi indici di rating.
Riguardo all'analisi degli investimenti di Piano, individuando sia i capital expenditure con effetto mitigativo sui rischi, sia quelli la cui realizzazione può rappresentare una possibile fonte di rischio, con possibili ripercussioni in termini economico-finanziari (i cosiddetti "rischi di execution").
Da ultimo, è stata effettuata un'analisi dei fattori di rischio da cambiamento climatico con impatto sul Gruppo, con la modellizzazione degli asset e fattori di rischio più significativi per diversi scenari energetici e orizzonti temporali. Sono stati analizzati i risultati del modello e valutati gli investimenti a mitigazione dei rischi da climate change.
Oltre alle analisi di rischio legate al Piano, la Direzione Risk Management contribuisce con risk assessment specifici alle operazioni di merger & acquisition e ai principali progetti strategici che stanno coinvolgendo il Gruppo.
Rapporti con parti correlate
La Procedura in materia di operazioni con parti correlate ("Procedura OPC") vigente dal 1° luglio 2021 è pubblicata sul sito Iren (www.gruppoiren.it) ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 giugno 2021, previo parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate ("COPC", interamente composto da Amministratori indipendenti).
Sino al 30 giugno 2021, è rimasta in vigore la Procedura OPC approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 30 giugno 2019, sempre previo parere favorevole del COPC.
I documenti di cui sopra, nelle loro versioni tempo per tempo vigenti, sono stati predisposti in attuazione:
delle disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui all'art. 2391-bis del Codice Civile, come da ultimo modificato con D. Lgs. 10 maggio 2019, n. 49 avente ad oggetto "Attuazione della direttiva 2017/828 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, che modifica la direttiva 2007/36/CE per quanto riguarda l'incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti";
del Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e ss.mm.ii. ("Regolamento Consob"), nella versione tempo per tempo vigente, tenuto conto delle indicazioni di cui alla Comunicazione Consob n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010 ("Comunicazione Consob"); in specie, l'aggiornamento della Procedura OPC da parte del Consiglio di Amministrazione della Società del 28 giugno 2021, efficace dal 1° luglio 2021, recepisce le modifiche apportate con Delibera Consob n. 21624 al testo del Regolamento Consob, anch'esse efficaci dalla medesima data;
delle disposizioni di cui all'art. 114 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "Testo Unico della Finanza" ovvero "TUF") nonché di quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 596/2014 in materia di abusi di mercato.
I documenti societari adottati in ottemperanza alla normativa in materia di operazioni con parti correlate, definiti in coordinamento con quanto previsto dalle procedure amministrative e contabili di cui all'art. 154-bis TUF, hanno per scopo, in particolare:
disciplinare l'effettuazione delle operazioni con parti correlate da parte di Iren, direttamente o per il tramite di società controllate, individuando procedure e regole interne idonee ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale di tali operazioni, nonché
stabilire le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi, ivi compresi quelli previsti dalle disposizioni di legge e regolamentari vigenti e applicabili.
Questi, in estrema sintesi, prevedono:
l'individuazione del perimetro delle parti correlate, in ottemperanza ai principi contabili internazionali adottati secondo la procedura di cui all'articolo 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 nella versione pro tempore vigente;
la definizione di "operazione con parte correlata";
l'individuazione dei casi di esclusione nonché delle operazioni c.d. "di importo esiguo";
le procedure applicabili alle operazioni di minore e di maggiore rilevanza, a seconda dei casi;
i soggetti preposti all'istruttoria in materia di operazioni con parti correlate;
le operazioni di competenza assembleare;
le forme di pubblicità e i flussi informativi.
Iren e le Società dalla stessa controllate definiscono i rapporti con parti correlate in base a principi di trasparenza e correttezza. Tali rapporti attengono principalmente a prestazioni fornite alla generalità della clientela (gas, acqua, energia elettrica, calore ecc.) o a seguito di concessioni e affidamenti di servizi, in particolare per il settore ambiente, e sono regolati dai contratti applicati in tali situazioni.
Ove non si tratti delle prestazioni di cui sopra, i rapporti sono regolati da specifici contratti le cui condizioni sono fissate, ove possibile, sulla base delle normali condizioni praticate sul relativo mercato. Nel caso in cui tale riferimento non sia disponibile o significativo, vengono definite le condizioni contrattuali anche mediante ricorso ad esperti e/o professionisti indipendenti.
Le informazioni relative ai rapporti patrimoniali ed economici con le parti correlate sono riportate nelle Note Illustrative al Bilancio Consolidato ai capitoli "VI. Informativa sui rapporti con parti correlate" e "XII. Allegati al Bilancio Consolidato" quale parte integrante delle stesse.
Come precisato supra, con deliberazione adottata in data 28 giugno 2021, efficace dal 1° luglio 2021, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato un aggiornamento della Procedura OPC, in recepimento delle modifiche apportate con Delibera Consob n. 21624 al testo del Regolamento Consob Parti Correlate.
Le principali novità apportate riguardano in sintesi:
all'art. 3.1, la nozione di Parte Correlata, che, a partire dalla data di entrata in vigore di cui sopra, risulta allineata a quanto previsto dai principi contabili internazionali tempo per tempo vigente (in specie, lo IAS 24);
all'art. 3.2, la nozione di Operazione con Parte Correlata, in un'ottica di allineamento ai medesimi principi contabili internazionali e, in specie, allo IAS 24;
all'art. 3.3.1, l'introduzione di una nuova definizione, relativa agli Amministratori coinvolti nell'Operazione, in capo ai quali è previsto un obbligo di astensione dalla votazione sull'Operazione stessa, sia per le Operazioni di Minor Rilevanza, sia per le Operazioni di Maggior Rilevanza;
all'art. 3.3.5, una migliore esemplificazione delle Condizioni che possono ritenersi equivalenti a quelle di Mercato o Standard, individuata nella partecipazione a gare in determinate ipotesi individuate dalla Procedura;
all'art. 6.2, l'introduzione di un flusso informativo nei confronti del Comitato in ordine ai casi di esenzione;
agli artt. 9 e 10, (a) la precisazione che il parere rilasciato dal Comitato ha da intendersi come un documento separato rispetto al verbale della riunione; (b) il rafforzamento delle verifiche da parte del Comitato in ordine all'indipendenza degli esperti incaricati per un supporto nell'esame dell'Operazione;
all'art. 14.5, la previsione del coinvolgimento almeno informativo del Comitato in merito alle Operazioni di Maggior Rilevanza Ordinarie e che siano concluse a Condizioni equivalenti a quelle di Mercato o Standard.
Quadro normativo e regolatorio
Di seguito si rappresentano i principali provvedimenti normativi e regolatori intervenuti nel 2021 di maggior impatto per i business gestiti dal Gruppo Iren.
QUADRO EUROPEO
Regolamento "Tassonomia UE" 2020/852
Il regolamento (UE) 2020/852 ("regolamento Tassonomia dell'UE"), entrato in vigore il 12 luglio 2020, rientra nell'ambito di una serie di provvedimenti finalizzati a creare un ecosistema finanziario sostenibile, in linea con gli obiettivi del Green Deal. In particolare, la Tassonomia UE è uno strumento di trasparenza, destinato a imprese e investitori, basato su criteri scientifici di vaglio tecnico che stabiliscono se una determinata attività può essere classificata come eco-sostenibile.
Il 4 giugno 2021 è stato adottato il regolamento delegato relativo al cambiamento climatico, mentre è stata rinviata al primo semestre 2022 l'adozione dei regolamenti delegati relativi agli altri obiettivi ambientali della Tassonomia UE.
Per l'avvio dell'applicazione della Tassonomia è previsto un percorso graduale, con una rendicontazione in forma semplificata nel 2022 (riferita all'esercizio 2021), una rendicontazione parziale nel 2023 (esercizio 2022) - che implica l'indicazione della quota di Ricavi, Opex e Capex in linea con i criteri relativi a mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici - e la piena applicazione, riferita a tutti gli obiettivi ambientali della Tassonomia, che entrerà in vigore nel 2024 (esercizio 2023).
Next Generation EU / Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Tramite i regolamenti UE 2020/2094 (Next Generation EU) e 2021/241 (Recovery and Resilience Facility - Dispositivo di Ripresa e Resilienza) l'Unione europea ha istituito il quadro per la ripresa dell'economia in seguito alla pandemia da Covid-19. Il 13 luglio 2021, il Consiglio dell'Unione europea ha approvato la valutazione del PNRR italiano.
Le misure previste dal Piano si articolano intorno a 6 Missioni: 1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica; 3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile; 4. Istruzione e ricerca; 5. Coesione e inclusione; 6. Salute.
L'Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti del NGEU, il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF), con un importo di 191,5 miliardi di euro, e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d'Europa (REACT-EU), con ulteriori 13 miliardi di euro). A tali risorse si aggiungono circa 30,62 miliardi di euro derivanti dal Fondo complementare, finalizzato al finanziamento di specifiche azioni che integrano e completano il Piano tramire risorse ordinarie dello Stato. Tutti gli interventi dovranno essere completati entro il 2026.
Al piano di interventi si accompagna un pacchetto di riforme strutturali in materia di semplificazioni autorizzative, codice degli appalti, giustizia, pubblica amministrazione e concorrenza. Il primo atto normativo adottato dal Governo è il DL Semplificazioni e Governance (DL 77 del 31 maggio 2021) che contiene una serie di misure tese a semplificare l'iter delle autorizzazioni ambientali.
Pacchetto "Fit for 55"
Il 14 luglio 2021 la Commissione europea ha adottato il pacchetto climatico "Fit for 55", che avanza le proposte legislative per raggiungere entro il 2030 gli obbiettivi del Green Deal. In particolare, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, con l'obbiettivo di arrivare alla "carbon neutrality" per il 2050. Il pacchetto contiene 12 iniziative, sia modifiche di legislazioni esistenti sia nuove proposte, tra cui si segnalano la modifica della Direttiva sull'efficienza energetica, la revisione della Direttiva sulle rinnovabili, la revisione del sistema di scambio delle emissioni (Emission Trading System) e il Piano strategico di attuazione a sostegno della rapida realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi.
Pacchetto gas-idrogeno e proposta di Regolamento per la riduzione delle emissioni di metano nel settore energetico
Il 15 dicembre 2021 la Commissione Ue ha presentato il pacchetto gas-idrogeno che include in particolare una proposta di regolamento e una direttiva. Tali proposte mirano alla decarbonizzazione del consumo di gas e propongono le misure necessarie per sostenere la creazione di infrastrutture ottimali e dedicate, nonché mercati efficienti. Le misure poste in consultazione creano le condizioni per un graduale phase-out dal gas naturale, ponendosi come obiettivo quello di facilitare la penetrazione di gas rinnovabili e "low carbon" nel sistema energetico. Parallelamente al pacchetto gas-idrogeno, è stata presentata una proposta di regolamento per la riduzione delle emissioni di metano nel settore energetico. I documenti sono in fase di consultazione.
Direttiva Europea n. 2020/2184 (in vigore dal 12 Gennaio 2021) concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano per tutti i Paesi dell'Unione
In tale Direttiva, vengono disciplinati gli strumenti a disposizione degli Stati membri per introdurre quanto necessario a fornire acque destinate al consumo umano che siano salubri e pulite, prevedendo a tal fine caratteristiche qualitative ben precise soddisfacenti i requisiti indicati nell'allegato della direttiva.
La fornitura, il trattamento e la distribuzione delle acque destinate al consumo umano devono quindi basarsi su una valutazione di rischio, con un approccio che copra l'intera catena di approvvigionamento, a partire dal bacino idrografico, fino alla distribuzione.
La Direttiva ha infine evidenziato la necessità di rendere i consumatori più consapevoli delle implicazioni del consumo di acqua, richiedendo agli Stati membri di provvedere affinché tutti gli utenti ricevano, periodicamente alcune informazioni quali il volume consumato dal nucleo familiare, le tendenze del consumo familiare annuo e il confronto del consumo idrico annuo del nucleo familiare con il consumo medio di un nucleo familiare simile.
QUADRO NAZIONALE
CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
Il DL 31 maggio 2021, n. 77, "Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure" (DL Semplificazioni bis), in vigore dal 1° giugno, e la successiva legge 29 luglio 2021, n. 108 di conversione del decreto stesso, hanno introdotto diverse proroghe e novità in tema di appalti pubblici.
In particolare, vengono prorogate:
le semplificazioni previste dal DL 76/2020 per le determinazioni a contrarre assunte entro il 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2023 (es. deroghe per gli appalti sottosoglia, le verifiche antimafia semplificate, ecc);
le deroghe introdotte dal DL 32/2019 "Sblocca cantieri" al 30 giugno 2023;
al 30 giugno 2023 la possibilità di apportare varianti anche sui progetti sottoposti ad archeologia preventiva e la misura che consente di approvare varianti su progetti definitivi, già approvati dal CIPE, senza un nuovo passaggio presso quest'ultimo, qualora non superino il 50% del valore del progetto.
Si riportano in seguito le principali novità di rilievo introdotte dalla Legge di conversione.
sono confermate fino al 30 giugno 2023 le nuove soglie per gli affidamenti diretti di lavori (150.000 euro) e di servizi e forniture (139.000 euro). In relazione agli affidamenti diretti si dovrà garantire l'individuazione di operatori economici qualificati per i quali viene ribadita la necessaria applicazione del criterio di rotazione.
in tema di subappalto fino al 31 ottobre 2021 ha trovato applicazione la deroga che elevava il limite alla subappaltabilità delle prestazioni al 50%, mentre dal 1° novembre 2021 è subentrata la nuova disciplina che non prevede più un limite generale ma specifiche limitazioni introdotte dal provvedimento.
per quanto concerne le disposizioni che regolano specificatamente gli acquisti rientranti in tutto o in parte nei finanziamenti stabiliti dal PNRR, sono previste misure che consentono alle stazioni appaltanti di prevedere, nel bando di gara criteri premiali atti ad agevolare le piccole e medie imprese nella valutazione dell'offerta.
La legge 23 luglio 2021 n. 106 ha reintrodotto nel nostro ordinamento, ancorché in via straordinaria e una tantum, la revisione dei prezzi su base legale nei contratti pubblici, allo scopo di fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione verificatisi nel primo semestre 2021, istituendo per la finalità un apposito Fondo compensazioni di 100 milioni di euro. L'istituto si applica a tutti i contratti in corso di esecuzione al 24 luglio 2021. Tale misura è stata estesa anche al secondo semestre 2021 attraverso la legge di bilancio 2022.
Legge di Bilancio 2022 - Legge 30 dicembre 2021, n. 234 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024
Il provvedimento interviene, tra gli altri, sui seguenti temi:
Efficienza Energetica (Superbonus/Bonus): si veda paragrafo specifico nel capitolo "Efficienza energetica";
Produzione di energia idroelettrica ecocompatibile dagli acquedotti: si veda paragrafo specifico nel capitolo "Servizio idrico";
Industria 4.0: riguardo agli incentivi previsti dal Piano 4.0, il credito d'imposta per i beni strumentali di cui agli allegati A e B alla Legge di Bilancio 2016 vengono prorogati fino al 2025 con diverse articolazioni.
caro-bollette, replicate per il I trimestre 2022 alcune misure già introdotte nel corso del 2021, quali:
applicazione di aliquote ridotte delle componenti ASOS e ARIM;
annullamento delle aliquote delle componenti RE, RET, GS e GST nonché delle componenti UG3 e UG3T per tutti gli utenti del settore gas;
applicazione dell'IVA agevolata del 5% alle somministrazioni di gas per usi civili e industriali;
per i clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità, rateizzazione delle bollette di elettricità e gas emesse da gennaio ad aprile 2022, per un periodo massimo di 10 mesi e senza interessi
Legge 29 dicembre 2021, n. 233, di conversione, con modificazioni, del DL 152/2021 sull'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose (c.d. DL Attuazione PNRR)
Il provvedimento interviene, tra gli altri, sui seguenti temi:
attuazione progetti PNRR (semplificazioni amministrative): in particolare è previsto che la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera sarà automaticamente riconosciuta in esito alla determinazione conclusiva della conferenza di servizi/Consiglio Superiore dei lavori pubblici;
maggior tutela: tempi di assegnazione del Servizio a Tutele Graduali e disposizioni per i venditori sui clienti vulnerabili (si veda paragrafo specifico nel capitolo "Energia elettrica");
ambiente: è prevista una riduzione dei tempi del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica;
misure a sostegno dello sviluppo delle fonti elettriche rinnovabili: viene ampliata l'accessibilità a quote di potenza residue dei contingenti delle aste GSE.
GAS
Energy Management gas
Del. 134/2021/R/gas - Revisione dei processi di definizione dei rapporti commerciali tra utenti del bilanciamento e utenti della distribuzione. Revisione dei processi di conferimento della capacità ai punti di riconsegna della rete di trasporto
La delibera 147/2019/R/gas aveva riformato il processo di conferimento di capacità ai punti di uscita della rete di trasporto gas che alimentano reti di distribuzione (City Gate), a partire dal 1° ottobre 2020.
La delibera 134/2021 è intervenuta sulla materia posticipando al 1° ottobre 2022 l'entrata in vigore della riforma.
Reti gas
Documento di Consultazione 250/2021/R/gas - Infrastrutture del gas naturale: progetti pilota di ottimizzazione della gestione e utilizzi innovativi - Orientamenti finali
Il regolatore vuole promuovere azioni per l'ottimizzazione delle reti di distribuzione e trasporto. I progetti proposti dagli operatori saranno valutati da una Commissione indipendente secondo due macro-ambiti: la dimensione prospettica della performance energetica, ambientale ed economica e la dimensione sperimentale del progetto. La copertura dei costi, totale o parziale, avverrà mediante riconoscimenti tariffari ed extra-tariffari. L'Autorità ha introdotto un tetto massimo di contributo extra-tariffario indicativamente non superiore a 35-40 milioni di euro. La durata delle sperimentazioni sarà di massimo tre anni e il Titolare del progetto dovrà presentare ad ARERA opportune relazioni di monitoraggio delle attività.
Documento di consultazione 263/2021/R/gas - Smart metering gas: regolazione degli output e della performance del servizio di misura e degli obblighi di fatturazione - Orientamenti finali
Tra i provvedimenti posti in consultazione, l'Autorità prevede per gli smart meter di classe G4/G6 la rilevazione delle letture con cadenza mensile. Inoltre, introduce nuovi indennizzi, sia nei confronti dei clienti finali (misuratori di classe G4/G6), sia nei confronti delle società di vendita (misuratori di classe maggiore o uguale a G10 e misuratori di classe minore di G10 con CA superiore a 5000 smc).
Delibera 512/2021/R/gas - Riassetto dell'attività di misura del gas nei punti di entrata e uscita della rete di trasporto
L'Autorità ha approvato la "Regolazione del servizio di misura sulla rete di trasporto del gas naturale (RMTG)".
Al responsabile dell'attività di metering, ossia il titolare dell'impianto di misura, sono applicati requisiti minimi ed ottimali di carattere impiantistico, prestazionale e manutentivo, che rilevano in caso di mancato rispetto degli standard di qualità del servizio. Infatti, a tali standard è associato un sistema di corrispettivi economici coerenti con i costi per il sistema di trasporto generati dagli errori di misura. I corrispettivi saranno applicati a partire dal 2024.
Delibera 287/2021/R/gas e Determina DIEU 3/2021 - Criteri per le dismissioni di misuratori tradizionali sostituiti con smart meter e determinazione dell'importo a recupero dei mancati ammortamenti sui misuratori di classe G4/G6
I provvedimenti definiscono le modalità operative per recuperare le quote di ammortamento residue derivanti dalla riduzione della vita utile dei contatori tradizionali a quindici anni.
ENERGIA ELETTRICA
Mercato
D.L. Milleproroghe 2020
Il DL ha introdotto modifiche alla normativa primaria (Legge concorrenza 124/2017) in tema di tutele di prezzo. Ha stabilito lo slittamento del fine-tutela al 1° gennaio 2021 per le Piccole e medie imprese e al 1° gennaio 2022 per le microimprese e ha conferito mandato al MiSE per stabilire con decreto le misure per favorire il passaggio al mercato libero oltre alla definizione dell'Elenco Venditori (soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica e gas).
Legge 29 dicembre 2021, n. 233, di conversione, con modificazioni, del DL 152/2021 sull'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose (c.d. DL Attuazione PNRR)
La norma prevede che dal 1° gennaio 2023, in via transitoria e nelle more dello svolgimento delle procedure concorsuali per l'assegnazione del servizio di vendita a tutele graduali, i clienti domestici continuano ad essere forniti tramite il servizio di tutela, secondo gli indirizzi definiti con decreto del MITE. ARERA è incaricata di adottare le necessarie disposizioni ai fini dell'assegnazione del servizio a tutele graduali per i clienti domestici, attraverso procedure competitive che dovranno concludersi entro il 1° gennaio 2024, garantendo la continuità delle forniture.
Qualora, al 1° gennaio 2023, non venissero adottate le misure previste dal D.Lgs. 210/2021 per i clienti vulnerabili finalizzate a prevedere un allineamento dei prezzi loro applicati a quelli del mercato all'ingrosso, nei confronti di tali tipologie di clienti continuerà ad applicarsi il servizio di tutela sulla base degli specifici indirizzi definiti con decreto MiTE.
Viene confermata la data del 1° gennaio 2023 per il passaggio al mercato libero di tutte le microimprese con potenza impegnata minore o uguale a 15 kW attraverso il passaggio, anche per questi clienti, al servizio a tutele graduali assegnato tramite asta con modalità analoghe a quelle già disciplinate dalla delibera 491/2020/R/eel.
Delibera 491/2020/R/eel - Disposizioni per l'erogazione del servizio a tutele graduali per le piccole imprese del settore dell'energia elettrica di cui alla legge 4 agosto 2017, n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza)
La delibera (e s.m.i) ha sostanzialmente confermato l'impostazione prevista in sede di consultazione. Nella prima fase di applicazione (1° gennaio 2021 - 30 giungo 2021) il Servizio a Tutele Graduali è stato affidato transitoriamente al locale esercente la maggior tutela che lo ha erogato secondo modalità definite dall'Autorità (condizioni contrattuali simil-PLACET, condizioni economiche calcolate su PUN ex-post). Nella seconda fase (1° luglio 2021 - 30 giugno 2024) il servizio è affidato ad esercenti selezionati tramite procedure concorsuali attraverso aste a doppio turno, con accesso al secondo round riservato ai due migliori offerenti e con CAP e Floor per l'assegnazione di lotti di utenze del segmento PMI suddivisi in aree territoriali omogenee dal punto di vista del numero, della potenza impiegata e dell'unpaid ratio. È previsto inoltre un tetto antitrust sul volume aggiudicabile (pari al 35% del totale in gara).
Sono destinatari del servizio, oltre alle PMI, tutti i punti BTAU con potenza impiegata superiore ai 15 kW (ex. Delibera 604/2020).
Delibera 32/2021/R/eel - Disposizioni relative al meccanismo di riconoscimento degli oneri generali di sistema non riscossi dai clienti finali e già versati alle imprese distributrici
Il provvedimento delinea i criteri di compensazione degli utenti del trasporto per la quota parte di oneri versati ma non riscossi ai clienti finali e le relative modalità di presentazione dell'istanza alla CSEA.
Sono oggetto di recupero gli oneri:
non già oggetto di altri meccanismi di reintegrazione;
esposti in fatture con termini di pagamento scaduti da almeno 12 mesi;
per le quali la controparte commerciale ha provveduto alla costituzione in mora e al contempo ha seguito specifiche procedure aziendali di gestione della morosità e tutela del credito.
L'accesso al meccanismo di compensazione può avvenire attraverso due distinte modalità: attraverso il regime ordinario (dove l'utente è tenuto ad indicare in maniera puntuale l'importo degli oneri non riscossi relativi al periodo di riferimento dell'istanza) oppure mediante il c.d. regime semplificato (nel quale l'ammontare del ristoro è determinato sulla base della miglior stima degli oneri non riscossi a cui viene applicato uno sconto correttivo del 25% sul loro totale). Le compensazioni vengono erogate su base annuale con riferimento alla competenza dell'anno precedente; per la sessione relativa all'annualità 2021 è stata prevista la possibilità di richiedere anche gli ammontari di oneri relativi a tutto il periodo compreso tra il 1° gennaio 2016 e il 30 giugno 2020.
Decreto legislativo 8 novembre 2021 n. 210 di Attuazione della direttiva UE 2019/944 (Direttiva Mercato)
Il decreto stabilisce regole comuni per il mercato dell'energia e le infrastrutture transfrontaliere, mettendo al centro di tutto gli utenti finali.
La nuova direttiva introduce la possibilità di mantenere, fino alla data del 2025, meccanismi di tutela di prezzo per le forniture nella titolarità di clienti vulnerabili (clienti di età superiore ai 75 anni e/o in condizione di disagio economico o fisico e/o localizzati in aree interessate da eventi calamitosi): ogni impresa di vendita con più di 200.000 utenze servite è tenuta ad offrire ai clienti vulnerabili che ne facciano richiesta una fornitura di energia elettrica ad un prezzo che rifletta il prezzo dell'energia nel mercato all'ingrosso e con costi e condizioni contrattuali definite ed aggiornate dall'ARERA. Relativamente alla libertà di scelta del fornitore viene prevista la possibilità per i clienti finali di sottoscrivere un contratto di fornitura con un qualsiasi esercente, anche se operativo in un diverso stato UE; inoltre, nell'ottica di semplificare l'intero processo, la direttiva prevede entro il 1° gennaio 2026 la possibilità di concludere l'operazione di switching entro 24 ore dalla presentazione della richiesta.
Al fine di aumentare la capacitazione e la partecipazione del cliente finale ai mercati energetici con l'obiettivo di rendere i consumi finali più efficienti sono introdotti alcuni nuovi strumenti: i) contratti a "prezzo dinamico" (nel quale i prezzi hanno granularità oraria e riflettono l'andamento dei mercati a pronti); ii) meccanismi di aggregazione della domanda (comunità energetiche dei cittadini - CEC - aggregatori) che consentono di massimizzare la partecipazione al mercato sia dal punto di vista dello sviluppo di nuovi impianti condivisi e/o di accumuli, sia dal punto di vista della fornitura di servizi energetici al sistema anche nei termini di servizi di bilanciamento.
Produzione
Decreto Legge 27 gennaio 2022, n. 4, pubblicata in GU n. 21 del 27 gennaio 2022 (DL Sostegni Ter)
Il DL prevede al Titolo III "Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica" attraverso diversi interventi.
Il primo riguarda l'annullamento, per il primo trimestre 2022, delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW.
Il secondo afferisce alla riduzione delle bollette per le imprese energivore i cui costi energetici hanno subìto un incremento del costo superiore al 30 per cento relativo al 2019, alle quali è riconosciuto un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta per il 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata nel primo trimestre 2022.
Il terzo capitolo riguarda l'introduzione di un tetto al prezzo di cessione dell'elettricità prodotta da impianti rinnovabili incentivati con meccanismi non agganciati all'andamento del mercato. In particolare si prevede l'applicazione, a partire dal 1° febbraio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, di un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell'energia, con riferimento all'energia elettrica immessa in rete da impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW che beneficiano di premi fissi derivanti dal meccanismo del Conto Energia, non dipendenti dai prezzi di mercato, nonché sull'energia elettrica immessa da impianti di potenza superiore a 20 kW alimentati da fonte solare, idroelettrica, geotermoelettrica ed eolica che non accedono a meccanismi di incentivazione.
Il GSE è deputato a calcolare a tal fine la differenza tra un prezzo di riferimento pari alla media dei prezzi zonali orari registrati dalla data di entrata in esercizio dell'impianto fino al 31 dicembre 2020 e il prezzo zonale orario di mercato dell'energia elettrica. Qualora la differenza sia positiva, il Gestore eroga il relativo importo al produttore. Se negativa, il GSE conguaglia o provvede a richiedere al produttore gli importi corrispondenti.
Le disposizioni non si applicano all'energia oggetto di contratti conclusi prima della data di entrata in vigore del decreto, a condizione che non siano collegati all'andamento dei prezzi dei mercati spot dell'energia e che, comunque, non siano stipulati a un prezzo medio superiore del 10 per cento rispetto al valore medio precedentemente citato.
Progetti Pilota Terna
In attuazione della Delibera ARERA n. 300/2017/R/eel, Terna ha avviato una serie di progetti pilota volti ad ampliare la platea di risorse ammesse alla partecipazione al mercato per il servizio di dispacciamento.
In esito all'approvazione da parte dell'Autorità (con del. 215/2021/R/eel), Terna ha altresì pubblicato la documentazione necessaria all'avvio del progetto pilota per la fornitura del servizio di regolazione secondaria della frequenza/potenza.
Delibera 218/2021/R/eel e Aggiornamento Codice di Rete Terna
La delibera approva le modifiche al Codice di Rete di Terna e modifica l'allegato A alla del. 111/06 per disciplinare gli aspetti connessi con il nuovo assetto del Mercato Infragiornaliero (MI), con le nuove modalità di coordinamento tra MI e Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD), nonché con i nuovi limiti di prezzo. Il provvedimento, in specie, è funzionale all'attuazione del coupling unico del mercato elettrico infragiornaliero.
Delibera 109/2021/R/eel - Regolazione del trasporto e dispacciamento dell'energia elettrica prelevata funzionale a consentire la successiva immissione in rete
La del. 109/2021/R/eel prevede che dal 1° gennaio 2022 i prelievi per successiva re-immissione in rete da parte dei sistemi di accumulo possano essere trattati come energia immessa negativa.
Per l'applicazione della nuova regolazione, i produttori dovevano presentare al distributore istanza (con perizia asseverata) entro il 31 luglio 2021 (impianti esistenti) o prima di fine iter di connessione (impianti nuovi).
La del. 560/2021/R/eel ha differito dal 2022 all'1° gennaio 2023 le previsioni della del. 109/202.
Concessioni idroelettriche
Concessioni di grande derivazione ad uso idroelettrico
Con riferimento alla L.R. Regione Piemonte n. 26/2020 "Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico", emanata in dichiarata attuazione del nuovo art. 12 D.lgs. n. 79/1999, così come modificato dall'art. 11 quater del DL n. 135/2018 convertito in Legge n. 12/2019, che ha introdotto la disciplina del canone annuale per le concessioni di Grande Derivazione a scopo idroelettrico applicabile dal 2021, è tuttora pendente il ricorso da parte del Governo davanti alla Corte Costituzionale.
Sono stati pubblicati i Regolamenti Regionali del 18 dicembre 2020 n. 5/R (disciplina dei canoni) e n. 6/R (obbligo di fornitura di energia a titolo gratuito dagli impianti di grande derivazione idroelettrica), emanati in attuazione dell'art. 21 della LR 26/2020.
Concessioni di piccola derivazione ad uso idroelettrico
Nel 2021, la Città Metropolitana di Torino, ravvisando una non completa compliance regolatoria nel DL semplificazioni, ha posto un quesito all'AGCM, ritenendo, in particolare, che alle piccole derivazioni si debba comunque applicare l'art. 12 della Direttiva Servizi e che pertanto debbano essere rinnovate tramite una procedura concorrenziale.
Con parere n. AS1780, pubblicato nel Bollettino n. 32/2021 del 9 Agosto 2021, l'Autorità ha confermato l'applicabilità dell'articolo 12 della c.d. Direttiva servizi, e quindi la necessità di procedura concorrenziale, anche in materia di rinnovo delle concessioni di piccole derivazioni idroelettriche ed ha sottolineato l'insanabile contrarietà con tale previsione delle norme di diritto interno che, al contrario, prevedano il rinnovo automatico, come l'articolo 30 del Regolamento Regione Piemonte n. 10/2003 (il cui contenuto è analogo all'articolo 28 del Regio Decreto n. 1775/1933).
Reti elettriche
Determina 2/2021 e Documento di consultazione 515/2021/R/eel - Energia reattiva
La determina ha stabilito l'invio ad ARERA del piano degli investimenti 2017-2024 finalizzati al miglior controllo della tensione e dell'energia reattiva. Inoltre, si è recentemente conclusa la consultazione 515/2021/R/eel, che ha proposto il completamento della regolazione tariffaria di prelievi e immissioni di energia reattiva e che prevede:
nel breve termine (da luglio 2022): introduzione di corrispettivi per reattiva immessa solo nella fascia F3 e un forte coinvolgimento attivo dei clienti finali da parte del DSO;
nel medio termine (2023-2024): possibili corrispettivi differenziati per area territoriale e promozione di raggruppamenti multi-DSO e DSO/utenti sui servizi ancillari a riduzione delle immissioni di reattiva, nonché l'esonero dei corrispettivi in caso di investimenti in reattiva su tutte le cabine primarie.
Delibere 279/2021/R/eel e 124/2021/R/eel - Modifiche alle tariffe degli utenti non domestici in bassa tensione
Prorogate fino a luglio 2021 le agevolazioni tariffarie di rete e degli oneri generali per i clienti in bassa tensione non domestici con potenza oltre 3 kW.
Delibere 106/2021/R/eel - Piani di messa in servizio 2G per imprese che servono fino a 100.000 utenti
La delibera 106/2021/R/eel ha previsto - per le imprese di distribuzione che servono fino a 100.000 utenti - l'installazione dal 2022 di soli smart meter 2G. Il costo unitario riconosciuto ammonta a 145 €/2G e sarà riconosciuto in 15 anni a rate decrescenti.
Delibera 201/2021/R/eel - Piano di messa in servizio 2G di IRETI
Con la delibera 201/2021/R/eel ARERA ha approvato il piano di messa in servizio dei sistemi di smart metering 2G presentato da IRETI condividendo l'avvio della fase massiva nel 2° semestre 2021 e confermando la spesa prevista ammessa al riconoscimento dei costi di capitale in linea con quella prevista dalla Società (129,2 €/2G).
Delibere 63/2021/R/com, 257/2021/R/com, 396/2021/R/com e 635/2021/R/com- Nuova regolazione per bonus per disagio economico e bonus sociali integrativi
Dal 1° gennaio 2021 tutti i bonus sociali per disagio economico (elettrico, gas, idrico) sono stati riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne avevano diritto per l'intero periodo di agevolazione. Dal 1° ottobre 2021 è stata introdotta un'ulteriore componente compensativa fino al 31 marzo 2022.
EFFICIENZA ENERGETICA
Superbonus ed altri bonus edilizi
Decreto Legge n. 77/2020 (cd. Rilancio) e Leggi di Bilancio
Il DL ha previsto l'incremento della detrazione al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 a fronte di specifici interventi (efficienza energetica, rischio sismico, installazione impianti fotovoltaici, installazione infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici), con fruizione della detrazione in 5 rate annuali di pari importo o opzione per la trasformazione in credito d'imposta o sconto per l'importo corrispondente alla detrazione.
Con la Legge di bilancio 2021 è stata disposta la proroga delle misure fino al 30 giugno 2022 e, solo per i condomìni che al giugno 2022 hanno concluso almeno il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022.
La legge di Bilancio 2022 ha poi previsto le seguenti disposizioni:
Superbonus del 110% prorogato anche per i lavori trainati, con estensione al Terzo Settore, a fine 2023 (riduzione a 70% nel 2024 e a 65% nel 2025) per lavori dei condomìni su parti comuni condominiali e dei condòmini sugli appartamenti. Per unità unifamiliari proroga superbonus 110% al 31 dicembre 2022, condizionata ad effettuazione lavori per almeno 30% del totale entro il 30 giugno 2022 (in base a SAL);
installazione impianti fotovoltaici: proroga detrazione al 110% al 30 giugno 2022;
aggiornamento del riferimento per i fattori di conversione in energia primaria da applicarsi per gli A.P.E. allegati all'asseverazione necessaria per fruire del Superbonus;
detraibilità spese per rilascio visto di conformità e attestazioni/asseverazioni. Le detrazioni non si applicano a interventi (i) di edilizia libera e (ii) di importo < 10 k€, su singole unità o su parti comuni, esclusi interventi su facciate edifici zona A o B;
Ecobonus (efficienza energetica e ristrutturazione edilizia): proroga detrazioni al 31 dicembre 2024;
Bonus facciate: rimodulazione da 90% a 60% su intero 2022;
proroga opzione per cessione credito o sconto in fattura al 2025 per Superbonus, al 2024 per interventi edilizi "ordinari" (Ecobonus, Sismabonus, ristrutturazioni, bonus facciate, installazione di colonnine e pannelli fotovoltaici);
abrogazione DL n. 157/2021 (Antifrodi) con recepimento del testo, incluso riferimento, pro asseverazione congruità spese, ai valori massimi (DM MiTE approvato il 14 febbraio 2022).
TELERISCALDAMENTO
Delibera 478/2020/R/tlr - Regolazione della misura nel servizio di teleriscaldamento e teleraffrescamento per il periodo di regolazione 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2024
La deliberazione definisce la disciplina della qualità della misura nel servizio di teleriscaldamento, integrando la regolazione della qualità commerciale del servizio, per il periodo di regolazione 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2024.
Delibera 463/2021/R/tlr - Disposizioni in materia di contributi di allacciamento e modalità per l'esercizio del diritto di recesso per il secondo periodo di regolazione
Si tratta dell'aggiornamento del TUAR, il testo unico dei corrispettivi di allacciamento, per il periodo di regolamentazione 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2025.
Delibera 526/2021/R/tlr - Disposizioni in materia di qualità commerciale dei servizi di teleriscaldamento e teleraffrescamento per il secondo periodo di regolazione
Si tratta dell'aggiornamento della disciplina della qualità commerciale del teleriscaldamento (RQCT) per il periodo di regolamentazione 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2025.
RIFIUTI
Norma UNI/PdR 123:2021
In vigore dal 16 dicembre 2021, la norma riguarda un metodo di prova per la determinazione della qualità del rifiuto organico da recuperare attraverso i processi di digestione anaerobica e compostaggio.
Nuovo allegato tecnico Anci - Conai - Corepla in materia di Imballaggi in plastica e accordo quadro ANCI-CONAI
ANCI, CONAI e COREPLA, tenuto conto delle modifiche apportate al D.Lgs 152/2006 dal recepimento della direttiva europea sui rifiuti e imballaggi, hanno siglato il nuovo Allegato Tecnico (AT) imballaggi in plastica previsto dall'Accordo Quadro Anci/Conai 2020-2024. L'Allegato tecnico è in vigore dal 1° gennaio 2021. Sottoscritto anche l'accordo ANCI- Biorepack.
Decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 - Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, convertito con modificazioni dalla L. 21 maggio 2021, n. 69 (c.d. "Decreto sostegni")
Il provvedimento, oltre a misure di sostegno economico, prevede anche importanti disposizioni inerenti alla TARI ed al termine entro cui dovrà essere effettuata la scelta delle utenze non domestiche che producono rifiuti urbani di avvalersi del servizio pubblico o del ricorso al mercato. La scelta delle utenze non domestiche deve essere comunicata al comune, o al gestore del servizio rifiuti in caso di tariffa corrispettiva, entro il 30 giugno di ciascun anno, con effetto dal 1° gennaio dell'anno successivo. Solo per l'anno 2021 la scelta doveva essere comunicata entro il 31 maggio con effetto dal 1° gennaio 2022. È stata stabilita per il 2021 la proroga al 30 giugno per l'approvazione da parte dei Comuni delle tariffe e regolamenti della TARI e della tariffa corrispettiva.
Delibera ARERA 363/2021/R/Rif - Aggiornamento del MTR per il II periodo di regolazione (2022-2025)
L'Autorità ha approvato l'aggiornamento del Metodo Tariffario Rifiuti (MTR) per il II periodo di regolazione (2022-2025), che ricomprende anche la regolazione tariffaria degli impianti di trattamento. Gli aspetti principali riguardano:
la predisposizione di un PEF quadriennale e l'estensione del meccanismo dei conguagli per il recupero dei costi;
l'introduzione di una regolazione tariffaria asimmetrica degli impianti di trattamento del rifiuto urbano residuo (RUR) e della frazione organica (FORSU) che distingue gli impianti "minimi", ossia sottoposti a regolazione delle tariffe al cancello da quelli «aggiuntivi», per i quali si prevedono obblighi di trasparenza.
A tal fine sono stati pubblicati gli schemi tipo da utilizzare per la predisposizione del PEF quadriennale e della relazione di accompagnamento, nonché alcuni chiarimenti su MTR2 (determina DRIF 2/2020).
Documenti di consultazione 72/2021/R/rif e 422/2021/R/rif - Primi orientamenti e orientamenti finali per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati
I documenti di consultazione illustrano gli elementi di inquadramento generale e gli orientamenti che l'Autorità intende seguire nella regolazione della qualità contrattuale e tecnica del servizio di gestione dei rifiuti urbani, prevedendone l'entrata in vigore il 1° gennaio 2023 (la delibera finale - 15/2022/R/rif- verrà pubblicata all'inizio del 2022).
Circolare n. 35259 del 12 aprile 2021 del Ministero della Transizione Ecologica
La circolare ha chiarito alcune problematiche connesse all'applicazione della TARI in seguito dell'emanazione del decreto legislativo 116/2020. Tra le varie informazioni trasmesse dalla Circolare si chiarisce che le attività industriali sono produttive anche di rifiuti urbani, con conseguente applicazione della TARI.
Decreto Sostegni bis (Decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73)
Il decreto contiene varie disposizioni in materia ambientale, tra le quali: la proroga al 1° gennaio 2022 delle disposizioni sul tributo per i manufatti in plastica con singolo impiego, denominato plastic tax, e le agevolazioni inerenti alla TARI.
Decreto Legge 31 maggio 2021 n. 77, recante "Governance del piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure" (c.d. DL Semplificazioni)
Il titolo 1 è dedicato alla "transizione ecologica e velocizzazione del procedimento ambientale e paesaggistico" (Via e Vas) e i capi 6° e 7° sono dedicati all'accelerazione delle procedure per le fonti rinnovabili ed all'efficientamento energetico. Il capo 8° reca norme in merito alla semplificazione per la promozione dell'economia circolare e il contrasto idrogeologico, tra cui modifiche sulla cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste). Infine, sono introdotte importanti modifiche alla parte IV del testo unico ambientale, ed è riportato in allegato l'elenco dei rifiuti aggiornato.
Circolare Albo gestori ambientali n. 16 del 30 dicembre 2021 recante "Applicazione articolo 3-bis della Legge 27 novembre 2020, n. 159, di conversione del Decreto-Legge 7 ottobre 2020, n. 125, in vigore dal 4 dicembre 2020 - Proroga stato di emergenza"
La circolare stabilisce che le iscrizioni all'Albo Gestori Ambientali in scadenza nell'arco temporale compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 31 marzo 2022, conservano la loro validità fino al 29 giugno 2022.
DM 396/2021 - Stanziati 1.500 milioni di euro di cui 60% destinati a Centro Sud in favore di EGATO e Comuni per il finanziamento dei seguenti possibili progetti:
miglioramento e meccanizzazione rete RD rifiuti urbani (max. 1 milione/proposta);
impianti di trattamento e riciclo RU provenienti da RD (max. 40 milione/proposta);
adeguamento impianti esistenti e realizzazione nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per smaltimento materiali assorbenti ad uso personale (PAD), fanghi depurazione, rifiuti pelletteria e tessili (max. 10 milioni/proposta).
DM 397/2021: Stanziati 600 milioni di euro di cui 60% destinati a Centro Sud in favore di imprese per il finanziamento dei seguenti possibili progetti:
adeguamento impianti esistenti e realizzazione nuovi impianti per i) raccolta, logistica e riciclo dei RAEE (150 milioni, di cui 60 milioni al Nord); ii) raccolta, logistica e riciclo rifiuti carta e cartone (150 milioni, di cui 60 milioni al Nord);
realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, "Plastic Hubs") con un contributo complessivo 150 milioni (di cui 60 milioni al Nord);
infrastrutturazione raccolta delle frazioni di tessili pre e post consumo, ammodernamento impiantistica e realizzazione di nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili con un contributo di 150 milioni (di cui 60 milioni al Nord).
Sono conseguentemente stati pubblicati Bandi e Avvisi legati alle procedure di attivazione/ selezione progetti PNRR (sul portale "Italia Domani").
Programma Nazionale Gestione Rifiuti (PNGR)
Il D.Lgs. 116/2020 ha introdotto la pianificazione nazionale. A dicembre 2021 è stato presentato dal MiTE il Rapporto Preliminare Ambientale, nell'ambito della procedura di VAS. L'adozione del PNGR è prevista entro la metà del 2022.
Relativamente alla pianificazione a livello regionale si segnala per ciascuna regione di riferimento lo stato di avanzamento:
Regione Puglia: Approvazione del Piano 2021-2025 il 14.12.2021;
Regione Emilia-Romagna: Adozione del Piano 2022-2027 il 27.12.2021 (prevista approvazione nel 2022);
Regione Liguria: Adozione del Piano 2021-2026 il 10.12.2021 (prevista approvazione nel corso del 2022);
Regione Piemonte e Toscana: Avviati i rispettivi iter di aggiornamento.
SERVIZIO IDRICO
Legge 30 dicembre 2021, n. 234, "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024"
La legge di Bilancio 2022 ha introdotto, nel decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, l'art. 166-bis (Usi delle acque per approvvigionamento potabile), per il quale i soggetti gestori del servizio idrico integrato, titolari delle concessioni per l'uso potabile delle acque, in riferimento alla risorsa idrica concessa per uso potabile e già sfruttata in canali o condotte esistenti, possono avanzare richiesta all'autorità competente per la produzione di energia idroelettrica all'interno dei medesimi sistemi idrici.
Delibera 639/2021- Criteri per l'aggiornamento biennale (2022-2023) delle predisposizioni tariffarie
La delibera in oggetto, pur confermando i criteri già previsti dal MTI-3 (terzo periodo regolatorio del Metodo Tariffario Idrico), introduce taluni profili rilevanti di novità. Alla luce dei significativi incrementi dei prezzi di energia elettrica, l'Autorità introduce meccanismi di flessibilità volti a preservare l'equilibrio finanziario della gestione, attraverso un miglior allineamento tra costi sostenuti e costi riconosciuti in tariffa. Il tasso di copertura degli oneri finanziari e fiscali (OF-OFisc) viene aggiornato al valore di 4,80%, dal precedente 5,24%.
Viene istituito, presso CSEA, il Fondo per la promozione dell'innovazione nel servizio idrico integrato, i cui criteri di utilizzazione e le modalità di gestione del fondo saranno definiti con successivi provvedimenti.
Si recepiscono infine le sentenze del Consiglio di Stato riguardanti:
recepimento sentenze circa Metodo Tariffario Transitorio (MTT): l'Autorità ha previsto, limitatamente al biennio 2012-2013, la facoltà per il gestore di presentare istanza volta al riconoscimento dei costi finanziari circa i conguagli, in luogo del mero riconoscimento dell'inflazione;
recepimento sentenza circa criteri restituzione remunerazione: applicazione, previo accoglimento di istanza, di criteri sostanzialmente analoghi a quelli previsti per il MTT circa il calcolo degli oneri finanziari e fiscali tariffari, in luogo di quelli previsti da delibera 273/2013;
recepimento sentenza circa RQTI: circa la modifica dei criteri di calcolo delle perdite idriche lineari al fine di includere anche la lunghezza degli allacciamenti, con conseguente adeguamento delle classi e degli obiettivi di miglioramento, l'Autorità ha previsto criteri standardizzati; riconosciuta al gestore la possibilità di presentare istanza per applicare valore puntuale in caso di disponibilità di dati georeferenziati.
Delibera 609/2021 - Integrazione della disciplina in materia di misura del SII (TIMSII)
Tra gli aggiornamenti apportati dall'Autorità si segnala:
l'equiparazione dell'autolettura validata alla lettura raccolta dal gestore (con conseguente assolvimento degli obblighi relativi ai tentativi di raccolta);
l'obbligo di comunicare anticipatamente il tentativo di raccolta di lettura limitato ora alle sole utenze non accessibili o parzialmente accessibili. Con efficacia dal 1° gennaio 2023 vengono introdotti standard specifici circa il rispetto del numero minimo di tentativi di raccolta della misura ed il tempo minimo di preavviso per i tentativi di raccolta della misura agli utenti finali dotati di misuratore non accessibile o parzialmente accessibile;
l'introduzione della regolazione circa le perdite occulte, prevedendo livelli minimi comuni di tutela;
l'inserimento degli obblighi volti al rafforzamento della trasparenza e consapevolezza dei consumi e ad offrire strumenti agli amministratori di condominio per una ripartizione più coerente con i criteri TICSI dei consumi a livello di singola unità abitativa;
l'introduzione del codice unico di fornitura.
ALTRI TEMI TRASVERSALI
Incentivi
Decreto del Ministero della Transizione Ecologica 21 maggio 2021 recante "Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che possono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia elettrica e del gas per gli anni 2021-2024 (cd. certificati bianchi)".
Il decreto prevede alcuni macro-temi di riforma del meccanismo dei TEE:
riduzione degli obblighi 2020 da 7,09 MTEE a 2,84 MTEE (-40%) e proroga della scadenza dell'anno d'obbligo 2020 al 16 luglio 2021; Con determina ARERA n. 6/2021 sono stati rideterminati gli obblighi in capo ai DSO;
determinazione degli Obiettivi 2021-2024 (in forte contrazione rispetto agli andamenti storici);
introduzione di un nuovo sistema di aste al ribasso;
nuove tipologie degli interventi incentivabili.
Delibera 547/2021/R/efr
La delibera ha definito il contributo tariffario eccezionale (CA) da riconoscere ai distributori per anno d'obbligo 2020: CA eccezionale, aggiuntivo al Contributo Tariffario, pari a € 7,26/TEE, per ogni TEE consegnato in occasione del termine dell'anno d'obbligo 2020 a valere per l'obiettivo aggiornato.
Decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 di recepimento direttiva Ue 2018/2001 sulle fonti rinnovabili (RED II)
Il provvedimento definisce gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico, necessari per il raggiungimento degli obiettivi di incremento della quota di energia da fonti rinnovabili al 2030 In particolare, il Dlgs prevede il potenziamento dell'incentivazione dei green gas attraverso l'estensione del sistema incentivante a gas anche diversi dal biometano (i.e. idrogeno) e attraverso l'ampliamento dell'ambito di applicazione ai green gas prodotti per l'immissione in rete. Attualmente l'incentivo è previsto solo per il biometano destinato al settore dei trasporti.
Per quanto riguarda le fonti di energia rinnovabili sono definitigli obiettivi di penetrazione sulla domanda conformemente al PNIEC e viene mantenuto lo schema incentivante basato su aste a ribasso per i grandi impianti attraverso contratti alle differenze a due vie; inoltre viene definito che i gestori di rete (TSOs e DSOs) debbano pianificare lo sviluppo delle reti tenendo in considerazione gli obiettivi di sviluppo delle FER. Infine, per quanto concerne la generazione FER di piccola taglia viene potenziato e stabilizzato lo strumento delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) attraverso l'estensione del perimetro alla cabina primaria e all'incentivazione di configurazione contenenti impianti sino alla taglia di 1MW. I nuovi sistemi incentivanti dovranno in ogni caso abbinare gli accumuli agli impianti FER. Sono inoltre previste semplificazioni di natura autorizzativa (procedura autorizzativa semplificata - AS) per l'installazione di impianti FER nell'ambito di aree definite idonee e individuate dalle regioni in base ai criteri stabiliti dal MiTE.
Tassi di copertura dei costi finanziari e del capitale
Delibera 614/2021 - TIWACC 2022-2027
Con il documento in oggetto l'Autorità approva i criteri per la determinazione e l'aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito per le regolazioni infrastrutturali energetiche nel secondo periodo di regolazione (II PWACC). La durata del periodo regolatorio è di 6 anni, con aggiornamento infra-periodo nel 2025; in caso si determinassero condizioni tali da comportare effetti cumulati su WACC superiori (in senso assoluto) a 50 bp, si procederebbe ad aggiornamento anche a livello annuale.
Le principali discontinuità metodologiche rispetto al TIWACC 2016-2021 riguardano i seguenti parametri:
Tasso risk free (in termini reali): il livello floor precedentemente previsto (50 bp) è stato rimosso, ritenendo che la condizione di tassi reali anche negativi non possa oggi essere più considerata straordinaria. Sono state altresì introdotti alcuni fattori a compensazione dei rischi (forward premium, uncertainty premium, convenience premium).
Costo del debito (in termini reali): il valore kdreal è ora determinato sulla base di una media tra rendimenti spot e rendimenti medi degli ultimi 10 anni di indici di mercato di obbligazioni non finanziarie di rating BBB. Recependo le osservazioni formulate dagli operatori, l'Autorità ha previsto un meccanismo di gradualità tra il criterio qui esposto ed il costo riconosciuto ai sensi del TIWACC I PR.
L'Autorità ha proceduto ad allineare a 0,4 il parametro minimo di rischiosità sistematico βASSET ed ha altresì aggiornato il livello di tax rate marginale.
Nel caso della distribuzione gas il tasso WACC passa dal 6,3% al 5,6% e per la distribuzione elettrica dal 5,9% al 5,2%.
Relativamente all'aggiornamento del WACC da applicare al settore dei rifiuti, la delibera prevede un valore pari a 5,6%. Inoltre, la delibera fissa anche alcuni parametri specifici del settore del ciclo integrato dei rifiuti per periodo regolatorio 2022-2025, mentre rimane in attesa della determinazione di beta e gearing.
Regolazione tariffaria reti energetiche
Documento di consultazione 615/2021/R/com - Linee guida per lo sviluppo della regolazione ROSS-base da applicare a tutti i servizi infrastrutturali regolati dei settori elettrico e gas
L'Autorità ha pubblicato il primo documento di consultazione relativo all'introduzione di nuove modalità di riconoscimento dei costi per i servizi infrastrutturali dei settori dell'energia elettrica e del gas, basate su un approccio di "spesa totale". In particolare, il documento di consultazione prevede l'applicazione del "ROSS-base" a partire dal 2024 per la distribuzione elettrica e dal 2026 per la distribuzione gas. Inoltre, per quanto concerne la distribuzione elettrica, è prevista l'applicazione del "ROSS-integrale" per le imprese che superano una determinata soglia dimensionale, da definire nell'ambito del processo di consultazione in oggetto.
La conclusione del procedimento di definizione dei criteri generali per la determinazione del costo riconosciuto secondo la metodologia "ROSS-base" è prevista entro la fine del 2022. L'approccio "ROSS-integrale", che comprende anche le analisi dei business plan, sarà invece oggetto di specifici procedimenti da avviare nel 2022.
Prescrizione breve
Delibere 603/2021/R/com e 604/2021/R/com - Fatturazione di importi riferiti a consumi energetici risalenti a più di due anni e 610/2021/R/idr - Fatturazione di importi riferiti a consumi idrici risalenti a più di due anni
Mediante tali delibere ARERA, ha ottemperato alle sentenze del TAR Lombardia.
In particolare, lato energy, si delinea un nuovo processo mediante il quale il distributore è tenuto ad inviare, oltre ai flussi di misura, informazione in merito alla presenza di cause ostative per l'applicazione della prescrizione, in via transitoria entro sette giorni dalla richiesta del venditore a valle dell'eccepimento da parte del cliente finale e a regime contestualmente alla messa a disposizione del flusso di misura.
Il venditore a sua volta è tenuto, nei confronti del cliente finale, ad inviare due comunicazioni distinte in caso di presenza o meno di cause che possano inficiare il diritto alla prescrizione, e nei confronti del distributore, a comunicare tempestivamente l'eventuale eccepimento della prescrizione da parte dell'utente. In aggiunta a ciò, la delibera 604/2021/R/com definisce le modalità di compensazione delle partite di settlement derivanti dalle eccezioni di prescrizione biennale sollevate dal cliente finale e dal venditore. Lato distributore si conferma l'introduzione di penali (limitatamente al settore elettrico) per le partite per le quali non è stata comunicata la presenza di cause ostative.
Anche lato idrico sono introdotti obblighi informativi a favore degli utenti finali ritenuti meritevoli di tutela rafforzata:
nei casi di fatturazione di importi relativi a consumi risalenti a più di due anni suscettibili di essere dichiarati prescritti, indicando le modalità per eccepire la prescrizione;
nei casi di fatturazione di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni, ma per i quali il gestore ritiene sussistere una causa di sospensione della prescrizione, il gestore medesimo comunichi adeguatamente all'utente finale i motivi puntuali della (presunta) mancata maturazione della prescrizione del diritto.
CONCESSIONI E AFFIDAMENTI DEL GRUPPO IREN
PRODUZIONE IDROELETTRICA
Di seguito si riepilogano le concessioni di grande derivazione ad uso idroelettrico e le relative scadenze per gli impianti di Iren Energia.
Regione | Impianto | Potenza nominale media di concessione | Scadenza |
Piemonte | Po Stura - San Mauro | 5,58 | 31 dicembre 2010 |
Piemonte | Pont Ventoux - Susa | 47,42 | 13 dicembre 2034 |
Piemonte | Agnel - Serrù - Villa | 12,53 | 31 dicembre 2010 |
Piemonte | Bardonetto - Pont | 8,92 | 31 dicembre 2010 |
Piemonte | Ceresole - Rosone | 32,92 | 31 dicembre 2010 |
Piemonte | Telessio - Eugio - Rosone | 26,10 | 31 dicembre 2010 |
Piemonte | Rosone - Bardonetto | 9,71 | 31 dicembre 2010 |
Piemonte | Valsoera - Telessio | 1,76 | 31 dicembre 2010 |
Campania | Tusciano | 8,49 | 31 marzo 2029 |
Campania | Tanagro | 12,84 | 31 marzo 2029 |
Campania | Bussento | 17,06 | 31 marzo 2029 |
Campania | Calore | 3,27 | 31 marzo 2029 |
DISTRIBUZIONE GAS NATURALE
Per quanto riguarda il settore del servizio di distribuzione del gas naturale, operato dal Gruppo nell'area del Comune di Genova e comuni limitrofi e nelle province emiliane di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, si segnala che le concessioni sono attualmente in regime di prorogatio in attesa della indizione delle gare ad evidenza pubblica.
Nel corso del 2021 sono state bandite, e sono attualmente in corso, le gare per l'affidamento del servizio nell'ATEM Genova 2 e nell'ATEM La Spezia.
Il Gruppo opera inoltre in numerose altre realtà del territorio Italiano in forza di affidamenti o concessioni rilasciate a società a capitale misto in cui partecipano direttamente o indirettamente società del Gruppo IREN.
Di seguito se ne indicano le principali:
Provincia di Ancona / Macerata - ASTEA S.p.A. (partecipata al 21,32% dal Consorzio G.P.O. controllato a sua volta al 62,35% da IRETI): Comuni di Osimo (AN), Recanati (MC), Loreto (AN) e Montecassiano (MC); affidamento scaduto al 31 dicembre 2010 ed in prorogatio;
Comune di Vercelli e altri comuni della Provincia - ASM Vercelli S.p.A. (già ATENA S.p.A., controllata al 60% da IRETI): affidamento del 1999 scaduto al 31 dicembre 2010 ed in prorogatio;
Provincia di Livorno - ASA S.p.A. (partecipata al 40% da IRETI): Comuni di Livorno, Castagneto Carducci, Collesalvetti, Rosignano Marittimo e San Vincenzo - affidamento scaduto al 31 dicembre 2010 ed in prorogatio.
ENERGIA ELETTRICA
Le concessioni ministeriali elettriche hanno termine di scadenza al 31 dicembre 2030.
IRETI gestisce nella Città di Torino e di Parma il servizio pubblico di distribuzione dell'energia elettrica.
Il Gruppo IREN, attraverso società miste locali, è inoltre presente nelle seguenti principali aree:
Comune di Vercelli, con la controllata ASM Vercelli S.p.A., che gestisce nella Città il servizio pubblico di distribuzione dell'energia elettrica;
area marchigiana, con DEA S.p.A., controllata di ASTEA S.p.A., gestisce il servizio pubblico di distribuzione dell'energia elettrica nei comuni di Osimo (AN), Recanati (MC) e Polverigi (AN).
TELERISCALDAMENTO
Iren Energia gestisce il servizio di distribuzione del teleriscaldamento tramite concessione, affidamento o autorizzazione alla posa delle reti nelle seguenti realtà territoriali:
Comune di Torino e Moncalieri (TO);
Città di Nichelino (TO);
Beinasco (TO);
Reggio Emilia;
Parma;
Piacenza;
Genova;
Rivoli
Collegno
Grugliasco
Nel territorio di Grugliasco, fino al 31 dicembre 2021 il servizio era gestito tramite la società NOVE, controllata da Iren Energia. Con efficacia dalla stessa data la società è stata fusa per incorporazione nella stessa Iren Energia.
Inoltre, ad Asti Energia e Calore è stato affidato in sub-concessione il servizio del teleriscaldamento nella città di Asti.
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
Area ligure
IRETI S.p.A. è titolare dell'affidamento della gestione del servizio idrico integrato nei 67 comuni della Provincia di Genova. L'affidamento è stato attribuito con Decisione dell'Autorità dell'ATO Genovese il 13 giugno 2003 n. 8 e scadrà nel 2032.
La gestione del servizio idrico integrato nel territorio dei Comuni della provincia di Genova viene svolta da IRETI tramite i gestori operativi salvaguardati. Le società autorizzate e/o salvaguardate del Gruppo Iren che svolgono la funzione di gestore operativo sono Iren Acqua (controllata al 60% da IRETI), Iren Acqua Tigullio (controllata al 66,55% da Iren Acqua) e AMTER (partecipata al 49% sempre da Iren Acqua).
IRETI esercisce inoltre il servizio di distribuzione di acqua potabile nei Comuni di Camogli, Rapallo, Coreglia e Zoagli nell'ATO Genovese.
La società gestisce infine il solo segmento del servizio idrico nei seguenti ATO:
Savonese, nei comuni di Albissola Marina, Albissola Superiore, Quiliano, Vado Ligure, Celle Ligure, Noli, Spotorno, Bergeggi, Savona, Stella, Varazze;
Centro Ovest 2 - comprende tutti i comuni gravitanti sul versante padano, gestendo il servizio, tramite il Consorzio C.I.R.A. nei comuni di Altare, Cairo Montenotte, Carcare, Cengio;
per quanto concerne la Provincia di Imperia: Bordighera, Camporosso, Isolabona, Dolceacqua, Perinaldo, Vallecrosia, San Biagio della Cima, Vallebona, Seborga, Soldano. Per AIGA, IRETI gestisce in prorogatio una parte del territorio del Comune di Ventimiglia.
Infine, a La Spezia e Provincia, in 29 comuni, il Gruppo Iren gestisce, attraverso ACAM Acque, il servizio idrico con concessione valida fino al 31 dicembre 2033.
In data 20 dicembre 2021 è stato sottoscritto il verbale di subentro a Varese Sviluppo S.r.l. da parte di Acam Acque, con decorrenza dal 1° gennaio 2022 nella gestione del Servizio Idrico Integrato nel Comune di Varese Ligure, che quindi da tale data si aggiunge ai comuni già gestiti.
Area Emiliana
Il Gruppo gestisce il Servizio Idrico Integrato sulla base di specifici affidamenti assentiti dai rispettivi Enti Locali regolati dalle Convenzioni stipulate con gli ATO competenti.
Sulla base della normativa della Regione Emilia Romagna, le Convenzioni del servizio idrico integrato prevedono una durata decennale degli affidamenti, in regime di salvaguardia, fatta eccezione per la convenzione dell'ATO di Parma che fissa la scadenza dell'affidamento al 30 giugno 2025, in virtù della cessione a privati del 35% del capitale di AMPS effettuata nel 2000 dal Comune di Parma con procedura ad evidenza pubblica.
La gestione del Servizio Idrico Integrato nei bacini di Parma, Piacenza e Reggio Emilia è in capo a IRETI. La proprietà dei beni e delle reti relative al settore idrico è stata trasferita a società interamente possedute da Enti pubblici. Queste società hanno messo le reti e gli asset a disposizione del Gruppo Iren sulla base di un contratto di affitto ed a fronte del pagamento di un canone.
In data 3 dicembre 2019 è stato pubblicato da ATERSIR sulla Gazzetta Ufficiale della UE il Bando di gara, avente ad oggetto "Procedura ristretta per la selezione del socio privato operativo della costituenda società alla quale sarà affidata la concessione del servizio idrico integrato per la Provincia di Reggio Emilia".
Elementi principali:
Valore della Concessione: 1.550.000.000,00 euro;
Durata Concessione: dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2040 => 20 anni;
Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa (70 punti parte tecnico-qualitativa + 30 punti alla parte economica).
Quanto al modello Gestionale, esso prevede - dal punto di vista societario - la costituzione di una società a responsabilità limitata, da denominarsi "Azienda Reggiana per la Cura dell'Acqua", in breve ARCA. Il socio privato - selezionato con la procedura a doppio oggetto - deterrà il 40% del capitale sociale della società in questione, mentre AGAC Infrastrutture S.p.A. sarà il socio pubblico con il 60% delle quote.
Nella procedura di gara è previsto l'obbligo per il socio privato di creare una società operativa territoriale (detenuta al 100%) per la gestione dei compiti operativi affidati con la procedura di gara. Tale società non sarà legata alla società mista da un vincolo di partecipazione societaria, bensì unicamente da una convenzione che disciplinerà l'affidamento da parte di ARCA S.r.l. alla società operativa degli specifici compiti operativi individuati nella procedura di gara.
Nell'ambito della procedura di gara è stata disposta l'aggiudicazione provvisoria in favore di IRETI. La procedura ad evidenza pubblica è attualmente in corso.
La tabella che segue riepiloga i dati relativi alle convenzioni in essere nei principali territori in cui opera il Gruppo:
ATO | Regime | Data di stipula | Data di scadenza |
Area Genovese | Convenzione ATO/gestore | 16-4-2004/5-10-2009 | 31 dicembre 2032 |
Reggio Emilia | Convenzione ATO/gestore | 30 giugno 2003 | 31 dicembre 2011(*) |
Parma | Convenzione ATO/gestore | 27 dicembre 2004 | 30 giugno 2025 |
Piacenza | Convenzione ATO/gestore | 20 dicembre 2004 | 31 dicembre 2011(*) |
Vercelli | Convenzione ATO/gestore | 13 marzo 2006 | 31 dicembre 2023 |
La Spezia | Convenzione ATO/gestore | 20 ottobre 2006 | 31 dicembre 2033 |
(*) Servizio in proroga fino a definizione di nuove convenzioni a seguito di procedure di gara
Altre Aree territoriali
Il Gruppo Iren opera inoltre nel settore del Servizio Idrico Integrato in altre realtà del territorio italiano, in forza di affidamenti o concessioni rilasciate a società a capitale misto in cui partecipa direttamente o indirettamente. Di seguito se ne indicano le principali.
ATO Toscana Costa - ASA S.p.A. (partecipata al 40% da IRETI) Servizio idrico integrato in Comune di Livorno ed altri della Provincia;
Ambito Territoriale Marche Centro, Macerata (ATO3) - ASTEA S.p.A. (partecipata al 21,32% da Consorzio GPO a sua volta controllato al 62,35% da IRETI) limitatamente ai Comuni di Recanati - Loreto - Montecassiano - Osimo - Potenza Picena - Porto Recanati;
Comune di Ventimiglia: AIGA S.p.A. (partecipata al 49% da IRETI);
Comune di Imperia: AMAT S.p.A. (partecipata al 48% da IRETI);
Ambito Territoriale Alessandrino: ACOS S.p.A. (partecipata al 25% da IRETI) per il Comune di Novi Ligure; ATO di Cuneo: Mondo Acqua S.p.A. (partecipata al 38,5% da IRETI) - gestisce il Comune di Mondovì ed altri 7 Comune dell'area cuneese.
GESTIONE SERVIZI AMBIENTALI
Il Gruppo IREN presta i servizi ambientali sulla base di specifico affidamento del servizio fatto dai rispettivi Enti Locali regolati dalle Convenzioni a suo tempo stipulate con le ATO provinciali. La tabella che segue riporta i dati relativi alle convenzioni in essere nei principali territori in cui opera il Gruppo:
ATO | Regime | Data di stipula | Data di scadenza |
Reggio Emilia | Convenzione ATO/gestore | 10 giugno 2004 | 31 dicembre 2011(*) |
Parma | Convenzione ATO/gestore | 27 dicembre 2004 | 31 dicembre 2014(*) |
Piacenza | Convenzione ATO/gestore | 18 maggio 2004 | 31 dicembre 2011(*) |
Torino | Convenzione ATO/gestore | 21 dicembre 2012 | 30 aprile 2033(**) |
Vercelli (Comune) | Convenzione Comune/gestore | 22 gennaio 2003 | 31 dicembre 2028 |
Altri Comuni del Vercellese (eccetto Borgosesia) | Contratto d'appalto con C.O.Ve.Va.R. | 1° febbraio 2011 | 31 gennaio 2019 |
La Spezia (Comune) | Convenzione Comune/gestore | 10 giugno 2005 | 31 dicembre 2028 (raccolta e spazzamento) 30 gennaio 2043 (smaltimento rifiuti) |
(*) Servizio in proroga fino a definizione di nuove convenzioni
(**) la durata è di 20 anni decorrenti dal termine dell'esercizio provvisorio dell'impianto di termovalorizzazione di TRM S.p.A.
ACAM Ambiente, controllata da Iren Ambiente ed attiva a La Spezia e Provincia, gestisce il servizio del ciclo integrale dei rifiuti in 20 Comuni della Provincia (compreso il Comune di La Spezia). Inoltre, svolge l'attività di smaltimento di rifiuti, con affidamento in appalto/in economia/in house, in altri 12 Comuni della Provincia stessa.
Si segnala che Iren Ambiente ha presentato offerta sia per la gara per "L'affidamento in concessione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati nel bacino territoriale di Parma" (44 Comuni) sia per l'analoga gara a Piacenza.
Dopo una lunga pausa dettata dalla nota situazione emergenziale, ATERSIR, nell'ambito della procedura di gara per l'affidamento in concessione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati nel bacino territoriale di Parma, ha provveduto, in data 5 giugno 2020, all'apertura delle buste contenenti l'offerta tecnica e quella economica. L'offerta presentata da Iren Ambiente è risultata provvisoriamente prima in graduatoria (punteggio totale di 100 punti), superando i 4/5 del massimo punteggio ottenibile sia sotto il profilo tecnico che economico.
In data 19 giugno 2020 si è tenuta la seduta per la valutazione della soglia di anomalia dell'offerta, e la commissione aggiudicatrice - discostandosi da un primo orientamento espresso, in quanto la disciplina vigente (D. Lgs. 50/2016, articolo 97, comma 3), non prevede obblighi di verifica in capo alla Stazione Appaltante laddove il numero di offerte ammesse sia inferiore a tre - ha ritenuto che l'offerta di Iren Ambiente, superando i suddetti 4/5 del massimo punteggio ottenibile, sia da assoggettare alla procedura.
La procedura di valutazione dell'anomalia è stata attivata il 2 luglio 2020 dal Responsabile Unico del Procedimento ed in data 25 settembre Iren Ambiente ha inviato le ultime giustificazioni richieste.
ATERSIR sta inoltre procedendo alla verifica del possesso dei requisiti di capacità generale ai sensi dell'art. 80 comma 3 del D. Lgs. 50/2016 ed alle verifiche antimafia.
Anche per l'analoga gara per l'affidamento in concessione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati nel bacino territoriale di Piacenza Iren Ambiente è risultata prima in graduatoria. ATERSIR ha attivato l'11 settembre 2020 la procedura di valutazione dell'anomalia dell'offerta e in data 25 novembre la società ha inviato le ultime giustificazioni richieste.
Per quanto riguarda il perimetro delle partecipate della c.d "Divisione Ambiente Unieco", oggetto di acquisizione nel 2020, si segnala che la collegata SEI Toscana è titolare, in virtù di convenzione con l'ATO Toscana Sud, della gestione integrata dei rifiuti in 104 comuni delle province di Grosseto, Siena e Arezzo, con scadenza il 27 marzo 2033.
Servizi al Comune di Torino
Iren Smart Solutions è titolare delle seguenti convenzioni:
Convenzione stipulata con il Comune di Torino avente ad oggetto l'affidamento, con scadenza 31 dicembre 2036, della gestione del servizio pubblico di illuminazione pubblica e semaforica nel comune di Torino;
Convezione stipulata con il Comune di Torino per l'affidamento del servizio di gestione degli impianti termici comunali;
Convezione stipulata con il Comune di Torino per l'affidamento del servizio di gestione degli impianti elettrici e speciali degli edifici comunali.
Per quanto riguarda gli affidamenti del servizio di gestione degli impianti termici comunali e del servizio di gestione degli impianti elettrici e speciali degli edifici comunali, in scadenza al 31 dicembre 2020, il Comune, con Determina Dirigenziale del 24 dicembre 2020, ha prorogato la scadenza al 30 giugno 2021.
A fine 2020 Iren Smart Solutions ha presentato una nuova proposta di project financing ex art. 183 comma 15 del Codice dei contratti pubblici per l'affidamento del servizio: con Deliberazione della Giunta Comunale del 15 dicembre 2020, la proposta è stata dichiarata di pubblico interesse ed Iren Smart Solutions è stata individuata come promotore. Il Comune di Torino ha bandito la gara per l'affidamento della concessione ed Iren Smart Solutions ha presentato la propria offerta entro il termine, scaduto il 15 dicembre 2021. Ad oggi è in corso l'esame delle offerte.
Personale
Al 31 dicembre 2021 risultano in forza al Gruppo Iren 9.055 dipendenti, in aumento rispetto agli 8.680 dipendenti al 31 dicembre 2020, come risulta dalla seguente tabella, suddivisa per Holding e Business Unit.
Società | Organico al 31.12.2021 | Organico al 31.12.2020 |
Iren S.p.A. | 1.074 | 1.063 |
IRETI e controllate | 2.166 | 2.154 |
Iren Ambiente e controllate | 4.178 | 4.065 |
Iren Energia e controllate | 1.084 | 874 |
Iren Mercato e controllate | 553 | 524 |
Totale | 9.055 | 8.680 |
Le variazioni nella consistenza dell'organico rispetto al 31 dicembre 2020 sono riconducibili:
all'acquisizione di Futura da parte di Iren Ambiente a marzo 2021, per complessive 28 risorse;
all'acquisizione, ad agosto 2021, da parte di Alfa Solutions (già Studio Alfa) del ramo d'azienda della società SAS - Sviluppo Ambiente e Sicurezza e di Lab231, per complessive 26 risorse;
a Bosch Energy and Building Solutions Italy (ora Iren Energy Solutions), per complessive 156 risorse, acquisita da Iren Smart Solutions a fine novembre 2021;
all'avvio/conclusione di servizi svolti in appalto da San Germano;
alla prosecuzione del piano di ricambio generazionale, con un consistente numero di assunzioni dal mercato del lavoro.
Organizzazione e Sistemi Informativi
Sviluppo Organizzativo
Il 2021 ha visto un significativo aumento delle attività a supporto delle acquisizioni e delle razionalizzazioni societarie e delle gare di concessione dei servizi della distribuzione gas e servizio idrico integrato, oltre al proseguimento di importanti iniziative per il miglioramento del funzionamento del modello organizzativo di Gruppo e della competitività delle società. In merito, vengono elencate le principali attività svolte:
coordinamento dei Gruppi di Lavoro (PMO) con l'obiettivo di finalizzare le operazioni di razionalizzazione societaria e di integrazione dei processi;
integrazione organizzativa: accentramento, come da modello di Gruppo, delle principali funzioni Corporate delle società oggetto del Piano di razionalizzazione e integrazione 2021;
per le stesse società, integrazione Sistemi Informativi: accentramento dei sistemi informativi, con priorità all'area AFC.
Con l'integrazione societaria, organizzativa e dei sistemi, sono state pertanto estese l'applicazione dei processi e le procedure del Gruppo.
Per sostenere lo sviluppo del Gruppo, sono state adeguate le strutture organizzative, in particolare nella BU Ambiente, nella BU Reti e nella BU Mercato, nonché nelle nuove Società controllate.
Inoltre, per favorire il raggiungimento degli obiettivi di Gruppo e delle singole Società che ne fanno parte, in coerenza con quanto previsto nelle Linee Guida Strategiche del Piano Industriale, sono stati avviati o sono proseguiti importanti progetti di trasformazione, sviluppati insieme ad un profondo percorso di Change Management; in particolare:
è proseguito il programma mirato a ridisegnare l'intero processo di gestione e relazione con i Clienti, dal primo contatto alla fatturazione, denominato "Programma Trasformazione Mercato";
nella Business Unit Reti è stato completato il progetto per l'utilizzo di un nuovo sistema di Asset and Work Force Management (AM-WFM) ed è proseguito il progetto "IrenWay", con l'obiettivo di realizzare un nuovo e unico sistema informativo tecnico-commerciale per la gestione del servizio di distribuzione Gas, Energia Elettrica e del Ciclo Idrico Integrato;
nell'ambito della Business Unit Ambiente è proseguito il progetto "Just Iren", con l'estensione del nuovo sistema gestionale, operativo e informatico anche alle società Iren Ambiente, ACAM Ambiente e ASM Vercelli, sistema che permetterà di ottimizzare la gestione del processo di raccolta, spazzamento e conferimento rifiuti favorendo altresì l'interazione con il Cliente/Cittadino e con gli Enti locali cui si presta il servizio;
per quanto riguarda i progetti trasversali, è stato completato il progetto "Digital Workplace", finalizzato a consentire a tutti i dipendenti del Gruppo di accedere con facilità alle informazioni e collaborare in modo sicuro ed efficiente sia in ufficio sia da remoto;
è stato messo a regime l'utilizzo della metodologia agile per lo svolgimento dei progetti di Business Intelligence e lo sviluppo di portali e web app nell'ambito del programma "Digital Factory" (articolato in diversi progetti sviluppati con le Business Unit e le Direzioni centrali); inoltre, è stato avviato un programma di diffusione della conoscenza della metodologia agile, attraverso corsi di formazione interni ed esterni;
è stato avviato un programma per l'introduzione della metodologia lean a supporto dell'efficientamento dei processi e del miglioramento delle performance di business, articolato in diversi progetti focalizzati sulle principali Direzioni centrali;
è stata avviata anche la sperimentazione di tecnologia Robotic Process Automation, attraverso un assessment delle opportunità di automatizzazione dei processi nelle principali Direzioni centrali e la successiva implementazione di alcuni progetti pilota;
è stato infine avviato un progetto di revisione del modello organizzativo e del catalogo dei ruoli aziendali al fine di identificare eventuali modifiche al fine di supportare al meglio l'evoluzione del Business delineata nel nuovo Piano Industriale.
Infine, il miglioramento della situazione emergenziale, insieme all'attivazione di importanti misure per prevenire e contrastare il contagio, ha consentito il rientro in ufficio e la ripresa delle attività in presenza anche per il personale che svolgeva la propria attività in Smart Working continuativo dall'inizio della pandemia, pur mantenendo attiva la possibilità di svolgere parte delle proprie attività da remoto. Questo ha consentito una ripresa delle relazioni personali e della coesione sociale all'interno degli uffici, favorendo la collaborazione e lo scambio attivo di informazioni. In prospettiva, a parte l'utilizzo come strumento di prevenzione e contenimento dei contagi, si ritiene utile la prosecuzione dello smart working, ma in modo differenziato per tipologie di posizioni e attività svolte (fermo restando che per quelle operative e "sul campo" non può essere adottato).
Sistemi informativi
Il 2021 ha visto l'avvio, il prosieguo e/o il completamento di importanti progetti strategici per il Gruppo, come di seguito esposto.
In generale, oltre ai necessari adeguamenti, è in fase di attuazione il piano di informatizzazione e di digitalizzazione previsto dal Piano Industriale, con un significativo incremento di investimenti e costi operativi per sostenere il processo di trasformazione, sicurezza e sviluppo del Gruppo. Nel 2021 si sono inoltre supportate le incorporazioni/fusioni societarie, procedendo all'integrazione o alla standardizzazione dei sistemi a partire dall'area amministrativo-gestionale.
Per sostenere tale cambiamento e conseguire i risultati attesi si è fra l'altro proceduto al ridisegno organizzativo di alcune aree della Funzione Sistemi Informativi e ad un rafforzamento dell'organico volto al miglioramento dei livelli di servizio interni.
Sul piano delle iniziative trasversali, in ambito Infrastrutture si segnala in particolare l'avvenuto completamento dei seguenti progetti:
Digital Workplace, con lo spostamento delle caselle postali aziendali su cloud e la migrazione dei PC aziendali sul nuovo model office;
la nuova rete geografica aziendale, che ha aumentato la resilienza della connettività;
la segregazione rete IT/OT, per aumentare la sicurezza informatica in conformità alle nuove normative NIS;
CyberArk, per la gestione sicura e centralizzata degli accessi amministrativi all'infrastruttura;
E' inoltre in fase di avanzamento il progetto relativo al nuovo Datacenter, al fine di adottare soluzioni tecnologiche a supporto del Business Continuity Management.
Relativamente all'area Governance ICT le principali iniziative hanno riguardato:
la piattaforma IT Iren Now, che ha visto nel corso del 2021 azioni di consolidamento e la progettazione dell'Operations Management per la gestione degli asset fisici;
lo svolgimento dell'analisi del rischio nell'ambito del progetto PSNC (Perimento di Sicurezza Nazionale Cibernetica) e alla scrittura della procedura metodologica di analisi del rischio PSNC e del report di Risk Evaluation.
Nel 2021 sono inoltre proseguite le iniziative progettuali volte ad innalzare il livello di Sicurezza Informatica contro eventi cyber, le più significative sono:
l'avvio di una campagna di awareness sulle tematiche di sicurezza informatica, indirizzato a tutti i dipendenti;
la conclusione del progetto di introduzione del doppio fattore di autenticazione per l'accesso ai sistemi;
la conclusione del progetto per l'adozione di uno strumento per la gestione delle utenze privilegiate.
Per quanto riguarda l'area Corporate i principali progetti portati avanti nell'anno hanno riguardato:
il completamento della gestione di tutti i principali processi del personale su piattaforma dedicata;
l'introduzione di una piattaforma in Software as a Service per la gestione della flotta automobilistica aziendale, con l'eccezione dei mezzi dedicati all'Igiene Urbana;
l'avvio del progetto di migrazione su tecnologia S4HANA di tutto il parco applicativo SAP aziendale.
Relativamente alla BU Reti sono proseguite le attività relative al progetto "Iren Way" volto alla rivisitazione e standardizzazione dei processi e dei sistemi informativi a supporto delle attività tecnico-commerciali della gestione delle reti; a inizio novembre è stato effettuato il secondo rilascio relativo allo stream Energia Elettrica e proseguono le attività relative allo stream Idrico (previsto per metà 2022). Sono inoltre concluse le attività relative al progetto PMS2 (Smart Meter 2G EE) il cui rilascio è stato effettuato in concomitanza con il rilascio dello stream Energia Elettrica di Iren Way. È stato infine rilasciato a dicembre il progetto relativo alla "Progettazione e Simulazione EE".
In ambito BU Energia è stata introdotta la gestione del nuovo mercato in trattazione continua (XBID) in ambito Power Management - Borsa Elettrica e completato il consolidamento dei sistemi afferenti la gestione del Teleriscaldamento su un'unica piattaforma centralizzata.
Per quanto concerne la BU Mercato, nel 2021 sono proseguiti, in continuità con l'anno precedente, i rilasci funzionali atti a consolidare i sistemi del programma "Trasformazione Mercato Energy" ed a completarlo con le funzionalità per i clienti B2B.
Nel corso dell'anno sono proseguiti i rilasci periodici della app IrenYou, raggiungendo complessivamente 850.000 clienti registrati ed un rating stabilmente sopra il 4; sono state inoltre rilasciate sull'app ulteriori funzionalità per i servizi di pagamento PIS (Payment Initiation Service) e AIS (Account Information Service). Il programma di Trasformazione continuerà nel 2022 con la migrazione dei clienti del servizio idrico.
Infine, nel 2021 è stata rilasciata la nuova piattaforma di Forecasting Energy ed avviato il primo progetto pilota della nuova piattaforma in cloud di Energy Trading & Risk Management, che sarà rilasciata in produzione in tutte le sue funzionalità entro il primo semestre 2022, per una gestione ottimizzata del portafoglio di Iren.
Per la BU Ambiente le principali iniziative hanno riguardato:
il completamento del rilascio del programma "Just Iren", con il completo ridisegno della mappa applicativa a partire dal settore della raccolta e spazzamento e delle attività inerenti il rapporto con Comuni e cittadini, e l'attivazione sugli stessi sistemi dei processi della Depurazione;
il rilascio, a marzo, delle funzionalità per la gestione dei servizi ambientali, delle pese e dei servizi di Customer Care per Iren Ambiente;
Qualità, Ambiente e Sicurezza
Come esplicitato nella propria missione aziendale il Gruppo Iren fornisce servizi integrati, mirando alla salvaguardia ambientale e alla sicurezza del personale. Poiché l'evoluzione continua delle aspettative e delle esigenze dei clienti, fortemente supportata dalla competitività del mercato, richiede modelli organizzativi flessibili e sistemi di gestione snelli, di cui occorre monitorare l'efficacia in termini di risultati attesi, il Gruppo ha sviluppato un Sistema Integrato (Qualità, Ambiente e Sicurezza) quale mezzo per supportare il conseguimento degli obiettivi stabiliti.
Il Sistema Integrato è strutturato in modo da prevedere un adeguato controllo di tutti i processi operativi che influiscono sulla qualità del servizio, in un'ottica di sempre maggior orientamento al cliente, alla sicurezza dei lavoratori ed alla tutela ambientale.
La Capogruppo, tutte le società da essa direttamente controllate (di primo livello) e le partecipate AMIAT, ACAM Ambiente, ReCos, ACAM Acque, ASM Vercelli, ATENA Trading e San Germano hanno sistemi certificati secondo gli standard internazionali ISO 9001 (Qualità) e BS OHSAS 18001 o ISO 45001 (Sicurezza).
La Capogruppo, le società di primo livello (ad eccezione di Iren Mercato in quanto società commerciale) e le partecipate AMIAT, ACAM Ambiente, ReCos, ACAM Acque, ASM Vercelli e San Germano sono certificate secondo gli standard internazionali ISO 14001 (Ambiente).
Inoltre, Iren Energia e Iren Smart Solutions sono certificate in conformità alla norma ISO 50001 per l'Efficienza Energetica; Iren Smart Solutions è, inoltre certificata, in relazione alle UNI 11352 (per le Energy Service COmpanies) e F-GAS. Infine, Iren Mercato è certificata in conformità al Documento Tecnico Certiquality 66 relativo alla Vendita di Energia Verde e al Documento RINA ST TRAC_EE per il "Sistema di
tracciamento delle caratteristiche dell'energia elettrica da fonte rinnovabile".
Nel 2021 Iren Mercato ha acquisito anche la Certificazione di conformità alla norma ISO 18295-2 relativamente al controllo sui contact center esterni. Infine, sempre nel corso del 2021 Iren S.p.A. ha esteso la certificazione ISO 27001 (Sicurezza delle Informazioni) anche ai servizi erogati verso Iren Energia, Iren Mercato, Iren Ambiente, Ireti, Iren Acqua, Iren Acqua Tigullio ed AMTER.
Il presidio dei sistemi di gestione Qualità, Sicurezza e Ambiente è assicurato per ogni società di primo livello dalla Direzione Personale, Organizzazione e Sistemi Informativi di IREN.
Tutti gli audit svolti dagli Organismi di Certificazione presso le società del Gruppo nel 2021 si sono conclusi con esito positivo, confermando il mantenimento delle Certificazioni in possesso delle singole aziende.
Ricerca e Sviluppo
L'innovazione tecnologica nel Gruppo Iren è centrale nelle scelte strategiche e nella definizione dei prodotti e servizi offerti.
Il Piano Industriale al 2030, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A. l'11 novembre 2021, prevede oltre 2 miliardi di investimenti in tecnologie innovative e per la digitalizzazione. Ciò conferma la centralità dell'innovazione nella Vision di Iren che si esplicherà nell'arco del piano nello sviluppo di tutti i settori in cui opera con l'obiettivo di rendere il Gruppo un esempio di eccellenza e innovazione nel settore delle multiutility. In particolare, il Piano Industriale è in linea con i macro-trend di settore individuati ovvero la decarbonizzazione e lo sviluppo delle rinnovabili, l'economia circolare, l'efficienza energetica e la salvaguardia delle risorse naturali.
In quest'ottica, le principali attività di innovazione in corso all'interno del Gruppo sono volte alla ricerca e adozione di tecnologie e processi a supporto dello sviluppo sostenibile dei business di riferimento.
Il Gruppo Iren gestisce i processi di innovazione attraverso un modello di open innovation e, coerentemente, ha avviato proficue collaborazioni con Università, Centri di Ricerca, Poli d'innovazione e Startup. Inoltre, partecipa attivamente a gruppi di lavoro e associazioni su temi specifici di ricerca e sviluppo e promuove eventi quali convegni, workshop e hackathon. In merito, nel 2021 Iren ha ricevuto il premio Innovazione Smau come riconoscimento di eccellenza italiana per il modello di innovazione tra imprese ed enti pubblici.
Il 2021 è stato caratterizzato dal prosieguo delle attività tecniche relative ai diversi progetti cofinanziati dal Gruppo e dallo sviluppo, anche in partnership con aziende e startup, di progetti tecnologici interni sulla base di una pianificazione che, partendo da un'analisi dello scenario di lungo periodo, è volta a dotare il Gruppo degli strumenti necessari a cogliere le opportunità e a mitigare i rischi derivanti dall'evoluzione dei mercati in cui opera.
Sono proseguite le attività di Iren Up, il programma di Corporate Venture Capital, avviato nel 2018 con l'obiettivo di affiancare le Startup Italiane a più alto potenziale nel settore cleantech, dalle tecnologie pulite all'economia circolare. Il programma prevede investimenti con ticket differenti da 100.000 a 2 milioni di euro, a seconda della fase di vita della Startup e delle necessità.
A causa del protrarsi dell'emergenza Covid-19, nel 2021 non si è svolto il consueto evento Iren Startup Award dedicato alla ricerca di startup, ma l'attività di scouting è proseguita ugualmente attraverso la collaborazione con acceleratori locali ed internazionali.
Inoltre, è proseguita la gestione delle partecipazioni nelle startup in cui il Gruppo ha investito, con la conclusione di alcuni accordi integrativi e l'erogazione di tranche al raggiungimento delle milestones previste in tali accordi. In particolare, è stato concluso un importante investimento in Enerbrain, startup attiva nell'ambito dell'efficienza energetica; l'operazione, che ha coinvolto operatori finanziari e industriali nazionali ed internazionali, permetterà alla stessa di espandere il proprio business all'estero, consolidandone la crescita. Inoltre, nei primi mesi dell'anno è stato effettuato un primo investimento nella startup Remat che si occupa di riciclo di poliuretano: la società innovativa si integra perfettamente nella filiera del riciclo gestita dal Gruppo. Nella collaborazione con Remat si è provveduto durante l'anno ad erogare altre tranche di finanziamento che hanno permesso di avviare l'impianto di riciclo.
Tra le iniziative cui Iren ha partecipato, portando il proprio contributo in termini di innovazione di processo e di ricerca applicata, rientrano le collaborazioni con i Centri di Competenza (promossi dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Economia) di Torino ("Competence Industry Manufacturing 4.0 - CIM 4.0") e Genova (Associazione "Centro di Competenza per la Sicurezza e l'Ottimizzazione delle Infrastrutture Strategiche - START 4.0").
PROGETTI DI RICERCA FINANZIATI, CONCLUSI ED IN CORSO
Anche nel 2021 Iren ha contribuito alla realizzazione di importanti progetti di innovazione cofinanziati con fondi pubblici per la ricerca. A tale proposito, si riportano nel seguito i principali progetti in corso, per un valore complessivo a carico del Gruppo Iren pari a circa 8,6 milioni di euro, di cui circa la metà oggetto di finanziamento. Relativamente a tali importi, la spesa sostenuta nel corso dell'anno è stata pari a circa 2.165.000 euro, di cui circa 1.280.000 euro coperti da finanziamento.
Di seguito i progetti conclusi ed in corso nel 2021.
Recupero di materia da RAEE R1/R2 (Bando Ministero dell'Ambiente)
Il progetto, conclusosi nel mese di agosto 2021, aveva come obiettivo principale lo sviluppo di tecnologie ad elevata replicabilità e rapidamente trasferibili al mondo industriale, finalizzate all'ottimizzazione della gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) ed in particolare il recupero del poliuretano dai frigoriferi (RAEE R1) come materia prima secondaria e l'ottimizzazione della separazione del cemento dalla carcassa delle lavatrici (RAEE R2). Nel corso del 2021, Iren Ambiente ed AMIAT, partner del progetto, hanno portato a conclusione l'analisi di fattibilità tecnico-economica per l'implementazione di una linea di raffinazione del poliuretano prodotto dal trattamento di RAEE R1; sono inoltre stati eseguiti presso l'impianto AMIAT Trattamento Beni Durevoli (TBD) alcuni test di un prototipo per il taglio semi-automatizzato delle carcasse delle lavatrici.
SATURNO (Bando Piattaforma Tecnologica Bioeconomia - Regione Piemonte)
Il progetto prevede di validare, su piattaforma industriale, la conversione della frazione organica dei rifiuti e della CO2 di scarico dagli autoveicoli e da produzioni industriali, in biocarburanti e biochemicals; nello specifico, il progetto prevede di valorizzare la frazione organica dei rifiuti di origine urbana, normalmente convertita in energia termica, elettrica, bio‐metano e compost, attraverso l'estrazione di sostanze ad alto valore aggiunto come idrogeno, acidi carbossilici, biofertilizzanti e biostimolanti. Iren è coinvolta nel progetto insieme alla collegata GAIA presso la quale verranno eseguiti test di separazione e trattamento delle bio‐plastiche separate dal sovvallo della FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani); Iren è inoltre coinvolta nello sviluppo del Business Plan della bioraffineria integrata SATURNO, testata e validata nel corso del progetto.
Nel corso del 2021, Iren ha proseguito le attività di raccolta ed elaborazione dei dati sperimentali al fine di impostare lo sviluppo del Business Plan. Oltre ai test in campo del selettore ottico sono inoltre state sviluppate le attività sperimentali inerenti trattamento e valorizzazione delle bio-plastiche nell'ambito dei tradizionali processi di digestione anaerobica/compostaggio
OnlyPlastic (RFCS - 2019)
Avviato nel mese di settembre 2020, il progetto OnlyPlastic si pone l'obiettivo di sostituire le fonti di carbonio fossile (carbone, coke, coke di petrolio) nei forni ad arco elettrico dell'acciaieria Feralpi di Lonato (BS) con polimeri densificati derivanti da residui del trattamento di rifiuti plastici. Per raggiungere un utilizzo ottimale di granulo SRA (agente riducente secondario) nell'acciaieria di Feralpi è prevista la realizzazione di un prototipo per il trasporto, movimentazione e caricamento del granulo oltre alla progettazione di un nuovo sistema di iniezione rispondente alle caratteristiche dello SRA ottenuto in conformità alle specifiche della norma UNI 10667‐17.
All'interno del progetto, il ruolo di Iren, tramite I.BLU, si configura nell'ambito della produzione di materiale plastico densificato da utilizzarsi come agente riducente/schiumogeno alternativo alle fonti fossili nei processi di produzione dell'acciaio. I.BLU fornirà sia un prodotto derivante dai residui della plastica post‐consumo destinato all'iniezione che uno concepito per il caricamento in cesta.
Il progetto ha visto nei primi mesi la partecipazione di I.BLU alle attività di caratterizzazione ed ottimizzazione del prodotto per l'utilizzo in acciaieria. Sono state completate le attività preparatorie alle forniture di agente riducente al partner di progetto, che saranno attivate nel corso del 2022.
PolynSPIRE (Horizon 2020)
Il progetto PolynSPIRE si pone l'obiettivo di dimostrare una gamma di soluzioni sostenibili, innovative ed economicamente vantaggiose, per la valorizzazione energetica e di materia dei materiali plastici post‐consumo e derivanti da scarti industriali. Vengono considerati tre macrosettori di innovazione: 1) riciclo chimico assistito dall'utilizzo di microonde e catalizzatori magnetici; 2) additivazione avanzata e irraggiamento di polimeri con radiazioni ad alta energia per promuovere un riciclo plastico di alta qualità; 3) valorizzazione dei rifiuti plastici come fonte di carbonio nell'industria siderurgica. Nello specifico, Iren partecipa al progetto attraverso la controllata I.BLU con un contributo sulla terza linea di ricerca. Su questo tema, sono state portate a termine le attività inerenti all'ottimizzazione della formulazione e del processo produttivo del granulo I.BLU e sono stati avviati i test industriali in acciaieria. Sono state completate le forniture di agente riducente al partner di progetto.
CHESTER (Horizon 2020)
Il progetto ha l'obiettivo di sviluppare ed integrare una soluzione innovativa di tipo Power‐to‐Heat‐to‐Power che consenta la massimizzazione dello sfruttamento delle RES elettriche non programmabili e RES termiche già abbinate a sistemi di TLR. Il sistema oggetto dello studio, denominato CHEST, sfruttando pompe di calore, accumuli a calore latente e cicli organici Rankine (ORC), consentirà di trasformare l'energia elettrica in calore, stoccarlo e successivamente produrre nuovamente energia elettrica.
Iren è coinvolta nel progetto in qualità di gestore di reti di teleriscaldamento e ha fornito dati operativi di produzione elettrica e termica degli impianti di Torino e della domanda di rete del teleriscaldamento come input del modello del sistema CHEST. Iren sta effettuando la supervisione nelle fasi di sviluppo dei componenti del sistema e dell'infrastruttura di controllo, e nel corso del 2021 ha avviato l'analisi e lo sviluppo dei modelli di business relativi alle opportunità di mercato, individuate con il supporto dei partner di progetto, che prevedono lo sfruttamento del sistema CHEST in impianti FER.
Energy Shield (Horizon 2020)
Il progetto intende sviluppare una piattaforma integrata di sicurezza informatica, utilizzabile da tutti gli attori della filiera energetica (Gestori della rete di trasmissione, distributori, aggregatori, produttori) per prevenire futuri attacchi e imparare come difendersi analizzando attacchi passati. Iren partecipa in qualità di Distributore (tramite IRETI) supportando i partner nella definizione degli strumenti di cyber security specifici, predisponendo una verifica di fattibilità (sulla carta) ed eventualmente un test in campo "offline" applicato a uno o più sottosistemi della rete (telecontrollo, SCADA, smart meters, reti TLC a supporto etc.). Nel corso del 2021 le società del Gruppo hanno principalmente supportato due verticali di sviluppo. La prima di queste ha riguardato lo sviluppo di una piattaforma per testare il comportamento, la competenza e la consapevolezza dei dipendenti sui temi legati alla cyber-sicurezza (Security Behaviour Analysis tool). Tale verticale è guidata dall'università NTUA di Atene. Iren ed Ireti hanno provveduto a testare la piattaforma mediante un primo gruppo di circa 15 beta-user, a tradurre il questionario in italiano, ad individuare criticità e punti di forza e a gettare le basi per un test esteso ad una popolazione più ampia (circa 250 utenti), in programma per il 2022.
La seconda verticale di sviluppo riguarda un sistema di Anomaly Detection per rilevare eventuali penetrazioni del telecontrollo a livello di cabine primarie. Nel 2021 è stato installato il sistema presso la cabina primaria della sede del Martinetto e sono state eseguite le prime misurazioni e test.
ENERGYNIUS (POR‐FESR 2014‐2020 Emilia‐Romagna)
Il progetto ENERGYNIUS (acronimo di Energy Networks Integration for Urban Systems) intende delineare modelli di sviluppo che mettano le Energy Communities e i Distretti Energetici nelle condizioni di effettuare scambi bidirezionali con le reti energetiche, offrendo quindi energia e servizi al sistema regionale/nazionale. Saranno inoltre sviluppati strumenti software basati su algoritmi di gestione ottimizzata, modelli di simulazione real‐time e diagnostica dei distretti energetici per identificare le migliori soluzioni tecnologiche e di controllo dei sistemi di produzione, accumulo e distribuzione dell'energia. Alcuni degli algoritmi sviluppati verranno integrati in un dispositivo hardware per il controllo degli impianti energetici. Strumenti software e hardware saranno validati sia in ambiente simulato sia in ambiente reale su almeno tre casi studio. Iren partecipa al progetto come partner esterno, fornendo il proprio punto di vista sullo sviluppo dei tool di progetto ed eventualmente con test sul campo.
EVERYWH2ERE (Horizon 2020)
L'obiettivo del progetto è quello di sviluppare un gruppo elettrogeno a cella a combustibile "plug and play" alimentato a idrogeno, facile da trasportare a livello urbano per alimentazione elettrica temporanea in diversi settori (cantieri, festival musicali, eventi temporanei, centri espositivi) ed in grado di garantire alti livelli di affidabilità e sicurezza oltre ad una riduzione delle emissioni rispetto ai gruppi elettrogeni tradizionali. Il gruppo Iren, in qualità di terza parte di Environment Park, testerà uno skid ad idrogeno, attualmente installato presso la sede di Friem a Segrate (Milano), per la produzione di energia elettrica durante eventi/fiere (modalità gruppo di continuità/generatore mobile).
Nel corso del 2021, Iren ha supervisionato l'iter di validazione dei generatori e ha iniziato ad individuare, nonostante il perdurare dell'emergenza Covid-19, eventi legati alla città di Torino durante i quali testare il generatore da 25 kW nel 2022, iniziando a predisporre la documentazione necessaria per l'iter autorizzativo.
INCIT‐EV (Horizon 2020)
L'obiettivo del progetto INCIT‐EV è quello di sviluppare e sperimentare sul campo un set di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, tecnologie hardware e software e modelli di business per spingere l'adozione su larga scala della mobilità elettrica.
Il Gruppo Iren partecipa al progetto tramite la capogruppo, Iren Mercato ed Ireti per lo sviluppo del progetto pilota nel parcheggio di interscambio Caio Mario a Torino che intende testare un sistema di colonnine DC (a ricarica sia lenta sia veloce), direttamente collegate alla cabina di alimentazione in corrente continua della linea tramviaria. Nel corso del 2021, Iren ha partecipato alla definizione delle specifiche per la realizzazione della cabina di conversione ed è stata bandita una gara di approvvigionamento che permetterà la realizzazione delle opere nel primo semestre del 2022.
PLANET (Horizon 2020)
Il progetto Planet, concluso a gennaio 2021, ha studiato tecnologie e vincoli regolatori per lo sfruttamento sinergico delle reti di distribuzione (elettriche, gas e termiche). Durante il progetto sono state modellizzate tecnologie di accumulo e conversione, simulati sistemi intelligenti di gestione automatizzata multi‐grid, creati nuovi business model e testati, in un pilota fisico, sistemi di conversione di energia.
Il Gruppo ha progettato e installato un sistema pilota a pompa di calore gestibile da remoto, ad integrazione dell'impianto di riscaldamento e raffrescamento, presso un edificio in propria gestione a Torino. Il fine della sperimentazione è stato testare in campo la gestione congiunta di vettori energetici per l'attivazione di strategie di flessibilità della domanda con l'ottica di fornire servizi ancillari alla rete elettrica. La pompa di calore è stata testata nella stagione termica invernale per bilanciare squilibri dei carichi o partecipare ai mercati elettrici ancillari, ottimizzando al tempo stesso il fabbisogno energetico dell'edificio e le misure di flessibilità richieste dalla rete elettrica.
PUMP‐HEAT (Horizon 2020)
Il progetto si è posto l'obiettivo di aumentare la flessibilità degli impianti convenzionali a fonte fossile, in particolare degli impianti a ciclo combinato, al fine di soddisfare le sempre maggiori esigenze della rete per compensare le fluttuazioni di offerta derivanti dalle fonti rinnovabili. Il progetto ha studiato l'abbinamento di pompe di calore a impianti a ciclo combinato cogenerativi e cicli combinati convenzionali; si è inoltre analizzato l'abbinamento con sistemi per lo stoccaggio di calore e freddo. Dalle valutazioni preliminari effettuate nel progetto, ci si attende che una pompa di calore di grande taglia possa portare ad un incremento di 1,5 punti percentuali sul rendimento dell'impianto in assetto pienamente cogenerativo.
5G‐Solutions (Horizon 2020)
L'obiettivo del progetto 5G‐Solutions, avviato nel 2019, è quello di sperimentare, in differenti test di campo, le funzionalità, potenzialità e limiti della rete 5G, con particolare attenzione alla valutazione degli indicatori di performance definiti dagli enti di standardizzazione preposti. Tali test verteranno sulle verticali Factories of the Future, Smart Energy, Smart Cities, Smart Ports, Media & Entertainment. Iren partecipa alle attività della verticale "Energy" valutando i benefici relativi all'integrazione e sfruttamento della rete 5G (e delle sue caratteristiche principali di velocità, limitata latenza e alta affidabilità) nei casi d'uso del Demand Side Management a livello di edificio e di Smart Charging delle flotte di veicoli elettrici, attraverso due piloti sviluppati e gestiti dal Gruppo.
Nel 2021 è stata definita e testata in versione Beta l'infrastruttura software per il controllo e monitoraggio dei casi studio, lavorando sull'integrazione e compatibilità con i servizi esistenti e le policy di sicurezza ICT del Gruppo. I sistemi hardware di interfacciamento con la pompa di calore, così come un prototipo per la regolazione dei carichi domestici, sono stati installati e testati preliminarmente.
Evolution2G (EMEurope Call 2016)
Il progetto "eVolution2G", iniziato a giugno 2018 e concluso a gennaio 2021, ha approfondito e testato sul campo il concetto di Vehicle to Grid (V2G), ovvero un sistema in cui i veicoli elettrici hanno un ruolo di bilanciamento sulle reti elettriche. Le innovazioni principali che il progetto ha portato avanti si basano sullo sviluppo di un prototipo di EMCS (Energy Management and Control System) per la gestione dei dati a seconda dei diversi soggetti interessati, nell'ottica di migliorare l'equilibrio della rete elettrica, e su test prototipali di soluzioni di ricarica V2G, a livello sia domestico sia pubblico/urbano. Nel corso del progetto, Iren si è dotata di 2 colonnine bidirezionali in DC prototipali ed ha eseguito numerosi test sperimentali relativi a diversi scenari di utilizzo (i.e. carica del veicolo, alimentazione di una casa stand‐alone, utilizzo della batteria delle auto per alimentare la rete).
WaterTech (MIUR)
Il progetto nasce dalla fusione tra le due idee progettuali WATERTECH e SMART WATER presentate in ambito bando MIUR Smart Cities nell'ottica di offrire una più robusta analisi del sistema idrico integrato, puntando sia alla gestione di problematiche relative alle reti di distribuzione idrica, sia all'applicazione di modelli e tecnologie innovative per il trattamento delle acque reflue.
Nel 2021 sono proseguite le attività di ricerca sugli impianti acquedottistici e reflui individuati come caso di studio.
MARILIA ‐ MARA‐BASED INDUSTRIAL LOW‐COST IDENTIFICATION ASSAYS (H2020)
Il progetto MARILIA, iniziato a settembre 2020, si pone come obiettivo quello di sviluppare, da Technology Readiness Level 2/3 a 5, un nuovo test speditivo, a basso costo ed elevata sensibilità, per la rilevazione di agenti patogeni presenti in campioni di acque, ma potenzialmente applicabile anche in altri settori quali alimentare, sanità, agricoltura. L'obiettivo è quello di validare il test a livello di laboratorio, sviluppato per l'identificazione di un set di batteri (da indentificare anche con il contributo di Iren), ponendo le basi per un successivo deployment in campo introducendo un significativo efficientamento in termini di rapidità e costi rispetto alle attuali prassi analitiche. Durante il 2021, Iren, con la collaborazione di Iren Laboratori, ha partecipato alle attività progettuali connesse allo sviluppo del sensore, contribuendo alla diffusione dei risultati di progetto con una molteplicità di stakeholders (anche afferenti la piattaforma tecnologica Water Europe) e con i gruppi di lavoro preposti alla standardizzazione europea delle linee guida di riferimento per l'online monitoring.
PRELUDE (Horizon 2020)
L'obiettivo del progetto, avviato a fine 2020, è testare, in diversi progetti pilota in Europa, soluzioni in ambito conduzione innovativa di edifici e impianti, free‐running mode, autoconsumo e integrazione di fonti rinnovabili. Dal punto di vista tecnologico, PRELUDE intende integrare molteplici modelli fisici e matematici sviluppati dai partner, basi dati dei diversi piloti e sistemi di monitoraggio e controllo degli asset dei progetti pilota in un'unica piattaforma/middleware modulare che si basa su FusiX (infrastruttura di metadati e DSS - Decision Support System), sviluppata dal partner EMTECH in precedenti progetti EU.
Iren e Iren Smart Solutions partecipano al progetto come coordinatori del Pilota Italiano installando in alcuni
appartamenti differenti livelli di sensorizzazione, attuazione e feedback diretto sugli abitanti.
Nel 2021 sono stati identificati i casi d'uso, in particolare il condominio su cui verrà realizzato il pilota, e sono stati individuati ed acquistati i componenti che andranno installati in ciascun appartamento.
RES‐DHC (Horizon 2020)
L'obiettivo del progetto è creare strumenti di supporto a Regolatori e stakeholders per l'incremento delle fonti rinnovabili nei sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Strumenti programmatici e di valutazione tecnico‐economica, azioni di miglioramento delle politiche e dei framework regolatori e mezzi di disseminazione e comunicazione innovativi verranno testati in sei aree‐pilota europee con l'obiettivo di validarne i benefici e predisporre un set di strumenti a beneficio di futuri progetti in ambito energia.
Iren e Iren Energia partecipano a RES‐DHC per testare i tool e le competenze dei partner su studi/progetti di rinnovo di reti TLR esistenti o nuovi progetti di espansione, con l'obiettivo primario di migliorare le modalità di programmazione, comunicazione e accettazione di progetti innovativi di teleriscaldamento 4.0 del Gruppo. Nel corso del 2021 è stato inaugurato il consorzio degli stakeholder italiani, che fornirà supporto all'implementazione delle misure programmatiche per la promozione del teleriscaldamento da rinnovabili definite nell'ultimo trimestre 2021 da Iren e Ambiente Italia, principale partner italiano. Sono stati inoltre organizzati diversi workshop e attività di coaching sul tema del teleriscaldamento da rinnovabili, curati dai partner stranieri del progetto e di cui hanno beneficiato Iren e gli stakeholder italiani.
BESTSAFE4IREN (Bando PRIA4.0 ‐ Competence center CIM4.0)
Il progetto ha l'obiettivo di aumentare i livelli di ridondanza, sicurezza e interoperabilità degli apparati per la Safety dei lavoratori, integrandoli con una infrastruttura wireless LoRaWAN e un brevetto DLT di nuova generazione in grado di certificare in modo standardizzato e anonimizzato su reti blockchain i dati dai sensori di campo in modo da garantire l'opportuno livello di neutralità necessario per uso operativo, normativo, assicurativo e legale.
La soluzione sviluppata nel progetto è stata testata con successo nel corso del 2021 su una porzione di TRM e verrà testata nei primi mesi del 2022 su una porzione di collina della Città di Torino dove gli operatori Iren si occupano della raccolta rifiuti.
Multipliers (Horizon 2020)
Il progetto mira a facilitare l'introduzione nelle scuole di nuove idee, pratiche e approcci scientifici, in grado di offrire alle comunità, di cui gli insegnanti e gli allievi fanno parte, uno spazio per l'open innovation, su questioni scientifiche che hanno un impatto sulla vita dei cittadini. Per raggiungere l'obiettivo verranno costituiti dei partenariati multiplayer (Open Science Communities - OSC) che coinvolgeranno scuole, famiglie, organizzazioni della società civile, fornitori di istruzione informale, responsabili politici, media, istituzioni scientifiche e aziende in sei paesi dell'UE, diversi in termini di collocazione geografica e condizione economica. Gli OSC selezioneranno congiuntamente le questioni socio-scientifiche da affrontare e svilupperanno progetti di vita reale da attuare nelle scuole che coinvolgono più di 1500 studenti di tutti i livelli di istruzione negli stessi sei paesi. Gli studenti interagiranno con i docenti e saranno coinvolti nella raccolta dei dati e nei processi decisionali. Tramite eventi della comunità aperta, condivideranno e ripenseranno le loro esperienze, collaborando con le famiglie e le aziende e agendo come moltiplicatori della conoscenza.
RUN (Regione Liguria)
Il progetto RUN, iniziato a luglio 2021, prevede lo sviluppo e la dimostrazione di un servizio di now-casting del rischio di allagamento in presenza di piogge intense facente uso di tecnologie IoT e strumenti di analisi Big Data ideato per le SmartCity e i gestori delle reti di drenaggio urbane, permettendo azioni più rapide a tutela delle persone e delle proprietà e dei soggetti incaricati alla manutenzione delle caditoie, che potranno pianificare gli interventi per un funzionamento ottimale del sistema. Il progetto farà uso di reti di sensori IoT a basso costo, informazioni sugli elementi esposti al pericolo su base Open Data (persone, veicoli e beni), algoritmi di valutazione dei deflussi superficiali e di valutazione continua del livello di rischio atteso reso fruibile su una piattaforma informatica a beneficio delle autorità e dei gestori delle reti drenaggio.
ALTRE ATTIVITA' DI INNOVAZIONE
Nel corso del 2021, affiancati ai progetti finanziati, Iren ha portato avanti circa 40 iniziative e progetti autofinanziati, che hanno visto impegnate risorse interne ed esterne all'azienda. In particolare, per quanto riguarda le collaborazioni esterne, Iren ha attivato molteplici contratti di ricerca con università italiane, che hanno riguardato aspetti quali la progettazione e sperimentazione di soluzioni impiantistiche innovative a supporto dei business Iren, la realizzazione di modelli e l'individuazione di nuovi processi e servizi.
Si riportano di seguito alcuni progetti autofinanziati significativi.
Idrico
Nel corso dell'anno sono continuate le attività di ricerca per l'ottimizzazione delle reti acquedottistiche. In particolare, sono proseguiti i test di sensori per il monitoraggio dei transitori idraulici nelle reti di distribuzione idrica e della strumentazione al fine di individuare ed eliminare le cause generanti gli effetti dannosi per le tubazioni, causa di rotture. Iren ha inoltre avviato collaborazioni finalizzate a testare l'utilizzo di sonde specifiche per rilevare la presenza di acqua nelle biomasse mediante misura dei raggi cosmici sia in ambito acquedottistico che idroelettrico per la stima idrica dei manti nevosi.
Inoltre, Iren nel 2021 ha cofinanziato un Proof of Concept finalizzato all'analisi funzionale di smart meters innovativi caratterizzati da noise logger, che permettono la prelocalizzazione delle perdite idriche presenti nelle vicinanze del sito ove il misuratore è collocato.
Successivamente al deposito brevettuale di un nucleo tecnologico che ha dimostrato la fattibilità della tecnica della telemetria acustica e in continuità con le attività svolte nel corso del 2020, Iren ha realizzato nel 2021 i componenti di un sistema di trasmissione dati che impiega modem acustici, sperimentandoli su porzioni di rete realizzate in laboratorio (bed test) e sul campo. Al fine di ottenere componenti applicabili alle diverse tipologie di rete idrica sono state realizzate e testate 4 diverse coppie di ricettore/trasmettitore.
Sono poi proseguite le attività connesse alla ricerca di nuove tecnologie da applicare ai processi depurativi finalizzati all'ottimizzazione della gestione ed al recupero di materia ed energia dalla filiera. Relativamente alla gestione ottimizzata, nel corso del 2021, l'attività di scouting si è focalizzata su tecnologie per l'efficientamento energetico ed il monitoraggio on-line di processo. A seguito di tale attività, sono state attivati alcuni test in campo in merito a sistemi di miscelazione innovativi a basso consumo energetico e sonde per la rilevazione dell'attività metabolica dei batteri.
In ambito riduzione fanghi e recupero di materia ed energia sono proseguite le attività di collaborazione con startup ed enti di ricerca, con l'obiettivo di valutare rese ed applicabilità di processi innovativi come idrolisi, gassificazione/pirolisi o processi bio-tecnologici per l'estrazione di composti ad elevato valore, come i biopolimeri. In particolare, è stato approfondito, attraverso uno studio di fattibilità tecnico-economico, la possibilità di integrare processi di estrazione di biopolimeri (PHA) nella linea fanghi degli impianti di depurazione.
È inoltre proseguita l'attività di ricerca di cui all'accordo di collaborazione tra Hera, Iren, SMAT e A2A. Nel corso dell'anno, infatti, Iren ha continuato a mettere a fattor comune le proprie esperienze e conoscenze mediante sviluppi congiunti di progetti innovativi, con ricadute a beneficio delle stesse Aziende, con l'obiettivo di sviluppare la ricerca applicata, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico nell'ambito della gestione del servizio idrico. In particolare durante l'anno sono terminati i progetti dedicati (i) alla sensoristica per on‐line monitoring dedicato all'early warning; (ii) al recupero di sostanze utili alla produzione di bioplastiche dal ciclo di depurazione delle acque reflue urbane; (iii) alla gestione della presenza della Legionella nelle reti idriche confrontando metodiche analitiche differenti; (iv) al monitoraggio dei cloriti e clorati individuando interventi infrastrutturali e tecnologici, attività di controllo e mitigazione, e comportamenti nel campo della trasparenza e della comunicazione, in vista dell'entrata in vigore di nuovi limiti previsti dalla revisione della Direttiva Europea Acque Potabili per i due sottoprodotti della disinfezione (DBPs) Clorito e Clorato. Ulteriori progetti di ricerca di interesse comune sono stati definiti e verranno realizzati nel biennio 2022-2023.
Progetti inseriti nel programma di ricerca di Fondazione AMGA
Durante l'anno, Iren ha continuato la collaborazione nell'ambito dei progetti di ricerca finanziati da Fondazione AMGA riferiti a tematiche Economico-regolatorie e ad aspetti tecnico‐scientifici connessi alle risorse idriche, energetiche e ambientali. Tra i progetti di ricerca conclusi nel 2021 si annoverano:
applicazione di WSP al servizio idrico: aspetti metodologici e divulgativi per i portatori di interesse coinvolti;
riuso dei reflui depurati: analisi dell'impatto igienico-sanitario;
metodi di gestione ottimale dei sistemi di drenaggio urbano basati sul monitoraggio innovativo delle precipitazioni mediante tecnologia IOT Low.Power Wide-Area Network;
mercati in cerca di regolamentazione: le gare per le concessioni di distribuzione del gas;
la performance economica, ambientale e organizzativa del settore idrico italiano.
Alcuni progetti cominciati nel biennio precedente, anche a seguito dell'emergenza dovuta alla pandemia sono tuttora in corso e saranno completati durante l'anno 2022. Tra essi si ricordano:
indicatori di resilienza nei sistemi di distribuzione idrica rispetto a cambiamenti climatici e socio-economici;
regolazione dei servizi idrici e ambientali: analisi dei fattori che determinano i costi operativi e di capitale e possibili riflessi sui modelli di riconoscimento dei costi di tariffa;
applicabilità del Landfill Mining alle vecchie discariche in Italia.
Nel 2021 sono stati inoltre avviati i seguenti progetti selezionati nell'ambito della seconda edizione del bando Project 4.0, una call for proposal finalizzata a finanziare progetti di ricerca annuali afferenti ai settori idrico, energetico e ambientale:
valutazione del rischio residuo nell'effluente e nei fanghi di depurazione per la presenza dei microinquinanti emergenti e individuazione delle migliori tecnologie da adottare per ridurre il rischio;
valutazione della presenza di indicatori virali nei fanghi sia derivanti dalla depurazione delle acque reflue che dal trattamento del rifiuto organico attraverso metodi di biologia molecolare e microscopia elettronica;
sviluppo di una tecnologia innovativa per la degradazione di inquinanti emergenti attraverso l'impiego di fotocatalizzatori non convenzionali;
nanostrutture multifunzionali come catalizzatori per la produzione di energia pulita e la simultanea purificazione delle acque;
i depuratori: possibili hotspot nella diffusione delle antibiotico-resistenze?;
qualità delle acque ed esposoma: focus sui contaminanti emergenti derivanti da acque reflue;
stabilizzazione di PFAS in percolati da discarica;
analisi dei prezzi al dettaglio sui mercati energetici. Evidenza dal portale delle offerte ARERA;
gestione integrata degli asset in un contesto di rischio geo-idrologico e di cambiamenti climatici;
la leva della regolazione tariffaria per stimolare l'engagement e la awareness degli utenti verso comportamenti che favoriscano la prevenzione, il riuso e il riciclo dei rifiuti.
Ambiente
Nel corso del 2021, sono proseguite le attività di ricerca riguardanti lo scouting e l'analisi quanti-qualitative delle prestazioni energetiche ed ambientali di processi e tecnologie per la cattura e la conversione in prodotti ad alto valore aggiunto della CO₂ prodotta da diverse tipologie di emissioni. Nello specifico, per quanto riguarda la cattura e l'utilizzo dell'anidride carbonica prodotta da processi di upgrading del biogas, è stato sviluppato uno studio volto a valutare il potenziale di integrazione di colture algali con processi di digestione anerobica della FORSU (utilizzo nutrienti e CO₂; valorizzazione biomassa). Negli ultimi mesi dell'anno è stata inoltre avviata una attività di sperimentazione con l'obiettivo di testare un modulo automatizzato di vertical farming in atmosfera arricchita in CO₂ e valutarne l'applicabilità industriale come sistema di cattura e sequestro della stessa prodotta da flussi emissivi.
Sempre nell'ottica di una gestione ottimizzata dalla filiera dei rifiuti organici, è stata portata avanti un'analisi normativa e di mercato riguardo le possibili alternative per la valorizzazione di digestato/compost attraverso l'estrazione e la produzione di prodotti fertilizzati conformi alla nuova normativa Europea.
È inoltre proseguita l'attività di ricerca avviata nel 2020 finalizzata a definire e valutare un modello di correlazione tra la composizione chimica di emissioni gassose (in ambito trattamento rifiuti) e la concentrazione di odore.
Nel corso del 2021, sono proseguite le attività di ricerca riguardanti la valorizzazione delle bottom e fly ashes prodotte dagli impianti di incenerimento del Gruppo. In particolare, le attività svolte, che hanno coinvolto soggetti universitari ed industriali, si sono concentrate sull'analisi dello stato dell'arte tecnologico e sulla valutazione riguardo l'applicabilità industriale delle stesse. Nello specifico, è stato sviluppato un approfondimento in merito a processi innovativi per il trattamento ed il recupero di materia da fly ashes.
Riguardo al trattamento dei RAEE, in seguito allo sviluppo di uno studio di fattibilità con annesso test in campo di un sistema robotico basato su visione artificiale per l'automazione del processo di smontaggio degli schermi LCD a fine vita trattati nell'impianto TBD - Trattamento Beni Durevoli di Volpiano (TO), sono state avviate le attività per l'inserimento della linea industriale all'interno dello stesso impianto.
Infine, in merito al trattamento e recupero di rifiuti plastici, è stato avviato uno studio con l'obiettivo di quantificare la riduzione degli impatti emissivi derivanti dall'utilizzo del Bluair®, prodotto da I-BLU, quale agente riducente in acciaieria.
Energia
Innovazione Industria 4.0
Iren continua a portare avanti un'attività di ricerca di soluzioni innovative rientranti nella definizione di "Industria 4.0" applicabili alla Business Unit Energia, con particolare riferimento al settore della manutenzione. L'analisi si è focalizzata su verticali specifiche, ossia la sicurezza dell'operatore, il monitoraggio di infrastrutture ed i big data, concentrandosi sui settori termoelettrico, idroelettrico e teleriscaldamento.
Nel corso del 2021, sono proseguite le attività di test tramite droni per le ispezioni di dighe, invasi e versanti rocciosi. Si è avviato anche il processo di industrializzazione del prototipo di rover per l'ispezione delle gallerie di derivazione con la definizione delle specifiche e dei requisiti: il robot, una volta ultimato, sarà in grado di percorrere le gallerie acquisendo immagini e mappature 3D, comunicando con l'esterno mediante una rete wireless durante l'ispezione. Inoltre, sulla base delle esperienze positive in ambito idroelettrico, si sono avviati test sull'utilizzo di sistemi "smart glasses" anche in ambito termoelettrico.
Nei mesi più freddi del 2021, è stata nuovamente utilizzata la tecnica sperimentale di monitoraggio delle reti di teleriscaldamento attraverso volo aereo. Grazie all'impiego di una termocamera ad alta risoluzione, montata su un velivolo, è stato possibile sorvolare, in una notte invernale, la città di Torino e identificare attraverso un software di elaborazione delle immagini termiche le perdite di acqua e calore della rete. Inoltre, sulla base della mappatura termica ottenuta, è stato condotto un progetto di ricerca per lo sviluppo di algoritmi di machine learning per analisi predittive e multi-temporali con l'obiettivo di sviluppare modelli e metodi di manutenzione avanzata e predittiva della rete di teleriscaldamento di Torino.
Altre innovazioni in ambito energetico
In ambito ricerca, nel corso dell'anno, Iren ha:
promosso un progetto per la realizzazione di una filiera integrata di produzione di idrogeno da elettrolisi alimentata da impianti FER-E (idroelettrico e termovalorizzazione) di proprietà del Gruppo ed il suo utilizzo nel settore mobilità nell'area di Torino. Sul tema idrogeno, Iren è attiva ai tavoli di enti ed associazioni locali e nazionali e segue costantemente gli aggiornamenti della normativa in materia di produzione, distribuzione e uso dell'idrogeno;
condotto un'analisi di fattibilità preliminare delle prestazioni energetiche ed ambientali di processi e tecnologie per la cattura e la conversione di CO2 da termovalorizzazione dei rifiuti in prodotti ad alto valore aggiunto (chemicals, gas, fuels etc.);
trasformato una porzione del parcheggio scoperto della sede Martinetto in un laboratorio sperimentale per il test di sistemi di smart lighting e tecnologie per la smart city. In tale area sono stati installati corpi illuminanti innovativi di produttori diversi equipaggiati sia con sensori in grado di elaborare stimoli esterni (radar, sensori di presenza), sia controllabili da remoto tramite una piattaforma capace di integrare al suo interno input provenienti da banche dati differenti. L'area ha visto anche l'installazione di sensori di qualità dell'aria connessi tramite sia WiFi sia LoRaWAN e il testing di un sistema di illuminazione pubblica integrante una colonnina di ricarica dei veicoli elettrici;
proseguito la sperimentazione, su un'utenza della rete di teleriscaldamento di Torino, di sistemi di accumulo innovativi basati su materiali a cambiamento di fase (PCM), con l'obiettivo di valutarne le prestazioni in termini di efficienza di carica-scarica e di riduzione del picco mattutino, con conseguente aumento dell'energia termica disponibile in rete, utile ad alimentare nuove utenze a parità di infrastruttura;
avviato un progetto di ricerca per l'analisi degli scenari evolutivi dei consumi termici causati da variazioni, nel tempo, di fattori tecnici ed esogeni e dei possibili effetti sulla rete di teleriscaldamento di Torino e sui gruppi di produzione;
condotto una ricerca per stimare gli impatti della mobilità elettrica pubblica e privata sulla rete di distribuzione di energia elettrica di Torino, con l'obiettivo di supportare le decisioni inerenti allo sviluppo della rete;
condotto due progetti per testare soluzioni a supporto delle comunità energetiche rinnovabili. In un primo pilota ci si è concentrati sul test delle piattaforme di gestione con un particolare focus sulla User Experience e l'ottimizzazione supervisionata delle batterie. Il secondo pilota ha visto come focus il testing dei Dispositivi Utente in grado di comunicare con i contatori di seconda generazione e fornire informazioni utili alla gestione sia delle Comunità Energetiche sia dei Controllori Infrastrutture di Ricarica;
avviato un'attività di testing di soluzioni per servizi di Smart Charging al servizio della flotta aziendale, con implementazione di un pilota presso il parcheggio multi-piano della sede Iren di Torino Martinetto con servizio integrato nel gestionale della flotta tramite attivazione di Application Programming Interface;
sviluppato uno studio sull'innovazione in ambito mobilità elettrica, con un focus sullo stato dell'arte tecnologico e normativo per quanto riguarda il V1G, il V2G e il plug&charge e l'analisi delle start-up attive nel settore;
condotto una ricerca sui protocolli per garantire l'interoperabilità dei sistemi di illuminazione pubblica al servizio della smart-city con un particolare focus sulle piattaforme per la gestione supervisionata e i protocolli innovativi come TalQ o Ucifi;
avviato uno studio sulle centraline di gestione dei carichi domestici per la massimizzazione dell'autoconsumo di energie rinnovabili installate a livello di casa unifamiliare. Lo studio verterà sull'integrazione di sistemi di riscaldamento/raffrescamento, elettrodomestici e sistemi a batteria in un'unica logica integrata che consideri la produzione fotovoltaica in situ;
portato a termine il progetto LoRa Castellarano, che ha previsto la realizzazione della rete di connettività IoT basata su protocollo di comunicazione LoRaWAN a copertura del Comune di Castellarano. Il progetto ha testato soluzioni sensoristiche distribuite al servizio della smart city, a partire dagli asset gestiti direttamente da IREN, quali la rete di distribuzione del gas, la rete idrica dell'acqua potabile, la raccolta dei rifiuti, fino ad includere servizi aggiuntivi per la cittadinanza, quali il monitoraggio delle condizioni metereologiche, della qualità dell'aria, dei passaggi di automobili, del rumore, dei parcheggi e delle condizioni di comfort di alcuni stabili di proprietà del Comune. Il progetto pilota si è concluso il 30 giugno 2021.
Corporate Venture Capital - Iren UP
Nel corso del 2021 sono state svolte anche numerose attività nell'ambito del programma di Corporate Venture Capital.
È proseguita nel corso dell'anno la collaborazione con la startup Re Mat, attiva nel riciclo del Poliuretano: è stata infatti conclusa un'ulteriore tranche di finanziamento finalizzata all'avvio dell'impianto e dell'accordo commerciale con Iren Ambiente. Inoltre, nel corso dell'anno è stata conclusa un'importante operazione d'investimento nella startup Enerbrain, attiva nel settore dell'efficienza energetica: l'investimento ha visto la partecipazione di altri investitori istituzionali e un'importante player industriale internazionale. Riguardo l'altra startup in portfolio, i-Tes, si sono prorogati i termini contrattuali di collaborazione per un ulteriore anno. Infine, è stato concluso a fine anno un accordo di sperimentazione con una società innovativa attiva nell'ambito dell'agritech.
Il Gruppo ha inoltre partecipato ad eventi e collaborazioni istituzionali, come il Premio Nazionale Innovazione (PNI) e Techstars, che hanno permesso di proseguire le attività di scouting di nuove startup, individuando nuovi possibili target d'investimento e attività di open innovation per il 2022.
La ricerca ed analisi delle startup a livello nazionale nel corso del 2021 ha prodotto contatti con più di 200 startup e con una ventina di queste sono in corso attività di Open Innovation.
Iren e la Sostenibilità
La sostenibilità è al centro della strategia del Gruppo Iren che rendiconta le proprie politiche e performance con particolare riguardo alle tematiche ambientali, sociali, relative al personale, ai diritti umani, alla lotta alla corruzione attiva e passiva.
Tali temi, insieme agli altri individuati come prioritari dall'analisi di materialità, condotta coinvolgendo gli stakeholder, sono rendicontanti e approfonditi nel Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Iren che assolve anche la funzione di Dichiarazione consolidata di carattere non Finanziario (DNF) prevista dal D.Lgs. 254/2016. Una funzione sostanziale che sottolinea come l'approccio strategico alla responsabilità sociale assuma sempre più importanza nel lungo termine per la competitività delle imprese e che rafforza l'orientamento del Gruppo sia in termini di trasparenza informativa sia nel considerare la sostenibilità una leva strategica di crescita.
Il Gruppo Iren integra lo sviluppo sostenibile nel proprio modello di business, in linea con gli Obiettivi delle Nazioni Unite (UN Sustainable Development Goals - SDGs). Anche nella predisposizione del Piano Strategico al 2030 è stata effettuata una valutazione degli SDGs ai quali Iren contribuisce e può contribuire maggiormente in futuro. Sono stati analizzati tutti i 17 SGDs, con i relativi target, e sono stati identificati gli ambiti di attività del Gruppo che contribuiscono al loro raggiungimento, permettendo di selezionare 9 Obiettivi prioritari, che sono stati assunti nel Piano Strategico con specifici impegni e target che vengono costantemente monitorati e rendicontati.
Nella rendicontazione non finanziaria relativa all'esercizio 2021 vengono introdotte, in modo esaustivo, le raccomandazioni della Task force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board con riferimento alla governance (governo societario in merito alle questioni climatiche), alla strategia (illustrazione dei principali rischi e opportunità legati al cambiamento climatico, dei differenti scenari considerati e della strategia sviluppata come risposta per mitigare e adattarsi ai rischi e massimizzarne le opportunità), ai rischi (descrizione del processo di identificazione, valutazione e gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico), alle metriche e obiettivi (metriche legate al cambiamento climatico utilizzate e principali obiettivi fissati per promuovere un modello di business low carbon). La rendicontazione si arricchisce, inoltre, dell'informativa richiesta dalla Tassonomia Europea (Regolamento UE 2020/852), il sistema unico di classificazione delle attività economiche considerate ambientalmente sostenibili che definisce anche le linee di disclosure delle informazioni legate all'ambiente e al clima.
Il Bilancio di Sostenibilità/Dichiarazione non finanziaria - a cui si rimanda ai sensi del D.Lgs. 254/2016 - rappresenta quindi sempre più uno strumento sia di trasparenza verso tutti gli stakeholder sia di monitoraggio dell'operatività, degli impatti economici, ambientali e sociali.
Il documento è predisposto, sotto il coordinamento della Direzione Corporate Social Responsibility e Comitati Territoriali, in conformità con lo Standard GRI (Global Reporting Initiative) e del supplemento Utility del settore elettrico - G4 Sector Disclosure, ed è sottoposto ad approvazione del Consiglio d'Amministrazione contestualmente al progetto di Bilancio d'esercizio e al Bilancio consolidato.
Altre informazioni
Protezione delle persone fisiche con riferimento ai dati personali
Nel corso del 2021 è proseguita per Iren S.p.A. e per le principali Società del Gruppo l'attività di adeguamento, monitoraggio e implementazione del Sistema Privacy aziendale, in applicazione dei principi normativi di cui al Regolamento UE 679/16 (GDPR) ed alla normativa nazionale vigente (D. Lgs. 196/2003 e s.m.i., provvedimenti integrativi emessi dal Garante Privacy, ecc.).
Il GDPR ha cambiato sostanzialmente il concetto di protezione dei dati personali, con l'obiettivo di rafforzare i diritti connessi alla protezione della sfera individuale delle persone fisiche, introducendo tra l'altro, i concetti di privacy by design e by default e di accountability, obbligando così le Società a valutare e adottare le migliori prassi al fine di minimizzare il trattamento dei dati personali.
Il Sistema Privacy aziendale, oggetto di costante monitoraggio e miglioramento, ha portato all'individuazione del Data Protection Officer (DPO) di Iren S.p.A. nella figura della Responsabile Compliance Sistema 231 e Privacy, successivamente designata dal Titolare del trattamento (AD di Iren S.p.A.). Lo stesso ha poi dato istruzione, nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento sulle società controllate, ai Titolari del trattamento delle stesse, affinché provvedessero alla nomina del DPO nella stessa persona scelta per la Capogruppo.
Successivamente tutti i Titolari delle principali Società del Gruppo hanno provveduto pertanto a designare il DPO nella persona del DPO di Capogruppo e a darne opportuna comunicazione all'Autorità di Controllo. Nel corso del 2021 le attività di adeguamento e monitoraggio del Sistema Privacy aziendale hanno portato, tra l'altro, al costante supporto alle strutture di business su tutte le tematiche inerenti il trattamento di dati personali (tra cui ad es., l'introduzione del Green Pass in ambito lavorativo privato, etc.), nonché alla revisione di alcune delle procedure contenenti regole comportamentali da attuarsi da parte del personale. Sono inoltre in costante aggiornamento i Registri dei trattamenti, previsti ai sensi dell'art. 30 GDPR. Tali documenti, revisionati per ciascuna società con cadenza annuale, sono previsti dalla normativa con la finalità di fornire piena consapevolezza circa i trattamenti in essere, identificando, tra gli altri, alcuni elementi di particolare rilevanza quali dati trattati, tempi di conservazione, livelli di rischio, etc.
Controllo di società all'estero
Si segnala che la Società non controlla società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea. Inoltre, si evidenzia che Iren S.p.A. non è sottoposta all'attività di direzione e coordinamento di altra società.
Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Societari e Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Societari e la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, approvate dall'organo di amministrazione e pubblicate entro i termini di Legge, comprendono le informazioni non richiamate nel successivo capitolo "Informazioni sulla Corporate Governance", così come previste dagli articoli 123-bis e 123-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni.
Informazioni sulla Corporate Governance
PREMESSA
IREN S.p.A. (in seguito "Iren") rappresenta il risultato della fusione per incorporazione di Enìa S.p.A. nell'allora IRIDE S.p.A., che ha avuto efficacia il 1° luglio 2010. La fusione fra IRIDE ed Enìa è stata promossa dai Soci di controllo delle medesime - rispettivamente FSU S.r.l. (in allora controllata pariteticamente dai Comuni di Torino, attraverso FCT Holding S.p.A., e di Genova) ed i Comuni di Reggio Emilia, Parma, Piacenza ed altri Comuni dell'area emiliana sottoscrittori di patti parasociali ad hoc - con l'obiettivo di dare vita ad una nuova entità in grado di sviluppare sinergie industriali e di rappresentare un polo per ulteriori aggregazioni sul mercato nazionale.
Alla data di riferimento della presente relazione, sono vigenti fra gli azionisti pubblici di Iren S.p.A. tre Patti Parasociali, di seguito elencati:
Patto FSU - FCT - Metro Holding Torino - c.d. Parti Emiliane - Soci Spezzini, efficace dal 5 aprile 2019.
Tale patto (in seguito anche il "Patto Parasociale") è riconducibile ad un sindacato di blocco e di voto avente la finalità di garantire lo sviluppo della Società, delle sue partecipate e della sua attività, nonché di assicurare alla medesima unità e stabilità di indirizzo, anche attraverso l'utilizzo dello strumento della maggiorazione del voto, ed in particolare: (i) determinare modalità di consultazione ed assunzione congiunta di talune deliberazioni dell'Assemblea dei soci della Società; e (ii) disciplinare taluni limiti alla circolazione delle azioni conferite.
Il Patto ha durata di 3 anni e si rinnoverà tacitamente, salva la facoltà di recesso con le modalità e nei termini di cui al Patto, per ulteriori 2 anni; successivamente, ogni eventuale ulteriore rinnovo dovrà essere preventivamente concordato per iscritto. In data 21 maggio 2021 hanno aderito al Patto Parasociale (i) la Società per la Trasformazione del territorio Holding S.p.A. (STT Holding) apportando n. 15.341.0000 azioni ordinarie delle quali 10.000.000 al Sindacato di Blocco; (ii) la società Metro Holding Torino S.r.l. apportando n. 32.500.000 azioni ordinarie, delle quali 6.500.000 al Sindacato di Blocco.
Sub Patto Parti Emiliane, efficace dal 5 aprile 2019.
Tale patto intende, tra l'altro, determinare i rispettivi diritti e obblighi, al fine di (i) assicurare un'unità di comportamento e una disciplina delle decisioni che dovranno essere assunte dai pattisti emiliani nell'ambito di quanto previsto dal Patto FSU- FCT-Parti Emiliane-Soci Spezzini; (ii) prevedere ulteriori impegni ai fini di garantire lo sviluppo della Società, delle sue partecipate e della sua attività, nonché di assicurare alla medesima unità e stabilità di indirizzo; (iii) attribuire un diritto di prelazione a favore degli aderenti nell'ipotesi di cessione delle azioni della Società diverse dalle azioni oggetto del Sindacato di Blocco ai sensi del Patto; nonché (iv) conferire al Comune di Reggio Emilia mandato irrevocabile ad esercitare, per conto dei pattisti, i diritti attribuiti a questi ultimi ai sensi del Patto.
Il Sub Patto Parti Emiliane ha durata di 3 anni e si rinnoverà tacitamente, salva la facoltà di recesso con le modalità e nei termini di cui al medesimo Sub Patto, per ulteriori 2 anni; successivamente, ogni eventuale ulteriore rinnovo dovrà essere preventivamente concordato per iscritto.
Sub Patto Parti Piemontesi, efficace dal 28 settembre 2021.
Tale patto è riconducibile ad un sindacato di voto mediante il quale i soci FCT Holding S.p.A. e Metro Holding Torino hanno inteso disciplinare i reciproci rapporti quali soci di Iren, anche nell'ambito del più ampio Patto Parasociale sottoscritto con altri soci di Iren in data 5 aprile 2019. Più nel dettaglio, le Parti Piemontesi intendono 1) coordinarsi reciprocamente al fine di individuare, nei limiti previsti dal Sub Patto Piemontese: i) candidature condivise nell'ambito dei poteri di nomina degli amministratori e dei sindaci, come disciplinati dal Patto Parasociale; ii) orientamenti comuni in relazione alle decisioni da assumere sulle delibere assembleari di cui all'art. 6-bis dello Statuto di Iren, nonché sulle delibere assembleari relative alle seguenti materie (a) la modifica delle previsioni statutarie che disciplinano i limiti al possesso azionario; (b) la modifica delle previsioni statutarie relative alla composizione e nomina degli organi sociali; (c) le modifiche statutarie riguardanti i quorum costitutivi e deliberativi e le competenze delle Assemblee e del Consiglio di Amministrazione; (d) la sede sociale; (e) fusioni, scissioni (diverse da quelle ex artt. 2505, 2505-bis e 2506-ter, ultimo comma, del codice civile) nonché altre operazioni straordinarie sul capitale, ad eccezione di quelle obbligatorie per legge; e (f) la liquidazione della Società; 2) conferire ad FCT mandato irrevocabile, anche nell'interesse di FCT medesima, ad esercitare i diritti conferiti dal Patto Parasociale a FCT in conformità con quanto stabilito nel Sub-Patto Piemontese.
Il Sub patto Parti Piemontesi ha durata sino al 5 aprile 2022 (Prima Data di Scadenza) e si rinnova tacitamente alla scadenza per un periodo di ulteriori 2 anni, salva disdetta da comunicarsi almeno 6 mesi prima della scadenza.
Nel corso dell'esercizio 2021, sono avvenute le seguenti variazioni nella struttura dell'assetto proprietario pubblico IREN:
in data 1° marzo 2021 è variato il numero dei diritti di voto conferiti al Patto Parasociale per effetto dell'attribuzione del voto maggiorato a n. 32.750.000 azioni detenute da Finanziaria Sviluppo Utilities S.r.l. (FSU);
in data 21 maggio 2021
hanno aderito al Patto Parasociale (i) STT Holding apportando n. 15.341.0000 azioni ordinarie delle quali 10.000.000 al Sindacato di Blocco; (ii) Metro Holding Torino apportando n. 32.500.000 azioni ordinarie, delle quali 6.500.000 al Sindacato di Blocco;
il Comune di Parma ha conferito al Sindacato di Blocco ulteriori n. 1.534.179 azioni;
la società Parma Infrastrutture S.p.A. ha apportato al Sindacato di Blocco n. 6.500.000 azioni ordinarie.
Nel periodo dal 27 maggio 2021 al 21 dicembre 2021 (i) n. 2 aderenti hanno complessivamente venduto n. 1.150.000 azioni, in particolare il Comune di Boretto ha venduto n. 50.000 azioni ed il comune di La Spezia ha venduto n. 1.100.000 azioni; (ii) è variato il numero dei diritti di voto conferiti al patto Parasociale per effetto dell'attribuzione del voto Maggiorato per n. 158.492 azioni detenute dal Comune di Deiva Marina a far data dal 1° giugno 2021 ed in data 1° dicembre 2021 per n. 387.000 azioni detenute dal Comune di Piacenza.
Da ultimo, si specifica che, nel corso dell'esercizio 2021 nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2020, Iren ha acquistato n. 1.987.641 azioni proprie per una quota pari allo 0,15% del capitale sociale. Alla data del 31 dicembre 2021, Iren detiene n. 17.855.645 azioni proprie pari all'1,37% del capitale sociale.
La Società adotta un sistema di governo societario di tipo tradizionale. Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e, in particolare, della facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale, anche organizzando la Società ed il Gruppo per aree di business, siano esse strutturate in società o divisioni operative, esclusi soltanto gli atti che la legge e lo statuto stesso riservano all'assemblea.
Ai sensi del vigente Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione delega proprie competenze ad uno o più dei suoi componenti e può inoltre attribuire al Presidente, al Vice Presidente e all'Amministratore Delegato deleghe, purché non confliggenti le une con le altre.
Dichiarazione circa l'osservanza delle norme in materia di governo societario
Il sistema di corporate governance di Iren è in linea con le previsioni del Testo Unico della Finanza (in seguito "TUF") e del Codice di Corporate Governance approvato dal Comitato italiano per la Corporate Governance in data 31 gennaio 2020, efficace dal 1° gennaio 2021 (in seguito "Codice"), cui la Società ha dichiarato di aderire con delibera consiliare del 18 dicembre 2020.
A valle dell'adesione è stata data informativa al pubblico mediante comunicato stampa diffuso al mercato. In pari data, il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il documento nel quale viene data evidenza delle soluzioni di governance adottate dalla Società con riferimento alle previsioni del nuovo Codice, pubblicato sul sito web del Gruppo IREN (www.gruppoiren.it), nella Sezione "Investitori - Corporate Governance - Documenti societari".
Il vigente Statuto sociale è coerente con le disposizioni TUF e le altre previsioni di legge o regolamentari applicabili alle società quotate.
In particolare lo Statuto prevede, fra l'altro, che:
gli amministratori debbano essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge e dalle norme regolamentari in materia (art. 147-quinquies TUF);
almeno due componenti del Consiglio di Amministrazione debbano possedere i requisiti di indipendenza stabiliti dalla normativa applicabile (art. 147-ter, comma 4 e art. 148, comma 3 TUF);
la nomina dei componenti dell'intero Consiglio di Amministrazione avvenga sulla base di liste (art. 147-ter, primo comma TUF);
agli azionisti di minoranza spetti la nomina di almeno due dei Consiglieri di Amministrazione (art. 147-ter, comma 3 TUF);
sia rispettata l'equilibrata rappresentanza tra i generi nella composizione degli organi sociali (art. 147-ter, comma 1-ter e art. 148, comma 1-bis TUF);
un componente effettivo e un componente supplente del Collegio Sindacale siano eletti dalla lista presentata dalla minoranza (art. 148, comma 2 TUF);
il Presidente del Collegio Sindacale ed un sindaco supplente siano nominati sulla base della lista presentata dalla minoranza (art. 148, comma 2-bis TUF);
sia nominato un soggetto preposto alla redazione dei documenti contabili societari, fissandone i requisiti di professionalità ed i poteri e i compiti attribuiti allo stesso (art. 154-bis TUF).
In data 22 maggio 2019 l'Assemblea dei Soci di Iren, riunitasi inter alia per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, ha proceduto altresì alla nomina del Consiglio di Amministrazione della Società per il triennio 2019-2021, con scadenza alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.
Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 22 maggio 2019, al Presidente neo-nominato, Renato Boero, sono stati attribuiti poteri, deleghe e responsabilità in materia di comunicazione e relazioni esterne, rapporti istituzionali (inclusi i rapporti con i Regolatori, con le Regioni ed Enti Locali) e merger & acquisition.
Al Vice Presidente, Moris Ferretti, sono stati attribuiti poteri, deleghe e responsabilità in materia di affari societari, corporate compliance, corporate social responsability (cui compete anche il supporto per le attività dei Comitati per il territorio), risk management, internal auditing.
All'Amministratore Delegato, Massimiliano Bianco, sono stati attribuiti poteri, deleghe e responsabilità in materia di amministrazione, finanza e controllo (incluso investor relations); personale, organizzazione e sistemi informativi; approvvigionamenti, logistica e servizi; affari legali; strategie, studi e affari regolatori; business units Energia, Mercato, Reti ed Ambiente nonché ampie deleghe e poteri di rappresentanza.
In data 2 luglio 2019, contestualmente alla sua nomina quale Direttore Generale, il Consiglio di Amministrazione di Iren ha attribuito a Massimiliano Bianco poteri e deleghe di tipo operativo, con impatto trasversale sulle Direzioni e sulle Business Unit.
Nel corso della seduta del 29 maggio 2021, il Consiglio di Amministrazione di Iren, ha cooptato, ai sensi dell'art. 2386 cod. civ., l'ing. Gianni Vittorio Armani in qualità di Consigliere della Società e lo ha nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale in sostituzione del dott. Massimiliano Bianco, che ha rassegnato le dimissioni dalle predette cariche con efficacia a partire dalla medesima data. All'ing. Gianni Vittorio Armani sono stati attribuiti poteri, deleghe e responsabilità nelle medesime materie sopra riportate.
Inoltre, in ossequio alle previsioni del Codice, con deliberazioni assunte nelle sedute del 22 e 30 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione ha nominato:
un Comitato per la Remunerazione e le Nomine (in seguito anche "CRN");
un Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (in seguito anche "CCRS").
In ossequio a quanto previsto dal Regolamento Consob e dalla vigente Procedura OPC, con deliberazione assunta nella seduta del 22 maggio 2019 (modificata con deliberazione assunta in data 30 maggio 2019), il Consiglio di Amministrazione ha altresì nominato il Comitato di Amministratori Indipendenti per la trattazione delle Operazioni con Parti correlate, denominato Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (in seguito anche "COPC").
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Come sopra accennato, in data 22 maggio 2019, l'Assemblea degli Azionisti ha nominato l'attuale Consiglio di Amministrazione, composto da quindici consiglieri, in carica per gli esercizi 2019/2020/2021 (sino all'approvazione del bilancio della Società al 31 dicembre 2021).
Di seguito se ne riporta la composizione alla data della presente Relazione:
Carica | Nome e Cognome | Luogo di nascita | Data di nascita |
Presidente del Consiglio di Amministrazione | Renato Boero | Torino (TO) | 9 marzo 1962 |
Vice Presidente | Moris Ferretti | Reggio Emilia | 28 maggio 1972 |
Amministratore Delegato e Direttore Generale | Gianni Vittorio Armani | Tradate (VA) | 24 luglio 1966 |
Amministratore | Sonia Maria Margherita Cantoni | Milano | 16 febbraio 1958 |
Amministratore | Pietro Paolo Giampellegrini | Massa (MS) | 14 novembre 1968 |
Amministratore | Enrica Maria Ghia | Roma | 26 novembre 1969 |
Amministratore | Alessandro Giglio | Genova | 30 luglio 1965 |
Amministratore | Francesca Grasselli | Reggio Emilia | 13 giugno 1979 |
Amministratore | Maurizio Irrera | Torino | 17 settembre 1958 |
Amministratore | Cristiano Lavaggi | Carrara (MS) | 8 agosto 1975 |
Amministratore | Ginevra Virginia Lombardi | Viareggio (LU) | 4 luglio 1966 |
Amministratore | Giacomo Malmesi | Parma | 29 ottobre 1971 |
Amministratore | Gianluca Micconi | Ponte dell'Olio (PC) | 19 marzo 1956 |
Amministratore | Tiziana Merlino | Finale Ligure (SV) | 8 giugno 1974 |
Amministratore | Licia Soncini | Roma | 24 aprile 1961 |
Ai sensi dell'articolo 25 dello Statuto sociale vigente, le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione di IREN sono assunte con il voto favorevole della maggioranza assoluta degli Amministratori in carica.
Per le materie indicate all'articolo 25.5 dello statuto (le "Materie Rilevanti") le deliberazioni del Consiglio sono invece assunte con il voto favorevole di almeno 12 Consiglieri.
Gli articoli 18, 19 e 20 dello Statuto disciplinano la nomina, le modalità e i criteri di presentazione delle liste per l'elezione degli Amministratori, che avviene con il sistema del voto di lista.
Nel corso dell'esercizio 2021 il Consiglio di Amministrazione di IREN ha tenuto n. 22 riunioni.
Al 31 dicembre 2021, nel Consiglio di Amministrazione, formato da 15 amministratori, 9 di essi risultano in possesso di requisiti di indipendenza sia ai sensi del combinato disposto degli artt. 147-ter, comma 4, e 148, comma 3, TUF, sia ai sensi della Raccomandazione n. 7 del Codice.
Il Consiglio di Amministrazione valuta l'indipendenza dei propri componenti avendo riguardo più alla sostanza che alla forma. L'indipendenza degli amministratori è valutata dal Consiglio di Amministrazione subito dopo la nomina e, successivamente, con cadenza almeno annuale, ovvero nel corso del mandato al ricorrere di circostanze rilevanti ai fini dell'indipendenza. L'esito delle valutazioni del Consiglio è comunicato al mercato, con le modalità individuate nel Codice.
Alla data del 31 dicembre 2021, si è tenuta 1 (una) riunione degli Amministratori Indipendenti, ai sensi della Raccomandazione n. 5 del Codice. Nel corso dell'esercizio 2021, si è altresì tenuto un incontro al quale, oltre ad alcuni Amministratori Indipendenti, tra cui la coordinatrice dei medesimi, hanno partecipato gli Amministratori Esecutivi.
La Società ha istituito un sistema premiante di breve periodo (MBO) per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Capogruppo e i Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo: gli obiettivi vengono fissati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione e dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società - previo parere del Comitato per la Remunerazione e le Nomine della Società - su base annuale e, ove raggiunti, nella misura stabilita in esito ad istruttoria condotta dal Comitato, danno diritto al percepimento del relativo premio (previa delibera del Consiglio di Amministrazione, per quanto attiene alla figura dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale).
Nel corso della seduta del 27 novembre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, sulla base dell'istruttoria condotta dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine, ha approvato il Piano di Incentivazione di Lungo Termine Monetario 2019-2021 per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo e altre risorse (c.d. "Risorse Chiave") che possono contribuire in modo rilevante al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale 2018-2023 (quale approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 settembre 2018).
Per maggiori informazioni sulla politica di remunerazione, si rinvia alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022 e sui compensi corrisposti 2021, messa a disposizione degli azionisti, nel rispetto dei termini previsti dalla vigente normativa, in vista dell'Assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021.
Come previsto dal Codice Civile, gli amministratori che hanno un interesse in una particolare operazione lo comunicano preventivamente. In merito, con deliberazione assunta in data 28 giugno 2021, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il vigente testo della Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate di IREN.
COMITATO PER LA REMUNERAZIONE E LE NOMINE
Il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno un Comitato per la Remunerazione e le Nomine (in seguito anche "CRN"), composto da tre Amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti, tra i quali il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Presidente.
Il Comitato ha le funzioni istruttorie, propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione, di cui al Codice nonché al Regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. in data 1° agosto 2018 (e di cui il CRN in carica ha preso atto nella prima riunione utile successiva all'insediamento), infra elencate:
formulare proposte al Consiglio di Amministrazione della Società in ordine alla definizione della politica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo IREN (top management, come definito nel Codice), in conformità con la normativa vigente e avuto riguardo ai criteri raccomandati dal Codice, previa interazione con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità della Società, per quanto attiene ai profili di rischio;
sottoporre all'approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società la Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta ai sensi dell'art. 123-ter TUF, per la sua presentazione all'Assemblea degli azionisti convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio;
valutare periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica di cui supra sub a), avvalendosi a tale ultimo riguardo delle informazioni fornite dai competenti organi delegati e formulando al Consiglio di Amministrazione proposte in materia;
presentare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione della Società sulla remunerazione degli amministratori esecutivi e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di breve e di medio-lungo periodo connessi a tale remunerazione;
monitorare l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance di breve e di medio-lungo periodo di cui al punto supra sub d);
formulare al Consiglio di Amministrazione della Società le proposte relative alla remunerazione dei componenti dei Comitati costituiti all'interno del Consiglio stesso;
istruire il procedimento di auto-valutazione annuale (c.d. board evaluation) sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati nonché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica; nello specifico, previo coordinamento con il Presidente del Consiglio di Amministrazione, il Comitato individua i temi oggetto della valutazione, avuto riguardo alle best practices, anche avvalendosi dell'assistenza di un consulente esperto nel settore;
tenuto conto degli esiti della board evaluation di cui supra sub g), formulare pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso e dei suoi Comitati (inclusi i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza dei relativi membri) ed esprimere raccomandazioni in merito alle figure professionali e manageriali la cui presenza all'interno del Consiglio sia ritenuta opportuna, affinché il Consiglio di Amministrazione possa esprimere il proprio orientamento agli azionisti prima della nomina del nuovo organo amministrativo;
esprimere raccomandazioni al Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi di Amministratore o di Sindaco in altre Società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore di IREN S.p.A., tenendo in considerazione la partecipazione dei Consiglieri ai Comitati costituiti all'interno del Consiglio;
esprimere raccomandazioni al Consiglio di Amministrazione in merito a eventuali fattispecie problematiche connesse all'applicazione del divieto di concorrenza previsto a carico degli Amministratori dall'art. 2390 cod. civ.;
compatibilmente con le vigenti disposizioni statutarie, proporre al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore nei casi di cooptazione ex art. 2386, comma 1, cod. civ., ove occorra sostituire Amministratori indipendenti, assicurando il rispetto delle prescrizioni sul numero minimo di amministratori indipendenti e sulle quote riservate al genere meno rappresentato;
effettuare l'istruttoria sulla predisposizione del piano per la successione degli Amministratori esecutivi, qualora il Consiglio di Amministrazione valuti di adottare tale piano;
riferire, per il tramite del suo Presidente, sulle questioni più rilevanti esaminate dal Comitato in occasione della prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione di IREN;
riferire sulle modalità di esercizio delle proprie funzioni all'Assemblea degli azionisti convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio, tramite il suo Presidente ovvero altro componente da questi indicato.
Nessun Consigliere prende parte alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione della Società relative alla propria remunerazione, salvo che si tratti di proposte che riguardano la generalità dei componenti i Comitati costituiti nell'ambito dell'organo amministrativo.
Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione.
Nel caso di operazioni aventi ad oggetto le remunerazioni degli Amministratori della Società e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo IREN, il Comitato svolge altresì le funzioni di Comitato di amministratori indipendenti preposto all'esame e all'istruttoria di cui alla vigente Procedura OPC, limitatamente ai casi in cui la sua composizione permette di soddisfare i requisiti minimi di indipendenza e non correlazione dei suoi membri richiesti dal Regolamento Consob O.P.C..
Con deliberazioni assunte in data 22 e 30 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione di IREN ha individuato, quali membri del Comitato per la Remunerazione e le Nomine per il triennio 2019-2021, i seguenti Amministratori:
Pietro Paolo Giampellegrini, ravvisando in capo al medesimo il possesso di una adeguata conoscenza ed esperienza in materia di politiche retributive;
Maurizio Irrera, ravvisando in capo al medesimo il possesso di una adeguata conoscenza ed esperienza in materia di politiche retributive;
Francesca Grasselli, ravvisando in capo al medesimo il possesso di una adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria e di politiche retributive.
In data 30 maggio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A. ha nominato il Presidente del CRN nella persona dell'avv. Pietro Paolo Giampellegrini, in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi degli artt. 147-ter, comma 4, e 148, comma 3, TUF nonché ai sensi della Raccomandazione n. 7 del Codice.
Nel corso dell'esercizio 2021 il Comitato per la Remunerazione e le Nomine si è riunito 17 volte (di cui 3 volte in via congiunta con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità), elaborando proposte e pareri che sono riportati nei verbali delle riunioni del Comitato medesimo. Alle riunioni del Comitato tenutesi nell'esercizio ha partecipato almeno un Sindaco effettivo della Società, come da Regolamento del Comitato.
COMITATO CONTROLLO, RISCHI E SOSTENIBILITÁ
In ossequio a quanto stabilito dal Codice, il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno un Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (in seguito anche "CCRS"), composto da quattro Amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti, tra i quali il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Presidente.
Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità assolve al generale compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche di natura sia finanziaria sia non-contabile.
Al medesimo sono attribuite le funzioni di cui al Codice nonché al Regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. in data 5 aprile 2019 (e di cui il CCRS in carica ha preso atto nella prima riunione utile successiva all'insediamento), infra elencate:
valutare, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il revisore legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e, nel caso di Gruppi, la loro omogeneità ai fini della redazione del Bilancio consolidato;
esprimere pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali (in particolare, su specifici aspetti inerenti le Risk Policies, l'identificazione dei principali rischi aziendali e il Piano di Audit, nonché in merito alle Linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi);
esaminare le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione Internal Audit;
monitorare l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di Internal Audit;
chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
riferire al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della Relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza;
esaminare l'analisi dei rischi svolta (a) con riferimento al Piano Industriale pluriennale del Gruppo IREN, in via preliminare rispetto alla sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione; (b) con riferimento alle iniziative strategiche, fra cui le operazioni di merger & acquisition, poste in essere dalla Società e/o dalle società controllate, laddove rientrino nelle materie di competenza del Consiglio di Amministrazione di Iren;
esprimere al Consiglio di Amministrazione della Società il proprio parere preventivo in merito alle proposte relative (a) alla nomina e alla revoca del Responsabile della funzione di Internal Audit; (b) all'adeguatezza delle risorse al medesimo assegnate per l'espletamento delle proprie responsabilità; (c) alla definizione della relativa remunerazione in coerenza con le politiche aziendali;
di concerto con il Comitato per la Remunerazione e le Nomine, in via preliminare rispetto alla sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, esaminare la politica della Società per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo, con particolare focus sui profili di rischio.
Il Comitato esprime inoltre al Consiglio di Amministrazione il proprio parere preventivo in merito alle proposte relative: (a) alla nomina e alla revoca del Responsabile della funzione di Internal Audit; (b) all'adeguatezza delle risorse al medesimo assegnate per l'espletamento delle proprie responsabilità; (c) alla definizione della relativa remunerazione in coerenza con le politiche aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A. ha altresì attribuito al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità le funzioni consultive e propositive nei confronti dell'organo amministrativo in materia di sostenibilità infra elencate:
esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione della Società in merito (a) alla definizione di politiche di "sostenibilità" e di principi di comportamento, al fine di assicurare la creazione di valore nel tempo per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholder; (b) alla definizione di un piano di sostenibilità (priorità strategiche, impegni e obiettivi) per lo sviluppo della responsabilità economica, ambientale e sociale del Gruppo;
vigilare sulle politiche di "sostenibilità" e sul rispetto dei principi di comportamento eventualmente adottati in materia dalla Società e dalle sue controllate;
esaminare i temi oggetto di istruttoria in termini di sostenibilità di lungo periodo dei principi fondanti e delle linee guida della pianificazione strategica, del piano industriale e della programmazione di breve periodo, vigilando sulle modalità di attuazione degli stessi;
valutare, unitamente alla Funzione di Gruppo competente e sentita la Società di Revisione, il corretto utilizzo degli standard adottati ai fini della redazione delle informative non-contabili previste dalle vigenti normative;
vigilare sul sistema di valutazione e di miglioramento degli impatti ambientali, economici e sociali derivanti dalle attività di impresa nei territori;
esaminare le relazioni periodiche sull'attuazione delle modalità strutturate di confronto con gli stakeholder dei territori nei quali opera il Gruppo, anche attraverso strumenti quali i Comitati Territoriali, e quelle sulla coerenza alle tematiche di corporate social responsibility delle attività culturali e di promozione dell'immagine del Gruppo.
Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione.
Con deliberazioni assunte in data 22 e 30 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione di Iren ha individuato quali membri del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità per il triennio 2019-2021:
Giacomo Malmesi, ravvisando in capo al medesimo il possesso di un'adeguata esperienza su processi di pianificazione strategica e aspetti di responsabilità sociale dell'impresa;
Sonia Maria Margherita Cantoni, ravvisando in capo alla medesima il possesso di un'adeguata esperienza sulla valutazione dei processi di funzionamento delle organizzazioni complesse, sui processi di pianificazione strategica, sulla gestione strategica dei rischi, su aspetti di responsabilità sociale dell'impresa nonché sull'indirizzo e sulla valutazione degli aspetti ambientali;
Enrica Maria Ghia, ravvisando in capo alla medesima il possesso di un'adeguata esperienza in ordine alla valutazione dei processi di funzionamento delle organizzazioni complesse, dei processi di pianificazione strategica, della gestione strategica dei rischi, degli aspetti di responsabilità sociale dell'impresa e di indirizzo e valutazione degli aspetti ambientali;
Cristiano Lavaggi, ravvisando in capo al medesimo il possesso di un'adeguata esperienza in ordine all'analisi dell'informativa contabile e finanziaria, nonché ad aspetti di responsabilità sociale dell'impresa.
In data 30 maggio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A. in carica ha nominato il Presidente del CCRS nella persona dell'avv. Giacomo Malmesi, in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi degli artt. 147-ter, comma 4, e 148, comma 3, TUF nonché ai sensi della Raccomandazione n. 7 del Codice.
Nel corso dell'esercizio 2021 il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha tenuto 18 riunioni (di cui 3 in via congiunta con il Comitato per la Remunerazione e le Nomine). Come da indicazioni del Codice e del vigente Regolamento del Comitato, a tutte le riunioni del Comitato hanno partecipato il Presidente del Collegio Sindacale e/o altro/i sindaco/i da lui designato/i.
COMITATO PER LE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
In ossequio a quanto stabilito dalla vigente Procedura OPC, il Consiglio di Amministrazione ha costituito un apposito Comitato per le Operazioni con Parti Correlate ("COPC").
Il COPC è composto da quattro Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dagli artt. 147-ter, comma 4, e 148, comma 3, TUF e degli ulteriori requisiti previsti dalla Raccomandazione n. 7 del Codice. Al fine di garantire il doppio requisito dell'indipendenza e della non correlazione nella singola operazione da esaminare, nell'ambito della vigente Procedura OPC sono stati previsti i meccanismi per l'individuazione degli eventuali soggetti preposti, in via alternativa, all'istruttoria.
Nello specifico, fatte salve le competenze del CRN nel caso di operazioni aventi ad oggetto le remunerazioni degli Amministratori della Società e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo, è previsto che:
ove possibile, il COPC venga integrato con altri Amministratori indipendenti e "non correlati nella singola operazione da esaminare" presenti nel Consiglio di Amministrazione della Società, attribuendo al medesimo organo amministrativo il compito di individuare, in ordine di anzianità, un Sotto Comitato composto da almeno due, per le operazioni di minor rilevanza, o tre, per le operazioni di maggior rilevanza, Amministratori indipendenti e non correlati in relazione alla singola operazione con Parte Correlata da esaminare;
qualora non vi sia neppure un componente del COPC né del Consiglio di Amministrazione in possesso dei succitati requisiti di indipendenza e non correlazione, dell'istruttoria in relazione all'operazione da esaminare saranno investiti, quale Presidio Alternativo un Esperto Indipendente nominato dal Consiglio di Amministrazione della Società.
Con deliberazioni assunte in data 22 e 30 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione ha individuato quali membri del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate per il triennio 2019-2021 i seguenti amministratori:
Licia Soncini;
Alessandro Giglio;
Giacomo Malmesi;
Ginevra Virginia Lombardi;
tutti in possesso dei requisiti di indipendenza sia ai sensi delle disposizioni del TUF, sia ai sensi della Raccomandazione n. 7 del Codice.
In data 29 maggio 2019 il COPC ha nominato il suo Presidente nella persona della dott.ssa Licia Soncini.
Nel corso dell'esercizio 2021 il COPC si è riunito 8 volte, elaborando, fra l'altro, pareri che, dal 1° luglio 2021, sono allegati ai verbali delle riunioni del Comitato medesimo. Alle riunioni del Comitato hanno partecipato il Presidente del Collegio Sindacale e/o altro/i sindaco/i da lui designato/i.
COLLEGIO SINDACALE
Alla data della presente relazione, il Collegio Sindacale si compone di cinque sindaci effettivi e due sindaci supplenti che durano in carica per tre esercizi, con scadenza alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili.
In data 6 maggio 2021, l'Assemblea degli Azionisti ha provveduto a nominare i membri dell'Organo di Controllo in carica, il cui mandato scade con l'approvazione del presente bilancio 2023.
Di seguito se ne riporta la composizione:
Carica | Nome e Cognome | Luogo di nascita | Data di nascita |
Presidente | Michele Rutigliano | Milano | 6 ottobre 1953 |
Sindaco Effettivo | Cristina Chiantia | Torino | 7 maggio 1975 |
Sindaco Effettivo | Simone Caprari | Reggio Emilia | 10 gennaio 1975 |
Sindaco Effettivo | Ugo Ballerini | Pisa | 28 ottobre 1947 |
Sindaco Effettivo | Sonia Ferrero | Torino | 19 gennaio 1971 |
Sindaco Supplente | Lucia Tacchino | Genova | 18 aprile 1979 |
Sindaco Supplente | Fabrizio Riccardo Di Giusto | Collevecchio (RI) | 20 giugno 1966 |
Gli artt. 27 e segg. dello Statuto, cui espressamente si rimanda, stabiliscono le modalità di nomina del Collegio Sindacale attraverso il voto di lista.
I membri del Collegio Sindacale assistono alle Assemblee ed alle riunioni del Consiglio di Amministrazione. La presenza di almeno un membro del Collegio Sindacale alle sedute del Consiglio di Amministrazione assicura l'informativa al Collegio Sindacale sull'attività svolta dalla società e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla stessa e dalle sue controllate ed in particolare sulle operazioni nelle quali gli amministratori abbiano un interesse.
Come precisato supra, in ottemperanza alle indicazioni del Codice, alle riunioni dei Comitati costituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione tenutesi nel corso dell'esercizio 2021, hanno partecipato il Presidente del Collegio Sindacale e/o altro Sindaco Effettivo da lui designato.
Nello svolgimento della propria attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il Collegio Sindacale ha instaurato un flusso informativo con la Funzione Internal Audit e la Direzione Risk Management della Società.
Inoltre in qualità di "Comitato per il Controllo Interno e la Gestione dei Rischi" e coordinandosi con la Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Società, il Collegio Sindacale ha monitorato, inter alia, (i) il processo di informativa finanziaria, (ii) la revisione legale del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato e (iii) la verifica dell'indipendenza della Società di revisione.
Nel corso del 2021 si sono tenute 18 riunioni del Collegio Sindacale. L'esito dell'attività di vigilanza e controllo svolta dal Collegio Sindacale in carica nel corso dell'esercizio, a far data dalla sua nomina, è riportata nella Relazione all'Assemblea predisposta ai sensi dell'art. 153 TUF e allegata al presente bilancio.
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari
L'incarico è ricoperto, alla data della presente Relazione, dalla dott.ssa Anna Tanganelli (Direttore Amministrazione, Finanza, Controllo e M&A), previa nomina da parte del Consiglio di Amministrazione del 26 novembre 2021, acquisito il parere del Collegio Sindacale. Sino a tale data l'incarico è stato ricoperto dal dott. Massimo Levrino.
Società di Revisione
Con l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, si è concluso l'incarico di revisione legale dei conti della Società conferito a PricewaterhouseCoopers S.p.A. per il novennio 2012-2020 dall'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2012.
Come noto, su raccomandazione del Collegio Sindacale, in qualità di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" l'Assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 22 maggio 2019, ha già conferito a KPMG S.p.A. l'incarico di revisione legale dei bilanci di IREN S.p.A. per il novennio 2021-2029. Tale delibera è stata assunta all'esito di un'articolata procedura di selezione che si è svolta in conformità alle previsioni dell'art. 16 Regolamento (UE) 537/2014 (il "Tender Process").
Successivamente, in data 25 novembre 2019, la Capogruppo e KPMG hanno sottoscritto un Accordo Quadro contenente termini e condizioni (tecniche ed economiche) per lo svolgimento, per il novennio 2021-2029, da parte di KPMG S.p.A. (i) dell'attività di revisione legale dei bilanci di Iren, e (iii) dell'attività di revisione legale dei bilanci delle società consolidate incluse nel perimetro del Tender Process (l'"Accordo Quadro"). Inoltre, il medesimo Accordo Quadro contiene termini e condizioni (tecniche ed economiche) per lo svolgimento dell'attività di revisione limitata della DNF del Gruppo Iren per il triennio 2021-2023, con opzione di rinnovo per due ulteriori trienni.
Le Assemblee dei Soci di ciascuna società consolidata compresa nel perimetro del Tender Process, su proposta motivata dei rispettivi organi di controllo, hanno quindi conferito a KPMG S.p.A. l'incarico di revisione legale dei conti per il triennio 2021-2023 (con opzione di rinnovo per due ulteriori trienni), in conformità ai termini ed alle condizioni di cui all'Accordo Quadro.
Dopo la sottoscrizione dell'Accordo Quadro, il dinamismo che ha connotato il Gruppo, sia in termini di crescita per linee esterne, sia in termini di riorganizzazione interna, ha dato luogo a situazioni tali da comportare variazioni all'audit scope originario affidato da Iren a KPMG S.p.A. per il novennio 2021-2029. In considerazione delle novità medio tempore intervenute si è reso dunque necessario procedere alla modifica dell'Accordo Quadro. La Società, anche in nome e per conto delle società direttamente e indirettamente controllate da Iren, e KPMG S.p.A. ha, quindi, perfezionato un Addendum all'Accordo Quadro, volto a: (i) estendere l'attività di revisione legale che KPMG S.p.A. è chiamata a svolgere, a decorrere dall'esercizio 2021, anche ai bilanci delle società medio tempore consolidate, seguendo l'approccio del revisore unico di gruppo cui è stato improntato il Tender Process; (ii) adeguare i termini e le condizioni di alcuni incarichi di revisione legale già conferiti a KPMG S.p.A..
Cumulo massimo di incarichi ricoperti in altre società
Secondo il Codice, gli amministratori assicurano una disponibilità di tempo adeguata al diligente adempimento dei compiti ad essi attribuiti. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, sulla base dell'impegno richiesto agli amministratori per lo svolgimento dell'incarico in Iren, può esprimere il proprio orientamento in merito al numero massimo di incarichi negli organi di amministrazione o controllo in altre società quotate o di rilevanti dimensioni che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore della società, tenendo conto dell'impegno derivante dal ruolo ricoperto nonché della partecipazione dei Consiglieri ai Comitati costituiti all'interno del Consiglio. A tal fine può proporre ai Soci l'introduzione nello statuto sociale di particolari disposizioni finalizzate a regolare coerentemente la nomina degli amministratori.
Nell'attuale contesto, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine e il Consiglio di Amministrazione della Società non hanno ritenuto di dar corso alla previsione, valutando che il numero di incarichi attualmente ricoperto dai membri del board in altre società sia compatibile con l'assolvimento dell'impegno di Consigliere di Amministrazione di Iren S.p.A.
Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli Azionisti e degli Investitori
IREN S.p.A. attribuisce, da sempre, grande importanza alla comunicazione continua, aperta e trasparente con la generalità degli Azionisti, degli Investitori e con il mercato poiché, da un lato, contribuisce a migliorare la loro comprensione delle strategie e dell'attività della Società e ad incentivarne l'impegno di lungo termine, e dall'altro permette alla Società di raccogliere elementi utili a indirizzare strategie, decisioni e piani d'azione, garantendo gli elevati standard di governance che la Società si è impegnata a perseguire. Il confronto, il dialogo e l'ascolto rappresentano un elemento cardine per la creazione di valore nel medio-lungo termine e per il miglioramento continuo delle strategie, degli obiettivi e dei risultati economici, ambientali, sociali e di governance, attraverso la comprensione delle esigenze e delle legittime richieste dei portatori di interessi.
In data 21 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato la "Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli Azionisti e degli Investitori" in ossequio a quanto previsto dall'art. 1, Principio IV e Raccomandazione 3, del Codice di Corporate Governance, al quale la Società ha aderito.
Nel dettaglio, la Politica approvata disciplina il dialogo extra-assembleare tra il Consiglio di Amministrazione e i rappresentanti degli Azionisti e degli Investitori su tematiche di competenza consiliare, e definisce principi, regole e modalità di svolgimento di tale dialogo, individuando i destinatari, gli interlocutori, gli argomenti oggetto di discussione, le tempistiche e i canali di interazione.
Piani di contingency per Amministratori investiti di particolari cariche
In esecuzione alla Raccomandazione n. 24 del Codice di Corporate Governance, con deliberazione assunta in data 13 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A., previa istruttoria da parte del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità di IREN S.p.A., ha approvato un piano di contingency per gli Amministratori investiti di particolari cariche (Presidente, Vicepresidente e Amministratore Delegato) della Società. Detto Piano è funzionale a far fronte, anche in misura temporanea e contingente, all'eventuale improvvisa cessazione anticipata dall'incarico ovvero a un eventuale impedimento temporaneo dall'esercizio della carica (in seguito anche "Evento") che interessi uno dei soggetti menzionati, consentendo di mitigare e gestire il rischio di vuoto gestionale e preservando la società da interruzioni operative, nel rispetto della normativa, dello Statuto Sociale nonché avuto riguardo alle pattuizioni parasociali che disciplinano la governance di IREN S.p.A.
Regolamento per il Funzionamento e per la Gestione dell'Informativa del Consiglio di Amministrazione
In esecuzione alla Raccomandazione n. 11 del Codice di Corporate Governance, nel corso dell'esercizio 2021 sono state avviate le attività funzionali alla predisposizione di un Regolamento per il Funzionamento e per la Gestione dell'Informativa del Consiglio di Amministrazione. Detto Regolamento è stato approvato nella seduta tenutasi in data 15 febbraio 2022. Il Regolamento, fermo restando quanto previsto dalle norme di legge e di regolamento, dallo Statuto di Iren S.p.A. e da altri documenti istituzionali societari, ha per scopo la formalizzazione di regole e procedure per il funzionamento delle sedute di Consiglio di Amministrazione anche al fine di assicurare un'efficace gestione dell'informativa consiliare. In particolare, il Regolamento disciplina i termini per l'invio preventivo dell'informativa e le modalità di tutela della riservatezza dei dati e delle informazioni fornite in modo da non pregiudicare la tempestività e la completezza dei flussi informativi, con l'obiettivo di consentire agli Amministratori di agire e deliberare in modo informato.
Amministratori incaricati del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
Con deliberazione assunta in data 4 giugno 2019, avuto riguardo alla ripartizione delle deleghe in capo agli stessi, il Consiglio di Amministrazione di Iren ha individuato, quali Amministratori incaricati del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (in seguito "Amministratori incaricati SCIGR"), l'ing. Renato Boero (Presidente), il dott. Massimiliano Bianco (Amministratore Delegato e Direttore Generale) e il dott. Moris Ferretti (Vicepresidente), ciascuno per quanto attiene le funzioni e le deleghe di propria spettanza.
Tenuto conto delle dimissioni dalle cariche ricoperte nella Società presentate dal dott. Massimiliano Bianco in data 29 maggio 2021 e della nomina, in pari data, dell'ing. Gianni Vittorio Armani in qualità di nuovo Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società, in coerenza con l'impianto delle deleghe in precedenza illustrato e continuità con quanto precedentemente deliberato in materia, in data 8 giugno 2021, il Consiglio di Amministrazione di Iren ha deliberato di nominare l'Amministratore Delegato in carica dal 29 maggio 2021, ing. Gianni Vittorio Armani, in qualità di Amministratore incaricato SCIGR, con riferimento all'area cui afferiscono le deleghe al medesimo attribuite.
Da tale data, rivestono dunque tale ruolo: l'ing. Renato Boero (Presidente), l'ing. Gianni Vittorio Armani (Amministratore Delegato e Direttore Generale) e il dott. Moris Ferretti (Vicepresidente), ciascuno per quanto attiene le funzioni e le deleghe di propria spettanza.
Ciascun Amministratore incaricato SCIGR, con riferimento alle aree di propria competenza e nel rispetto delle deleghe conferite, è investito delle funzioni infra indicate:
curare l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte da Iren S.p.A. e dalle sue controllate e verificare affinché i medesimi vengano sottoposti periodicamente all'esame del Consiglio di Amministrazione; più nel dettaglio, nell'attuale sistema di governance, l'Amministratore incaricato SCIGR con deleghe in materia di Risk Management, d'intesa con gli altri Amministratori incaricati SCIGR, per quanto di rispettiva competenza, sottopone altresì all'esame del Consiglio di Amministrazione le Risk Policies ed il Piano di Audit;
dare esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, la realizzazione e la gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
occuparsi dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
chiedere alla funzione Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Presidente del Collegio Sindacale;
riferire tempestivamente al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (o al Consiglio di Amministrazione) in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio) possa prendere le opportune iniziative.
Ad integrazione di quanto sopra, compete all'Amministratore incaricato SCIGR con deleghe in materia di Risk Management (nell'attuale sistema, trattasi del Vicepresidente), d'intesa con il Presidente (che, parimenti, ricopre il ruolo di Amministratore incaricato SCIGR), proporre al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, per il parere di competenza, e al Consiglio di Amministrazione, per la relativa decisione, la nomina, la revoca e la remunerazione del Responsabile della funzione di Internal Audit.
Requisiti degli amministratori
Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione della Società in carica sono muniti dei requisiti di onorabilità di cui all'articolo 147-quinquies TUF. Al 31 dicembre 2021 i Consiglieri di Amministrazione Sonia Maria Margherita Cantoni, Pietro Paolo Giampellegrini, Enrica Maria Ghia, Alessandro Giglio, Francesca Grasselli, Ginevra Virginia Lombardi, Giacomo Malmesi, Gianluca Micconi e Licia Soncini sono inoltre in possesso dei requisiti di indipendenza previsti sia dalle disposizioni del TUF (cfr. artt. 147-ter, comma 4, e 148, comma 3, TUF) sia dalla Raccomandazione n. 7 del Codice secondo le soluzioni di Corporate Governance adottate da IREN S.p.A.
Modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001
Iren e le principali società del Gruppo hanno adottato modelli di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 con l'obiettivo di configurare un sistema strutturato ed organico di procedure e di attività di controllo volte a prevenire, per quanto possibile, condotte che possano comportare la commissione dei reati contemplati dal D. Lgs. 231/2001. Accanto al Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, Iren S.p.A. ha adottato, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 dicembre 2010, anche il Codice Etico. Tale documento è stato più volte aggiornato nel corso degli anni ed approvato nella sua attuale versione dal Consiglio di Amministrazione in data 18 dicembre 2020.
Nel corso dell'anno 2021 è proseguito per le principali Società del Gruppo il Progetto di sostanziale revisione ed aggiornamento dei Modelli di Organizzazione, gestione e controllo al fine di garantirne la costante coerenza con le variazioni organizzative intervenute e con l'introduzione da parte del legislatore di nuove fattispecie penali, in modo che essi mantengano nel tempo l'effettiva capacità di prevenire la commissione dei reati 231. I Modelli 231 aggiornati sono stati poi sottoposti agli Organismi di Vigilanza, presentati ai Consigli di Amministrazione delle singole Società per la loro approvazione e pubblicati in versione integrale sui siti intranet delle Società. Iren e le principali società del Gruppo hanno istituito, con delibera del Consiglio di Amministrazione, un Organismo di Vigilanza ai sensi dell'art.6 del D.Lgs. 231/2001, con il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello e di curarne l'aggiornamento. Il Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A. nel 2019 ha confermato la composizione collegiale del proprio Organismo di Vigilanza nominando tre professionisti esterni con competenze legali, di corporate governance, organizzative ed economico-finanziarie, con l'obiettivo di soddisfare i requisiti di autonomia, indipendenza e professionalità richiesti dalla norma. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato altresì un Referente interno dell'OdV al fine di assicurare il coordinamento e la continuità d'azione dell'Organismo stesso e la costante individuazione di un riferimento nella Società. L'Organismo di Vigilanza di IREN S.p.A. svolge, avvalendosi delle competenti funzioni aziendali, verifiche sugli ambiti di attività risultati a rischio ai sensi del D. Lgs. 231/2001 e riferisce semestralmente al Consiglio di Amministrazione circa le attività svolte e le risultanze emerse. Ove ritenuto necessario, l'Organismo di Vigilanza esprime suggerimenti volti a migliorare il sistema di controllo delle attività e ne monitora l'attuazione.
Sia la parte generale del Modello sia il Codice Etico sono disponibili sul sito internet della Società.
Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti
PROPOSTE RELATIVE AI PUNTI ALL'ORDINE DEL GIORNO "Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021; Relazione sulla gestione, Relazione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione" e "Proposta di destinazione dell'utile d'esercizio: deliberazioni inerenti e conseguenti"
Signori Azionisti,
in relazione a quanto precedentemente esposto, Vi proponiamo:
di approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 di Iren S.p.A. e la Relazione sulla Gestione predisposta dal Consiglio di Amministrazione;
di approvare la proposta di destinazione dell'utile di esercizio pari ad Euro 218.850.794,04 come segue:
quanto ad Euro 10.942.539,70, pari al 5% dell'utile di esercizio, a riserva legale;
quanto a massimi Euro 136.597.794,59 a dividendo agli Azionisti, corrispondente ad Euro 0,105 per ciascuna delle massime n. 1.300.931.377 azioni ordinarie costituenti il capitale sociale della Società, con la precisazione che le eventuali azioni proprie non beneficeranno del dividendo; il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal giorno 20 luglio 2022, con stacco cedola il 18 luglio 2022 e record date il 19 luglio 2022;
in una apposita riserva di utili portati a nuovo, l'importo residuo pari ad almeno Euro 71.310.459,75.
Reggio Emilia, lì 29 marzo 2022
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Renato Boero
BOZZA
Bilancio Consolidato
e Note Illustrative
al 31 dicembre 2021
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA
migliaia di euro | |||||
| Note | 31.12.2021 | di cui parti | 31.12.2020 | di cui parti |
ATTIVITA' |
|
|
| ||
Immobili impianti e macchinari | (1) |
|
| ||
Investimenti immobiliari | (2) |
|
| ||
Attività immateriali a vita definita | (3) |
|
| ||
Avviamento | (4) |
|
| ||
Partecipazioni contabilizzate con il metodo del Patrimonio Netto | (5) |
|
| ||
Altre partecipazioni | (6) |
|
| ||
Attività derivanti da contratti con i clienti non correnti | (7) |
|
| ||
Crediti commerciali non correnti | (8) | ||||
Attività finanziarie non correnti | (9) | ||||
Altre attività non correnti | (10) | ||||
Attività per imposte anticipate | (11) |
|
| ||
Totale attività non correnti |
| ||||
Rimanenze | (12) |
|
| ||
Attività derivanti da contratti con i clienti correnti | (13) |
|
| ||
Crediti commerciali | (14) | ||||
Attività per imposte correnti | (15) |
|
| ||
Crediti vari e altre attività correnti | (16) | ||||
Attività finanziarie correnti | (17) | ||||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (18) |
|
| ||
Attività possedute per la vendita | (19) |
|
| ||
Totale attività correnti |
| ||||
TOTALE ATTIVITA' |
|
I saldi patrimoniali al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e IBlu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV. Aggregazioni aziendali. Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
migliaia di euro | |||||
| Note | 31.12.2021 | di cui parti | 31.12.2020 | di cui parti |
PATRIMONIO NETTO |
|
|
| ||
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti |
|
|
| ||
Capitale sociale |
|
|
| ||
Riserve e Utili (Perdite) a nuovo |
|
|
| ||
Risultato netto del periodo |
|
|
| ||
Totale patrimonio netto attribuibile agli azionisti della controllante |
|
|
| ||
Patrimonio netto attribuibile alle minoranze |
|
|
| ||
TOTALE PATRIMONIO NETTO | (20) |
|
| ||
PASSIVITA' |
|
|
| ||
Passività finanziarie non correnti | (21) | ||||
Benefici ai dipendenti | (22) |
|
| ||
Fondi per rischi ed oneri | (23) |
|
| ||
Passività per imposte differite | (24) |
|
| ||
Debiti vari e altre passività non correnti | (25) | ||||
Totale passività non correnti |
| ||||
Passività finanziarie correnti | (26) | ||||
Debiti commerciali | (27) | ||||
Passività derivanti da contratti con i clienti correnti | (28) |
|
| ||
Debiti vari e altre passività correnti | (29) | ||||
Debiti per imposte correnti | (30) |
|
| ||
Fondi per rischi ed oneri quota corrente | (31) |
|
| ||
Passività correlate ad attività possedute per la vendita | (32) |
|
| ||
Totale passività correnti |
| ||||
TOTALE PASSIVITA' |
| ||||
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
|
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e IBlu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV. Aggregazioni aziendali. Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO
migliaia di euro | |||||
| Note | Esercizio 2021 | di cui parti | Esercizio 2020 | di cui parti |
Ricavi |
|
|
| ||
Ricavi per beni e servizi | (33) | ||||
Altri proventi | (34) | ||||
Totale ricavi |
| ||||
Costi operativi |
|
|
| ||
Costi materie prime sussidiarie di consumo e merci | (35) | ( | ( | ( | ( |
Prestazioni di servizi e godimento beni di terzi | (36) | ( | ( | ( | ( |
Oneri diversi di gestione | (37) | ( | ( | ( | ( |
Costi per lavori interni capitalizzati | (38) |
|
| ||
Costo del personale | (39) | ( |
| ( |
|
Totale costi operativi |
| ( | ( | ( | ( |
MARGINE OPERATIVO LORDO |
|
|
| ||
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni |
|
|
| ||
Ammortamenti | (40) | ( |
| ( |
|
Accantonamenti a fondo svalutazione crediti | (41) | ( |
| ( |
|
Altri accantonamenti e svalutazioni | (41) | ( |
| ( |
|
Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni |
| ( |
| ( |
|
RISULTATO OPERATIVO |
|
|
| ||
Gestione finanziaria | (42) |
|
| ||
Proventi finanziari |
| ||||
Oneri finanziari |
| ( | ( | ( | ( |
Totale gestione finanziaria |
| ( | ( | ||
Rettifica di valore di partecipazioni | (43) |
|
| ||
Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto al netto degli effetti fiscali | (44) |
|
| ||
Risultato prima delle imposte |
|
|
| ||
Imposte sul reddito | (45) | ( |
| ( |
|
- di cui non ricorrenti |
|
|
| ||
Risultato netto delle attività in continuità |
|
|
| ||
Risultato netto da attività operative cessate | (46) |
|
| ||
Risultato netto del periodo |
|
|
| ||
attribuibile a: |
|
|
| ||
- Utile (perdita) del periodo attribuibile agli azionisti |
|
|
| ||
- Utile (perdita) del periodo attribuibile alle minoranze | (47) |
|
| ||
Utile per azione ordinarie e di risparmio | (48) |
|
| ||
- base (euro) |
|
|
| ||
- diluito (euro) |
|
|
|
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e IBlu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV. Aggregazioni aziendali. Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
PROSPETTO DELLE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
migliaia di euro | |||
|
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
Utile/(perdita) del periodo - Gruppo e Terzi (A) |
| ||
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate a Conto Economico |
|
| |
- quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari |
| ||
- variazioni di fair value delle attività finanziarie |
| ||
- quota degli altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
| ( | |
- variazione della riserva di traduzione |
| ( | |
Effetto fiscale delle altre componenti di conto economico complessivo |
| ( | ( |
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate a Conto Economico, | (49) | ||
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate a Conto Economico |
|
|
|
- utili (perdite) attuariali piani per dipendenti a benefici definiti (IAS19) |
| ( | ( |
- quota degli altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto relativi ai piani per dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
| ( | |
Effetto fiscale delle altre componenti di conto economico complessivo |
| ||
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate a Conto Economico, | (49) | ( | ( |
Totale Utile/(perdita) complessiva (A)+(B1)+(B2) |
| ||
attribuibile a: |
|
| |
- Utile (perdita) del periodo attribuibile agli azionisti |
| ||
- Utile (perdita) del periodo attribuibile alle minoranze |
|
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e IBlu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV. Aggregazioni aziendali. Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE VOCI DIPATRIMONIO NETTO
| Capitale sociale | Riserva sovrap- prezzo Emissione azioni | Riserva legale | Riserva copertura flussi finanziari | Altre riserve e Utile (perdite) accumulate |
31/12/2019 Rideterminato | ( | ||||
Operazioni con i soci |
|
|
| ||
Dividendi agli azionisti |
|
|
| ||
Utile non distribuito |
| ||||
Acquisto azioni proprie |
|
| ( | ||
Variazione area di consolidamento |
|
| ( | ||
Cambio interessenze |
|
| ( | ||
Altri movimenti |
|
| ( | ||
Totale operazioni con i soci | |||||
Conto economico complessivo rilevato nel periodo |
|
|
| ||
Utile netto del periodo |
|
|
| ||
Altre componenti di Conto Economico complessivo |
|
| ( | ||
Totale conto economico complessivo rilevato nel periodo | ( | ||||
31/12/2020 Rideterminato | ( |
| Capitale sociale | Riserva sovrap- prezzo Emissione azioni | Riserva legale | Riserva copertura flussi finanziari | Altre riserve e Utile (perdite) accumulate |
31/12/2020 Rideterminato | ( | ||||
Operazioni con i soci |
|
|
| ||
Dividendi agli azionisti |
|
|
| ||
Utile non distribuito |
| ||||
Acquisto azioni proprie |
|
| ( | ||
Variazione area di consolidamento |
|
| |||
Cambio interessenze |
|
| |||
Altri movimenti |
|
| |||
Totale operazioni con i soci | |||||
Conto economico complessivo rilevato nel periodo |
|
|
| ||
Utile netto del periodo |
|
|
| ||
Altre componenti di Conto Economico complessivo |
|
| ( | ||
Totale conto economico complessivo rilevato nel periodo | ( | ||||
31/12/2021 | ( |
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e IBlu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV. Aggregazioni aziendali. Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
migliaia di euro | |||||
| Totale riserve e Utili (perdite) accumulate | Risultato del periodo | Totale patrimonio netto attribuibile agli azionisti | Patrimonio netto attribuibile alle minoranze | Totale Patrimonio netto |
31/12/2019 Rideterminato | |||||
Operazioni con i soci |
|
| |||
Dividendi agli azionisti | ( | ( | ( | ( | |
Utile non distribuito | ( |
| |||
Acquisto azioni proprie | ( |
| ( |
| ( |
Variazione area di consolidamento | ( |
| ( | ||
Cambio interessenze | ( |
| ( | ( | ( |
Altri movimenti | ( |
| ( | ( | ( |
Totale operazioni con i soci | ( | ( | ( | ( | |
Conto economico complessivo rilevato nel periodo |
|
| |||
Utile netto del periodo | |||||
Altre componenti di Conto Economico complessivo |
| ( | |||
Totale conto economico complessivo rilevato nel periodo | |||||
31/12/2020 Rideterminato |
| Totale riserve e Utili (perdite) accumulate | Risultato del periodo | Totale patrimonio netto attribuibile agli azionisti | Patrimonio netto attribuibile alle minoranze | Totale Patrimonio netto |
31/12/2020 Rideterminato | |||||
Operazioni con i soci |
|
| |||
Dividendi agli azionisti | ( | ( | ( | ( | |
Utile non distribuito | ( |
| |||
Acquisto azioni proprie | ( |
| ( |
| ( |
Variazione area di consolidamento |
| ||||
Cambio interessenze |
| ( | ( | ||
Altri movimenti |
| ||||
Totale operazioni con i soci | ( | ( | ( | ( | |
Conto economico complessivo rilevato nel periodo |
|
| |||
Utile netto del periodo | |||||
Altre componenti di Conto Economico complessivo |
| ||||
Totale conto economico complessivo rilevato nel periodo | |||||
31/12/2021 |
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e IBlu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV. Aggregazioni aziendali. Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
RENDICONTO FINANZIARIO
migliaia di euro | ||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
A. Disponibilità liquide iniziali | ||
Flusso finanziario generato dall'attività operativa |
| |
Risultato del periodo | ||
Rettifiche per: |
| |
Imposte del periodo | ||
Quota del risultato di collegate e joint ventures | ( | ( |
Oneri (proventi) finanziari netti | ||
Ammortamenti attività materiali e immateriali | ||
Svalutazioni (Rivalutazioni) nette di attività | ||
Accantonamenti a fondo svalutazione crediti | ||
Accantonamenti netti a fondi | ||
(Plusvalenze) Minusvalenze | ||
Erogazioni benefici ai dipendenti | ( | ( |
Utilizzo fondo rischi e altri oneri | ( | ( |
Variazione altre attività non correnti | ( | |
Variazione debiti vari e altre passività non correnti | ||
Imposte pagate | ( | ( |
Acquisto ETS | ( | ( |
Flussi finanziari per transazioni su mercati derivati commodities | ( | ( |
Altre variazioni patrimoniali | ( | ( |
Variazione rimanenze | ( | |
Variazione attività derivanti da contratti con i clienti | ( | ( |
Variazione crediti commerciali | ( | |
Variazione crediti per imposte correnti e altre attività correnti | ( | ( |
Variazione debiti commerciali | ||
Variazione passività derivanti da contratti con i clienti | ||
Variazione debiti per imposte correnti e altre passività correnti | ( | |
B. Disponibilità liquide nette generate dall'attività operativa | ||
Flusso finanziario da (per) attività di investimento |
| |
Investimenti in attività materiali e immateriali | ( | ( |
Investimenti in attività finanziarie | ( | ( |
Realizzo investimenti | ||
Variazione area di consolidamento | ( | ( |
Dividendi incassati | ||
C. Disponibilità liquide nette generate dall'attività di investimento | ( | ( |
Flusso finanziario da attività di finanziamento |
| |
Acquisto azioni proprie | ( | ( |
Erogazione di dividendi | ( | ( |
Acquisto quote di partecipazioni in imprese consolidate | ( | ( |
Nuovi finanziamenti a lungo termine | ||
Rimborsi di finanziamenti a lungo termine | ( | ( |
Variazione debiti finanziari per leasing | ( | ( |
Variazione altri debiti finanziari | ( | ( |
Variazione crediti finanziari | ( | |
Interessi pagati | ( | ( |
Interessi incassati | ||
D. Disponibilità liquide nette generate dall'attività di finanziamento | ( | |
E. Flusso monetario del periodo (B+C+D) | ( | |
F. Disponibilità liquide finali (A+E) |
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall'IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell'allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) delle società della Divisione Ambiente di Unieco e delle società Nord Ovest Servizi e IBlu. Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo IV. Aggregazioni aziendali. Sono state apportate inoltre alcune riclassifiche derivanti dalla prima applicazione dell'ESEF come indicato nel Capitolo I. Contenuto e forma del bilancio consolidato alla sezione "Schemi di bilancio".
NOTE ILLUSTRATIVE
PREMESSA
Il Gruppo è strutturato secondo un modello che prevede una holding industriale e quattro società responsabili delle singole linee di business operanti nelle principali sedi operative a
I settori di attività nei quali il Gruppo opera sono:
Reti (Reti di distribuzione dell'energia elettrica, Reti distribuzione del gas, Servizio Idrico Integrato)
Ambiente (Raccolta e Smaltimento rifiuti)
Energia (Produzione Idroelettrica e da altre fonti rinnovabili, Cogenerazione elettrica e calore, Reti di Teleriscaldamento, Produzione termoelettrica, Illuminazione Pubblica, Servizi global service, servizi di efficienza energetica)
Mercato (Vendita energia elettrica, gas, calore)
Altri servizi (Laboratori, Telecomunicazioni ed altri minori).
Nell'apposito paragrafo XIII, Informativa per settori di attività, sono presentate le informazioni richieste dall'IFRS 8.
Il bilancio consolidato della società, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, comprende i bilanci della Società e delle sue controllate (unitamente, il "Gruppo" e, singolarmente, le "entità del Gruppo") e la quota di partecipazione del Gruppo in società a controllo congiunto e in società collegate, valutate secondo il metodo del patrimonio netto.
Contenuto e forma del bilancio consolidato
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 del Gruppo Iren è stato redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS/IFRS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominato Standing Interpretations Committee (SIC).
Nella predisposizione del presente bilancio consolidato, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio dell'esercizio precedente, fatte salve alcune modifiche agli IFRS, riportate nel paragrafo "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2021".
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, fatta eccezione per alcuni strumenti finanziari valutati al fair value e peri corrispettivi potenziali derivanti da un'aggregazione aziendale (i.e opzioni put ad azionisti di minoranza) che sono valutati al fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo non ha rilevato particolari rischi connessi all'attività dell'impresa e/o le eventuali incertezze rilevate che potrebbero generare dubbi sulla continuità aziendale.
Il presente bilancio consolidato è espresso in euro, moneta funzionale della società. Tutti gli importi espressi in euro sono stati arrotondati alle migliaia nel presente fascicolo di bilancio. In ragione dell'arrotondamento operato, si potrebbe verificare la casistica in cui le tabelle di dettaglio riportate nel presente documento rilevino una differenza nell'ordine di una unità di euro migliaia. Si ritiene che tale casistica non alteri l'attendibilità ed il valore informativo del presente bilancio.
Schemi di bilancio
Gli schemi di bilancio adottati dal Gruppo Iren per la redazione del presente bilancio sono stati modificati rispetto a quelli applicati nella predisposizione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2020. Al fine di esporre le voci di bilancio nella maniera più coerente possibile con la Core Taxonomy del formato elettronico unico (ESEF - European Single Electronic Format), nello schema della situazione patrimoniale-finanziaria e nel Rendiconto Finanziario sono state inserite alcune voci aggiuntive ed effettuate alcune riclassifiche . Nella tabella seguente viene riportata una riconciliazione delle riclassifiche effettuate sul periodo comparativo dell'esercizio 2020.
Situazione patrimoniale-finanziaria
migliaia di euro | |||
| 31.12.2020 | Riclassifiche | 31.12.2020 |
ATTIVITA' |
|
| |
Attività derivanti da contratti con i clienti non correnti | - | 82.230 | 82.230 |
Crediti commerciali non correnti | 115.113 | (94.701) | 20.412 |
Attività finanziarie non correnti | 166.522 | 1.120 |
|
Totale attività non correnti | 281.635 | (11.351) | 102.642 |
Rimanenze | 66.521 | (964) | 65.557 |
Attività derivanti da contratti con i clienti correnti | - | 3.175 | 3.175 |
Crediti commerciali | 875.661 | 10.260 | 885.921 |
Attività finanziarie correnti | 95.356 | (1.120) |
|
Totale attività correnti | 1.037.538 | 11.351 | 954.653 |
PASSIVITA' |
|
| |
Passività derivanti da contratti con i clienti correnti | - | 28.279 | 28.279 |
Debiti commerciali | 977.906 | (28.279) | 949.627 |
Totale passività correnti | 977.906 | - | 977.906 |
Rendiconto Finanziario
migliaia di euro | |||
| Esercizio | Riclassifiche | Esercizio |
A. Disponibilità liquide iniziali | 345.876 |
| 345.876 |
Flusso finanziario generato dall'attività operativa |
|
| |
Rettifiche per: |
|
| |
Accantonamenti a fondo svalutazione crediti |
| 61.708 | 61.708 |
Accantonamenti netti a fondi | 148.054 | (61.708) | 86.346 |
Variazione altre attività/passività non correnti | (27.363) | 27.363 | - |
Variazione altre attività non correnti |
| (36.865) | (36.865) |
Variazione debiti vari e altre passività non correnti |
| 9.502 | 9.502 |
Acquisto ETS |
| (67.516) | (67.516) |
Flussi finanziari per transazioni su mercati derivati commodities |
| (2.072) | (2.072) |
Altre variazioni patrimoniali | (96.981) | 96.337 | (644) |
Variazione attività derivanti da contratti con i clienti | - | (37.354) | (37.354) |
Variazione crediti commerciali | (8.076) | 10.700 | 2.624 |
Variazione debiti commerciali | 47.110 | (26.041) | 21.069 |
Variazione passività derivanti da contratti con i clienti | - | 26.041 | 26.041 |
B. Disponibilità liquide nette generate dall'attività operativa | 821.513 | 95 | 821.608 |
C. Disponibilità liquide nette generate dall'attività di investimento | (791.223) | - | (791.223) |
Flusso finanziario da attività di finanziamento |
|
| |
Acquisto quote di partecipazioni in imprese consolidate |
| (95) | (95) |
D. Disponibilità liquide nette generate dall'attività di finanziamento | 514.003 | (95) | 513.908 |
E. Flusso monetario del periodo (B+C+D) | 544.293 | - | 544.293 |
F. Disponibilità liquide finali (A+E) | 890.169 | - | 890.169 |
In linea con quanto precedentemente pubblicato, per la situazione patrimoniale-finanziaria la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente", con specifica separazione delle attività e passività cessate o destinate ad essere cedute. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.
Il Conto Economico è classificato in base alla natura dei costi. In aggiunta al Risultato Operativo, il prospetto di Conto Economico evidenzia il totale intermedio del Margine Operativo Lordo ottenuto sottraendo al totale ricavi il totale dei costi operativi.
Il rendiconto finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto. La configurazione di liquidità analizzata nel rendiconto finanziario include le disponibilità di cassa e di conto corrente bancario.
Pubblicazione del bilancio
Il Bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione di
L'assemblea degli azionisti che sarà convocata per l'approvazione del bilancio separato della Capogruppo ha la facoltà di richiedere modifiche al suddetto bilancio consolidato.
Utilizzo di valori stimati e assunzioni da parte del management
Stime
La redazione del Bilancio Consolidato comporta l'effettuazione di stime, scelte valutative e assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività, anche potenziali, e sull'informativa presentata. Tali stime e assunzioni si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie, in particolare quando il valore delle attività e passività non risulta facilmente desumibile da fonti comparabili.
Le stime e assunzioni sono state utilizzate sull'applicazione dei principi contabili in particolare per valutare le seguenti poste di bilancio:
i ricavi da contratti con i clienti: i ricavi delle vendite di energia elettrica e gas ai clienti finali sono rilevati al momento della fornitura dell'elettricità o del gas e comprendono, oltre a quanto fatturato in base a letture periodiche (e di competenza dell'esercizio) oppure in base ai volumi comunicati dai distributori e dai trasportatori, una stima dell'energia elettrica e del gas erogati nell'esercizio ma non ancora fatturati, quale differenza tra l'energia elettrica e gas immessi nella rete di distribuzione e quelli fatturati nell'esercizio, calcolata tenendo conto delle eventuali perdite di rete. I ricavi tra la data di ultima lettura e la fine dell'esercizio si basano su stime del consumo giornaliero del cliente, principalmente fondate sul suo profilo storico, rettificato per riflettere le condizioni atmosferiche o altri fattori che possono influire sui consumi oggetto di stima.
impairment delle attività non finanziarie: attività quali immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari, attività immateriali, attività consistenti nel diritto di utilizzo di un'attività sottostante, avviamento e partecipazioni in società collegate/joint ventures subiscono una riduzione di valore quando il loro valore contabile supera il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso. Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni utilizzate per la determinazione dell'ammontare dei flussi di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, possibili variazioni negli assunti di base su cui si basano tali calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili. Le informazioni sulle principali assunzioni utilizzate per stimare il valore recuperabile delle attività con riferimento agli impatti relativi al cambiamento climatico nonché quelle relative alle variazioni di tali assunzioni sono fornite nella nota 4 "Avviamento".
Perdite attesa su attività finanziarie: alla fine di ciascuna data di riferimento del bilancio, il Gruppo rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, le attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment. I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e la misurazione delle perdite attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il proprio giudizio professionale, basato sulla esperienza pregressa del Gruppo, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che su stime prospettiche alla fine di ciascuna data di riferimento del bilancio.
la vita utile di immobili, impianti e macchinari. I beni devolvibili sono ammortizzati in base alla scadenza dei rispettivi decreti di concessione. Il Decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 (Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione - cd. "D.L. Semplificazioni") convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, disciplina il nuovo regime di remunerazione delle c.d. Opere Bagnate relativamente alle concessioni di grande derivazione per impianti idroelettrici; la nuova normativa stabilisce che le c.d. Opere Bagnate siano trasferite senza compenso alle Regioni. Qualora il Gestore abbia effettuato nuovi investimenti durante la vita utile e purché tali investimenti siano autorizzati o assentiti dalla Pubblica Amministrazione competente, il Gestore avrà diritto ad una remunerazione limitatamente al valore non ammortizzato. Per quel che concerne le c.d. "opere asciutte" (beni materiali compresi nel ramo d'azienda del concessionario uscente e non ricadenti nella categoria delle "opere bagnate", le cosiddette opere non devolvibili), la nuova normativa non ha introdotto modifiche e pertanto al concessionario uscente spetta un corrispettivo determinato sulla base del valore di ricostruzione a nuovo diminuito nella misura dell'ordinario degrado. Conseguentemente, al fine renderlo coerente con la nuova normativa, è stato rideterminato il piano di ammortamento delle Opere Bagnate riferibili alle concessioni scadute, anche tenendo conto delle possibili date di riassegnazione delle stesse, che, sulla base della normativa precedente, era stato interrotto a partire dal bilancio 2012.
Pur riconoscendo che la nuova normativa introduce importanti novità in materia di trasferimento della titolarità del ramo d'azienda relativo all'esercizio delle concessioni idroelettriche, risultano evidenti tutte le difficoltà legate all'applicazione pratica dei suddetti principi cui rimangono associate delle incertezze che non consentono di effettuare una stima affidabile del valore che potrà essere recuperato al termine delle attuali concessioni (valore residuo).
Pertanto, il management ha ritenuto di non poter procedere a una stima ragionevole e affidabile del valore residuo.
Dato che la norma in oggetto impone comunque al concessionario subentrante di riconoscere un corrispettivo al concessionario uscente, il management ha riconsiderato il periodo di ammortamento dei beni definiti come gratuitamente devolvibili prima della legge n. 134/2012 (fino all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, stante la loro gratuita devoluzione, il periodo di ammortamento era commisurato al termine più ravvicinato fra quello della concessione o della vita utile del singolo bene), commisurandolo non più alla durata della concessione ma, se più ampia, alla vita utile del singolo bene: per tale ragione il management ha iniziato nell'esercizio 2021 un percorso valutativo atto a periziare gli impianti detenuti dal Gruppo al fine di andare ad indentificare la vista residua degli stessi che ha riguardato gli impianti di San Mauro e Valle Orco. Tale percorso proseguirà nell'esercizio 2022 e qualora si renderanno disponibili elementi ulteriori per effettuare una stima affidabile del valore residuo, si procederà alla modifica prospettica dei valori contabili delle attività coinvolte.
la determinazione del fair value degli strumenti derivati e di alcune attività finanziarie. Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzando specifiche tecniche di valutazione (principalmente basate sul present value) che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile, gli input sono stimati dal management tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione. Per ulteriori dettagli sugli strumenti finanziari misurati al fair value, si rimanda al capitolo VI Gestione dei rischi finanziari di Gruppo. Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato per tali strumenti, soprattutto nel contesto attuale nel quale i mercati sono volatili e le prospettive economiche altamente incerte e soggette a rapidi cambiamenti. Quando le valutazioni sono soggette ad una significativa incertezza di misurazione a causa del contesto attuale e vi è un ampio intervallo di stime possibili del fair value, il Gruppo è tenuto ad applicare giudizio nel determinare il punto all'interno di tale intervallo maggiormente rappresentativo del fair value in tali circostanze.
Hedge accounting. L'hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in bilancio gli effetti delle strategie di risk management. A tale scopo, il Gruppo documenta all'inception della transazione, la relazione tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, così come gli obiettivi e la strategia di risk management. Inoltre, il Gruppo valuta, sia all'inception della relazione che su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono altamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o nei flussi di cassa degli elementi coperti. Sulla base del giudizio degli Amministratori, la valutazione dell'efficacia basata sull'esistenza di una relazione economica tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, la dominanza del rischio di credito nelle variazioni di valore e l'hedge ratio, così come la misurazione dell'inefficacia, sono valutate mediante un assessment qualitativo o un calcolo quantitativo, a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristiche degli strumenti di copertura e degli elementi coperti. In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni future, il management valuta e documenta che le stesse siano altamente probabili e presentino un'esposizione alle variazioni dei flussi di cassa che impatti il Conto economico. Per maggiori dettagli circa le assunzioni chiave sulla valutazione dell'efficacia e la misurazione dell'inefficacia, si rinvia al capitolo VI Gestione dei rischi finanziari di Gruppo.
La determinazione dell'ammontare dei fondi per rischi e oneri futuri. Il Gruppo è parte in diversi procedimenti civili, amministrativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle proprie attività, che potrebbero generare passività di importo significativo, per i quali non è sempre oggettivamente possibile prevedere l'esito finale. La valutazione dei rischi legati ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli Amministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti da parte di consulenti esterni che assistono il Gruppo, con riferimento alla loro classificazione tra le passività potenziali ovvero tra le passività. Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell'importo della spesa. Il Gruppo determina se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, nonché se riportare l'effetto dell'incertezza usando il metodo dell'importo più probabile o il metodo del valore atteso, scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio prevede la soluzione dell'incertezza, tenuto conto delle normative fiscali. Il Gruppo effettua un significativo ricorso al giudizio professionale nell'identificare le incertezze sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le stime effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e delle circostanze che potrebbe modificare la conclusione sull'accettabilità di un determinato trattamento fiscale oppure sulla stima degli effetti dell'incertezza, o entrambi. Per ulteriori dettagli circa le imposte sul reddito, si rinvia alla Nota 45 Imposte sul reddito.
Contratti onerosi. Al fine di identificare un contratto oneroso, il Gruppo stima i costi non discrezionali necessari per l'adempimento delle obbligazioni assunte (incluse le eventuali penali) nell'ambito del contratto e i benefici economici che si suppone si otterranno dallo stesso contratto.
Determinazione della vita utile di attività non finanziarie. Nel determinare la vita utile di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali aventi vita utile definita, il Gruppo considera non solo i benefici economici futuri - contenuti nelle attività - fruiti tramite il loro utilizzo, ma anche molti altri fattori, quali il deterioramento fisico, l'obsolescenza del prodotto o servizio forniti dal bene (ad es. tecnica, tecnologica o commerciale), restrizioni legali o altri vincoli similari (ad es. sicurezza, ambientali, ecc.) nell'utilizzo del bene, se la vita utile del bene dipende dalla vita utile di altri beni. Per maggiori dettagli su tale aspetto, si rimanda alla Nota 1 "Attività Materiali".
Valutazione dell'esistenza dell'influenza notevole su una società collegata. Le società collegate sono quelle in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali della società partecipata senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche. In linea generale, si presume che il Gruppo abbia un'influenza notevole quando lo stesso detiene una partecipazione di almeno il 20%. Al fine di determinare l'esistenza dell'influenza notevole è richiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i fatti e le circostanze. Il Gruppo riesamina l'esistenza dell'influenza notevole quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica dell'esistenza di tale influenza notevole. Per ulteriori dettagli sulle partecipazioni del Gruppo in società collegate, si rinvia alla nota 5 "Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto".
Applicazione dell'IFRIC 12 "Accordi per servizi in concessione" alle concessioni. L'IFRIC 12 si applica agli accordi per servizi in concessione da "pubblico a privato", i quali possono essere definiti come contratti che obbligano un concessionario a fornire servizi pubblici, ossia a dare accesso ai principali servizi economici e sociali, per un determinato periodo di tempo per conto dell'Autorità pubblica (ossia, il concedente). In questi contratti, il concedente trasferisce al concessionario il diritto di gestire le infrastrutture utilizzate per fornire tali servizi pubblici.
Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni derivanti dalla revisione delle stime contabili sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
La criticità insita in tali valutazioni è riferita al ricorso ad assunzioni e giudizi relativi a tematiche per loro natura incerte, ed è amplificata in ragione della peculiarità e della varietà dei business in cui il Gruppo opera. Inoltre, eventuali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati degli esercizi successivi.
Principi di consolidamento
Nell'area di consolidamento rientrano le società controllate, le società a controllo congiunto e le società collegate.
Società controllate
Sono considerate controllate le imprese in cui il Gruppo esercita il controllo, così come definito dall' IFRS 10 - Bilancio consolidato. Il controllo esiste quando la Capogruppo ha contemporaneamente:
• il potere decisionale sulla partecipata, ossia la capacità di dirigerne le attività rilevanti, cioè quelle attività che hanno un'influenza significativa sui risultati della stessa;
• il diritto a risultati (positivi o negativi) variabili rivenienti dalla sua partecipazione nell'entità;
• la capacità di utilizzare il proprio potere decisionale per determinare l'ammontare dei risultati rivenienti dalla sua partecipazione nell'entità.
I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.
Le quote di patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nello stato patrimoniale e nel conto economico consolidati.
Le società controllate sono consolidate con il metodo integrale, che prevede l'eliminazione delle operazioni infragruppo e di eventuali utili e perdite non realizzati.
Si evidenzia inoltre che: a) tutte le modifiche nella quota di interessenza che non costituiscono una perdita di controllo sono trattate come equity transactions e quindi hanno contropartita a patrimonio netto; b) quando una società controllante cede il controllo in una propria partecipata, ma continua comunque a detenere un'interessenza nella società, valuta la partecipazione mantenuta in bilancio al fair value ed imputa eventuali utili o perdite derivanti dalla perdita del controllo a conto economico.
Società a controllo congiunto
Sono società sulla cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto, in virtù di accordi contrattuali. Il controllo congiunto, così come definito dall'IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto, è la "condivisione su base contrattuale, del controllo di un accordo che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti".
In presenza di società miste pubblico-privato, data l'oggettiva possibilità da parte del socio pubblico di esercitare la propria influenza sulla società, oltre che attraverso gli accordi di governance, anche in virtù della propria natura di ente pubblico, la sussistenza del controllo congiunto viene valutata, oltre che con riferimento alla lettera degli accordi contrattuali, valutando l'effettiva possibilità da parte del socio privato di controllare congiuntamente le decisioni strategiche relative alla società partecipata.
Gli accordi a controllo congiunto si distinguono in 2 tipologie:
una Joint Venture (JV) è un accordo nel quale le parti vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le Joint Ventures sono valutate con il metodo del patrimonio netto;
una Joint Operation (JO) è un accordo in base al quale i soci non si limitano esclusivamente a partecipare al risultato netto della società, ma esercitano diritti sulle sue attività e hanno obbligazioni per le sue passività. In questo caso si procede al consolidamento integrale delle attività/ricavi su cui il socio esercita tali diritti e delle passività/costi di cui il socio si assume gli obblighi.
Società collegate (contabilizzate con il metodo del patrimonio netto)
Sono considerate collegate le società nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie ed operative. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia l'influenza notevole fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere.
Le partecipazioni valutate al Patrimonio Netto sono contabilizzate per un importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio disponibile, rettificato per tenere conto delle differenze tra prezzo pagato e patrimonio alla data di acquisto e per eventuali operazioni infragruppo, se significative.
Le quote di risultato d'esercizio derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio netto sono iscritte in conto economico nella linea "Risultato di collegate e joint ventures contabilizzate con il metodo del patrimonio netto", mentre la quota delle altre componenti di conto economico complessivo è iscritta nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo.
L'eccedenza del costo di acquisto rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività attuali e potenziali identificabili della società collegata o della joint venture alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento, incluso nel valore della partecipazione e assoggettato a impairment test con le stesse modalità descritte nel paragrafo precedente.
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
I dividendi da partecipazioni sono contabilizzati nel momento in cui sorge il diritto all'incasso, che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
Aggregazioni aziendali
Il Gruppo contabilizza le aggregazioni aziendali applicando il metodo dell'acquisizione quando l'insieme di attività e beni acquisiti soddisfa la definizione di attività aziendale e il Gruppo ottiene il controllo. Nello stabilire se un determinato insieme di attività e beni rappresenta un'attività aziendale, il Gruppo valuta se detto insieme comprende, come minimo, un fattore di produzione e un processo sostanziale e se ha la capacità di creare produzione.
Il Gruppo ha la facoltà di effettuare un 'test di concentrazione' che consente di accertare con una procedura semplificata che l'insieme acquisito di attività e beni non è un'attività aziendale. Il test di concentrazione facoltativo è positivo se quasi tutto il fair value delle attività lorde acquisite è concentrato in un'unica attività identificabile o in un gruppo di attività identificabili aventi caratteristiche similari.
Il corrispettivo trasferito e le attività nette identificabili acquisite sono solitamente rilevati al fair value. Il valore contabile dell'eventuale avviamento viene sottoposto al test di impairment annualmente per identificare eventuali perdite per riduzioni di valore. Eventuali utili derivanti da un acquisto a prezzi favorevoli vengono rilevati immediatamente nel prospetto di Conto Ecomomico alla voce Rettifica di valore di partecipazioni, mentre i costi correlati all'aggregazione, diversi da quelli relativi all'emissione di titoli di debito o di strumenti rappresentativi di capitale, sono rilevati come spese nell'utile/(perdita) dell'esercizio quando sostenuti.
Dal corrispettivo trasferito sono esclusi gli importi relativi alla risoluzione di un rapporto preesistente. Normalmente tali importi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
Il corrispettivo potenziale viene rilevato al fair value alla data di acquisizione. Se il corrispettivo potenziale che soddisfa la definizione di strumento finanziario viene classificato come patrimonio netto, non viene sottoposto a successiva valutazione e la futura estinzione è contabilizzata direttamente nel patrimonio netto. Gli altri corrispettivi potenziali sono valutati al fair value ad ogni data di chiusura dell'esercizio e le variazioni del fair value sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
Nel caso in cui gli incentivi riconosciuti nel pagamento basato su azioni (incentivi sostitutivi) sono scambiati con incentivi posseduti da dipendenti dell'acquisita (incentivi dell'acquisita), il valore di tali incentivi sostitutivi dell'acquirente è interamente o parzialmente incluso nella valutazione del corrispettivo trasferito per l'aggregazione aziendale. Tale valutazione prende in considerazione la differenza del valore di mercato degli incentivi sostitutivi rispetto a quello degli incentivi dell'acquisita e la proporzione di incentivi sostitutivi che si riferisce a prestazione di servizi precedenti all'aggregazione.
Perdita del controllo
In caso di perdita del controllo, il Gruppo elimina le attività e le passività della società controllata, le eventuali partecipazioni di terzi e le altre componenti di patrimonio netto relative alle società controllate. Qualsiasi utile o perdita derivante dalla perdita del controllo viene rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Qualsiasi partecipazione mantenuta nella ex società controllata viene valutata al fair value alla data della perdita del controllo.
Transazioni eliminate nel processo di consolidamento
Nella predisposizione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra le società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzate su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con imprese a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in tali imprese. Su tutte le rettifiche di consolidamento è valutato il relativo effetto fiscale.
Area di consolidamento
L'area di consolidamento comprende le società nelle quali la Capogruppo esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, le società a controllo congiunto e le società collegate.
Società Capogruppo:
Società consolidate con il metodo integrale
Sono consolidate integralmente le quattro società responsabili delle singole linee di business e le loro controllate dirette e indirette.
Iren Ambiente e le società da questa controllate:
ACAM Ambiente
AMIAT V e la controllata:
AMIAT
Bonifica Autocisterne
I.Blu
Iren Ambiente Parma
Iren Ambiente Piacenza
ReCos
Rigenera Materiali
San Germano
Territorio e Risorse
TRM
Unieco Holding Ambiente e le sue controllate:
Borgo Ambiente
Iren Ambiente Toscana e le sue controllate:
Futura
Produrre Pulito
Scarlino Energia
Scarlino Immobiliare
TB
Manduriambiente
Picena Depur
Uniproject
Iren Energia e le società da questa controllate:
Asti Energia e Calore
Iren Smart Solutions e le controllate:
Iren Energy Solutions (già Bosch Energy and Building Solutions Italy)
Alfa Solutions (già Studio Alfa) e la sua controllata
Lab 231 S.r.l
Maira e la controllata:
Formaira
Iren Mercato e la società da questa controllata:
Salerno Energia Vendite e la sua controllata:
Sidiren
IRETI e le società da questa controllate:
ACAM Acque
ASM Vercelli e la controllata:
ATENA Trading
Consorzio GPO
Iren Laboratori
Iren Acqua e la controllata:
Iren Acqua Tigullio
Nord Ovest Servizi
La variazione area di consolidamento integrale per l'esercizio 2021 è dovuta all'acquisizione del controllo delle società Futura S.p.A., Sidiren S.r.l., Lab231 S.r.l., Nove S.p.A., Bosch Energy and Building Solutions Italy s.r.l. (denominata Iren Energy Solutions a partire dal 1° gennaio 2022) e di un ramo d'azienda della società Sviluppo Ambiente e Sicurezza S.r.l., relativo ad attività di consulenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, gestione di pratiche ambientali, privacy e formazione professionale. Per maggiori dettagli su tali operazioni si rimanda al successivo capitolo IV. Aggregazioni aziendali.
Dal punto di vista degli assetti partecipativi, si segnala che in data 22 aprile 2021 Iren Ambiente ha acquistato un'ulteriore quota del 7,42% della controllata UCH Holding e pertanto, a seguito di tale operazione, il Gruppo detiene il 100% del capitale della società.
In data 23 novembre 2021 Iren Ambiente Toscana ha acquistato una quota pari al 31,53% del capitale della società controllata TB. La quota complessiva posseduta da Iren Ambiente Toscana in TB ammonta conseguentemente al 90,09%.
Con efficacia a partire dal 3 dicembre 2021 Unieco Holding Ambiente, che già deteneva il 99,90% del capitale sociale di Picena Depur, è divenuta socia al 100% della stessa.
Infine, in data 22 dicembre 2021 Iren Ambiente Toscana ha acquistato una quota pari al 27,78% del capitale della controllata Scarlino Immobiliare, divenendone conseguentemente socio unico.
Inoltre, nel corso dell'esercizio 2021 hanno avuto efficacia alcune operazioni societarie che, pur non comportando variazioni dell'area di consolidamento, hanno determinato uno snellimento della struttura partecipativa della Business Unit Ambiente:
in data 1° luglio 2021 Unirecuperi è stata oggetto di fusione per incorporazione in Unieco Holding Ambiente e le società AMA, Gheo Suolo e Ambiente, Monte Querce e Sereco Piemonte sono state incorporate in Iren Ambiente;
il 24 novembre 2021 è avvenuta una scissione parziale del ramo d'azienda di Unieco Holding Ambiente rappresentato dall'intera partecipazione in Uniservizi a favore di Uniproject. Successivamente, in data 1° dicembre 2021, Uniservizi si è fusa per incorporazione nella stessa Uniproject. Nella medesima giornata, Scarlino Holding e UCH Holding sono state oggetto di fusione in Iren Ambiente Toscana. Per effetto di quest'ultima operazione, Iren Ambiente ha annullato la sua partecipazione diretta del 35,29% in UCH Holding e rilevato una partecipazione in Iren Ambiente Toscana.
in data 31 dicembre 2021 Nove è stata oggetto di fusione per incorporazione in Iren Energia.
Si segnala inoltre che nel corso dell'esercizio 2021 sono state liquidate e, conseguentemente, cancellate dal registro delle imprese le società Bio Metano Italia, Energy Side e STA Partecipazioni.
Per il dettaglio delle società controllate, delle società a controllo congiunto e delle società collegate si rinvia agli elenchi inclusi tra gli Allegati.
Aggregazioni aziendali
AGGREGAZIONI AZIENDALI AVVENUTE NELL'ESERCIZIO 2021
Aggregazioni aziendali contabilizzate in maniera definitiva
Futura S.p.A.
Facendo seguito alla business combination del novembre 2020 relativa alla Divisione ambiente Unieco, il 30 marzo 2021 il Gruppo ha incrementato la propria quota nella collegata Futura S.p.A., acquisendo un ulteriore 20% del capitale sociale (per un corrispettivo di 1.100 migliaia di euro) e addivenendo al controllo in forza di una partecipazione complessiva del 60%. La società gestisce un impianto di trattamento meccanico biologico che tratta 140 mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati, dotato di una sezione di compostaggio per la frazione organica e il verde, la cui concessione scade nel 2041.
Nel periodo di nove mesi chiuso al 31 dicembre 2021, la controllata ha generato ricavi pari a 7.717 migliaia di euro e una perdita di 315 migliaia di euro. La direzione aziendale ritiene che se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2021, l'impatto sui ricavi consolidati sarebbe ammontato a 9.556 migliaia di euro e sul risultato consolidato dell'esercizio sarebbe stato pari a -367 migliaia di euro. Nel calcolare i suddetti importi, la direzione aziendale ha ipotizzato che le rettifiche di fair value alla data di acquisizione, determinate in via provvisoria, sarebbero state le stesse anche se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2021.
Nella tabella seguente viene riportato il valore delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili.
migliaia di euro | |||
| Valori nominali | FV Adjustment | Fair value |
Immobili impianti e macchinari | 55 | 55 | |
Attività immateriali a vita definita | 26.566 | 1.869 | 28.435 |
Altre attività non correnti | 281 | 281 | |
Attività per imposte anticipate | 859 | 859 | |
Rimanenze | 243 | 243 | |
Crediti commerciali | 2.655 | 2.655 | |
Crediti vari e altre attività correnti | 1.607 | 1.607 | |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 3.679 | 3.679 | |
Passività finanziarie non correnti | (25.206) | (25.206) | |
Benefici ai dipendenti | (339) | (339) | |
Passività per imposte differite | - | (521) | (521) |
Debiti vari e altre passività non correnti | (420) | (420) | |
Passività finanziarie correnti | (1.759) | (1.759) | |
Debiti commerciali | (2.439) | (2.439) | |
Debiti vari e altre passività correnti | (1.755) | (1.755) | |
Debiti per imposte correnti | (116) | (116) | |
Fondi per rischi ed oneri quota corrente | (40) |
| (40) |
Totale attività identificabili nette | 3.871 | 1.348 | 5.219 |
Dall'analisi svolta ai fini dell'allocazione del prezzo di acquisto della società Futura è stato identificato l'asset intangibile derivante dalla concessione stipulata con la Comunità d'ambito Toscana Sud (concedente) per la costruzione e gestone dell'impianto di Grosseto per il trattamento meccanico biologico di rifiuti indifferenziati, dotato di una sezione di compostaggio per la frazione organica e il verde.
La valutazione della concessione pari a 1.869 migliaia di euro è stata fatta sulla base del metodo dei flussi economici incrementali (Multi Period Excess Earning method - MEEM) che si fonda sul principio che l'intero reddito corrente di una società deve risultare allocato agli asset identificati in sede di allocazione del prezzo di acquisto. Il reddito di pertinenza dell'attività immateriale identificata può quindi essere ricavato per differenza detraendo dal reddito complessivo la remunerazione normale di tutti gli altri asset (tangibili e intangibili). Il fair value dell'intangibile è così ottenuto dall'attualizzazione dei redditi residui attesi per gli anni di vita utile dell'asset.
L'avviamento derivante dall'acquisizione è stato rilevato come illustrato nella tabella segue.
| migliaia di euro |
Fair value del corrispettivo trasferito | 1.100 |
Fair value dell'interessenza detenuta prima dell'acquisizione del controllo | 4.840 |
Rideterminazione delle interessenze al fair value contabilizzata a Conto Economico | 1.305 |
Fair value delle attività nette identificabili | (5.219) |
Interessenze delle minoranze nelle attività nette identificabili | 2.089 |
Avviamento | 4.115 |
L'avviamento derivante dall'acquisizione si riferisce principalmente allo sviluppo di un digestore anaerobico da 80 kton/a di FORSU a monte dell'attuale linea di compostaggio. L'avviamento rilevato in bilancio non sarà deducibile ai fini dell'imposta sui redditi.
Nove S.p.A.
Il 12 ottobre 2021 Iren Energia si è aggiudicata la gara indetta dal Comune di Grugliasco (Provincia di Torino) per la cessione del 51% di Nove S.p.A., gestore del servizio di teleriscaldamento nello stesso comune. La società, già detenuta al 49%, è conseguentemente entrata nel perimetro di consolidamento integrale, venendo peraltro fusa nella stessa Iren Energia. Il corrispettivo dell'operazione è pari a 5.355 migliaia di euro.
Nel periodo di tre mesi chiuso al 31 dicembre 2021, la controllata ha generato ricavi pari a 3.913 migliaia di euro e una perdita di 208 migliaia di euro. La direzione aziendale ritiene che se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2021, l'impatto sui ricavi consolidati sarebbe ammontato a 7.462 migliaia di euro e sul risultato consolidato dell'esercizio sarebbe stato pari a -199 migliaia di euro. Nel calcolare i suddetti importi, la direzione aziendale ha ipotizzato che le rettifiche di fair value alla data di acquisizione, determinate in via provvisoria, sarebbero state le stesse anche se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2021.
Nella tabella seguente viene riportato il valore delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili.
migliaia di euro | |
| Fair value |
Attività materiali | 17.831 |
Attività immateriali a vita definita | 3.526 |
Altre attività non correnti | 4 |
Attività per imposte anticipate | 168 |
Crediti commerciali | 1.001 |
Crediti per imposte correnti | 3 |
Crediti vari e altre attività correnti | 32 |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 2.277 |
Passività finanziarie non correnti | (16) |
Benefici ai dipendenti | (81) |
Passività per imposte differite | (691) |
Passività finanziarie correnti | (7.720) |
Debiti commerciali | (3.965) |
Debiti vari e altre passività correnti | (24) |
Debiti per imposte correnti | (5) |
Totale attività identificabili nette | 12.340 |
Dall'analisi svolta ai fini dell'allocazione del prezzo di acquisto della società Nove S.p.A. non sono emerse differenze tra il fair value delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili ed il loro valore netto contabile alla data di acquisizione.
L'utile derivante dall'acquisto a prezzi favorevoli è stato rilevato come illustrato nella tabella segue.
| migliaia di euro |
Fair value del corrispettivo trasferito | 5.355 |
Interessenza detenuta prima dell'acquisizione del controllo | 2.311 |
Rideterminazione delle interessenze al fair value contabilizzata a Conto Economico | 2.366 |
Fair value delle attività nette identificabili | (12.340) |
Utile derivante dall'acquisto a prezzi favorevoli | (2.308) |
La rivalutazione al fair value della partecipazione del 49% detenuta precedentemente dal Gruppo in Nove ha generato un utile di 2.366 migliaia di euro (4.677 migliaia di euro detratti 2.311 migliaia di euro relativi al valore contabile della partecipazione contabilizzata con il metodo del patrimonio netto alla data di acquisizione). Tale importo è stato incluso nella voce "Rettifica di valore di partecipazioni". L'utile derivante dall'acquisto a prezzi favorevoli è contabilizzato alla stessa voce.
Aggregazioni aziendali contabilizzate in maniera provvisoria
Nel corso dell'esercizio 2021 il Gruppo ha acquisito il controllo delle società Sidiren S.r.l., Lab231 S.r.l., Bosch Energy and Building Solutions Italy S.r.l. (denominata Iren Energy Solutions a partire dal 1° gennaio 2022) e di un ramo d'azienda della società Sviluppo Ambiente e Sicurezza S.r.l..
Il 16 luglio 2021 il Gruppo ha perfezionato l'operazione di acquisizione del 100% di Sidiren S.r.l., newco conferitaria del ramo d'azienda, comprensivo del relativo personale, proveniente da Sidigas.com S.r.l., operativa nella vendita di gas naturale con un portafoglio di circa 52 mila clienti distribuiti prevalentemente nella Provincia di Avellino.
Nel periodo di sei mesi chiuso al 31 dicembre 2021, la controllata ha generato ricavi pari a 14.221 migliaia di euro e un utile di 754 migliaia di euro.
In data 29 luglio 2021, la società del Gruppo Alfa Solutions (già Studio Alfa) ha perfezionato le parallele operazioni di acquisto:
di un ramo d'azienda della società Sviluppo Ambiente e Sicurezza S.r.l., relativo ad attività di consulenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, gestione di pratiche ambientali, privacy e formazione professionale;
di una quota rappresentativa del 100% di Lab231 S.r.l., operante nel campo degli audit sull'implementazione del Modello organizzativo previsto dal D. Lgs 231/2001.
Nel periodo di cinque mesi chiuso al 31 dicembre 2021, la controllata ha generato ricavi pari a 255 migliaia di euro e un utile di 83 migliaia di euro.
In data 30 novembre 2021 Iren Smart Solutions ha acquisito l'intera partecipazione di Bosch Energy and Building Solutions Italy S.r.l. (denominata Iren Energy Solutions a partire dal 1° gennaio 2022), operante nel settore dell'efficientamento energetico, in particolare nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti integrati di riscaldamento, climatizzazione e cogenerazione per clienti pubblici e privati.
Nel periodo di un mese chiuso al 31 dicembre 2021, l'acquisizione ha generato ricavi pari a 6.437 migliaia di euro e una perdita di 1.380 migliaia di euro. La direzione aziendale ritiene che se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2021, l'impatto sui ricavi consolidati sarebbe ammontato a 38.454 migliaia di euro e sul risultato consolidato dell'esercizio sarebbe stato pari a una perdita di 5.830 migliaia di euro. Nel calcolare i suddetti importi, la direzione aziendale ha ipotizzato che le rettifiche di fair value alla data di acquisizione, determinate in via provvisoria, sarebbero state le stesse anche se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2021.
Per tali acquisizioni, nelle more della definizione della Purchase Price Allocation (PPA) da completarsi ai sensi dell'IFRS 3, il differenziale positivo fra il corrispettivo trasferito ed il fair value provvisorio, alla data di ottenimento del controllo, delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte è stato allocato ad avviamento.
Nella tabella seguente viene riportato per ogni acquisizione il fair value provvisorio del corrispettivo, delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte e dell'avviamento provvisorio.
migliaia di euro | |||
| Sidiren | Iren Energy Solutions | Ramo "SAS" e Lab 231 |
Corrispettivo trasferito |
|
| |
Disponibilità liquide | 30.223 | 29.001 | 850 |
Corrispettivo potenziale | - | 5.268 | - |
Fair value del corrispettivo alla data di acquisizione | 30.223 | 34.269 | 850 |
Fair value provvisorio delle attività nette identificabili |
|
| |
Attività materiali | - | 871 | 67 |
Attività immateriali a vita definita | - | 8 | - |
Attività finanziarie non correnti | - | 17.472 | 40 |
Altre attività non correnti | - | 1.134 | 7 |
Attività per imposte anticipate | - | 1.500 | - |
Rimanenze | - | 126 | - |
Attività derivanti da contratti con i clienti correnti | - | 3.475 | - |
Crediti commerciali | - | 19.574 | 825 |
Crediti vari e altre attività correnti | - | 334 | 361 |
Attività finanziarie correnti | - | 2.836 | - |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | - | 1 | 153 |
Passività finanziarie non correnti | - | (87) | (289) |
Benefici ai dipendenti | - | (324) | (90) |
Fondi per rischi ed oneri | - | - | (15) |
Debiti vari e altre passività non correnti | (2.660) | - | - |
Passività finanziarie correnti | - | (172) | (90) |
Debiti commerciali | - | (10.764) | (186) |
Debiti vari e altre passività correnti | - | (1.612) | (446) |
Debiti per imposte correnti | - | - | (64) |
Fondi per rischi ed oneri quota corrente | - | (1.362) | - |
Totale fair value provvisorio delle attività nette identificabili | (2.660) | 33.010 | 273 |
Avviamento provvisorio | 32.883 | 1.259 | 577 |
Il fair value delle attività da contratto di Iren Energy Solutions sono soggette a corrispettivi variabili in base al raggiungimento di determinati obiettivi di efficientamento energetico, anche con riferimento ai prezzi delle forniture energetiche. Il Gruppo ha condotto una valutazione preventiva dei fondi per contratti onerosi sulla base delle stime iniziali effettuate e ha rilevato un importo provvisorio in sede di contabilizzazione iniziale. Inoltre la contabilizzazione delle attività da leasing è soggetta ad una serie di condizioni che potrebbero impattare il trasferimento del controllo dei beni al cliente finale. Il Gruppo ha condotto una valutazione preventiva di tali contratti ed i relativi effetti sui ricavi da vendita di beni e servizi e ha rilevato un importo provvisorio in sede di contabilizzazione iniziale. Tuttavia, il Gruppo continuerà a rivedere tali aspetti nel corso del periodo di valutazione.
Se le nuove informazioni ottenute nell'arco di un anno dalla data di acquisizione relative a fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione porteranno a delle rettifiche agli importi indicati o a qualsiasi ulteriore fondo in essere alla data di acquisizione, la contabilizzazione dell'acquisizione sarà rivista.
AGGREGAZIONI AZIENDALI AVVENUTE NELL'ESERCIZIO 2020
Il Gruppo ha acquisito nel corso dell'esercizio 2020 il controllo delle società della Divisione Ambiente di Unieco, delle società Nord Ovest Servizi e IBlu. Per tali acquisizioni il fair value definitivo delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte è stato determinato nel corso dell'esercizio 2021, riflettendo la migliore conoscenza nel frattempo maturata. Pertanto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 era stato iscritto in modo provvisorio, come consentito dall'IFRS 3.
In base a quanto disposto dal principio, l'aggiornamento del fair value è avvenuto con effetto a partire dalla data di acquisizione e, pertanto, tutte le variazioni sono state effettuate sulla situazione patrimoniale delle società acquisite a tale data. I saldi risultanti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati per tenere conto dei nuovi valori.
Divisione Ambiente Unieco
Nel mese di novembre 2020 Iren Ambiente ha perfezionato l'acquisto della c.d. "Divisione Ambiente" di Unieco, società cooperativa in liquidazione coatta amministrativa, a fronte di un corrispettivo pari a 121.551 migliaia di euro. Le attività acquisite sono poste in essere per tramite di 20 società controllate e 8 società collegate a presidio dei principali settori di operatività della filiera ambientale.
Nel periodo di tre mesi chiuso al 31 dicembre 2020, il business acquisito ha generato ricavi pari a 30.065 migliaia di euro e un utile di 2.030 migliaia di euro.
Nella tabella seguente viene riportato il valore delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili contabilizzate in maniera provvisoria alla data di acquisizione e gli importi rideterminati a tale data.
migliaia di euro | ||||
| Fair value provvisorio | Rettifiche | Adeguamento Fair value | Fair value definitivo |
Fair value del corrispettivo alla data di acquisizione | 121.551 |
|
| 121.551 |
Fair value delle attività nette identificabili |
|
| ||
Immobili impianti e macchinari | 79.545 | (26.139) | (7.303) | 46.103 |
Attività immateriali a vita definita | 2.032 | 20.866 | 5.735 | 28.633 |
Partecipazioni contabilizzate con il metodo del Patrimonio Netto | 26.565 | 41.295 | 67.860 | |
Altre partecipazioni | 1.185 |
| 1.185 | |
Crediti commerciali non correnti | 26 |
| 26 | |
Attività finanziarie non correnti | 1.179 | 6.705 |
| 7.884 |
Altre attività non correnti | 292 |
| 292 | |
Attività per imposte anticipate | 8.361 | 1.959 | 1.613 | 11.933 |
Rimanenze | 4.520 |
| 4.520 | |
Crediti commerciali | 36.721 |
| 36.721 | |
Crediti per imposte correnti | 2.017 |
| 2.017 | |
Crediti vari e altre attività correnti | 5.235 |
| 5.235 | |
Attività finanziarie correnti | 12.303 | 2.438 |
| 14.741 |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 50.278 |
| 50.278 | |
Passività finanziarie non correnti | (49.026) | (1.298) |
| (50.324) |
Benefici ai dipendenti | (2.876) |
| (2.876) | |
Fondi per rischi ed oneri | (25.148) | (3.635) | (28.783) | |
Passività per imposte differite | (3.804) | (2.579) | (587) | (6.970) |
Debiti vari e altre passività non correnti | (1.320) |
| (1.320) | |
Passività finanziarie correnti | (12.173) | (374) |
| (12.547) |
Debiti commerciali | (37.286) |
| (37.286) | |
Debiti vari e altre passività correnti | (10.880) |
| (10.880) | |
Debiti per imposte correnti | (3.105) |
| (3.105) | |
Fondi per rischi ed oneri quota corrente | (6.349) |
|
| (6.349) |
Totale fair value delle attività nette identificabili | 78.292 | 1.578 | 37.118 | 116.988 |
Interessenze delle minoranze nelle attività nette identificabili | (3.486) |
| (1.336) | (4.822) |
Avviamento | 46.745 |
| 9.385 |
Dall'analisi svolta ai fini dell'allocazione del prezzo di acquisto è stato identificato l'asset intangibile derivante dalla concessione per la costruzione e gestone dell'impianto di Manduria (Taranto) per il trattamento meccanico biologico di rifiuti indifferenziati, con annessa discarica di servizio e dalla concessione per la costruzione e gestone dell'impianto di Terranuova Bracciolini (Arezzo) per il trattamento meccanico biologico di rifiuti indifferenziati e di una linea di compostaggio.
La valutazione delle concessioni pari a 5.735 migliaia di euro è stata fatta sulla base del metodo dei flussi economici incrementali (Multi Period Excess Earning method - MEEM) che si fonda sul principio che l'intero reddito corrente di una società deve risultare allocato agli asset identificati in sede di allocazione del prezzo di acquisto. Il reddito di pertinenza dell'attività immateriale identificata può quindi essere ricavato per differenza detraendo dal reddito complessivo la remunerazione normale di tutti gli altri asset (tangibili e intangibili). Il fair value dell'intangibile è così ottenuto dall'attualizzazione dei redditi residui attesi per gli anni di vita utile dell'asset.
Il fair value delle partecipazioni in imprese collegate è stato ottenuto utilizzando il metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF), che ha comportato una variazione in aumento di 41.295 migliaia di euro della voce Partecipazioni contabilizzate con il metodo del Patrimonio Netto. L'incremento ha riguardato le partecipazioni in Barricalla, CSAI, Futura, Sei Toscana e Siena Ambiente.
Il fair value dell'impianto di termovalorizzazione di Scarlino (Grosseto), la cui autorizzazione era stata negata a inizio 2015 e per il quale alla data di acquisizione era in corso un nuovo iter autorizzativo, è stato determinato ponderando due scenari alternativi legati al riavvio dell'impianto. Il risultato di tale valutazione basata sul metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF) ha comportato una rettifica in diminuzione del valore dell'asset pari a 7.303 migliaia di euro. Inoltre è stato iscritto a titolo di passività potenziale l'onere futuro relativo al possibile smantellamento dell'impianto (3.635 migliaia di euro).
L'avviamento derivante dall'acquisizione si riferisce principalmente alle competenze e alle conoscenze tecniche del personale di Unieco e alle sinergie che si prevede di ottenere dall'integrazione della società acquisita nel settore della gestione dei rifiuti del Gruppo
Nord Ovest Servizi
A luglio 2020 il Gruppo ha acquisito da ASTA S.p.A. (società del gruppo Gavio) per il tramite di IRETI e AMIAT, il 50% delle quote azionarie di Nord Ovest Servizi S.p.A (NOS), per un corrispettivo pari 6.513 migliaia di euro, salendo al 75%. NOS, valutata ad equity sino al 30 giugno 2020, è entrata conseguentemente nel perimetro di consolidamento integrale a partire dal mese di luglio del 2020.
La partecipazione in NOS detiene essenzialmente la partecipazione di collegamento (45%) in Asti Servizi Pubblici S.p.A. ("ASP"), che opera in concessione nei settori del servizio idrico integrato, dell'igiene urbana, dei trasporti e dei servizi cimiteriali.
Nella tabella seguente viene riportato il valore delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili contabilizzate in maniera provvisoria alla data di acquisizione e gli importi rideterminati a tale data.
migliaia di euro | |||
| Fair value provvisorio | Adeguamento Fair value | Fair value definitivo |
Fair value del corrispettivo trasferito | 6.513 | 6.513 | |
Interessenza detenuta prima dell'acquisizione del controllo | 4.539 | 4.539 | |
Rideterminazione delle interessenze al fair value contabilizzata a Conto Economico | (1.578) | 1.578 | - |
Fair value del corrispettivo alla data di acquisizione | 9.474 | 1.578 | 11.052 |
Fair value delle attività nette identificabili |
|
| |
Partecipazioni contabilizzate con il metodo del Patrimonio Netto | 9.815 | 7.292 | 17.107 |
Crediti commerciali | 119 | 119 | |
Crediti per imposte correnti | 61 | 61 | |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 1.031 | 1.031 | |
Debiti commerciali | (161) | (161) | |
Totale fair value delle attività nette identificabili | 10.865 | 7.292 | 18.157 |
Interessenze delle minoranze nelle attività nette identificabili | (2.716) | (1.823) | (4.539) |
Avviamento / (Utile derivante dall'acquisto a prezzi favorevoli) | 1.325 | (2.566) |
Il fair value definitivo della partecipazione nella collegata ASP è stato determinato attraverso il valore di liquidazione delle quote detenute da Nord Ovest Servizi (socio privato industriale) riconosciuto dal socio pubblico, Comune di Asti, alla scadenza delle concessioni dei servizi gestiti da Asti Servizi Pubblici.
L'utile derivante dall'acquisto a prezzi favorevoli è stato rilevato a Conto Economico nella voce "Rettifica di valore di partecipazioni".
In sede di definizione della contabilizzazione definitiva dell'operazione di acquisizione della società è stato iscritto per 3.093 migliaia di euro tra le passività finanziarie non correnti il fair value delle opzioni di vendita esercitabili dai soci di minoranza sul residuo 25% delle loro quote partecipative in Nord Ovest Servizi.
I.Blu
Nel mese di agosto 2020 Iren Ambiente ha perfezionato l'acquisto dell'80% del capitale sociale di I.Blu da Idealservice per un corrispettivo pari a 16.106 migliaia di euro; la società opera nel campo della selezione dei rifiuti plastici da avviare a recupero e riciclo, oltre che nel trattamento di rifiuti in plastica per la produzione di Blupolymer (polimero per usi civili) e Bluair ("agente riducente" per gli impianti siderurgici).
Nella tabella seguente viene riportato il valore delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili contabilizzate in maniera provvisoria alla data di acquisizione e gli importi rideterminati a tale data.
Nel periodo di cinque mesi chiuso al 31 dicembre 2020, l'acquisizione ha generato ricavi pari a 19.724 migliaia di euro e un utile di 617 migliaia di euro. La direzione aziendale ritiene che se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2020, l'impatto sui ricavi consolidati sarebbe ammontato a 49.807 migliaia di euro e sul risultato consolidato dell'esercizio sarebbe stato pari a 2.198 migliaia di euro. Nel calcolare i suddetti importi, la direzione aziendale ha ipotizzato che le rettifiche di fair value alla data di acquisizione, determinate in via provvisoria, sarebbero state le stesse anche se l'acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2020.
migliaia di euro | |||
| Fair value provvisorio | Adeguamento Fair value | Fair value definitivo |
Fair value del corrispettivo alla data di acquisizione | 16.106 |
| 16.106 |
Fair value delle attività nette identificabili |
|
| |
Immobili impianti e macchinari | 32.770 | 32.770 | |
Attività immateriali a vita definita | 1.854 | 10.324 | 12.178 |
Altre partecipazioni | 10 | 10 | |
Attività per imposte anticipate | 3 | 3 | |
Rimanenze | 4.469 | 4.469 | |
Crediti commerciali | 12.895 | 12.895 | |
Crediti per imposte correnti | 642 | 642 | |
Crediti vari e altre attività correnti | 1.426 | 1.426 | |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 786 | 786 | |
Passività finanziarie non correnti | (10.587) | (10.587) | |
Benefici ai dipendenti | (241) | (241) | |
Fondi per rischi ed oneri | (6) | (6) | |
Passività per imposte differite | (383) | (2.880) | (3.263) |
Passività finanziarie correnti | (17.014) | (17.014) | |
Debiti commerciali | (8.605) | (8.605) | |
Debiti vari e altre passività correnti | (3.403) | (3.403) | |
Debiti per imposte correnti | (1.435) | (1.435) | |
Totale fair value delle attività nette identificabili | 13.181 | 7.444 | 20.625 |
Interessenze delle minoranze nelle attività nette identificabili | (2.637) | (1.489) | (4.126) |
Avviamento / (Utile derivante dall'acquisto a prezzi favorevoli) | 5.562 | (393) |
Dall'analisi svolta ai fini dell'allocazione del prezzo di acquisto della società IBlu è stato identificato l'asset intangibile derivante dal valore delle autorizzazioni ambientali per la costruzione e gestione degli impianti di selezione e riciclo delle plastiche di proprietà della società.
La valutazione delle autorizzazioni pari a 10.324 migliaia di euro è stata fatta utilizzando il metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF).
L'utile derivante dall'acquisto a prezzi favorevoli è stato rilevato a Conto Economico nella voce "Rettifica di valore di partecipazioni".
In sede di definizione della contabilizzazione definitiva dell'operazione di acquisizione della società è stato iscritto per 4.026 migliaia di euro tra le passività finanziarie correnti il fair value dell'opzioni di vendita esercitabile dal socio di minoranza sulle proprie quote partecipative in IBlu.
Principi contabili e criteri di valutazione
Di seguito sono indicati i criteri adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 del Gruppo Iren; i principi contabili descritti di seguito sono stati applicati coerentemente da tutte le entità del Gruppo e non sono cambiati rispetto a quelli adottati al 31 dicembre 2020.
Attività materiali
- Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Gli immobili, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di conferimento o di acquisto o di costruzione interna. Nel costo sono compresi tutti i costi direttamente imputabili necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso (comprensivo, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale dei costi stimati per lo smantellamento, per la rimozione dell'attività e per la bonifica del luogo), al netto di sconti commerciali e abbuoni.
Gli oneri finanziari relativi all'acquisto o alla costruzione interna di un'immobilizzazione vengono capitalizzati per la quota imputabile ai beni fino al momento della loro entrata in esercizio.
Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.
In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso vengono separati e solo il fabbricato viene assoggettato ad ammortamento, mentre i valori riferiti ai terreni sono sottoposti ad impairment, come descritto nel successivo paragrafo "Perdita di valore di attività non finanziarie".
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. Gli altri costi aventi natura incrementativa sono attribuiti alle immobilizzazioni cui si riferiscono, secondo quanto previsto dallo IAS 16, ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni a cui si riferiscono. Hanno natura incrementativa le spese che comportino ragionevolmente un aumento dei benefici economici futuri, quali l'aumento della vita utile, l'incremento della capacità produttiva, il miglioramento delle qualità del prodotto, l'adozione di processi di produzione che comportino una sostanziale riduzione dei costi di produzione.
Le immobilizzazioni materiali in corso di costruzione comprendono i costi relativi alla costruzione di impianti sostenuti fino alla data di riferimento. Tali investimenti sono ammortizzati a partire dalla data di entrata in funzione nel ciclo di produzione.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni. Le discariche sono ammortizzate sulla base della percentuale di riempimento.
Le aliquote applicate sono riportate nella tabella seguente:
| Aliquota Minima | Aliquota Massima |
Fabbricati | 1,25% | 20,00% |
Costruzioni leggere | 2,00% | 35,29% |
Automezzi | 5,00% | 25,00% |
Attrezzature varie | 5,00% | 35,29% |
Mobili e macchine ufficio | 5,00% | 20,00% |
Hardware | 10,00% | 50,00% |
Impianti | 1,22% | 35,29% |
Le variazioni di aliquote rispetto all'esercizio 2020 sono dovute alle nuove società entrate nel perimetro di consolidamento integrale, all'aggiornamento delle vite utili economico-tecniche dei singoli beni e all'esito delle verifiche effettuate sugli stessi dai tecnici responsabili degli impianti.
Nella tabella seguente viene riportata la durata residua dei contratti di leasing in base alla quale vengono ammortizzati i diritti d'uso iscritti nelle attività materiali:
Anni | ||
Diritti d'uso IFRS 16 - Leases | da | a |
Terreni | 2 | 96 |
Fabbricati | 2 | 57 |
Impianti e macchinari | 2 | 4 |
Attrezzature industriali e commerciali | 7 | 7 |
Altri beni (automezzi) | 2 | 9 |
I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono ad immobilizzazioni materiali sono registrati come ricavi differiti e accreditati al conto economico lungo il periodo di ammortamento dei relativi beni.
- Beni in locazione
Locatario
L'IFRS 16 prevede un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, a prescindere dalla forma contrattuale adottata (leasing, affitto o noleggio). Le discriminanti sono: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.
Il Gruppo lato locatario, applica l'espediente pratico previsto dall'IFRS 16 che prevede la rilevazione nello stato patrimoniale delle attività e delle relative passività finanziarie per tutti i contratti di leasing di durata superiore ai 12 mesi, a meno che l'attività sottostante abbia un valore a nuovo unitariamente inferiore a cinque mila euro.
La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, in primis i pagamenti fissi e/o variabili previsti contrattualmente ed il prezzo di esercizio dell'opzione qualora si abbia la ragionevole certezza di esercitarla; per quanto riguarda il tasso utilizzato per l'attualizzazione si fa riferimento al tasso di finanziamento marginale desunto dal valore di mercato degli strumenti di debito quotati emessi da Iren. Successivamente la passività viene ridotta delle quote capitale rimborsate ed eventualmente rideterminata per tener conto di nuove valutazioni o modifiche. Il debito residuo deve essere contabilizzato tenendo separata la quota a breve (entro 12 mesi) dalla quota a lungo.
Il diritto di utilizzo dell'attività sottostante il contratto di leasing è iscritto nelle attività materiali al costo, costituito dalla valutazione iniziale della passività finanziaria incrementata degli eventuali costi iniziali sostenuti. L'attività viene ammortizzata sulla durata del leasing o, qualora si preveda il trasferimento della proprietà al termine del leasing, sulla prevista vita utile dell'attività sottostante. L'attività può inoltre essere ridotta per effetto di eventuali svalutazioni per perdite di valore, nonché rettificata per tener conto di eventuali rideterminazioni della passività del leasing.
Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il Gruppo espone le attività per il diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce 'immobili, impianti e macchinari' e le passività del leasing nella voce 'passività finanziarie'.
Nel conto economico sono rilevati separatamente gli interessi sul debito e gli ammortamenti, nonché le eventuali svalutazioni dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
Locatore
All'inizio del contratto o alla modifica di un contratto che contiene una componente leasing, il Gruppo attribuisce il corrispettivo del contratto a ciascuna componente del leasing sulla base del relativo prezzo a sé stante.
All'inizio del leasing, il Gruppo, nel ruolo di locatore, classifica ognuno dei suoi leasing come leasing finanziario o come leasing operativo.
A tal fine, il Gruppo valuta in linea generale se il leasing trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà dell'attività sottostante. In tal caso, il leasing è classificato come finanziario, altrimenti come operativo. Nell'ambito di tale valutazione, il Gruppo considera tra i vari indicatori, se la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica dell'attività sottostante.
Per quanto riguarda i sub-leasing, il Gruppo, in qualità di locatore intermedio, classifica la sua quota nel leasing principale separatamente dal sub-leasing. A tal fine, classifica il sub-leasing con riferimento all'attività per il diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante. Se il leasing principale è un leasing a breve termine che il Gruppo ha contabilizzato applicando la suddetta esenzione, il sub-leasing è classificato come leasing operativo.
Per i contratti contenenti una componente di leasing e una o più componenti di leasing e non leasing, il Gruppo ripartisce il corrispettivo del contratto applicando l'IFRS 15.
Il Gruppo applica le disposizioni in materia di eliminazione contabile e di accantonamenti per riduzione di valore dell'IFRS 9 all'investimento netto nel leasing. Il Gruppo rivede periodicamente le stime dei valori residui non garantiti utilizzate nel calcolo dell'investimento lordo nel leasing.
Il Gruppo rileva i pagamenti ricevuti per leasing operativi come proventi con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing, nella voce altri proventi.
Investimenti immobiliari
Gli investimenti immobiliari sono valutati inizialmente al costo d'acquisto o di costruzione. Il costo comprende il prezzo di acquisto e tutte le spese direttamente attribuibili. I costi accessori all'operazione sono contabilizzati tra i costi dell'immobile quando ne viene contabilizzato l'acquisto. Nella valutazione successiva gli investimenti immobiliari sono valutati al costo.
Le spese sostenute successivamente all'acquisto o all'ultimazione di un immobile destinato ad investimento immobiliare sono imputate al costo iniziale del bene se è probabile che, grazie a tali spese, l'impresa otterrà futuri benefici economici superiori a quelli stimati in precedenza. In caso contrario questi costi sono imputati a conto economico.
Gli investimenti immobiliari sono sistematicamente ammortizzati in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzazione dell'immobilizzazione stessa.
Attività immateriali
Le attività immateriali sono iscritte nell'attivo della situazione patrimoniale-finanziaria quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Esse sono iscritte al valore di conferimento, al costo di acquisizione o di produzione. inclusivo degli eventuali oneri accessori.
I costi di sviluppo sono oggetto di capitalizzazione solo se sia dimostrabile:
la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
l'intenzione di completare l'attività immateriale per usarla o venderla;
la capacità ad usare o vendere l'attività immateriale;
la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante il suo sviluppo;
la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie e di altro tipo adeguate a completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale;
in quale modo l'attività immateriale genererà probabili benefici economici futuri.
In mancanza di uno soltanto dei requisiti indicati i costi in questione sono interamente imputati a conto economico nel periodo del loro sostenimento.
Le attività immateriali a durata definita sono ammortizzate sistematicamente in funzione della loro prevista utilità futura, in modo che il valore netto alla chiusura del periodo corrisponda alla loro residua utilità o all'importo recuperabile secondo i piani aziendali di svolgimento dell'attività produttiva. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.
L'ammortamento delle attività immateriali è calcolato a quote costanti, sulla base delle seguenti vite utili:
Anni | ||
| da | a |
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione opere dell'ingegno | 1 | 50 |
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 1 | 99 |
Software | 1 | 33 |
Altre attività immateriali a vita utile definita | 1 | 99 |
L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile all'utilizzo, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria affinché sia in grado di operare nella maniera prevista dalla direzione aziendale. L'ammortamento cessa alla data più remota tra quella in cui l'attività è classificata come posseduta per la vendita (o incluso in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita), in conformità all'IFRS 5, e quella in cui l'attività viene eliminata contabilmente.
Le immobilizzazioni in corso ed acconti sono relative a costi, interni e esterni, connessi a immobilizzazioni immateriali per i quali non è stata ancora acquisita la titolarità del diritto e non risulta avviato il processo di utilizzazione economica. Tali investimenti vengono ammortizzati a partire dalla data di entrata in funzione nel ciclo di produzione.
Le immobilizzazioni in corso, in base allo IAS 36, ad ogni data di bilancio oppure ogniqualvolta vi siano indicazioni che l'attività immateriale ha subito una perdita di valore, vengono sottoposte ad impairment test al fine di verificare la corrispondenza tra valore contabile e valore recuperabile.
Avviamento
L'avviamento è inizialmente iscritto al costo e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto e del valore delle eventuali quote di minoranza possedute rispetto al fair value netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali afferenti al complesso acquisito. Se dopo tale rideterminazione, i valori correnti delle attività e passività attuali e potenziali eccedono il costo dell'acquisizione, l'eccedenza viene iscritta immediatamente a conto economico.
L'eventuale avviamento derivante dall'acquisizione di una società collegata o joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione.
L'avviamento viene allocato ad una o più unità generatrici di flussi finanziari (cash generating unit) e non viene ammortizzato, ma annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che abbia subito una perdita di valore, viene sottoposto a impairment test, come evidenziato nel paragrafo "Perdita di valore di attività non finanziarie".
Attività non correnti possedute per la vendita - Attività operative cessate
Un'attività non corrente (o un gruppo in dismissione composto da attività e passività) viene classificata come posseduta per la vendita se il suo valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il suo utilizzo continuato. Immediatamente prima della classificazione iniziale dell'attività (o gruppo in dismissione) come posseduta per la vendita, i valori contabili dell'attività sono valutati in conformità ai principi contabili del Gruppo. Successivamente, l'attività (o gruppo in dismissione) viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. La perdita di valore di un gruppo in dismissione viene allocata in primo luogo all'avviamento, quindi alle restanti attività e passività in misura proporzionale, ad eccezione di rimanenze, attività finanziarie, attività per imposte differite, benefici per dipendenti, investimenti immobiliari e attività biologiche, che continuano ad essere valutate in conformità ai principi contabili del Gruppo. Le perdite di valore per la classificazione iniziale di un'attività come posseduta per la vendita e le differenze di valutazione successive sono rilevate a conto economico. Le variazioni di valore positive sono rilevate solo fino a concorrenza di eventuali perdite di valore accumulate.
Le attività operative cessate (discontinued operations) rappresentano una parte del gruppo che è stata dismessa o classificata per la vendita, e:
rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;
fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività; o
è una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.
Se si tratta di una singola attività non corrente (es. un immobile o una partecipazione in una società collegata), la rilevazione dell'utile o perdita derivante dalla cessione o dalla valutazione segue la natura dell'attività stessa.
Se si tratta di un'attività operativa cessata ed è significativa nella voce "Risultato netto da attività operative cessate" viene esposto un unico importo rappresentato dal totale:
degli utili o delle perdite dell'attività operativa cessata al netto degli effetti fiscali; e
dalla plusvalenza o minusvalenza, al netto degli effetti fiscali, rilevata a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o dell'avvenuta dismissione dell'attività.
Il conto economico del periodo comparativo è rideterminato in modo da garantire un confronto omogeneo.
Se l'attività non è significativa, ricavi e costi dell'attività operativa cessata rimangono imputati riga per riga alle relative voci di conto economico, mentre il Risultato da attività discontinue accoglierà la sola plusvalenza o minusvalenza di cui al precedente punto ii).
Accordi per servizi in concessione
Il Gruppo IREN è soggetto all'applicazione dell'IFRIC 12, che definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e
manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando e controllando le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rileva o il diritto all'utilizzo della stessa infrastruttura o un'attività finanziaria o entrambi, in funzione delle caratteristiche degli accordi. Pertanto, i concessionari che rientrano nelle fattispecie sopra descritte, non possono rilevare i beni patrimoniali dedicati all'erogazione del servizio quale immobilizzazione materiale nell'attivo dello stato patrimoniale, a prescindere dal riconoscimento del titolo di proprietà a favore degli stessi concessionari nei contratti di concessione.
In particolare, il concessionario rileva un'attività finanziaria nella misura in cui ha un diritto contrattuale incondizionato a ricevere disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria dal, o su istruzioni del, concedente per i servizi di costruzione. All'attività finanziaria rilevata sono applicate le disposizioni dello IAS 32, dello IFRS 9 e dell'IFRS 7.
Il concessionario rileva un'attività immateriale nella misura in cui ottiene il diritto (licenza) di far pagare gli utenti del servizio pubblico. Il diritto di far pagare gli utenti del servizio pubblico non è un diritto incondizionato a ricevere disponibilità liquide in quanto gli importi dipendono dalla misura in cui il pubblico utilizza il servizio. All'attività immateriale rilevata sono applicate le disposizioni dello IAS 38.
Se il concessionario è pagato per i servizi di costruzione in parte con un'attività finanziaria e in parte con un'attività immateriale, contabilizza separatamente ciascuna componente del corrispettivo del concessionario. Il corrispettivo ricevuto o da ricevere per entrambe le componenti viene rilevato inizialmente al fair value (valore equo) del corrispettivo ricevuto o da ricevere ed esposto nell'apposito conto di ricavo.
Con riferimento ai contributi ottenuti sulle immobilizzazioni rientranti nell'applicazione dell'IFRIC 12 si evidenzia che gli stessi sono classificati nelle Altre passività, con la distinzione tra la quota corrente e non corrente, mentre il relativo rilascio confluisce tra gli Altri ricavi.
Perdita di valore di attività non finanziarie
Gli IAS/IFRS richiedono di valutare l'esistenza di perdite di valore delle attività in presenza di indicatori specifici che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Viene effettuata una verifica di perdita di valore (impairment test), che consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività e nel confronto con il relativo valore netto contabile.
Il valore recuperabile è definito come il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d'uso del bene. Quest'ultimo è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da un'aggregazione di beni (le cosiddette Cash Generating Unit), al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile viene iscritta una perdita di valore. Se in esercizi successivi la perdita viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato, con contropartita a conto economico, sino alla stima del nuovo valore recuperabile. Quest'ultimo non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata in precedenza alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore non è applicabile all'avviamento.
Il valore d'uso è definito generalmente mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o di Cash Generating Units nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.
Le Cash Generating Unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse.
Per attività non soggette ad ammortamento (avviamento, altre attività immateriali a vita utile indefinita) e per le immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l'utilizzo, l'impairment test è effettuato con frequenza annuale indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori.
Strumenti finanziari
Tutti gli strumenti finanziari, inclusi i derivati, vengono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria nel momento in cui l'impresa diviene parte del contratto e di conseguenza assume un diritto a ricevere flussi finanziari o un'obbligazione a pagare.
Attività e passività finanziarie
Al momento della rilevazione iniziale l'attività o passività finanziaria è valutata al fair value più o meno, nel caso di un'attività o passività finanziaria non valutata al fair value rilevato a conto economico, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività o passività finanziaria. Dopo la rilevazione iniziale l'attività o passività finanziaria è valutata come descritto di seguito.
Le attività finanziarie sono classificate in tre categorie: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (amortised cost); b) attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI - fair value through other comprehensive income); c) attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico (FVTPL - fair value through profit and loss).
La classificazione all'interno delle categorie suindicate avviene sulla base del modello di business dell'entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse:
un'attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se il modello di business dell'entità prevede che l'attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti anche dalla vendita dello strumento) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell'attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi;
un'attività finanziaria è misurata al Fair Value con contropartita le Altre componenti di conto economico complessivo se è detenuta con l'obiettivo sia di incassare i flussi di cassa contrattuali, sia di essere ceduta (modello Hold to Collect and Sell);
infine, se un'attività finanziaria è detenuta con finalità di negoziazione e comunque non rientra nelle fattispecie indicate ai precedenti punti a) e b) viene valutata al fair value con variazioni di valore imputate a conto economico.
Ad ogni chiusura di bilancio tutte le attività finanziarie, ad eccezione di quelle valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, sono sottoposte ad impairment test per determinare se vi siano oggettive evidenze che possono far ritenere non interamente recuperabile il valore dell'attività. In conformità a quanto previsto dall'IFRS9 il modello di impairment adottato dal gruppo Iren si basa sulle perdite attese, dove per "perdita" si intende il valore attuale di tutti i futuri mancati incassi, opportunamente integrato per tenere conto delle aspettative future ("forward looking information"). In accordo al general approach applicabile a tutte le attività finanziarie, la perdita attesa è funzione della probabilità di default (PD), della loss given default (LGD) e dell'esposizione al default (EAD): la PD rappresenta la probabilità che un'attività non sia ripagata e vada in default; l'LGD rappresenta l'ammontare che si prevede di non riuscire a recuperare qualora si verifichi l'evento di default; l'EAD rappresenta l'esposizione creditizia vantata nei confronti della controparte, incluse eventuali garanzie, collateral, ecc. La stima è fatta inizialmente sulle perdite attese nei successivi 12 mesi; in considerazione dell'eventuale progressivo deterioramento del credito la stima viene adeguata a coprire le perdite attese lungo tutta la vita del credito.
Le passività finanziarie sono generalmente classificate come valutate al costo ammortizzato, ad eccezione dei derivati che sono valutati al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio. Le variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa, sono rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo.
Altre partecipazioni
Le Altre partecipazioni, costituite da partecipazioni di minoranza in società non quotate che il Gruppo intende mantenere in portafoglio nel prossimo futuro, sono valutate a fair value rilevato a conto economico (FVTPL - fair value through profit and loss).
Strumenti finanziari di copertura
Il Gruppo detiene strumenti di copertura adottati in ottica non speculativa esclusivamente con lo scopo di coprire la propria esposizione ai rischi tasso, cambio e commodity.
Gli strumenti finanziari di copertura sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting se vengono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
all'inizio della copertura vi è una documentazione formale della relazione di copertura e degli obiettivi aziendali di gestione del rischio e della strategia per effettuare la copertura;
si suppone che la copertura sia altamente efficace nell'ottenere la compensazione dei cambiamenti nel fair value (fair value hedge) o nei flussi finanziari (cash flow hedge) attribuibili al rischio coperto;
per le coperture di flussi finanziari, un'operazione prevista, che è oggetto di copertura, deve essere altamente probabile e deve presentare un'esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe infine incidere sul risultato economico dell'esercizio;
l'efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata, ossia il fair value o i flussi finanziari dell'elemento coperto ed il fair value dello strumento di copertura possono essere attendibilmente valutati;
la copertura è stata valutata sulla base di un criterio ricorrente ed è considerata altamente efficace per tutta la vita del derivato.
Gli strumenti finanziari di copertura vengono iscritti al fair value, determinato con modelli di valutazione adeguati a ciascuna tipologia di strumento finanziario utilizzando, ove disponibili, le curve forward di mercato sia regolamentato, sia non regolamentato (intrinsic value); per le opzioni il fair value è integrato dalla componente time value, che è funzione della vita residua dell'opzione e della volatilità del sottostante.
Ad ogni chiusura di bilancio, gli strumenti finanziari di copertura vengono sottoposti al test di efficacia al fine di verificare se la copertura abbia o meno i requisiti per essere qualificata come copertura efficace ed essere contabilizzata secondo i principi dell'hedge accounting. Una relazione di copertura risulta efficace se:
esiste una relazione economica tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura;
l'effetto credit risk non domina la variazione di valore che risulta dalla relazione economica;
il rapporto tra la quantità dello strumento di copertura e la quantità dell'elemento coperto in termini di peso relativo non determina uno squilibrio in termini di hedge ratio.
Se i requisiti previsti per l'applicazione dell'hedge accounting sono soddisfatti e:
si è in presenza di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge), le variazioni del fair value dello strumento di copertura sono riportate a patrimonio netto per la quota efficace della copertura (intrinsic value) e sono rilevate a conto economico per la parte time value e per l'eventuale quota inefficace (overhedging);
si è in presenza di copertura di fair value (fair value hedge), le variazioni del fair value, sia dello strumento di copertura che dello strumento coperto, sono rilevate a conto economico.
Se i requisiti previsti per l'applicazione dell'hedge accounting non sono soddisfatti gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value del solo strumento finanziario di copertura, sono iscritti interamente a conto economico.
Tenuto conto di quanto precisato nell'IFRS 7, esteso dall'IFRS 13, in merito alla c.d. gerarchia del fair value, si evidenzia che per ogni categoria di strumento finanziario contabilizzato al fair value viene indicata la gerarchia di determinazione del fair value suddivisa tra:
Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche
Livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi), sia indirettamente (ovvero derivati dai prezzi)
Livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (dati non osservabili).
Crediti e Debiti commerciali
I crediti e i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati, poiché la componente temporale ha scarsa rilevanza nella loro valorizzazione, e sono iscritti al fair value (identificato dal loro valore nominale). Dopo la valutazione iniziale sono iscritti al costo ammortizzato.
I crediti commerciali sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti determinato, in accordo all'IFRS 9, applicando in luogo del general approach, valido per tutte le attività finanziarie ad eccezione di quelle valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, il metodo semplificato e, più nello specifico, il modello della provision matrix, che si fonda sull'individuazione dei tassi di perdita (default rates) per fasce di scaduto osservati su base storica, applicati per tutta la vita attesa del credito e aggiornati in base ad elementi rilevanti di scenario futuro.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono costituiti dai valori in cassa, dai depositi a vista e da investimenti finanziari a breve termine (scadenza a tre mesi o meno dalla data di acquisto) e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore.
I depositi e i mezzi equivalenti, dopo la valutazione iniziale al costo inclusi gli oneri accessori, sono valutati al fair value.
Il denaro e i valori bollati in cassa sono valutati al valore nominale.
Derecognition delle attività e passività finanziarie
Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:
il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa connessi all'attività è scaduto;
il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefíci connessi all'attività, trasferendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall'attività oppure assumendo un'obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall'IFRS 9 (c.d. "pass through test");
il Gruppo non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefíci connessi all'attività finanziaria ma ne ha trasferito il controllo.
Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta. Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita da un'altra verso lo stesso creditore a condizioni sostanzialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o modifica viene trattata come un'eliminazione contabile della passività originaria e la rilevazione di una nuova passività.
La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto economico.
Rimanenze
Le giacenze di magazzino, composte prevalentemente da materiali e apparecchi di scorta per la manutenzione e la costruzione di impianti, materie prime, quali l'olio combustibile e il gasolio, e gas in relazione all'attività di commercializzazione, sono valutati al minore tra il costo (costituito dal costo d'acquisto, dai costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali) e il presunto valore netto di realizzo o di sostituzione.
Il costo delle rimanenze viene determinato adottando il criterio del costo medio ponderato.
Se il costo delle rimanenze non può essere recuperato poiché esse sono danneggiate, sono diventate in tutto o in parte obsolete o i loro prezzi di vendita sono diminuiti, sono svalutate fino al valore netto di realizzo. Se le circostanze che avevano precedentemente causato una svalutazione non sussistono più l'ammontare della svalutazione viene stornato.
Patrimonio netto
Il capitale sociale, inclusivo delle diverse categorie di azioni, viene esposto al suo valore nominale ridotto dei crediti verso soci per decimi da versare.
Il costo di acquisto delle azioni proprie viene portato a riduzione del patrimonio netto.
I costi direttamente attribuibili ad operazioni sul capitale della capogruppo, per nuove sottoscrizioni, sono contabilizzati a riduzione del patrimonio netto.
I dividendi sono iscritti tra le passività nel momento in cui vengono approvati dall'assemblea degli azionisti.
Benefici ai dipendenti
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".
Nei programmi a "contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero ad un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Per il Gruppo rientrano in questa categoria il Trattamento di Fine Rapporto maturato a partire dal 1° gennaio 2007 che viene versato al fondo INPS e la parte versata alla previdenza integrativa.
La passività relativa ai programmi a "benefici definiti", al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali. Per il Gruppo rientrano in questa categoria il Trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2006 (o alla data di scelta da parte del dipendente nel caso di destinazione a fondi complementari), le agevolazioni tariffarie fornite al personale dipendente ed ex-dipendente, le mensilità aggiuntive, il premio fedeltà erogato al personale dipendente ed i contributi erogati al fondo Premungas.
Per ciascun dipendente viene calcolato il valore attuale della passività con il metodo di proiezione unitaria del credito. L'ammontare della passività viene calcolato stimando l'ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, prendendo in considerazione ipotesi economiche, finanziarie e demografiche; tale valore viene imputato pro-rata temporis sulla base del periodo di lavoro già maturato. Per il trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2006 (o alla data di scelta da parte del dipendente nel caso di destinazione a fondi complementari), non viene invece applicato il pro-rata temporis, poiché alla data del bilancio i benefici possono essere considerati maturati interamente.
Le variabili demografiche, economiche e finanziarie assunte sono annualmente validate da un attuario indipendente.
Per quanto riguarda la presentazione in bilancio, le variazioni della passività relativa all'obbligazione che sorge in relazione a un piano a benefici definiti sono disaggregate in tre componenti:
1) operativa (service cost), costi del personale;
2) finanziaria (finance cost), interessi attivi/passivi netti;
3) valutativa (remeasurement cost), utili/perdite attuariali.
Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale per quanto concerne i benefici successivi al rapporto di lavoro sono immediatamente rilevati nelle altre componenti del Conto economico complessivo con l'eccezione del premio fedeltà per cui la rilevazione è interamente a Conto economico.
In merito all'informativa integrativa, viene proposta l'informativa relativa alle caratteristiche dei piani e dei relativi importi iscritti in bilancio, al rischio derivante dai piani e comprendente una analisi di sensitività delle fluttuazioni nel rischio demografico.
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri sono accantonati per coprire passività di ammontare o scadenza incerti che devono essere rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:
l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio, quale risultato di un evento passato;
è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche;
può essere effettuata una stima attendibile dell'importo necessario all'adempimento dell'obbligazione.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto potenziale sono indicati nelle note al bilancio senza procedere allo stanziamento di un fondo.
In caso di eventi solamente remoti e cioè di eventi che hanno scarsissime possibilità di verificarsi non viene contabilizzato alcun fondo, né vengono fornite informazioni aggiuntive od integrative.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo.
Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
I fondi post mortem sono attualizzati sulla base dei flussi di cassa indicati nella perizia redatta da un esperto indipendente.
Il fondo ripristino opere devolvibili è istituito allo scopo di non far gravare esclusivamente sugli esercizi in cui sono sostenuti i costi per manutenzioni, rinnovi e simili di natura non incrementativa, ma di distribuirli sui vari esercizi di utilizzo di tali beni.
Ricavi per beni e servizi
I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenendo conto di eventuali sconti commerciali e riduzioni legate alla quantità. Essi vengono distinti fra ricavi dell'attività operativa ed eventuali proventi di natura finanziaria oggetto di maturazione sino alla data di incasso.
Circa la corretta rilevazione dei ricavi da contratti con i clienti, si fa riferimento a quanto previsto dall'IFRS 15 che prevede un modello di rilevazione dei ricavi basato su 5 steps:
identificazione del contratto con il cliente. Per contratto si intende l'accordo commerciale approvato tra due o più parti che crea diritti e obbligazioni esigibili. Un contratto è identificato quando tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte: a) le parti hanno approvato il contratto (in forma scritta o secondo le pratiche commerciali abituali); b) è possibile identificare i diritti del cliente in merito ai beni o servizi che devono essere trasferiti; c) i termini di pagamento sono identificabili; d) il contratto ha sostanza commerciale; e) è probabile che il prezzo verrà incassato (si considera solo la capacità e l'intenzione a pagare da parte del cliente);
identificazione delle "Performance obligations" contenute nel contratto. Qualora un contratto preveda la fornitura di una pluralità di beni e servizi, viene valutato se questi debbano essere rilevati separatamente o congiuntamente, considerando le loro caratteristiche individuali.
Le attività eventualmente svolte per dare esecuzione al contratto, quali adempimenti amministrativi per la predisposizione del contratto stesso, non trasferiscono al cliente beni e servizi separati, pertanto non rappresentano obbligazioni di fare. Le eventuali spese iniziali non rimborsabili addebitate al cliente non sono ricavi a meno che non si riferiscano a beni o servizi distinti.
Se all'interno di un contratto un'entità concede al cliente un'opzione per acquistare beni e servizi futuri, tale opzione costituisce una performance obligation separata solo se conferisce al cliente un beneficio che non avrebbe potuto ottenere in altro modo, come ad esempio uno sconto maggiore di quelli tipicamente concessi per quei particolari beni o servizi. Un'opzione per acquistare un bene od un servizio ad un prezzo che riflette il suo stand-alone selling price, non è una performance obligation separata anche se può essere ottenuta solo stipulando il contratto in oggetto.
In tale contesto, viene determinato se l'entità agisce in qualità di "principal" o "agent", a seconda che, rispettivamente, controlli o meno il bene o il servizio promesso prima che il controllo degli stessi sia trasferito al cliente. Quando l'entità agisce in qualità di "agent", in particolare per quanto riguarda servizi di connessione alle reti gas e energia elettrica, i ricavi sono rilevati su base netta;
determinazione del "Transaction price". Al fine di determinare il prezzo dell'operazione occorre considerare, tra gli altri, i seguenti elementi: a) eventuali importi riscossi per conto di terzi, che devono essere esclusi dal corrispettivo; b) componenti variabili del prezzo (quali performance bonus, penali, sconti, rimborsi, incentivi, ecc.); c) componente finanziaria, nel caso in cui i termini di pagamento concedano al cliente una dilazione significativa;
allocazione del prezzo alle Performance obligations sulla base del "Relative Stand Alone Selling Price". Per eventuali forniture in bundle, il prezzo di vendita è generalmente ripartito sulla base del prezzo a sé stante di ciascun bene o servizio, ossia il prezzo al quale il Gruppo venderebbe tale bene o servizio separatamente al cliente;
rilevazione dei ricavi quando la Performance obligation è soddisfatta. Il trasferimento del bene o servizio avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di deciderne e/o indirizzarne l'uso e ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il trasferimento del controllo, e conseguentemente la rilevazione dei ricavi può avvenire in un determinato momento (point in time) oppure nel corso del tempo (over time).
Per ogni obbligazione adempiuta nel corso del tempo vengono rilevati i ricavi valutando i progressi verso l'adempimento completo dell'obbligazione stessa. Dal lato patrimoniale, le attività derivanti da contratto, specificamente individuate negli schemi di bilancio, rappresentano il diritto al corrispettivo per i beni e i servizi trasferiti al cliente quando tale diritto è soggetto ad una condizione diversa dal passaggio del tempo.
Quando tale diritto è incondizionato, ossia l'incasso del corrispettivo dipende esclusivamente dal passare del tempo, viene rilevato un credito.
Se il cliente paga il corrispettivo prima che si verifichi il trasferimento dei beni o servizi viene rilevata una passività derivante da contratti con i clienti nel momento in cui è effettuato il pagamento (o in cui il pagamento è dovuto); tale passività è rilevata come ricavo quando l'obbligazione prevista dal contratto viene adempiuta.
Con riferimento ai settori di operatività del Gruppo, si segnala inoltre che:
i ricavi per vendita ai clienti di energia elettrica, gas e calore sono riconosciuti al momento dell'erogazione e comprendono la stima inerente alle erogazioni effettuate ma non ancora fatturate. Tale stima è fondata sul profilo di consumo storico del cliente, rettificato per riflettere le condizioni atmosferiche o altri fattori che possano influire sui consumi oggetto di stima;
i ricavi derivanti dai business a rete (distribuzione energia elettrica, gas e acqua) sono iscritti sulla base delle tariffe determinate dalle competenti Autorità per riflettere la retribuzione riconosciuta a fronte degli investimenti effettuati;
i ricavi relativi alle commesse di efficientamento energetico di edifici o impianti vengono rilevati secondo lo stato di avanzamento dei lavori su ordinazione, desunto dai costi sostenuti in base al totale dei costi attesi stimati, mediante l'iscrizione di un'attività derivante da contratti con i clienti sino al momento del completo adempimento dell'obbligazione.
In caso di modifica contrattuale, vale a dire un cambiamento dell'oggetto e/o del prezzo del contratto approvato dalle parti, se la modifica introduce nuovi beni e/o servizi distinti e l'incremento del corrispettivo contrattuale è pari allo stand alone selling price dei nuovi beni e/o servizi, la modifica contrattuale è contabilizzata come un nuovo contratto. Se le due condizioni citate non sono soddisfatte e i beni e/o servizi ancora da consegnare sono distinti rispetto a quanto già trasferito al cliente prima della modifica, allora la modifica è trattata come cancellazione del vecchio contratto ed introduzione di un nuovo contratto con effetto prospettico sui ricavi; in caso contrario la modifica è trattata come prosecuzione del contratto originario con effetto retrospettico sui ricavi.
I costi per l'ottenimento dei contratti verso i clienti vengono capitalizzati in accordo alle disposizioni dell'IFRS 15 e sono ammortizzati in base alla durata del rapporto con il cliente stesso. Al fine di determinare tale periodo atteso si fa riferimento all'esperienza storica dei tassi di abbandono.
Contributi in conto impianti e contributi in conto esercizio
I contributi in conto impianti, vengono iscritti, quando gli stessi divengono esigibili, come ricavo differito e imputato come provento al conto economico sistematicamente durante la vita utile del bene a cui si riferiscono. Il ricavo differito relativo ai contributi stessi trova riscontro nello Stato Patrimoniale tra le altre passività, con opportuna separazione tra la parte corrente e quella non corrente.
I contributi in conto esercizio sono imputati a conto economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni di iscrizione, ovvero quando si ha la certezza del riconoscimento degli stessi in contropartita dei costi a fronte dei quali i contributi sono erogati.
I contributi di allacciamento fatturati dalle società che esercitano il servizio di distribuzione a titolo di rimborso dei costi sostenuti per l'allaccio/posa contatore ai sensi dell'IFRS 15 non possono essere considerati parte del corrispettivo del servizio di distribuzione in quanto non si ha il trasferimento del controllo del bene, pertanto sono riscontati e rilasciati lungo la vita dell'asset di riferimento in linea con quanto previsto ai fini tariffari.
Altri proventi
Gli altri proventi includono tutte le fattispecie di ricavi non inclusi nelle tipologie precedenti e non aventi natura finanziaria.
I proventi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati quando:
il valore dei ricavi può essere stimato attendibilmente;
è probabile che l'impresa potrà fruire dei benefici economici derivanti dall'operazione.
Costi per l'acquisizione di beni e servizi
I costi sono valutati al fair value dell'ammontare pagato o da pagare. I costi per l'acquisizione di beni e servizi sono iscritti quando il loro ammontare può essere determinato in maniera attendibile. I costi per acquisto di beni sono riconosciuti al momento della consegna, che in base ai contratti in essere identifica il momento del passaggio dei rischi e benefici connessi. I costi per servizi sono iscritti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.
Proventi ed oneri finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione, produzione di un impianto sono capitalizzati dal momento che:
è probabile che comporteranno dei benefici economici futuri per l'impresa;
sono attendibilmente determinati.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo.
Le imposte correnti e differite vengono rilevate come proventi o come oneri e sono incluse nell'utile o nella perdita dell'esercizio, a meno che le imposte derivino da un'operazione o un fatto rilevato, nello stesso esercizio o in un altro, direttamente nel patrimonio netto.
Le imposte correnti del periodo sono determinate sulla base di una realistica previsione dell'onere d'imposta di pertinenza del periodo determinato in applicazione della vigente normativa fiscale o sostanzialmente approvata. Le imposte differite sono calcolate in base alle differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività e il valore contabile nel bilancio consolidato.
Un'attività per imposte anticipate viene contabilizzata quando il suo recupero è probabile.
Le imposte differite sono state calcolate considerando l'aliquota fiscale prevista per l'esercizio in cui le differenze si riverseranno.
Il Gruppo ha esercitato l'opzione, ai sensi dell'art. 118 del nuovo Tuir, per il Consolidato fiscale che comporta il trasferimento da parte delle società consolidate delle proprie posizioni debitorie/creditorie IRES verso la Consolidante IREN S.p.A.. Quest'ultima determina l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato.
A fronte del reddito imponibile conseguito e trasferito alla società consolidante, la consolidata si obbliga a riconoscere alla società consolidante "conguagli per imposte" pari alle imposte dovute sul reddito trasferito al netto dei crediti per IRES trasferiti.
Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito
Nella definizione di incertezza andrà considerato se un dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l'Autorità Fiscale. Se si ritiene probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale (con il termine "probabile" inteso come "più verosimile che non"), allora il Gruppo rileva e valuta le proprie imposte correnti o differite attive e passive applicando le disposizioni dello IAS 12.
Di converso, se il Gruppo ritiene che non sia probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell'imposta sul reddito, il Gruppo riflette l'effetto di tale incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la risoluzione del trattamento fiscale incerto. Il Gruppo decide se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, scegliendo l'approccio che meglio prevede la soluzione dell'incertezza. Nel valutare se e in che modo l'incertezza incide sul trattamento fiscale, il Gruppo ipotizza che l'Autorità Fiscale accetti o meno un trattamento fiscale incerto presumendo che la stessa, in fase di verifica, controllerà gli importi che ha il diritto di esaminare e che sarà a completa conoscenza di tutte le relative informazioni. Il Gruppo riflette l'effetto dell'incertezza nel determinare le imposte correnti e differite, usando il metodo del valore atteso o dell'importo più probabile, a seconda di quale metodo meglio prevede la soluzione dell'incertezza. Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla definizione di imposte sul reddito, il Gruppo espone le attività/passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte differite.
Criteri di conversione delle poste in valuta estera
La valuta funzionale e di presentazione adottata dal Gruppo è l'Euro. In presenza di transazioni in valuta estera, le stesse sono inizialmente rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al cambio di riferimento alla data di chiusura del periodo e i relativi utili e perdite su cambi sono imputati a conto economico. L'eventuale utile netto che dovesse emergere viene accantonato in un'apposita riserva non distribuibile fino alla data di realizzo.
Emission Trading Scheme
L'Emission Trading Scheme è entrato in vigore nell'Unione Europea dal 1° gennaio 2005 e fa parte dei cosiddetti 'meccanismi flessibili' ammessi dal Protocollo di Kyoto per il raggiungimento degli obiettivi di emissione dei gas ad effetto serra. Per l'Italia l'obiettivo consisteva nella riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2012 del 6,5% rispetto al livello del 1990.
Con il D. Lgs. 13 marzo 2013, n. 30, è stata recepita nell'ordinamento nazionale la direttiva 2009/29/CE che ha introdotto nuove regole per lo scambio di quote di emissione di gas serra, nonché nuove attività soggette all'applicazione della normativa nel periodo 2013-2020.
Il Gruppo partecipa attivamente al sistema di scambi di permessi di emissione finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano di riduzione nazionale.
Le quote di emissione acquisite nell'ambito delle attività legate al conseguimento di tali obiettivi, sono contabilizzate come immobilizzazioni immateriali. Le quote sono valutate inizialmente al fair value, rappresentato dall'effettivo prezzo d'acquisto, e non vengono ammortizzate. Le quote ricevute a titolo gratuito non sono valorizzate.
Per quanto riguarda gli obblighi relativi al periodo, le emissioni di CO2 effettuate vengono valorizzate al fair value, rappresentato dal prezzo di mercato di fine periodo e/o dal prezzo effettivo delle quote già acquistate, e sono stanziate mediante un accantonamento a fondo oneri, utilizzato al momento dell'annullamento dei diritti.
In caso di vendita delle quote di emissione, unitamente al decremento delle immobilizzazioni immateriali, viene rilevata l'eventuale plus/minusvalenza derivante dal prezzo di cessione.
Le quote di emissione eventualmente detenute per finalità di trading che alla fine dell'esercizio risultano invendute sono iscritte nello stato patrimoniale alla voce Rimanenze. Tali quote vengono valorizzate al minore tra costo e valore di mercato.
Altri titoli energetici
In stretta relazione con le attività svolte, il Gruppo è interessato da alcune tipologie di incentivi o titoli energetici strettamente connessi all'effettuazione di specifiche attività volte al risparmio energetico ed all'immissione nel sistema elettrico di energia prodotta da fonti rinnovabili. In particolare, al Gruppo sono stati assegnati:
dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) l'incentivo "ex-certificati verdi", come stabilito dal DM 6 luglio 2012 a valere sulle produzioni per gli impianti che già beneficiavano di certificati verdi;
dal GSE, titoli commerciabili che attestano l'effettuazione di interventi di risparmio energetico (Titoli di Efficienza Energetica - "TEE" -, i cosiddetti "certificati bianchi").
Contabilmente tali fattispecie sono trattate nel seguente modo:
la tariffa incentivante (ex-certificati verdi) derivante dalla produzione annua di energia da fonti rinnovabili, è rilevata in accordo al principio della competenza economica alla maturazione del diritto;
per quanto riguarda i certificati bianchi, il trattamento contabile si differenzia leggermente a seconda che l'entità sia tenuta o meno all'obbligo di restituzione dei TEE.
Infatti, I soggetti tenuti all'obbligo di restituzione dei TEE rilevano tra gli altri proventi il contributo ricevuto relativo all'obbligo dell'anno e tra i costi per materie prime il costo dei TEE acquistati per soddisfare tale obbligo nell'esercizio di competenza. Se i titoli acquistati eccedono l'obbligo, il costo dei titoli acquistati in eccesso viene riscontato; se al contrario i titoli acquistati risultano insufficienti a soddisfare l'obbligo, viene stanziato il costo dei titoli ancora da acquistare per soddisfare l'obbligo dell'anno.
Le entità non tenute all'obbligo di restituzione dei TEE:
qualora operanti nell'attività di trading, rilevano ricavi e costi dei titoli compravenduti e sospendono tra le Rimanenze gli eventuali titoli invenduti, valorizzati al costo medio ponderato e valutati al minore tra costo e mercato;
qualora maturino certificati bianchi nell'ambito di attività di efficienza energetica e risparmio energetico, i relativi ricavi vengono rilevati in ragione della competenza economica.
Utile per azione
- Utile base per azione
L'impresa calcola l'utile base per azione sulla base dell'utile o della perdita attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della capogruppo. L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita d'esercizio attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio.
- Utile diluito per azione
L'impresa calcola l'utile diluito per azione sulla base dell'utile o della perdita attribuibile agli azionisti possessori di azioni della capogruppo.
Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, il numero delle azioni ordinarie è la media ponderata delle azioni ordinarie più la media ponderata delle azioni ordinarie che potrebbero essere emesse al momento della conversione in azioni di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetti di diluizione. Tale conversione deve avvenire all'inizio dell'esercizio oppure alla data di emissione delle potenziali azioni ordinarie.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2021
A partire dal 1° gennaio 2021 risultano applicabili obbligatoriamente i seguenti principi contabili e modifiche ai principi contabili, emanati dallo IASB e recepiti dall'Unione Europea:
Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 2
In agosto 2020 lo IASB ha pubblicato la Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 2 (modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16), omologata dall'Unione Europea con Reg. 2021/25 del 13 gennaio 2021. Mentre la Fase 1 si è concentrata sulle conseguenze della pre-sostituzione della riforma IBOR prevedendo eccezioni ai requisiti di hedge accounting, la Fase 2 esamina le conseguenze delle modifiche contrattuali risultanti dalla riforma, precisando il corretto trattamento contabile degli strumenti finanziari coinvolti quando i benchmark sui tassi di interesse sono sostituiti da benchmark alternativi sui tassi.
Le modifiche riguardano principalmente le tematiche di seguito riportate.
1) Gli impatti contabili di una modifica dei cash flow di uno strumento finanziario risultante da una variazione dell'indice contrattualmente previsto. Con riferimento ai cambiamenti derivanti dalla riforma dei tassi di interesse, lo IASB ha identificato due tipologie di scenari: a) scenari nei quali la riforma dei tassi di interesse conduce ad una modifica delle condizioni contrattuali e b) scenari nei quali la riforma conduce a variazioni dei cash flow senza richiedere modifiche alle condizioni contrattuali. In entrambi i casi, se le modifiche sono il diretto risultato della riforma dei tassi di interesse e generano cash flow economicamente equivalenti a quelli previsti immediatamente prima delle modifiche risultanti dalla riforma, allora lo strumento non deve essere cancellato dal bilancio. In sostanza il tasso di interesse effettivo dello strumento deve essere modificato per tenere in considerazione tali cambiamenti, senza che alcun impatto sia immediatamente rilevato a conto economico (IFRS 9 B5.4.5.).
2) Le conseguenze di un cambio dell'indice per l'hedge accounting. Nella Fase 2 lo IASB introduce ulteriori eccezioni ai requisiti di hedge accounting al fine di garantire che le relazioni di copertura influenzate dalla riforma IBOR non debbano essere interrotte al momento della sostituzione:
la relazione di copertura non deve essere interrotta se la modifica della documentazione soddisfa determinate condizioni (IFRS 9 6.9.1);
quando la relazione di copertura viene modificata per considerare il nuovo tasso di riferimento, la riserva di Cash Flow Hedging rilevata nelle Altre componenti di conto economico complessivo si ritiene calcolata in base al tasso di riferimento alternativo (IFRS 9 6.9.7);
al fine di valutare l'efficacia retrospettiva di una relazione di copertura su base cumulativa, non appena cessano di applicarsi le eccezioni della Fase 1, la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto e dello strumento di copertura può essere azzerata, onde evitare che la relazione di copertura si interrompa a causa dell'inefficacia accumulata durante la Fase 1 (IAS 39 102V);
qualora il tasso di riferimento alternativo sia designato come componente di rischio non contrattualmente specificato o gli elementi siano stati coperti a livello di portafoglio sono fornite specifiche indicazioni per gestire la transizione (IFRS 9 6.9.9-13).
3) Informativa richiesta nelle note. Al fine di aiutare tutti gli utilizzatori del bilancio a comprendere la natura e la portata dei rischi derivanti dalla riforma e i progressi compiuti dalle entità nel completare il passaggio a tassi di riferimento alternativi sono richieste le seguenti informazioni integrative:
una descrizione del modo in cui l'entità gestisce la transizione IBOR per i vari tassi coinvolti ed i rischi derivanti da tale passaggio;
il valore contabile delle attività e passività finanziarie non collegate a derivati e il valore nominale dei derivati che continuano a rapportarsi ai tassi di interesse di riferimento soggetti a riforma. Tali importi sono disaggregati per tasso di interesse di riferimento e presentati separatamente;
l'impatto della riforma IBOR sulla strategia di gestione del rischio dell'entità.
4) Gli impatti della riforma IBOR su principi diversi da quelli relativi agli strumenti finanziari, in particolare l'IFRS 4 Contratti assicurativi e l'IFRS 16 Leasing. Per quanto riguarda l'IFRS 16, nel caso di leasing che includono pagamenti variabili indicizzati a tassi di riferimento rientranti nell'ambito di applicazione della riforma IBOR, il documento prevede, come espediente pratico, che le modifiche dei canoni di locazione conseguenti alla riforma IBOR siano contabilizzate come rettifiche della passività derivante dal leasing, piuttosto che come lease modification. Questa eccezione è strettamente limitata ai cambiamenti che sono il risultato diretto della riforma IBOR e che sono economicamente equivalenti alle assunzioni precedenti (ad es. il precedente tasso di riferimento).
Le relazioni di copertura del Gruppo Iren sono esposte all'indice di riferimento EURIBOR. La metodologia di calcolo dell'EURIBOR è stata oggetto di revisione nel 2019 da parte dello European Money Markets Institute (EMMI) al fine di soddisfare le previsioni del Regolamento (UE) 2016/1011 (Benchmarks Regulation - BMR): si presume pertanto che l'EURIBOR continuerà ad essere utilizzato nell'immediato futuro e gli amministratori ritengono che il rischio legato alla transizione IBOR sia quindi pressoché nullo e non si attendono effetti significativi nel bilancio consolidato del Gruppo. Iren continua peraltro a monitorare gli sviluppi della riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse nonché l'inserimento di clausole di fallback nei contratti di operazioni finanziarie al fine di garantire l'efficacia delle relazioni di copertura. Si precisa che la riforma IBOR non ha, al momento, avuto impatti sulla strategia di gestione del rischio tasso del Gruppo Iren.
Al 31 dicembre 2021 l'importo nominale delle passività finanziarie non collegate a derivati e correlate all'indice di riferimento EURIBOR è pari a 54.309 migliaia di euro, mentre l'importo nominale degli strumenti di copertura correlati a tale indice è pari a 488.716 migliaia di euro.
Modifica dell'IFRS16 - Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 dopo il 30 giugno 2021..
Il documento, pubblicato dallo IASB il 31 marzo 2021 e omologato dall'Unione Europea con Reg. 2021/1421 del 30 agosto 2021, estende di un anno il periodo di applicazione dell'emendamento all'IFRS 16, emesso nel 2020, relativo alla contabilizzazione delle agevolazioni concesse ai locatari a causa del Covid-19.
In sostanza i locatari che, come diretta conseguenza della pandemia Covid19, beneficiano di agevolazioni, quali riduzioni, abbuoni o differimento dei canoni di affitto, possono avvalersi di un espediente pratico che consente di assumere, senza fare alcuna valutazione, che la riduzione o il rinvio dei pagamenti dovuti non rappresenta una modifica contrattuale se, ferme restando le altre condizioni previste dal par. 46B, la riduzione riguarda pagamenti dovuti entro il 30 giugno 2022.
La modifica deve essere applicata nei periodi annuali che cominciano dopo il 1° aprile 2021, ma può essere applicata a tutti i bilanci, anche infrannuali, non ancora approvati alla data di emissione del documento.
Il gruppo Iren ad oggi non ha beneficiato di sconti o abbuoni dei pagamenti dovuti per leasing in relazione alla pandemia Covid19, pertanto l'espediente pratico in oggetto non risulta applicabile.
Proroga dell'estensione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 (Modifiche all'IFRS 4).
In particolare le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17 e rimediare così alle conseguenze contabili temporanee che potrebbero verificarsi nel caso di entrata in vigore dei due principi in date differenti.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI OMOLOGATI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO
Modifica dello IAS 37 - Contratti onerosi
Il documento, pubblicato dallo IASB in maggio 2020 e omologato dall'Unione Europea con Reg. 2021/1080 del 28 giugno 2021, specifica quali costi devono essere inclusi nel costo di adempimento di un contratto al fine di identificare un eventuale contratto oneroso. In particolare, il par. 68A precisa che i costi necessari all'adempimento del contratto includono: a) i costi incrementali sostenuti dall'entità per l'adempimento del contratto, quali materiali e manodopera diretta; b) un'allocazione di altri costi, ad esempio una quota parte dell'ammortamento di un impianto utilizzato per l'adempimento del contratto in via non esclusiva. La modifica deve essere applicata a partire dal 1° gennaio 2022, con riferimento ai soli contratti in vigore alla data della prima applicazione. L'entità non deve rideterminare gli esercizi precedenti; l'effetto cumulato derivante dalla prima applicazione della modifica deve essere rilevato nel saldo di apertura degli Utili portati a nuovo (o altra componente di patrimonio netto se appropriata).
Modifica dello IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari- Proventi prima dell'uso previsto
Il documento, pubblicato dallo IASB in maggio 2020 e omologato dall'Unione Europea con Reg. 2021/1080 del 28 giugno 2021, introduce alcune modifiche allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari con riferimento alla contabilizzazione di eventuali ricavi derivanti dalla vendita di articoli prodotti dall'entità per "portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale" (ad esempio, campioni prodotti durante il collaudo dei macchinari). Tali ricavi non devono più essere dedotti dal costo degli immobili, impianti e macchinari (viene quindi annullata la compensazione). I ricavi di vendita e i costi di tali articoli devono essere riconosciuti nel conto economico in conformità con i principi ad essi applicabili.
Se non presentati separatamente nel conto economico complessivo, l'entità deve indicare nelle note al bilancio gli importi dei proventi e dei costi agli articoli prodotti che non sono un output delle attività ordinarie dell'entità e specificare quali righe del conto economico complessivo li includono.
La modifica deve essere applicata retrospettivamente a partire dal 1° gennaio 2022, ma solo con riferimento ad immobili e impianti entrati in funzione o diventati disponibili per l'utilizzo successivamente all'inizio del primo periodo comparativo presentato. L'effetto cumulato derivante dalla prima applicazione della modifica deve essere rilevato nel saldo di apertura degli Utili portati a nuovo (o altra componente di patrimonio netto se appropriata).
IFRS 17 - Contratti assicurativi
Nel Maggio 2017 lo IASB ha pubblicato l'IFRS 17 Insurance Contracts che sostituisce l'IFRS 4, emesso nel 2004. Il principio ha lo scopo di migliorare la comprensione da parte degli investitori dell'esposizione al rischio, della redditività e della posizione finanziaria degli assicuratori, richiedendo che tutti i contratti di assicurazione siano contabilizzati in modo coerente superando i problemi di confronto creati dall'IFRS 4.
Lo standard entra in vigore a partire dal 1° Gennaio 2023, ma è consentita l'applicazione anticipata
Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020
Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° Gennaio 2022.
Le principali modifiche riguardano:
- IFRS 1 Prima adozione degli IFRS - Entità controllata come first-time adopter -Un'entità controllata che applica per la prima volta gli IFRS Standards dopo la sua controllante, può applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 e valutare le differenze cumulative di conversione utilizzando i valori riportati nel bilancio consolidato della controllante, che sono stati determinati sulla base della data di transizione agli IFRS di quest'ultima. La suddetta esenzione può essere applicata anche dalle società collegate e joint venture che applicano per la prima volta gli IFRS dopo la loro partecipante.
- IFRS 9 Strumenti finanziari - Commissioni incluse nel "test del 10%" ai fini della derecognition delle passività finanziarie - La modifica all'IFRS 9 ha chiarito che le commissioni da considerare nel suddetto test del 10% sono le sole commissioni pagate o ricevute tra l'entità finanziata e il finanziatore e le commissioni pagate o ricevute dall'entità finanziata o dal finanziatore per conto dell'altra parte.
- Esempi illustrativi dell'IFRS 16 Leasing - Incentivi al leasing - Eliminato dall'esempio illustrativo n. 13 che accompagna l'IFRS 16, il trattamento contabile nel bilancio del locatario di un incasso ricevuto dal locatore a fronte dei costi per migliorie sul bene in leasing, in quanto la conclusione dell'esempio non era supportata da un'adeguata spiegazione.
- IAS 41 Agricoltura - Imposte nella valutazione del fair value - Lo IASB Board ha chiarito che nella valutazione al fair value delle attività biologiche non devono obbligatoriamente essere esclusi i flussi finanziari legati alle imposte.
Modifica dell'IFRS 3 - Riferimento al quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio
Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° Gennaio 2022.
Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8
Il regolamento dell'Unione Europea n. 2022/357 del 2 marzo 2022 adotta le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 pubblicate dallo IASB il 12 febbraio 2021. Le modifiche chiariscono le differenze tra principi contabili e stime contabili, al fine di garantire l'applicazione coerente dei principi contabili e la comparabilità dei bilanci. Le modifiche devono essere applicate al più tardi a partire dalla data di inizio del primo esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2023 o successivamente. È, comunque, consentita l'applicazione anticipata.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA
Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.
Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB | Data di entrata in vigore del documento IASB | Data di prevista omologazione da parte dell'UE |
Standards |
|
|
|
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts | Gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 | Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". |
Amendments |
|
|
|
Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) | Settembre 2014 | Differita fino al completamento del progetto IASB sull'equity method | Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method |
Classification of Liabilities as Current or Non-current (Amendments to IAS 1), including subsequent amendment issued in July 2020 (1) | Gennaio 2020 | 1° gennaio 2023 | Da definire |
Deferred tax related to assets and liabilities arising from a single transaction (Amendments to IAS 12) | Maggio 2021 | 1° gennaio 2023 | Da definire |
Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9- Comparative Information (Amendment to IFRS 17) | Dicembre 2021 | 1° gennaio 2023 | Da definire |
E' in corso un progetto da parte dello IASB per modificare i requirements del documento pubblicato nel 2020 e per posticipare la sua entrata in vigore al 1° gennaio 2024. L'Exposure Draft è stato pubblicato il 19 novembre 2021.
Relativamente ai nuovi principi applicabili a partire dall'esercizio 2022 o successivi sono in corso le valutazioni per la loro corretta applicazione e le analisi sugli impatti presumibili sui prossimi bilanci.
Gestione dei rischi finanziari del gruppo
Di seguito si riporta una sintesi della modalità di gestione e controllo dei rischi derivanti da strumenti finanziari (rischio di liquidità, rischio di cambio, rischio tassi di interesse, rischio di credito) e del rischio prezzo commodity, legato alla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche.
1. RISCHI FINANZIARI
L'attività del Gruppo Iren è esposta a diverse tipologie di rischi finanziari tra le quali, rischi di liquidità, rischio cambio e rischi di variazione nei tassi di interesse. Nell'ambito dell'attività di Risk Management, al fine di limitare i rischi di cambio e di variazione dei tassi di interesse, il Gruppo utilizza contratti di copertura seguendo un'ottica non speculativa.
a) Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili all'azienda non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze prestabilite. L'attività di approvvigionamento delle risorse finanziarie è centralizzata allo scopo di ottimizzarne l'utilizzo. In particolare, la gestione centralizzata dei flussi finanziari in Iren consente di allocare i fondi disponibili a livello di Gruppo secondo le necessità che di volta in volta si manifestano tra le singole Società. I movimenti di liquidità sono registrati su conti infragruppo sui quali vengono contabilizzati anche le spese e gli interessi attivi e passivi infragruppo. Alcune società partecipate hanno una gestione finanziaria autonoma, nel rispetto delle linee guida fornite dalla Capogruppo.
Viene costantemente monitorata la situazione finanziaria attuale, prospettica e la disponibilità di adeguati affidamenti bancari e non si evidenziano criticità per la copertura degli impegni finanziari di breve termine. Al termine del periodo gli affidamenti bancari a breve termine utilizzati dalla Capogruppo sono pari a 2 milioni di euro.
Inoltre, valutata di volta in volta la convenienza e l'opportunità nell'ambito delle attività di ottimizzazione delle risorse finanziarie disponibili, il Gruppo pone in essere operazioni di cessione pro-soluto di crediti commerciali, crediti derivanti dalla maturazione di titoli energetici e crediti di natura fiscale, beneficiando dell'anticipo di liquidità da esse derivante.
In tale contesto, a sostegno del profilo di liquidità del Gruppo e del livello di rating, Iren dispone di linee di finanziamento a medio lungo termine sottoscritte e disponibili ma non utilizzate per 295 milioni di euro, che si aggiungono alle disponibilità liquide correnti.
La tabella sottostante fornisce l'indicazione dei flussi di cassa nominali previsti per l'estinzione delle Passività finanziarie:
Passività finanziarie al 31 dicembre 2021:
migliaia di euro | |||||
| Valore contabile | Flussi finanziari contrattuali | entro i 12 mesi | 1-5 anni | Oltre 5 anni |
Debiti per mutui e bond (*) | 3.866.528 | (4.086.459) | (444.443) | (1.355.691) | (2.286.325) |
Coperture rischio tasso(**) | 46.845 | (46.845) | (13.442) | (28.154) | (5.249) |
Debiti per leasing | 38.940 | (40.055) | (10.424) | (18.741) | (10.890) |
(*) Il valore contabile dei "Debiti per mutui e bond" comprende sia la quota corrente che la quota non corrente. | |||||
(**) Il valore contabile delle "Coperture rischio tasso" comprende il fair value positivo e negativo dei contratti di copertura. |
Passività finanziarie al 31 dicembre 2020:
migliaia di euro | |||||
| Valore contabile | Flussi finanziari contrattuali | entro i 12 mesi | 1-5 anni | Oltre 5 anni |
Debiti per mutui e bond (*) | 3.935.409 | (4.189.236) | (279.261) | (1.743.476) | (2.166.500) |
Coperture rischio tasso(**) | 72.507 | (72.507) | (14.382) | (44.950) | (13.175) |
Debiti per leasing | 38.695 | (40.318) | (10.929) | (19.255) | (10.134) |
(*) Il valore contabile dei "Debiti per mutui e bond" comprende sia la quota corrente che la quota non corrente. | |||||
(**) Il valore contabile delle "Coperture rischio tasso" comprende il fair value positivo e negativo dei contratti di copertura. |
I flussi finanziari previsti per l'estinzione delle rimanenti passività finanziarie, diverse da quelle verso finanziatori e quelle relative all'applicazione dell'IFRS 16 in tema di leases riportate nelle suddette tabelle, non si discostano significativamente dal valore contabile riportato in bilancio.
Attraverso i rapporti che Iren intrattiene con i principali Istituti di Credito Italiani e Internazionali vengono ricercate le forme di finanziamento più adatte alle proprie esigenze e le migliori condizioni di mercato.
Il dettaglio delle attività svolte in tale ambito e delle singole operazioni è riportato al capitolo "Gestione Finanziaria" della Relazione sulla Gestione.
L'indebitamento finanziario da finanziamenti al termine del periodo è costituito al 14% da prestiti e all'86% da obbligazioni; si evidenzia inoltre che il 64% del debito totale è finanziato da fondi di tipo sustainable e che il debito residuo per mutui risulta contrattualizzato per l'86% a tasso fisso e per il 14% a tasso variabile.
In merito al rischio di liquidità che potenzialmente deriva dalle clausole contrattuali che legittimano le controparti a ritirare il finanziamento al verificarsi di determinati eventi (rischio default e covenants), si segnala che le clausole inserite nei contratti di finanziamento che fanno capo a Iren sono rispettate; in particolare per alcuni contratti di finanziamento a medio lungo termine di Iren è previsto l'impegno a rispettare indici finanziari (covenants finanziari quali Debito/EBITDA, EBITDA/Oneri finanziari), con verifica annuale. Sono inoltre previsti altri impegni quali la clausola di Change of Control, che prevede il mantenimento del controllo del Gruppo Iren da parte degli azionisti pubblici in modo diretto o indiretto, clausole di Negative Pledges, per effetto delle quali la società si impegna a non costituire garanzie reali oltre un limite specificato, e la clausola Pari Passu che riserva alle banche finanziatrici un trattamento paritario rispetto a quello spettante agli altri creditori non garantiti. Anche alcuni contratti di finanziamento a medio lungo termine di società che contribuiscono all'Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo, in particolare il contratto di Project Finance in capo a TRM, prevedono il rispetto di indici finanziari che risultano soddisfatti.
b) Rischio cambio
Fatta eccezione per quanto riportato nell'ambito del rischio energetico, il Gruppo IREN non è particolarmente esposto al rischio di cambio.
c) Rischio tassi di interesse
Il Gruppo Iren è esposto alle fluttuazioni dei tassi d'interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento. La strategia del Gruppo Iren è quella di limitare l'esposizione al rischio di volatilità del tasso di interesse, mantenendo al contempo un costo della provvista contenuto.
Con un'ottica non speculativa, i rischi connessi alla crescita dei tassi di interesse vengono monitorati e, se ritenuto opportuno, ridotti o eliminati stipulando con controparti finanziarie di elevato standing creditizio, appositi contratti (swap e collar) che perseguono esclusivamente finalità di copertura. Al termine del periodo tutti i contratti stipulati soddisfano il requisito di limitare l'esposizione al rischio di oscillazione del tasso di interesse e soddisfano altresì i requisiti formali per l'applicazione dell'hedge accounting.
Il fair value complessivo dei suddetti contratti di copertura su tassi di interesse al 31 dicembre 2021 è negativo per 46.845 migliaia di euro.
I contratti di copertura stipulati, congiuntamente con i finanziamenti a tasso fisso, permettono di coprire dal rischio di crescita dei tassi di interesse circa il 99% dell'indebitamento finanziario da finanziamenti, in linea con l'obiettivo del Gruppo Iren di mantenere un'adeguata protezione da significativi rialzi del tasso di interesse.
Al fine di consentire una completa comprensione dei rischi di variazione dei tassi di interesse a cui è soggetto il Gruppo è stata condotta un'analisi di sensitività degli oneri finanziari netti e delle componenti valutative dei contratti finanziari derivati al variare dei tassi di interesse. Relativamente agli oneri finanziari tale analisi è stata effettuata, sulla base di presupposti di ragionevolezza, secondo le seguenti modalità:
una variazione teorica in aumento ed in diminuzione di 100 basis points dei tassi di interesse euribor rilevati nel corso dell'esercizio è stata applicata all'indebitamento finanziario netto;
nel caso in cui sia esistente una relazione di copertura lo shock sui tassi è stato applicato congiuntamente alla posizione debitoria ed al relativo strumento derivato di copertura con un effetto netto a conto economico sostanzialmente contenuto;
la variazione dei tassi viene altresì applicata alla eventuale quota di interessi passivi capitalizzati nell'esercizio.
Con riferimento ai contratti derivati di copertura esistenti alla data di chiusura dell'esercizio è stata applicata una traslazione teorica in aumento ed in diminuzione di 100 basis points delle curve forward dei tassi di interesse impiegate per la determinazione dei fair value dei contratti stessi.
Nella seguente tabella sono riportati i risultati dell'analisi di sensitività anzi illustrata svolta con riferimento alla data del 31 dicembre 2021.
migliaia di euro | ||
aumento di | diminuzione di 100 bps | |
100 bps | ||
Incremento (diminuzione) degli oneri finanziari netti | (4.677) | 4.661 |
Incremento (diminuzione) degli oneri da fair value contratti derivati | 972 | (1.090) |
Incremento (diminuzione) della riserva copertura flussi finanziari | 23.236 | (24.873) |
2. RISCHIO DI CREDITO
Il rischio di credito del Gruppo è legato essenzialmente all'ammontare dei crediti commerciali derivanti dalla vendita di energia elettrica, teleriscaldamento, gas e all'erogazione dei servizi energetici, idrici ed ambientali. I crediti sono suddivisi su un ampio numero di controparti, appartenenti a categorie di clienti eterogenee (clientela retail, business, enti pubblici); alcune esposizioni risultano di ammontare elevato e sono costantemente monitorate e, se del caso, fatte oggetto di piani di rientro. Le unità di Credit Management del Gruppo Iren dedicate al recupero crediti sono responsabili di questa attività.
Il Gruppo, nello svolgimento della propria attività, è esposto al rischio che i crediti possano non essere onorati alla scadenza con conseguente aumento dell'anzianità e dell'insolvibilità sino all'aumento dei crediti sottoposti a procedure concorsuali o inesigibili. Tale rischio risente, tra gli altri fattori, anche della situazione economico-finanziaria congiunturale che nel secondo semestre del 2021 ha comportato un aumento dei prezzi per i clienti finali di gas, luce e teleriscaldamento particolarmente significativo. Per limitare l'esposizione al rischio di credito, sono stati attivati strumenti tra i quali l'analisi di solvibilità dei Clienti in fase di acquisizione attraverso un'accurata valutazione del merito creditizio, l'affidamento dei crediti di Clienti cessati e/o attivi a società di recupero crediti esterne e l'introduzione di nuove modalità di recupero per la gestione del contenzioso legale. Inoltre, sono offerti ai Clienti metodi di pagamento attraverso canali digitali.
La politica di gestione dei crediti e gli strumenti di valutazione del merito creditizio, nonché le attività di monitoraggio e recupero, sono differenziate in relazione alle diverse tipologie di clientela e di servizio erogato.
Il rischio di credito è coperto, per alcune tipologie di Clienti business, con opportune forme di garanzie bancarie o assicurative a prima richiesta emesse da soggetti di primario standing creditizio e con l'assicurazione crediti per il segmento di clientela reseller.
Per alcune tipologie di servizio (settore idrico, gas naturale, energia elettrica maggior tutela), in ottemperanza alle disposizioni normative che ne regolano l'attività, è previsto il versamento di un deposito cauzionale fruttifero, che viene rimborsato qualora il Cliente utilizzi, come modalità di pagamento, la domiciliazione bancaria/postale con addebito sul conto corrente.
Le condizioni di pagamento generalmente applicate alla clientela sono riconducibili alla normativa o ai regolamenti vigenti o in linea con gli standard del mercato libero; in caso di mancato pagamento, è prevista l'applicazione di interessi di mora nella misura indicata nei contratti o dalla normativa.
Gli accantonamenti ai fondi svalutazione crediti riflettono, in maniera accurata e nel rispetto della normativa vigente (applicata la metodologia IFRS 9), i rischi di credito effettivi e sono determinati basandosi sull'estrazione dalle banche dati degli importi componenti il credito e, in generale, valutando le eventuali variazioni del predetto rischio rispetto alla rilevazione iniziale nonché, in particolare per i crediti commerciali, stimando le relative perdite attese determinate su base prospettica, tenendo in debita considerazione la serie storica.
Con riferimento al contesto emergenziale legato al Covid-19, e con specifico riferimento alle possibili difficoltà di liquidità del portafoglio clienti legate alle misure di contrasto alla pandemia e agli interventi normativi e aziendali di mitigazione dell'impatto economico e sociale della crisi, il Gruppo ha adeguato il fondo svalutazione crediti in ragione della valutazione delle perdite attese.
In merito, si riporta un dettaglio per voce di bilancio della stima delle perdite attese rilevate nel periodo.
Crediti commerciali | 53.453 |
Attività derivanti da contratti con i clienti correnti | 343 |
Altre attività correnti (altri crediti) | 79 |
Crediti finanziari non correnti | 1 |
Totale | 53.876 |
Il controllo sui rischi di credito è inoltre rafforzato dalle procedure di monitoraggio e reportistica, al fine di individuare in modo tempestivo possibili contromisure.
Inoltre, su base trimestrale, la Direzione Risk Management si occupa di raccogliere ed integrare i principali dati in merito all'evoluzione dei crediti commerciali delle società del Gruppo, in termini di tipologia della clientela, stato del contratto, filiera di business e fascia di ageing. La valutazione del rischio credito è effettuata sia a livello consolidato sia a livello di Business Unit e società. Alcune delle suddette valutazioni sono effettuate a intervalli inferiori al trimestre o su specifica esigenza.
In relazione alla concentrazione del credito si segnalano i rapporti tra le controllate Iren Smart Solutions e AMIAT ed il Comune di Torino. Per maggiori dettagli si rimanda in particolare alla Nota di commento "Attività finanziarie non correnti" delle Informazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria.
3. RISCHIO ENERGETICO
Il Gruppo Iren è esposto al rischio prezzo, sulle commodity energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, quote di emissione CO2, ecc., dal momento che sia gli acquisti sia le vendite risentono delle oscillazioni dei prezzi di dette commodity direttamente ovvero attraverso formule di indicizzazione. E' presente l'esposizione rischio cambio, tipica delle commodity di derivazione petrolifera, ma in modo attenuato grazie allo sviluppo dei mercati organizzati europei che trattano la commodity gas in valuta Euro e non più indicizzata ai prodotti petroliferi.
La politica del Gruppo è orientata ad una strategia di gestione attiva delle posizioni per stabilizzare il margine cogliendo le opportunità offerte dai mercati; essa si realizza sia mediante l'allineamento delle indicizzazioni delle commodity in acquisto e in vendita, sia attraverso lo sfruttamento verticale e orizzontale delle varie filiere di business, sia operando sui mercati finanziari.
A tal fine viene eseguita un'attività di pianificazione della produzione per gli impianti del Gruppo, degli acquisti e delle vendite di energia e di gas naturale, sia in relazione ai volumi che alle formule di prezzo. L'obiettivo è ottenere una sufficiente stabilità dei margini attraverso una politica di acquisti e vendite indicizzate che realizzi un elevato grado di copertura naturale, con un adeguato ricorso ai mercati a termine e spot.
Oltre alla normale attività con contratti fisici, a copertura del portafoglio energetico, risultano in essere operazioni di derivato Over the Counter (OTC) su commodity (Commodity swap su indici TTF, PSV e PUN) per complessivi 5,4 TWh. In merito all'attività sulla piattaforma regolamentata European Energy Exchange - EEX, risultano in essere operazioni di derivato su PUN per un nozionale netto complessivo pari a 1,3 TWh. Il Fair Value di tali strumenti al 31 dicembre 2021 è complessivamente positivo per 117.604 migliaia di euro.
CONTABILIZZAZIONE STRUMENTI DERIVATI
Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value, determinato sulla base dei valori di mercato o, qualora non disponibili, secondo una tecnica di valutazione interna.
Ai fini della contabilizzazione degli strumenti derivati, all'interno di tali operazioni è necessario distinguere tra operazioni che rispettano tutti i requisiti richiesti dall' IFRS 9 per essere contabilizzate in accordo con le regole dell'hedge accounting e operazioni che non rispettano tutti i suddetti requisiti.
Operazioni contabilizzate in accordo con le regole dell'hedge accounting
Tali operazioni possono includere:
operazioni di fair value hedge: il derivato e lo strumento coperto sono iscritti nello stato patrimoniale al fair value e la variazione dei rispettivi fair value è contabilizzata direttamente a conto economico;
operazioni di cash flow hedge: il derivato è iscritto in bilancio al fair value con contropartita una specifica riserva di patrimonio netto per la componente efficace della copertura e il conto economico per la componente inefficace; al momento della manifestazione dello strumento coperto l'importo sospeso a patrimonio netto viene riversato a conto economico.
La classificazione a conto economico del riversamento dell'importo sospeso a patrimonio netto e della componente inefficace avviene in accordo con la natura dello strumento sottostante; nel caso di strumenti derivati su commodity tale importo viene contabilizzato nel margine operativo lordo, mentre nel caso di copertura del rischio di tasso nei proventi ed oneri finanziari.
Operazioni non contabilizzate in accordo con le regole dell'hedge accounting
Il derivato è iscritto nello stato patrimoniale al fair value. La variazione del fair value del derivato è iscritta a conto economico e la sua classificazione avviene in accordo con la natura dello strumento sottostante:
nel caso di strumenti derivati su commodity, nel margine operativo lordo; in particolare la componente realizzata è contabilizzata a rettifica della componente di costo o ricavo cui si riferisce e quella derivante dalla valutazione del derivato a fine periodo tra gli altri oneri o tra gli altri proventi;
nel caso di copertura del rischio di tasso, nei proventi ed oneri finanziari.
In merito alla valutazione del derivato tra le partite patrimoniali finanziarie si segnala che il fair value del derivato è iscritto tra i debiti / crediti finanziari a lungo termine se il relativo sottostante è una posta di medio / lungo termine, viceversa è iscritto tra i debiti / crediti finanziari a breve termine se il sottostante si estingue entro il periodo di riferimento.
FAIR VALUE
Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria:
il valore contabile, comprensivo della modalità di contabilizzazione;
il fair value, comprensivo del Livello nella relativa scala gerarchica.
In merito, i diversi livelli sono definiti come illustrato di seguito:
Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche;
Livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi), sia indirettamente (ovvero derivati dai prezzi);
Livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (dati non osservabili).
In particolare, il fair value dei mutui, di livello 2, viene determinato in misura pari alla sommatoria dei flussi finanziari futuri attesi connessi all'attività o passività comprensivi della relativa componente di onere o provento finanziario, attualizzati con riferimento alla data di chiusura del bilancio. Tale valore attuale è stato determinato applicando la curva dei tassi forward alla data di chiusura del periodo.
Per quanto riguarda i titoli obbligazionari il relativo fair value (di livello 1) deriva dalla quotazione espressa sui mercati regolamentati della Borsa Irlandese (Euronext Dublin) e sul mercato ExtraMOT Pro di Borsa Italiana.
Tutti gli strumenti finanziari di copertura del Gruppo hanno fair value classificabile di livello 2, cioè misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato (es. tassi di interesse, prezzi commodities), diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, o comunque che non richiedono un significativo aggiustamento basato su dati non osservabili sul mercato.
Si segnala infine che non ci sono stati trasferimenti tra i diversi Livelli della scala gerarchica del fair value e che sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value quando il loro valore contabile è ragionevolmente rappresentativo del fair value stesso.
Nelle tabelle seguenti, non vengono rappresentate le attività e le passività relative a derivati stipulati sul mercato EEX (utilizzati per le coperture in Fair Value Hedge), che presentano una regolazione giornaliera del loro fair value su un apposito conto corrente: in bilancio non sono valorizzate in quanto già espresse in "maggiori/minori" disponibilità liquide.
Al fine di fornire un'informativa quanto più possibile esaustiva è stato esposto anche il valore comparativo relativo al precedente esercizio.
migliaia di euro | Valore contabile | ||||
31.12.2021 | Fair Value strumenti di copertura | Fair Value Through Profit & Loss | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | Altre passività finanziarie | TOTALE |
Attività finanziarie valutate al fair value |
| ||||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | 169.451 | 169.451 | |||
Attività per quota variabile di prezzo di cessione OLT Offshore LNG Toscana | 24.725 | 24.725 | |||
Altre partecipazioni | 8.469 | 8.469 | |||
Totale Attività finanziarie valutate al fair value | 169.451 | 33.194 | - | - | 202.645 |
| |||||
Attività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||
Crediti commerciali | 1.084.750 | 1.084.750 | |||
Crediti finanziari | 310.314 | 310.314 | |||
Altri crediti e altre attività (*) | 389.362 | 389.362 | |||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 606.888 | 606.888 | |||
Totale Attività finanziarie non valutate al fair value | - | - | 2.391.314 | - | 2.391.314 |
| |||||
Passività finanziarie valutate al fair value |
| ||||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | (70.195) | (70.195) | |||
Put options | (7.263) | (7.263) | |||
Totale Passività finanziarie valutate al fair value | (70.195) | (7.263) | - | - | (77.458) |
| |||||
Passività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||
Obbligazioni | (3.319.311) | (3.319.311) | |||
Mutui | (547.217) | (547.217) | |||
Altri debiti finanziari (**) | (34.273) | (34.273) | |||
Debiti commerciali | (1.523.705) | (1.523.705) | |||
Debiti vari e altre passività (*) | (292.514) | (292.514) | |||
Totale Passività finanziarie non valutate al fair value | - | - | - | (5.717.020) | (5.717.020) |
TOTALE | 99.256 | 25.931 | 2.391.314 | (5.717.020) | (3.200.519) |
(*) Sono esclusi i risconti attivi e passivi | |||||
(**) Sono esclusi i debiti per lease rilevati secondo quanto previsto dall'IFRS 16 |
migliaia di euro | Fair value | |||
31.12.2021 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | TOTALE |
Attività finanziarie valutate al fair value |
| |||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | 169.451 | 169.451 | ||
Attività per quota variabile di prezzo di cessione OLT Offshore LNG Toscana | 24.725 | 24.725 | ||
Altre partecipazioni | - | |||
Totale Attività finanziarie valutate al fair value | - | 169.451 | 24.725 | 194.176 |
| ||||
Attività finanziarie non valutate al fair value |
| |||
Crediti commerciali | - | |||
Crediti finanziari | - | |||
Altri crediti e altre attività (*) | - | |||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | - | |||
Totale Attività finanziarie non valutate al fair value | - | - | - | - |
| ||||
Passività finanziarie valutate al fair value |
| |||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | (70.195) | (70.195) | ||
Put options | (7.263) | (7.263) | ||
Totale Passività finanziarie valutate al fair value | - | (77.458) | - | (77.458) |
| ||||
Passività finanziarie non valutate al fair value |
| |||
Obbligazioni | (3.421.160) | (3.421.160) | ||
Mutui | (552.827) | (552.827) | ||
Altri debiti finanziari (**) | - | |||
Debiti commerciali | - | |||
Debiti vari e altre passività (*) | - | |||
Totale Passività finanziarie non valutate al fair value | (3.421.160) | (552.827) | - | (3.973.987) |
TOTALE | (3.421.160) | (460.834) | 24.725 | (3.857.269) |
La quota non corrente delle "Attività finanziarie valutate al fair value" accoglie al Livello 3 il credito relativo alla quota variabile del prezzo di cessione di OLT Offshore LNG Toscana, pari a 24.725 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, il cui fair value è determinato in base all'applicazione della formula del prezzo prevista contrattualmente, tenuto conto della media reddituale della società relativa ai bilanci storici e dei tassi di attualizzazione desunti dal bilancio d'esercizio della stessa. In merito, viene riportata una sensitivity sul fair value di tale posta, esprimendo la variazione dello stesso all'aumento/diminuzione di un punto percentuale della redditività attesa e del tasso di attualizzazione.
migliaia di euro | ||
| +1% | -1% |
Redditività (flussi) | 985 | (951) |
Tasso di attualizzazione | (1.582) | 1.711 |
Non viene riportato il livello del fair value delle "Altre partecipazioni" (che fanno riferimento ad imprese non quotate in mercati regolamentati) in quanto il relativo costo di iscrizione ne rappresenta una ragionevole approssimazione.
migliaia di euro | Valore contabile | ||||
31.12.2020 | Fair Value strumenti di copertura | Fair Value Through Profit & Loss | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | Altre passività finanziarie | TOTALE |
Attività finanziarie valutate al fair value |
| ||||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | 17.244 | 17.244 | |||
Attività per quota variabile di prezzo di cessione OLT Offshore LNG Toscana | 24.424 | 24.424 | |||
Altre partecipazioni | 4.020 | 4.020 | |||
Totale Attività finanziarie valutate al fair value | 17.244 | 28.444 | - | - | 45.688 |
| |||||
Attività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||
Crediti commerciali | 906.333 | 906.333 | |||
Crediti finanziari | 228.742 | 228.742 | |||
Altri crediti e altre attività (*) | 368.345 | 368.345 | |||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 890.169 | 890.169 | |||
Totale Attività finanziarie non valutate al fair value | - | - | 2.393.589 | - | 2.393.589 |
| |||||
Passività finanziarie valutate al fair value |
| ||||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | (73.115) | (73.115) | |||
Put options | (7.191) | (7.191) | |||
Totale Passività finanziarie valutate al fair value | (73.115) | (7.191) | - | - | (80.306) |
| |||||
Passività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||
Obbligazioni | (3.306.058) | (3.306.058) | |||
Mutui | (629.351) | (629.351) | |||
Altri debiti finanziari (**) | (53.411) | (53.411) | |||
Debiti commerciali | (977.906) | (977.906) | |||
Debiti vari e altre passività (*) | (346.389) | (346.389) | |||
Totale Passività finanziarie non valutate al fair value | - | - | - | (5.313.115) | (5.313.115) |
TOTALE | (55.871) | 21.253 | 2.393.589 | (5.313.115) | (2.954.144) |
(*) Sono esclusi i risconti attivi e passivi | |||||
(**) Sono esclusi i debiti per lease rilevati secondo quanto previsto dall'IFRS 16 |
migliaia di euro | Fair value | |||
31.12.2020 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | TOTALE |
Attività finanziarie valutate al fair value |
| |||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | 17.244 | 17.244 | ||
Attività per quota variabile di prezzo di cessione OLT Offshore LNG Toscana | 24.424 | 24.424 | ||
Altre partecipazioni | - | |||
Totale Attività finanziarie valutate al fair value | - | 17.244 | 24.424 | 41.668 |
| ||||
Attività finanziarie non valutate al fair value |
| |||
Crediti commerciali | - | |||
Crediti finanziari | - | |||
Altri crediti e altre attività (*) | - | |||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | - | |||
Totale Attività finanziarie non valutate al fair value | - | - | - | - |
| ||||
Passività finanziarie valutate al fair value |
| |||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | (73.115) | (73.115) | ||
Put options | (7.191) | (7.191) | ||
Totale Passività finanziarie valutate al fair value | - | (80.306) | - | (80.306) |
| ||||
Passività finanziarie non valutate al fair value |
| |||
Obbligazioni | (3.527.103) | (3.527.103) | ||
Mutui | (635.707) | (635.707) | ||
Altri debiti finanziari (**) | - | |||
Debiti commerciali | - | |||
Debiti vari e altre passività (*) | - | |||
Totale Passività finanziarie non valutate al fair value | (3.527.103) | (635.707) | - | (4.162.810) |
TOTALE | (3.527.103) | (698.769) | 24.424 | (4.201.448) |
Informativa sui rapporti con parti correlate
Come indicato nella Relazione sulla Gestione si forniscono di seguito le informazioni relative ai rapporti patrimoniali ed economici con le parti correlate.
Rapporti con i Comuni Soci-parti correlate
Si evidenziano, per società controllate del Gruppo, i principali rapporti direttamente intrattenuti con i Comuni Soci che sono stati qualificati quali parti correlate (Comune di Torino, Comune di Reggio Emilia, Comune di Parma, Comune di Piacenza e Comune di Genova) nel cui territorio Iren opera.
Il Gruppo, attraverso Iren Smart Solutions gestisce servizi affidati dal Comune di Torino quali i servizi di illuminazione pubblica e semaforici, di gestione degli impianti termici ed elettrici degli edifici sedi di uffici amministrativi o adibiti a servizi alla collettività. Le prestazioni svolte da Iren Smart Solutions sono regolate da specifici contratti pluriennali.
Al riguardo si evidenzia che trova applicazione un contratto di conto corrente oneroso tra la Città di Torino e Iren Smart Solutions per la gestione dei crediti scaduti relativi alle attività di cui sopra.
Nel corso degli ultimi anni sono stati realizzati alcuni importanti interventi di riqualificazione impiantistica ed efficientamento energetico che hanno riguardato gli impianti cittadini di pubblica illuminazione e gli impianti termici di numerosi edifici di proprietà comunale.
Il Gruppo, attraverso Iren Mercato, assicura ai Comuni di Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Torino forniture commerciali di vettori energetici, in particolare calore da teleriscaldamento, a condizioni normalmente praticate alla generalità della clientela restante.
Iren Acqua e IRETI forniscono servizi idrici rispettivamente al Comune di Genova e ai Comuni di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, mediante contratti di somministrazione analoghi a quelli in essere con la generalità della clientela.
Iren Ambiente si occupa, nei confronti dei Comuni di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, della fornitura del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti urbani in base alle condizioni previste negli affidamenti in essere.
Sempre nell'ambito del settore, per il Comune di Torino i servizi di igiene ambientale, di sgombero neve e di gestione post operativa della discarica di "Basse di Stura" sono svolti da AMIAT in accordo al Contratto di servizio in essere. Al riguardo si evidenzia che trova applicazione un contratto di conto corrente oneroso tra la Città e la stessa AMIAT per la gestione dei crediti scaduti relativi alle attività di cui sopra.
Rapporti con società collegate
Fra i principali rapporti intrattenuti dal Gruppo Iren con le società ad esso collegate, si segnalano:
la linea di credito in tesoreria accentrata a favore di Valle Dora Energia;
la vendita di energia elettrica e le prestazioni inerenti al servizio idrico integrato a favore di AMTER;
la vendita di energia elettrica ad Asti Servizi Pubblici e Mondo Acqua;
i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, anche speciali, a favore di GAIA, SETA e SEI Toscana, operanti nell'ambito del settore raccolta;
l'approvvigionamento di gas metano da Sinergie Italiane;
il conferimento di rifiuti nelle discariche delle collegate ASA S.c.p.a., Barricalla e CSAI, e il relativo servizio di smaltimento del percolato;
il servizio come Gestore Unico dei rifiuti urbani da parte della collegata SEI Toscana alla controllata TB.
Rapporti con altre parti correlate
In base alla Procedura OPC, sono state qualificate come parti correlate le società controllate, direttamente o indirettamente, da uno dei seguenti Comuni: Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Torino e Genova.
In particolare, si segnala che al fine di erogare il servizio idrico integrato nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia la società IRETI, a fronte della corresponsione di un canone annuo, utilizza gli asset di proprietà delle società Parma Infrastrutture, Piacenza Infrastrutture e AGAC Infrastrutture, controllate dai Comuni di riferimento. Inoltre, il Gruppo fornisce servizi di trattamento rifiuti ad AMIU, controllata dal Comune di Genova, e servizi di smaltimento rifiuti a SMAT, controllata dal Comune di Torino.
Inoltre, Rigenera Materiali (interamente controllata da Iren Ambiente), a valle di affidamento da parte di AMIU Genova, è titolare della concessione per la progettazione, costruzione, gestione ed esercizio dell'Impianto di trattamento meccanico biologico del rifiuto residuo urbano, con produzione di CSS, in corso di realizzazione in località Scarpino.
I restanti rapporti con le società controllate dai predetti Comuni sono prevalentemente di natura commerciale ed attinenti a servizi forniti alla generalità della clientela, riguardanti in particolare vettori energetici.
Le informazioni quantitative relative ai rapporti patrimoniali ed economici con le parti correlate sono riportate nel capitolo "XII. Allegati al Bilancio Consolidato", che si considera parte integrante delle presenti note.
Da ultimo e per ciò che concerne gli Amministratori e i Sindaci di IREN, fatta salva la corresponsione degli emolumenti previsti per lo svolgimento di cariche negli organi amministrativi o di controllo della Capogruppo ovvero delle altre società del Gruppo, si segnala che non risultano rapporti.
Sono soggette alle previsioni di cui alla Procedura OPC anche le operazioni che si sostanziano nell'assegnazione di remunerazioni e benefici economici, sotto qualsiasi forma, ai componenti degli organi di amministrazione e controllo di IREN nonché ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo IREN.
I compensi del key management (membri del Consiglio di Amministrazione e Dirigenti con Responsabilità Strategiche) ammontano complessivamente a 5.802 migliaia di euro, e fanno riferimento a compensi fissi (2.578 migliaia di euro), compensi per la partecipazione a comitati (80 migliaia di euro), bonus e altri incentivi (2.153 migliaia di euro), benefici non monetari (25 migliaia di euro) e altri compensi (966 migliaia di euro).
Informativa ex art. 5.8 e 5.9 Regolamento Consob
Nella riunione del 30 aprile 2021, il COPC ha espresso, all'unanimità, il proprio parere favorevole con riferimento all'operazione, qualificata quale "di minor rilevanza", avente ad oggetto la stipula, tra IREN Mercato S.p.A. e il Comune di Genova, di un contratto di visibilità commerciale tramite l'inclusione come official partner nella manifestazione "The Ocean Race, Genova Grand finale 2022 -23".
Nella riunione del 30 luglio 2021, il COPC ha espresso, all'unanimità, il proprio parere favorevole con riferimento all'operazione, qualificata quale "di minor rilevanza", avente ad oggetto la sottoscrizione di una co-obbligazione solidale da parte di IRETI/Gruppo IREN e SMAT, in qualità di soci di riferimento di Acque Potabili in liquidazione, in relazione al rimborso IVA richiesto da quest'ultima all'Agenzia delle Entrate.
Nella riunione del 21 settembre 2021, il COPC ha confermato, all'unanimità, il proprio parere favorevole con riferimento all'operazione, qualificata quale "di maggior rilevanza", avente ad oggetto la sottoscrizione di un Accordo per l'estensione del Sistema di Raccolta Eco-isole a partire dal 2023 con il Comune di Torino (integrativo rispetto al Contratto di Servizio stipulato tra AMIAT e il Comune in data 4 dicembre 2013, così come a sua volta modificato dall'Accordo Definitivo sottoscritto nel luglio 2018 tra alcune società del Gruppo Iren, inclusa AMIAT, e il Comune di Torino per la disciplina dei rapporti tra le Parti). In merito, si fa rinvio al Documento Informativo aggiornato messo a disposizione sul sito internet della Società.
Nella riunione del 22 ottobre 2021, il COPC ha espresso, all'unanimità, il proprio parere favorevole con riferimento all'operazione, qualificata quale "di minor rilevanza", avente ad oggetto la sottoscrizione (i) del contratto di servizio "Servizi Corporate" tra IREN e TRM e (ii) del contratto di servizio "Servizi Ambiente e di Supervisione Tecnica" tra Iren Ambiente e TRM.
Si evidenzia che, nel corso del 2021, il COPC ha inoltre ricevuto una periodica informativa circa lo stato di esecuzione di alcune operazioni in precedenza esaminate, tra le quali (i) l'operazione, qualificata quale di maggior rilevanza, avente ad oggetto la stipula di un Accordo tra il Comune di Torino, da una parte, e Iren, quale mandataria delle proprie controllate AMIAT, Iren Energia (cui è subentrata, Iren Smart Solutions) e Iren Mercato, dall'altra parte, per la disciplina dei rapporti in essere fra le parti - operazione sulla quale il COPC aveva espresso parere favorevole e per la quale si fa rinvio al Documento Informativo pubblicato in data 29 marzo 2018 nonché al Documento Informativo integrativo pubblicato in data 9 luglio 2018, entrambi documenti disponibili sul sito www.gruppoiren.it; (ii) l'operazione, qualificata quale di maggior rilevanza, relativa alla presentazione del Project Financing c.d. "EfficienTO", avente ad oggetto l'efficientamento degli immobili della Città di Torino e relativa gestione, da parte di Iren Smart Solutions S.p.A. e sulla quale il Comitato aveva espresso parere positivo nella seduta del 20 marzo 2020.
Con riferimento a tale ultima operazione, in particolare, il Comitato è stato periodicamente informato in occasione delle diverse fasi conseguenti all'avvenuta dichiarazione, da parte dell'Amministrazione, della proposta di Project Financing quale di pubblico interesse, ai sensi dell'art 183, c. 15 D. Lgs n. 50/2016; da ultimo, il Comitato ha ri-avviato l'istruttoria di competenza, sempre ai sensi dell'art. 10 della Procedura O.P.C., con riferimento alla fase di partecipazione, da parte di Iren Smart Solutions, alla fase di gara, conseguente alla dichiarazione di pubblico interesse che precede, al fine di verificare la permanenza dell'interesse al compimento della medesima, nonché i profili di convenienza economica e correttezza sostanziale della stessa. Nella seduta dell'8 novembre 2021, il Comitato ha quindi confermato il proprio parere favorevole, ai sensi dall'articolo 10, comma 1, lett (d) della Procedura O.P.C., in merito all'operazione.
Di seguito viene inoltre riportata una sintesi delle attività svolte, nel corso dell'esercizio 2021, dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine nell'esercizio delle funzioni attribuite ai sensi della Procedura OPC pro tempore vigente.
Nella seduta del 27 maggio 2021, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine ha espresso parere favorevole sulle condizioni dell'accordo per lo scioglimento consensuale dei rapporti tra il dott. Massimiliano Bianco e la Società, in base al quale il dottor Bianco ha rinunciato, con effetto dal 29 maggio 2021, alle cariche di Consigliere, Amministratore Delegato e Direttore Generale nonché ad ogni delega e potere conferitigli.
Nella seduta del 29 maggio 2021, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine ha espresso parere favorevole sulle condizioni economico-contrattuali dell'instaurando rapporto di lavoro dirigenziale a tempo determinato tra Iren S.p.A. e l'ing. Gianni Vittorio Armani, in pari data cooptato dal Consiglio di Amministrazione quale nuovo Consigliere di Amministrazione, in sostituzione del dott. Massimiliano Bianco, dimissionario, nonché nominato in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società.
Nella seduta del 4 agosto 2021, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine ha espresso parere favorevole in ordine alla proposta dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale relativa agli aspetti economici relativi all'assunzione del nuovo soggetto destinato a rivestire il ruolo di Chief Financial Officer del Gruppo IREN (soggetto che, in forza di tale ruolo, è entrato a far parte del novero dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo Iren).
Infine, nella seduta del 10 dicembre 2021, il Comitato per la Remunerazione e le Nomine ha espresso parere favorevole in ordine alla proposta, pervenuta dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale, per la definizione di un accordo per la risoluzione del rapporto di lavoro dirigenziale tra la Società e un Dirigente con Responsabilità Strategiche del Gruppo. Nel dettaglio, a seguito dell'istruttoria del Comitato, è stato sottoscritto tra le parti un verbale di conciliazione in sede sindacale di cui agli artt. 2113, comma 4, cod. civ., 410 e 411, comma 3, cod. proc. civ, basato su quelli già utilizzati per la cessazione degli altri Dirigenti cui è stato applicato l'istituto dell'iso-pensione.
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio
Acquisizione di impianti fotovoltaici
Il 16 febbraio 2022 il Gruppo ha perfezionato l'acquisizione da European Energy S/A, società danese attiva nello sviluppo e gestione di impianti eolici e fotovoltaici, del 100% di Puglia Holding S.r.l., detentrice di cinque Special Purpose Vehicles (SPV) intestatari delle autorizzazioni di costruzione e gestione dei parchi fotovoltaici di ASI Troia, nelle località di San Vincenzo e Montevergine (provincia di Foggia) e del complesso di Palo del Colle (Provincia di Bari).
Gli impianti acquisiti sono stati costruiti tra il 2019 e i primi mesi del 2022 e hanno una capacità installata di 121,5 MW, risultando il più grande parco fotovoltaico realizzato in Italia ad oggi. Il business acquisito presenta un enterprise value di 166 milioni di euro.
Il valore contabile delle attività nette acquisite si riferisce agli impianti di produzione e relativi terreni per 100 milioni di euro, a crediti netti di natura tributaria per 12 milioni di euro, a debiti finanziari per 140 milioni di euro e a disponibilità liquide per 7 milioni di euro.
Unitamente all'operazione Puglia Holding, Iren Energia ha stipulato un accordo commerciale relativo agli impianti di European Energy in fase di sviluppo per una potenza installata complessiva pari a 437,5 MW in quattro siti localizzati nel Lazio, in Sicilia e in Puglia. L'accordo prevede la possibilità di esercitare diritti a investire in tali assets lungo un periodo di esclusiva e a vari stadi di sviluppo.
Finanziamento a supporto degli investimenti per lo sviluppo del teleriscaldamento di Torino
Proseguendo la cooperazione nell'ambito della sostenibilità ambientale avviata nel 2020, il 25 marzo 2022 la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) e Iren S.p.A. hanno sottoscritto un finanziamento di tipo Public Finance Facility (PFF) per 80 milioni di euro a sostegno degli investimenti di sviluppo della rete di teleriscaldamento nell'area metropolitana di Torino, previsti nel Piano Industriale.
Gli investimenti finanziati sono finalizzati a saturare ed estendere in nuove aree il teleriscaldamento con l'allacciamento di nuove utenze e a migliorare l'efficienza operativa e la flessibilità della rete.
Conflitto Russia-Ucraina
A seguito dell'intensificarsi di uno stato di crisi risalente agli ultimi mesi del 2021, che aveva visto l'invio di soldati russi nei territori di confine con l'Ucraina e il fallimento dei colloqui diplomatici fra la Russia e i paesi NATO, il 24 febbraio 2022 il Presidente russo ha annunciato l'avvio delle operazioni militari in territorio ucraino, determinando l'inizio delle ostilità tra le forze armate dei due Paesi.
A seguito di tali eventi, diversi Stati e Organizzazioni sovranazionali hanno manifestato la loro opposizione all'intervento militare russo in Ucraina. In particolare, il Consiglio europeo, richiamandosi al diritto internazionale, si è espresso affinché la Russia cessi immediatamente le ostilità e ritiri le sue forze armate dall'Ucraina; l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha parimenti approvato una risoluzione a condanna dell'azione militare della Russia, richiedendo alla stessa di ritirare l'esercito dal territorio ucraino. Parallelamente, la Commissione europea ha avviato programmi di aiuti di emergenza, anche tramite un maggiore sostegno finanziario all'Ucraina, e interventi mirati alla mitigazione della crisi umanitaria determinata dal conflitto.
In merito, sono in corso negoziati tra le parti coinvolte al fine di individuare le soluzioni diplomatiche più appropriate volte alla pace, alla sicurezza e alla stabilità internazionale.
L'Unione Europea e altri Paesi (fra gli altri gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l'Australia, il Giappone e la Svizzera) hanno inasprito e esteso i pacchetti di misure sanzionatorie alla Russia che, seppur con diversi termini di efficacia, si pongono l'obiettivo di colpire i settori strategici e finanziari dell'economia russa, imponendo inoltre restrizioni mirate al Presidente e ad altre figure costituenti la base industriale, difensiva e politica della Russia.
Tali sanzioni hanno prodotto impatti sull'andamento del tasso di cambio della divisa russa (il rublo si è fortemente deprezzato nei confronti dell'euro e del dollaro americano), sui tassi di interesse locali (aumentati al 20% dalla Banca Centrale Russa) e sul corso dei valori azionari delle società quotate alla Borsa di Mosca (con una flessione importante registrata nel mese di marzo).
In tale contesto, il governo italiano sta definendo provvedimenti volti a fronteggiare l'eccezionale instabilità del sistema nazionale del gas naturale derivante dal conflitto in Ucraina, con l'adozione di misure per l'aumento della disponibilità di gas, la riduzione programmata dei consumi e azioni volte al riempimento degli stoccaggi di gas dell'anno termico 2022-2023.
Considerato lo scenario energetico di riferimento, Iren ha attivato una task force allo scopo di monitorare attentamente lo status e l'evoluzione dell'impatto che la crisi internazionale ha sui propri business, pur non essendo il Gruppo presente in Russia ed in Ucraina.
I principali focus vertono sull'approvvigionamento delle materie prime e dei servizi, con riferimento agli impatti economici e patrimoniali che potrebbero essere causati da una minore disponibilità di materie prime dalle aree interessate dal conflitto e dall'incremento generalizzato dei prezzi delle commodities, tenendo conto che il gas fornito dalla Russia copre il 40% del fabbisogno nazionale.
In tale contesto, per i mercati retail di energia elettrica e gas, l'aumento di tali prezzi comporta una maggiore esposizione quantitativa e un maggior rischio in caso di ritardo nei pagamenti.
Il Gruppo pone in essere azioni di diretta riduzione del rischio facendo leva:
sull'acquisto del gas attraverso i principali operatori italiani, escludendo in tal modo il rischio di applicazione di clausole contrattuali di mancata fornitura a seguito di eventi geopolitici;
sulle policy di hedging applicate, che garantiscono che le marginalità siano tenute sotto controllo;
sulle misure a tutela dell'azienda in caso di attacchi informatici, con particolare riferimento alle piattaforme di trading e dispacciamento.
In uno scenario in continua evoluzione, caratterizzato da una notevole incertezza regolatoria e da un contesto di prezzi già elevati e volatili indipendentemente dalla crisi ucraina, è attivo da parte del Gruppo Iren un monitoraggio costante delle variabili macroeconomiche e di business per avere disponibile in tempo reale la miglior stima dei potenziali impatti connessi ai cambi regolatori, nonché sui fornitori e sui contratti applicabili al Gruppo Iren.
Provvedimenti legislativi a contrasto dell'aumento dei prezzi delle materie prime
Al fine di finanziare le misure volte a contenere l'aumento dei prezzi dell'energia, il Governo italiano sta introducendo alcuni prelievi straordinari sulle società del settore energetico, tra cui in particolare quelli previsti:
dall'art. 37 del DL 21 marzo 2022, n. 21 ("Decreto Energia"), che mira a tassare gli extra profitti realizzati dalle aziende del settore energetico a seguito dell'aumento dei costi delle materie prime; in merito, il Gruppo sta attualmente valutando i possibili impatti di tale provvedimento sulla propria redditività che si presumono, secondo le prime stime, limitati;
dall'art. 15-bis della Legge 28 marzo 2022, n. 25 (conversione del DL 27 gennaio 2022, n. 4 - "Decreto Sostegni-ter"), che prevede un contributo sugli extra profitti sulle produzioni di energia rinnovabile non incentivate. Al riguardo, l'effetto di tali misure sui margini dell'esercizio 2022 del Gruppo si stima in una riduzione dell'ordine di 15 milioni di euro.
Altre informazioni
COMUNICAZIONE CONSOB N. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
Eventi e operazioni significative non ricorrenti
Nel corso dell'esercizio 2021 il Gruppo Iren ha beneficiato dell'opzione sui riallineamenti dei valori contabili e fiscali di cui all'art. 110 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104.e s.m.i. ("decreto n. 104/20") che ai commi 8 e 8-bis, riconosce alle imprese IAS-adopter e OIC-adopter la possibilità di optare per il riallineamento dei valori fiscali (minori) ai valori iscritti in bilancio (maggiori) relativamente a taluni asset materiali e immateriali dell'attivo patrimoniale (comma 8), nonché dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni immateriali (comma 8-bis). L'applicazione della norma contenuta nel decreto 104/20 ha comportato l'iscrizione nel primo semestre 2021 di un provento netto fiscale di 32.371 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota di commento 45 "Imposte sul reddito".
Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Si precisa che nel corso dell'esercizio 2021 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione. Le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi e alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.
INFORMATIVA SULLE EROGAZIONI PUBBLICHE
Con riferimento a quanto previsto in materia di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche ex art. articolo 35 del decreto-legge n. 34/2019 ('decreto crescita'), si precisa quanto segue:
sono presenti nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato aiuti, a favore di società facenti parte il Gruppo Iren, che sono oggetto di obbligo di pubblicazione. Per i relativi dettagli si rimanda al citato Registro, ai sensi dell'articolo 35, comma 125-quinquies;
ai sensi dell'articolo 35, comma 125 e 125-bis non sono considerati nell'informativa sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, aventi carattere generale e che hanno natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria come, ad esempio, gli importi derivanti da ex certificati verdi, certificati bianchi, tariffa omnicomprensiva, conto energia e in generale tutti gli incentivi connessi a corrispettivi per forniture e servizi resi;
nel corso del 2021 sono stati ricevuti contributi rientranti nella normativa di riferimento, elencati nella tabella riportata nel paragrafo "XIV. Allegati al Bilancio Consolidato", ad esclusione di quelli inferiori a 10 migliaia di euro per Ente erogatore.
Informazioni sulla situazione patrimoniale - finanziaria
Le tabelle che seguono, ove non diversamente indicato, riportano i dati in migliaia di euro.
ATTIVO
ATTIVITA' NON CORRENTI
NOTA 1_ATTIVITA' MATERIALI
La composizione della voce attività materiali, comprensiva dei diritti d'uso e distinta tra costo storico, fondo ammortamento e valore netto, viene riportata nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
Costo | F.do amm.to al 31/12/2021 | Valore netto al 31/12/2021 | Costo | F.do amm.to al 31/12/2020 | Valore netto al 31/12/2020 | |
Terreni | 147.651 | (7.150) | 140.501 | 142.404 | (6.259) | 136.145 |
Fabbricati | 817.303 | (316.619) | 500.684 | 798.082 | (287.835) | 510.247 |
Impianti e macchinari | 5.749.894 | (3.011.238) | 2.738.656 | 5.573.896 | (2.816.233) | 2.757.663 |
Attrezzature industriali e commerciali | 175.220 | (128.755) | 46.465 | 165.011 | (122.502) | 42.509 |
Altri beni | 330.823 | (217.194) | 113.629 | 303.708 | (193.593) | 110.115 |
Attività materiali in corso ed acconti | 397.651 | - | 397.651 | 242.279 | - | 242.279 |
Totale | 7.618.542 | (3.680.956) | 3.937.586 | 7.225.380 | (3.426.422) | 3.798.958 |
La movimentazione del costo storico delle attività materiali, comprensive dei diritti d'uso, è esposta nella tabella seguente:
migliaia di euro | |||||||
31/12/2020 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Variazione area di consolida- mento | Riclassifiche | 31/12/2021 | |
Terreni | 142.404 | 3.658 | (1.305) | - | 13 | 2.881 | 147.651 |
Fabbricati | 798.081 | 12.185 | (832) | - | 734 | 7.135 | 817.303 |
Impianti e macchinari | 5.573.896 | 158.759 | (35.985) | (24.302) | 34.895 | 42.631 | 5.749.894 |
Attrezzature industriali e commerciali | 165.011 | 13.455 | (3.644) | - | 180 | 218 | 175.220 |
Altri beni | 303.708 | 34.903 | (8.702) | - | 335 | 579 | 330.823 |
Attività materiali in corso ed acconti | 242.279 | 205.244 | (239) | - | 155 | (49.788) | 397.651 |
Totale | 7.225.379 | 428.204 | (50.707) | (24.302) | 36.312 | 3.656 | 7.618.542 |
La movimentazione del fondo ammortamento delle attività materiali, comprensive dei diritti d'uso, è esposta nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
31/12/2020 | Ammorta- mento del periodo | Decrementi | Variazione area di consolida- mento | Riclassifiche | 31/12/2021 | |
Terreni | (6.259) | (761) | 95 | (3) | (222) | (7.150) |
Fabbricati | (287.835) | (28.160) | 717 | (544) | (797) | (316.619) |
Impianti e macchinari | (2.816.233) | (212.669) | 35.575 | (16.694) | (1.217) | (3.011.238) |
Attrezzature industriali e commerciali | (122.502) | (9.050) | 3.045 | (95) | (153) | (128.755) |
Altri beni | (193.593) | (31.619) | 8.450 | (151) | (281) | (217.194) |
Totale | (3.426.422) | (282.259) | 47.882 | (17.487) | (2.670) | (3.680.956) |
La colonna "variazione area di consolidamento" si riferisce ai saldi acquisti nel corso dell'esercizio relativi alle società Futura, Nove e Iren Energy Solutions (già Bosch Energy and Building Solutions Italy).
Il saldo della colonna "riclassifiche" si riferisce principalmente ai trasferimenti netti da attività immateriali ad attività materiali di cespiti non rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12.
Terreni e fabbricati
Tale voce include principalmente i fabbricati industriali connessi agli impianti del gruppo e i connessi terreni.
Impianti e macchinari
Sono inclusi in questa voce i costi relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, agli impianti di produzione calore, alle reti di distribuzione dell'energia elettrica, alle reti di distribuzione gas, alle reti di distribuzione calore e agli impianti riferibili ai servizi ambientali non in regime di concessione secondo quanto previsto dall'IFRIC 12. Tra i beni relativi agli impianti di produzione di energia elettrica sono comprese le opere gratuitamente devolvibili.
La svalutazione della voce "Impianti e macchinari" si riferisce all'impianto di termovalorizzazione di Scarlino (Grosseto) in quanto, a seguito dell'interruzione del processo autorizzativo per l'esercizio dell'impianto, il valore recuperabile dell'asset risulta sostanzialmente nullo.
Attrezzature industriali e commerciali
Sono inclusi in questa voce i costi relativi all'acquisto di beni complementari o ausiliari agli impianti e macchinari, di cassoni, cassonetti, attrezzature di laboratorio e attrezzatura varia.
Altri beni
Sono inclusi in questa voce i costi relativi all'acquisto di mobili e macchine d'ufficio, di automezzi e di autovetture.
Immobilizzazioni in corso e acconti
La voce immobilizzazioni in corso comprende il complesso degli oneri sostenuti per gli investimenti in fase di realizzazione e non ancora in funzione.
Incrementi
Gli incrementi dell'esercizio, pari a 428.204 migliaia di euro, si riferiscono principalmente a:
investimenti sulle centrali termoelettriche e idroelettriche per 115.320 migliaia di euro;
sviluppo della rete di teleriscaldamento e nuovi allacciamenti alla rete, comprensiva delle sottostazioni di scambio termico, dei misuratori e delle apparecchiature di telelettura, per 48.693 migliaia di euro;
investimenti sulle reti di distribuzione energia elettrica, incluse le cabine primarie, per 54.695 migliaia di euro;
investimenti sulle reti gas non in regime di concessione secondo quanto previsto dall'IFRIC 12 per 13.325 migliaia di euro;
investimenti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel settore ambiente per 132.539 migliaia di euro.
Ammortamenti
Gli ammortamenti ordinari dell'esercizio 2021, pari a complessivi 282.259 migliaia di euro sono stati calcolati sulla base delle aliquote indicate nel paragrafo "IV. Principi contabili e criteri di valutazione" e ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni.
Si segnala che non vi sono attività materiali concesse a garanzia di passività.
Diritti d'uso IFRS 16
L'IFRS 16 prevede per il locatario la rilevazione nello stato patrimoniale delle attività e delle relative passività finanziarie per tutti i contratti di leasing di durata superiore ai 12 mesi, a meno che l'attività sottostante abbia un modico valore. I contratti in cui il Gruppo Iren si configura come locatario si riferiscono prevalentemente a leasing immobiliari e noleggi a lungo termine di automezzi e autoveicoli.
La composizione dei diritti d'uso, distinta tra costo storico, fondo ammortamento e valore netto, viene riportata nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
| Costo | F.do amm.to al 31/12/2021 | Valore netto al 31/12/2021 | Costo | F.do amm.to al 31/12/2020 | Valore netto al 31/12/2020 |
Terreni | 9.380 | (1.680) | 7.700 | 6.253 | (1.037) | 5.216 |
Fabbricati | 29.177 | (7.659) | 21.518 | 27.252 | (5.352) | 21.900 |
Impianti e macchinari | 1.816 | (223) | 1.593 | 783 | (170) | 613 |
Attrezzature industriali e commerciali | 731 | (567) | 164 | 812 | (401) | 411 |
Altri beni | 17.677 | (8.789) | 8.888 | 20.558 | (7.448) | 13.110 |
Totale | 58.781 | (18.918) | 39.863 | 55.658 | (14.408) | 41.250 |
La movimentazione del costo storico dei diritti d'uso è esposta nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
| 31/12/2020 | Incrementi | Decrementi | Variazione area di consolida- mento | Altri movimenti | 31/12/2021 |
Terreni | 6.253 | 3.569 | (442) | - | - | 9.380 |
Fabbricati | 27.252 | 5.263 | (1.016) | 659 | (2.981) | 29.177 |
Impianti e macchinari | 783 | 1.287 | - | - | (254) | 1.816 |
Attrezzature industriali e commerciali | 812 | - | (59) | - | (22) | 731 |
Altri beni | 20.558 | 2.407 | (2.669) | 55 | (2.674) | 17.677 |
Totale | 55.658 | 12.526 | (4.186) | 714 | (5.931) | 58.781 |
La movimentazione del fondo ammortamento dei diritti d'uso è esposta nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
31/12/2020 | Ammorta- mento del periodo | Decrementi | Variazione area di consolida-mento | Altri movimenti | 31/12/2021 | |
Terreni | (1.037) | (739) | 96 | - | - | (1.680) |
Fabbricati | (5.352) | (3.412) | 686 | (513) | 932 | (7.659) |
Impianti e macchinari | (170) | (179) | - | - | 126 | (223) |
Attrezzature industriali e commerciali | (401) | (235) | 59 | - | 10 | (567) |
Altri beni | (7.448) | (5.773) | 2.495 | - | 1.937 | (8.789) |
Totale | (14.408) | (10.338) | 3.336 | (513) | 3.005 | (18.918) |
Si precisa infine che l'importo netto di 2.926 migliaia di euro, riportato tra gli "Altri movimenti" nell'ambito dei diritti d'uso è riferito ad asset acquisiti nel corso dell'esercizio 2021 e che precedentemente erano oggetto di contratti di leasing.
NOTA 2_INVESTIMENTI IMMOBILIARI
La tabella che segue evidenzia la composizione della voce in questione:
migliaia di euro | ||||||
Costo | F.do amm.to al 31/12/2021 | Valore netto al 31/12/2021 | Costo | F.do amm.to al 31/12/2020 | Valore netto al 31/12/2020 | |
Terreni | 645 | - | 645 | 709 | (6) | 703 |
Fabbricati | 3.972 | (2.161) | 1.811 | 4.172 | (2.111) | 2.061 |
Totale | 4.617 | (2.161) | 2.456 | 4.881 | (2.117) | 2.764 |
La voce è costituita principalmente da immobili il cui fair value non è inferiore al valore contabile.
NOTA 3_ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA
La composizione della voce attività immateriali, distinta tra costo storico, fondo ammortamento e valore netto viene riportata nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
Costo | F.do amm.to al 31/12/2021 | Valore netto al 31/12/2021 | Costo | F.do amm.to al 31/12/2020 | Valore netto al 31/12/2020 | |
Costi di sviluppo | 13.816 | (6.416) | 7.400 | 8.880 | (3.948) | 4.932 |
Diritti brevetto industriale e utilizzo opere dell'ingegno | 225.748 | (141.624) | 84.124 | 190.040 | (108.954) | 81.086 |
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 3.399.490 | (1.373.803) | 2.025.687 | 3.151.375 | (1.260.294) | 1.891.081 |
Altre immobilizzazioni immateriali | 574.439 | (234.831) | 339.608 | 436.183 | (181.119) | 255.064 |
Immobilizzazioni in corso e acconti | 190.045 | - | 190.045 | 159.483 | - | 159.483 |
Totale | 4.403.538 | (1.756.674) | 2.646.864 | 3.945.961 | (1.554.315) | 2.391.646 |
La movimentazione del costo storico delle attività immateriali è esposta nella tabella seguente:
migliaia di euro | |||||||
31/12/2020 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Variazione area di consolida- mento | Riclassifiche | 31/12/2021 | |
Costi di sviluppo | 8.880 | 1.699 | - | - | - | 3.237 | 13.816 |
Diritti brevetto industriale e utilizzo opere dell'ingegno | 190.040 | 30.970 | (81) | - | 52 | 4.767 | 225.748 |
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 3.151.375 | 167.171 | (10.377) | (127) | 46.595 | 43.918 | 3.399.490 |
Altre immobilizzazioni immateriali | 436.183 | 219.614 | (82.506) | (1.280) | 2.311 | 117 | 574.439 |
Immobilizzazioni in corso e acconti | 159.483 | 86.711 | (734) | (188) | 468 | (55.695) | 190.045 |
Totale | 3.945.961 | 506.165 | (93.698) | (1.595) | 49.426 | (3.656) | 4.403.538 |
La movimentazione del fondo ammortamento delle attività immateriali è esposta nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
31/12/2020 | Ammorta- mento del periodo | Decrementi | Variazione area di consolida- mento | Riclassifiche | 31/12/2021 | |
F.amm.to costi di sviluppo | (3.948) | (2.446) | - | - | (22) | (6.416) |
F.amm.to dir. brevetto ind.le e utilizzo opere dell'ingegno | (108.954) | (32.620) | 33 | (43) | (40) | (141.624) |
F.amm.to concessioni, licenze, marchi e diritti simili | (1.260.294) | (106.941) | 7.919 | (16.984) | 2.497 | (1.373.803) |
F. amm.to altre immobilizzazioni immateriali | (181.119) | (53.562) | 45 | (430) | 235 | (234.831) |
Totale | (1.554.315) | (195.569) | 7.997 | (17.457) | 2.670 | (1.756.674) |
La colonna "variazione area di consolidamento" si riferisce ai saldi acquisti nel corso dell'esercizio relativi alle società Futura, Nove e Iren Energy Solutions (già Bosch Energy and Building Solutions Italy).
Il saldo della colonna riclassifiche si riferisce principalmente ai trasferimenti netti da attività immateriali ad attività materiali di cespiti non rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12.
Gli incrementi della voce altre immobilizzazioni immateriali si riferiscono principalmente agli acquisti delle quote di emissione (emission trading) e alla capitalizzazione di costi per lo sviluppo commerciale della clientela, mentre i decrementi si riferiscono all'annullamento delle quote di emissione.
Il valore netto contabile delle altre immobilizzazioni immateriali alla chiusura dell'esercizio include per 100.142 migliaia di euro attività rilevate a titolo dei costi sostenuti per lo sviluppo commerciale della clientela.
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno
La voce si riferisce principalmente al complesso dei costi sostenuti per l'acquisto e la produzione interna di software aziendali e per l'acquisizione di diritti per l'utilizzo in esclusiva di studi tecnici relativi all'andamento statistico delle perdite di rete, ammortizzati tra i tre e i cinque anni.
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
La voce è costituita principalmente:
dalle attività rilevate a fronte dell'applicazione dell'IFRIC 12 relative al settore di attività di distribuzione del gas naturale, del Servizio Idrico Integrato, del teleriscaldamento e del trattamento e smaltimento rifiuti;
dal diritto d'uso delle reti acquedottistiche in forza delle concessioni assentite dal Comune di Genova e da altri Comuni limitrofi;
dal diritto d'uso di condotte forzate non di proprietà di impianti idroelettrici;
dalle concessioni per l'esercizio e la gestione di impianti fotovoltaici.
Altre immobilizzazioni immateriali
La voce è costituita principalmente:
da diritti di utilizzo di infrastrutture di telecomunicazione di proprietà di terzi;
dalle quote di emissione (emission trading) detenute a fronte del proprio fabbisogno;
dai costi per lo sviluppo commerciale della clientela;
dalla valorizzazione della lista clienti avvenuta in sede di allocazione del prezzo di acquisizione del controllo di Atena Trading, Salerno Energia Vendite, Studio Alfa e Spezia Energy Trading;
dalla valorizzazione delle autorizzazioni ambientali all'esercizio del biodigesterore e degli impianti di recupero avvenuta in sede di allocazione del prezzo di acquisizione del controllo di Ferrania Ecologia, Territorio e Risorse, I Blu, Manduriambiente e TB.
Nel corso dell'esercizio è stata rivista la vita utile dei costi per lo sviluppo commerciale della clientela e delle liste clienti iscritte a seguito delle acquisizioni di Atena Trading e Salerno Energia Vendite per meglio riflettere il tasso di abbandono della clientela acquisita. La nuova stima ha comportato l'iscrizione di maggiori ammortamenti per 6.150 migliaia di euro.
Immobilizzazioni in corso ed acconti
La voce è costituita prevalentemente dagli investimenti in corso dei servizi in concessione disciplinati dall'IFRIC 12, oltre che da licenze d'uso software, dai relativi costi sostenuti per le implementazioni.
NOTA 4_AVVIAMENTO
L'avviamento, pari a 208.089 migliaia di euro (169.255 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), nel corso del 2021 presenta una variazione in aumento per 38.834 migliaia di euro a seguito delle acquisizioni (business combinations) effettuate dal Gruppo nel corso dell'esercizio e di seguito dettagliate.
migliaia di euro | ||
Avviamento al 31.12.2020 |
| 169.255 |
Acquisizione Futura | Contabilizzazione definitiva | 4.115 |
Acquisizione Sidiren | Contabilizzazione provvisoria | 32.883 |
Acquisizione Iren Energy Solutions | Contabilizzazione provvisoria | 1.259 |
Acquisizione Lab 231 e ramo SAS | Contabilizzazione provvisoria | 577 |
Avviamento al 31.12.2021 | 208.089 |
Si segnala che nel corso dell'esercizio 2021 è stato determinato in maniera definitiva il fair value delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte relative alle business combinations effettuate dal Gruppo nel corso del 2020 che hanno riguardato il ramo d'azienda, denominato "SEI Energia" che comprende la rete di teleriscaldamento nei Comuni di Rivoli e Collegno ed il 49% della società NOVE, la società I.Blu, la società Nord Ovest Servizi e le società operanti nel settore ambiente acquisite da Unieco. I valori contabilizzati in maniera provvisoria nel bilancio 2020 sono stati rideterminati e per maggiori dettagli si rimanda al capitolo IV. Aggregazioni aziendali.
L'avviamento viene considerato un'attività immateriale a vita utile indefinita e pertanto non risulta ammortizzato, ma sottoposto almeno annualmente ad impairment test al fine di verificare la recuperabilità del valore iscritto a bilancio. Dal momento che l'avviamento non genera flussi di cassa indipendenti e non può essere ceduto autonomamente, l'impairment test sugli avviamenti iscritti in bilancio è svolto facendo riferimento all'unità generatrice di flussi di cassa (Cash Generating Unit) cui gli stessi sono allocabili. A livello di Gruppo le Unità generatrici di flussi di cassa sono identificate con le singole Business Unit e corrispondono ai settori di attività rappresentati nella premessa delle presenti note e si basano sulla struttura direzionale e sul sistema di reporting interno del Gruppo.
Tale metodologia consente la verifica più efficace degli avviamenti e dei piani di investimento futuri e fornisce un'analisi omogenea alle informazioni comunicate al mercato.
La tabella che segue evidenzia l'allocazione della voce avviamento alle unità generatrici di flussi di cassa (Cash Generating Unit).
migliaia di euro | ||
|
| 31/12/2021 |
Ambiente | 24.020 | |
Energia | 8.590 | |
Mercato | 65.343 | |
Reti |
| 110.136 |
Totale | 208.089 |
La procedura dell'impairment test al 31 dicembre 2021 è stata posta in essere in continuità metodologica con quella adottata al 31 dicembre 2020.
L'impairment test consiste nel verificare che il valore contabile di un'attività iscritto in bilancio non sia superiore alla stima del valore recuperabile dell'attività stessa.
Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il valore d'uso.
Il fair value è definito come l'ammontare al quale un'attività può essere scambiata in una transazione ordinata tra partecipanti di mercato, dedotti i costi della vendita.
Il valore d'uso è il valore attuale della stima dei flussi finanziari futuri in entrata e in uscita che deriveranno dall'uso continuativo dell'attività e dalla sua dismissione finale. Per la valutazione del valore in uso sono stati utilizzati i flussi di cassa operativi pre-tax, che derivano dalle proiezioni economiche e finanziarie basate sul Piano industriale di medio termine approvato dal Consiglio di Amministrazione di Iren in data 11 novembre 2021, con un orizzonte esplicito fino al 2026 ed il terminal value pre-tax calcolato con la metodologia della rendita perpetua, se applicabile, seguendo una logica industriale di continuità su tutti i business. Si evidenzia che gli investimenti contenuti nei flussi economici di piano includono investimenti di mantenimento degli impianti e delle infrastrutture, coerenti con l'ipotesi di continuità operativa. Come metodo di controllo si è utilizzata la media tra rendita perpetua e capitale investito netto. Tale assunto si fonda sul ragionevole presupposto che, in caso di uscita dal business, il valore di riscatto sia almeno pari al valore del capitale investito netto.
Il tasso di attualizzazione, definito partendo dal costo medio ponderato pre-tax del capitale (WACC), è calcolato in via specifica per ogni CGU e risulta compreso nel range tra 4,10% e 7,10% a seconda della relativa linea di business.
Nella tabella seguente sono riportati gli avviamenti attribuiti alle singole Cash Generating Unit, specificandone per ciascuna i tassi di attualizzazione utilizzati (WACC).
| Valore al 31/12/2021 | WACC 2021 |
Ambiente | 24.020 | 5,80% |
Energia | 8.590 | 6,00% |
Mercato | 65.343 | 7,10% |
Reti | 110.136 | 4,10% - 5,00% (1) |
Totale | 208.089 |
Range compreso tra 4,10% e 5,00% a seconda che si tratti di Reti Elettriche, Reti Gas e Reti Idriche
Il valore recuperabile dell'avviamento attribuito alle Cash Generating Unit è stato determinato facendo riferimento al valore d'uso delle stesse.
In linea generale ed in ottica prudenziale, è stato utilizzato un tasso di crescita "g" per il calcolo del terminal value pari a zero a valori reali. Nel caso di piani utilizzati stand alone a valori nominali è stato utilizzato un tasso di crescita g pari all'inflazione programmata (1,3%).
Cash Generating Unit Ambiente
Il valore dell'avviamento, pari a 24.020 migliaia di euro, si riferisce principalmente:
all'acquisizione del controllo della società Futura avvenuta nel mese di marzo del 2021 (4.115 migliaia di euro);
all'acquisizione del controllo delle società operanti nel settore ambiente acquisite da Unieco avvenuta nel mese di novembre del 2020 (9.385 migliaia di euro);
all'acquisizione del controllo di Ferrania ecologia S.r.l. avvenuta nel mese di luglio del 2019 (7.048 migliaia di euro);
all'acquisizione del controllo del ramo di azienda da SMC S.p.A. costituito dalla partecipazione del 48,85% del capitale sociale della Società Ecologica Territorio Ambiente (SETA) S.p.A. e delle attività di chiusura e gestione post mortem della discarica di Chivasso 0 avvenuta nel mese di ottobre del 2018 (894 migliaia di euro);
all'acquisizione del controllo di ACAM Ambiente (gruppo ACAM) avvenuta nel mese di aprile del 2018 (2.572 migliaia di euro).
Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile della Cash Generating Unit Ambiente risulta superiore al capitale investito netto della stessa comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.
Cash Generating Unit Energia
Il valore dell'avviamento, pari a 8.590 migliaia di euro, si riferisce:
all'acquisizione del controllo avvenuta nel mese di dicembre 2021 di Bosch Energy and Building Solutions Italy (ora Iren Energy Solutions), operante nel settore dell'efficientamento energetico, in particolare nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti integrati di riscaldamento, climatizzazione e cogenerazione (1.259 migliaia di euro);
all'acquisizione del controllo avvenuta a maggio del 2020 di un ramo d'azienda, denominato "SEI Energia" che comprende la rete di teleriscaldamento nei Comuni di Rivoli e Collegno ed il 49% della società NOVE che gestisce la rete di teleriscaldamento nel Comune di Grugliasco (2.068 migliaia di euro).
all'acquisizione del controllo di Iren Rinnovabili nel 2017 a seguito dell'avvenuta decadenza degli accordi di governance stipulati con l'altro socio CCPL S.p.A. che qualificavano Iren Rinnovabili come società a controllo congiunto. L'avviamento pari a 3.544 migliaia di euro è stato rilevato come eccedenza tra il fair value del corrispettivo trasferito per l'acquisizione del controllo e il fair value delle attività identificabili acquisite e passività assunte identificabili alla data di acquisizione;
al ramo d'azienda Gestione Servizi Calore trasferito nel 2017 dalla Cash Generating Unit Mercato alla Cash Generating Unit Energia (948 migliaia di euro).
Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile della Cash Generating Unit Energia risulta superiore al capitale investito netto della stessa comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.
Cash Generating Unit Mercato
Il valore dell'avviamento, pari a 65.343 migliaia di euro, deriva principalmente:
dall'acquisizione del controllo di Sidiren avvenuta nel mese di luglio 2021 (32.883 migliaia di euro);
dall'acquisizione del controllo di Spezia Energy Trading s.r.l. avvenuta nel mese di settembre del 2018 (2.694 migliaia di euro);
dall'acquisizione nel 2012 del ramo d'azienda da ERG Power & Gas relativo alla commercializzazione e la vendita di energia elettrica per un importo di 3.401 migliaia di euro;
dalle quote azionarie di Enìa Energia (ora fusa in Iren Mercato) acquisite da Sat Finanziaria S.p.A. e da Edison nel 2008 per un importo di 16.761 migliaia di euro;
dal ramo d'azienda acquisito da ENEL nel 2000 e riferito alle utenze elettriche della città di Parma per un importo di 7.421 migliaia di euro.
Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile della Cash Generating Unit Mercato risulta superiore al capitale investito netto della stessa comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.
Cash Generating Unit Reti
Il valore dell'avviamento, pari a 110.136 migliaia di euro, deriva principalmente:
dall'acquisizione del controllo di Busseto Servizi avvenuta nel mese di gennaio del 2019 (1.638 migliaia di euro);
dall'acquisizione del controllo di ACAM Acque (gruppo ACAM) avvenuta nel mese di aprile del 2018 (15.442 migliaia di euro);
dall'acquisizione nel 2005 del controllo di Acqua Italia S.p.A. (ora Mediterranea delle Acque S.p.A.), in cui la differenza positiva tra il costo di acquisto e il fair value delle attività e delle passività acquisite e identificabili è stata iscritta come avviamento per 23.202 migliaia di euro;
dall'acquisizione nel 2000 da ENEL del ramo d'azienda relativo alla distribuzione e vendita di energia elettrica a clienti vincolati nel Comune di Torino, in cui la differenza positiva tra il costo di acquisto e il fair value delle attività e delle passività acquisite e identificabili è stata iscritta come avviamento per 64.608 migliaia di euro;
dal ramo d'azienda acquisito da ENEL nel 2000 e riferito alle utenze elettriche della città di Parma per un importo di 3.023 migliaia di euro.
Nessuna perdita di valore è stata riscontrata in sede di impairment test in quanto il valore recuperabile della Cash Generating Unit Reti risulta superiore al capitale investito netto della stessa comprensivo del valore dell'avviamento iscritto.
Alla luce delle considerazioni sopra esposte il valore recuperabile è superiore al valore contabile del capitale investito netto per tutte le Unità generatrici di cassa e pertanto non sono state contabilizzate perdite per riduzione di valore. Negli esercizi precedenti a quello chiuso al 31 dicembre 2021 l'avviamento è stato complessivamente svalutato per 9.636 migliaia di euro.
Il valore recuperabile risulta particolarmente sensibile alla variazione del costo medio ponderato pre‐tax del capitale (WACC) ed alla definizione del Terminal Value. La definizione delle due variabili indicate segue un approccio prudenziale sia nelle logiche di costruzione che nel valore assoluto. Sono stati effettuati quindi gli opportuni stress test sulla sensitività del valore recuperabile al peggioramento delle due variabili evidenziate senza l'emersione di problematiche significative. Nella tabella seguente viene indicato il costo medio ponderato pre‐tax del capitale (WACC) che renderebbe il valore d'uso pari al valore contabile di ogni Cash Generating Unit.
Ambiente | 10,50% | |
Energia | 9,50% | |
Mercato | 17,00% | |
Reti |
| 9,70% |
Inoltre il Gruppo ha sviluppato uno scenario sensitivity, che prende in considerazione rischi specifici rilevanti (rischi di mercato, cambiamenti tecnologici, eventi naturali) non altrimenti valutati nello scenario base (Piano Industriale). I flussi di cassa futuri per ogni singola CGU sono stati quindi rettificati dagli impatti negativi di eventi avversi individuati nel perimetro della Risk Map di Gruppo. Anche da queste analisi non sono emerse criticità relativamente al valore recuperabile dell'avviamento e delle attività immateriali e materiali di Gruppo.
Alla luce dell'attuale situazione di volatilità dei mercati e di incertezza sulle prospettive economiche future, la società ritiene opportuno evidenziare che i business regolati sono soggetti ad una specifica normativa di settore che ne disciplina le marginalità; pertanto tali business hanno una marginalità più stabile e maggiormente prevedibile anche in periodi di turbolenza dei mercati.
Si evidenzia che le risultanze delle sopra menzionate procedure sono state oggetto di specifica approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A., precedentemente all'approvazione del progetto di bilancio, come raccomandato dalle disposizioni emanate da Consob, Banca d'Italia e IVASS.
NOTA 5_PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono partecipazioni in imprese in cui il Gruppo detiene il controllo congiunto o esercita un'influenza notevole. Si precisa che la valutazione a patrimonio netto viene effettuata sulla base degli ultimi bilanci disponibili (consolidati se redatti) delle partecipate.
L'elenco delle società valutate con il metodo del patrimonio netto appartenenti al Gruppo al 31 dicembre 2021 è riportato in allegato. Le variazioni intervenute nell'esercizio sono presentate nelle tabelle esposte nel seguito.
Partecipazioni in società a controllo congiunto (joint venture)
migliaia di euro | |||||||
31/12/2020 | Incrementi (Decrementi) | Variazione area di consolida- mento | Variazione a Conto Economico | Variazione a Patrimonio Netto | Distribuzio- ne dividendi | 31/12/2021 | |
Acque Potabili | 9.907 | - | - | (1.795) | (97) | - | 8.015 |
TOTALE | 9.907 | - | - | (1.795) | (97) | - | 8.015 |
A partire dal 31 maggio 2021 la società Acque Potabili è stata posta in liquidazione
Partecipazioni in società collegate
migliaia di euro | |||||||
| 31/12/2020 | Incrementi (Decrementi) | Variazione area di consolida- mento | Variazione a Conto Economico | Variazione a Patrimonio Netto | Distribuzio- ne dividendi | 31/12/2021 |
A2A Alfa | - | - | - | - | - | - | - |
Acos | 12.388 | - | - | 1.534 | - | (164) | 13.758 |
Acos Energia | 902 | - | - | 434 | 82 | (250) | 1.168 |
Acquaenna | 3.854 | - | - | 405 | 18 | - | 4.277 |
Aguas de San Pedro | 11.711 | - | - | 3.689 | 752 | (276) | 15.876 |
Aiga | - | - | - | - | - | - | - |
Amat | - | - | - | - | - | - | - |
Amter | 1.014 | - | - | 194 | - | (131) | 1.077 |
Asa | 37.030 | - | - | 2.817 | 1 | - | 39.848 |
Asa scpa | 1.197 | - | - | - | - | - | 1.197 |
Astea | 23.318 | - | - | 2.685 | - | (277) | 25.726 |
Asti Servizi Pubblici | 17.086 | - | - | 917 | - | (451) | 17.552 |
Barricalla | 15.318 | - | - | 842 | - | (1.190) | 14.970 |
BI Energia | 813 | - | - | (435) | - | - | 378 |
Centro Corsi | - | 25 | - | - | - | - | 25 |
CSA | 609 | - | - | (13) | - | - | 596 |
CSAI | 3.234 | - | - | 240 | - | - | 3.474 |
Fingas | - | - | - | - | - | - | - |
Fratello Sole Energie Solidali | 297 | - | - | (41) | - | - | 256 |
Futura | 4.805 | - | (4.840) | 35 | - | - | - |
G.A.I.A. | 14.746 | - | - | 84 | - | - | 14.830 |
Global Service | 6 | - | - | - | - | - | 6 |
Iniziative Ambientali | 473 | - | - | 14 | - | - | 487 |
Mondo Acqua | 665 | - | - | 80 | - | - | 745 |
Nove | 2.300 | - | (4.677) | 2.377 | - | - | - |
Rimateria | 1.396 | - | - | (1.396) | - | - | - |
SEI Toscana | 20.992 | (2.761) | - | (3.336) | (576) | - | 14.319 |
SETA | 11.157 | - | - | 1.756 | - | (454) | 12.459 |
Siena Ambiente | 19.842 | - | - | (330) | - | - | 19.512 |
Sinergie Italiane | - | - | - | - | - | - | - |
STU Reggiane | 5.405 | - | - | (170) | - | - | 5.235 |
Tirana Acque | - | - | - | - | - | - | - |
Valle Dora Energia | 1.148 | - | - | 527 | - | (122) | 1.553 |
TOTALE | 211.706 | (2.736) | (9.517) | 12.909 | 277 | (3.315) | 209.324 |
I decrementi della partecipazione in Sei Toscana si riferiscono alla cessione del 4,685% delle quote che passano quindi dal 35,64% del 31 dicembre 2020 al 30,955% del 31 dicembre 2021.
Per le partecipate Futura e Nove la variazione area di consolidamento si riferisce all'acquisizione del controllo e al conseguente consolidamento integrale della società.
Con riferimento alla collegata Rimateria il Tribunale di Livorno ha dichiarato il fallimento della società con sentenza del 14 giugno 2021 e, pertanto, si è proceduto a svalutare l'intero valore della partecipazione. Inoltre, si è provveduto a cancellare il debito precedentemente iscritto a bilancio per la quota variabile del prezzo d'acquisto delle azioni della società (earn out) in quanto non si è avverata la condizione per il pagamento.
Gli importi relativi alla colonna Variazioni a Patrimonio Netto sono dovuti principalmente alla differenza cambio (Aguas de San Pedro) e ai movimenti delle riserve di cash flow hedge e di quelle connesse a utili (perdite) attuariali per benefici ai dipendenti.
NOTA 6_ALTRE PARTECIPAZIONI
Tale voce si riferisce a partecipazioni in società sulle quali il Gruppo non esercita né controllo, né controllo congiunto, né influenza notevole. Tali partecipazioni sono valutate al fair value ma, poiché le più recenti informazioni disponibili per valutare il fair value sono insufficienti e il costo rappresenta la migliore stima del fair value, sono state mantenute al costo.
L'elenco delle partecipazioni in altre imprese appartenenti al Gruppo al 31 dicembre 2021 è riportato in allegato.
Il dettaglio della composizione della voce è presentato nella tabella esposta nel seguito:
migliaia di euro | ||||
| 31/12/2020 | Incrementi | (Decrementi) | 31/12/2021 |
AISA Impianti | 992 | - | - | 992 |
Autostrade Centro Padane | 1.248 | - | - | 1.248 |
CIDIU Servizi | - | 2.655 | - | 2.655 |
Enerbrain | - | 1.554 | - | 1.554 |
Environment Park | 1.243 | - | - | 1.243 |
Altre | 537 | 254 | (14) | 777 |
TOTALE | 4.020 | 4.463 | (14) | 8.469 |
NOTA 7_ATTIVITA' DERIVANTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI NON CORRENTI
Le attività derivanti da contratti con i clienti non correnti, al netto del relativo fondo svalutazione, ammontano a 77.262 migliaia di euro (82.230 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono a:
attività del servizio idrico integrato per conguagli tariffari e per minori volumi erogati rispetto al vincolo di ricavi spettante al gestore; il vigente metodo tariffario ne prevede generalmente (fatto salvo eventuale raggiungimento del limite di crescita tariffario) il recupero in tariffa dopo due esercizi (55.226 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, 61.800 migliaia di euro al 31 dicembre 2020);
attività dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell'energia elettrica derivanti dalle disposizioni emanate dalla delibera AEEGSI n. 654/2015 in tema di regolazione tariffaria per il periodo 2016-2023 che ha comportato la rilevazione di ricavi da trasporto di energia elettrica e delle relative attività (17.805 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, 15.975 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) che saranno recuperate a partire dal 2023 e fino al 2030;
attività del servizio di igiene ambientale per conguagli tariffari relativi ad attività già svolte che potranno essere fatturate oltre dodici mesi dalla data di bilancio (4.230 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, 6.973 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
NOTA 8_CREDITI COMMERCIALI NON CORRENTI
I crediti, che risentono dell'effetto dell'attualizzazione, ammontano a 20.824 migliaia di euro (20.412 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono principalmente a crediti verso il Comune di Torino per il servizio di igiene ambientale e per il rinnovamento tecnologico e per l'efficientamento degli impianti termici presso alcuni stabili comunali (18.753 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, 13.273 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Per maggiori informazioni sulla posizione creditoria complessiva del Gruppo Iren nei confronti del Comune di Torino si rimanda alla nota 9 "Attività finanziarie non correnti".
NOTA 9_ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
La voce pari a 131.766 migliaia di euro (173.736 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) è principalmente composta da crediti finanziari e dalla valorizzazione degli strumenti derivati con fair value positivo. Il dettaglio è evidenziato nella tabella seguente.
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Crediti finanziari non correnti vs Collegate | 37.467 | 34.620 |
Crediti finanziari non correnti vs soci parti correlate | 34.801 | 94.074 |
Crediti finanziari non correnti vs altri | 32.676 | 19.794 |
Fair value contratti derivati quota non corrente | 2.024 | 800 |
Titoli diversi dalle partecipazioni | 73 | 24 |
Altre attività finanziarie | 24.725 | 24.424 |
Totale | 131.766 | 173.736 |
Crediti finanziari non correnti verso Collegate
Si riferiscono principalmente a crediti verso le società Valle Dora Energia (22.562 migliaia di euro), Sinergie Italiane (2.909 migliaia di euro), Acos (5.417 migliaia di euro), Acquaenna (3.832 migliaia di euro) e SEI Toscana (2.688 migliaia di euro). È inoltre presente un credito per 817 migliaia di euro verso la collegata AIGA che è stato completamente svalutato.
Crediti finanziari non correnti verso soci parti correlate
I crediti verso soci parti correlate, pari a 34.801 migliaia di euro (94.074 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), riguardano crediti verso il Comune di Torino e sono relativi:
alla quota a medio lungo termine dei crediti inerenti al conto corrente che regola i rapporti tra le controllate AMIAT, Iren Smart Solutions ed il Comune di Torino (2.904 migliaia di euro). Il contratto di conto corrente ha durata fino al 31 dicembre 2036 e gli interessi che maturano sul saldo vengono calcolati in base al costo medio effettivo sostenuto dal Gruppo Iren per la propria esposizione finanziaria;
all'applicazione del modello dell'attività finanziaria previsto dall'IFRIC 12 al progetto di efficientamento ("Torino LED") legato al servizio di Illuminazione Pubblica svolto in regime di concessione da Iren Smart Solutions S.p.A. nella città di Torino, per la quota a lungo termine (31.898 migliaia di euro). L'iscrizione dell'attività finanziaria attualizzata consegue alla maturazione del diritto attuale incondizionato a ricevere i flussi di cassa contrattualmente riconosciuti, avvenuta con il completamento dell'istallazione dei relativi apparecchi a LED.
Il trattamento contabile dell'accordo di conto corrente sopra richiamato determina una riduzione dei crediti commerciali rappresentata nel rendiconto finanziario come una generazione di flussi finanziari operativi, ed un corrispondente incremento dei crediti finanziari, rappresentato come un assorbimento di cassa nei flussi da attività di finanziamento.
Tali crediti fanno parte di una posizione complessiva di 145.447 migliaia di euro, ripartita fra diverse voci di bilancio in relazione alla classificazione secondo natura e scadenza: Crediti commerciali non correnti (Nota 8), Attività finanziarie non correnti (la presente Nota 9), Crediti commerciali (Nota 14) ed Attività finanziarie correnti (Nota 17), come evidenziato dalla tabella esposta nel seguito.
La ripartizione dei crediti tra quota corrente e quota non corrente è stata determinata dagli amministratori in base ad una previsione dei tempi di incasso dei crediti stessi anche a seguito delle risultanze dell'accordo siglato tra il Comune di Torino e il Gruppo Iren nel corso dell'esercizio 2018.
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Crediti commerciali non correnti | 18.753 | 13.273 |
Crediti commerciali per servizi per fatture emesse | 71.748 | 63.214 |
Crediti commerciali per servizi per fatture da emettere | 6.923 | 8.150 |
Crediti commerciali per forniture di calore e altro | 5.830 | 1.948 |
Fondo svalutazione crediti commerciali | (176) | (69) |
Totale crediti commerciali correnti | 84.325 | 73.243 |
Crediti finanziari in conto corrente quota non corrente | 2.904 | 65.419 |
Crediti finanziari per servizi in concessione quota non corrente | 31.898 | 28.655 |
Totale crediti finanziari non correnti | 34.802 | 94.074 |
Crediti finanziari in conto corrente quota corrente | 1.223 | 1.223 |
Crediti finanziari per interessi quota corrente | 3.364 | 2.855 |
Crediti finanziari per servizi in concessione quota corrente | 2.980 | 1.246 |
Totale crediti finanziari correnti | 7.567 | 5.324 |
Totale | 145.447 | 185.914 |
Crediti finanziari non correnti verso altri
Tra i crediti finanziari non correnti verso altri è compresa la quota a lungo termine:
dei crediti per leasing finanziari relativi a impianti di climatizzazione;
del credito derivante dalla cessione del ramo d'azienda relativo alla gestione del servizio idrico integrato di due comuni del Bacino dell'ATO Veronese avvenuta nel corso del 2019;
dei crediti derivanti dall'applicazione del modello dell'attività finanziaria previsto dall'IFRIC 12 al progetto di efficientamento legato al servizio di Illuminazione Pubblica svolto in regime di concessione in diverse città, fra cui Vercelli, Biella e Fidenza.
Fair value contratti derivati quota non corrente
Il fair value dei contratti derivati si riferisce agli strumenti in portafoglio per la copertura dal rischio di variazione dei tassi.
Titoli diversi dalle partecipazioni
Ammontano a 73 migliaia di euro (24 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono a titoli a cauzione valutati al costo ammortizzato.
Altre attività finanziarie
La voce ammonta a 24.725 migliaia di euro ed è rappresentata dalla quota variabile del prezzo di cessione della partecipazione in OLT Offshore LNG Toscana e del relativo finanziamento. L'attività è valutata al fair value con iscrizione delle variazioni nell'utile (perdita) di periodo.
NOTA 10_ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI
Il dettaglio è evidenziato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Depositi cauzionali | 3.954 | 11.042 |
Crediti di natura tributaria oltre 12 mesi | 23.243 | 47.475 |
Altre attività non correnti | 6.696 | 5.508 |
Ratei e risconti attivi non correnti | 3.274 | 2.645 |
Totale | 37.167 | 66.670 |
La riduzione dei crediti per depositi cauzionali si riferisce alla restituzione delle somme versate da Iren Mercato alla partecipata Sinergie Italiane in relazione al termine del contratto di fornitura di gas metano stipulato tra le parti.
I crediti di natura tributaria oltre i 12 mesi sono riferiti principalmente a crediti per le detrazioni su lavori eseguiti al fine di migliorare l'efficienza energetica degli edifici (ecobonus) e a crediti IVA per i quali è stata fatta richiesta di rimborso.
I crediti per le detrazioni su lavori eseguiti al fine di migliorare l'efficienza energetica degli edifici (ecobonus) classificati a lungo termine verranno utilizzati dal Gruppo a compensazione delle imposte dovute per i prossimi cinque anni.
I risconti attivi riguardano principalmente i costi prepagati, per la quota a lungo termine, relativi ai contratti servizio energia in capo alla controllata Iren Smart Solutions S.p.A..
NOTA 11_ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE
Ammontano a 427.572 migliaia di euro (372.768 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono alla fiscalità anticipata derivante da componenti di reddito fiscalmente deducibili nei futuri esercizi. Includono, inoltre, l'effetto fiscale anticipato sulle rettifiche effettuate in sede di adeguamento ai principi contabili internazionali.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota del conto economico "Imposte sul reddito" (nota 42) ed al prospetto riportato in allegato.
ATTIVITÀ CORRENTI
NOTA 12_RIMANENZE
Le rimanenze, valorizzate al costo medio ponderato, sono costituite principalmente da gas metano e da materiali di consumo destinati alla manutenzione e costruzione del patrimonio impiantistico del Gruppo.
La tabella che segue sintetizza le consistenze della voce nei periodi in esame:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Materie prime | 119.001 | 70.990 |
Fondo svalutazione magazzino | (7.189) | (5.348) |
Totale | 111.812 | 65.642 |
La variazione delle rimanenze di materie prime di periodo consegue essenzialmente agli aumenti degli stoccaggi gas.
Il fondo svalutazione magazzino è stato costituito e si movimenta per tenere conto dell'obsolescenza tecnica e della scarsa movimentazione di alcune giacenze di materiali.
Al 31 dicembre 2021 non sono presenti rimanenze di magazzino impegnate a garanzia di passività.
NOTA 13_ATTIVITA' DERIVANTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI CORRENTI
Le attività derivanti da contratti con i clienti correnti, al netto del fondo svalutazione pari a 205 migliaia di euro, ammontano a 46.391 migliaia di euro (3.175 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono principalmente ad attività eseguite al fine di migliorare l'efficienza energetica degli edifici lavori e ad attività svolte nei confronti del Comune di Torino.
NOTA 14_CREDITI COMMERCIALI
Il dettaglio è evidenziato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Crediti commerciali verso clienti | 1.179.250 | 1.001.669 |
Crediti commerciali verso joint ventures | 114 | 142 |
Crediti commerciali verso collegate | 16.712 | 20.554 |
Crediti commerciali verso soci parti correlate | 103.434 | 92.141 |
Crediti commerciali verso altre parti correlate | 3.928 | 3.503 |
Totale crediti commerciali lordi | 1.303.438 | 1.118.009 |
Fondo svalutazione crediti | (239.512) | (232.088) |
Totale | 1.063.926 | 885.921 |
Si segnala che al 31 dicembre 2021 sono state effettuate operazioni di factoring con derecognition del credito per complessive 77.718 migliaia di euro (40.094 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
I crediti commerciali, al lordo del fondo svalutazione crediti, sono dettagliati per scadenza come segue:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Non scaduti | 900.585 | 750.002 |
Scaduti da 0 a 3 mesi | 131.850 | 125.508 |
Scaduti da 3 a 12 mesi | 108.359 | 99.293 |
Scaduti oltre 12 mesi | 162.644 | 143.206 |
Totale | 1.303.438 | 1.118.009 |
Nei crediti non scaduti sono compresi crediti per fatture da emettere per 545.866 migliaia di euro (473.131 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) che includono la stima dei ricavi maturati per le somministrazioni effettuate tra la data dell'ultimo rilevamento del consumo effettivo e la data di fine esercizio.
Crediti verso clienti
Sono relativi principalmente a crediti per fornitura di energia elettrica, gas, acqua, calore, di servizi ambientali e servizi diversi.
Crediti verso Joint venture
Si tratta di crediti che il Gruppo vanta verso le proprie joint ventures, consolidate con il metodo del patrimonio netto. Si riferiscono a normali operazioni commerciali, intrattenute a condizioni di mercato. Per maggiori dettagli si rimanda alla tabella dei rapporti con parti correlate riportata in allegato.
Crediti verso soci parti correlate
I crediti verso soci parti correlate si riferiscono a rapporti di natura commerciale condotti a normali condizioni di mercato con gli enti territoriali proprietari qualificati come parte correlata (Comuni di Genova, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Torino) e, in via marginale, verso la società FSU. Per maggiori dettagli si rimanda alla tabella dei rapporti con parti correlate riportata in allegato.
Crediti verso altre parti correlate
Riguardano crediti verso le imprese controllate dagli enti territoriali proprietari (Comuni di Genova, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Torino) e si riferiscono a normali operazioni commerciali, intrattenute a condizioni di mercato.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione presenta la dinamica riportata nella tabella che segue:
migliaia di euro | ||||
31/12/2020 | Accantona- menti del periodo | Utilizzi | 31/12/2021 | |
Fondo svalutazione crediti | 232.088 | 57.332 | (40.753) | 239.512 |
L'accantonamento del periodo è stato effettuato per adeguare la consistenza del fondo svalutazione crediti all'ammontare delle perdite attese sulla base del modello semplificato previsto dal principio IFRS 9, dove per "perdita" si intende il valore attuale di tutti i futuri mancati incassi, opportunamente integrato per tenere conto delle aspettative future ("forward looking information").
NOTA 15_ATTIVITA' PER IMPOSTE CORRENTI
Ammontano a 7.114 migliaia di euro (9.622 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e comprendono i crediti verso l'erario per IRES e IRAP.
NOTA 16_CREDITI VARI E ALTRE ATTIVITA' CORRENTI
Il dettaglio è evidenziato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Crediti per imposta governativa erariale/UTIF | 3.537 | 26.041 |
Credito verso Erario per IVA | 46.692 | 84.622 |
Altri crediti di natura tributaria | 160.581 | 24.133 |
Crediti tributari entro 12 mesi | 210.810 | 134.796 |
Crediti verso Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) | 39.927 | 77.258 |
Crediti per certificati verdi | 31.109 | 33.997 |
Crediti per anticipi a fornitori | 14.260 | 11.468 |
Altre attività correnti | 59.363 | 46.731 |
Altre attività correnti | 144.659 | 169.454 |
Ratei e risconti | 29.592 | 12.832 |
Totale | 385.061 | 317.082 |
Si segnala che al 30 giugno 2021 sono state effettuate operazioni di factoring con derecognition del credito IVA per complessivi 12.151 migliaia di euro (93.484 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Al 31 dicembre 2020 erano inoltre presenti operazioni di factoring con derecognition del credito per titoli di efficienza energetica per complessivi 27.912 migliaia di euro.
La variazione dei crediti per imposta governativa erariale è dovuta alle dinamiche dei versamenti in acconto e in saldo che sono influenzate dai volumi di fatturazione del periodo di competenza e dell'esercizio precedente.
Gli altri crediti di natura tributaria includono per 147.140 migliaia di euro crediti per le detrazioni su lavori eseguiti al fine di migliorare l'efficienza energetica degli edifici (ecobonus). A partire dall'esercizio 2021 tali crediti vengono esposti nelle attività correnti, in quanto il modello di business prevede che l'attività finanziaria sia realizzata mediante la cessione a intermediari finanziari.
Le società che partecipano al Gruppo IVA 2021, oltre alla capogruppo Iren S.p.A., sono le seguenti: Iren Energia S.p.A., IRETI S.p.A., Iren Mercato S.p.A., Iren Ambiente S.p.A. (e le incorporate Sereco S.P.A., Gheo S.A. S.r.l., AMA S.p.A., Montequerce S.c.r.l.), AMIAT S.p.A, Iren Smart Solutions S.p.A., Iren Acqua Tigullio S.p.A., Iren Acqua S.p.A. Iren Laboratori S.p.A., Bonifica Autocisterne S.r.l., ASM Vercelli S.p.A., Atena Trading S.r.l, ACAM Ambiente S.p.A., ACAM Acque S.p.A., ReCos S.p.A., Alfa Solutions S.p.A., TRM S.p.A, San Germano S.p.A., Maira S.p.A., Formaira S.p.A., Territorio e Risorse S.r.l. e Rigenera Materiali S.r.l.
In relazione ai crediti verso la Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) si segnala che una quota degli importi esposti potrebbe non essere esigibile entro i 12 mesi successivi; la loro riduzione consegue ai minori contributi tariffari riconosciuti a fronte del ridimensionamento degli obblighi per Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi) dell'anno 2020, a cui sono tenuti all'adempimento i distributori di energia elettrica e gas naturale, introdotto dal Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 21 maggio 2021.
NOTA 17_ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
Il dettaglio è evidenziato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Crediti finanziari verso collegate | 2.786 | 3.614 |
Crediti finanziari verso Comuni soci parti correlate | 7.567 | 5.324 |
Crediti finanziari verso altri | 194.945 | 71.292 |
Attività per strumenti derivati correnti | 167.426 | 16.444 |
Totale | 372.724 | 96.674 |
La scadenza di tutti i crediti finanziari iscritti in questa voce non supera i 12 mesi. Il valore contabile di tali crediti approssima il loro fair value in quanto l'impatto dell'attualizzazione risulta trascurabile.
Crediti finanziari verso collegate
La voce si riferisce principalmente a finanziamenti verso Acquaenna (343 migliaia di euro), BI Energia (786 migliaia di euro), STU Reggiane (455 migliaia di euro) e a crediti per interessi verso Valle Dora Energia (164 migliaia di euro). La restante parte riguarda essenzialmente crediti per dividendi da incassare.
Per maggiori dettagli si rimanda al prospetto dei rapporti con parti correlate riportato in allegato.
Crediti finanziari verso soci parti correlate
Riguardano crediti verso il Comune di Torino, sui quali maturano interessi a favore del Gruppo, e ammontano a 7.568 migliaia di euro (5.324 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono relativi ai rapporti tra le controllate AMIAT S.p.A. e Iren Smart Solutions ed il Comune di Torino.
Per il dettaglio della posizione creditoria complessiva del Gruppo Iren nei confronti del Comune di Torino si rimanda alla nota 8 "Attività finanziarie non correnti".
Crediti finanziari verso altri
La gran parte dell'importo è riferita a depositi versati a garanzia dell'operatività sui mercati future delle commodities (103.595 migliaia di euro), a certificati bancari di deposito (30.000 migliaia di euro) e a conti correnti vincolati della controllata TRM S.p.A. derivanti dal contratto di finanziamento che prevede di vincolare gli importi a servizio della rata in scadenza, degli oneri inerenti alle compensazioni ambientali e delle manutenzioni straordinarie dell'impianto di termovalorizzazione (35.977 migliaia di euro). La restante parte si riferisce a crediti derivanti dall'applicazione del modello dell'attività finanziaria previsto dall'IFRIC 12 al servizio di depurazione acque acquisito nel territorio marchigiano, al credito per il conguaglio prezzo relativo all'acquisizione del controllo di San Germano e CMT, a ratei e risconti attivi aventi natura finanziaria e a crediti per leasing finanziari.
Attività per strumenti derivati correnti
Si riferiscono al fair value positivo dei contratti derivati sulle commodities.
NOTA 18_DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
La voce disponibilità liquide e mezzi equivalenti risulta essere così costituita:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Depositi bancari e postali | 606.787 | 889.870 |
Denaro e valori in cassa | 101 | 299 |
Totale | 606.888 | 890.169 |
Le disponibilità liquide sono rappresentate dalle disponibilità in essere su depositi bancari e postali. Il Gruppo non dispone di mezzi equivalenti a disponibilità liquide, intesi come impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e soggetti ad un irrilevante rischio di variazione.
NOTA 19_ATTIVITÀ POSSEDUTE PER LA VENDITA
Le attività destinate ad essere cedute sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita e ammontano a 1.144 migliaia di euro (1.285 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). La voce si riferisce:
per 987 migliaia di euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2020) alle attività nette inerenti le concessioni del servizio idrico integrato di quattro comuni della provincia di Alessandria e due comuni della Valle d'Aosta per le quali è in corso di definizione il subentro del nuovo gestore;
per 158 migliaia di euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2020) alla società collegata Piana Ambiente.
Inoltre, tra le attività destinate ad essere cedute è presente la partecipazione in Fata Morgana già completamente svalutata in periodi precedenti.
Al 31 dicembre 2020 era esposta nella presente voce la partecipazione nella collegata Plurigas (140 migliaia di euro) il cui processo di liquidazione è terminato nel corso del primo semestre 2021.
PASSIVO
NOTA 20_PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto risulta essere così composto:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Capitale sociale | 1.300.931 | 1.300.931 |
Riserve e Utili (Perdite) a nuovo | 966.512 | 847.800 |
Risultato netto del periodo | 303.088 | 239.172 |
Totale patrimonio netto attribuibile agli azionisti | 2.570.531 | 2.387.903 |
Capitale e riserve attribuibili alle minoranze | 349.747 | 346.731 |
Utile (perdita) attribuibile alle minoranze | 30.382 | 30.113 |
Totale patrimonio netto consolidato | 2.950.660 | 2.764.747 |
Capitale sociale
Il capitale sociale, invariato rispetto al 31 dicembre 2020, ammonta a 1.300.931.377 euro, interamente versati, e si compone di 1.300.931.377 azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna.
In data 29 aprile 2020 l'Assemblea degli Azionisti ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad acquistare azioni proprie per diciotto mesi per un massimo di 65.000.000 di azioni, pari al 5% del capitale sociale, secondo le norme vigenti in materia. Al 31 dicembre 2021 sono state acquistate n. 17.855.645 azioni per un corrispettivo complessivo di 38.690 migliaia di euro esposto a riduzione del patrimonio netto all'interno della voce "Riserve e Utili (Perdite) a nuovo".
Riserve e Utili (Perdite) a nuovo
Il dettaglio della voce è riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Azioni proprie | (38.690) | (34.648) |
Riserva sovrapprezzo azioni | 133.019 | 133.019 |
Riserva legale | 87.216 | 76.713 |
Riserva copertura flussi finanziari | (14.465) | (19.501) |
Altre riserve e Utile (perdite) accumulate | 799.432 | 692.217 |
Totale riserve | 966.512 | 847.800 |
Riserva coperture di flussi finanziari
La variazione del fair value dei contratti derivati designati come strumenti di copertura efficaci viene contabilizzata in bilancio con contropartita direttamente a patrimonio netto nella riserva di copertura di flussi finanziari. Tali contratti sono stati stipulati per coprire l'esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile e al rischio della variazione dei prezzi nei contratti di acquisto di energia elettrica e gas.
Altre riserve e Utile (perdite) accumulate
Sono composte principalmente dall'avanzo generato dalla fusione per incorporazione di AMGA in AEM Torino e successivamente di Enìa in Iride, da utili e perdite portati a nuovo, dalla riserva che accoglie gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione dei benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro.
Nel corso del 2021 sono variate principalmente per il riporto a nuovo degli utili dell'esercizio 2020 non distribuiti (106.777 migliaia di euro).
Dividendi
L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Iren S.p.A. ha approvato in data 6 maggio 2021 il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2020 della Società e la Relazione sulla Gestione, ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,095 euro per azione ordinaria, confermando quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione. Alla data di stacco cedola le azioni in circolazione erano pari a n.1.283.075.732 e di conseguenza l'ammontare complessivo di dividendi distribuiti è stato pari a euro 121.892.194,54.
Per maggiori dettagli si rimanda al prospetto delle variazioni delle voci di patrimonio netto.
GESTIONE DEL CAPITALE
Le politiche di gestione del capitale del Consiglio di Amministrazione prevedono il mantenimento di un livello elevato di capitale proprio al fine di mantenere un rapporto di fiducia con gli investitori, i creditori ed il mercato, consentendo altresì lo sviluppo futuro dell'attività.
Il Consiglio di Amministrazione monitora il rendimento del capitale ed il livello di dividendi da distribuire ai detentori di azioni e ha l'obiettivo di mantenere un equilibrio tra l'ottenimento di maggiori rendimenti tramite il ricorso ad indebitamento e i vantaggi e la sicurezza offerti da una solida situazione patrimoniale.
PASSIVITA' NON CORRENTI
NOTA 21_PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
Ammontano complessivamente a 3.549.612 migliaia di euro (3.829.543 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Obbligazioni
Ammontano a 2.960.176 migliaia di euro, con scadenza oltre 12 mesi (3.124.430 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). La voce è interamente costituita da posizioni della Capogruppo riferite ad emissioni di Public Bond, contabilizzate a costo ammortizzato, a fronte di un complessivo importo nominale in circolazione al 31 dicembre 2021 di 3.000.000 migliaia di euro (3.159.634 al 31 dicembre 2020). Di seguito il dettaglio dei Public Bond con scadenza oltre 12 mesi:
Bond scadenza novembre 2024, cedola 0,875%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 497.405 migliaia di euro);
Green Bond scadenza ottobre 2027, cedola 1,5%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 493.918 migliaia di euro);
Green Bond scadenza settembre 2025, cedola 1,95%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 496.434 migliaia di euro);
Green Bond scadenza ottobre 2029, cedola 0,875%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 495.726 migliaia di euro);
Bond scadenza luglio 2030, cedola 1%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 490.741 migliaia di euro);
Green Bond scadenza gennaio 2031, cedola 0,25%, importo 500 milioni di euro, comprensivi dell'emissione TAP di ottobre 2021, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 485.952 migliaia di euro).
I prestiti obbligazionari sono stati sottoscritti da investitori istituzionali italiani ed esteri, sono quotati alla Borsa Irlandese ed è loro attribuito rating Fitch e S&P.
La variazione del complessivo valore contabile rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuta alla riclassificazione a breve del Bond con scadenza novembre 2022 (importo in circolazione al 31 dicembre 2021 pari a 359.634 migliaia di euro, importo a costo ammortizzato 359.135 migliaia di euro), all'emissione di ottobre 2021 del TAP Green Bond scadenza gennaio 2031, cedola 0,25%, importo 200 milioni di euro e all'imputazione degli oneri finanziari di competenza, calcolati sulla base del metodo del costo ammortizzato.
Debiti finanziari non correnti verso istituti di credito
Si tratta della quota con scadenza oltre 12 mesi dei mutui/linee di finanziamento a medio lungo termine concessi dagli istituti finanziari, che ammonta a 504.677 migliaia di euro (580.201 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). I finanziamenti a medio lungo termine possono essere analizzati per regime di tasso (con le rispettive indicazioni di tasso minimo e tasso massimo applicati) e per scadenza (riferita alla quota oltre 12 mesi), come illustrato nella tabella che segue:
migliaia di euro | |||
| a tasso fisso | a tasso variabile | TOTALE |
tasso min/max | 4,095% - 5,151% | 0,000% - 0,296% |
|
periodo di scadenza | 2023-2028 | 2023-2036 |
|
1.1.2023 - 31.12.2023 | 1.019 | 48.918 | 49.937 |
1.1.2024 - 31.12.2024 | 1.076 | 60.388 | 61.464 |
1.1.2025 - 31.12.2025 | 1.136 | 60.176 | 61.312 |
1.1.2026 - 31.12.2026 | 1.201 | 58.810 | 60.011 |
Successivi | 2.606 | 269.347 | 271.953 |
Totale debiti oltre 12 mesi al 31/12/2021 | 7.038 | 497.639 | 504.677 |
Totale debiti oltre 12 mesi al 31/12/2020 | 20.192 | 560.009 | 580.201 |
I finanziamenti sono tutti denominati in euro.
Le movimentazioni dei finanziamenti a medio lungo termine avvenute nel corso dell'esercizio sono qui di seguito riepilogate:
migliaia di euro | ||||||
31/12/2020 | 31/12/2021 | |||||
| Totale debiti oltre 12 mesi | Incrementi | Variazione area consolidamento | Riduzioni | Variazione costo ammortizzato | Totale debiti oltre 12 mesi |
- a tasso fisso | 20.192 | - | 3.120 | (16.274) | - | 7.038 |
- a tasso variabile | 560.009 | 5.000 | 21.206 | (89.045) | 470 | 497.639 |
TOTALE | 580.201 | 5.000 | 24.326 | (105.319) | 470 | 504.677 |
Il totale dei debiti a medio lungo termine al 31 dicembre 2021 risulta in complessiva riduzione rispetto al 31 dicembre 2020, per l'effetto combinato di:
erogazione alla Capogruppo di un finanziamento per 5.000 migliaia di euro da CEB (Council of Europe Development Bank), a valere sul programma di investimenti nel settore delle infrastrutture del servizio idrico integrato nelle aree di Parma e Genova;
incremento per 24.326 migliaia di euro di finanziamenti a medio-lungo termine in capo a Società entrate nel perimetro di consolidamento del Gruppo nel corso del 2021;
riduzione per 105.319 migliaia di euro a fonte del rimborso anticipato volontario di finanziamenti della Capogruppo e dei suddetti finanziamenti acquisiti nell'area di consolidamento, per attività di Liability Management, e per la classificazione a breve termine delle quote dei finanziamenti in scadenza entro i prossimi 12 mesi;
incremento per 470 migliaia di euro per la contabilizzazione al costo ammortizzato dei finanziamenti.
Altre passività finanziarie
Ammontano a 84.759 migliaia di euro (124.912 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono:
per 48.869 migliaia di euro (72.547 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) al fair value dei contratti derivati stipulati per coprire l'esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile (per il commento si rinvia al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari del Gruppo");
per 611 migliaia di euro (2.013 miglia di euro al 31 dicembre 2020) a debiti verso società collegate;
per 29.820 migliaia di euro (28.890 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) a debiti per contratti di leasing;
per 3.236 migliaia di euro (3.165 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) a "Opzione di vendita soci di minoranza", relativi alla valutazione a fair value delle opzioni di vendita attribuite ai soci di minoranza sulle proprie quote partecipative. Tale voce si riferisce all'opzione di vendita della partecipazione di minoranza in Nord Ovest Servizi S.p.A., pari al 25% del capitale sociale, detenuta in parte da SMAT e in parte da GTT.
per 2.223 migliaia di euro (18.297 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) a debiti finanziari minori verso altri, i cui importi più significativi si riferiscono a finanziamenti ad alcune società consolidate integralmente, ma di cui il Gruppo non detiene il 100% delle quote, erogati dal socio di minoranza.
La diminuzione è dovuta in gran parte all'estinzione, avvenuta anticipatamente nel corso del 2021, delle passività in precedenza iscritte per strumenti finanziari partecipativi emesse e debiti per interessi per complessivi 14.863 migliaia di euro.
NOTA 22_BENEFICI AI DIPENDENTI
Nel corso dell'esercizio 2021 hanno avuto la seguente movimentazione:
migliaia di euro | |||||
| 31/12/2020 | Variazione area di consolida-mento | Erogazioni del periodo | Obbligazioni maturate nel periodo | 31/12/2021 |
Trattamento di fine rapporto | 96.042 | 832 | (8.733) | 790 | 92.081 |
Mensilità aggiuntive (premio anzianità) | 2.677 | - | (436) | 85 | 4.168 |
Premio fedeltà | 2.988 | - | (197) | 94 | 2.807 |
Agevolazioni tariffarie | 5.141 | - | (282) | - | 4.362 |
Fondo premungas | 2.179 | - | (451) | - | 2.183 |
Totale | 109.027 | 832 | (10.099) | 969 | 105.601 |
La colonna "variazione area di consolidamento" si riferisce principalmente ai saldi acquisiti nel corso dell'esercizio relativi alle società Futura e Bosch Energy and Building Solutions Italy S.r.l. (ora Iren Energy Solutions).
Le agevolazioni tariffarie includono benefici relativi alla fornitura di gas naturale a uso domestico. Lo "Sconto energia" riconosciuto fino al 30 settembre 2017 ai dipendenti in servizio, a seguito della sottoscrizione di specifici accordi con le parti sindacali, è stato convertito in altre forme di trattamento a favore dei dipendenti. Lo "Sconto energia" riconosciuto fino al 30 settembre 2017 ai dipendenti in stato di quiescenza è stato revocato unilateralmente e sostituito da somme una tantum comprese nel fondo benefici ex dipendenti.
Ipotesi attuariali
La valutazione delle passività esposte in precedenza è effettuata da attuari indipendenti. Si sottolinea che la passività relativa ai programmi a benefici definiti, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici.
Allo scopo di definire l'ammontare del valore attuale delle obbligazioni si è proceduto alla stima delle future prestazioni che, sulla base di ipotesi evolutive connesse sia allo sviluppo numerico della collettività, sia allo sviluppo retributivo, saranno erogate a favore di ciascun dipendente nel caso di prosecuzione dell'attività lavorativa, pensionamento, decesso, dimissioni o richiesta di anticipazione.
Ai fini della scelta del tasso di sconto adottato nelle valutazioni previste dallo IAS 19, sono stati considerati i seguenti elementi:
mercato dei titoli di riferimento;
data di riferimento delle valutazioni;
durata media prevista delle passività in esame.
La durata media residua delle passività è stata ottenuta come media ponderata delle durate medie residue delle passività relative a tutti i benefici e a tutte le Società del Gruppo.
Le ipotesi di natura economico-finanziaria adottate per le elaborazioni sono le seguenti:
Tasso annuo di attualizzazione | -0.17% - 0,98% |
Tasso annuo di inflazione | 1,75% |
Tasso annuo incremento TFR | 2,813% |
In ottemperanza a quanto previsto dallo IAS19 vengono fornite le seguenti informazioni aggiuntive:
analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell'esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariale ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti;
indicazione del contributo per l'esercizio successivo;
indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definiti
Di seguito si riportano tali informazioni.
Variazione passività al variare del tasso di attualizzazione | Service cost 2022 | Duration del piano | Erogazioni 2022 | ||
+0,25% | -0,25% | ||||
TFR | (1.751) | 1.810 | 770 | 9,1 | 6.056 |
Mensilità Aggiuntive | (94) | 97 | 131 | 10,5 | 101 |
Premio fedeltà | (41) | 44 | 97 | 8,5 | 192 |
Agevolazioni tariffarie | (112) | 108 | - | 10,4 | 240 |
Premungas | (28) | 29 | - | 5,7 | 306 |
La metodologia utilizzata per predisporre la sensitivity non è variata rispetto all'esercizio precedente.
NOTA 23_FONDI PER RISCHI ED ONERI
La voce ammonta a 422.989 migliaia di euro (409.091 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Il dettaglio è esposto nella seguente tabella e si riferisce sia alla quota corrente che alla quota non corrente:
migliaia di euro | |||||||
| 31/12/2020 | Incrementi | Decrementi | (Proventi) oneri da attualizza- zione | Variazione area di consolida- mento | 31/12/2021 | Quota non corrente |
Fondo ripristino beni di terzi | 165.460 | 7.666 | - | 868 | - | 173.994 | 173.994 |
Fondi post mortem | 72.342 | 8.972 | (7.531) | 4.672 | - | 78.455 | 69.299 |
Fondo smantellamento e bonifica area | 43.871 | 2.846 | (176) | 3.507 | - | 50.048 | 50.002 |
Fondo oneri esodo personale | 15.045 | 713 | (5.733) | - | - | 10.025 | 3.115 |
Fondo rischi su partecipazioni | 6.565 | - | (6.500) | - | - | 65 | - |
Obbligo annullamento ETS | 82.527 | 143.864 | (82.527) | - | - | 143.864 | - |
Altri fondi per rischi ed oneri | 179.253 | 34.461 | (36.092) | - | 1.417 | 179.039 | 126.579 |
Totale | 565.063 | 198.522 | (138.559) | 9.047 | 1.417 | 635.490 | 422.989 |
Nel caso in cui l'effetto dell'attualizzazione del valore del denaro sia significativo, i fondi vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che, in base al periodo temporale previsto per i flussi finanziari futuri, non supera il 2,22%.
La colonna "variazione area di consolidamento" si riferisce principalmente ai saldi acquisiti nel corso dell'esercizio relativi alle società Futura e Bosch Energy and Building Solutions Italy.
Fondo ripristino beni di terzi
Il fondo ripristino beni di terzi si riferisce alla passività che, in caso di riassegnazione a terzi delle concessioni del servizio idrico relativo agli ATO di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, verrà dedotta dal corrispettivo che dovrà essere versato al Gruppo dal nuovo gestore entrante. Tale passività viene stimata in funzione dell'ammortamento del complesso dei beni e delle dotazioni afferenti il suddetto ciclo idrico integrato, che per effetto delle operazioni di scissione effettuate nel 2005 dalle tre società AGAC, Tesa e AMPS (poi confluite nella ex Enìa) sono stati conferiti nei bilanci di tre società patrimoniali di proprietà interamente pubblica, come previsto dall'art. 113, comma 13 del T.U.E.L. Tale complesso di beni viene utilizzato per svolgere il servizio idrico a fronte della corresponsione di un canone e con l'impegno contrattuale a costituire il suddetto fondo.
Fondi post mortem
Si tratta principalmente di fondi costituiti per oneri futuri di recupero ambientale degli impianti ad interramento controllato e che comprendono anche i costi della gestione post-operativa fino alla completa riconversione a verde delle aree interessate. Tali fondi sono supportati da apposite perizie periodicamente aggiornate al fine di adeguare i fondi esistenti alla stima dei costi futuri da sostenere. I decrementi si riferiscono in particolare agli utilizzi a fronte di costi sostenuti nella fase di post-esercizio fino alla completa mineralizzazione del rifiuto, nonché alla riconversione a "verde" delle aree dei bacini interessati a discarica.
Fondo smantellamento e bonifica area
Il "Fondo smantellamento e bonifica area" rappresenta la stima degli oneri legati al futuro smantellamento degli impianti di termovalorizzazione del Gruppo nonché la stima degli oneri da sostenere in relazione alla futura bonifica dei terreni relativi all'area ex-AMNU a Parma, su cui era presente un forno inceneritore.
Fondo oneri esodo personale
Il fondo si riferisce agli oneri legati all'esodo di una parte del personale dipendente e trae origine dalle risultanze di accordi fra il Gruppo Iren e le Organizzazioni Sindacali che prevede l'accompagnamento incentivato alla pensione di una parte dei dipendenti occupati, mediante adesioni su base volontaria tra i lavoratori del Gruppo potenzialmente interessati. L'operazione si iscrive in un più ampio quadro di riequilibrio professionale e demografico del personale del Gruppo Iren, a fronte di un piano di inserimento di giovani.
L'incentivazione, a totale carico del Gruppo Iren (in applicazione dell'art. 4 della legge 92/2012), consentirà al personale in possesso dei requisiti di legge di andare in pensione in via anticipata rispetto alla data di maturazione, colmando in parte il ritardo nella cessazione del rapporto di lavoro venutosi a determinare dopo la riforma del sistema previdenziale.
Lo stanziamento rappresenta la stima della corresponsione a favore dei dipendenti interessati al Piano, tramite Istituto Previdenziale, di una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti (c.d. isopensione) con versamento all' Istituto Previdenziale della contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento (in conformità alla citata legge 92/2012), ed una somma, per ognuno degli interessati, a titolo di una tantum come incentivazione.
Nel corso dell'esercizio 2019, al fine di proseguire nel programma di riequilibrio professionale e demografico del personale e a seguito di accordi con le Organizzazioni Sindacali, il Gruppo ha stanziato fondi per incentivare alla pensione su base volontaria i dipendenti interessati aventi i requisiti introdotti dal decreto-legge 4/2019 contenente la cd. quota 100. L'articolo 14 del citato DL 4/2019 introduce a partire dal 2019 la possibilità di andare in pensione con i requisiti di 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2021.
Fondi rischi su partecipazioni
Il fondo rischi su partecipazioni era stato costituito a fronte della potenziale onerosità derivante dalla messa in liquidazione della partecipata Sinergie Italiane S.r.l.; nel corso del 2021, i commissari liquidatori hanno risolto l'ultimo elemento di incertezza pendente sulla società, procedendo all'alienazione del contratto oneroso con il fornitore TAG, ente gestore della rete austriaca di trasporto di gas metano.
Tale contratto è stato acquisito dai soci, tra cui Iren Mercato, e nell'operazione era previsto il contestuale riconoscimento a favore degli acquirenti di un importo monetario pari all'onerosità complessiva stimata del contratto. Per permettere la realizzazione di tale operazione gli stessi soci hanno dovuto preliminarmente erogare un finanziamento soci infruttifero: il fondo rischi esistente pari a 6.500 migliaia di euro è stato quindi utilizzato per rettificare il credito finanziario e riflettere il rischio di parziale inesigibilità dello stesso.
Obbligo annullamento ETS
La voce si riferisce agli obblighi legati ai diritti di emissione di anidride carbonica secondo l'Emission Trading Scheme. Le movimentazioni riguardano la stima dei costi per l'obbligo del periodo e l'annullamento dei titoli per l'adempimento all'obbligo dell'esercizio precedente.
Altri fondi per rischi e oneri
L'ammontare del fondo si riferisce principalmente ai rischi probabili di maggiori oneri inerenti la realizzazione di impianti attualmente già completati o ancora da ultimare, alla stima dell'IMU/ICI da versare sul valore degli impianti delle centrali calcolata come previsto dall'articolo 1-quinquies del Decreto legge n. 44 del 31 marzo 2005, alla stima degli oneri relativi alla restituzione delle quote di emissione, agli oneri per compensazioni ambientali, a rischi di natura regolatoria e a probabili oneri inerenti contenziosi vari.
La parte corrente riferita ai fondi sopra descritti è esposta nella voce "fondi quota corrente" (nota 31).
NOTA 24_PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE
Le passività per imposte differite, pari a 182.997 migliaia di euro (209.317 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), sono dovute alle differenze temporanee tra il valore contabile e quello fiscale di attività e passività iscritte in bilancio.
Si segnala inoltre che le imposte differite sono state calcolate applicando le aliquote previste nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota del conto economico "Imposte sul reddito", nota 42 e al prospetto riportato in allegato.
NOTA 25_DEBITI VARI E ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI
Sono composti come riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Debiti oltre 12 mesi | 59.828 | 54.988 |
Risconti passivi per contributi c/impianto - non correnti | 431.783 | 429.448 |
Ratei e risconti passivi non correnti | 4.198 | 3.569 |
Totale | 495.809 | 488.006 |
La voce "Debiti oltre 12 mesi" si riferisce ad anticipi versati da utenti a garanzia sulla fornitura di acqua, alle somme relative ad esercizi precedenti da versare per la cassa integrazione guadagni (CIG), per la cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e per la mobilità e a debiti di natura tributaria per imposte sostitutive da versare oltre i 12 mesi dalla data del bilancio.
Tra i risconti passivi per contributi in conto impianti sono compresi gli importi relativi ai contributi di allacciamento per un importo pari a 144.248 migliaia di euro e alla componente Fo.N.I. (Fondo Nuovi Investimenti), per un importo pari a 59.085 migliaia di euro, prevista dal metodo tariffario del Servizio Idrico Integrato che si riverseranno a conto economico oltre i 12 mesi dalla data di bilancio. La quota che verrà riversata a conto economico nei 12 mesi successivi alla data di bilancio ammonta rispettivamente a 7.553 e 3.249 migliaia di euro e viene esposta nella voce "Debiti vari e altre passività correnti tra i risconti passivi" per contributi c/impianto.
PASSIVITA' CORRENTI
NOTA 26_PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
La scadenza di tutti i debiti finanziari iscritti in questa voce non supera i 12 mesi. Il valore contabile di tali debiti approssima il loro fair value in quanto l'impatto dell'attualizzazione risulta trascurabile.
Le passività finanziarie a breve termine sono così suddivise:
migliaia di euro | ||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 |
Obbligazioni | 359.135 | 181.628 |
Debiti verso istituti di credito | 55.677 | 74.489 |
Debiti finanziari verso società collegate | - | 964 |
Debiti finanziari verso soci parti correlate | 3.140 | 3.789 |
Debiti finanziari verso altre parti correlate | 1 | 2 |
Debiti finanziari per leasing | 9.120 | 9.804 |
Debiti finanziari verso altri | 19.187 | 8.033 |
Passività per strumenti derivati correnti | 21.327 | 568 |
Totale | 467.587 | 279.277 |
Obbligazioni
Gli importi si riferiscono a Bond con scadenza entro 12 mesi e rappresentano il valore al costo ammortizzato degli strumenti finanziari; in particolare:
al 31 dicembre 2021 si tratta del Bond emesso nel 2015 con scadenza 2022 (valore nominale in scadenza per 359.634 migliaia di euro);
al 31 dicembre 2020 era esposto il valore del Bond emesso nel 2014, rimborsato alla scadenza di luglio 2021 al valore nominale pari a 181.836 migliaia di euro.
Debiti finanziari verso istituti di credito
I debiti verso istituti di credito a breve termine sono così suddivisi:
migliaia di euro | ||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 |
Mutui - quota a breve | 42.540 | 49.150 |
Altri debiti verso banche a breve | 2.126 | 12.558 |
Ratei e risconti passivi finanziari | 11.011 | 12.781 |
Totale | 55.677 | 74.489 |
Debiti finanziari verso collegate
Al 31 dicembre 2020 si riferivano a debiti verso le società Amter (437 migliaia di euro), SEI Toscana (431 migliaia di euro) e CSAI (96 migliaia di euro).
Debiti finanziari verso soci parti correlate
Si riferiscono a dividendi della società TRM ancora da liquidare al socio Comune di Torino.
Debiti finanziari verso altri
Ammontano a 19.187 migliaia di euro (8.033 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono:
per 8.227 migliaia di euro relativi al conguaglio prezzo per l'acquisto di Iren Energy Solutions (già Bosch Energy and Building Solutions Italy);
per 4.026 migliaia di euro a "Opzione di vendita soci di minoranza", relativi alla valutazione a fair value delle opzioni di vendita attribuite, con specifici istituti contrattuali, ai soci di minoranza sulle proprie quote partecipative. Tale voce si riferisce all'opzione di vendita della partecipazione di minoranza in IBlu S.r.l., pari al 20% del capitale sociale, detenuta in parte da Idealservice Soc Coop.;
per 1.579 migliaia di euro riguardano debiti conseguenti all'operazione di acquisizione del diritto d'uso del 25% della capacità complessiva della rete TLC ceduta a BT Enia.
Passività per strumenti derivati correnti
Si riferiscono al fair value dei contratti derivati stipulati per coprire l'esposizione al rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities.
NOTA 27_DEBITI COMMERCIALI
La scadenza di tutti i debiti commerciali non supera i 12 mesi. Il valore contabile di tali debiti approssima il loro fair value in quanto l'impatto dell'attualizzazione risulta trascurabile.
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Debiti verso fornitori | 1.482.557 | 923.212 |
Debiti commerciali verso joint venture e collegate | 12.356 | 19.864 |
Debiti commerciali verso soci parti correlate | 6.820 | 13.767 |
Debiti commerciali verso altre parti correlate | 7.372 | 6.600 |
Acconti esigibili entro 12 mesi | 9.012 | 7.376 |
Depositi cauzionali entro 12 mesi | 5.579 | 7.077 |
Vincoli da rimborsare entro 12 mesi | 9 | 10 |
Totale | 1.523.705 | 977.906 |
NOTA 28_PASSIVITA' DERIVANTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI
La voce ammonta a 89.262 migliaia di euro (28.279 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), ed è riferita alle somme versate dai clienti a titolo di acconto per gli interventi, non ancora completati, di efficientamento energetico degli edifici.
NOTA 29_DEBITI VARI E ALTRE PASSIVITA' CORRENTI
La scadenza di tutti i debiti iscritti in questa voce non supera i 12 mesi. Il valore contabile di tali debiti approssima il loro fair value in quanto l'impatto dell'attualizzazione risulta trascurabile.
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Debito per IVA | 196 | 1.024 |
Debito per imposta governativa erariale/UTIF | 17.412 | 960 |
Debiti per IRPEF | 2.361 | 2.192 |
Altri debiti tributari | 27.449 | 21.298 |
Debiti tributari entro 12 mesi | 47.418 | 25.474 |
Debiti verso dipendenti | 59.235 | 55.050 |
Debiti verso Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) | 31.102 | 42.925 |
Debiti verso istituiti previdenziali entro 12 mesi | 26.399 | 24.616 |
Altre passività correnti | 68.240 | 142.951 |
Altri debiti entro 12 mesi | 184.976 | 265.542 |
Ratei e Risconti passivi | 28.662 | 26.152 |
Totale | 261.056 | 317.168 |
La variazione dei debiti per imposta governativa erariale è dovuto alle dinamiche dei versamenti in acconto e in saldo che sono influenzate dai volumi di fatturazione dell'esercizio di competenza e dell'esercizio precedente.
La variazione dei debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali del periodo è legato alle stime di perequazione passiva di energia elettrica e gas.
Le altre passività correnti si riferiscono principalmente alle stime di costo per gli obblighi relativi ai titoli di efficienza energetica, ai debiti per componenti tariffarie della distribuzione elettrica da versare al GSE, ai debiti per canoni di depurazione, ai debiti per canone RAI riscosso in bolletta e ai debiti nei confronti dei clienti per i lavori fatturati, ma non ancora eseguiti relativi all'efficienza energetica degli edifici.
Il decremento della voce è in gran parte legato alla riduzione quantitativa degli obblighi per Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi) dell'anno 2020, a cui sono tenuti all'adempimento i distributori di energia elettrica e gas naturale, introdotto dal Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 21 maggio 2021.
NOTA 30_DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI
La voce "Debiti per imposte correnti", che risulta pari a 48.674 migliaia di euro (5.309 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), è composta da debiti IRES e IRAP che includono la stima delle imposte dell'esercizio corrente.
NOTA 31_FONDI PER RISCHI ED ONERI QUOTA CORRENTE
La voce ammonta a 212.501 migliaia di euro (155.972 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferisce alla quota a breve dei fondi, così suddivisa:
fondo oneri relativi all'obbligo di annullamento delle quote di emissione per 143.864 migliaia di euro;
fondo oneri per compensazioni ambientali per 12.193 migliaia di euro;
fondo oneri esodo personale per 6.910 migliaia di euro;
fondo smantellamento e bonifica aree e fondi post-mortem per 9.202 migliaia di euro;
altri fondi rischi per 40.332 migliaia di euro.
Per maggiori dettagli sulla composizione e movimentazione dei fondi per rischi ed oneri si rimanda alla nota 23.
NOTA 32_PASSIVITA' CORRELATE AD ATTIVITA' POSSEDUTE PER LA VENDITA
Non sono presenti passività correlate ad attività possedute per la vendita al 31 dicembre 2021.
POSIZIONE FINANZIARIA
L'indebitamento finanziario netto, calcolato come differenza tra i debiti finanziari a breve, medio e lungo termine e le attività finanziarie a breve, medio e lungo termine, è composto come riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Attività finanziarie a medio e lungo termine | (131.766) | (173.736) |
Indebitamento finanziario a medio e lungo termine | 3.549.612 | 3.829.543 |
Indebitamento finanziario netto a medio e lungo termine | 3.417.846 | 3.655.807 |
Attività finanziarie a breve termine | (979.612) | (986.843) |
Indebitamento finanziario a breve termine | 467.587 | 279.277 |
Indebitamento finanziario netto a breve termine | (512.025) | (707.566) |
Indebitamento finanziario netto | 2.905.821 | 2.948.241 |
Dettaglio Posizione Finanziaria Netta verso parti correlate
Le attività finanziarie a lungo termine sono relative per 34.801 migliaia di euro a crediti verso il Comune di Torino e per 43.967 migliaia di euro a crediti verso società collegate.
Le attività finanziarie a breve termine sono relative per 7.567 migliaia di euro a crediti verso il Comune di Torino e per 2.786 migliaia di euro a crediti verso società collegate.
Le passività finanziarie a lungo termine sono relative per 611 migliaia di euro a debiti verso società collegate.
Le passività finanziarie a breve termine sono relative per 3.140 migliaia di euro a debiti verso il Comune di Torino.
Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta secondo la struttura proposta dall'ESMA nel documento del 4 marzo 2021 Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto e recepita da parte di Consob con il Richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021.
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
A. Disponibilità liquide | (606.888) | (890.169) |
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - |
C. Altre attività finanziarie correnti | (103.595) | (4.695) |
D. Liquidità (A) + (B) + (C) | (710.483) | (894.864) |
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) | 56.792 | 38.695 |
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente | 410.795 | 240.582 |
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) | 467.587 | 279.277 |
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) | (242.896) | (615.587) |
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) | 589.436 | 692.861 |
J. Strumenti di debito | 2.960.176 | 3.124.430 |
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | 12.252 |
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) | 3.549.612 | 3.829.543 |
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) | 3.306.716 | 3.213.956 |
Nella tabella seguente viene riportata la movimentazione dell'esercizio delle passività finanziarie correnti e non correnti.
migliaia di euro | ||
Passività finanziari correnti e non correnti 31.12.2020 |
| 4.108.820 |
Variazioni monetarie come riportato nel rendiconto finanziario |
| |
Sottoscrizione di finanziamenti a medio lungo termine | 205.000 | |
Rimborso di finanziamenti a medio lungo termine | (293.765) | |
Rimborso di leasing finanziari | (11.509) | |
Variazione altri debiti finanziari | (17.746) | |
Interessi pagati | (75.930) | |
Variazioni non monetarie |
| |
Passività acquisite a seguito di variazione area di consolidamento | 38.588 | |
Nuovi contratti di leasing finanziari | 11.676 | |
Variazione di fair value strumenti derivati | (2.919) | |
Interessi e altri oneri finanziari di competenza | 55.160 | |
Altre variazioni |
| (176) |
Passività finanziari correnti e non correnti 31.12.2021 | 4.017.199 |
Informazioni sul conto economico
I commenti e le tabelle che seguono, ove non diversamente indicato, riportano i dati in migliaia di euro.
Il conto economico consolidato accoglie le grandezze economiche delle entità di cui il Gruppo ha acquisito il controllo nel corso dell'esercizio 2021: Futura, SidIren, Lab231, il ramo d'azienda SAS confluito in Alfa Solutions, Nove e Bosch Energy and Building Solutions Italy.
Sempre ai fini di una corretta analisi, si segnala inoltre che le voci comprendono, lungo l'intero arco temporale, i risultati del ramo d'azienda del teleriscaldamento di SEI Energia, Asti Energia e Calore, Nord Ovest Servizi, I. Blu e delle società della Divisione Ambiente Unieco, acquisite nel 2020.
RICAVI
NOTA 33_RICAVI PER BENI E SERVIZI
La voce in questione risulta pari a 4.826.741migliaia di euro (3.537.997 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e viene dettagliata nella seguente tabella.
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Ricavi energia elettrica | 2.321.317 | 1.424.822 |
Ricavi teleriscaldamento | 237.775 | 174.435 |
Ricavi gas | 615.591 | 535.970 |
Ricavi servizio idrico integrato | 423.468 | 417.121 |
Ricavi igiene ambientale | 734.735 | 645.060 |
Ricavi servizi di costruzione di beni in concessione - IFRIC 12 | 225.846 | 207.874 |
Ricavi altri servizi | 268.009 | 132.715 |
Totale | 4.826.741 | 3.537.997 |
Nella tabella seguente viene riportata la riconciliazione tra la voce Ricavi per beni e servizi e l'informativa per settori di attività riportata al successivo capitolo XIII Analisi per settori di attività.
migliaia di euro | |||||||
Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Elisioni | Totale | |
Ricavi per Beni e servizi | 902.031 | 840.924 | 2.148.600 | 2.992.343 | 22.028 | (2.079.185) | 4.826.741 |
Altri ricavi | 88.787 | 75.218 | 132.205 | 77.250 | 4.275 | (248.605) | 129.130 |
Totale | 990.818 | 916.142 | 2.280.805 | 3.069.593 | 26.303 | (2.327.790) | 4.955.871 |
Nella tabella sottostante viene riportato il dettaglio dei ricavi per beni e servizi suddiviso per settori di attività.
migliaia di euro | |||||||
Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Elisioni | Totale | |
Ricavi energia elettrica | 132.638 | 53.841 | 1.715.055 | 1.289.775 | - | (869.992) | 2.321.317 |
Ricavi teleriscaldamento | - | 18.063 | 238.970 | 232.907 | - | (252.165) | 237.775 |
Ricavi gas | 118.473 | 2.440 | - | 1.426.060 | - | (931.382) | 615.591 |
Ricavi servizio idrico integrato | 423.226 | 4.295 | - | - | - | (4.053) | 423.468 |
Ricavi igiene ambientale | 17 | 742.584 | - | - | - | (7.866) | 734.735 |
Ricavi servizi di costruzione di beni in concessione - IFRIC 12 | 218.710 | 4.928 | 2.208 | - | - | - | 225.846 |
Ricavi altri servizi | 8.967 | 14.773 | 192.367 | 43.601 | 22.028 | (13.727) | 268.009 |
Totale Ricavi per beni e servizi | 902.031 | 840.924 | 2.148.600 | 2.992.343 | 22.028 | (2.079.185) | 4.826.741 |
Di seguito viene descritta la natura e il momento in cui le performance obligation contenute nei contratti con i clienti sono adempiute:
Vendita e distribuzione di energia elettrica e gas e vendita calore ai clienti finali
I contratti di vendita di vettori energetici ai clienti finali ricomprendono corrispettivi che attengono sia alla vendita che alla distribuzione delle relative commodities, individuate come un'unica performance obligation indistinta. Tale obbligazione è adempiuta all'atto dell'erogazione presso il punto di riconsegna o sottostazione di scambio termico.
Tali contratti attengono a forniture a carattere continuativo, che implicano l'adempimento delle relative obbligazioni in una logica over time, dato che il cliente finale beneficia, ripetutamente nel corso del tempo, di singole unità di commodity fra loro omogenee.
I ricavi in oggetto comprendono la stima delle erogazioni effettuate ma non ancora fatturate. Tale stima è fondata sul profilo di consumo storico del cliente, rettificato per riflettere le condizioni atmosferiche o altri fattori che possano influire sui consumi stessi.
In tale contesto, i ricavi del servizio di distribuzione di energia elettrica e gas, fornito mediante le reti del Gruppo a venditori terzi, vengono iscritti sulla base delle tariffe determinate dalle competenti Autorità per riflettere la retribuzione riconosciuta a fronte degli investimenti effettuati, tenendo conto dei meccanismi perequativi previsti. Anch'essi fanno riferimento a prestazioni volte a adempiere le relative obbligazioni su base continuativa, in un'ottica di continuità del servizio erogato propria dei business a rete.
Servizio Idrico Integrato
Analogamente agli altri business a rete sopracitati, i servizi di acquedotto (captazione, potabilizzazione, sollevamento e distribuzione), fognatura e depurazione dei reflui attengono a obbligazioni adempiute nel corso del tempo. Anch'essi vengono iscritti sulla base delle tariffe determinate dalle competenti Autorità per riflettere la retribuzione riconosciuta a fronte degli investimenti effettuati.
Ricavi igiene ambientale
I ricavi generati dalla filiera ambientale attengono essenzialmente:
alla raccolta e all'igiene urbana, in cui le obbligazioni di fare vengono adempiute continuativamente nel corso del tempo sulla base degli affidamenti in essere;
al trattamento dei rifiuti urbani e speciali, incluso il loro smaltimento e valorizzazione. In merito, il Gruppo valuta le relative prestazioni come fornite nel corso del tempo, in particolare con riferimento allo smaltimento continuativo di unità di rifiuti fra loro omogenee, anche nell'ambito delle convenzioni in essere con le competenti autorità.
Si segnala inoltre che in tale contesto sono presenti, in misura residuale, prestazioni fornite puntualmente e attinenti a obbligazioni emergenti ad evento (es. il servizio di sgombero neve).
Ricavi altri servizi
I ricavi ricompresi in tale voce fanno riferimento in particolare:
ai prodotti/servizi collaterali alla vendita di commodities (il c.d. new downstream), distintamente individuati, che riguardano obbligazioni di fare adempiute puntualmente all'atto del trasferimento del prodotto/servizio al cliente;
alle prestazioni attinenti alla gestione dei servizi energetici, incluso il servizio di manutenzione, e alle commesse di efficientamento energetico di impianti e edifici. Entrambe fanno riferimento a obbligazioni adempiute nel corso del tempo. In particolare, i ricavi afferenti alle commesse di efficientamento vengono rilevati secondo lo stato di avanzamento dei lavori su ordinazione, desunto dai costi sostenuti in base al totale dei costi attesi stimati, mediante l'iscrizione di un'attività derivante da contratti con i clienti sino al momento del completo adempimento dell'obbligazione stessa.
NOTA 34_ALTRI PROVENTI
Gli altri proventi ammontano complessivamente a 129.130 migliaia di euro (188.211 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e riguardano contributi, ricavi per titoli energetici e proventi diversi. Nelle tabelle seguenti viene riportato dettaglio delle singole voci.
Contributi
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Contributi c/impianto | 13.741 | 12.697 |
Contributi allacciamento | 10.653 | 10.302 |
Altri contributi | 5.520 | 7.954 |
Totale | 29.914 | 30.953 |
I contributi in conto impianti e i contributi di allacciamento rappresentano la quota di competenza dei contributi calcolata in proporzione alle quote di ammortamento degli impianti a cui si riferiscono.
I contributi allacciamento annoverano le somme ricevute per il collegamento alle reti di distribuzione energia elettrica, idrica, gas e calore del Gruppo.
Ricavi titoli energetici
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Ricavo incentivo ex-Certificati Verdi | 53.442 | 58.143 |
Ricavi Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi) | 28.778 | 55.182 |
Riduzione contributo tariffario per Certificati Bianchi di esercizi precedenti | (33.078) | - |
Totale | 49.142 | 113.325 |
La riduzione del contributo tariffario relativo a Certificati Bianchi di esercizi precedenti origina a fronte del ridimensionamento degli obblighi dell'anno 2020, a cui sono tenuti all'adempimento i distributori di energia elettrica e gas naturale, introdotto dal Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 21 maggio 2021.
Proventi diversi
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Ricavi da contratti di servizio | 2.595 | 3.058 |
Ricavi da affitti attivi e noleggi | 1.608 | 1.495 |
Plusvalenze da alienazione di beni | 2.252 | 978 |
Recuperi assicurativi | 5.105 | 4.767 |
Rimborsi diversi | 7.461 | 4.973 |
Altri ricavi e proventi | 31.053 | 28.662 |
Totale | 50.074 | 43.933 |
COSTI
NOTA 35_COSTI MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI
La voce in oggetto si compone delle seguenti voci:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Acquisto energia elettrica | 441.523 | 299.764 |
Acquisto gas | 1.368.234 | 498.479 |
Acquisto calore | 302 | - |
Acquisto altri combustibili | 168 | - |
Acquisto acqua | 4.282 | 4.458 |
Altre materie prime e materiali magazzino | 112.137 | 93.525 |
Quote di emissione CO2 | 144.200 | 82.527 |
Certificati Bianchi | 728 | 28.761 |
Riduzione obblighi per Certificati Bianchi di esercizi precedenti | (35.806) | - |
Variazione delle rimanenze | (45.273) | 13.987 |
Totale | 1.990.495 | 1.021.501 |
I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci aumentano di 968.994 migliaia di euro. L'incremento dei costi di acquisto di energia elettrica e gas è legato pricipalmente all'aumento dei prezzi delle commodities.
La riduzione degli obblighi per Certificati Bianchi di esercizi precedenti è riferita alla revisione della stima dei costi per l'acquisto di titoli per l'adempimento relativo all'anno 2020, a seguito del ridimensionamento quantitativo degli obblighi introdotto dal Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 21 maggio 2021.
La variazione delle rimanenze è influenzata dagli stoccaggi gas.
NOTA 36_PRESTAZIONI DI SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI
I costi per prestazioni di servizi ammontano a 1.386.547 migliaia di euro (1.261.070 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e sono dettagliati nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Trasporto energia elettrica e oneri sistema elettrico | 471.396 | 510.353 |
Vettoriamento gas | 69.346 | 63.672 |
Vettoriamento calore | - | 110 |
Lavori di terzi, manutenzioni e prestazioni industriali | 377.307 | 273.107 |
Raccolta e smaltimento, spazzamento neve, verde pubblico | 250.008 | 219.755 |
Costi relativi al personale (mensa, formazione, trasferte) | 10.439 | 8.792 |
Consulenze tecniche, amministrative, commerciali e spese pubblicitarie | 82.446 | 68.297 |
Spese legali e notarili | 2.529 | 2.869 |
Assicurazioni | 19.170 | 14.886 |
Spese bancarie | 8.388 | 7.137 |
Spese telefoniche | 5.737 | 6.105 |
Spese per servizi informatici | 47.901 | 44.856 |
Servizi di lettura e bollettazione | 11.653 | 11.404 |
Compensi Collegio Sindacale | 1.118 | 938 |
Altri costi per servizi | 29.109 | 28.789 |
Totale costi per servizi | 1.386.547 | 1.261.070 |
I costi per lavori di terzi riguardano principalmente costi per esercizio e manutenzione di impianti e reti.
Gli "altri costi per servizi" accolgono in via residuale costi per consumi interni, back office, trasporti ed altre prestazioni.
I costi per godimento beni di terzi ammontano a 35.043 migliaia di euro (34.229 migliaia di euro nell'esercizio 2020). La voce comprende principalmente i canoni corrisposti al gestore unico dell'Ambito Genovese e i canoni corrisposti alle società proprietarie degli assets del servizio idrico integrato dei comuni di Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
In via residuale, sono inoltre presenti costi per noleggi a breve termine o in cui l'attività sottostante è di modesto valore, che il gruppo ha deciso di escludere dal perimetro di applicazione dell'IFRS 16.
NOTA 37_ONERI DIVERSI DI GESTIONE
Gli oneri diversi di gestione ammontano a 87.832 migliaia di euro (71.472 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e sono dettagliati nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Spese generali | 24.703 | 14.171 |
Canoni e sovraccanoni di derivazione | 20.550 | 18.911 |
Imposte e tasse | 21.784 | 25.163 |
Minusvalenze da alienazione di beni | 2.059 | 1.975 |
Altri oneri diversi di gestione | 18.736 | 11.252 |
Totale | 87.832 | 71.472 |
Le spese generali ricomprendono fra l'altro contributi di funzionamento ad enti vari e penalità da fornitori di servizi. La voce imposte e tasse afferisce principalmente agli oneri per IMU su impianti e fabbricati del Gruppo ed i canoni per occupazione e ripristino del suolo pubblico.
La voce altri oneri diversi di gestione include rettifiche di costi di competenza di esercizi precedenti.
NOTA 38_COSTI PER LAVORI INTERNI CAPITALIZZATI
I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 43.387 migliaia di euro (38.262 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e riguardano gli incrementi dell'attivo patrimoniale realizzati con risorse e fattori produttivi interni.
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Manodopera capitalizzata | (36.345) | (32.247) |
Materiali di magazzino capitalizzati | (7.042) | (6.015) |
Totale | (43.387) | (38.262) |
NOTA 39_COSTO DEL PERSONALE
I costi per il personale si attestano a 483.489 migliaia di euro (449.341 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e sono così dettagliati:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Retribuzioni lorde | 343.430 | 321.441 |
Oneri sociali | 106.596 | 100.978 |
TFR | 481 | 584 |
Altri benefici a lungo termine dipendenti | 80 | 202 |
Altri costi per il personale | 31.028 | 24.466 |
Compensi amministratori | 1.883 | 1.670 |
Totale | 483.498 | 449.341 |
Si segnala che, come riportato in nota 35, sono stati capitalizzati 36.345 migliaia di euro di costi relativi al personale dipendente.
Gli altri costi del personale comprendono i contributi ai fini assistenziali e ricreativi, il contributo al fondo assistenza sanitaria integrativa, l'assicurazione infortuni extra-lavoro, la quota TFR ed i contributi a carico del datore di lavoro destinati ai fondi pensione integrativi.
La composizione del personale è evidenziata nella tabella seguente.
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Media del periodo | |
Dirigenti | 104 | 101 | 103 |
Quadri | 345 | 318 | 339 |
Impiegati | 3.915 | 3.733 | 3.871 |
Operai | 4.691 | 4.528 | 4.640 |
Totale | 9.055 | 8.680 | 8.953 |
Le principali variazioni dell'organico rispetto al 31 dicembre 2020 sono riconducibili:
all'acquisizione, a marzo 2021, da parte di Iren Ambiente, della società Futura S.p.A. per complessive 28 risorse;
all'acquisizione, ad agosto 2021, da parte di Alfa Solutions (già Studio Alfa) del ramo d'azienda della società SAS - Sviluppo Ambiente e Sicurezza e di Lab231, per complessive 26 risorse;
a Bosch Energy and Building Solutions Italy (ora Iren Energy Solutions), per complessive 156 risorse, acquisita da Iren Smart Solutions a fine novembre 2021;
alla società San Germano, in conseguenza dell'avvio/conclusione di servizi svolti in appalto, anche a carattere stagionale;
alla prosecuzione del piano di ricambio generazionale, con un consistente numero di assunzioni dal mercato del lavoro.
NOTA 40_AMMORTAMENTI
Gli ammortamenti del periodo ammontano a 477.890 migliaia di euro (440.793 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Attività materiali e investimenti immobiliari | 282.321 | 277.181 |
Attività immateriali | 195.569 | 163.612 |
Totale | 477.890 | 440.793 |
Per un maggior dettaglio sugli ammortamenti si rimanda ai prospetti dei movimenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali.
NOTA 41_ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI
La voce si attesta complessivamente a 83.842 migliaia di euro (70.651 migliaia di euro nell'esercizio 2020) ed è dettagliata nella tabella seguente.
migliaia di euro | ||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
Accantonamenti a fondo svalutazione crediti | 53.521 | 61.708 |
Accantonamenti a fondi rischi e ripristino beni di terzi | 21.197 | 32.986 |
Rilascio fondi | (15.620) | (28.504) |
Svalutazioni | 24.744 | 4.461 |
Totale altri accantonamenti netti e svalutazioni | 30.321 | 8.943 |
Totale | 83.842 | 70.651 |
L'accantonamento del periodo è stato effettuato per adeguare la consistenza del fondo svalutazione crediti all'ammontare delle perdite attese sulla base del modello semplificato previsto dal principio IFRS 9, dove per "perdita" si intende il valore attuale di tutti i futuri mancati incassi, opportunamente integrato per tenere conto delle aspettative future ("forward looking information").
L'andamento degli accantonamenti a fondi rischi e ripristino beni di terzi è riferibile alla valutazione di rischi di passività in ambito elettrico ed idrico, oltre che ad onerosità probabili nel settore ambiente, mentre i rilasci fondi del periodo si riferiscono alla revisione di stime di oneri accantonati in precedenti esercizi.
Il dettaglio della consistenza e della movimentazione dei fondi è riportato nel commento della voce "Fondi per rischi e oneri" dello Stato Patrimoniale.
Le svalutazioni si riferiscono principalmente all'impianto di termovalorizzazione di Scarlino (Grosseto) in quanto, a seguito dell'interruzione del processo autorizzativo per l'esercizio dell'impianto, il valore recuperabile dell'asset risulta sostanzialmente nullo.
NOTA 42_GESTIONE FINANZIARIA
Proventi finanziari
I proventi finanziari ammontano a 28.173 migliaia di euro (38.372 migliaia di euro nell'esercizio 2020). Il dettaglio è riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Interessi attivi verso banche | 562 | 600 |
Interessi attivi su crediti/finanziamenti | 2.928 | 5.731 |
Interessi attivi da clienti | 5.238 | 10.190 |
Proventi fair value contratti derivati | 1.068 | 9.413 |
Plusvalenza da cessione di attività finanziarie | 409 | 5.713 |
Altri proventi finanziari | 17.968 | 6.725 |
Totale | 28.173 | 38.372 |
Gli interessi attivi su crediti/finanziamenti si riferiscono principalmente a interessi su crediti maturati sui rapporti di conto corrente tra il Gruppo e il Comune di Torino (1.415 migliaia di euro) e a interessi su finanziamenti concessi a società collegate (767 migliaia di euro).
I proventi da fair value su contratti derivati si riferiscono alla quota non efficacie di strumenti di copertura.
Gli altri proventi finanziari sono costituiti principalmente da proventi per l'estinzione anticipata di passività finanziarie, per l'attualizzazione dei fondi e per la variazione del fair value di strumenti finanziari.
Oneri finanziari
La voce ammonta a 74.553 migliaia di euro (93.702 migliaia di euro nell'esercizio 2020). Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Interessi passivi su mutui | 1.815 | 3.143 |
Interessi passivi su prestiti obbligazionari | 50.386 | 54.703 |
Interessi passivi su c/c bancari | 133 | 116 |
Interessi passivi verso altri | 1.005 | 957 |
Oneri finanziari capitalizzati | (1.874) | (629) |
Oneri da fair value contratti derivati | - | 5.835 |
Oneri realizzati su contratti derivati | 5.848 | 16.100 |
Minusvalenza da cessione di attività finanziarie | 759 | 1.866 |
Interest cost - Benefici ai dipendenti | - | 916 |
Oneri finanziari su passività per leasing | 506 | 696 |
Altri oneri finanziari | 15.975 | 9.999 |
Totale | 74.553 | 93.702 |
Gli interessi su mutui e prestiti obbligazionari comprendono gli oneri relativi alla valutazione al costo ammortizzato.
Gli oneri da fair value su contratti derivati dell'esercizio 2020 accoglievano il riversamento a conto economico della riserva di cash flow hedge relativa ad alcune posizioni di copertura estinte nel corso dell'esercizio.
Gli altri oneri finanziari sono costituiti principalmente da oneri finanziari per l'attualizzazione dei fondi.
NOTA 43_RETTIFICA DI VALORE DI PARTECIPAZIONI
La voce è positiva per 5.782 migliaia di euro (positiva per 2.673 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e si riferisce essenzialmente al provento derivante dall'acquisizione delle attività nette di Nove (4.627 migliaia di euro) e l'effetto della rideterminazione al fair value, alla data di acquisizione del controllo, dell'interessenza di minoranza in Futura (1.305 migliaia di euro).
Nell'esercizio 2020 la voce era positiva per 2.673 migliaia di euro ed era in gran parte costituita dal badwill relativo all'acquisizione di Nord Ovest Servizi.
NOTA 44_RISULTATO DI PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Il risultato di società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto è positivo ed ammonta a 10.294 migliaia di euro (positivo per 6.535 migliaia di euro nell'esercizio 2020). Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 5 "Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto".
NOTA 45_IMPOSTE SUL REDDITO
Le imposte sul reddito dell'esercizio 2021 sono stimate pari a 90.332 migliaia di euro (100.006 migliaia di euro nell'esercizio 2020). Il dettaglio delle imposte è riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Imposte correnti (IRES) | 140.378 | 96.920 |
Imposte correnti (IRAP) | 29.386 | 22.765 |
Imposte correnti (IRES e IRAP) esercizi precedenti | 1.588 | (10.078) |
Imposte anticipate | (36.008) | 2.477 |
Imposte differite | (45.013) | (12.077) |
Totale | 90.332 | 100.006 |
L'aliquota effettiva del Gruppo nell'esercizio 2021 è pari al 21,3% (nell'esercizio 2020 era pari al 27,1%). La variazione dell'aliquota effettiva è stata influenzata, in prevalenza, dall'opzione per il riallineamento dei valori contabili e fiscali di cui all'art. 110 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104.e s.m.i. ("decreto n. 104/20") che ai commi 8 e 8-bis, riconosce alle imprese IAS-adopter e OIC-adopter la possibilità di optare per il riallineamento dei valori fiscali (minori) ai valori iscritti in bilancio (maggiori) relativamente a taluni asset materiali e immateriali dell'attivo patrimoniale (comma 8), nonché dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni immateriali (comma 8-bis).
La norma prevede che sui valori oggetto di riallineamento sia dovuto il pagamento di un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell'IRAP pari al 3 per cento e che l'opzione per il riallineamento si perfezioni tramite l'esercizio della stessa nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019 (l'opzione si è perfezionata nella dichiarazione dei redditi relativa all'esercizio 2020 presentata entro il 30 novembre 2021).
Inoltre, la variazione dell'aliquota effettiva è stata anche influenzata, in minor misura, dall'affrancamento ex art. 176 DPR n. 917/1986, di avviamenti ed altri assets immateriali.
Il totale dei disallineamenti tra valori fiscali e contabili individuato nel bilancio consolidato alla data del 31.12.2020 (data di riferimento) è pari a 128,6 milioni di euro.
L'applicazione della norma contenuta nel decreto 104/20 ha quindi comportato l'iscrizione nell'esercizio 2021 di un provento netto fiscale di 32.371 migliaia di euro derivante dallo storno delle imposte differite precedentemente accantonate per 36.345 miglia di euro e dall'iscrizione dell'imposta sostitutiva per 3.974 migliaia di euro.
Il seguente prospetto evidenzia la composizione del tax rate per l'esercizio 2021 e per l'esercizio 2020.
migliaia di euro | ||||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | ||
Risultato prima delle imposte | 423.802 |
| 369.291 | |
Imposta teorica IRES | 101.712 | 24,0% | 88.630 | 24,0% |
Differenze permanenti | (3.858) | -0,9% | 2.844 | 0,8% |
IRAP | 29.386 | 6,9% | 18.260 | 4,9% |
Imposte relative a precedenti esercizi e altre differenze | (36.908) | -8,7% | (9.728) | -2,6% |
Totale imposte a conto economico | 90.332 | 21,3% | 100.006 | 27,1% |
Il Gruppo ha esercitato l'opzione, ai sensi dell'art. 117 del nuovo Tuir, per il Consolidato fiscale che comporta il trasferimento da parte delle società consolidate delle proprie posizioni debitorie/creditorie IRES verso la Consolidante IREN S.p.A.. Quest'ultima determina l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato.
A fronte del reddito imponibile conseguito e trasferito alla società consolidante, la consolidata si obbliga a riconoscere alla società consolidante "conguagli per imposte" pari alle imposte dovute sul reddito trasferito al netto dei crediti per IRES trasferiti. Le società che partecipano al Consolidato fiscale domestico per l'esercizio 2021, oltre alla Consolidante Iren Spa, sono le seguenti: Iren energia S.p.A., Ireti S.p.A., Territorio e Risorse S.r.l., Iren Acqua S.p.A., Iren Mercato S.p.A., Iren Ambiente S.p.A., Iren Smart Solution S.p.A., Acam Ambiente S.p.A., Acam Acque S.p.A., Maira S.p.A., AMIAT S.p.A. AMIAT V S.p.A., Formaira S.p.A., Alfa Solutions S.p.A., Recos S.p.A., Iren Laboratori S.p.A., IAM Parma S.r.l., IAM Piacenza S.r.l., ASM Vercelli S.p.A., Atena Trading S.r.l., Gia in liquidazione S.r.l., San Germano S.p.A., Rigenera Materiali S.r.l., UHA s.r.l., Uniproject S.r.l. (e incorporata Uniservizi S.r.l.), Manduriambiente Spa, Scarlino Immobiliare S.r.l., Scarlino Energia S.p.A., Picena Depur S.r.l., Iren Ambiente Toscana S.p.A.(già STA S.p.A. e le incorporate UCH H S.r.l. e Scarlino H S.r.l.), TB S.p.A., Produrre Pulito S.r.l., Borgo Ambiente Scarl e le società STA Partecipazioni S.r.l. , Energy side S.r.l. e Biometano Italia S.r.l. estinte nel corso dell'anno.
In particolare, le società della Divisione Ambiente di Unieco, che redigevano il Consolidato fiscale domestico, hanno aderito in corso d'anno a quello del Gruppo Iren ai sensi di quanto previsto dall'articolo 13, comma 4 del Decreto del MEF del 01.03.2018 che contiene le disposizioni attuative del regime di consolidato fiscale. Il comma citato prevede infatti che:
"se nel corso del periodo di durata dell'opzione per la tassazione di gruppo, la consolidante opta congiuntamente con altra società, per la tassazione di gruppo in qualità di controllata, si verifica l'interruzione della tassazione di gruppo relativamente al consolidato in cui aderiva in qualità di consolidante con gli effetti previsti dall'articolo 124 del testo unico".
Tuttavia, ai sensi del successivo comma 5, gli effetti tipici dell'interruzione possono essere evitati se tutte le società che aderivano come consolidate alla tassazione della Divisione Ambiente di Unieco (e quindi tutte le 15 società) optano a loro volta come consolidate per la tassazione di gruppo in capo alla nuova consolidante (Iren S.p.A.), contestualmente alla loro ex consolidante (Unieco Holding Ambiente S.r.l.).
Pertanto, poiché tutte le società della Divisione Ambiente di Unieco hanno optato per l'adesione al consolidato del Gruppo Iren, il consolidato fiscale della Divisione Ambiente di Unieco non ha subito un'interruzione vera e propria ma bensì è confluita senza soluzione di continuità nel consolidato fiscale del Gruppo Iren.
Il seguente prospetto mostra la rilevazione delle imposte anticipate e differite e degli effetti conseguenti.
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Imposte anticipate |
|
|
Fondi non rilevanti fiscalmente | 175.109 | 145.874 |
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 186.327 | 179.971 |
Contributi di allacciamento | 4.390 | 16.769 |
Strumenti derivati | 54.696 | 22.109 |
Perdite fiscali riportabili + ACE | 3.375 | 2.786 |
Altro | 3.675 | 5.259 |
Totale | 427.572 | 372.768 |
Imposte differite |
| |
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 128.147 | 192.371 |
Fondo svalutazione crediti | 440 | 440 |
Altri fondi | 5.024 | 553 |
Altro | 49.386 | 15.952 |
Totale | 182.997 | 209.317 |
Totale imposte anticipate/differite nette | 244.575 | 163.451 |
Variazione totale | 81.123 | 7.665 |
di cui: |
| |
a Patrimonio Netto | (1.113) | |
a Conto economico | 80.922 | |
per variazione area consolidamento | 1.315 |
NOTA 46_RISULTATO NETTO DA ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE
Non presente nell'esercizio 2021 e nell'esercizio 2020
NOTA 47_UTILE (PERDITA) DEL PERIODO ATTRIBUIBILE ALLE MINORANZE
L'utile di terzi, pari a 30.382 migliaia di euro (30.113 migliaia di euro nell'esercizio 2020), si riferisce alla quota di pertinenza degli azionisti di minoranza delle società consolidate integralmente, ma non possedute al 100% dal Gruppo.
NOTA 48_UTILE (PERDITA) PER AZIONE
Ai fini del calcolo dell'utile base e diluito per azione si segnala che il numero delle azioni dell'esercizio 2021 rappresenta la media ponderata delle azioni in circolazione nel periodo di riferimento sulla base di quanto previsto dallo IAS 33 § 20. La società non ha emesso strumenti finanziari che hanno una potenzialità di diluizione delle azioni ordinarie, pertanto l'utile per azione diluito è uguale all'utile per azione base.
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Utile (perdita) netto (migliaia di euro) | 303.088 | 239.172 |
Numero medio ponderato di azioni in circolazione durante l'esercizio (migliaia) | 1.283.304 | 1.291.894 |
Utile (perdita) per azione base (euro) | 0,24 | 0,19 |
NOTA 49_ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Le altre componenti di conto economico complessivo sono positive per 4.261 migliaia di euro (positive per 12.788 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e comprendono altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate a conto economico e altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate a conto economico.
Le altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate a conto economico si riferiscono:
alla quota efficace delle variazioni di fair value di strumenti di copertura di flussi finanziari, positiva per 7.646 migliaia di euro, che si riferisce ai derivati stipulati come copertura della variazione dei tassi di interesse e ai derivati stipulati come copertura della variazione dei prezzi delle commodities (per il Gruppo si tratta di gas);
alla quota degli altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto, positiva per 19 migliaia di euro, che si riferisce alle variazioni di fair value di strumenti di copertura di flussi finanziari di società collegate;
alla variazione della riserva di traduzione, positiva per 752 migliaia di euro, dovuta alla modifica del tasso di cambio utilizzato per la conversione dei saldi di bilancio di collegate che redigono il bilancio in valuta diversa dall'euro
all'effetto fiscale delle altre componenti di conto economico complessivo, per 1.505 migliaia di euro.
Le altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate a conto economico si riferiscono:
alle perdite attuariali nette relative ai piani per dipendenti a benefici definiti per 3.046 migliaia di euro;
alla quota degli utili attuariali delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto relative ai piani per dipendenti a benefici definiti, per 3 migliaia di euro;
all'effetto fiscale delle altre componenti di conto economico complessivo, per 392 migliaia di euro.
Garanzie e passività potenziali
Le garanzie prestate riguardano:
Fideiussioni ed altre garanzie per impegni propri per 741.391 migliaia di euro (793.583 migliaia di euro al 31 dicembre 2020); le voci più significative si riferiscono a fideiussioni ed impegni a favore di:
Agenzia delle Entrate per 129.795 migliaia di euro a fronte della richiesta di rimborso del credito IVA;
ARPAE per 59.433 migliaia di euro a fronte del conferimento rifiuti e della gestione operativa e post-mortem di impianti soggetti ad A.I.A.;
Provincia Torino/Città Metropolitana per 58.204 migliaia di euro a fronte del conferimento rifiuti e della gestione post-mortem degli impianti soggetti ad A.I.A.;
Unieco per 46.000 migliaia di euro a garanzia dell'acquisizione della "divisione Ambiente Unieco";
ATO-R per 44.335 migliaia di euro come garanzie definitive per la procedura di acquisizione di AMIAT/TRM;
GME per 29.718 migliaia di euro a garanzia del contratto di adesione al mercato energetico;
CONSIP per 51.022 migliaia di euro principalmente per contratti fornitura di energia elettrica;
Comune Città di Torino per 31.557 migliaia di euro garanzie definitive per la procedura di acquisizione di AMIAT/TRM;
Ministero dell'Ambiente per 23.422 migliaia di euro per autorizzazioni diverse;
Agenzie delle Dogane per euro 21.166 migliaia di euro a garanzia del regolare versamento dell'imposte erariali e addizionali comunali e provinciali sui consumi di energia elettrica ed accise gas;
Provincia di La Spezia per 21.545 migliaia di euro per conferimento rifiuti e gestione impianti;
ATERSIR per 19.066 migliaia di euro per convenzioni e gare in corso relative al Servizio Idrico Integrato e al Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani;
Provincia di Parma per 17.136 migliaia di euro a garanzia autorizzazioni impianti vari;
Regione Puglia per 12.444 a garanzia autorizzazioni discariche ed impianti;
SNAM Rete Gas per 7.270 migliaia di euro a garanzia dei contratti dispacciamento gas e codici di rete;
Consorzio di Bacino Basso Novarese per 6.989 migliaia di euro a garanzia dell'affidamento della raccolta e smaltimento rifiuti urbani;
Terna per 5.810 migliaia di euro a garanzia dei contratti di dispacciamento in immissione ed in prelievo ed a garanzia della convenzione per il servizio di trasporto energia elettrica;
Rimateria per 6.108 migliaia di euro a garanzia affidamento per fidejussioni;
SETA Spa per 5.850 migliaia di euro a garanzia della regolare esecuzione dell'attività post-mortem per la discarica Chivasso 0;
Provincia di Savona per 6.912 migliaia di euro a garanzia gestione impianti.
Garanzie prestate per conto di società controllate e collegate per 265.746 migliaia di euro, principalmente a garanzia affidamenti bancari e contratti commerciali/Parent Company Guarantee per conto Iren Mercato Spa.
Si segnala che gli importi più rilevanti, relativi alle garanzie prestate per conto di società collegate, attengono alla società collegata Sinergie Italiane in liquidazione e in particolare riguardano garanzie per affidamenti bancari e patronage per 10.999 migliaia di euro (23.999 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). I liquidatori hanno condotto a termine i principali contratti di approvvigionamento e dal 30 settembre 2021 è cessata l'attività di acquisto del gas da Gazprom e seguente rivendita alle commercial companies (soci o loro controllate) tra i quali Iren Mercato e nel contempo stanno proseguendo le attività per lo svincolo finale delle garanzie residue.
IMPEGNI
Impegni assunti verso fornitori
Nel corso dello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo ha sottoscritto contratti per l'acquisto di una specifica quantità di commodity e di quote di emissione CO2 ad una certa data futura, aventi le caratteristiche di uso proprio e quindi rientranti nella c.d. "own use exemption" prevista dall'IFRS 9.
Tali impegni sono rappresentati da:
contratti di acquisto gas metano a prezzo fisso, per un controvalore di 203,2 milioni di euro;
contratti di acquisto gas metano a prezzo indicizzato, per un quantitativo previsionale di 262,5 milioni di metri cubi;
contratti di acquisto energia elettrica, per un controvalore di 9,1 milioni di euro;
contratti di acquisto di quote di emissione CO2, per un controvalore di 109,3 milioni di euro.
Impegni nei confronti di F2i
Relativamente alla controllata Iren Acqua (già Mediterranea delle Acque), si segnala l'esistenza di un impegno all'interno dell'Accordo quadro con il Socio F2i rete idrica S.p.A. che prevede al paragrafo 15 un obbligo di indennizzo da parte di Ireti in caso di passività, perdite o danni subiti da F2i o da Iren Acqua stessa o dalle sue partecipate, derivanti da non veridicità o non correttezza delle dichiarazioni espresse nell'accordo stesso.
PASSIVITA' POTENZIALI
Informativa su Processo Verbale di Constatazione del 26 luglio 2019 notificato a Iren Mercato S.p.A.
Il 20 febbraio 2019, l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale della Liguria ha avviato una verifica fiscale, per i periodi di imposta 2013 e 2014, nei confronti della società Iren Mercato S.p.A. conclusasi con la notifica del Processo Verbale di Constatazione (PVC) del 26 luglio 2019: la verifica ha avuto, principalmente, ad oggetto i rapporti commerciali intercorsi tra la società e la partecipata Sinergie Italiane, in attuazione del contratto di acquisto di gas naturale sottoscritto in data 20 marzo 2013.
L'Ufficio con il citato PVC, ha contestato alla società, ai fini IRES e IRAP, l'indebita deduzione, in violazione dell'art. 109 del Tuir, di parte del prezzo del gas corrisposto a Sinergie Italiane (per la parte costituita, appunto, dal mark-up applicato da quest'ultima sul proprio prezzo di acquisto del gas naturale), per un totale di euro 4.274.009 per l'anno 2013 e di euro 3.748.010 per l'anno 2014.
L'Ufficio nel PVC ha altresì contestato l'indebita detrazione (in violazione dell'art. 19, comma 1, del D.p.r. n. 633/1972) dell'IVA (applicata con aliquota del 10%) corrisposta dalla società in relazione alle fatture emesse da Sinergie Italiane.
In relazione alle operazioni oggetto di contestazione, Iren Mercato ha prodotto, nel corso della verifica, memorie con le quali sono stati forniti ampi chiarimenti circa la natura dei rapporti commerciali intercorrenti tra le due società.
Inoltre, la società - pur nella convinzione della legittimità del proprio operato e al solo fine di beneficiare della causa di non punibilità penale introdotta dall'art. 39, comma 1, del D.L. n. 124/2019 - in data 6 febbraio 2020, ha effettuato il c.d. ravvedimento operoso (in relazione al Rilievo Mark-up) per le annualità 2015, 2016 e 2017, mediante la presentazione delle dichiarazioni integrative e contestuale versamento di imposte, interessi e sanzioni.
Ad oggi, l'Ufficio non ha ancora notificato alla società alcun avviso di accertamento.
Avuto riguardo ai suddetti rilievi, nel corso del 2020 sono stati tuttavia notificati in relazione all'anno d'imposta 2015 un invito a fornire dati e notizie rilevanti e successivamente un invito al contradditorio che non ha prodotto definizione alcuna. In data 23 marzo 2021 è stato quindi notificato in relazione a questa annualità un avviso di accertamento IVA in cui è contestata la fatturazione del mark-up sulla fornitura da Sinergie Italiane avvenuta in regime di reverse charge. Parimenti, il 17 dicembre 2021 è stato notificato un atto di contestazione per IVA anno d'imposta 2016 in cui è replicato il medesimo rilievo mark-up già contestato per il 2015.
Il rischio connesso ai rilievi dell'Agenzia non ha dato luogo ad accantonamenti nel presente bilancio essendo stimato come "potenziale" in applicazione dei principi contabili internazionali, ritenendo sussistenti una serie di circostanze di fatto e di considerazioni in punto di diritto a conforto del legittimo operato della società.
Il rischio connesso alla possibilità di non ottenere il rimborso degli importi versati per il ravvedimento dei periodi d'imposta 2015, 2016 e 2017, invece, è stimato come "probabile", e si è pertanto proceduto ad appostare un accantonamento quale svalutazione del credito rilevato in relazione alle somme accertate per effettuare il suindicato ravvedimento.
Iren Mercato S.p.A. / Azienda Sanitaria Locale Roma 1
E' pendente dinanzi al Tribunale di Roma, un procedimento attivato con atto di citazione del 10 Aprile 2020 dalla ASL ROMA 1 nei confronti di Iren Mercato e gli altri soggetti appartenenti al RTI allora costituito, ciascuno in proprio e nelle rispettive qualità nel RTI, e finalizzato all'accertamento dell'indebita percezione del corrispettivo per il servizio di erogazione di acqua calda sanitaria e vapore per il periodo dal 1 luglio 2007 al 28 febbraio 2017, contestando la non corretta applicazione della tariffa, e alla conseguente ripetizione della somma; parte attorea ha quantificato tale importo in 8 milioni di euro.
A seguito di nomina del CTU da parte del Giudizio, le operazioni peritali sono state avviate, e l'udienza per la precisazione delle conclusioni è stata fissata al 13 marzo 2023.
Il rischio di soccombenza è stato cautelativamente stimato come possibile, stante l'incertezza correlata ad operazioni peritali aventi ad oggetto prestazioni caratterizzate da elevato tecnicismo e concluse ormai da molti anni.
Informativa per settori di attività
In ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 8, si forniscono di seguito le informazioni per aree di business, che si basano sulla struttura direzionale e sul sistema di reporting interno del Gruppo.
Per la natura dell'attività svolta dalle società del Gruppo la ripartizione per area geografica non è rilevante.
I settori di attività nei quali il Gruppo opera sono:
Reti (Reti di distribuzione dell'energia elettrica, Reti distribuzione del gas, Servizio Idrico Integrato)
Ambiente (Raccolta e Smaltimento rifiuti)
Energia (Produzione Idroelettrica e da altre fonti rinnovabili, Cogenerazione elettrica e calore, Reti di Teleriscaldamento, Produzione termoelettrica, Illuminazione Pubblica, Servizi di global service, servizi di efficienza energetica)
Mercato (Vendita energia elettrica, gas, calore)
Altri servizi (Laboratori, Telecomunicazioni ed altri minori).
Tali segmenti operativi sono presentati in accordo all'IFRS 8 che richiede di basare l'informativa di settore sugli elementi che il management utilizza nel prendere le proprie decisioni operative e strategiche.
Ai fini di una corretta lettura dei risultati economici relativi alle singole attività, si precisa che i ricavi ed i costi riferiti alle attività comuni sono stati interamente allocati sui business, in base all'utilizzo effettivo dei servizi forniti oppure in base a driver tecnico-economici.
L'informativa di settore che segue non contiene l'informativa secondaria di settore per area geografica data la sostanziale univocità territoriale in cui il Gruppo opera prevalentemente.
Nei prospetti seguenti vengono esposti il capitale investito netto per settore di attività comparato ai valori al 31 dicembre 2020 e il conto economico (fino al risultato operativo) del corrente anno per settore di attività, raffrontato ai dati dell'esercizio 2020 rideterminati.
Si segnala che non vi sono ricavi provenienti da operazioni con un singolo cliente pari o superiori al 10% dei ricavi complessivi.
Negli schemi di analisi settoriale di seguito riportati vengono presentate le seguenti grandezze:
Capitale investito netto (CIN): determinato dalla somma algebrica dell'Attivo immobilizzato, delle Altre attività (passività) non correnti, del Capitale circolante netto, delle Attività (passività) per imposte differite, dei Fondi rischi e benefici ai dipendenti e delle Attività (passività) destinate a essere cedute.
Indebitamento finanziario netto: determinato dalla somma delle Passività finanziarie non correnti al netto delle Attività finanziarie non correnti e delle Passività Finanziarie correnti al netto delle Attività finanziarie correnti e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
Capitale Circolante Netto (CCN): determinato dalla somma algebrica delle Attività e Passività derivanti da contratti con i clienti correnti e non correnti, dei Crediti commerciali correnti e non correnti, delle Rimanenze, delle Attività e i Debiti per imposte correnti, dei Crediti vari e altre attività correnti, dei Debiti commerciali e dei Debiti vari e altre passività correnti.
Capitale immobilizzato: determinato dalla somma di Immobili, impianti e macchinari, Investimenti immobiliari, Attività immateriali a vita definita, Avviamento, Partecipazioni contabilizzate con il metodo del Patrimonio Netto e Altre partecipazioni.
Margine operativo lordo: determinato dalla somma del Risultato prima delle imposte, del Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, della Rettifica di valore di partecipazioni, dei Proventi e Oneri finanziari e degli Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni.
Risultato operativo: determinato dalla somma del Risultato prima delle imposte, del Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, della Rettifica di valore di partecipazioni e dei Proventi e Oneri finanziari.
Situazione patrimoniale riclassificata per settori di attività al 31 dicembre 2021
milioni di euro | |||||||
Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Non allocabili | Totale | |
Capitale immobilizzato | 3.132 | 1.277 | 2.108 | 252 | 26 | 226 | 7.021 |
Capitale circolante netto | (60) | 91 | 29 | (286) | 3 | - | (223) |
Altre attività e passività non correnti | (606) | (198) | (125) | (16) | 3 | - | (942) |
Capitale investito netto (CIN) | 2.466 | 1.170 | 2.012 | -50 | 32 | 226 | 5.856 |
Patrimonio netto |
|
|
| 2.951 | |||
Indebitamento finanziario netto |
|
|
| 2.906 | |||
Mezzi propri ed indebitamento finanziario netto |
|
|
|
|
|
| 5.856 |
Situazione patrimoniale riclassificata per settori di attività al 31 dicembre 2020 rideterminata
milioni di euro | |||||||
Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Non allocabili | Totale | |
Capitale immobilizzato | 2.980 | 1.241 | 1.953 | 202 | 35 | 177 | 6.588 |
Capitale circolante netto | (102) | 63 | 20 | 58 | 2 | - | 42 |
Altre attività e passività non correnti | (601) | (213) | (86) | (18) | 1 | - | (917) |
Capitale investito netto (CIN) | 2.277 | 1.091 | 1.887 | 242 | 38 | 177 | 5.713 |
Patrimonio netto |
|
|
| 2.765 | |||
Indebitamento finanziario netto |
|
|
| 2.948 | |||
Mezzi propri ed indebitamento finanziario netto |
|
|
|
|
|
| 5.713 |
Conto Economico per settori di attività dell'esercizio 2021
milioni di euro | |||||||
Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Non allocabili | Totale | |
Totali ricavi e proventi | 991 | 916 | 2.280 | 3.071 | 26 | (2.328) | 4.956 |
Totale costi operativi | (608) | (689) | (1.982) | (2.967) | (22) | 2.328 | (3.940) |
Margine Operativo Lordo | 383 | 227 | 298 | 104 | 4 | - | 1.016 |
Amm.ti, acc.ti netti e svalutazioni | (195) | (135) | (140) | (90) | (2) | - | (562) |
Risultato operativo | 188 | 92 | 158 | 14 | 2 | - | 454 |
Conto Economico per settori di attività dell'esercizio 2020 rideterminato
milioni di euro | |||||||
Reti | Ambiente | Energia | Mercato | Altri servizi | Non allocabili | Totale | |
Totali ricavi e proventi | 1.041 | 765 | 1.145 | 2.085 | 25 | (1.335) | 3.726 |
Totale costi operativi | (665) | (592) | (917) | (1.938) | (22) | 1.335 | (2.799) |
Margine Operativo Lordo | 376 | 173 | 228 | 147 | 3 | - | 927 |
Amm.ti, acc.ti netti e svalutazioni | (190) | (123) | (117) | (80) | (2) | - | (512) |
Risultato operativo | 186 | 50 | 111 | 67 | 1 | - | 415 |
Allegati al bilancio consolidato
ELENCO DELLE IMPRESE CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
ELENCO DELLE IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO
ELENCO DELLE IMPRESE COLLEGATE
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE
DATI DI BILANCIO DELLE PRINCIPALI SOCIETA' CONSOLIDATE INTEGRALMENTE, A CONTROLLO CONGIUNTO E COLLEGATE
RICONCILIAZIONE PROSPETTI DI BILANCIO IAS/IFRS CON I PROSPETTI DI BILANCIO RICLASSIFICATI (Comunicazione Consob n. 6064293 del 26 luglio 2006)
ELENCO CONTRIBUTI DI CUI AL DECRETO LEGGE 34/2019 ART. 35
PROSPETTO IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE
DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
CORRISPETTIVI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE
ELENCO DELLE IMPRESE CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
Società | Sede | Val. | Capitale | % | Società partecipante |
Iren Ambiente S.p.A. | Piacenza | Euro | 63.622.002 | 100,00 | Iren |
Iren Energia S.p.A. | Torino | Euro | 918.767.148 | 100,00 | Iren |
Iren Mercato S.p.A. | Genova | Euro | 61.356.220 | 100,00 | Iren |
Ireti S.p.A. | Genova | Euro | 196.832.103 | 100,00 | Iren |
Acam Acque S.p.A. | La Spezia | Euro | 24.260.050 | 100,00 | Ireti |
Acam Ambiente S.p.A. | La Spezia | Euro | 3.000.000 | 100,00 | Iren Ambiente |
AMIAT S.p.A. | Torino | Euro | 46.326.462 | 80,00 | AMIAT V |
AMIAT V S.p.A. | Torino | Euro | 1.000.000 | 93,06 | Iren Ambiente |
ASM Vercelli S.p.A. | Vercelli | Euro | 120.812.720 | 59,97 | Ireti |
Asti Energia e Calore S.p.A. | Asti | Euro | 120.000 | 62,00 | Iren Energia |
Atena Trading S.r.l. | Vercelli | Euro | 556.000 | 100,00 | ASM Vercelli |
Bonifica Autocisterne S.r.l. | Piacenza | Euro | 595.000 | 51,00 | Iren Ambiente |
Borgo Ambiente S.c.a.r.l. | Reggio Emilia | Euro | 100.000 | 51,00 | UHA |
Bosch Energy and Building Solutions Italy S.r.l. | Milano | Euro | 4.510.000 | 100,00 | Iren Smart Solutions |
Consorzio GPO | Reggio Emilia | Euro | 20.197.260 | 62,35 | Ireti |
Formaira S.r.l. | San Damiano Macra (CN) | Euro | 40.000 | 100,00 | Maira |
Futura S.p.A. | Grosseto | Euro | 7.000.000 | 40,00 | Iren Ambiente Toscana |
| 20,00 | Iren Ambiente | |||
I. Blu S.r.l. | Pasian di Prato (UD) | Euro | 9.001.000 | 80,00 | Iren Ambiente |
Iren Acqua S.p.A. | Genova | Euro | 19.203.420 | 60,00 | Ireti |
Iren Acqua Tigullio S.p.A. | Chiavari (GE) | Euro | 979.000 | 66,55 | Iren Acqua |
Iren Ambiente Parma S.r.l. | Parma | Euro | 4.000.000 | 100,00 | Iren Ambiente |
Iren Ambiente Piacenza S.r.l. | Piacenza | Euro | 4.000.000 | 100,00 | Iren Ambiente |
Iren Ambiente Toscana S.p.A. | Firenze | Euro | 15.934.370 | 64,71 | UHA |
|
| 35,29 | Iren Ambiente | ||
Iren Laboratori S.p.A. | Genova | Euro | 2.000.000 | 90,89 | Ireti |
Iren Smart Solutions S.p.A. | Reggio Emilia | Euro | 2.596.721 | 60,00 | Iren Energia |
|
| 20,00 | Iren Ambiente | ||
|
| 20,00 | Iren Mercato | ||
LAB 231 S.r.l. | Parma | Euro | 10.000 | 100,00 | Studio Alfa |
Maira S.p.A. | San Damiano Macra (CN) | Euro | 596.442 | 66,23 | Iren Energia |
Manduriambiente S.p.A. | Manduria (TA) | Euro | 4.111.820 | 95,28 | UHA |
Nord Ovest Servizi S.p.A. | Torino | Euro | 7.800.000 | 45,00 | Ireti |
|
| 30,00 | Amiat | ||
Picena Depur S.r.l. | Ascoli Piceno | Euro | 46.000 | 100,00 | UHA |
Produrre Pulito S.r.l. | Sesto Fiorentino (FI) | Euro | 25.721 | 100,00 | Iren Ambiente Toscana |
ReCos S.p.A. | La Spezia | Euro | 1.000.000 | 99,51 | Iren Ambiente |
Rigenera Materiali S.r.l. | Genova | Euro | 3.000.000 | 100,00 | Iren Ambiente |
Salerno Energia Vendite S.p.A. | Salerno | Euro | 3.312.060 | 50,00 | Iren Mercato |
San Germano S.p.A. | Torino | Euro | 1.425.000 | 100,00 | Iren Ambiente |
Scarlino Energia S.p.A. | Scarlino (GR) | Euro | 1.000.000 | 89,54 | Iren Ambiente Toscana |
Scarlino Immobiliare S.r.l. | Firenze | Euro | 10.000 | 100,00 | Iren Ambiente Toscana |
SidIren S.r.l. | Salerno | Euro | 29.910.000 | 100,00 | Salerno Energia Vendite |
Studio Alfa S.p.A. | Reggio Emilia | Euro | 100.000 | 86,00 | Iren Smart Solutions |
TB S.p.A. | Firenze | Euro | 2.220.000 | 90,09 | Iren Ambiente Toscana |
Territorio e Risorse S.r.l. | Torino | Euro | 2.510.000 | 65,00 | Iren Ambiente |
|
| 35,00 | ASM Vercelli | ||
TRM S.p.A. | Torino | Euro | 86.794.220 | 80,00 | Iren Ambiente |
Unieco Holding Ambiente (UHA) S.r.l. | Reggio Emilia | Euro | 49.324.031 | 100,00 | Iren Ambiente |
Uniproject S.r.l. | Maltignano (AP) | Euro | 91.800 | 100,00 | Iren Ambiente |
ELENCO DELLE IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO
Società | Sede | Valuta | Capitale | % | Società partecipante |
Acque Potabili S.p.A. | Torino | Euro | 7.633.096 | 47,546 | Ireti |
ELENCO DELLE IMPRESE COLLEGATE
Società | Sede | Valuta | Capitale | % | Società partecipante |
A2A Alfa S.r.l. (1) | Milano | Euro | 100.000 | 30,00 | Iren Mercato |
Acos S.p.A. | Novi Ligure | Euro | 17.075.864 | 25,00 | Ireti |
Acos Energia S.p.A. | Novi Ligure | Euro | 150.000 | 25,00 | Iren Mercato |
Acquaenna S.c.p.a. | Enna | Euro | 3.000.000 | 48,50 | Ireti |
Aguas de San Pedro S.A. de C.V. | S.Pedro Sula (Honduras) | Lempiras | 159.900 | 39,34 | Ireti |
Aiga S.p.A. (1) | Ventimiglia | Euro | 104.000 | 49,00 | Ireti |
Amat S.p.A. (1) | Imperia | Euro | 5.435.372 | 48,00 | Ireti |
Amter S.p.A. | Cogoleto (GE) | Euro | 404.263 | 49,00 | Iren Acqua |
ASA S.p.A. | Livorno | Euro | 28.613.406 | 40,00 | Ireti |
Asa S.c.p.a. | Castel Maggiore (BO) | Euro | 1.820.000 | 49,00 | Iren Ambiente |
Astea S.p.A. | Recanati (MC) | Euro | 76.115.676 | 21,32 | Consorzio GPO |
Asti Servizi Pubblici S.p.A. | Asti | Euro | 7.540.270 | 45,00 | Nord Ovest Servizi |
Barricalla S.p.A. | Torino | Euro | 2.066.000 | 35,00 | Iren Ambiente |
BI Energia S.r.l. | Reggio Emilia | Euro | 100.000 | 47,50 | Iren Energia |
Centro Corsi S.r.l. | Reggio Emilia | Euro | 12.000 | 33,00 | Studio Alfa |
CSA S.p.A. (1) | Terranuova Bracciolini (AR) | Euro | 1.369.502 | 47,97 | Iren Ambiente Toscana |
CSAI S.p.A. | Terranuova Bracciolini (AR) | Euro | 1.610.511 | 40,32 | Iren Ambiente Toscana |
Fata Morgana S.p.A. (2) | Reggio Calabria | Euro | 2.225.694 | 25,00 | Ireti |
Fin Gas S.r.l. | Milano | Euro | 10.000 | 50,00 | Iren Mercato |
Fratello Sole Energie Solidali Impresa Sociale S.r.l. | Genova | Euro | 350.000 | 40,00 | Iren Energia |
G.A.I.A. S.p.A. | Asti | Euro | 5.539.700 | 45,00 | Iren Ambiente |
Global Service Parma S.c.a.r.l. (1) | Parma | Euro | 20.000 | 30,00 | Ireti |
Iniziative Ambientali S.r.l. | Novellara (RE) | Euro | 100.000 | 40,00 | Iren Ambiente |
Mondo Acqua S.p.A. | Mondovì (CN) | Euro | 1.100.000 | 38,50 | Ireti |
Piana Ambiente S.p.A. (2) | Gioia Tauro | Euro | 1.719.322 | 25,00 | Ireti |
Rimateria S.p.A. (3) | Piombino (LI) | Euro | 4.589.273 | 30,00 | Iren Ambiente |
SEI Toscana S.r.l. | Siena | Euro | 44.272.566 | 30,96 | Iren Ambiente Toscana |
|
| 24,90 | Sienambiente SpA | ||
Seta S.p.A. | Torino | Euro | 12.378.237 | 48,85 | Iren Ambiente |
Sienambiente S.p.A. | Siena | Euro | 2.866.575 | 40,00 | Iren Ambiente Toscana |
Sinergie Italiane S.r.l. (1) | Milano | Euro | 1.000.000 | 30,94 | Iren Mercato |
STU Reggiane S.p.A. | Reggio Emilia | Euro | 12.222.580 | 30,00 | Iren Smart Solutions |
Tirana Acque S.c. a r.l. (1) | Genova | Euro | 95.000 | 50,00 | Ireti |
Valle Dora Energia S.r.l. | Torino | Euro | 537.582 | 49,00 | Iren Energia |
(1) Società in liquidazione | |
(2) Società in liquidazione classificata nelle attività destinate a cessare | |
(3) Società fallita |
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE
Società | Sede | Valuta | Capitale | % | Società partecipante |
Acque Potabili Siciliane S.p.A. (1) | Palermo | Euro | 5.000.000 | 9,83 | Iren Acqua |
Aeroporto di Reggio Emilia S.p.A. | Reggio Emilia | Euro | 2.177.871 | 0,11 | Studio Alfa |
AISA S.p.A. | Arezzo | Euro | 3.867.640 | 3,00 | Iren Ambiente Toscana |
AISA Impianti S.p.A. | Arezzo | Euro | 6.650.000 | 3,00 | Iren Ambiente Toscana |
Alpen 2.0 S.r.l. | Torino | Euro | 70.000 | 14,29 | Maira |
ATO2ACQUE S.c.a.r.l. | Biella | Euro | 48.000 | 16,67 | ASM Vercelli |
Aurora S.r.l. | S. Martino in Rio (RE) | Euro | 514.176 | 0,10 | Studio Alfa |
Autostrade Centro Padane S.p.A. | Cremona | Euro | 30.000.000 | 1,46 | Ireti |
C.R.P.A. S.p.A. | Reggio Emilia | Euro | 2.201.350 | 2,27 | Ireti |
CIDIU Servizi S.p.A. | Collegno (TO) | Euro | 10.000.000 | 17,90 | Amiat |
Consorzio CIM 4.0 s.c.a.r.l. | Torino | Euro | 232.000 | 4,30 | Iren |
CCC-Consorzio cooperative costruzioni | Bologna | Euro | 15.637.899 | 0,06 | UHA |
Consorzio Integra | Bologna | Euro | 42.548.492 | 0,02 | UHA |
Consorzio Topix | Torino | Euro | 1.600.000 | 0,30 | Iren Energia |
Enerbrain S.r.l. | Torino | Euro | 28.181 | 10,00 | Iren Smart Solutions |
Environment Park S.p.A. | Torino | Euro | 11.406.780 | 3,39 | Iren Energia |
|
| 7,41 | AMIAT | ||
I-TES S.r.l. | Torino | Euro | 10.204 | 2,00 | Iren Energia |
Genera S.c.a.r.l. | Ascoli Piceno | Euro | 1.390.361 | 1,00 | Uniproject |
L.E.A.P. S.c. a r.l. | Piacenza | Euro | 180.000 | 8,30 | Iren Ambiente |
Obiettivo ValdArno Srl in liquidazione | Montevarchi AR | Euro | 800.000 | 1,50 | Iren Ambiente Toscana |
Parma Servizi Integrati S.c. a r.l. | Parma | Euro | 20.000 | 11,00 | Iren Smart Solutions |
Reggio Emilia Innovazione S.c. a r.l. in liquidazione (2) | Reggio Emilia | Euro | 871.956 | 0,99 | Iren Ambiente |
Re Mat Srl | Torino | Euro | 57.750 | 9,09 | Iren Ambiente |
Serchio Verde Ambiente S.p.a. in liquidazione (2) | Castelnuovo di Garfagnana (LU) | Euro | 1.128.950 | 5,93 | Iren Ambiente Toscana |
Società di Biotecnologie S.p.A. | Torino | Euro | 536.000 | 2,93 | Iren Smart Solutions |
Stadio Albaro S.p.A. in liquidazione (2) | Genova | Euro | 1.230.000 | 2,00 | Iren Mercato |
T.I.C.A.S.S. S.c. a r.l. | Genova | Euro | 136.000 | 2,94 | Ireti |
Valdisieve S.c. a r.l. | Firenze | Euro | 1.400.000 | 0,96 | Iren Ambiente Toscana |
DATI DI BILANCIO DELLE PRINCIPALI SOCIETA' CONSOLIDATE INTEGRALMENTE, A CONTROLLO CONGIUNTO E COLLEGATE
Società consolidate integralmente
Società | Valuta | Totale Attivo | Patrimonio netto | Totale Ricavi | Risultato |
Iren Ambiente S.p.A. | Euro | 976.986.853 | 261.494.544 | 37.771.144 | 29.037.579 |
Iren Energia S.p.A. | Euro | 2.499.028.012 | 1.322.475.547 | 2.026.288.014 | 135.201.871 |
Iren Mercato S.p.A. | Euro | 1.261.509.840 | 162.068.827 | 2.976.259.257 | 11.439.074 |
Ireti S.p.A. | Euro | 2.717.815.534 | 1.187.498.402 | 531.296.907 | 106.647.457 |
Acam Acque S.p.A. | Euro | 282.364.122 | 36.258.673 | 82.583.654 | 3.295.158 |
Acam Ambiente S.p.A. | Euro | 56.113.285 | (372.720) | 53.683.966 | (5.414.556) |
Alfa Solutions S.p.A. (già Studio Alfa S.p.A.) | Euro | 24.562.324 | 5.105.268 | 23.645.495 | 1.693.495 |
AMIAT S.p.A. | Euro | 242.178.235 | 94.947.471 | 211.202.755 | 15.839.538 |
AMIAT V S.p.A. | Euro | 50.961.248 | 46.277.199 | 14.546.557 | |
ASM Vercelli S.p.A. | Euro | 170.721.406 | 134.932.865 | 37.862.891 | 5.188.215 |
Asti Energia e Calore S.p.A. | Euro | 4.116.074 | 718.334 | 1.302.086 | 203.501 |
Atena Trading S.r.l. | Euro | 19.963.418 | 8.852.144 | 44.886.235 | 730.606 |
Bonifica Autocisterne S.r.l. | Euro | 1.472.860 | 1.095.447 | 1.504.295 | 269.082 |
Borgo Ambiente Soc. Cons. a r.l. | Euro | 126.654 | 100.000 | 546.311 | - |
Bosch Energy and Building Solutions Italy S.r.l. | Euro | 52.999.596 | 5.734.520 | 38.454.074 | (9.691.872) |
Consorzio GPO | Euro | 22.837.080 | 22.808.179 | - | 229.374 |
Formaira S.r.l. | Euro | 213.582 | 37.982 | 88.803 | (876) |
Futura S.p.A. | Euro | 49.888.946 | 6.682.440 | 7.329.571 | (2.995.873) |
Iblu S.r.l. | Euro | 61.466.585 | 16.248.654 | 50.603.713 | 2.182.311 |
Iren Acqua S.p.A. | Euro | 716.095.325 | 477.295.454 | 209.175.952 | 36.687.096 |
Iren Acqua Tigullio S.p.A. | Euro | 48.554.474 | 19.346.937 | 25.052.721 | 824.237 |
Iren Ambiente Parma S.p.A | Euro | 3.999.068 | 3.983.390 | - | (25.526) |
Iren Ambiente Piacenza S.p.A. | Euro | 3.995.201 | 3.983.285 | - | (25.631) |
Iren Laboratori S.p.A. | Euro | 14.072.441 | 7.619.417 | 15.309.342 | 2.008.570 |
Iren Smart Solutions S.p.A. | Euro | 346.069.604 | 42.187.892 | 183.597.726 | 13.868.208 |
LAB 231 S.r.l. | Euro | 187.254 | 121.155 | 254.889 | 83.288 |
Maira S.p.A. | Euro | 9.269.073 | 8.007.907 | 1.315.891 | 98.856 |
Manduriambiente S.p.A. | Euro | 39.273.110 | 9.647.547 | 20.103.261 | 1.714.111 |
Nord Ovest Servizi S.p.A. | Euro | 18.587.924 | 18.491.500 | 5.094 | 347.792 |
Picena Depur S.r.l. | Euro | 11.404.302 | (902.473) | 1.788.294 | (1.337.341) |
Produrre Pulito S.r.l. | Euro | 4.268.050 | 784.784 | 2.228.714 | 710.267 |
ReCos S.p.A. | Euro | 36.270.096 | 5.388.428 | 10.725.213 | (1.029.039) |
Rigenera Materiali S.r.l. | Euro | 5.421.255 | 2.789.694 | - | (167.089) |
Salerno Energia Vendite S.p.A. | Euro | 87.236.001 | 8.389.185 | 90.080.785 | (187.713) |
San Germano S.p.A. | Euro | 60.456.760 | 7.057.770 | 69.256.510 | 516.991 |
Scarlino Energia S.p.A. | Euro | 56.041.080 | 12.454.500 | 14.642.615 | (20.352.702) |
Scarlino Immobiliare S.r.l. | Euro | 3.931.257 | 1.276.732 | 314.000 | 89.095 |
Sidiren S.r.l. | Euro | 48.720.285 | 30.186.860 | 14.221.141 | 278.147 |
Iren Ambiente Toscana S.p.A. (già STA S.p.A.) | Euro | 41.468.367 | (606.584) | 7.669.561 | (20.347.094) |
TB S.p.A. | Euro | 12.011.605 | 7.676.718 | 4.487.860 | 686.419 |
Territorio e Risorse S.r.l. | Euro | 20.633.611 | 2.669.612 | 1.933.433 | (786.534) |
TRM S.p.A. | Euro | 424.372.007 | 106.731.781 | 137.681.361 | 48.116.495 |
UHA S.r.l. | Euro | 44.179.100 | 34.079.039 | 32.428.051 | (16.999.136) |
UNIPROJECT S.r.l. | Euro | 14.097.152 | 5.038.381 | 4.327.121 | 172.398 |
Società a controllo congiunto (joint ventures)
Società | Valuta | Totale Attivo | Patrimonio netto | Totale Ricavi | Risultato |
Acque Potabili S.p.A. | Euro | 48.702.000 | 17.380.000 | 894.000 | (3.042.000) |
Società collegate
A2A Alfa S.r.l. (1) | Euro | 226.358 | 721 | 13.573 | (6.367) |
Acos Energia S.p.A. (1) | Euro | 9.544.794 | 4.990.948 | 17.641.520 | 1.055.157 |
Acos S.p.A. (1) | Euro | 167.349.884 | 63.169.812 | 76.812.121 | 4.642.125 |
Acquaenna S.c.p.a. (1) | Euro | 103.927.831 | 8.131.029 | 26.471.675 | 431.987 |
Aguas de San Pedro (1) | Lempiras | 1.611.495.363 | 971.509.910 | 985.405.452 | 92.245.313 |
Aiga S.p.A. (1) | Euro | 5.190.379 | (1.190.849) | 2.640.105 | (230.828) |
Amat S.p.A. (1) | Euro | 35.812.818 | (9.043.069) | 8.047.497 | (10.925.052) |
Amter S.p.A. (1) | Euro | 13.937.372 | 2.338.103 | 5.481.822 | 268.310 |
ASA S.c.p.a. | Euro | 18.877.373 | 2.442.485 | 3.016.540 | - |
ASA S.p.A. (1) | Euro | 339.143.776 | 86.569.330 | 111.900.268 | 4.319.237 |
ASTEA S.p.A. (1) | Euro | 193.670.334 | 110.430.227 | 48.191.685 | 4.565.140 |
Asti Servzizi Pubblici S.p.A. (1) | Euro | 57.925.688 | 13.386.785 | 39.026.205 | 1.375.956 |
Barricalla S.p.A. | Euro | 38.781.636 | 6.661.666 | 20.131.626 | 3.586.054 |
BI Energia S.r.l. (1) | Euro | 8.071.215 | 982.006 | 346.609 | (414.527) |
Centro Corsi srl | Euro | 138.673 | 26.330 | 147.702 | 9.873 |
CSA Centro Servizi Ambientali S.p.A. in liq. | Euro | 1.384.488 | 1.269.760 | 25.720 | - |
CSAI - Centro Servizi Ambientali Impianti S.p.A. | Euro | 55.029.492 | 2.659.510 | 15.015.588 | (133.500) |
Fin Gas S.r.l. | Euro | 11.793.732 | 11.793.610 | - | (26.643) |
Fratello Sole Energie Solidali Impresa Sociale S.r.l. (1) | Euro | 22.103.264 | 239.821 | 3.311.648 | (102.770) |
G.A.I.A. S.p.A. (1) | Euro | 46.392.959 | 18.901.972 | 19.524.670 | 76.355 |
Global Service Parma (1) | Euro | 2.925.030 | 20.000 | 69.420 | - |
Iniziative Ambientali S.r.l. (1) | Euro | 5.730.402 | 1.219.288 | - | 36.160 |
Mondo Acqua (1) | Euro | 12.151.968 | 1.935.225 | 4.728.586 | 206.865 |
SEI Toscana S.r.l. | Euro | 186.136.318 | 25.313.356 | 184.072.410 | (7.947.227) |
Seta S.p.A (1) | Euro | 26.327.136 | 15.444.797 | 34.859.299 | 1.998.832 |
Sienambiente S.p.A | Euro | 66.077.853 | 24.678.254 | 25.459.751 | 1.151.925 |
Sinergie Italiane S.r.l. (in liquidazione) (2) | Euro | 56.505.544 | (18.675.058) | 205.342.810 | (18.850.756) |
STU Reggiane S.p.A. (1) | Euro | 25.724.173 | 15.465.346 | 1.626.010 | 25.931 |
Valle Dora Energia S.r.l. (1) | Euro | 25.681.001 | 2.029.310 | 2.055.382 | (463.105) |
(1) dati al 31.12.2020 | |||||
(2) dati al 30.09.2021 |
RICONCILIAZIONE PROSPETTI DI BILANCIO IAS/IFRS CON I PROSPETTI DI BILANCIO RICLASSIFICATI (Comunicazione Consob n. 6064293 del 26 luglio 2006)
migliaia di euro | |||
SP IAS/IFRS | SP RICLASSIFICATO | ||
Attività materiali | 3.937.586 | Attività materiali | 3.937.586 |
Investimenti immobiliari | 2.456 | Investimenti immobiliari | 2.456 |
Attività immateriali | 2.646.864 | Attività immateriali | 2.646.864 |
Avviamento | 208.089 | Avviamento | 208.089 |
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 217.339 | Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 217.339 |
Altre partecipazioni | 8.469 | Altre partecipazioni | 8.469 |
Totale (A) | 7.020.803 | Attivo Immobilizzato (A) | 7.020.803 |
Altre attività non correnti | 37.167 | Altre attività non correnti | 37.167 |
Debiti vari e altre passività non correnti | (495.809) | Debiti vari e altre passività non correnti | (495.809) |
Totale (B) | (458.642) | Altre attività (Passività) non correnti (B) | (458.642) |
Rimanenze | 111.812 | Rimanenze | 111.812 |
Attività derivanti da contratti con i clienti non correnti | 77.262 | Attività derivanti da contratti con i clienti non correnti | 77.262 |
Attività derivanti da contratti con i clienti correnti | 46.391 | Attività derivanti da contratti con i clienti correnti | 46.391 |
Crediti commerciali non correnti | 20.824 | Crediti commerciali non correnti | 20.824 |
Crediti commerciali | 1.063.926 | Crediti commerciali | 1.063.926 |
Crediti per imposte correnti | 7.114 | Crediti per imposte correnti | 7.114 |
Crediti vari e altre attività correnti | 385.061 | Crediti vari e altre attività correnti | 385.061 |
Debiti commerciali | (1.523.705) | Debiti commerciali | (1.523.705) |
Passività derivanti da contratti con i clienti | (89.262) | Passività derivanti da contratti con i clienti | (89.262) |
Debiti vari e altre passività correnti | (261.057) | Debiti vari e altre passività correnti | (273.250) |
Debiti per imposte correnti | (48.674) | Debiti per imposte correnti | (48.674) |
Totale (C) | (210.308) | Capitale circolante netto (C) | (222.501) |
Attività per imposte anticipate | 427.572 | Attività per imposte anticipate | 427.572 |
Passività per imposte differite | (182.997) | Passività per imposte differite | (182.997) |
Totale (D) | 244.575 | Attività (Passività) per imposte differite (D) | 244.575 |
Benefici ai dipendenti | (105.601) | Benefici ai dipendenti | (105.601) |
Fondi per rischi ed oneri | (422.989) | Fondi per rischi ed oneri | (422.989) |
Fondi per rischi ed oneri quota corrente | (212.501) | Fondi per rischi ed oneri quota corrente | (200.308) |
Totale (E) | (741.091) | Fondi e Benefici ai dipendenti (E) | (728.898) |
Attività destinate ad essere cedute | 1.144 | Attività destinate ad essere cedute | 1.144 |
Passività correlate ad attività destinate ad essere cedute | - | Passività correlate ad attività destinate ad essere cedute | - |
Totale (F) | 1.144 | Attività (Passività) destinate a essere cedute (F) | 1.144 |
| Capitale investito netto (G=A+B+C+D+E+F) | 5.856.481 | |
|
| ||
Patrimonio Netto (H) | 2.950.660 | Patrimonio Netto (H) | 2.950.660 |
|
| ||
Attività finanziarie non correnti | (131.766) | Attività finanziarie non correnti | (131.766) |
Passività finanziarie non correnti | 3.549.612 | Passività finanziarie non correnti | 3.549.612 |
Totale (I) | 3.417.846 | Indeb. finanziario a medio e lungo termine (I) | 3.417.846 |
|
| ||
Attività finanziarie correnti | (372.724) | Attività finanziarie correnti | (774.624) |
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (606.888) | Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (606.888) |
Passività finanziarie correnti | 467.587 | Passività finanziarie correnti | 467.587 |
Totale (L) | (512.025) | Indeb. finanziario a breve termine (L) | (512.025) |
|
| ||
| Indebitamento finanziario netto (M=I+L) | 2.905.821 | |
|
| ||
| Mezzi propri e indeb. finanziario netto (H+M) | 5.856.481 |
ELENCO CONTRIBUTI DI CUI AL DECRETO LEGGE 34/2019 ART. 35
ACAM ACQUE
Soggetto erogante | Tipologia contributo | Importo in euro | |
Comune della Spezia (SP) | Contributi conto impianti | 486.292 | |
Comune della Spezia (SP) | Contributi conto impianti | 295.940 | |
Comune della Spezia (SP) | Contributi conto impianti | 625.622 | |
Provincia della Spezia (SP) | Contributi conto impianti | 91.499 | |
Comune di Portovenere (SP) | Contributi conto impianti | 212.877 | |
Comune della Spezia (SP) | Contributi conto impianti | 52.456 | |
ASM | |||
Soggetto erogante | Tipologia contributo | Importo in euro | |
A.T.O. N.2 Piemonte | Contributi c/impianti | 154.000 |
IREN ACQUA | ||
Soggetto erogante | Tipologia contributo | Importo in euro |
Città Metropolitana di Genova | Contributi c/impianti | 953.820 |
Città Metropolitana di Genova | Contributi c/impianti | 115.109 |
IREN AMBIENTE | |||
Soggetto erogante | Tipologia contributo | Importo in euro | |
Atersir | Contrbuto Lfa | 36.967 | |
IRETI | |||
Soggetto erogante | Tipologia contributo | Importo in euro | |
Anas | Estendimento rete | 495.480 | |
Autorità sistema portuale | Estendimento rete | 72.850 | |
Azienda ASL | Estendimento rete | 30.100 | |
Comune di Casalgrande | Estendimento rete | 28.600 | |
Ente Ambito Mantova | Estendimento rete | 199.943 | |
REGIONE EMILIA ROMAGNA | Estendimento rete | 16.735 | |
REGIONE EMILIA ROMAGNA | Contributi c/impianti | 288.239 | |
Ente ATO Astigiano | Contributi c/impianti | 30.000 |
PROSPETTO IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE ESERCIZIO 2021
differenze | |||||
iniziale | formazione | Var area consolid. | riversa- mento | residuo | |
|
|
|
|
|
|
Imposte anticipate |
|
|
|
|
|
Fondi non rilevanti fiscalmente | 565.033 | 297.797 | 3.726 | 187.370 | 679.187 |
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 719.005 | 145.257 | - | 125.615 | 738.648 |
Contributi di allacciamento | 197.964 | 358 | - | 54.941 | 143.381 |
Strumenti derivati | 93.577 | 153.624 | - | 46.329 | 200.872 |
Perdite fiscali riportabili + ACE | 5.623 | 4.265 | - | 1.685 | 8.203 |
Altro | 60.771 | 41.022 | 5.916 | 62.317 | 45.392 |
Totale imponibili/imposte anticipate | 1.641.973 | 642.323 | 9.642 | 478.257 | 1.815.682 |
|
|
|
|
| |
Imposte differite |
|
|
|
|
|
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 748.249 | 11.769 | 1.848 | 382.359 | 379.507 |
Fondo svalutazione crediti | 6.621 | 57 | - | 1 | 6.677 |
Altri fondi | 2.638 | 30.000 | - | 14.368 | 18.270 |
Altro | 53.637 | 164.559 | 2.880 | 54.296 | 166.779 |
Totale imponibile/imposte differite | 811.145 | 206.384 | 4.727 | 451.024 | 571.233 |
|
|
|
|
| |
Imposte anticipate (differite) nette | 830.828 | 435.939 | 4.915 | 27.233 | 1.244.449 |
PROSPETTO IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE ESERCIZIO 2020
differenze | |||||
iniziale | formazione | Var area consolid. | riversa- mento | residuo | |
|
|
|
|
|
|
Imposte anticipate |
|
|
|
|
|
Fondi non rilevanti fiscalmente | 571.917 | 154.793 | 27.414 | 189.091 | 565.033 |
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 556.950 | 192.079 | 10.301 | 40.324 | 719.005 |
Contributi di allacciamento | 337.810 | 2.758 | - | 142.604 | 197.964 |
Strumenti derivati | 124.540 | 18.803 | - | 49.766 | 93.577 |
Perdite fiscali riportabili + ACE | 18.746 | 1.746 | 4.623 | 19.492 | 5.623 |
Altro | 47.784 | 41.231 | 696 | 28.940 | 60.771 |
Totale imponibili/imposte anticipate | 1.657.747 | 411.410 | 43.034 | 470.217 | 1.641.973 |
|
|
|
|
| |
Imposte differite |
|
|
|
|
|
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 749.455 | 8.437 | 36.460 | 46.102 | 748.249 |
Fondo svalutazione crediti | 6.624 | - | - | 3 | 6.621 |
Altri fondi | 2.536 | 183 | - | 81 | 2.638 |
Altro | 54.576 | 19.505 | 157 | 20.601 | 53.637 |
Totale imponibile/imposte differite | 813.191 | 28.125 | 36.616 | 66.787 | 811.145 |
|
|
|
|
| |
Imposte anticipate (differite) nette | 844.556 | 383.285 | 6.417 | 403.430 | 830.828 |
migliaia di euro | |||||
imposte | |||||
Var area consolid. | imposte | imposte | IRES | IRAP | totale |
| a c/eco | a PN |
|
|
|
859 | 28.428 | (52) | 147.092 | 28.017 | 175.109 |
- | 6.355 | - | 165.831 | 20.496 | 186.327 |
- | (12.379) | - | 3.666 | 724 | 4.390 |
- | (2.032) | 34.619 | 48.132 | 6.564 | 54.696 |
- | 589 | - | 3.375 | - | 3.375 |
1.668 | (3.714) | 461 | 2.400 | 1.275 | 3.675 |
2.527 | 17.247 | 35.029 | 370.496 | 57.076 | 427.572 |
522 | (64.746) | - | 108.249 | 19.898 | 128.147 |
- | - | - | 428 | 12 | 440 |
- | 4.471 | - | 4.331 | 694 | 5.024 |
691 | (3.400) | 36.142 | 42.870 | 6.516 | 49.386 |
1.213 | (63.674) | 36.142 | 155.877 | 27.121 | 182.997 |
1.315 | 80.922 | (1.113) | 214.619 | 29.955 | 244.575 |
migliaia di euro | |||||
imposte | |||||
Var area consolid. | imposte | imposte | IRES | IRAP | totale |
| a c/eco | a PN |
|
|
|
7.731 | (2.789) | 347 | 132.148 | 13.726 | 145.874 |
2.905 | 44.674 | - | 164.025 | 15.946 | 179.971 |
- | (31.794) | - | 15.946 | 823 | 16.769 |
- | (2.173) | (6.425) | 21.498 | 611 | 22.109 |
1.110 | (3.443) | - | 2.786 | - | 2.786 |
326 | 705 | 895 | 3.383 | 1.876 | 5.259 |
12.072 | 5.180 | (5.183) | 339.786 | 32.982 | 372.768 |
10.233 | (10.556) | ‐ | 164.243 | 28.129 | 192.371 |
‐ | (1) | ‐ | 440 | - | 440 |
- | 22 | 5 | 460 | 93 | 553 |
38 | 6.113 | 934 | 15.051 | 901 | 15.952 |
10.271 | (4.422) | 939 | 180.194 | 29.123 | 209.317 |
1.801 | 9.602 | (6.122) | 159.592 | 3.860 | 163.451 |
DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
migliaia di euro | |||||
| Crediti Commerciali | Crediti Finanziari | Crediti di altra natura | Debiti Commerciali | Debiti Finanziari |
SOCI PARTI CORRELATE |
|
|
| ||
Comune Genova | 570 | - | - | 9 | - |
Comune Parma | 13.867 | - | - | 843 | - |
Comune Piacenza | 251 | - | - | 1.300 | - |
Comune Reggio Emilia | 4.231 | - | - | 994 | - |
Comune Torino | 103.254 | 42.369 | - | 3.616 | 3.140 |
Finanziaria Sviluppo Utilities | 16 | - | 41 | - | - |
JOINT VENTURES |
|
|
| ||
Acque Potabili | 114 | - | - | (2) | - |
SOCIETA' COLLEGATE |
|
|
| ||
ACOS | 12 | 5.581 | - | - | - |
ACOS Energia | 2 | - | - | - | - |
Acquaenna | 70 | 4.175 | - | - | - |
Aguas de San Pedro | 1 | 133 | - | - | - |
AIGA | 207 | 95 | - | 85 | - |
AMAT | 29 | - | - | - | - |
AMTER | 7.305 | 131 | - | 162 | - |
ASA | 209 | - | - | - | - |
ASA Livorno | 860 | - | - | 6 | - |
ASTEA | 8 | 512 | - | 1 | - |
Asti Servizi Pubblici | 101 | - | - | 20 | - |
Barricalla | 537 | - | - | 4.135 | - |
BI Energia | 12 | 786 | - | - | - |
Centro Corsi | - | 40 | - | 17 | - |
CSAI | 443 | - | - | 3.019 | 151 |
CSP - Innovazione nelle ICT | - | - | - | 46 | - |
Fratello Sole Energie Solidali | 674 | - | - | - | - |
GAIA | 429 | - | - | 842 | - |
Global Service Parma | (4) | - | - | 45 | - |
Iniziative Ambientali | 8 | - | - | - | - |
Mondo Acqua | 41 | - | - | - | - |
Piana Ambiente in liquidazione | 70 | - | - | - | - |
SEI Toscana | 3.067 | 2.709 | - | 10 | 460 |
SETA | 2.483 | - | - | 204 | - |
Sienambiente | 149 | - | - | - | - |
Sinergie Italiane in liquidazione | 14 | 9.409 | - | - | - |
STU Reggiane | (26) | 456 | - | 275 | - |
Valle Dora Energia | 12 | 22.725 | - | 3.650 | - |
ALTRE PARTI CORRELATE |
|
|
| ||
Controllate Comune di Torino | 1.701 | - | 769 | 1.025 | - |
Controllate Comune di Genova | 1.315 | - | - | 223 | 1 |
Controllate Comune di Parma | 451 | - | - | 1.173 | - |
Controllate Comune di Piacenza | 69 | - | - | 571 | - |
Controllate Comune di Reggio Emilia | 346 | - | - | 60 | - |
Altre | 43 | - | - | - | - |
TOTALE | 142.941 | 89.121 | 810 | 22.329 | 3.752 |
I saldi riportati nelle colonne "Crediti Commerciali" e "Crediti finanziari" sono indicati al lordo dell'eventuale fondo svalutazione
migliaia di euro | |||||
| Debiti di altra natura | Ricavi e proventi | Costi e altri oneri | Proventi finanziari | Oneri finanziari |
SOCI PARTI CORRELATE |
|
|
| ||
Comune Genova | - | 1.682 | 7.961 | - | - |
Comune Parma | - | 35.224 | 1.174 | - | - |
Comune Piacenza | - | 18.849 | 1.797 | - | - |
Comune Reggio Emilia | - | 35.239 | 465 | - | - |
Comune Torino | - | 214.647 | 6.068 | 1.415 | - |
Finanziaria Sviluppo Utilities | - | - | - | - | - |
JOINT VENTURES |
|
|
| ||
Acque Potabili | - | 48 | (229) | - | - |
SOCIETA' COLLEGATE |
|
|
| ||
ACOS | - | 34 | - | - | - |
ACOS Energia | - | 3 | 59 | - | - |
Acquaenna | - | 130 | - | 68 | - |
Aguas de San Pedro | - | 1 | - | - | - |
AIGA | - | 9 | - | - | - |
AMAT | - | 11 | - | - | - |
AMTER | (2) | 4.320 | 360 | - | 1 |
ASA | 45 | 318 | - | - | - |
ASA Livorno | - | 223 | 76 | - | - |
ASTEA | - | 7 | 7 | - | - |
Asti Servizi Pubblici | - | 1.378 | 55 | - | - |
Barricalla | 1 | 855 | 2.831 | - | - |
BI Energia | - | 3 | - | 27 | - |
Centro Corsi | - | - | 26 | - | - |
CSAI | - | 1.635 | 5.332 | - | 2 |
CSP - Innovazione nelle ICT | (8) | 1 | 94 | - | 200 |
Fratello Sole Energie Solidali | 101 | 924 | - | - | - |
GAIA | - | 1.246 | 5.191 | - | - |
Global Service Parma | - | (32) | - | - | - |
Iniziative Ambientali | - | 6 | - | - | - |
Mondo Acqua | - | 268 | - | - | - |
Piana Ambiente in liquidazione | - | - | - | - | - |
SEI Toscana | - | 5.281 | - | 34 | 20 |
SETA | - | 11.535 | 781 | - | - |
Sienambiente | - | 146 | - | - | - |
Sinergie Italiane in liquidazione | - | 7.801 | 54.799 | - | - |
STU Reggiane | - | 67 | 250 | 11 | - |
Valle Dora Energia | - | 490 | 3.735 | 626 | - |
ALTRE PARTI CORRELATE |
|
|
| ||
Controllate Comune di Torino | (18) | 4.826 | 4.626 | - | 7 |
Controllate Comune di Genova | - | 2.833 | 1.111 | 3 | - |
Controllate Comune di Parma | 126 | 1.812 | 3.311 | (5) | 1 |
Controllate Comune di Piacenza | - | 256 | 1.143 | - | - |
Controllate Comune di Reggio Emilia | - | 890 | 6.909 | - | - |
Altre | - | 192 | - | - | - |
TOTALE | 245 | 353.158 | 107.932 | 2.179 | 231 |
CORRISPETTIVI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE
Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di attuazione del D.Lgs. 58/1998, i corrispettivi di competenza dell'esercizio spettanti alla KPMG S.p.A. sono così sintetizzabili:
migliaia di euro | ||||
Servizi di revisione legale | Servizi diversi dalla revisione legale | Totale | ||
| Servizi finalizzati all'emissione di un'attestazione | Altri servizi | ||
Iren S.p.A. | 238 | 127 | - | 365 |
Controllate dirette e indirette di Iren S.p.A. | 1.152 | 116 | - | 1.268 |
Totale Gruppo Iren | 1.390 | 243 | - | 1.633 |
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato, e Anna Tanganelli, Direttore Amministrazione Finanza Controllo e M&A e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Iren S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'esercizio 2021.
Si attesta, inoltre, che:
2.1 il bilancio consolidato:
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
29 marzo 2022
BILANCIO SEPARATO E NOTE ILLUSTRATIVE
AL 31 DICEMBRE 2020
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA
Importi in euro | |||||
| Note | 31.12.2021 | di cui parti | 31.12.2020 | di cui parti |
ATTIVITA' |
|
|
| ||
Immobili impianti e macchinari | (1) | 166.969.021 |
| 159.328.186 |
|
Attività immateriali a vita definita | (2) | 79.953.672 |
| 69.706.149 |
|
Investimenti immobiliari |
| - |
| - |
|
Partecipazioni in imprese controllate, joint venture e collegate | (3) | 2.564.031.856 |
| 2.564.031.856 |
|
Altre partecipazioni | (4) | 150.000 |
| 100.000 |
|
Attività finanziarie non correnti | (5) | 2.499.027.889 | 2.472.238.796 | 2.225.873.362 | 2.201.369.269 |
Altre attività non correnti | (6) | 1.662.322 | 41.520 | 1.831.926 | 41.520 |
Attività per imposte anticipate | (7) | 8.460.181 |
| 11.035.376 |
|
Totale attività non correnti |
| 5.320.254.941 | 2.472.280.316 | 5.031.906.855 | 2.201.410.789 |
Rimanenze | (8) | 3.954.348 |
| 4.022.987 |
|
Crediti commerciali | (9) | 107.802.796 | 107.296.078 | 90.698.750 | 90.534.715 |
Attività per imposte correnti | (10) | 59.923 |
| 927.034 |
|
Crediti vari e altre attività correnti | (11) | 117.194.736 | 58.308.049 | 123.259.215 | 38.531.019 |
Attività finanziarie correnti | (12) | 70.632.654 | 40.299.610 | 74.097.463 | 69.134.178 |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (13) | 430.162.174 |
| 745.110.781 |
|
Attività possedute per la vendita | (14) | - |
| 240.000 |
|
Totale attività correnti |
| 729.806.631 | 205.903.737 | 1.038.356.230 | 198.199.912 |
TOTALE ATTIVITA' |
| 6.050.061.572 | 2.678.184.053 | 6.070.263.085 | 2.399.610.702 |
Importi in euro | |||||
| Note | 31.12.2021 | di cui parti | 31.12.2020 | di cui parti |
PATRIMONIO NETTO |
|
|
| ||
Capitale sociale |
| 1.300.931.377 |
| 1.300.931.377 |
|
Riserve e Utili (Perdite) a nuovo |
| 551.548.320 |
| 460.912.293 |
|
Risultato netto del periodo |
| 218.850.794 |
| 210.063.020 |
|
TOTALE PATRIMONIO NETTO | (15) | 2.071.330.491 |
| 1.971.906.690 |
|
PASSIVITA' |
|
|
| ||
Passività finanziarie non correnti | (16) | 3.278.813.634 |
| 3.490.489.308 |
|
Benefici ai dipendenti | (17) | 17.997.003 |
| 18.484.829 |
|
Fondi per rischi ed oneri | (18) | 6.694.033 |
| 12.400.174 |
|
Passività per imposte differite | (19) | 942.831 |
| 945.186 |
|
Debiti vari e altre passività non correnti | (20) | 1.474.768 | 230 | 9.809.608 | 8.498.580 |
Totale passività non correnti |
| 3.305.922.269 | 230 | 3.532.129.105 | 8.498.580 |
Passività finanziarie correnti | (21) | 464.708.167 | 69.347.888 | 306.937.086 | 72.853.189 |
Debiti commerciali | (22) | 87.672.308 | 6.416.892 | 89.834.218 | 5.489.914 |
Debiti vari e altre passività correnti | (23) | 82.337.054 | 54.074.519 | 167.856.201 | 142.047.746 |
Debiti per imposte correnti | (24) | 31.708.637 |
| - |
|
Fondi per rischi ed oneri quota corrente | (25) | 6.382.646 |
| 1.599.785 |
|
Passività correlate ad attività possedute per la vendita |
| - |
| - |
|
Totale passività correnti |
| 672.808.812 | 129.839.299 | 566.227.290 | 220.390.849 |
TOTALE PASSIVITA' |
| 3.978.731.081 | 129.839.529 | 4.098.356.395 | 228.889.429 |
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
| 6.050.061.572 | 129.839.529 | 6.070.263.085 | 228.889.429 |
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO
Importi in euro | |||||
| Note | Esercizio 2021 | di cui parti | Esercizio 2020 | di cui parti |
Ricavi |
|
|
| ||
Ricavi per beni e servizi | (26) | 235.752.785 | 234.816.613 | 218.968.009 | 218.080.314 |
Altri proventi | (27) | 11.566.759 | 9.599.174 | 12.963.956 | 10.741.969 |
Totale ricavi |
| 247.319.544 | 244.415.787 | 231.931.965 | 228.822.282 |
Costi operativi |
|
|
| ||
Costi materie prime sussidiarie di consumo e merci | (28) | (7.370.458) | (24.488) | (12.312.604) | (10.250) |
Prestazioni di servizi e godimento beni di terzi | (29) | (137.851.832) | (17.716.358) | (128.802.431) | (16.782.096) |
Oneri diversi di gestione | (30) | (11.008.313) | (1.342.617) | (9.156.866) | (2.156.202) |
Costi per lavori interni capitalizzati | (31) | 4.901.842 |
| 4.966.137 |
|
Costo del personale | (32) | (77.093.283) |
| (73.684.541) |
|
Totale costi operativi |
| (228.422.044) | (19.083.463) | (218.990.305) | (18.948.548) |
MARGINE OPERATIVO LORDO |
| 18.897.500 |
| 12.941.660 |
|
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni |
|
|
| ||
Ammortamenti | (33) | (36.266.835) |
| (31.356.116) |
|
Accantonamenti al fondo svalutazione crediti | (34) | - |
| - |
|
Altri accantonamenti e svalutazioni | (34) | (72.642) |
| 96.022 |
|
Totale ammortamenti, accantonamenti |
| (36.339.477) |
| (31.260.094) |
|
RISULTATO OPERATIVO |
| (17.441.977) |
| (18.318.434) |
|
Gestione finanziaria | (35) |
|
| ||
Proventi finanziari |
| 288.829.589 | 286.369.950 | 290.010.960 | 285.687.927 |
Oneri finanziari |
| (53.598.164) | (60.685) | (65.834.043) | (73.226) |
Totale gestione finanziaria |
| 235.231.425 | 286.309.265 | 224.176.917 | 285.614.701 |
Rettifica di valore di partecipazioni | (36) | - |
| - |
|
Risultato prima delle imposte |
| 217.789.448 |
| 205.858.483 |
|
Imposte sul reddito | (37) | 1.061.346 |
| 4.204.537 |
|
Risultato netto delle attività in continuità |
| 218.850.794 |
| 210.063.020 |
|
Risultato netto da attività operative cessate |
| - |
| - |
|
Risultato netto del periodo |
| 218.850.794 |
| 210.063.020 |
|
PROSPETTO DELLE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Importi in euro | |||
| Note | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
Utile/(perdita) del periodo (A) |
| 218.850.794 | 210.063.020 |
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno |
|
| |
successivamente riclassificate a Conto Economico | (38) |
| |
- quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari |
| 8.732.205 | (232.243) |
- variazioni di fair value delle attività finanziarie |
|
| |
Effetto fiscale delle altre componenti di conto economico complessivo |
| (2.095.729) | 55.738 |
|
| ||
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate a Conto Economico, al netto dell'effetto fiscale (B1) |
| 6.636.476 | (176.505) |
|
| ||
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno |
|
| |
successivamente riclassificate a Conto Economico |
|
| |
- utili (perdite) attuariali piani per dipendenti a benefici definiti (IAS19) |
| (169.872) | (1.369.220) |
Effetto fiscale delle altre componenti di conto economico complessivo |
| 40.769 | 328.613 |
|
| ||
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate a Conto Economico, al netto dell'effetto fiscale (B2) |
| (129.103) | (1.040.607) |
|
| ||
Totale Utile/(perdita) complessiva (A)+(B1)+(B2) |
| 225.358.167 | 208.845.908 |
prospetto delle variazioni delle voci di patrimonio netto
| Capitale sociale | Riserva sovrap. Emissione azioni | Riserva legale |
31/12/2019 | 1.300.931 | 133.019 | 64.642 |
Operazioni con i soci |
|
| |
Dividendi agli azionisti |
|
| |
Utile non distribuito |
| 12.071 | |
Acquisto azioni proprie |
|
| |
Altri movimenti |
|
| |
Totale operazioni con i soci | - | - | 12.071 |
Conto economico complessivo rilevato nel periodo |
|
| |
Utile netto del periodo |
|
| |
Altre componenti di Conto Economico complessivo |
|
| |
Totale conto economico complessivo rilevato nel periodo |
|
| |
31.12.2020 | 1.300.931 | 133.019 | 76.713 |
31.12.2020 | 1.300.931 | 133.019 | 76.713 |
Operazioni con i soci |
|
| |
Dividendi agli azionisti |
|
| |
Utile non distribuito |
| 10.503 | |
Acquisto azioni proprie |
|
| |
Altri movimenti |
|
| |
Totale operazioni con i soci | - | - | 10.503 |
Conto economico complessivo rilevato nel periodo |
|
| |
Utile netto del periodo |
|
| |
Altre componenti di Conto Economico complessivo |
|
| |
Totale conto economico complessivo rilevato nel periodo |
|
| |
31.12.2021 | 1.300.931 | 133.019 | 87.216 |
migliaia di euro | ||||
Riserva copertura flussi finanziari | Altre riserve e Utile (perdite) accumulate | Totale riserve e Utili (perdite) accumulate | Risultato del periodo | Patrimonio netto |
(9.340) | 177.493 | 365.814 | 241.413 | 1.908.159 |
|
| |||
| - | (119.504) | (119.504) | |
109.838 | 121.909 | (121.909) | - | |
(25.594) | (25.594) |
| (25.594) | |
| - |
| - | |
- | 84.244 | 96.315 | (241.413) | (145.098) |
|
|
| - | |
|
| 210.063 | 210.063 | |
(176) | (1.041) | (1.217) |
| (1.217) |
(176) | (1.041) | (1.217) | 210.063 | 208.846 |
(9.516) | 260.696 | 460.912 | 210.063 | 1.971.907 |
(9.516) | 260.696 | 460.912 | 210.063 | 1.971.907 |
|
| |||
| - | (121.892) | (121.892) | |
77.668 | 88.171 | (88.171) | - | |
(4.042) | (4.042) |
| (4.042) | |
| - |
| - | |
- | 73.626 | 84.129 | (210.063) | (125.934) |
|
|
| - | |
|
| 218.851 | 218.851 | |
6.636 | (129) | 6.507 |
| 6.507 |
6.636 | (129) | 6.507 | 218.851 | 225.358 |
(2.880) | 334.193 | 551.548 | 218.851 | 2.071.331 |
RENDICONTO FINANZIARIO
migliaia di euro | ||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
A. Disponibilità liquide iniziali | 745.111 | 239.115 |
Flusso finanziario generato dall'attività operativa |
| |
Risultato del periodo | 218.851 | 210.063 |
Rettifiche per: |
| |
Imposte del periodo | (1.061) | (4.205) |
Oneri (proventi) finanziari netti | (235.232) | (224.177) |
Ammortamenti attività materiali e immateriali | 36.266 | 31.356 |
Svalutazioni (Rivalutazioni) nette di attività | - | - |
Accantonamenti a fondo svalutazione crediti | - | - |
Accantonamenti netti a fondi | 1.116 | 710 |
(Plusvalenze) Minusvalenze | 58 | 1.065 |
Erogazioni benefici ai dipendenti | (1.507) | (1.260) |
Utilizzo fondo rischi e altri oneri | (1.662) | (5.200) |
Variazione altre attività non correnti | 170 | 40 |
Variazione debiti vari e altre passività non correnti | (8.335) | (964) |
Altre variazioni patrimoniali | - | - |
Imposte pagate | 6.655 | 33.991 |
Variazione rimanenze | 571 | (1.691) |
Variazione crediti commerciali | (17.026) | 23.462 |
Variazione crediti per imposte correnti e altre attività correnti | 30.875 | 4.932 |
Variazione debiti commerciali | (2.162) | (5.437) |
Variazione debiti per imposte correnti e altre passività correnti | (82.830) | 51.650 |
B. Disponibilità liquide nette generate dall'attività operativa | (55.253) | 114.335 |
Flusso finanziario da (per) attività di investimento |
| |
Investimenti in attività materiali e immateriali | (49.868) | (51.253) |
Investimenti in attività finanziarie | (50) | (50) |
Realizzo investimenti | 587 | 1.341 |
Variazione perimetro societario | - | - |
Dividendi incassati | 235.329 | 236.437 |
C. Disponibilità liquide nette generate dall'attività di investimento | 185.998 | 186.475 |
Flusso finanziario da attività di finanziamento |
| |
Aumento capitale | - | - |
Acquisto azioni proprie | (4.042) | (25.594) |
Erogazione di dividendi | (121.743) | (119.523) |
Nuovi finanziamenti a lungo termine | 205.000 | 875.000 |
Rimborsi di finanziamenti a lungo termine | (235.327) | (190.099) |
Variazione saldo gestione tesoreria accentrata | (191.905) | (435.433) |
Variazione debiti finanziari per leasing | (4.631) | (103.830) |
Variazione altri debiti finanziari | (9.426) | (97.079) |
Variazione crediti finanziari | (76.837) | 314.413 |
Interessi pagati | (59.848) | (78.900) |
Interessi incassati | 53.065 | 66.231 |
D. Disponibilità liquide nette generate dall'attività di finanziamento | (445.694) | 205.186 |
E. Flusso monetario del periodo (B+C+D) | (314.949) | 505.996 |
F. Disponibilità liquide (A+E) | 430.162 | 745.111 |
NOTE ILLUSTRATIVE
PREMESSA
Iren S.p.A., è una società di diritto italiano, multiutility quotata alla Borsa Italiana, nata il 1° luglio 2010 dall'unione tra IRIDE ed ENÌA. La Società ha sede in Italia, a Reggio Emilia in Via Nubi di Magellano 30. Nel corso del 2021 non risultano cambiamenti nella denominazione sociale.
Iren S.p.A. è una Holding industriale, con sede legale a Reggio Emilia, controllante delle quattro società responsabili delle aree di attività operativa (Business Unit) nelle principali sedi operative di Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Torino e Vercelli.
Alla Holding fanno capo le attività strategiche, di sviluppo, coordinamento e controllo, mentre alle quattro BU, è stato affidato il coordinamento e l'indirizzo delle società operanti nei rispettivi settori:
Reti, che opera nell'ambito del ciclo idrico integrato e nei settori della distribuzione gas e della distribuzione di energia elettrica;
Ambiente, che svolge le attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti;
Energia, operante nei settori della produzione di energia elettrica, del teleriscaldamento e dell'efficienza energetica;
Mercato, attiva nella vendita di energia elettrica, gas, calore e servizi alla clientela.
I. CONTENUTO E FORMA DEL BILANCIO
Il presente bilancio rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Iren S.p.A. (bilancio d'esercizio) ed è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS/IFRS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominato Standing Interpretations Committee (SIC).
Nella predisposizione del presente bilancio, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2020, ad eccezione delle novità evidenziate nei paragrafi "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2021".
Il bilancio separato al 31 dicembre 2021 è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note illustrative. Gli schemi di bilancio sono gli stessi applicati nella predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2020.
In linea con quanto precedentemente pubblicato, per la situazione patrimoniale-finanziaria la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente", con specifica separazione delle attività e passività cessate o destinate ad essere cedute. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della società o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.
Il Conto Economico è classificato in base alla natura dei costi. In aggiunta al Risultato Operativo, il prospetto di Conto Economico evidenzia il Margine Operativo Lordo, ottenuto sottraendo al totale ricavi il totale dei costi operativi.
Il rendiconto finanziario è presentato utilizzando il metodo indiretto. La configurazione di liquidità analizzata nel rendiconto finanziario include le disponibilità di cassa e di conto corrente bancario.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, fatta eccezione per alcuni strumenti finanziari e per il credito relativo alla quota variabile del prezzo di cessione di OLT Offshore LNG Toscana, valutati al fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale. La società non ha rilevato particolari rischi connessi all'attività dell'impresa e/o le eventuali incertezze rilevate che potrebbero generare dubbi sulla continuità aziendale.
Il presente bilancio è espresso in euro, moneta funzionale della società. I dati inclusi nelle note illustrative, ove non diversamente specificato, sono espressi in migliaia di euro. In ragione dell'arrotondamento operato, si potrebbe verificare la casistica in cui le tabelle di dettaglio riportate nel presente documento, rilevino una differenza nell'ordine di una unità di euro migliaia. Si ritiene che tale casistica non alteri l'attendibilità e il valore informativo del presente bilancio.
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono state inserite specifiche colonne supplementari al Conto Economico e alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria che evidenziano i rapporti con parti correlate.
Utilizzo di valori stimati e assunzioni da parte del management
Stime
La redazione del Bilancio d'esercizio comporta l'effettuazione di stime, scelte valutative e assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività, anche potenziali, e sull'informativa presentata. Tali stime e assunzioni si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie, in particolare quando il valore delle attività e passività non risulta facilmente desumibile da fonti comparabili.
Le stime e assunzioni sono state utilizzate sull'applicazione dei principi contabili in particolare per valutare le seguenti poste di bilancio:
Impairment delle attività non finanziarie: attività quali immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari, attività immateriali, attività consistenti nel diritto di utilizzo di un'attività sottostante, avviamento e partecipazioni in società collegate/joint ventures subiscono una riduzione di valore quando il loro valore contabile supera il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso. Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni utilizzate per la determinazione dell'ammontare dei flussi di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, possibili variazioni negli assunti di base su cui si basano tali calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili.
Perdite attese su attività finanziarie: alla fine di ciascuna data di riferimento del bilancio, la società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, le attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment. I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e la misurazione delle perdite attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il proprio giudizio professionale, basato sulla esperienza pregressa, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che su stime prospettiche alla fine di ciascuna data di riferimento del bilancio.
La determinazione del fair value degli strumenti derivati e di alcune attività finanziarie. Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzando specifiche tecniche di valutazione (principalmente basate sul present value) che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile, gli input sono stimati dal management tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione. Per ulteriori dettagli sugli strumenti finanziari misurati al fair value, si rimanda al capitolo VI Gestione dei rischi finanziari di Iren S.p.A.. Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato per tali strumenti, soprattutto nel contesto attuale nel quale i mercati sono volatili e le prospettive economiche altamente incerte e soggette a rapidi cambiamenti. Quando le valutazioni sono soggette ad una significativa incertezza di misurazione a causa del contesto attuale e vi è un ampio intervallo di stime possibili del fair value, la società è tenuta ad applicare giudizio nel determinare il punto all'interno di tale intervallo maggiormente rappresentativo del fair value in tali circostanze.
Hedge accounting. L'hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in bilancio gli effetti delle strategie di risk management. A tale scopo, la società documenta all'inception della transazione, la relazione tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, così come gli obiettivi e la strategia di risk management. Inoltre, la società valuta, sia all'inception della relazione che su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono altamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o nei flussi di cassa degli elementi coperti. Sulla base del giudizio degli Amministratori, la valutazione dell'efficacia basata sull'esistenza di una relazione economica tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, la dominanza del rischio di credito nelle variazioni di valore e l'hedge ratio, così come la misurazione dell'inefficacia, sono valutate mediante un assessment qualitativo o un calcolo quantitativo, a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristiche degli strumenti di copertura e degli elementi coperti. In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni future, il management valuta e documenta che le stesse siano altamente probabili e presentino un'esposizione alle variazioni dei flussi di cassa che impatti il Conto economico. Per maggiori dettagli circa le assunzioni chiave sulla valutazione dell'efficacia e la misurazione dell'inefficacia, si rinvia al capitolo VI Gestione dei rischi finanziari di Iren S.p.A..
La determinazione dell'ammontare dei fondi per rischi e oneri futuri. La società è parte in diversi procedimenti civili, amministrativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle proprie attività, che potrebbero generare passività di importo significativo, per i quali non è sempre oggettivamente possibile prevedere l'esito finale. La valutazione dei rischi legati ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli Amministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti da parte di consulenti esterni che assistono la società, con riferimento alla loro classificazione tra le passività potenziali ovvero tra le passività. Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell'importo della spesa. La società determina se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, nonché se riportare l'effetto dell'incertezza usando il metodo dell'importo più probabile o il metodo del valore atteso, scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio prevede la soluzione dell'incertezza, tenuto conto delle normative fiscali. La società effettua un significativo ricorso al giudizio professionale nell'identificare le incertezze sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le stime effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e delle circostanze che potrebbe modificare la conclusione sull'accettabilità di un determinato trattamento fiscale oppure sulla stima degli effetti dell'incertezza, o entrambi. Per ulteriori dettagli circa le imposte sul reddito, si rinvia alla Nota 37 Imposte sul reddito.
Contratti onerosi. Al fine di identificare un contratto oneroso, la società stima i costi non discrezionali necessari per l'adempimento delle obbligazioni assunte (incluse le eventuali penali) nell'ambito del contratto e i benefici economici che si suppone si otterranno dallo stesso contratto.
Determinazione della vita utile di attività non finanziarie. Nel determinare la vita utile di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali aventi vita utile definita, la Società considera non solo i benefici economici futuri - contenuti nelle attività - fruiti tramite il loro utilizzo, ma anche molti altri fattori, quali il deterioramento fisico, l'obsolescenza del prodotto o servizio forniti dal bene (ad es. tecnica, tecnologica o commerciale), restrizioni legali o altri vincoli similari (ad es. sicurezza, ambientali, ecc.) nell'utilizzo del bene, se la vita utile del bene dipende dalla vita utile di altri beni.
Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni derivanti dalla revisione delle stime contabili sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
La criticità insita in tali valutazioni è riferita al ricorso ad assunzioni e giudizi relativi a tematiche per loro natura incerte. Inoltre, eventuali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati degli esercizi successivi.
II. PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Di seguito sono indicati i criteri adottati nella redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 di Iren S.p.A.; i principi contabili descritti di seguito non sono cambiati rispetto a quelli adottati al 31 dicembre 2020.
Attività materiali
- Immobili, impianti e macchinari di proprietà
Gli immobili, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di conferimento, acquisto o costruzione interna. Nel costo sono compresi tutti i costi direttamente imputabili necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso (comprensivo, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale dei costi stimati per lo smantellamento, per la rimozione dell'attività e per la bonifica del luogo), al netto di sconti commerciali e abbuoni.
Gli oneri finanziari relativi all'acquisto o alla costruzione interna di un'immobilizzazione vengono capitalizzati per la quota imputabile ai beni fino al momento della loro entrata in esercizio.
Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.
In particolare, secondo tale principio, il valore del terreno e quello dei fabbricati che insistono su di esso vengono separati e solo il fabbricato viene assoggettato ad ammortamento, mentre i valori riferiti ai terreni sono sottoposti ad impairment, come descritto nel successivo paragrafo "Perdita di valore di attività non finanziarie".
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. Gli altri costi aventi natura incrementativa sono attribuiti alle immobilizzazioni cui si riferiscono, secondo quanto previsto dallo IAS 16, ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni a cui si riferiscono. Hanno natura incrementativa le spese che comportino ragionevolmente un aumento dei benefici economici futuri, quali l'aumento della vita utile, l'incremento della capacità produttiva, il miglioramento delle qualità del prodotto, l'adozione di processi di produzione che comportino una sostanziale riduzione dei costi di produzione.
Le "immobilizzazioni materiali in corso" comprendono i costi relativi alla costruzione o al miglioramento di immobilizzazioni sostenuti fino alla data di riferimento. Tali investimenti sono ammortizzati a partire dalla data di entrata in funzione o di disponibilità all'utilizzo.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.
Le aliquote applicate sono riportate di seguito. Nelle tabelle vengono anche riportate le durate residue dei contratti di leasing in base alle quali vengono ammortizzati i diritti d'uso iscritti nelle attività materiali:
| Aliquota Minima | Aliquota Massima |
Fabbricati | 2,00% | 7,00% |
Costruzioni leggere | 10,00% | 10,00% |
Automezzi | 20,00% | 25,00% |
Attrezzature varie | 10,00% | 10,00% |
Mobili e macchine ufficio | 12,00% | 12,00% |
Hardware | 20,00% | 20,00% |
Impianti | 3,00% | 33,00% |
Anni | ||
Diritti d'uso IFRS 16 - Leases | da | a |
Terreni | 12 | 12 |
Fabbricati | 2 | 57 |
Altri beni (automezzi) | 2 | 4 |
Le aliquote relative agli impianti fanno riferimento, rispettivamente come valori minimo e massimo, a un trasformatore di riserva presso la sede di Piacenza e a un prototipo nell'ambito delle attività di innovazione.
I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono ad immobilizzazioni materiali sono registrati come ricavi differiti e accreditati al conto economico lungo il periodo di ammortamento dei relativi beni.
- Beni in locazione
Locatario
L'IFRS 16 prevede un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, a prescindere dalla forma contrattuale adottata (leasing, affitto o noleggio). Le discriminanti sono: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.
Dal lato del locatario l'IFRS 16 prevede la rilevazione nello stato patrimoniale delle attività e delle relative passività finanziarie per tutti i contratti di leasing di durata superiore ai 12 mesi, a meno che l'attività sottostante abbia un valore a nuovo inferiore a cinque mila euro.
La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, in primis i pagamenti fissi e/o variabili previsti contrattualmente ed il prezzo di esercizio dell'opzione qualora si abbia la ragionevole certezza di esercitarla; per quanto riguarda il tasso da utilizzare per l'attualizzazione si fa riferimento al tasso di finanziamento marginale desunto dal valore di mercato degli strumenti di debito quotati emessi da Iren. Successivamente la passività viene ridotta delle quote capitale rimborsate ed eventualmente rideterminata per tener conto di nuove valutazioni o modifiche. Il debito residuo deve essere contabilizzato tenendo separata la quota a breve (entro 12 mesi) dalla quota a lungo.
Il diritto di utilizzo dell'attività sottostante il contratto di leasing è iscritto nelle attività materiali al costo, costituito dalla valutazione iniziale della passività finanziaria incrementata degli eventuali costi iniziali sostenuti. L'attività viene ammortizzata sulla durata del leasing o, qualora si preveda il trasferimento della proprietà al termine del leasing, sulla prevista vita utile dell'attività sottostante. L'attività può inoltre essere ridotta per effetto di eventuali svalutazioni per perdite di valore, nonché rettificata per tener conto di eventuali rideterminazioni della passività del leasing.
Nel conto economico sono rilevati separatamente gli interessi sul debito e gli ammortamenti, nonché le eventuali svalutazioni dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
Locatore
All'inizio del contratto o alla modifica di un contratto che contiene una componente leasing, viene attribuito il corrispettivo del contratto a ciascuna componente del leasing sulla base del relativo prezzo a sé stante.
All'inizio del leasing, la società, nel ruolo di locatore, classifica ognuno dei suoi leasing come leasing finanziario o come leasing operativo.
A tal fine, la stessa valuta in linea generale se il leasing trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà dell'attività sottostante. In tal caso, il leasing è classificato come finanziario, altrimenti come operativo. Nell'ambito di tale valutazione, la società considera tra i vari indicatori, se la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica dell'attività sottostante.
Per quanto riguarda i sub-leasing, la società, in qualità di locatore intermedio, classifica la sua quota nel leasing principale separatamente dal sub-leasing. A tal fine, classifica il sub-leasing con riferimento all'attività per il diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante. Se il leasing principale è un leasing a breve termine che risulta contabilizzato applicando la suddetta esenzione, il sub-leasing è classificato come leasing operativo.
Per i contratti contenenti una componente di leasing e una o più componenti di leasing e non leasing, viene ripartito il corrispettivo del contratto applicando l'IFRS 15.
La società applica le disposizioni in materia di eliminazione contabile e di accantonamenti per riduzione di valore dell'IFRS 9 all'investimento netto nel leasing e rivede periodicamente le stime dei valori residui non garantiti utilizzate nel calcolo dell'investimento lordo nel leasing.
I pagamenti ricevuti per leasing operativi vengono rilevati come proventi con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing, nella voce altri proventi.
Attività immateriali
Le attività immateriali sono iscritte nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Esse sono iscritte al valore di conferimento, al costo di acquisizione o di produzione inclusivo degli eventuali oneri accessori.
I costi di sviluppo sono oggetto di capitalizzazione solo se sia dimostrabile:
la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
l'intenzione di completare l'attività immateriale per usarla o venderla;
la capacità ad usare o vendere l'attività immateriale;
- la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante il suo sviluppo;
la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie e di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale;
in quale modo l'attività immateriale genererà probabili benefici economici futuri.
In mancanza di uno soltanto dei requisiti indicati i costi in questione sono interamente imputati al periodo del loro sostenimento.
Le attività immateriali a durata definita sono ammortizzate sistematicamente in funzione della loro prevista utilità futura, in modo che il valore netto alla chiusura del periodo corrisponda alla loro residua utilità o all'importo recuperabile secondo i piani aziendali di svolgimento dell'attività produttiva. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.
L'ammortamento delle attività immateriali è calcolato a quote costanti, sulla base delle seguenti vite utili:
Anni | ||
| da | a |
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione opere dell'ingegno | 20 | 20 |
Software | 5 | 5 |
Altre attività immateriali a vita utile definita | 5 | 5 |
L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile all'utilizzo, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria affinché sia in grado di operare nella maniera prevista dalla direzione aziendale. L'ammortamento cessa alla data più remota tra quella in cui l'attività è classificata come posseduta per la vendita (o inclusa in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita), in conformità all'IFRS 5, e quella in cui l'attività viene eliminata contabilmente.
Le immobilizzazioni in corso sono relative a costi, interni e esterni, connessi a immobilizzazioni immateriali per i quali non è stata ancora acquisita la titolarità del diritto e non risulta avviato il processo di utilizzazione economica. Tali investimenti vengono ammortizzati a partire dalla data di entrata in funzione nel ciclo di produzione.
Le immobilizzazioni in corso, in base allo IAS 36, ad ogni data di bilancio, oppure ogniqualvolta vi siano indicazioni che l'attività immateriale ha subito una perdita di valore, vengono sottoposte ad impairment test al fine di verificare la corrispondenza tra valore contabile e valore recuperabile.
Attività non correnti possedute per la vendita - Attività operative cessate
Un'attività non corrente (o un gruppo in dismissione composto da attività e passività) viene classificata come posseduta per la vendita se il suo valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il suo utilizzo continuato. Immediatamente prima della classificazione iniziale dell'attività (o gruppo in dismissione) come posseduta per la vendita, i valori contabili dell'attività sono valutati in conformità ai principi contabili del Gruppo. Successivamente, l'attività (o gruppo in dismissione) viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. La perdita di valore di un gruppo in dismissione viene allocata in primo luogo all'avviamento, quindi alle restanti attività e passività in misura proporzionale, ad eccezione di rimanenze, attività finanziarie, attività per imposte differite, benefici per dipendenti, investimenti immobiliari e attività biologiche, che continuano ad essere valutate in conformità ai principi contabili del Gruppo. Le perdite di valore per la classificazione iniziale di un'attività come posseduta per la vendita e le differenze di valutazione successive sono rilevate a conto economico. Le variazioni di valore positive sono rilevate solo fino a concorrenza di eventuali perdite di valore accumulate.
Le attività operative cessate (discontinued operations) rappresentano una parte della società che è stata dismessa o classificata per la vendita, e:
rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività
fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività; o
è una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.
Se si tratta di una singola attività non corrente (es. un immobile o una partecipazione in una società collegata), la rilevazione dell'utile o perdita derivante dalla cessione o dalla valutazione segue la natura dell'attività stessa.
Se si tratta di un'attività operativa cessata ed è significativa nella voce "Risultato netto da attività operative cessate" viene esposto un unico importo rappresentato dal totale:
degli utili o delle perdite dell'attività operativa cessata al netto degli effetti fiscali; e
dalla plusvalenza o minusvalenza, al netto degli effetti fiscali, rilevata a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o dell'avvenuta dismissione dell'attività.
Il conto economico del periodo comparativo è rideterminato in modo da garantire un confronto omogeneo.
Se l'attività non è significativa, ricavi e costi dell'attività operativa cessata rimangono imputati riga per riga alle relative voci di conto economico, mentre il Risultato da attività discontinue accoglierà la sola plusvalenza o minusvalenza di cui al precedente punto ii).
Perdita di valore di attività non finanziarie
Gli IAS/IFRS richiedono di valutare l'esistenza di perdite di valore delle attività in presenza di indicatori specifici che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Viene effettuata una verifica di perdita di valore (impairment test), che consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività e nel confronto con il relativo valore netto contabile.
Il valore recuperabile è definito come il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita (qualora esista un mercato attivo) e il valore d'uso del bene. Quest'ultimo è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da un'aggregazione di beni (le cosiddette Cash Generating Unit), al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile viene iscritta una perdita di valore. Se in esercizi successivi la perdita viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato, con contropartita a conto economico, sino alla stima del nuovo valore recuperabile. Quest'ultimo non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata in precedenza alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore non è applicabile all'avviamento.
Il valore d'uso è definito generalmente mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o di Cash Generating Units nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.
Per attività non soggette ad ammortamento (avviamento, altre attività immateriali a vita utile indefinita) e per le immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l'utilizzo, l'impairment test è effettuato con frequenza annuale indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori.
Strumenti finanziari
Tutti gli strumenti finanziari, inclusi i derivati, vengono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria nel momento in cui l'impresa diviene parte del contratto e di conseguenza assume un diritto a ricevere flussi finanziari o un'obbligazione a pagare.
Attività e passività finanziarie
Al momento della rilevazione iniziale l'attività o passività finanziaria è valutata al fair value più o meno, nel caso di un'attività o passività finanziaria non valutata al fair value rilevato a conto economico, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività o passività finanziaria. Dopo la rilevazione iniziale l'attività o passività finanziaria è valutata come descritto di seguito.
Le attività finanziarie sono classificate in tre categorie: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (amortised cost); b) attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI - fair value through other comprehensive income); c) attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico (FVTPL - fair value through profit and loss).
La classificazione all'interno delle categorie suindicate avviene sulla base del modello di business dell'entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse:
un'attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se il modello di business dell'entità prevede che l'attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti anche dalla vendita dello strumento) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell'attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi;
un'attività finanziaria è misurata al Fair Value con contropartita le Altre componenti di conto economico complessivo se è detenuta con l'obiettivo sia di incassare i flussi di cassa contrattuali, sia di essere ceduta (modello Hold to Collect and Sell);
infine, se un'attività finanziaria è detenuta con finalità di negoziazione e comunque non rientra nelle fattispecie indicate ai precedenti punti a) e b) viene valutata al fair value con variazioni di valore imputate a conto economico.
Ad ogni chiusura di bilancio tutte le attività finanziarie, ad eccezione di quelle valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, sono sottoposte ad impairment test per determinare se vi siano oggettive evidenze che possono far ritenere non interamente recuperabile il valore dell'attività. In conformità a quanto previsto dall'IFRS9 il modello di impairment adottato dal gruppo Iren si basa sulle perdite attese, dove per "perdita" si intende il valore attuale di tutti i futuri mancati incassi, opportunamente integrato per tenere conto delle aspettative future ("forward looking information"). In accordo al general approach applicabile a tutte le attività finanziarie, la perdita attesa è funzione della probabilità di default (PD), della loss given default (LGD) e dell'esposizione al default (EAD): la PD rappresenta la probabilità che un'attività non sia ripagata e vada in default; l'LGD rappresenta l'ammontare che si prevede di non riuscire a recuperare qualora si verifichi l'evento di default; l'EAD rappresenta l'esposizione creditizia vantata nei confronti della controparte, incluse eventuali garanzie, collateral, ecc. La stima è fatta inizialmente sulle perdite attese nei successivi 12 mesi; in considerazione dell'eventuale progressivo deterioramento del credito la stima viene adeguata per coprire le perdite attese lungo tutta la vita del credito.
Le passività finanziarie sono generalmente classificate come valutate al costo ammortizzato, ad eccezione dei derivati che sono valutati al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio. Le variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa, sono rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo.
Partecipazioni in imprese controllate e collegate
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate al costo. Nel caso in cui si verifichino perdite durevoli di valore si procede alla svalutazione del valore della partecipazione. L'effetto di tale svalutazione è rilevato a conto economico.
Altre partecipazioni
Le Altre partecipazioni, costituite da partecipazioni di minoranza in società non quotate che la Società intende mantenere in portafoglio nel prossimo futuro, sono valutate a fair value rilevato a conto economico (FVTPL - fair value through profit and loss).
Strumenti finanziari di copertura
La Società detiene strumenti di copertura adottati in ottica non speculativa esclusivamente con lo scopo di coprire la propria esposizione ai rischi tasso e cambio.
Gli strumenti finanziari di copertura sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting se vengono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
all'inizio della copertura vi è una documentazione formale della relazione di copertura e degli obiettivi aziendali di gestione del rischio e della strategia per effettuare la copertura;
si suppone che la copertura sia altamente efficace nell'ottenere la compensazione dei cambiamenti nel fair value (fair value hedge) o nei flussi finanziari (cash flow hedge) attribuibili al rischio coperto;
per le coperture di flussi finanziari, un'operazione prevista, che è oggetto di copertura, deve essere altamente probabile e deve presentare un'esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe infine incidere sul risultato economico dell'esercizio;
l'efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata, ossia il fair value o i flussi finanziari dell'elemento coperto ed il fair value dello strumento di copertura possono essere attendibilmente valutati;
la copertura è stata valutata sulla base di un criterio ricorrente ed è considerata altamente efficace per tutta la vita del derivato.
Gli strumenti finanziari di copertura vengono iscritti al fair value, determinato con modelli di valutazione adeguati per ciascuna tipologia di strumento finanziario utilizzando, ove disponibili, le curve forward di mercato sia regolamentato, sia non regolamentato (intrinsic value); per le opzioni il fair value è integrato dalla componente time value, che è funzione della vita residua dell'opzione e della volatilità del sottostante.
Ad ogni chiusura di bilancio, gli strumenti finanziari di copertura vengono sottoposti al test di efficacia al fine di verificare se la copertura abbia o meno i requisiti per essere qualificata come copertura efficace ed essere contabilizzata secondo i principi dell'hedge accounting. Una relazione di copertura risulta efficace se:
esiste una relazione economica tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura;
l'effetto credit risk non domina la variazione di valore che risulta dalla relazione economica;
il rapporto tra la quantità dello strumento di copertura e la quantità dell'elemento coperto in termini di peso relativo non determina uno squilibrio in termini di hedge ratio.
Se i requisiti previsti per l'applicazione dell'hedge accounting sono soddisfatti e:
si è in presenza di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge), le variazioni del fair value dello strumento di copertura sono riportate a patrimonio netto per la quota efficace della copertura (intrinsic value) e sono rilevate a conto economico per la parte time value e per l'eventuale quota inefficace (overhedging);
si è in presenza di copertura di fair value (fair value hedge), le variazioni del fair value, sia dello strumento di copertura che dello strumento coperto, sono rilevate a conto economico.
Se i requisiti previsti per l'applicazione dell'hedge accounting non sono soddisfatti gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value del solo strumento finanziario di copertura, sono iscritti interamente a conto economico.
Tenuto conto di quanto precisato nell'IFRS 7, esteso dall'IFRS 13, in merito alla c.d. gerarchia del fair value, si evidenzia che per ogni categoria di strumento finanziario contabilizzato al fair value viene indicata la gerarchia di determinazione del fair value suddivisa tra:
Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche
Livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi), sia indirettamente (ovvero derivati dai prezzi)
Livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (dati non osservabili).
Crediti e Debiti commerciali
I crediti e i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati, poiché la componente temporale ha scarsa rilevanza nella loro valorizzazione, e sono iscritti al fair value (identificato dal loro valore nominale). Dopo la valutazione iniziale sono iscritti al costo ammortizzato.
I crediti commerciali sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti determinato, in accordo all'IFRS 9, applicando in luogo del general approach, valido per tutte le attività finanziarie ad eccezione di quelle valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, il metodo semplificato e, più nello specifico, il modello della provision matrix, che si fonda sull'individuazione dei tassi di perdita (default rates) per fasce di scaduto osservati su base storica, applicati per tutta la vita attesa del credito e aggiornati in base ad elementi rilevanti di scenario futuro.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono costituiti dai valori in cassa, dai depositi a vista e da investimenti finanziari a breve termine (scadenza a tre mesi o meno dalla data di acquisto) e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore.
I depositi e i mezzi equivalenti, dopo la valutazione iniziale al costo inclusi gli oneri accessori, sono valutati al fair value.
Il denaro e i valori bollati in cassa sono valutati al valore nominale.
Derecognition delle attività e passività finanziarie
Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:
il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa connessi all'attività è scaduto;
la società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefíci connessi all'attività, trasferendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall'attività oppure assumendo un'obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall'IFRS 9 (c.d. "pass through test");
la società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefíci connessi all'attività finanziaria, ma ne ha trasferito il controllo.
Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta. Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita da un'altra verso lo stesso creditore a condizioni sostanzialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o modifica viene trattata come un'eliminazione contabile della passività originaria e la rilevazione di una nuova passività.
La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto economico.
Rimanenze
Le giacenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo (costituito dal costo d'acquisto, dai costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali) e il presunto valore netto di realizzo o di sostituzione.
Il costo delle rimanenze viene determinato adottando il criterio del costo medio ponderato. Se il costo delle rimanenze non può essere recuperato poiché esse sono danneggiate, sono diventate in tutto o in parte obsolete o i loro prezzi di vendita sono diminuiti, sono svalutate fino al valore netto di realizzo. Se le circostanze che avevano precedentemente causato una svalutazione non sussistono più l'ammontare della svalutazione viene stornato.
Patrimonio netto
Il capitale sociale, inclusivo delle diverse categorie di azioni, viene esposto al suo valore nominale ridotto dei crediti verso soci per decimi da versare.
Il costo di acquisto delle azioni proprie viene portato a riduzione del patrimonio netto.
I costi direttamente attribuibili ad operazioni sul capitale, per nuove sottoscrizioni, sono contabilizzati a riduzione del patrimonio netto.
I dividendi sono iscritti tra le passività al momento in cui vengono approvati dall'assemblea degli azionisti.
Benefici ai dipendenti
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".
Nei programmi a "contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero ad un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Per la società rientrano in questa categoria il Trattamento di Fine Rapporto maturato a partire dal 1° gennaio 2007 che viene versato al fondo INPS e la parte versata alla previdenza integrativa.
La passività relativa ai programmi a "benefici definiti", al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali. Per la società rientrano in questa categoria il Trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2006 (o alla data di scelta da parte del dipendente nel caso di destinazione a fondi complementari), le agevolazioni tariffarie fornite al personale dipendente ed ex-dipendente, le mensilità aggiuntive (art. 47 CCNL), il premio fedeltà erogato al personale dipendente ed i contributi erogati al fondo Premungas.
Per ciascun dipendente viene calcolato il valore attuale della passività con il metodo di proiezione unitaria del credito. L'ammontare della passività viene calcolato stimando l'ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, prendendo in considerazione ipotesi economiche, finanziarie e demografiche; tale valore viene imputato pro-rata temporis sulla base del periodo di lavoro già maturato. Per il trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2006 (o alla data di scelta da parte del dipendente nel caso di destinazione a fondi complementari), non viene invece applicato il pro-rata temporis, poiché alla data del bilancio i benefici possono essere considerati maturati interamente.
Le variabili demografiche, economiche e finanziarie assunte sono annualmente validate da un attuario indipendente.
Per quanto riguarda la presentazione in bilancio, le variazioni della passività relativa all'obbligazione che sorge in relazione a un piano a benefici definiti sono disaggregate in tre componenti:
operativa (service cost), costi del personale;
finanziaria (finance cost), interessi attivi/passivi netti;
valutativa (remeasurement cost), utili/perdite attuariali.
Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale per quanto concerne i benefici successivi al rapporto di lavoro sono immediatamente rilevati nelle altre componenti del Conto economico complessivo con l'eccezione del premio fedeltà per cui la rilevazione è interamente a Conto economico.
In merito all'informativa integrativa, viene proposta l'informativa relativa alle caratteristiche dei piani e dei relativi importi iscritti in bilancio e al rischio derivante dai piani e comprendente una analisi di sensitività delle fluttuazioni nel rischio demografico.
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri sono accantonati per coprire passività di ammontare o scadenza incerti che devono essere rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:
l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio, quale risultato di un evento passato;
è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche;
può essere effettuata una stima attendibile dell'importo necessario all'adempimento dell'obbligazione.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto potenziale sono indicati nelle note al bilancio senza procedere allo stanziamento di un fondo.
In caso di eventi solamente remoti e cioè di eventi che hanno scarsissime possibilità di verificarsi, non viene contabilizzato alcun fondo, né vengono fornite informazioni aggiuntive od integrative.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo.
Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Ricavi per beni e servizi
I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenendo conto di eventuali sconti commerciali e riduzioni legate alla quantità. Essi vengono distinti fra ricavi dell'attività operativa ed eventuali proventi di natura finanziaria oggetto di maturazione sino alla data di incasso.
Circa la corretta rilevazione dei ricavi da contratti con i clienti, si fa riferimento a quanto previsto dall'IFRS 15 che prevede un modello di rilevazione dei ricavi basato su 5 steps:
identificazione del contratto con il cliente. Per contratto si intende l'accordo commerciale approvato tra due o più parti che crea diritti e obbligazioni esigibili. Un contratto è identificato quando tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte: a) le parti hanno approvato il contratto (in forma scritta o secondo le pratiche commerciali abituali); b) è possibile identificare i diritti del cliente in merito ai beni o servizi che devono essere trasferiti; c) i termini di pagamento sono identificabili; d) il contratto ha sostanza commerciale; e) è probabile che il prezzo verrà incassato (si considera solo la capacità e l'intenzione a pagare da parte del cliente);
identificazione delle "Performance obligations" contenute nel contratto. Qualora un contratto preveda la fornitura di una pluralità di beni e servizi, viene valutato se questi debbano essere rilevati separatamente o congiuntamente, considerando le loro caratteristiche individuali.
Le attività eventualmente svolte per dare esecuzione al contratto, quali adempimenti amministrativi per la predisposizione del contratto stesso, non trasferiscono al cliente beni e servizi separati, pertanto non rappresentano obbligazioni di fare. Le eventuali spese iniziali non rimborsabili addebitate al cliente non sono ricavi a meno che non si riferiscano a beni o servizi distinti.
Se all'interno di un contratto un'entità concede al cliente un'opzione per acquistare beni e servizi futuri, tale opzione costituisce una performance obligation separata solo se conferisce al cliente un beneficio che non avrebbe potuto ottenere in altro modo, come ad esempio uno sconto maggiore di quelli tipicamente concessi per quei particolari beni o servizi. Un'opzione per acquistare un bene od un servizio ad un prezzo che riflette il suo stand-alone selling price, non è una performance obligation separata anche se può essere ottenuta solo stipulando il contratto in oggetto.
In tale contesto, viene determinato se l'entità agisce in qualità di "principal" o "agent", a seconda che, rispettivamente, controlli o meno il bene o il servizio promesso prima che il controllo degli stessi sia trasferito al cliente. Quando l'entità agisce in qualità di "agent", in particolare per quanto riguarda servizi di connessione alle reti gas e energia elettrica, i ricavi sono rilevati su base netta;
determinazione del "Transaction price". Al fine di determinare il prezzo dell'operazione occorre considerare, tra gli altri, i seguenti elementi: a) eventuali importi riscossi per conto di terzi, che devono essere esclusi dal corrispettivo; b) componenti variabili del prezzo (quali performance bonus, penali, sconti, rimborsi, incentivi, ecc.); c) componente finanziaria, nel caso in cui i termini di pagamento concedano al cliente una dilazione significativa;
allocazione del prezzo alle Performance obligations sulla base del "Relative Stand Alone Selling Price". Per eventuali forniture in bundle, il prezzo di vendita è generalmente ripartito sulla base del prezzo a sé stante di ciascun bene o servizio, ossia il prezzo al quale il Gruppo venderebbe tale bene o servizio separatamente al cliente;
rilevazione dei ricavi quando la Performance obligation è soddisfatta. Il trasferimento del bene o servizio avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di deciderne e/o indirizzarne l'uso e ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il trasferimento del controllo, e conseguentemente la rilevazione dei ricavi può avvenire in un determinato momento (point in time) oppure nel corso del tempo (over time).
Per ogni obbligazione adempiuta nel corso del tempo vengono rilevati i ricavi valutando i progressi verso l'adempimento completo dell'obbligazione stessa. Dal lato patrimoniale, le attività derivanti da contratto, specificamente individuate negli schemi di bilancio, rappresentano il diritto al corrispettivo per i beni e i servizi trasferiti al cliente quando tale diritto è soggetto ad una condizione diversa dal passaggio del tempo.
Quando tale diritto è incondizionato, ossia l'incasso del corrispettivo dipende esclusivamente dal passare del tempo, viene rilevato un credito.
Se il cliente paga il corrispettivo prima che si verifichi il trasferimento dei beni o servizi viene rilevata una passività derivante da contratti con i clienti nel momento in cui è effettuato il pagamento (o in cui il pagamento è dovuto); tale passività è rilevata come ricavo quando l'obbligazione prevista dal contratto viene adempiuta.
Con riferimento all'attività specifica di Iren S.p.A., ossia la fornitura di servizi di natura corporate e tecnico-amministrativa alle proprie partecipate, i relativi ricavi vengono riconosciuti all'atto della fornitura dei servizi stessi. Per ogni contratto vengono individuati e rilevati distintamente i corrispettivi dei singoli servizi resi.
In caso di modifica contrattuale, vale a dire un cambiamento dell'oggetto e/o del prezzo del contratto approvato dalle parti, se la modifica introduce nuovi beni e/o servizi distinti e l'incremento del corrispettivo contrattuale è pari allo stand alone selling price dei nuovi beni e/o servizi, la modifica contrattuale è contabilizzata come un nuovo contratto. Se le due condizioni citate non sono soddisfatte e i beni e/o servizi ancora da consegnare sono distinti rispetto a quanto già trasferito al cliente prima della modifica, allora la modifica è trattata come cancellazione del vecchio contratto ed introduzione di un nuovo contratto con effetto prospettico sui ricavi; in caso contrario la modifica è trattata come prosecuzione del contratto originario con effetto retrospettico sui ricavi.
I costi per l'ottenimento dei contratti verso i clienti vengono capitalizzati in accordo alle disposizioni dell'IFRS 15 e sono ammortizzati in base alla durata del rapporto con il cliente stesso. Al fine di determinare tale periodo atteso si fa riferimento all'esperienza storica dei tassi di abbandono.
Contributi in conto impianti e contributi in conto esercizio
I contributi in conto impianti vengono iscritti, quando gli stessi divengono esigibili, come ricavo differito e imputato come provento al conto economico sistematicamente durante la vita utile del bene a cui si riferiscono. Il ricavo differito relativo ai contributi stessi trova riscontro nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria tra le altre passività, con opportuna separazione tra la parte corrente e quella non corrente.
I contributi in conto esercizio sono imputati a conto economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni di iscrizione, ovvero quando si ha la certezza del riconoscimento degli stessi in contropartita dei costi a fronte dei quali i contributi sono erogati.
Altri proventi
Gli altri proventi includono tutte le fattispecie di ricavi non inclusi nelle tipologie precedenti e non aventi natura finanziaria.
I proventi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati quando:
il valore dei ricavi può essere stimato attendibilmente;
è probabile che l'impresa potrà fruire dei benefici economici derivanti dall'operazione.
Costi per l'acquisizione di beni e servizi
I costi sono valutati al fair value dell'ammontare pagato o da pagare. I costi per l'acquisizione di beni e servizi sono iscritti quando il loro ammontare può essere determinato in maniera attendibile. I costi per acquisto di beni sono riconosciuti al momento della consegna, che in base ai contratti in essere identifica il momento del passaggio dei rischi e benefici connessi. I costi per servizi sono iscritti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.
Proventi e oneri finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo.
Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione, produzione di un impianto sono capitalizzati dal momento che:
è probabile che comporteranno dei benefici economici futuri per l'impresa;
sono attendibilmente determinati.
I dividendi da partecipazioni sono contabilizzati nel momento in cui sorge il diritto all'incasso, che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile delle società.
Le imposte correnti e differite vengono rilevate come proventi o come oneri e sono incluse nell'utile o nella perdita dell'esercizio, a meno che le imposte derivino da un'operazione o un fatto rilevato, nello stesso esercizio o in un altro, direttamente nel patrimonio netto.
Le imposte correnti del periodo sono determinate sulla base di una realistica previsione dell'onere d'imposta di pertinenza del periodo, determinato in applicazione della vigente normativa fiscale o sostanzialmente approvata. Le imposte differite sono calcolate in base alle differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività e il valore contabile nel bilancio consolidato.
Un'attività per imposte anticipate viene contabilizzata quando il suo recupero è probabile. Le modifiche dello IAS 12 approvate dalla Commissione Europea con regolamento UE 2017/1989 del 6 novembre 2017 forniscono alcuni chiarimenti in merito ai criteri da adottare per determinare se vi siano redditi imponibili futuri sufficienti a fronte dei quali utilizzare le differenze temporanee deducibili.
Le imposte differite e anticipate sono state calcolate considerando l'aliquota fiscale prevista per l'esercizio in cui le differenze si riverseranno.
Il Gruppo ha esercitato l'opzione, ai sensi dell'art. 118 del nuovo Tuir, per il Consolidato fiscale che comporta il trasferimento da parte delle società consolidate delle proprie posizioni debitorie/creditorie IRES verso la Consolidante Iren S.p.A.. Quest'ultima determina l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato.
A fronte del reddito imponibile conseguito e trasferito alla società consolidante, la consolidata si obbliga a riconoscere alla società consolidante "conguagli per imposte" pari alle imposte dovute sul reddito trasferito al netto dei crediti per IRES trasferiti.
Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito
Nella definizione di incertezza andrà considerato se un dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l'Autorità Fiscale. Se si ritiene probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale (con il termine "probabile" inteso come "più verosimile che non"), allora la Società rileva e valuta le proprie imposte correnti o differite attive e passive applicando le disposizioni dello IAS 12.
Di converso, se la Società ritiene che non sia probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell'imposta sul reddito, la stessa riflette l'effetto di tale incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la risoluzione del trattamento fiscale incerto. La Società decide se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, scegliendo l'approccio che meglio prevede la soluzione dell'incertezza. Nel valutare se e in che modo l'incertezza incide sul trattamento fiscale, la Società ipotizza che l'Autorità Fiscale accetti o meno un trattamento fiscale incerto presumendo che la stessa, in fase di verifica, controllerà gli importi che ha il diritto di esaminare e che sarà a completa conoscenza di tutte le relative informazioni. La Società riflette l'effetto dell'incertezza nel determinare le imposte correnti e differite, usando il metodo del valore atteso o dell'importo più probabile, a seconda di quale metodo meglio prevede la soluzione dell'incertezza. Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla definizione di imposte sul reddito, la Società espone le attività/passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte differite.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2021
A partire dal 1° gennaio 2021 risultano applicabili obbligatoriamente i seguenti principi contabili e modifiche ai principi contabili, emanati dallo IASB e recepiti dall'Unione Europea:
Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 2
In agosto 2020 lo IASB ha pubblicato la Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 2 (modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16), omologata dall'Unione Europea con Reg. 2021/25 del 13 gennaio 2021. Mentre la Fase 1 si è concentrata sulle conseguenze della pre-sostituzione della riforma IBOR prevedendo eccezioni ai requisiti di hedge accounting, la Fase 2 esamina le conseguenze delle modifiche contrattuali risultanti dalla riforma, precisando il corretto trattamento contabile degli strumenti finanziari coinvolti quando i benchmark sui tassi di interesse sono sostituiti da benchmark alternativi sui tassi.
Le modifiche riguardano principalmente le tematiche di seguito riportate.
1) Gli impatti contabili di una modifica dei cash flow di uno strumento finanziario risultante da una variazione dell'indice contrattualmente previsto. Con riferimento ai cambiamenti derivanti dalla riforma dei tassi di interesse, lo IASB ha identificato due tipologie di scenari: a) scenari nei quali la riforma dei tassi di interesse conduce ad una modifica delle condizioni contrattuali e b) scenari nei quali la riforma conduce a variazioni dei cash flow senza richiedere modifiche alle condizioni contrattuali. In entrambi i casi, se le modifiche sono il diretto risultato della riforma dei tassi di interesse e generano cash flow economicamente equivalenti a quelli previsti immediatamente prima delle modifiche risultanti dalla riforma, allora lo strumento non deve essere cancellato dal bilancio. In sostanza il tasso di interesse effettivo dello strumento deve essere modificato per tenere in considerazione tali cambiamenti, senza che alcun impatto sia immediatamente rilevato a conto economico (IFRS 9 B5.4.5.).
2) Le conseguenze di un cambio dell'indice per l'hedge accounting. Nella Fase 2 lo IASB introduce ulteriori eccezioni ai requisiti di hedge accounting al fine di garantire che le relazioni di copertura influenzate dalla riforma IBOR non debbano essere interrotte al momento della sostituzione:
la relazione di copertura non deve essere interrotta se la modifica della documentazione soddisfa determinate condizioni (IFRS 9 6.9.1);
quando la relazione di copertura viene modificata per considerare il nuovo tasso di riferimento, la riserva di Cash Flow Hedging rilevata nelle Altre componenti di conto economico complessivo si ritiene calcolata in base al tasso di riferimento alternativo (IFRS 9 6.9.7);
al fine di valutare l'efficacia retrospettiva di una relazione di copertura su base cumulativa, non appena cessano di applicarsi le eccezioni della Fase 1, la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto e dello strumento di copertura può essere azzerata, onde evitare che la relazione di copertura si interrompa a causa dell'inefficacia accumulata durante la Fase 1 (IAS 39 102V);
qualora il tasso di riferimento alternativo sia designato come componente di rischio non contrattualmente specificato o gli elementi siano stati coperti a livello di portafoglio sono fornite specifiche indicazioni per gestire la transizione (IFRS 9 6.9.9-13).
3) Informativa richiesta nelle note. Al fine di aiutare tutti gli utilizzatori del bilancio a comprendere la natura e la portata dei rischi derivanti dalla riforma e i progressi compiuti dalle entità nel completare il passaggio a tassi di riferimento alternativi sono richieste le seguenti informazioni integrative:
una descrizione del modo in cui l'entità gestisce la transizione IBOR per i vari tassi coinvolti ed i rischi derivanti da tale passaggio;
il valore contabile delle attività e passività finanziarie non collegate a derivati e il valore nominale dei derivati che continuano a rapportarsi ai tassi di interesse di riferimento soggetti a riforma. Tali importi sono disaggregati per tasso di interesse di riferimento e presentati separatamente;
l'impatto della riforma IBOR sulla strategia di gestione del rischio dell'entità.
4) Gli impatti della riforma IBOR su principi diversi da quelli relativi agli strumenti finanziari, in particolare l'IFRS 4 Contratti assicurativi e l'IFRS 16 Leasing. Per quanto riguarda l'IFRS 16, nel caso di leasing che includono pagamenti variabili indicizzati a tassi di riferimento rientranti nell'ambito di applicazione della riforma IBOR, il documento prevede, come espediente pratico, che le modifiche dei canoni di locazione conseguenti alla riforma IBOR siano contabilizzate come rettifiche della passività derivante dal leasing, piuttosto che come lease modification. Questa eccezione è strettamente limitata ai cambiamenti che sono il risultato diretto della riforma IBOR e che sono economicamente equivalenti alle assunzioni precedenti (ad es. il precedente tasso di riferimento).
Le relazioni di copertura della Società Iren sono esposte all'indice di riferimento EURIBOR. La metodologia di calcolo dell'EURIBOR è stata oggetto di revisione nel 2019 da parte dello European Money Markets Institute (EMMI) al fine di soddisfare le previsioni del Regolamento (UE) 2016/1011 (Benchmarks Regulation - BMR): si presume pertanto che l'EURIBOR continuerà ad essere utilizzato nell'immediato futuro e gli amministratori ritengono che il rischio legato alla transizione IBOR sia quindi pressoché nullo e non si attendono effetti significativi nel bilancio della Società. Iren continua peraltro a monitorare gli sviluppi della riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse nonché l'inserimento di clausole di fallback nei contratti di operazioni finanziarie al fine di garantire l'efficacia delle relazioni di copertura. Si precisa che la riforma IBOR non ha, al momento, avuto impatti sulla strategia di gestione del rischio tasso della Società.
Al 31 dicembre 2021 l'importo nominale delle passività finanziarie non collegate a derivati e correlate all'indice di riferimento EURIBOR è pari a 54.140 migliaia di euro, mentre l'importo nominale degli strumenti di copertura correlati a tale indice è pari a 272.067 migliaia di euro.
Modifica dell'IFRS16 - Concessioni sui canoni connesse al Covid19 dopo il 30 giugno 2021.
Il documento, pubblicato dallo IASB il 31 marzo 2021 e omologato dall'Unione Europea con Reg. 2021/1421 del 30 agosto 2021, estende di un anno il periodo di applicazione dell'emendamento all'IFRS 16, emesso nel 2020, relativo alla contabilizzazione delle agevolazioni concesse ai locatari a causa del Covid-19.
In sostanza i locatari che, come diretta conseguenza della pandemia Covid19, beneficiano di agevolazioni, quali riduzioni, abbuoni o differimento dei canoni di affitto, possono avvalersi di un espediente pratico che consente di assumere, senza fare alcuna valutazione, che la riduzione o il rinvio dei pagamenti dovuti non rappresenta una modifica contrattuale se, ferme restando le altre condizioni previste dal par. 46B, la riduzione riguarda pagamenti dovuti entro il 30 giugno 2022.
La modifica deve essere applicata nei periodi annuali che cominciano dopo il 1° aprile 2021, ma può essere applicata a tutti i bilanci, anche infrannuali, non ancora approvati alla data di emissione del documento.
Iren Sp.A. ad oggi non ha beneficiato di sconti o abbuoni dei pagamenti dovuti per leasing in relazione alla pandemia Covid19, pertanto l'espediente pratico in oggetto non risulta applicabile.
Proroga dell'estensione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 (Modifiche all'IFRS 4). In particolare, le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17 e rimediare così alle conseguenze contabili temporanee che potrebbero verificarsi nel caso di entrata in vigore dei due principi in date differenti.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI OMOLOGATI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA
Modifica dello IAS37 - Contratti onerosi
Il documento, pubblicato dallo IASB in maggio 2020 e omologato dall'Unione Europea con Reg. 2021/1080 del 28 giugno 2021, specifica quali costi devono essere inclusi nel costo di adempimento di un contratto al fine di identificare un eventuale contratto oneroso. In particolare, il par. 68A precisa che i costi necessari all'adempimento del contratto includono: a) i costi incrementali sostenuti dall'entità per l'adempimento del contratto, quali materiali e manodopera diretta; b) un'allocazione di altri costi, ad esempio una quota parte dell'ammortamento di un impianto utilizzato per l'adempimento del contratto in via non esclusiva. La modifica deve essere applicata a partire dal 1° gennaio 2022, con riferimento ai soli contratti in vigore alla data della prima applicazione. L'entità non deve rideterminare gli esercizi precedenti; l'effetto cumulato derivante dalla prima applicazione della modifica deve essere rilevato nel saldo di apertura degli Utili portati a nuovo (o altra componente di patrimonio netto se appropriata).
Modifica dello IAS16 - Immobili, impianti e macchinari - Proventi prima dell'uso previsto
Il documento, pubblicato dallo IASB in maggio 2020 e omologato dall'Unione Europea con Reg. 2021/1080 del 28 giugno 2021, introduce alcune modifiche allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari con riferimento alla contabilizzazione di eventuali ricavi derivanti dalla vendita di articoli prodotti dall'entità per "portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale" (ad esempio, campioni prodotti durante il collaudo dei macchinari). Tali ricavi non devono più essere dedotti dal costo degli immobili, impianti e macchinari (viene quindi annullata la compensazione). I ricavi di vendita e i costi di tali articoli devono essere riconosciuti nel conto economico in conformità con i principi ad essi applicabili.
Se non presentati separatamente nel conto economico complessivo, l'entità deve indicare nelle note al bilancio gli importi dei proventi e dei costi agli articoli prodotti che non sono un output delle attività ordinarie dell'entità e specificare quali righe del conto economico complessivo li includono.
La modifica deve essere applicata retrospettivamente a partire dal 1° gennaio 2022, ma solo con riferimento ad immobili e impianti entrati in funzione o diventati disponibili per l'utilizzo successivamente all'inizio del primo periodo comparativo presentato. L'effetto cumulato derivante dalla prima applicazione della modifica deve essere rilevato nel saldo di apertura degli Utili portati a nuovo (o altra componente di patrimonio netto se appropriata).
IFRS 17 - Contratti assicurativi
Nel Maggio 2017 lo IASB ha pubblicato l'IFRS 17 Insurance Contracts che sostituisce l'IFRS 4, emesso nel 2004. Il principio ha lo scopo di migliorare la comprensione da parte degli investitori dell'esposizione al rischio, della redditività e della posizione finanziaria degli assicuratori, richiedendo che tutti i contratti di assicurazione siano contabilizzati in modo coerente superando i problemi di confronto creati dall'IFRS 4.
Lo standard entra in vigore a partire dal 1° Gennaio 2023, ma è consentita l'applicazione anticipata
Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020
Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° Gennaio 2022.
Le principali modifiche riguardano:
- IFRS 1 Prima adozione degli IFRS - Entità controllata come first-time adopter -Un'entità controllata che applica per la prima volta gli IFRS Standards dopo la sua controllante, può
applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 e valutare le differenze cumulative di conversione utilizzando i valori riportati nel bilancio consolidato della controllante, che sono stati determinati sulla base della data di transizione agli IFRS di quest'ultima. La suddetta esenzione può essere applicata anche dalle società collegate e joint venture che applicano per la prima volta gli IFRS dopo la loro partecipante.
- IFRS 9 Strumenti finanziari - Commissioni incluse nel "test del 10%" ai fini della derecognition delle passività finanziarie - La modifica all'IFRS 9 ha chiarito che le commissioni da considerare nel suddetto test del 10% sono le sole commissioni pagate o ricevute tra l'entità finanziata e il finanziatore e le commissioni pagate o ricevute dall'entità finanziata o dal finanziatore per conto dell'altra parte.
- Esempi illustrativi dell'IFRS 16 Leasing - Incentivi al leasing - Eliminato dall'esempio illustrativo n. 13 che accompagna l'IFRS 16, il trattamento contabile nel bilancio del locatario di un incasso ricevuto dal locatore a fronte dei costi per migliorie sul bene in leasing, in quanto la conclusione dell'esempio non era supportata da un'adeguata spiegazione.
- IAS 41 Agricoltura - Imposte nella valutazione del fair value - Lo IASB Board ha chiarito che nella valutazione al fair value delle attività biologiche non devono obbligatoriamente essere esclusi i flussi finanziari legati alle imposte.
Modifica dell'IFRS 3 - Riferimento al quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio
Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° Gennaio 2022.
Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8
Il regolamento dell'Unione Europea n. 2022/357 del 2 marzo 2022 adotta le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 pubblicate dallo IASB il 12 febbraio 2021. Le modifiche chiariscono le differenze tra principi contabili e stime contabili, al fine di garantire l'applicazione coerente dei principi contabili e la comparabilità dei bilanci. Le modifiche devono essere applicate al più tardi a partire dalla data di inizio del primo esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2023 o successivamente. È, comunque, consentita l'applicazione anticipata.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA
Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.
Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB | Data di entrata in vigore del documento IASB | Data di prevista omologazione da parte dell'UE |
Standards | |||
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts | Gennaio 2014 | 1° gennaio 2016 | Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". |
Amendments | |||
Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) | Settembre 2014 | Differita fino al completamento del progetto IASB | Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method |
Classification of Liabilities as Current or Non-current (Amendments to IAS 1), including subsequent amendment issued in July 2020 (1) | Gennaio 2020 Luglio 2020 | 1° gennaio 2023 | Da definire |
Deferred tax related to assets and liabilities arising from a single transaction (Amendments to IAS 12) | Maggio 2021 | 1° gennaio 2023 | Da definire |
Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9- Comparative Information (Amendment to IFRS 17) | Dicembre 2021 | 1° gennaio 2023 | Da definire |
E' in corso un progetto da parte dello IASB per modificare i requirements del documento pubblicato nel 2020 e per posticipare la sua entrata in vigore al 1° gennaio 2024. L'Exposure Draft è stato pubblicato il 19 novembre 2021.
Relativamente ai nuovi principi applicabili a partire dall'esercizio 2022 o successivi sono in corso le valutazioni per la loro corretta applicazione e le analisi sugli impatti presumibili sui prossimi bilanci.
III. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI DI IREN S.p.A.
Di seguito si riporta una sintesi della modalità di gestione dei rischi per quanto riguarda la gestione e il controllo dei rischi derivanti da strumenti finanziari (rischio di liquidità, rischio tassi di interesse, rischio di credito).
Nell'ambito dell'attività di Risk Management, al fine di limitare i rischi di variazione dei tassi di interesse, la Società utilizza contratti di copertura seguendo un'ottica non speculativa.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili all'azienda non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze prestabilite.
Viene costantemente monitorata la situazione finanziaria attuale, prospettica e la disponibilità di adeguati affidamenti bancari e non si evidenziano criticità per la copertura degli impegni finanziari di breve termine. Al termine del periodo gli affidamenti bancari a breve termine utilizzati dalla società sono pari a 2 milioni di euro.
Inoltre, valutata di volta in volta la convenienza e l'opportunità nell'ambito delle attività di ottimizzazione delle risorse finanziarie disponibili, la Società pone in essere operazioni di cessione pro-soluto di crediti di natura fiscale, beneficiando dell'anticipo di liquidità da esse derivante.
In tale contesto, a sostegno del profilo di liquidità del Gruppo e del livello di rating, Iren dispone di linee di finanziamento a medio lungo termine sottoscritte e disponibili ma non utilizzate per 295 milioni di euro, che si aggiungono alle disponibilità liquide correnti.
La tabella sottostante fornisce l'indicazione dei flussi di cassa nominali previsti per l'estinzione delle Passività finanziarie:
migliaia di euro | |||||
Dati al 31/12/2021 | Valore contabile | Flussi finanziari contrattuali | Entro i 12 mesi | 1-5 anni | Oltre 5 anni |
Debiti per mutui e bond (*) | 3.643.375 | (3.853.575) | (419.408) | (1.239.512) | (2.194.655) |
Coperture rischio tasso (**) | 3.790 | (3.790) | (2.781) | (1.672) | 663 |
Debiti per leasing | 11.441 | (11.253) | (4.009) | (5.846) | (1.398) |
(*) Il valore contabile dei "Debiti per mutui e bond" comprende sia la quota corrente sia la quota non corrente.
(**) Il valore contabile delle "Coperture rischio tasso" comprende il fair value dei contratti di copertura (sia quelli attivi sia quelli
passivi).
I flussi finanziari previsti per l'estinzione delle rimanenti passività finanziarie diverse da quelle riportate nelle suddette tabelle, non si discostano significativamente dal valore contabile riportato in bilancio.
L'indebitamento finanziario da finanziamenti al termine del periodo è costituito al 9% da prestiti e al 91% da obbligazioni; si evidenzia inoltre che il 63% del debito totale è finanziato da fondi di tipo sustainable e che il debito residuo per mutui risulta contrattualizzato per l'91% a tasso fisso e per il 9% a tasso variabile.
Per un dettaglio sulle politiche di gestione del rischio di liquidità si rimanda a quanto riportato nelle Note Illustrative al Bilancio consolidato inserite nel presente documento.
RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE
Iren è esposta alle fluttuazioni dei tassi d'interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento. La strategia è quella di limitare l'esposizione al rischio di volatilità del tasso di interesse, mantenendo al contempo un costo della provvista contenuto.
Con un'ottica non speculativa, i rischi connessi alla crescita dei tassi di interesse vengono monitorati e, se ritenuto opportuno, ridotti o eliminati stipulando con controparti finanziarie di elevato standing creditizio, appositi contratti (swap e collar) che perseguono esclusivamente finalità di copertura. Al termine del periodo tutti i contratti stipulati soddisfano il requisito di limitare l'esposizione al rischio di oscillazione del tasso di interesse e, salvo per alcune posizioni con impatti non significativi, soddisfano altresì i requisiti formali per l'applicazione dell'hedge accounting.
Il fair value complessivo dei suddetti contratti di copertura su tassi di interesse al 31 dicembre 2021 è negativo per 3.790 migliaia di euro.
I contratti di copertura stipulati, congiuntamente con i finanziamenti a tasso fisso, permettono di coprire dal rischio di crescita dei tassi di interesse circa il 99% dell'indebitamento finanziario da finanziamenti, in linea con l'obiettivo di mantenere un'adeguata protezione da significativi rialzi del tasso di interesse.
Al fine di consentire una completa comprensione dei rischi di variazione dei tassi di interesse a cui è soggetta la Società, è stata condotta un'analisi di sensitività degli oneri finanziari netti e delle componenti valutative dei contratti finanziari derivati al variare dei tassi di interesse. Relativamente agli oneri finanziari tale analisi è stata effettuata, sulla base di presupposti di ragionevolezza, secondo le seguenti modalità:
una variazione teorica in aumento ed in diminuzione di 100 basis points dei tassi di interesse euribor rilevati nel corso dell'esercizio è stata applicata all'indebitamento finanziario netto;
nel caso in cui sia esistente una relazione di copertura lo shock sui tassi è stato applicato congiuntamente alla posizione debitoria ed al relativo strumento derivato di copertura con un effetto netto a conto economico sostanzialmente contenuto;
la variazione dei tassi viene altresì applicata alla eventuale quota di interessi passivi capitalizzati nell'esercizio.
Con riferimento ai contratti derivati di copertura esistenti alla data di chiusura dell'esercizio è stata applicata una traslazione teorica in aumento ed in diminuzione di 100 basis points delle curve forward dei tassi di interesse impiegate per la determinazione dei fair value dei contratti stessi.
Nella seguente tabella sono riportati i risultati dell'analisi di sensitività anzi illustrata svolta con riferimento alla data del 31 dicembre 2021.
migliaia di euro | ||||
| Oneri finanziari | Riserva Cash flow Hedge | ||
|
| |||
| Aumento di 100 bps | Diminuzione di 100 bps | Aumento di 100 bps | Diminuzione di 100 bps |
Sensitività dei flussi finanziari (netta) |
|
| ||
Indebitamento finanziario netto |
|
| ||
(comprensivo dei contratti di copertura) | (4.866) | 5.397 | - | - |
Variazione del fair value |
|
| ||
Contratti di copertura |
|
| ||
(solo componenti valutative) | - | (67) | 14.884 | (15.901) |
Totale impatto da analisi di sensitività | (4.866) | 5.330 | 14.884 | (15.901) |
CONTABILIZZAZIONE STRUMENTI DERIVATI
Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value, determinato sulla base dei valori di mercato o, qualora non disponibili, secondo una tecnica di valutazione interna.
Ai fini della contabilizzazione degli strumenti derivati, all'interno di tali operazioni è necessario distinguere tra operazioni che rispettano tutti i requisiti richiesti dall'IFRS 9 per essere contabilizzate in accordo con le regole dell'hedge accounting e operazioni che non rispettano tutti i suddetti requisiti.
Operazioni contabilizzate in accordo con le regole dell'hedge accounting
Tali operazioni possono includere:
operazioni di fair value hedge: il derivato e lo strumento coperto sono iscritti nello stato patrimoniale al fair value e la variazione dei rispettivi fair value è contabilizzata direttamente a conto economico;
operazioni di cash flow hedge: il derivato è iscritto in bilancio al fair value con contropartita una specifica riserva di patrimonio netto per la componente efficace della copertura e il conto economico per la componente inefficace; al momento della manifestazione dello strumento coperto l'importo sospeso a patrimonio netto viene riversato a conto economico.
La classificazione a conto economico del riversamento dell'importo sospeso a patrimonio netto e della componente inefficace avviene in accordo con la natura dello strumento sottostante. In particolare, nel caso di copertura del rischio di tasso, nei proventi ed oneri finanziari.
Operazioni non contabilizzate in accordo con le regole dell'hedge accounting
Il derivato è iscritto nello stato patrimoniale al fair value. La variazione del fair value del derivato è iscritta a conto economico e la sua classificazione avviene in accordo con la natura dello strumento sottostante - nel caso di copertura del rischio di tasso, nei proventi ed oneri finanziari.
In merito alla valutazione del derivato tra le partite patrimoniali di carattere finanziario si segnala che il fair value del derivato è iscritto tra i debiti/crediti finanziari a lungo termine se il relativo sottostante è una posta di medio/lungo termine, viceversa è iscritto tra i debiti/crediti finanziari a breve termine se il sottostante si estingue entro il periodo di riferimento.
FAIR VALUE
Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria:
il valore contabile, comprensivo della modalità di contabilizzazione;
il fair value, comprensivo del Livello nella relativa scala gerarchica.
In merito, i diversi livelli sono definiti come illustrato di seguito:
Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche;
Livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi), sia indirettamente (ovvero derivati dai prezzi);
Livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (dati non osservabili).
In particolare, il fair value dei mutui, di livello 2, viene determinato in misura pari alla sommatoria dei flussi finanziari futuri attesi connessi all'attività o passività comprensivi della relativa componente di onere o provento finanziario, attualizzati con riferimento alla data di chiusura del bilancio. Tale valore attuale è stato determinato applicando la curva dei tassi forward alla data di chiusura del periodo.
Per quanto riguarda i titoli obbligazionari il relativo fair value (di livello 1) deriva dalla quotazione espressa sui mercati regolamentati della Borsa Irlandese (Euronext Dublin) e sul mercato ExtraMOT Pro di Borsa Italiana.
Tutti gli strumenti finanziari di copertura di Iren S.p.A. hanno fair value classificabile di livello 2, cioè misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato (es. tassi di interesse, prezzi commodities), diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, o comunque che non richiedono un significativo aggiustamento basato su dati non osservabili sul mercato.
Si segnala infine che non ci sono stati trasferimenti tra i diversi Livelli della scala gerarchica del fair value e che sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value quando il loro valore contabile è ragionevolmente rappresentativo del fair value stesso.
Al fine di fornire un'informativa quanto più possibile esaustiva è stato esposto anche il valore comparativo relativo al precedente esercizio.
migliaia di euro | Valore contabile | ||||
31.12.2021 | Fair Value strumenti di copertura | Fair Value Through Profit & Loss | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | Altre passività finanziarie | TOTALE |
Attività finanziarie valutate al fair value |
| ||||
Contratti derivati di copertura tasso | 2.024 | 2.024 | |||
Attività per quota variabile di prezzo di cessione OLT Offshore LNG Toscana | 24.725 | 24.725 | |||
Partecipazioni in società controllate | 2.564.032 | 2.564.032 | |||
Altre partecipazioni | 150 | 150 | |||
Totale Attività finanziarie valutate al fair value | 2.024 | 2.588.907 | - | - | 2.590.931 |
| |||||
Attività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||
Crediti finanziari non correnti verso società correlate | 2.395.737 | 2.395.737 | |||
Crediti commerciali | 107.803 | 107.803 | |||
Crediti finanziari | 147.175 | 147.175 | |||
Altri crediti e altre attività (*) | 105.062 | 105.062 | |||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 430.162 | 430.162 | |||
Totale Attività finanziarie non valutate al fair value | - | - | 3.185.939 | - | 3.185.939 |
| |||||
Passività finanziarie valutate al fair value |
| ||||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | (5.814) | (5.814) | |||
Totale Passività finanziarie valutate al fair value | (5.814) | - | - | - | (5.814) |
| |||||
Passività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||
Obbligazioni | (3.319.311) | (3.319.311) | |||
Mutui | (324.064) | (324.064) | |||
Altri debiti finanziari (**) | (82.892) | (82.892) | |||
Debiti commerciali | (87.672) | (87.672) | |||
Debiti vari e altre passività (*) | (83.565) | (83.565) | |||
Totale Passività finanziarie non valutate al fair value | - | - | - | (3.897.504) | (3.897.504) |
TOTALE | (3.790) | 2.588.907 | 3.185.939 | (3.897.504) | 1.873.552 |
(*) Sono esclusi i risconti attivi e passivi | |||||
(**) Sono esclusi i debiti per lease rilevati secondo quanto previsto dall'IFRS 16 |
Fair value | |||||||
31.12.2021 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | TOTALE | |||
Attività finanziarie valutate al fair value |
| ||||||
Contratti derivati di copertura tasso | 2.024 | 2.024 | |||||
Attività per quota variabile di prezzo di cessione OLT Offshore LNG Toscana | 24.725 | 24.725 | |||||
Partecipazioni in società controllate | 2.564.032 | 2.564.032 | |||||
Altre partecipazioni | |||||||
Totale Attività finanziarie valutate al fair value | - | 2.024 | 2.588.757 | 2.590.781 | |||
| |||||||
Attività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||||
Crediti finanziari non correnti verso società correlate | 2.548.823 | 2.548.823 | |||||
Crediti commerciali | - | ||||||
Crediti finanziari | - | ||||||
Altri crediti e altre attività (*) | - | ||||||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | - | ||||||
Totale Attività finanziarie non valutate al fair value | - | 2.548.823 | - | 2.548.823 | |||
| |||||||
Passività finanziarie valutate al fair value |
| ||||||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | (5.814) | (5.814) | |||||
Totale Passività finanziarie valutate al fair value | - | (5.814) | - | (5.814) | |||
| |||||||
Passività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||||
Obbligazioni | (3.421.160) | (3.421.160) | |||||
Mutui | (323.426) | (323.426) | |||||
Altri debiti finanziari (**) | - | ||||||
Debiti commerciali | - | ||||||
Debiti vari e altre passività (*) | - | ||||||
Totale Passività finanziarie non valutate al fair value | (3.421.160) | (323.426) | - | (3.744.586) | |||
TOTALE | (3.421.160) | 2.221.607 | 2.588.757 | 1.389.204 | |||
(*) Sono esclusi i risconti attivi e passivi | |||||||
(**) Sono esclusi i debiti per lease rilevati secondo quanto previsto dall'IFRS 16 |
La quota non corrente delle "Attività finanziarie valutate al fair value" accoglie al Livello 3 il credito relativo alla quota variabile del prezzo di cessione di OLT Offshore LNG Toscana, pari a 24.725 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, il cui fair value è determinato in base all'applicazione della formula del prezzo prevista contrattualmente, tenuto conto della media reddituale della società relativa ai bilanci storici e dei tassi di attualizzazione desunti dal bilancio d'esercizio della stessa. In merito, viene riportata una sensitivity sul fair value di tale posta, esprimendo la variazione dello stesso all'aumento/diminuzione di un punto percentuale della redditività attesa e del tasso di attualizzazione.
migliaia di euro | ||
| +1% | -1% |
Redditività (flussi) | 985 | (951) |
Tasso di attualizzazione | (1.582) | 1.711 |
Non viene riportato il livello del fair value delle "Altre partecipazioni" (che fanno riferimento ad imprese non quotate in mercati regolamentati) in quanto il relativo costo di iscrizione ne rappresenta una ragionevole approssimazione.
migliaia di euro | Valore contabile | ||||
31.12.2020 | Fair Value strumenti di copertura | Fair Value Through Profit & Loss | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | Altre passività finanziarie | TOTALE |
Attività finanziarie valutate al fair value |
| ||||
Contratti derivati di copertura tasso | 40 | 40 | |||
Attività per quota variabile di prezzo di cessione OLT Offshore LNG Toscana | 24.423 | 24.423 | |||
Partecipazioni in società controllate | 2.564.032 | 2.564.032 | |||
Altre partecipazioni | 100 | 100 | |||
Totale Attività finanziarie valutate al fair value | 40 | 2.588.555 | - | - | 2.588.595 |
| |||||
Attività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||
Crediti finanziari non correnti verso società correlate | 2.201.369 | 2.201.369 | |||
Crediti commerciali | 90.699 | 90.699 | |||
Crediti finanziari | 74.139 | 74.139 | |||
Altri crediti e altre attività (*) | 120.314 | 120.314 | |||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 745.111 | 745.111 | |||
Attività possedute per la vendita | 240 | 240 | |||
Totale Attività finanziarie non valutate al fair value | - | - | 3.231.872 | - | 3.231.872 |
| |||||
Passività finanziarie valutate al fair value |
| ||||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | (13.617) | (13.617) | |||
Totale Passività finanziarie valutate al fair value | (13.617) | - | - | - | (13.617) |
| |||||
Passività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||
Obbligazioni | (3.306.058) | (3.306.058) | |||
Mutui | (372.469) | (372.469) | |||
Altri debiti finanziari (**) | (93.593) | (93.593) | |||
Debiti commerciali | (89.834) | (89.834) | |||
Debiti vari e altre passività (*) | (176.706) | (176.706) | |||
Totale Passività finanziarie non valutate al fair value | - | - | - | (4.038.660) | (4.038.660) |
TOTALE | (13.577) | 2.588.555 | 3.231.872 | (4.038.660) | 1.768.190 |
(*) Sono esclusi i risconti attivi e passivi | |||||
(**) Sono esclusi i debiti per lease rilevati secondo quanto previsto dall'IFRS 16 |
migliaia di euro | Fair value | ||||||
31.12.2020 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | TOTALE | |||
Attività finanziarie valutate al fair value |
| ||||||
Contratti derivati di copertura tasso | 40 | 40 | |||||
Attività per quota variabile di prezzo di cessione OLT Offshore LNG Toscana | 24.423 | 24.423 | |||||
Partecipazioni in società controllate | 2.564.032 | 2.564.032 | |||||
Altre partecipazioni | 100 | 100 | |||||
Totale Attività finanziarie valutate al fair value | - | 40 | 2.588.555 | 2.588.595 | |||
| |||||||
Attività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||||
Crediti finanziari non correnti verso società correlate | 2.417.227 | 2.417.227 | |||||
Crediti commerciali | - | ||||||
Crediti finanziari | - | ||||||
Altri crediti e altre attività (*) | - | ||||||
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | - | ||||||
Attività possedute per la vendita |
| ||||||
Totale Attività finanziarie non valutate al fair value | - | 2.417.227 | - | 2.417.227 | |||
| |||||||
Passività finanziarie valutate al fair value |
| ||||||
Contratti derivati di copertura (tasso e commodities) | (13.617) | (13.617) | |||||
Totale Passività finanziarie valutate al fair value | - | (13.617) | - | (13.617) | |||
| |||||||
Passività finanziarie non valutate al fair value |
| ||||||
Obbligazioni | (3.527.103) | (3.527.103) | |||||
Mutui | (370.112) | (370.112) | |||||
Altri debiti finanziari (**) | - | ||||||
Debiti commerciali | - | ||||||
Debiti vari e altre passività (*) | - | ||||||
Totale Passività finanziarie non valutate al fair value | (3.527.103) | (370.112) | - | (3.897.215) | |||
TOTALE | (3.527.103) | 2.033.538 | 2.588.555 | 1.094.990 | |||
(*) Sono esclusi i risconti attivi e passivi | |||||||
(**) Sono esclusi i debiti per lease rilevati secondo quanto previsto dall'IFRS 16 |
RISCHIO DI CREDITO
Dal punto di vista commerciale, Iren S.p.A. non è particolarmente soggetta a rischio di credito, in quanto effettua prevalentemente prestazioni professionali a favore delle controllate, secondo le esigenze da queste manifestate, sulla base di contratti di service stipulati fra le parti.
I crediti finanziari verso le società controllate conseguono all'attività di approvvigionamento delle risorse finanziarie, centralizzata allo scopo di ottimizzarne l'utilizzo. In particolare, la gestione centralizzata dei flussi finanziari in Iren consente di allocare i fondi disponibili a livello di Gruppo secondo le necessità che di volta in volta si manifestano tra le singole Società. I movimenti di liquidità sono registrati su conti infragruppo sui quali vengono contabilizzati anche le spese e gli interessi attivi e passivi infragruppo. Alcune società partecipate hanno una gestione finanziaria autonoma, nel rispetto delle linee guida fornite dalla Capogruppo.
Per un dettaglio sulle politiche di gestione del rischio di credito si rimanda a quanto riportato nelle Note Illustrative al Bilancio Consolidato inserite nel presente documento.
IV. INFORMATIVA SUI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
Come indicato nella Relazione sulla Gestione, contenuta nel presente documento, si forniscono di seguito le informazioni qualitative relative ai principali rapporti patrimoniali ed economici con le parti correlate, in essere per Iren S.p.A..
Rapporti con società controllate
Services Intercompany
Per sfruttare al meglio le sinergie organizzative realizzabili, la configurazione di Iren è impostata sul modello di una Holding industriale, dotata di strutture di staff adeguate a sostenere le attività strategiche, di sviluppo, finanziarie, informatiche, amministrative e di controllo del Gruppo. Pertanto, Iren è in grado di fornire prestazioni professionali di carattere tecnico-amministrativo a favore delle controllate, operative nei business di riferimento. Tutte le attività suddette sono regolate da appositi contratti di servizio improntati a condizioni di mercato.
Gestione finanziaria
Al fine di ottimizzare le condizioni di accesso al finanziamento esterno, sono state adottate soluzioni organizzative orientate ad una gestione finanziaria accentrata a livello di Gruppo, svolta direttamente da Iren S.p.A.. In tale prospettiva, i finanziamenti sono assunti nei confronti del sistema creditizio in capo ad Iren, con destinazione successiva dei fondi alle Società del Gruppo a sostegno dei fabbisogni, sia operativi che di investimento, manifestati dalle stesse.
Le condizioni dei contratti di finanziamento intercompany sono definite sulla base delle condizioni alle quali la Capogruppo si approvvigiona sul mercato finanziario.
Consolidato fiscale
Il Gruppo ha esercitato l'opzione, ai sensi dell'art. 118 del nuovo Tuir, per il Consolidato fiscale che comporta il trasferimento da parte delle società consolidate delle proprie posizioni debitorie/creditorie IRES verso la Consolidante IREN S.p.A. Quest'ultima determina l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato.
A fronte del reddito imponibile conseguito e trasferito alla società consolidante, la consolidata si obbliga a riconoscere alla società consolidante "conguagli per imposte" pari alle imposte dovute sul reddito trasferito al netto dei crediti per IRES trasferiti.
Le società che partecipano al Consolidato fiscale domestico per l'esercizio 2021, oltre alla Consolidante Iren Spa, sono le seguenti: Iren energia S.p.A., Ireti S.p.A., Territorio e Risorse S.r.l., Iren Acqua S.p.A., Iren Mercato S.p.A., Iren Ambiente S.p.A., Iren Smart Solution S.p.A., Acam Ambiente S.p.A., Acam Acque S.p.A., Maira S.p.A., AMIAT S.p.A. AMIAT V S.p.A., Formaira S.p.A., Alfa Solutions S.p.A., Recos S.p.A., Iren Laboratori S.p.A., IAM Parma S.r.l., IAM Piacenza S.r.l., ASM Vercelli S.p.A., Atena Trading S.r.l., Gia in liquidazione S.r.l., San Germano S.p.A., Rigenera Materiali S.r.l., UHA s.r.l., Uniproject S.r.l. (e incorporata Uniservizi S.r.l.), Manduriambiente Spa, Scarlino Immobiliare S.r.l., Scarlino Energia S.p.A., Picena Depur S.r.l., Iren Ambiente Toscana S.p.A.(già STA S.p.A. e le incorporate UCH H S.r.l. e Scarlino H S.r.l.), TB S.p.A., Produrre Pulito S.r.l., Borgo Ambiente Scarl e le società STA Partecipazioni S.r.l. , Energy side S.r.l. e Biometano Italia S.r.l. estinte nel corso dell'anno.
In particolare, le società della Divisione Ambiente di Unieco, che redigevano il Consolidato fiscale domestico, hanno aderito in corso d'anno a quello di Iren ai sensi di quanto previsto dall'articolo 13, comma 4 del Decreto del MEF del 01.03.2018 che contiene le disposizioni attuative del regime di consolidato fiscale. Il comma citato prevede infatti che:
"se nel corso del periodo di durata dell'opzione per la tassazione di gruppo, la consolidante opta congiuntamente con altra società, per la tassazione di gruppo in qualità di controllata, si verifica l'interruzione della tassazione di gruppo relativamente al consolidato in cui aderiva in qualità di consolidante con gli effetti previsti dall'articolo 124 del testo unico".
Tuttavia, ai sensi del successivo comma 5, gli effetti tipici dell'interruzione possono essere evitati se tutte le società che aderivano come consolidate alla tassazione della Divisione Ambiente di Unieco (e quindi tutte le 15 società) optano a loro volta come consolidate per la tassazione di gruppo in capo alla nuova consolidante (Iren S.p.A.), contestualmente alla loro ex consolidante (Unieco Holding Ambiente S.r.l.).
Pertanto, poiché tutte le società della Divisione Ambiente di Unieco hanno optato per l'adesione al consolidato di Iren, il consolidato fiscale della Divisione Ambiente di Unieco non ha subito un'interruzione vera e propria, bensì è confluito, senza soluzione di continuità, nel consolidato fiscale di Iren.
Gruppo IVA
Iren, nel settembre 2019, ha esercitato l'opzione per la costituzione del Gruppo IVA cui l'Agenzia delle Entrate ha attribuito un nuovo numero di Partita IVA con efficacia dal 1° gennaio 2020.
Le società che partecipano al Gruppo IVA 2021, oltre alla capogruppo Iren S.p.A., sono le seguenti: Iren Energia S.p.A., IRETI S.p.A., Iren Mercato S.p.A., Iren Ambiente S.p.A. (e le incorporate Sereco S.P.A., Gheo S.A. S.r.l., AMA S.p.A., Montequerce S.c.r.l.), AMIAT S.p.A, Iren Smart Solutions S.p.A., Iren Acqua Tigullio S.p.A., Iren Acqua S.p.A. Iren Laboratori S.p.A., Bonifica Autocisterne S.r.l., ASM Vercelli S.p.A., Atena Trading S.r.l, ACAM Ambiente S.p.A., ACAM Acque S.p.A., ReCos S.p.A., Alfa Solutions S.p.A., TRM S.p.A, San Germano S.p.A., Maira S.p.A., Formaira S.p.A., Territorio e Risorse S.r.l. e Rigenera Materiali S.r.l.
Rapporti con società collegate e joint ventures
Fra i principali rapporti intrattenuti da Iren S.p.A. con le società collegate e joint ventures si segnalano:
Il finanziamento a favore di Sei Toscana della durata di 5 anni al tasso del 3,25%;
la linea di credito in tesoreria accentrata a favore di Valle Dora Energia;
i compensi reversibili riconosciuti alla Società a fronte della partecipazione di propri dipendenti ai Consigli di Amministrazione delle relative società;
la fornitura di service a carattere amministrativo.
Le informazioni quantitative relative ai rapporti patrimoniali ed economici con le parti correlate sono riportate nel capitolo "X. Allegati al Bilancio Separato", che si considera parte integrante delle presenti Note.
Da ultimo e per ciò che concerne gli Amministratori e i Sindaci di Iren S.p.A., fatta salva la corresponsione degli emolumenti previsti per lo svolgimento di cariche negli organi amministrativi o di controllo, si segnala che non risultano rapporti.
Sono soggette alle previsioni di cui alla Procedura OPC anche le operazioni che si sostanziano nell'assegnazione di remunerazioni e benefici economici, sotto qualsiasi forma, ai componenti degli organi di amministrazione e controllo di Iren S.p.A. nonché ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche del Gruppo IREN.
I compensi del key management (membri del Consiglio di Amministrazione e Dirigenti con Responsabilità Strategiche) ammontano complessivamente a 5.802 migliaia di euro, e fanno riferimento a compensi fissi (2.578 migliaia di euro), compensi per la partecipazione a comitati (80 migliaia di euro), bonus e altri incentivi (2.153 migliaia di euro), benefici non monetari (25 migliaia di euro) e altri compensi (966 migliaia di euro).
V. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO
Finanziamento a supporto degli investimenti per lo sviluppo del teleriscaldamento di Torino
Proseguendo la cooperazione nell'ambito della sostenibilità ambientale avviata nel 2020, il 25 marzo 2022 la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) e Iren S.p.A. hanno sottoscritto un finanziamento di tipo Public Finance Facility (PFF) per 80 milioni di euro a sostegno degli investimenti di sviluppo della rete di teleriscaldamento nell'area metropolitana di Torino, previsti nel Piano Industriale.
Gli investimenti finanziati sono finalizzati a saturare ed estendere in nuove aree il teleriscaldamento con l'allacciamento di nuove utenze e a migliorare l'efficienza operativa e la flessibilità della rete.
Conflitto Russia-Ucraina
A seguito dell'intensificarsi di uno stato di crisi risalente agli ultimi mesi del 2021, che aveva visto l'invio di soldati russi nei territori di confine con l'Ucraina e il fallimento dei colloqui diplomatici fra la Russia e i paesi NATO, il 24 febbraio 2022 il Presidente russo ha annunciato l'avvio delle operazioni militari in territorio ucraino, determinando l'inizio delle ostilità tra le forze armate dei due Paesi.
A seguito di tali eventi, diversi Stati e Organizzazioni sovranazionali hanno manifestato la loro opposizione all'intervento militare russo in Ucraina. In particolare, il Consiglio europeo, richiamandosi al diritto internazionale, si è espresso affinché la Russia cessi immediatamente le ostilità e ritiri le sue forze armate dall'Ucraina; l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha parimenti approvato una risoluzione a condanna dell'azione militare della Russia, richiedendo alla stessa di ritirare l'esercito dal territorio ucraino. Parallelamente, la Commissione europea ha avviato programmi di aiuti di emergenza, anche tramite un maggiore sostegno finanziario all'Ucraina, e interventi mirati alla mitigazione della crisi umanitaria determinata dal conflitto.
In merito, sono in corso negoziati tra le parti coinvolte al fine di individuare le soluzioni diplomatiche più appropriate volte alla pace, alla sicurezza e alla stabilità internazionale.
L'Unione Europea e altri Paesi (fra gli altri gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l'Australia, il Giappone e la Svizzera) hanno inasprito e esteso i pacchetti di misure sanzionatorie alla Russia che, seppur con diversi termini di efficacia, si pongono l'obiettivo di colpire i settori strategici e finanziari dell'economia russa, imponendo inoltre restrizioni mirate al Presidente e ad altre figure costituenti la base industriale, difensiva e politica della Russia.
Tali sanzioni hanno prodotto impatti sull'andamento del tasso di cambio della divisa russa (il rublo si è fortemente deprezzato nei confronti dell'euro e del dollaro americano), sui tassi di interesse locali (aumentati al 20% dalla Banca Centrale Russa) e sul corso dei valori azionari delle società quotate alla Borsa di Mosca (con una flessione importante registrata nel mese di marzo).
In tale contesto, il governo italiano sta definendo provvedimenti volti a fronteggiare l'eccezionale instabilità del sistema nazionale del gas naturale derivante dal conflitto in Ucraina, con l'adozione di misure per l'aumento della disponibilità di gas, la riduzione programmata dei consumi e azioni volte al riempimento degli stoccaggi di gas dell'anno termico 2022-2023.
Considerato lo scenario energetico di riferimento, Iren ha attivato una task force allo scopo di monitorare attentamente lo status e l'evoluzione dell'impatto che la crisi internazionale ha sui propri business, pur non essendo il Gruppo presente in Russia ed in Ucraina.
I principali focus vertono sull'approvvigionamento delle materie prime e dei servizi, con riferimento agli impatti economici e patrimoniali che potrebbero essere causati da una minore disponibilità di materie prime dalle aree interessate dal conflitto e dall'incremento generalizzato dei prezzi delle commodities, tenendo conto che il gas fornito dalla Russia copre il 40% del fabbisogno nazionale.
In tale contesto, per i mercati retail di energia elettrica e gas, l'aumento di tali prezzi comporta una maggiore esposizione quantitativa e un maggior rischio in caso di ritardo nei pagamenti.
Il Gruppo pone in essere azioni di diretta riduzione del rischio facendo leva:
sull'acquisto del gas attraverso i principali operatori italiani, escludendo in tal modo il rischio di applicazione di clausole contrattuali di mancata fornitura a seguito di eventi geopolitici;
sulle policy di hedging applicate, che garantiscono che le marginalità siano tenute sotto controllo;
sulle misure a tutela dell'azienda in caso di attacchi informatici, con particolare riferimento alle piattaforme di trading e dispacciamento.
In uno scenario in continua evoluzione, caratterizzato da una notevole incertezza regolatoria e da un contesto di prezzi già elevati e volatili indipendentemente dalla crisi ucraina, è attivo da parte del Gruppo Iren un monitoraggio costante delle variabili macroeconomiche e di business per avere disponibile in tempo reale la miglior stima dei potenziali impatti connessi ai cambi regolatori, nonché sui fornitori e sui contratti applicabili al Gruppo Iren.
VI. ALTRE INFORMAZIONI
COMUNICAZIONE CONSOB N. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
Eventi e operazioni significative non ricorrenti
Nel corso dell'esercizio 2021 la Società non è stata interessata da eventi "non ricorrenti" e non ha posto in essere operazioni significative, individuate come tali, in base alle definizioni contenute nella Comunicazione. In particolare, non è stata oggetto di fatti il cui accadimento non si ripeta frequentemente nel normale svolgimento dell'attività.
Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Si precisa che nel corso dell'esercizio 2021 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa, secondo la quale le le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.
INFORMATIVA SULLE EROGAZIONI PUBBLICHE
Con riferimento a quanto previsto in materia di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche ex articolo 35 del Decreto-Legge n. 34/2019 ("decreto crescita"), si precisa che sono presenti nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato aiuti a favore della società, che sono oggetto di obbligo di pubblicazione. Per i relativi dettagli si rimanda al citato Registro, ai sensi dell'articolo 35, comma 125-quinquies.
VII. INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA
Le tabelle che seguono, ove non diversamente indicato, riportano i dati in migliaia di euro.
ATTIVO
ATTIVITA' NON CORRENTI
NOTA 1_IMMOBILI IMPIANTI E MACCHINARI
La composizione della voce attività materiali, comprensiva dei diritti d'uso, viene riportata nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
Costo | F.do amm.to al 31/12/2021 | Valore netto al 31/12/2021 | Costo | F.do amm.to al 31/12/2020 | Valore netto al 31/12/2020 | |
Terreni | 14.644 | (861) | 13.783 | 13.963 | (636) | 13.327 |
Fabbricati | 132.590 | (21.911) | 110.679 | 130.496 | (17.653) | 112.843 |
Impianti e macchinari | 5.129 | (1.375) | 3.754 | 3.523 | (851) | 2.672 |
Attrezzature industriali e commerciali | 1.047 | (562) | 485 | 1.009 | (490) | 519 |
Altri beni | 47.617 | (28.730) | 18.887 | 41.477 | (22.806) | 18.671 |
Attività materiali in corso ed acconti | 19.381 | - | 19.381 | 11.296 | - | 11.296 |
Totale | 220.408 | (53.439) | 166.969 | 201.764 | (42.436) | 159.328 |
La movimentazione del costo storico delle attività materiali, comprensivo dei diritti d'uso, è esposta nella tabella seguente:
migliaia di euro | |||||
31/12/2020 | Incrementi | Decrementi | Riclassifiche | 31/12/2021 | |
Terreni | 13.963 | - | (31) | 712 | 14.644 |
Fabbricati | 130.496 | 3.103 | (526) | (483) | 132.590 |
Impianti e macchinari | 3.523 | 1.411 | (13) | 208 | 5.129 |
Attrezzature industriali e commerciali | 1.009 | 48 | (10) | - | 1.047 |
Altri beni | 41.477 | 7.591 | (1.451) | - | 47.617 |
Attività materiali in corso ed acconti | 11.296 | 8.522 | - | (437) | 19.381 |
Totale | 201.764 | 20.675 | (2.031) | - | 220.408 |
La movimentazione dei relativi fondi ammortamento è esposta di seguito:
migliaia di euro | |||||
31/12/2020 | Ammorta- mento del periodo | Decrementi | Riclassifiche | 31/12/2021 | |
Terreni | (636) | (9) | 6 | (222) | (861) |
Fabbricati | (17.653) | (4.996) | 516 | 222 | (21.911) |
Impianti e macchinari | (851) | (524) | - | - | (1.375) |
Attrezzature industriali e commerciali | (490) | (72) | - | - | (562) |
Altri beni | (22.806) | (7.332) | 1.408 | - | (28.730) |
Totale | (42.436) | (12.933) | 1.930 | - | (53.439) |
Le principali categorie fanno riferimento a:
Terreni e fabbricati: tale voce include principalmente i fabbricati relativi alle sedi direzionali o a supporto delle attività operative;
Impianti e macchinari: sono inclusi in questa voce gli impianti ausiliari dei fabbricati, gli impianti di condizionamento, gli apparati di telecomunicazione ed alcuni prototipi per le attività di sviluppo;
Altri beni: includono automezzi e autovetture, mobili, macchine d'ufficio e dotazioni informatiche;
Immobilizzazioni in corso e acconti: la voce comprende il complesso degli oneri sostenuti per gli investimenti in fase di realizzazione e non ancora in funzione.
Si segnala che non vi sono attività materiali concesse a garanzia di passività.
Incrementi
Gli incrementi del periodo, pari a 20.675 migliaia di euro, si riferiscono principalmente:
alle manutenzioni straordinarie degli edifici e degli impianti ausiliari presso le diverse Sedi Aziendali;
al potenziamento dell'infrastruttura hardware e degli apparati di telecomunicazione;
agli investimenti in automezzi, anche oggetto di noleggio e iscritti a norma dell'IFRS 16;
ai costi sostenuti per il nuovo edificio per Sala Convegni e Uffici presso la Sede di Reggio Emilia, in corso di realizzazione;
ai costi sostenuti per la riqualificazione edilizia della sede di Piazza Raggi (Genova), in corso di realizzazione.
Ammortamenti
Gli ammortamenti ordinari dell'esercizio 2021, pari a complessivi 12.933 migliaia di euro sono stati calcolati sulla base delle aliquote indicate nel capitolo "Principi contabili e criteri di valutazione" e ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni.
Riclassifiche
Si segnala che gli spostamenti di voce di bilancio, oltre alla normale entrata in funzione di investimenti realizzati nell'esercizio precedente, riguardano principalmente lo scorporo del valore dei terreni sottostanti ai complessi immobiliari oggetto di riacquisto nell'esercizio.
Diritti d'uso IFRS 16
L'IFRS 16 prevede per il locatario la rilevazione nello stato patrimoniale delle attività e delle relative passività finanziarie per tutti i contratti di leasing di durata superiore ai 12 mesi, a meno che l'attività sottostante abbia un modico valore. I contratti in cui Iren S.p.A. si configura come locatario si riferiscono ad affitti e leasing immobiliari e noleggi a lungo termine di automezzi e autoveicoli.
La composizione dei diritti d'uso, distinta tra costo storico, fondo ammortamento e valore netto, viene riportata nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
| Costo | F.do amm.to al 31/12/2021 | Valore netto al 31/12/2021 | Costo | F.do amm.to al 31/12/2020 | Valore netto al 31/12/2020 |
Terreni | 111 | (18) | 93 | 141 | (15) | 126 |
Fabbricati | 15.860 | (6.980) | 8.880 | 16.545 | (5.595) | 10.950 |
Altri beni | 5.642 | (2.635) | 3.007 | 5.215 | (2.346) | 2.869 |
Totale | 21.613 | (9.633) | 11.980 | 21.901 | (7.956) | 13.945 |
La movimentazione del costo storico dei diritti d'uso è esposta nella tabella seguente:
migliaia di euro | |||||
| 31/12/2020 | Incrementi | Decrementi | Altri movimenti | 31/12/2021 |
Terreni | 141 | - | (30) | - | 111 |
Fabbricati | 16.545 | 2.811 | (515) | (2.981) | 15.860 |
Altri beni | 5.215 | 1.627 | (1.200) | - | 5.642 |
Totale | 21.901 | 4.438 | (1.745) | (2.981) | 21.613 |
Infine, la movimentazione del fondo ammortamento dei diritti d'uso è riportata di seguito:
migliaia di euro | |||||
| 31/12/2020 | Ammorta- mento del periodo | Decrementi | Altri movimenti | 31/12/2021 |
Terreni | (15) | (9) | 6 | - | (18) |
Fabbricati | (5.595) | (2.832) | 515 | 932 | (6.980) |
Altri beni | (2.346) | (1.458) | 1.169 | (2.635) | |
Totale | (7.956) | (4.299) | 1.690 | 932 | (9.633) |
NOTA 2_ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA
La composizione della voce attività immateriali, distinta tra costo storico, fondo ammortamento e valore netto viene riportata nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||||||
Costo | F.do amm.to al 31/12/2021 | Valore netto al 31/12/2021 | Costo | F.do amm.to al 31/12/2020 | Valore netto al 31/12/2020 | |
Costi di sviluppo | 47 | (47) | - | 47 | (47) | - |
Diritti brevetto industriale e utilizzo opere dell'ingegno | 143.931 | (86.207) | 57.724 | 122.038 | (63.432) | 58.606 |
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 34 | (4) | 30 | 34 | (4) | 30 |
Altre immobilizzazioni immateriali | 9.605 | (9.182) | 423 | 9.605 | (8.657) | 948 |
Immobilizzazioni in corso e acconti | 21.777 | - | 21.777 | 10.122 | - | 10.122 |
Totale | 175.394 | (95.440) | 79.954 | 141.846 | (72.140) | 69.706 |
La movimentazione del costo storico delle attività immateriali è esposta nella tabella seguente:
migliaia di euro | |||||
31/12/2020 | Incrementi | Decrementi | Riclassifiche | 31/12/2021 | |
Costi di sviluppo | 47 | - | - | - | 47 |
Diritti brevetto industriale e utilizzo opere dell'ingegno | 122.038 | 18.476 | (80) | 3.497 | 143.931 |
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 34 | - | - | - | 34 |
Altre immobilizzazioni immateriali | 9.605 | - | - | - | 9.605 |
Immobilizzazioni in corso e acconti | 10.122 | 15.155 | (3) | (3.497) | 21.777 |
Totale | 141.846 | 33.631 | (83) | - | 175.394 |
La movimentazione del fondo ammortamento è riportata di seguito:
migliaia di euro | |||||
31/12/2020 | Ammorta- mento del periodo | Decrementi | Riclassifiche | 31/12/2021 | |
Costi di sviluppo | (47) | - | - | - | (47) |
Diritti brevetto industriale e utilizzo opere dell'ingegno | (63.432) | (22.808) | 33 | - | (86.207) |
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | (4) | - | - | - | (4) |
Altre immobilizzazioni immateriali | (8.657) | (525) | - | - | (9.182) |
Totale | (72.140) | (23.333) | 33 | - | (95.440) |
Le principali categorie fanno riferimento a:
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo delle opere dell'ingegno: la voce è costituita da licenze d'uso software e dai costi sostenuti per la produzione interna di software realizzato al fine di adattare ed aggiornare gli applicativi concessi in licenza; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in cinque anni;
Immobilizzazioni immateriali in corso: la voce è costituita prevalentemente dai costi sostenuti per nuove implementazioni e studi relativi a progetti in ambito IT, riguardanti applicativi a supporto dell'attività operativa ed amministrativa.
Incrementi
Gli incrementi del periodo, pari a 33.631 migliaia di euro, si riferiscono principalmente all'acquisto, sviluppo interno (anche in corso di realizzazione), implementazione ed adeguamento di software per l'ambito amministrativo, di gestione della filiera commerciale e dei clienti del Gruppo.
NOTA 3_PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE, JOINT VENTURE E COLLEGATE
Partecipazioni in imprese controllate
I dati relativi alle partecipazioni in imprese direttamente controllate, ossia le società capofila delle filiere di business del Gruppo, al 31 dicembre 2021 sono presenti nell'apposita sezione degli Allegati.
I valori di carico delle partecipazioni sono i seguenti, e risultano invariati rispetto all'esercizio precedente.
migliaia di euro | |||
Costo partecipazione | Patrimonio Netto al 31/12/2021 | Delta PN - Costo partecipazione | |
Iren Ambiente | 243.437 | 261.495 | 18.058 |
IRETI | 1.039.418 | 1.187.545 | 148.127 |
Iren Energia | 1.139.112 | 1.322.476 | 183.364 |
Iren Mercato | 142.065 | 161.801 | 19.736 |
Totale | 2.564.032 | 2.933.317 | 369.285 |
L'impairment per BU presentato nella Nota "Avviamento" del bilancio consolidato è utilizzato anche per la valutazione delle partecipazioni in società controllate detenute da Iren S.p.A. e permette di concludere che, con riferimento a tali partecipazioni, non esistono problematiche di impairment.
NOTA 4_ALTRE PARTECIPAZIONI
Tale voce si riferisce a partecipazioni in società sulle quali Iren S.p.A. non esercita né controllo né influenza notevole. Tali partecipazioni sono valutate al fair value ma, poiché le più recenti informazioni disponibili per valutare il fair value sono insufficienti e il costo rappresenta la migliore stima del fair value, sono state mantenute al costo.
Alla data del presente bilancio l'unica partecipazione detenuta è relativa alla società consortile Competence Industry Manufactoring 4.0, ed è pari a 150 migliaia di euro (100 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
NOTA 5_ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
Il totale della voce ammonta complessivamente a 2.499.028 migliaia di euro (2.225.873 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Crediti per gestione accentrata di tesoreria - controllate | 2.370.489 | 2.179.741 |
Crediti per gestione accentrata di tesoreria - collegate | 22.561 | 19.953 |
Crediti finanziari v/controllate | 76.502 | 1.675 |
Crediti finanziari v/collegate | 2.687 | - |
Fair value contratti derivati quota non corrente | 2.024 | 40 |
Crediti verso altri | 40 | 40 |
Altre attività finanziarie | 24.725 | 24.424 |
Totale | 2.499.028 | 2.225.873 |
Per il dettaglio per controparte della voce "Crediti per gestione accentrata di tesoreria" si rinvia alla tabella riportante i "Rapporti con parti correlate" negli Allegati al presente documento.
Il fair value attivo dei contratti derivati, per la quota non corrente, ammonta a 2.024 migliaia di euro (40 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Per il commento si rinvia al capitolo "Gestione dei rischi finanziari di IREN S.p.A.".
I crediti finanziari verso altri si riferiscono alla partecipazione in una produzione cinematografica in regime di Tax credit per 40 migliaia di euro (invariati rispetto al 31 dicembre 2020).
La voce "Altre attività finanziarie" è rappresentata dalla quota variabile del prezzo di cessione della partecipazione in OLT Offshore LNG Toscana e dal relativo finanziamento, valutata al fair value con iscrizione delle variazioni nell'utile (perdita) di periodo.
NOTA 6_ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI
Sono pari a 1.662 migliaia di euro (1.832 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono principalmente costituiti da crediti tributari maturati verso l'Erario a seguito dell'istanza di deduzione IRAP dalla base imponibile IRES per 64 migliaia di euro (612 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), da crediti per contributi maturati a fronte di progetti di innovazione per 1.437 migliaia di euro (1.040 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e da crediti per prestiti al personale per 102 migliaia di euro (122 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
NOTA 7_ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE
Ammontano a 8.460 migliaia di euro (11.035 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono ad imposte differite attive derivanti da componenti di reddito fiscalmente deducibili nei futuri esercizi.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota del conto economico "Imposte sul reddito" ed a quanto riportato negli Allegati in merito al dettaglio delle differenze temporanee legate alla fiscalità differita.
ATTIVITÀ CORRENTI
NOTA 8_RIMANENZE
La voce ammonta a 3.954 migliaia di euro (4.023 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Il magazzino annovera le giacenze di articoli di uso comune a tutte le società del Gruppo (vestiario tecnico, ferramenta, cancelleria e segnaletica).
Il fondo svalutazione magazzino, costituito nell'esercizio 2020 con l'obiettivo di tenere conto dell'obsolescenza tecnica e della scarsa movimentazione di alcuni materiali, ammonta a 208 migliaia di euro (709 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
NOTA 9_CREDITI COMMERCIALI
Il dettaglio è evidenziato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Verso clienti | 1.731 | 1.388 |
Verso controllate | 106.227 | 89.775 |
Verso joint venture e collegate | 563 | 744 |
Verso soci parti correlate | 506 | 16 |
Fondo svalutazione crediti | (1.224) | (1.224) |
Totale | 107.803 | 90.699 |
Crediti verso clienti
Sono relativi a crediti per servizi resi a favore di clienti terzi.
Crediti verso imprese controllate
I crediti verso controllate si riferiscono a normali operazioni commerciali, intrattenute a condizioni di mercato, e sono principalmente riferiti ai servizi corporate, di carattere tecnico-amministrativo forniti alle società del Gruppo. Il loro dettaglio per controparte è riportato in allegato nella sezione "Rapporti con parti correlate" degli Allegati al Bilancio.
Crediti verso joint venture e imprese collegate
La voce si riferisce prevalentemente ai compensi reversibili per le cariche ricoperte da dipendenti di Iren nelle società collegate, nonché al riaddebito di costi assicurativi sostenuti dalla Capogruppo. Il loro dettaglio per controparte è riportato in allegato nella sezione "Rapporti con parti correlate".
Crediti verso soci parti correlate
I crediti verso soci parti correlate presentano un saldo di 506 migliaia di euro (16 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono a crediti per servizi e attività svolte a favore del Comune di Torino per 483 migliaia di euro (non presenti al 31 dicembre 2020), del Comune di Reggio Emilia per 7 migliaia di euro (non presenti al 31 dicembre 2020, di FSU per 16 migliaia di euro (invariati rispetto al 31 dicembre 2020).
Fondo svalutazione crediti
La voce ammonta a 1.224 migliaia di euro (invariati rispetto al 31 dicembre 2020). Nel corso dell'esercizio non è stato effettuato alcun accantonamento in quanto il fondo risultava adeguato all'ammontare delle perdite attese sulla base del modello semplificato previsto dal principio IFRS 9, dove per "perdita" si intende il valore attuale di tutti i futuri mancati incassi, opportunamente integrato per tenere conto delle aspettative future ("forward looking information"), tenendo in debita considerazione la serie storica.
NOTA 10_ATTIVITA' PER IMPOSTE CORRENTI
La voce ammonta a 60 migliaia di euro (927 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferisce a crediti per anticipi IRAP.
NOTA 11_CREDITI VARI E ALTRE ATTIVITA' CORRENTI
Il dettaglio è evidenziato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Verso controllate per gruppo IVA | 15.467 | 20.921 |
Verso controllate per consolidato fiscale | 42.802 | 17.566 |
Verso Erario per IVA | 39.275 | 72.051 |
Altri di natura tributaria | 1.048 | 4.624 |
Crediti tributari entro 12 mesi | 98.592 | 115.162 |
Anticipi a fornitori | 2.705 | 1.526 |
Verso altri | 2.103 | 1.794 |
Altre attività correnti | 4.808 | 3.320 |
Risconti attivi | 13.795 | 4.777 |
Totale | 117.195 | 123.259 |
Come anticipato nel capitolo "Rapporti con parti correlate", Iren nel settembre 2019, ha esercitato l'opzione per la costituzione del Gruppo IVA cui l'Agenzia delle Entrate ha attribuito un nuovo numero di Partita IVA con efficacia dal 1° gennaio 2020.
Il Gruppo ha esercitato altresì l'opzione per il Consolidato fiscale di Gruppo che comporta il trasferimento da parte delle società consolidate delle proprie posizioni debitorie/creditorie IRES verso la Consolidante Iren S.p.A..
Gli altri crediti di natura tributaria esposti in tabella sono principalmente costituiti da crediti verso l'erario per crediti d'imposta, mentre i risconti attivi si riferiscono in gran parte alla quota di competenza futura di servizi informatici.
NOTA 12_ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
La voce ammonta complessivamente a 70.633 migliaia di euro (74.097 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). La scadenza di tutti i crediti finanziari iscritti in questa voce non supera i 12 mesi. Il valore contabile di tali crediti approssima il loro fair value in quanto l'impatto dell'attualizzazione risulta trascurabile. I crediti finanziari correnti riguardano:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Verso controllate | 40.114 | 69.027 |
Verso joint venture e collegate | 186 | 107 |
Verso terzi per deposito acquisto azioni proprie | - | 4.181 |
Verso altri | 30.333 | 782 |
Totale | 70.633 | 74.097 |
Crediti finanziari verso controllate
I crediti verso controllate sono riferiti:
al finanziamento alla controllata Iren Ambiente Toscana per 26.665 migliaia di euro;
agli interessi maturati in merito sulle linee di finanziamento, in particolare in tesoreria accentrata (13.449 migliaia di euro);
Crediti finanziari joint venture e collegate
I crediti verso joint venture e collegate si riferiscono agli interessi maturati in merito al rapporto di tesoreria accentrata nei confronti di Valle Dora Energia e Sei Toscana.
Crediti finanziari verso altri
Ammontano a 30.333 migliaia di euro (782 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono
per 30.014 migliaia di euro all'acquisto di certificati di deposito e per 319 migliaia di euro a risconti attivi di natura finanziaria.
NOTA 13_DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
La voce cassa e altre disponibilità liquide equivalenti risulta essere così costituita:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Depositi bancari e postali | 430.162 | 745.042 |
Denaro e valori in cassa | - | 69 |
Totale | 430.162 | 745.111 |
Le disponibilità liquide sono rappresentate dalle disponibilità in essere su depositi bancari e postali.
Iren S.p.A. non dispone di mezzi equivalenti a disponibilità liquide, intesi come impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e soggetti ad un irrilevante rischio di variazione.
NOTA 14_ATTIVITÀ POSSEDUTE PER LA VENDITA
La voce non risulta valorizzata (240 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) in quanto nel corso dell'esercizio 2021 Iren Spa ha ceduto la partecipazione nella società Plurigas in liquidazione, classificata a suo tempo tra le attività destinate a essere cedute in quanto, nel 2014, si era conclusa l'operatività della società stessa.
PASSIVO
NOTA 15_PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto risulta essere così composto:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Capitale Sociale | 1.300.931 | 1.300.931 |
Riserve e Utili (Perdite) a nuovo | 551.548 | 460.912 |
Risultato netto del periodo | 218.851 | 210.063 |
Totale | 2.071.330 | 1.971.906 |
Capitale sociale
Il capitale sociale ammonta a 1.300.931.377 euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2020), interamente versati, e si compone di 1.300.931.377 azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna.
In data 29 aprile 2020 l'Assemblea degli Azionisti ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad acquistare azioni proprie per diciotto mesi per un massimo di 65.000.000 di azioni, pari al 5% del capitale sociale, secondo le norme vigenti in materia. In data 2 novembre 2021 si è conclusa tale operazione.
Al 31 dicembre 2021 sono presenti in portafoglio 17.855.645 azioni per un corrispettivo complessivo di 38.690 migliaia di euro, esposto a riduzione del patrimonio netto all'interno della voce "Riserve e Utili (Perdite) a nuovo".
Riserve e Utili (Perdite) a nuovo
Il dettaglio della voce è riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 |
Azioni proprie | (38.690) | (34.648) |
Riserva sovrapprezzo azioni | 133.020 | 133.020 |
Riserva legale | 87.216 | 76.712 |
Riserva copertura flussi finanziari | (2.880) | (9.517) |
Altre riserve e Utili (Perdite) accumulate | 372.882 | 295.345 |
Totale | 551.548 | 460.912 |
Informativa relativa alle azioni proprie
In data 29 aprile 2020 l'Assemblea degli Azionisti di Iren S.p.A. aveva autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad acquistare e disporre di azioni proprie per diciotto mesi a partire da tale data, revocando contestualmente, per la parte rimasta ineseguita, la precedente autorizzazione all'acquisto deliberata il 5 aprile 2019. In data 12 maggio 2020, il C.d.A., dando mandato all'AD di effettuare il programma di acquisto, aveva posto il limite al 2% del capitale sociale della Società (pari a 26.000.000 di azioni), tenendo conto delle azioni già in portafoglio.
Nel corso del mese di novembre 2021 si è conclusa l'operazione di acquisto azioni proprie e al 31 dicembre 2021 risultano presenti in portafoglio 17.855.645 azioni per un corrispettivo complessivo di 38.690 migliaia di euro, esposto a riduzione del patrimonio netto all'interno della voce "Riserve e Utili (Perdite) a nuovo".
Riserva coperture di flussi finanziari
La variazione del fair value dei contratti derivati designati come strumenti di copertura efficaci viene contabilizzata in bilancio con contropartita direttamente a patrimonio netto nella riserva di copertura di flussi finanziari. Tali contratti sono stati stipulati per coprire l'esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile.
Altre riserve e Utili (perdite) accumulate
Sono composte principalmente dall'avanzo generato dalla fusione per incorporazione di AMGA in AEM Torino e successivamente di Enìa in Iride, da utili e perdite portati a nuovo, dalla riserva che accoglie gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione dei benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro.
Nel corso dell'esercizio sono variate principalmente per il riporto a nuovo degli utili dell'esercizio precedente non distribuiti (77.668 migliaia di euro).
Dividendi
L'Assemblea Ordinaria di Iren S.p.A. ha approvato in data 6 maggio 2021 il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2020 della Società e la Relazione sulla Gestione, e ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,095 euro per azione ordinaria, confermando quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione. Alla data di stacco cedola le azioni in circolazione erano pari a n.1.283.075.732 e di conseguenza l'ammontare complessivo di dividendi distribuiti è stato pari a euro 121.892.194,54.
GESTIONE DEL CAPITALE
Le politiche di gestione del capitale del Consiglio di Amministrazione prevedono il mantenimento di un livello elevato di capitale proprio al fine di mantenere un rapporto di fiducia con gli investitori, i creditori ed il mercato, consentendo altresì lo sviluppo futuro dell'attività.
Il Consiglio di Amministrazione monitora il rendimento del capitale ed il livello di dividendi da distribuire ai detentori di azioni e ha l'obiettivo di mantenere un equilibrio tra l'ottenimento di maggiori rendimenti tramite il ricorso ad indebitamento e i vantaggi e la sicurezza offerti da una solida situazione patrimoniale.
Per maggiori dettagli si rimanda al prospetto delle variazioni delle voci di patrimonio netto.
PASSIVITA' NON CORRENTI
NOTA 16_PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI
Le passività finanziarie non correnti ammontano complessivamente a 3.278.814 migliaia di euro (3.490.489 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e sono composte da:
Obbligazioni
Ammontano a 2.960.176 migliaia di euro, con scadenza oltre 12 mesi (3.124.430 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). La voce è interamente costituita da posizioni riferite ad emissioni di Public Bond, contabilizzate a costo ammortizzato, a fronte di un complessivo importo nominale in circolazione al 31 dicembre 2021 di 3.000.000 migliaia di euro (3.159.634 al 31 dicembre 2020). Di seguito il dettaglio dei Public Bond con scadenza oltre 12 mesi:
Bond scadenza novembre 2024, cedola 0,875%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 497.405 migliaia di euro);
Green Bond scadenza ottobre 2027, cedola 1,5%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 493.918 migliaia di euro);
Green Bond scadenza settembre 2025, cedola 1,95%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 496.434 migliaia di euro);
Green Bond scadenza ottobre 2029, cedola 0,875%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 495.726 migliaia di euro);
Bond scadenza luglio 2030, cedola 1%, importo 500 milioni di euro, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 490.741 migliaia di euro);
Green Bond scadenza gennaio 2031, cedola 0,25%, importo 500 milioni di euro, comprensivi dell'emissione TAP di ottobre 2021, interamente in circolazione (importo a costo ammortizzato 485.952 migliaia di euro).
I prestiti obbligazionari sono stati sottoscritti da investitori istituzionali italiani ed esteri, sono quotati alla Borsa Irlandese ed è loro attribuito rating Fitch e S&P.
La variazione del complessivo valore contabile rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuta alla riclassificazione a breve del Bond con scadenza novembre 2022 (importo in circolazione al 31 dicembre 2021 pari a 359.634 migliaia di euro, importo a costo ammortizzato 359.135 migliaia di euro), all'emissione di ottobre 2021 del TAP Green Bond scadenza gennaio 2031, cedola 0,25%, importo 200 milioni di euro e all'imputazione degli oneri finanziari di competenza, calcolati sulla base del metodo del costo ammortizzato.
Debiti finanziari non correnti verso istituti di credito
Si tratta della quota con scadenza oltre 12 mesi dei mutui/linee di finanziamento a medio lungo termine concessi dagli istituti finanziari, che ammonta a 305.465 migliaia di euro (345.239 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
I finanziamenti a medio lungo termine, tutti a tasso variabile, possono essere analizzati per scadenza (riferita alla quota oltre 12 mesi), come illustrato nella tabella che segue:
migliaia di euro | ||
| TOTALE | |
tasso min/max | 0,00% - 0,00% | |
periodo di scadenza | 2023-2036 | |
1.1.2023 - 31.12.2023 | 23.490 | |
1.1.2024 - 31.12.2024 | 33.221 | |
1.1.2025 - 31.12.2025 | 33.221 | |
1.1.2026 - 31.12.2026 | 33.221 | |
successivi | 182.312 | |
Totale debiti oltre 12 mesi al 31/12/2021 | 305.465 | |
Totale debiti oltre 12 mesi al 31/12/2020 | 345.239 | |
I finanziamenti sono tutti denominati in euro.
Le movimentazioni dei finanziamenti a medio lungo termine avvenute nel corso dell'esercizio sono qui di seguito riepilogate:
migliaia di euro | |||||
31/12/2020 |
| 31/12/2021 | |||
| Totale debiti oltre 12 mesi | Incrementi | Riduzioni | Rettifica costo ammortizzato | Totale debiti oltre 12 mesi |
TOTALE | 345.239 | 5.000 | (44.861) | 87 | 305.465 |
Il totale dei debiti a medio lungo termine al 31 dicembre 2021 risulta in complessiva riduzione rispetto al 31 dicembre 2020, per l'effetto combinato di:
• erogazione di un finanziamento per 5.000 migliaia di euro da CEB (Council of Europe Development Bank), a valere sul programma di investimenti nel settore delle infrastrutture del servizio idrico integrato nelle aree di Parma e Genova;
riduzione per complessivi 44.861migliaia di euro a fonte del rimborso anticipato volontario di finanziamenti, per attività di Liability Management, e per la classificazione a breve termine delle quote dei finanziamenti in scadenza entro i prossimi 12 mesi;
variazioni di costo ammortizzato per la contabilizzazione ai fini IAS/IFRS dei finanziamenti.
Debiti finanziari non correnti per leasing
La voce riguarda la quota con scadenza oltre 12 mesi dei debiti per leasing, noleggi ed affitti della Società iscritti a norma dell'IFRS 16 e ammonta a 7.359 migliaia di euro (7.203 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Tale valore verrà progressivamente ridotto sulla base del piano di rimborso delle quote capitale.
Altre passività finanziarie
Ammontano a 5.814 migliaia di euro (13.617 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono al fair value dei contratti derivati stipulati da Iren per coprire l'esposizione al rischio di tasso di oscillazione dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile (per il commento si rinvia al capitolo "Gestione dei rischi finanziari di IREN S.p.A.").
NOTA 17_BENEFICI AI DIPENDENTI
Nel corso dell'esercizio 2021 hanno avuto la seguente movimentazione:
migliaia di euro | |||||||
| 31/12/2020 | Obbligazioni maturate nel periodo | Oneri finanziari | Erogazioni esercizio | Trasferimenti infragruppo | Utili/Perdite attuariali | 31/12/2021 |
T.F.R. | 14.150 | - | - | (1.021) | 12 | 283 | 13.424 |
Mensilità aggiuntive | 720 | 492 | - | (114) | - | (64) | 1.034 |
Premio fedeltà | 581 | 22 | - | (50) | - | (30) | 523 |
Agevolazioni tariffarie | 2.625 | - | - | (165) | - | (171) | 2.289 |
Premungas | 409 | 366 | - | (169) | - | 121 | 727 |
Totale | 18.485 | 880 | - | (1.519) | 12 | 139 | 17.997 |
Le agevolazioni tariffarie includono benefici relativi alla fornitura di gas naturale a uso domestico. Lo "Sconto energia" riconosciuto fino al 30 settembre 2017 ai dipendenti in servizio, a seguito della sottoscrizione di specifici accordi con le parti sindacali, è stato convertito in altre forme di trattamento a favore dei dipendenti.
Ipotesi attuariali
La valutazione delle passività esposte in precedenza è effettuata da attuari indipendenti. Si sottolinea che la passività relativa ai programmi a benefici definiti, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici.
Allo scopo di definire l'ammontare del valore attuale delle obbligazioni si è proceduto alla stima delle future prestazioni che, sulla base di ipotesi evolutive connesse sia allo sviluppo numerico della collettività, sia allo sviluppo retributivo, saranno erogate a favore di ciascun dipendente nel caso di prosecuzione dell'attività lavorativa, pensionamento, decesso, dimissioni o richiesta di anticipazione.
Ai fini della scelta del tasso di sconto adottato nelle valutazioni previste dallo IAS 19, sono stati considerati i seguenti elementi:
mercato dei titoli di riferimento;
data di riferimento delle valutazioni;
durata media prevista delle passività in esame.
La durata media residua delle passività è stata ottenuta come media ponderata delle durate medie residue delle passività relative a tutti i benefici.
Le ipotesi di natura economico-finanziaria adottate per le elaborazioni sono le seguenti:
Tasso annuo di attualizzazione | -0,17% - 0,98% |
Tasso annuo di inflazione | 1,75% |
Tasso annuo incremento Trattamento di fine rapporto | 2,813% |
In ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 19 vengono fornite le seguenti informazioni aggiuntive:
analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell'esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti;
indicazione del contributo per l'esercizio successivo;
indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definiti.
Di seguito si riportano tali informazioni.
Variazione passività al variare | Service cost 2022 | Duration del piano | Erogazioni 2022 | ||
| +0,25% | -0,25% | |||
Trattamento di fine rapporto | 251 | (259) | - | 8,2 | 1.020 |
Mensilità aggiuntive (premio anzianità) | 24 | (25) | 33 | 10,5 | 43 |
Premio fedeltà | 7 | (7) | 21 | 5,2 | 29 |
Agevolazioni tariffarie | 53 | (51) | - | 9,4 | 144 |
Premungas | 10 | (10) | - | 5,8 | 101 |
NOTA 18_FONDI PER RISCHI ED ONERI
Il dettaglio e la movimentazione sono esposti nella seguente tabella:
migliaia di euro | |||||
| 31/12/2020 | Incrementi | Decrementi | 31/12/2021 | Quota non corrente |
Fondo oneri esodo personale | 5.618 | (1.708) | 3.910 | 801 | |
Altri fondi per rischi e oneri | 8.382 | 1.601 | (817) | 9.166 | 5.893 |
Totale | 14.000 | 1.601 | (2.525) | 13.076 | 6.694 |
Fondo oneri esodo personale
Il fondo si riferisce agli oneri legati all'esodo di una parte del personale dipendente e trae origine dalle risultanze di accordi fra il Gruppo Iren e le Organizzazioni Sindacali che prevede l'accompagnamento incentivato alla pensione di una parte dei dipendenti occupati, mediante adesioni su base volontaria tra i lavoratori del Gruppo potenzialmente interessati. L'operazione si iscrive in un più ampio quadro di riequilibrio professionale e demografico del personale del Gruppo Iren, a fronte di un piano di inserimento di giovani.
L'incentivazione, a totale carico del Gruppo Iren (in applicazione dell'art. 4 della legge 92/2012), consentirà al personale in possesso dei requisiti di legge di andare in pensione in via anticipata rispetto alla data di maturazione, colmando in parte il ritardo nella cessazione del rapporto di lavoro venutosi a determinare dopo la riforma del sistema previdenziale.
Lo stanziamento rappresenta la stima della corresponsione a favore dei dipendenti interessati al Piano, tramite Istituto Previdenziale, di una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti (c.d. isopensione) con versamento all' Istituto Previdenziale della contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento (in conformità alla citata legge 92/2012), ed una somma, per ognuno degli interessati, a titolo di una tantum come incentivazione.
Nel corso dell'esercizio 2019, al fine di proseguire nel programma di riequilibrio professionale e demografico del personale e a seguito di accordi con le Organizzazioni Sindacali, il Gruppo ha stanziato fondi per incentivare alla pensione su base volontaria i dipendenti interessati aventi i requisiti introdotti dal decreto-legge 4/2019 contenente la cd. quota 100. L'articolo 14 del citato DL 4/2019 introduce a partire dal 2019 la possibilità di andare in pensione con i requisiti di 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2021.
Altri fondi per rischi e oneri
Tra gli altri fondi, gli incrementi riguardano principalmente vertenze del personale e l'adeguamento del fondo per piani di incentivazione a lungo termine, mentre i decrementi sono principalmente riferiti all'esito di contenziosi con fornitori sorti in esercizi precedenti.
NOTA 19_PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE
Le passività per imposte differite, pari a 943 migliaia di euro (945 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), sono dovute alle differenze temporanee tra il valore contabile e quello fiscale di attività e passività iscritte in bilancio. Si segnala inoltre che le imposte differite sono state calcolate applicando le aliquote previste nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota del conto economico "Imposte sul reddito" ed a quanto riportato negli Allegati in merito al dettaglio delle differenze temporanee legate alla fiscalità differita.
NOTA 20_DEBITI VARI E ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI
Tale voce ammonta a 1.475 migliaia di euro (9.810 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) ed è principalmente riferita a quote di contributi ricevuti su progetti di innovazione, relative a esercizi futuri per un ammontare di 1.285 migliaia di euro (1.279 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Nel corso dell'esercizio 2021 Iren Spa ha liquidato debiti verso le società rientranti nella procedura del consolidato fiscale a titolo di rimborso IRES per deducibilità IRAP riferita agli anni 2007 - 2011 per 8.499 migliaia di euro, presenti al 31 dicembre 2020.
PASSIVITA' CORRENTI
NOTA 21_PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
La scadenza di tutti i debiti finanziari iscritti in questa voce non supera i 12 mesi. Il valore contabile di tali debiti approssima il loro fair value in quanto l'impatto dell'attualizzazione risulta trascurabile.
Le passività finanziarie a breve termine sono così suddivise:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Obbligazioni | 359.135 | 181.628 |
Debiti finanziari verso istituti di credito | 31.572 | 47.960 |
Debiti finanziari verso controllate | 69.348 | 72.484 |
Debiti finanziari verso collegate | - | 369 |
Debiti finanziari correnti per leasing | 4.082 | 4.486 |
Altri debiti finanziari | 571 | 10 |
Totale | 464.708 | 306.937 |
Obbligazioni
Gli importi si riferiscono a Bond con scadenza entro 12 mesi e rappresentano il valore al costo ammortizzato degli strumenti finanziari; in particolare:
al 31 dicembre 2021 si tratta del Bond emesso nel 2015 con scadenza 2022 (valore nominale in scadenza per 359.634 migliaia di euro);
al 31 dicembre 2020 era esposto il valore del Bond emesso nel 2014, rimborsato alla scadenza di luglio 2021 al valore nominale pari a 181.836 migliaia di euro.
Debiti finanziari verso istituti di credito
La relativa consistenza è riportata in tabella:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Mutui - quota corrente | 18.599 | 27.229 |
Altri finanziamenti a breve termine | 2.000 | 8.000 |
Altri debiti verso banche a breve termine | 76 | 158 |
Ratei e risconti passivi | 10.897 | 12.573 |
Totale | 31.572 | 47.960 |
Debiti finanziari correnti per leasing
I debiti finanziari correnti per leasing riguardano la quota dei debiti per leasing, noleggi ed affitti della Società con scadenza entro 12 mesi; ammontano a 4.082 migliaia di euro (4.486 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Debiti finanziari verso controllate
I debiti verso controllate a breve termine, pari a 69.348 migliaia di euro al 31 dicembre 2020 (72.484 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) sono riferiti al rapporto di tesoreria accentrata verso le società del Gruppo che vantano una posizione creditoria verso Iren S.p.A.. L'importo comprende la stima dei relativi interessi passivi maturati ancora da liquidare.
Debiti finanziari verso altri
Ammontano a 571 migliaia di euro (10 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e si riferiscono principalmente all'accrued interest relativo all'emissione TAP di riapertura del Green Bond emesso nel 2020, da liquidare con la cedola annuale nel 2022 per 412 migliaia di euro e a debiti verso gli azionisti per 149 migliaia di euro.
NOTA 22_DEBITI COMMERCIALI
La scadenza di tutti i debiti commerciali non supera i 12 mesi. Il valore contabile di tali debiti approssima il loro fair value in quanto l'impatto dell'attualizzazione risulta trascurabile.
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Verso fornitori | 81.240 | 84.345 |
Versi controllate | 5.760 | 5.106 |
Verso collegate | 47 | 59 |
Verso soci parti correlate | 481 | 141 |
Verso altre parti correlate | 144 | 183 |
Totale | 87.672 | 89.834 |
NOTA 23_DEBITI VARI E ALTRE PASSIVITA' CORRENTI
La scadenza di tutti i debiti iscritti in questa voce non supera i 12 mesi. Il valore contabile di tali debiti approssima il loro fair value in quanto l'impatto dell'attualizzazione risulta trascurabile.
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Verso controllate per gruppo IVA | 44.178 | 129.464 |
Verso controllate per consolidato fiscale | 9.836 | 12.525 |
Per IRPEF | 292 | 87 |
Altri debiti tributari | 4.166 | 3.667 |
Debiti tributari entro 12 mesi | 58.472 | 145.743 |
Verso dipendenti | 10.013 | 10.047 |
Verso istituti previdenziali | 4.096 | 3.891 |
Altri debiti | 9.697 | 7.245 |
Altre passività correnti | 23.806 | 21.183 |
Risconti passivi | 59 | 931 |
Totale | 82.337 | 167.857 |
I debiti verso istituti di previdenza sono rappresentati principalmente da trattenute e contributi da versare a INPS e INPDAP.
I risconti passivi, pari a 59 migliaia di euro (931 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) si riferiscono a rimborsi per spese per fidejussioni.
Gli altri debiti si riferiscono in buona parte a conguagli di premi riferiti ad assicurazioni stipulate a favore del Gruppo.
NOTA 24_DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI
La voce ammonta a 31.709 migliaia di euro (non valorizzata al 31 dicembre 2020) e si riferisce a debiti tributari per Ires.
NOTA 25_FONDI PER RISCHI ED ONERI - QUOTA CORRENTE
La quota corrente dei Fondi per rischi ed oneri ammonta a 6.383 migliaia di euro (1.600 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Tale ammontare si riferisce per 3.274 migliaia di euro (non presente al 31 dicembre 2020) al fondo rischi e riguarda la quota LTI riferita al triennio 2019-2021 in erogazione nell'esercizio successivo, nonché al fondo oneri per l'esodo del personale per 3.109 migliaia di euro (1.600 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Per maggiori dettagli sulla composizione si rimanda alla nota "Fondi per rischi ed oneri".
POSIZIONE FINANZIARIA
L'indebitamento finanziario netto, calcolato come differenza tra i debiti finanziari a breve, medio e lungo termine e le attività finanziarie a breve, medio e lungo termine, è composto come riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
Attività finanziarie a lungo termine | (2.499.028) | (2.225.873) |
Indebitamento finanziario a medio e lungo termine | 3.278.814 | 3.490.489 |
Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine | 779.786 | 1.264.616 |
Attività finanziarie a breve termine | (500.795) | (819.208) |
Indebitamento finanziario a breve termine | 464.708 | 306.937 |
Indebitamento finanziario netto a breve termine | (36.087) | (512.271) |
Indebitamento finanziario netto | 743.699 | 752.345 |
Dettaglio Posizione Finanziaria Netta verso parti correlate
Le attività finanziarie a medio lungo termine sono relative a rapporti di tesoreria accentrata verso le società controllate e collegate per 2.393.049 migliaia di euro.
Le attività finanziarie a breve termine sono relative a finanziamenti (26.665 migliaia di euro) e fatture da emettere per interessi (13.449 migliaia di euro) a controllate.
Le passività finanziarie a breve termine per 69.349 migliaia di euro sono riferite a debiti finanziari verso le società controllate per rapporti di tesoreria accentrata e relativi interessi.
Per un maggiore dettaglio si rimanda alle tabelle in allegato sui Rapporti con parti correlate.
Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta secondo la struttura proposta dall'ESMA nel documento del 4 marzo 2021 Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto e recepita da parte di Consob con il Richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021.
migliaia di euro | ||
31/12/2021 | 31/12/2020 | |
A. Disponibilità liquide | (430.162) | (745.111) |
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - |
C. Altre attività finanziarie correnti | - | - |
D. Liquidità (A) + (B) + (C) | (430.162) | (745.111) |
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) | 82.892 | 93.594 |
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente | 381.816 | 213.343 |
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) | 464.708 | 306.937 |
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) | 34.546 | (438.174) |
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) | 318.638 | 366.059 |
J. Strumenti di debito | 2.960.176 | 3.124.430 |
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - |
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) | 3.278.814 | 3.490.489 |
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) | 3.313.360 | 3.052.315 |
Nella tabella seguente viene infine riportata la movimentazione dell'esercizio delle passività finanziarie correnti e non correnti.
migliaia di euro | |
Passività finanziari correnti e non correnti 31.12.2020 | 3.797.426 |
Variazioni monetarie come riportato nel rendiconto finanziario |
|
Sottoscrizione di finanziamenti a medio lungo termine | 205.000 |
Rimborso di finanziamenti a medio lungo termine | (235.327) |
Rimborso di leasing finanziari | (4.631) |
Variazione altri debiti finanziari | (9.426) |
Interessi pagati | (59.848) |
Variazioni non monetarie |
|
Nuovi contratti di leasing finanziari | 4.383 |
Variazione di fair value strumenti derivati | (7.802) |
Interessi e altri oneri finanziari di competenza | 53.598 |
Altre variazioni | 149 |
Passività finanziari correnti e non correnti 31.12.2021 | 3.743.522 |
VIII. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Le tabelle che seguono, ove non diversamente indicato, riportano i dati in migliaia di euro.
RICAVI
NOTA 26_RICAVI PER BENI E SERVIZI
Sono costituiti da ricavi per prestazioni di servizi e sono composti come indicato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Servizi a controllate | 234.603 | 217.546 |
Servizi a collegate | 214 | 534 |
Servizi ad altri | 936 | 888 |
Totale | 235.753 | 218.968 |
I ricavi per prestazioni di servizi si riferiscono alle prestazioni di servizi corporate, amministrativi e tecnici alle società del Gruppo e alle collegate.
Per maggiori dettagli, si rimanda alle tabelle riportate negli Allegati in merito ai rapporti con parti correlate.
NOTA 27_ALTRI PROVENTI
Gli altri proventi riguardano:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Ricavi per personale in servizio in altra società | 7.868 | 7.293 |
Vendita materiali | 2.322 | 3.785 |
Affitti e locazioni attive | 498 | 538 |
Contributi in conto esercizio | 415 | 338 |
Recuperi assicurativi | 51 | 317 |
Plusvalenze da alienazione beni | 36 | 30 |
Penalità a fornitori | 21 | 27 |
Ricavi di esercizi precedenti | 255 | 426 |
Altri ricavi e proventi | 101 | 210 |
Totale | 11.567 | 12.964 |
I ricavi per personale in servizio in altra società si riferiscono ai compensi reversibili per amministratori, dipendenti di Iren, in società del Gruppo e al riaddebito dei costi relativi al personale distaccato presso società controllate.
La vendita di materiali riguarda principalmente cessioni a società controllate, in conseguenza del procurement e della gestione centralizzata dei materiali ad uso comune ai business del Gruppo.
I ricavi di esercizi precedenti riguardano principalmente la consuntivazione definitiva di partite pregresse in riferimento a stime effettuate nei precedenti esercizi e le rettifiche di fatturazioni relative ad anni precedenti.
COSTI
NOTA 28_COSTI MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI
I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci sono di seguito esposti:
Tali costi si riferiscono principalmente agli acquisti di materiale ad uso comune alle società controllate (vestiario tecnico, ferramenta, cancelleria e segnaletica) e del carburante per i veicoli del Gruppo.
Il fondo svalutazione magazzino ammontante a 208 migliaia di euro (709 migliaia di euro nell'esercizio 2020) è stato costituito lo scorso esercizio al fine di tener conto dell'obsolescenza tecnica e della scarsa movimentazione di alcuni materiali.
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Materie prime e materiali magazzino | 2.897 | 9.715 |
Acquisto combustibili | 4.405 | 3.581 |
Variazione delle rimanenze | 570 | (1.692) |
Accantonamento/utilizzo fondo svalutazione magazzino | (502) | 709 |
Totale | 7.370 | 12.313 |
NOTA 29_PRESTAZIONI DI SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI
I costi per prestazioni di servizi sono dettagliati nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
Servizi tecnici e amministrativi da controllate e società del Gruppo | 10.280 | 9.948 |
Lavori di terzi, manutenzioni e prestazioni industriali | 13.453 | 17.708 |
Spazzamento neve | 2.033 | 1.562 |
Costi relativi al personale (mensa, formazione, trasferte) | 8.027 | 7.004 |
Consulenze tecniche, amministrative, commerciali e spese pubblicitarie | 21.755 | 17.860 |
Spese legali e notarili | 957 | 1.503 |
Assicurazioni | 15.736 | 12.631 |
Spese bancarie e postali | 677 | 694 |
Spese telefoniche | 4.082 | 4.377 |
Consumi interni (energia elettrica, acqua, gas, pulizie, ecc.) | 9.770 | 8.631 |
Spese per informatica | 46.028 | 41.515 |
Servizi di lettura e bollettazione | - | 7 |
Compensi Collegio Sindacale | 150 | 111 |
Altri costi per servizi | 3.882 | 4.554 |
Totale | 136.830 | 128.105 |
I costi per godimento beni di terzi ammontano a 1.022 migliaia di euro (697 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e si riferiscono principalmente a noleggi a breve termine di attrezzature tecniche e l'affitto di spazi espositivi per eventi promozionali.
In via residuale, sono inoltre presenti costi per noleggi a breve termine o in cui l'attività sottostante è di modesto valore, che il gruppo ha deciso di escludere dal perimetro di applicazione dell'IFRS 16.
NOTA 30_ONERI DIVERSI DI GESTIONE
Gli oneri diversi di gestione sono dettagliati nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Quote associative | 2.088 | 2.008 |
Spese generali | 1.500 | 1.350 |
Imposte e tasse | 1.872 | 1.486 |
Costi relativi ad esercizi precedenti | 3.154 | 1.202 |
Erogazioni liberali | 2.230 | 2.787 |
Altri oneri diversi di gestione | 164 | 324 |
Totale | 11.008 | 9.157 |
La voce "imposte e tasse" afferisce principalmente agli oneri per IMU su impianti e fabbricati della Società, incrementatasi a seguito del riacquisto dei complessi immobiliari a uso direzionale. I costi relativi ad esercizi precedenti riguardano principalmente le rettifiche inerenti a differenze su stime.
NOTA 31_COSTI PER LAVORI INTERNI CAPITALIZZATI
I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 4.902 migliaia di euro (4.966 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e sono riferiti alle spese della manodopera impiegata principalmente nello studio, realizzazione ed implementazione di software e progetti informatici.
NOTA 32_COSTO PER IL PERSONALE
I costi per il personale sono così dettagliati:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Retribuzioni lorde | 53.003 | 52.481 |
Oneri sociali | 15.930 | 16.092 |
Altri benefici a lungo termine dipendenti | 46 | 50 |
Altri costi del personale | 7.461 | 4.410 |
Compensi agli amministratori | 653 | 652 |
Totale | 77.093 | 73.685 |
Gli altri costi del personale comprendono i contributi ai fini assistenziali e ricreativi, il contributo al fondo assistenza sanitaria integrativa, l'assicurazione infortuni extra‐lavoro, la quota TFR ed i contributi a carico del datore di lavoro destinati ai fondi pensione integrativi.
La composizione del personale è evidenziata nella seguente tabella:
31/12/2021 | 31/12/2020 | Media dell'esercizio | |
Dirigenti | 50 | 49 | 49 |
Quadri | 127 | 121 | 127 |
Impiegati | 823 | 816 | 815 |
Operai | 74 | 77 | 74 |
Totale | 1.074 | 1.063 | 1.065 |
NOTA 33_AMMORTAMENTI
Gli ammortamenti del periodo ammontano a 36.267 migliaia di euro (31.356 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Attività materiali | 12.934 | 13.457 |
Attività immateriali a vita utile definita | 23.333 | 17.899 |
Totale | 36.267 | 31.356 |
Gli ammortamenti per immobilizzazioni materiali includono l'ammortamento del periodo dei beni in diritto d'uso iscritti in conformità all'IFRS 16.
Per un maggior dettaglio sugli ammortamenti si rimanda ai prospetti dei movimenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali.
NOTA 34_ ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI
La voce si attesta complessivamente a 73 migliaia di euro (nell'esercizio 2020 presentava un saldo positivo pari a 96 migliaia di euro) ed è dettagliata nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Accantonamenti a fondo svalutazione crediti | - | - |
Accantonamenti a fondi rischi | 504 | 247 |
Rilascio fondi | (431) | (343) |
Totale | 73 | (96) |
Nel corso dell'esercizio 2021 non è stato effettuato l'accantonamento al fondo svalutazione crediti in quanto risultato adeguato all'ammontare delle perdite attese sulla base del modello semplificato previsto dal principio IFRS 9, dove per "perdita" si intende il valore attuale di tutti i futuri mancati incassi, opportunamente integrato per tenere conto delle aspettative future ("forward looking information").
L'andamento degli accantonamenti a fondi rischi è principalmente riferibile ad onerosità probabili nell'ambito del personale.
Il dettaglio della consistenza e della movimentazione dei fondi è riportato nel commento della voce "Fondi per rischi e oneri" dello Stato Patrimoniale.
NOTA 35_GESTIONE FINANZIARIA
Proventi finanziari
Il dettaglio dei proventi finanziari è riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Dividendi | 235.329 | 236.439 |
Interessi attivi verso banche | 534 | 572 |
Interessi attivi verso controllate | 50.381 | 48.958 |
Interessi attivi verso collegate | 660 | 311 |
Interessi attivi su finanziamenti | - | 1.733 |
Proventi fair value contratti derivati | 1.054 | 349 |
Proventi attualizzazione earn out Olt | 301 | 1.625 |
Proventi da realizzo titoli | 309 | - |
Indennità di mora | 78 | - |
Altri proventi finanziari | 184 | 24 |
Totale | 288.830 | 290.011 |
I proventi da realizzo titoli sono riferiti alla cessione della partecipazione nella società Plurigas in liquidazione, classificata al 31 dicembre 2020 tra le attività destinate a essere cedute in quanto l'operatività della società stessa risultava essersi conclusa nel corso dell'anno 2014.
I proventi da fair value su contratti derivati si riferiscono alla variazione di fair value di strumenti di copertura che non soddisfano i requisiti formali per l'applicazione dell'hedge accounting.
Oneri finanziari
Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella tabella seguente:
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Interessi passivi su mutui | 235 | 667 |
Interessi passivi su prestiti obbligazionari | 50.386 | 54.703 |
Oneri realizzati su contratti derivati | 2.597 | 3.920 |
Oneri da fair value contratti derivati | - | 5.835 |
Minusvalenza da cessione di attività finanziarie | - | 31 |
Interessi passivi verso controllate | 60 | 73 |
Interest cost - Benefici ai dipendenti | - | 158 |
Oneri finanziari su passività per leasing | 107 | 154 |
Altri oneri finanziari | 213 | 293 |
Totale | 53.598 | 65.834 |
Gli interessi su mutui e prestiti obbligazionari comprendono gli oneri relativi alla valutazione al costo ammortizzato.
Gli interessi passivi su prestiti obbligazionari registrano un decremento derivante dal minor costo medio di tali strumenti.
NOTA 36_RETTIFICA DI VALORE DI PARTECIPAZIONI
Al 31 dicembre 2021 tale voce non risulta valorizzata, come al 31 dicembre 2020.
NOTA 37_IMPOSTE SUL REDDITO
Le imposte sul reddito risultano positive e ammontano a 1.061 migliaia di euro (4.205 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e sono composte da:
IRES, positiva per 1.712 migliaia di euro (6.785 migliaia di euro nell'esercizio 2020), in conseguenza del reddito operativo negativo;
imposte anticipate nette negative, date dal riversamento di differenze temporanee imponibili, per 520 migliaia di euro (3.054 migliaia di euro nell'esercizio 2020);
imposte differite positive per 2 migliaia di euro (non presenti nell'esercizio 2020) dovute a storno di imposte differite su ammortamenti anticipati;
imposte relative a precedenti esercizi negative per 133 migliaia di euro (positive per 474 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
Ai sensi all'art. 96 del Tuir la disciplina degli interessi passivi prevede che gli stessi siano deducibili nel limite del 30% del Reddito Operativo Lordo (ROL "fiscale"), con possibilità di riporto agli esercizi successivi delle eventuali eccedenze di interessi passivi indeducibili e, in caso di adesione alla tassazione di Gruppo, con facoltà di compensazione di tali eccedenze con eventuali eccedenze di ROL "fiscale" maturate da altre società del Gruppo.
Con riferimento a Iren S.p.A., l'applicazione della disciplina di cui all'art. 96 del Tuir non ha comportato, per il 2021, la formazione di eccedenze di interessi passivi netti indeducibili.
Il seguente prospetto mostra la riconciliazione tra l'aliquota ordinaria e l'aliquota effettiva IRES. La riconciliazione tra l'aliquota ordinaria e l'aliquota effettiva IRAP non risulta significativa.
Nello schema sono inserite solo le imposte correnti e non quelle differite. Pertanto, le variazioni apportate all'imposta teorica riguardano sia le variazioni temporanee sia le definitive.
Il seguente prospetto evidenzia la composizione del tax rate per l'esercizio 2021 e per l'esercizio 2020.
PROSPETTO RICONCILIAZIONE ALIQUOTA IRES | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | ||||
A) | Risultato prima delle imposte | 217.789 | 205.858 | |||
B) | Onere fiscale teorico (aliquota 24%) | 52.269 | 49.406 | |||
C) | Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi | - | - | |||
Acc. F.do sval.ne crediti fiscale | ||||||
D) | Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi | 7.079 | 8.360 | |||
Compenso revisori e amministratori | 205 | 233 | ||||
Ammortamenti minus plus | 1.000 | - | ||||
Acc. Fondi e interessi passivi | 2.056 | 3.474 | ||||
Altro | 3.818 | 4.654 | ||||
E) | Rigiro differenze temporanee da esercizi precedenti | (9.183) | (19.884) | |||
Dividendi non incassati nell'esercizio | ||||||
Utilizzo fondi e interessi passivi | (4.269) | (16.668) | ||||
Compenso revisori amministratori | (233) | (259) | ||||
Altro | (4.682) | (2.956) | ||||
F) | Differenze che non si riverseranno negli esercizi successivi | (220.429) | (220.905) | |||
Quota non imponibile dei dividendi (95%) incassati al 31/12 | (223.563) | (224.616) | ||||
Altre | 3.134 | 3.711 | ||||
G) | Imponibile fiscale (A)+C)+D)+E)+F)) | (4.744) | (26.570) | |||
H) | Imposte correnti sull'esercizio | (1.712) | (6.785) | |||
Proventi da consolidamento | (1.139) | (6.377) | ||||
Art Bonus | (573) | (408) | ||||
M) | Aliquota | -1% | -3% |
Il seguente prospetto mostra la composizione delle imposte anticipate e differite nei due esercizi, dettagliata per tipologia di differenza temporanea, e degli effetti conseguenti.
migliaia di euro | ||
Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | |
Imposte anticipate |
|
|
Fondi non deducibili | 4.088 | 4.546 |
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 485 | 554 |
Strumenti derivati | 783 | 2.879 |
Altro | 3.104 | 3.057 |
Totale | 8.460 | 11.035 |
Imposte differite |
| |
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 821 | 823 |
Fondo svalutazione crediti | 11 | 11 |
Altro | 111 | 111 |
Totale | 943 | 945 |
Totale imposte anticipate/differite nette | 7.517 | 10.090 |
NOTA 38_ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Le altre componenti di conto economico complessivo sono positive per 6.507 migliaia di euro (negative per 1.217 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
In particolare, le altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate a conto economico si riferiscono:
alla quota efficace delle variazioni di fair value di strumenti di copertura di flussi finanziari, positiva per 8.732 migliaia di euro, che si riferisce ai derivati stipulati a copertura della variazione dei tassi di interesse.
al relativo effetto fiscale, per 2.096 migliaia di euro.
Le altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate a conto economico si riferiscono invece:
alle perdite attuariali relative ai piani per dipendenti a benefici definiti per 170 migliaia di euro.
all'effetto fiscale, per 41 migliaia di euro.
IX. GARANZIE E PASSIVITA' POTENZIALI
GARANZIE PRESTATE
L'ammontare delle garanzie personali prestate è pari a 417.782 migliaia di euro (451.608 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) da suddividersi in:
152.036 migliaia di euro di garanzie fidejussorie bancarie e assicurative prestate a Enti vari. Tra queste, si evidenziano in particolare garanzie prestate a favore di:
Agenzia delle entrate per 119.992 migliaia di euro a garanzia delle richieste rimborso iva anni 2019 e 2020;
Comune di Torino per 27.476 migliaia di euro come garanzia definitiva procedura di gara
AMIAT/TRM;
INPS per 152 migliaia di euro come garanzie previste per procedure esodi programmati;
FCT Holding per 2.000 migliaia di euro come garanzia definitiva procedura di gara AMIAT/TRM;
Comune di Genova per 860 migliaia di euro a garanzia opere urbanizzazione e costo costruzione nuova sede;
Atersir/Ato per 820 migliaia di euro a garanzia gestione servizio idrico integrato.
251.302 migliaia di euro di garanzie prestate per conto di Società controllate, principalmente a garanzia di affidamenti bancari e per l'operatività delle stesse (in prevalenza contratti commerciali/Parent Company Guarantee per conto Iren Mercato Spa).
14.444 migliaia di euro di garanzie prestate per conto di Società collegate, relativi principalmente alla società collegata Sinergie Italiane.
Si segnala che gli importi più rilevanti, relativi alle garanzie prestate per conto di società collegate, attengono alla società collegata Sinergie Italiane in liquidazione (in particolare riguardano garanzie per affidamenti bancari e patronage per 10.999 migliaia di euro). I liquidatori hanno condotto a termine i principali contratti di approvvigionamento e dal 1° ottobre 2012 l'attività operativa della società è quindi unicamente costituita dall'acquisto di gas dal fornitore russo Gazprom e dalla vendita dello stesso ai soci o loro controllate, tra i quali Iren Mercato.
X. ALLEGATI AL BILANCIO SEPARATO
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI
CORRISPETTIVI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE
PROSPETTO DI PATRIMONIO NETTO CON INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
PROSPETTO IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE
DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
RICONCILIAZIONE PROSPETTI DI BILANCIO IAS/IFRS CON I PROSPETTI DI BILANCIO RICLASSIFICATI (Comunicazione Consob n. 6064293 del 26 luglio 2006)
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' CONTROLLATE E COLLEGATE
Società | Sede | Valuta | Capitale sociale | % possesso |
CONTROLLATE |
|
| ||
Iren Ambiente S.p.A. | Piacenza | Euro | 63.622.002 | 100,00 |
IReti S.p.A. | Reggio Emilia | Euro | 196.832.103 | 100,00 |
Iren Energia S.p.A. | Torino | Euro | 918.767.148 | 100,00 |
Iren Mercato S.p.A. | Genova | Euro | 61.356.220 | 100,00 |
CORRISPETTIVI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE
Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di attuazione del D.Lgs. 58/1998, i corrispettivi di competenza dell'esercizio spettanti alla KPMG S.p.A. sono così sintetizzabili:
migliaia di euro | ||||
Servizi di revisione legale | Servizi diversi dalla revisione legale | Totale | ||
Servizi finalizzati all'emissione di un'attestazione | Altri servizi | |||
Iren S.p.A. | 238 | 125 | - | 363 |
PROSPETTO DI PATRIMONIO NETTO CON INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
Importi in euro | |||
Natura/Descrizione | 31.12.2021 | 31.12.2020 | 31.12.2019 |
|
| ||
CAPITALE | 1.300.931.377 | 1.300.931.377 | 1.300.931.377 |
RISERVA DI CAPITALE |
|
|
|
Riserva da sovrapprezzo azioni (1) | 133.019.647 | 133.019.647 | 133.019.647 |
Avanzo di fusione | 56.792.947 | 56.792.947 | 56.792.947 |
Riserva negativa azioni proprie | (38.690.318) | (34.648.147) | (9.054.404) |
RISERVA DI UTILI |
|
|
|
Riserva legale | 87.215.666 | 76.712.515 | 64.641.843 |
Altre riserve: |
|
| |
Riserva straordinaria | 53.766.557 | 53.766.557 | 53.766.557 |
Riserva hedging | (2.880.211) | (9.516.688) | (9.340.183) |
Riserva attuariale IAS 19 | (4.766.110) | (4.637.006) | (3.596.399) |
Altre riserve libere in sospensione d'imposta | 1.402.976 | 1.402.976 | 1.402.976 |
Utili/perdite portati a nuovo | 265.687.166 | 188.019.492 | 78.180.732 |
TOTALE | 1.852.479.697 | 1.761.843.670 | 1.666.745.093 |
Quota non distribuibile | 1.482.476.372 | 1.476.015.392 | 1.489.538.463 |
Residua quota distribuibile | 370.003.325 | 285.828.278 | 177.206.630 |
Importi in euro | |||
Possibilità di utilizzazione | Quota disponibile | Riepilogo delle utilizzazioni fatte nei tre precedenti esercizi | |
| Per copertura perdite | Per altre ragioni | |
B | 1.300.931.377 |
|
|
|
|
|
|
A, B | 133.019.647 | ||
A, B, C | 56.792.947 | ||
(38.690.318) | |||
|
|
|
|
B | 87.215.666 | ||
| |||
A, B, C | 53.766.557 | ||
(2.880.211) | |||
(4.766.110) | |||
A, B, C | 1.402.976 | ||
A, B, C | 265.687.166 | ||
| 1.852.479.697 |
|
|
1.482.476.372 | |||
| 370.003.325 |
|
|
PROSPETTO ANTICIPATE E DIFFERITE 2021
differenze | ||||
iniziale | formazione | riversa- mento | residuo | |
|
|
|
|
|
|
|
|
| |
Imposte anticipate |
|
|
|
|
Fondi non deducibili | 18.940 | 1.770 | 3.677 | 17.033 |
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 2.308 | 171 | 460 | 2.019 |
Strumenti derivati | 11.996 | - | 8.732 | 3.264 |
Altro | 12.736 | 5.244 | 5.046 | 12.935 |
Totale imponibili/imposte anticipate | 45.981 | 7.185 | 17.915 | 35.251 |
|
|
|
| |
Imposte differite |
|
|
|
|
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 3.430 | - | 10 | 3.420 |
Fondo svalutazione crediti | 44 | - | - | 44 |
Altro | 464 | - | - | 464 |
Totale imponibile/imposte differite | 3.938 | - | 10 | 3.928 |
|
|
|
| |
Imposte anticipate (differite) nette | 42.042 | 7.185 | 17.906 | 31.322 |
migliaia di euro | ||||
imposte | imposte | IRES | IRAP | totale |
a c/eco | a PN |
|
|
|
(431) | (27) | 4.088 | - | 4.088 |
(69) | - | 485 | - | 485 |
- | (2.096) | 783 | - | 783 |
(20) | 68 | 3.104 | - | 3.104 |
(520) | (2.055) | 8.460 | - | 8.460 |
(2) | - | 821 | - | 821 |
- | - | 11 | - | 11 |
- | - | 111 | - | 111 |
(2) | - | 943 | - | 943 |
(518) | (2.055) | 7.517 | - | 7.517 |
PROSPETTO ANTICIPATE E DIFFERITE 2020
differenze | ||||
iniziale | formazione | riversa- mento | residuo | |
|
|
|
|
|
|
|
|
| |
Imposte anticipate |
|
|
|
|
Fondi non deducibili | 32.890 | 2.390 | 16.340 | 18.940 |
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 2.308 | - | - | 2.308 |
Strumenti derivati | 11.764 | 232 | - | 11.996 |
Altro | 10.144 | 6.137 | 3.544 | 12.736 |
Totale imponibili/imposte anticipate | 57.105 | 8.759 | 19.884 | 45.981 |
|
|
|
| |
Imposte differite |
|
|
|
|
Differenze di valore delle immobilizzazioni | 3.430 | - | - | 3.430 |
Fondo svalutazione crediti | 44 | - | - | 44 |
Altro | 464 | - | - | 464 |
Totale imponibile/imposte differite | 3.938 | - | - | 3.938 |
|
|
|
| |
Imposte anticipate (differite) nette | 53.167 | 8.759 | 19.884 | 42.042 |
migliaia di euro | ||||
imposte | imposte | IRES | IRAP | totale |
a c/eco | a PN |
|
|
|
(3.412) | 64 | 4.546 | - | 4.546 |
- | - | 554 | - | 554 |
- | 56 | 2.879 | - | 2.879 |
358 | 265 | 3.057 | - | 3.057 |
(3.054) | 384 | 11.035 | - | 11.035 |
- | - | 823 | - | 823 |
- | - | 11 | - | 11 |
- | - | 111 | - | 111 |
- | - | 945 | - | 945 |
(3.054) | 384 | 10.090 | - | 10.090 |
TABELLA DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
|
|
| migliaia di euro | ||||||
Crediti Commerciali | Crediti Finanziari e Disponibilità liquide | Crediti di altra natura | Debiti Commerciali | Debiti Finanziari | |||||
SOCI PARTI CORRELATE |
|
|
|
|
| ||||
Comune di Genova | - | - | - | - | - | ||||
Comune di Parma | - | - | - | - | - | ||||
Comune di Piacenza | - | - | - | - | - | ||||
Comune di Reggio Emilia | 7 | - | - | 85 | - | ||||
Comune di Torino | 483 | - | - | 396 | - | ||||
FSU - Finanziaria Sviluppo Utilities S.r.l. | 16 | 41 | - | - | - | ||||
SOCIETA' CONTROLLATE |
|
|
|
| - | ||||
ACAM Acque S.p.A. | 1.247 | 155.646 | 37 | 18 | - | ||||
ACAM Ambiente S.p.A. | 927 | 26.901 | 346 | 116 | - | ||||
Alfa Solutions S.p.A. | 128 | - | 434 | 228 | 3.424 | ||||
AMIAT S.p.A. | 5.352 | 48.062 | 256 | 734 | - | ||||
AMIAT V. S.p.A. | 3 | 4.452 | - | - | - | ||||
ASM Vercelli S.p.A. | 1.654 | - | 47 | 385 | 2.957 | ||||
Asti Energia e Calore S.p.A. | - | 2.983 | - | - | - | ||||
ATENA Trading S.r.l. | 209 | 1.009 | 201 | 3 | - | ||||
Bonifica Autocisterne S.r.l. | 13 | - | 1 | - | 471 | ||||
Consorzio GPO | - | - | - | - | 2.142 | ||||
Formaira S.r.l. | 1 | - | 5 | - | 79 | ||||
Futura S.p.A. | 1 | 25.659 | - | - | - | ||||
GIA - Gestione Impianti Ambientali S.p.A. | - | - | - | - | - | ||||
I. Blu S.r.l. | 137 | 28.675 | - | 77 | - | ||||
Iren Acqua Tigullio S.p.A. | 457 | 2.724 | 1.042 | - | - | ||||
IREN Ambiente S.p.A. | 14.128 | 432.882 | 3.014 | 349 | - | ||||
IREN Ambiente Parma S.r.l. | - | - | - | - | 3.981 | ||||
IREN Ambiente Piacenza S.r.l. | - | - | - | - | 3.977 | ||||
IREN Energia S.p.A. | 19.440 | 501.486 | 29.397 | 318 | - | ||||
Iren Energy Solutions S.r.l. | 3 | - | - | - | - | ||||
IREN Mercato S.p.A. | 28.938 | 91 | 9.849 | 941 | 44.232 | ||||
Iren Smart Solutions S.p.A. | 2.456 | 167.570 | 4.815 | 659 | - | ||||
IRETI S.p.A. | 23.953 | 870.318 | 6.440 | 1.537 | - | ||||
Iren Laboratori S.p.A. | 798 | - | 177 | 164 | 6.599 | ||||
Iren Acqua S.p.A. | 3.413 | 77.538 | 1.262 | 85 | - | ||||
Maira S.p.A. | 12 | - | - | - | 1.487 | ||||
Manduriambiente S.p.A. | - | - | 718 | - | - | ||||
Nord Ovest Servizi S.p.A. | - | - | - | - | - | ||||
Picena Depur S.c.a.r.l. | - | - | - | - | - | ||||
Produrre Pulito S.r.l. | 15 | - | - | - | - | ||||
ReCos S.p.A. | 363 | 11.077 | - | - | - | ||||
Rigenera Materiali (Ri. Ma.) S.r.l. | 27 | 2.504 | - | - | - | ||||
Salerno Energia Vendite S.p.A. | 55 | 37.808 | - | - | - | ||||
San Germano S.p.A. | 1.248 | 25.040 | - | 52 | - | ||||
Scarlino Energia S.p.A. | 88 | 17.175 | - | - | - | ||||
Scarlino Immobiliare S.r.l. | - | - | 9 | - | - | ||||
Sidiren S.r.l. | 8 | 4.113 | - | - | - | ||||
Iren Ambiente Toscana S.p.A. | 36 | 26.944 | 96 | - | - |
TABELLA DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
|
|
|
| migliaia di euro | ||||||
| Debiti di altra natura | Ricavi e proventi | Costi e altri oneri | Proventi finanziari | Oneri finanziari | |||||
SOCI PARTI CORRELATE |
|
|
|
|
| |||||
Comune di Genova | - | 200 | 1.019 | - | - | |||||
Comune di Parma | - | - | 30 | - | - | |||||
Comune di Piacenza | - | - | 70 | - | - | |||||
Comune di Reggio Emilia | - | 6 | 297 | - | - | |||||
Comune di Torino | - | 559 | 672 | - | - | |||||
FSU - Finanziaria Sviluppo Utilities S.r.l. | - | - | - | - | - | |||||
SOCIETA' CONTROLLATE |
|
|
|
|
| |||||
ACAM Acque S.p.A. | 609 | 4.509 | 260 | 3.060 | - | |||||
ACAM Ambiente S.p.A. | 1.222 | 3.660 | 334 | 534 | - | |||||
Alfa Solutions S.p.A. | - | 595 | 833 | - | - | |||||
AMIAT S.p.A. | 5.171 | 20.314 | 3.531 | 1.537 | - | |||||
AMIAT V. S.p.A. | 270 | 252 | - | 153 | - | |||||
ASM Vercelli S.p.A. | 2.326 | 4.184 | 1.427 | - | 58 | |||||
Asti Energia e Calore S.p.A. | - | - | - | 64 | - | |||||
ATENA Trading S.r.l. | 416 | 549 | 17 | - | 2 | |||||
Bonifica Autocisterne S.r.l. | - | 44 | - | - | 1 | |||||
Consorzio GPO | - | - | - | - | - | |||||
Formaira S.r.l. | 3 | 5 | - | - | - | |||||
Futura S.p.A. | - | 1 | - | 426 | - | |||||
GIA - Gestione Impianti Ambientali S.p.A. | - | - | - | - | - | |||||
I. Blu S.r.l. | - | 335 | 78 | 473 | - | |||||
Iren Acqua Tigullio S.p.A. | 1.225 | 1.192 | - | 24 | - | |||||
IREN Ambiente S.p.A. | 8.761 | 35.420 | 1.305 | 25.678 | - | |||||
IREN Ambiente Parma S.r.l. | 3 | 1 | - | - | - | |||||
IREN Ambiente Piacenza S.r.l. | 3 | 1 | - | - | - | |||||
IREN Energia S.p.A. | 16.484 | 32.086 | 592 | 79.795 | - | |||||
Iren Energy Solutions S.r.l. | - | 3 | - | - | - | |||||
IREN Mercato S.p.A. | 6.461 | 44.832 | 3.527 | 46.817 | - | |||||
Iren Smart Solutions S.p.A. | 2 | 12.072 | 1.476 | 2.219 | - | |||||
IRETI S.p.A. | 2.864 | 69.675 | 2.278 | 120.665 | - | |||||
Iren Laboratori S.p.A. | 339 | 2.496 | 203 | - | - | |||||
Iren Acqua S.p.A. | 2.501 | 7.150 | 318 | 1.946 | - | |||||
Maira S.p.A. | 24 | 59 | - | - | - | |||||
Manduriambiente S.p.A. | - | - | - | - | - | |||||
Nord Ovest Servizi S.p.A. | - | 1 | - | - | - | |||||
Picena Depur S.c.a.r.l. | 75 | - | - | - | - | |||||
Produrre Pulito S.r.l. | 7 | 15 | - | - | - | |||||
ReCos S.p.A. | 703 | 845 | - | 355 | - | |||||
Rigenera Materiali (Ri. Ma.) S.r.l. | 236 | 50 | - | 4 | - | |||||
Salerno Energia Vendite S.p.A. | - | 16 | - | 217 | - | |||||
San Germano S.p.A. | 2.760 | 1.751 | 202 | 538 | - | |||||
Scarlino Energia S.p.A. | - | - | - | 263 | - | |||||
Scarlino Immobiliare S.r.l. | - | - | - | - | - | |||||
Sidiren S.r.l. | - | - | - | 18 | - | |||||
Iren Ambiente Toscana S.p.A. | - | 10 | - | 377 | - |
TABELLA DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
|
|
|
| migliaia di euro | ||||||
| Crediti Commerciali | Crediti Finanziari e Disponibilità liquide | Crediti di altra natura | Debiti Commerciali | Debiti Finanziari | |||||
TB S.p.A. | - | - | 162 | - | - | |||||
Territorio e Risorse S.r.l. | 184 | 16.340 | - | - | - | |||||
TRM S.p.A. | 411 | - | - | 72 | - | |||||
UHA - Unieco Holding Ambiente S.r.l. | 521 | 108 | - | 23 | - | |||||
Uniproject S.r.l. | - | - | - | - | - | |||||
JOINT VENTURE | ||||||||||
Acque Potabili S.p.A. | 114 | - | - | - | - | |||||
SOCIETA' COLLEGATE |
|
|
|
| - | |||||
Acquaenna S.c.p.a. | 10 | - | - | - | - | |||||
Aguas de San Pedro S.A. de C.V. | 1 | - | - | - | - | |||||
AMAT S.p.A. | - | - | - | - | - | |||||
AMTER S.p.A. | 83 | - | - | - | - | |||||
ASA Livorno S.p.A. | 115 | - | - | 1 | - | |||||
ASTEA S.p.A. | 8 | - | - | - | - | |||||
Asti Servizi Pubblici S.p.A. | 49 | - | - | - | - | |||||
CSP - Innovazione nelle ICT S.c. a r.l. | - | - | - | 46 | - | |||||
Fratello Sole Energie Solidali S.r.l. | 103 | - | - | - | - | |||||
Iniziative Ambientali S.r.l. | 4 | - | - | - | - | |||||
Mondo Acqua S.p.A. | 2 | - | - | - | - | |||||
Piana Ambiente S.p.A. | 62 | - | - | - | - | |||||
SEI Toscana S.r.l. | - | 2.709 | - | - | - | |||||
SETA S.p.A. | - | - | - | - | - | |||||
Valle Dora Energia S.r.l. | 12 | 22.725 | - | - | - | |||||
ALTRE PARTI CORRELATE |
|
|
|
| - | |||||
Controllate Comune di Genova | - | - | - | 2 | - | |||||
Controllate Comune di Parma | - | - | - |
| - | |||||
Controllate Comune di Piacenza | - | - | - |
| - | |||||
Controllate Comune di Reggio Emilia | - | - | - |
| - | |||||
Controllate Comune di Torino | - | - | - | 127 | - | |||||
|
|
|
|
|
| |||||
TOTALE | 107.296 | 2.512.580 | 58.308 | 6.417 | 69.348 |
TABELLA DETTAGLIO RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
|
|
|
| migliaia di euro | ||||||
| Debiti di altra natura | Ricavi e proventi | Costi e altri oneri | Proventi finanziari | Oneri finanziari | |||||
TB S.p.A. | - | - | - | - | - | |||||
Territorio e Risorse S.r.l. | 484 | 206 | - | 275 | - | |||||
TRM S.p.A. | 916 | 581 | 252 | - | - | |||||
UHA - Unieco Holding Ambiente S.r.l. | 129 | 495 | 75 | 275 | - | |||||
Uniproject S.r.l. | 73 | - | - | - | - | |||||
JOINT VENTURE | ||||||||||
Acque Potabili S.p.A. | - | 28 | - | - | - | |||||
SOCIETA' COLLEGATE |
|
|
|
|
| |||||
Acquaenna S.c.p.a. | - | 10 | - | - | - | |||||
Aguas de San Pedro S.A. de C.V. | - | 1 | - | - | - | |||||
AMAT S.p.A. | - | 2 | - | - | - | |||||
AMTER S.p.A. | - | 85 | - | - | - | |||||
ASA Livorno S.p.A. | - | 14 | - | - | - | |||||
ASTEA S.p.A. | - | 7 | - | - | - | |||||
Asti Servizi Pubblici S.p.A. | - | - | - | - | - | |||||
CSP - Innovazione nelle ICT S.c. a r.l. | 8 | - | 75 | - | - | |||||
Fratello Sole Energie Solidali S.r.l. | - | 20 | - | - | - | |||||
Iniziative Ambientali S.r.l. | - | 2 | - | - | - | |||||
Mondo Acqua S.p.A. | - | 2 | - | - | - | |||||
Piana Ambiente S.p.A. | - | - | - | - | - | |||||
SEI Toscana S.r.l. | - | - | - | 34 | - | |||||
SETA S.p.A. | - | 3 | - | - | - | |||||
Valle Dora Energia S.r.l. | - | 72 | - | 626 | - | |||||
ALTRE PARTI CORRELATE |
|
|
|
|
| |||||
Controllate Comune di Genova | - | - | 41 | - | - | |||||
Controllate Comune di Parma | - | - | 5 | - | - | |||||
Controllate Comune di Piacenza | - | - | 1 | - | - | |||||
Controllate Comune di Reggio Emilia | - | - | - | - | - | |||||
Controllate Comune di Torino | - | - | 165 | - | - | |||||
|
|
|
|
|
| |||||
TOTALE | 54.074 | 244.416 | 19.083 | 286.370 | 61 |
RICONCILIAZIONE PROSPETTI DI BILANCIO IAS/IFRS CON I PROSPETTI DI BILANCIO RICLASSIFICATI (Comunicazione Consob n. 6064293 del 26 luglio 2006)
migliaia di euro | |||
SP IAS/IFRS | SP RICLASSIFICATO | ||
Attività materiali | 166.969 |
| |
Attività immateriali a vita definita | 79.954 |
| |
Investimenti immobiliari | - |
| |
Partecipazioni in imprese controllate, joint venture e collegate | 2.564.032 |
| |
Altre partecipazioni | 150 |
| |
Totale (A) | 2.811.105 | Attivo Immobilizzato (A) | 2.811.105 |
Altre attività non correnti | 1.662 |
| |
Altre passività non correnti | (1.474) |
| |
Totale (B) | 188 | Altre attività (Passività) non correnti (B) | 188 |
Rimanenze | 3.954 |
| |
Crediti commerciali | 107.803 |
| |
Crediti per imposte correnti | 60 |
| |
Crediti vari e altre attività correnti | 117.195 |
| |
Debiti commerciali | (87.672) |
| |
Debiti vari e altre passività correnti | (82.337) |
| |
Debiti per imposte correnti | (31.709) |
| |
Totale (C) | 27.294 | Capitale circolante netto (C) | 27.294 |
Attività per imposte anticipate | 8.460 |
| |
Passività per imposte differite | (943) |
| |
Totale (D) | 7.517 | Attività (Passività) per imposte differite (D) | 7.517 |
Benefici ai dipendenti | (17.997) |
| |
Fondi per rischi ed oneri | (6.694) |
| |
Fondi per rischi ed oneri - quota corrente | (6.383) |
| |
Totale (E) | (31.074) | Fondi Rischi e Benefici ai dipendenti (E) | (31.074) |
| Capitale investito netto (G=A+B+C+D+E) | 2.815.030 | |
|
| ||
Patrimonio Netto (F) | 2.071.330 | Patrimonio Netto (F) | 2.071.330 |
|
| ||
Attività finanziarie non correnti | (2.499.028) |
| |
Passività finanziarie non correnti | 3.278.814 |
| |
Totale (G) | 779.786 | Indeb. finanziario a medio e lungo termine (G) | 779.786 |
Attività finanziarie correnti | (70.633) |
| |
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (430.162) |
| |
Passività finanziarie correnti | 464.708 |
| |
Totale (H) | (36.087) | Indeb. finanziario a breve termine (H) | (36.087) |
|
| ||
| Indebitamento finanziario netto (I=G+H) | 743.699 | |
|
| ||
| Mezzi propri e indeb. finanziario netto (F+I) | 2.815.029 |
Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato, e Anna Tanganelli, Direttore Amministrazione Finanza Controllo e M&A e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Iren S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato, nel corso dell'esercizio 2021.
Si attesta, inoltre, che:
2.1 il bilancio d'esercizio:
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
29 marzo 2022
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
SINTESI DELLE DELIBERAZIONI DELL'ASSEMBLEA
L'assemblea ordinaria degli Azionisti:
preso atto del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 e della Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione;
preso atto della Relazione del Collegio Sindacale;
preso atto della Relazione della Società di revisione KPMG S.p.A.
delibera
di approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 di Iren S.p.A.
e, con separata delibera,
di approvare la proposta di destinazione dell'utile di esercizio pari ad Euro 218.850.794,04 come segue:
quanto ad Euro 10.942.539,70 pari al 5% dell'utile di esercizio, a riserva legale;
quanto a massimi Euro 136.597.794,59 a dividendo agli Azionisti, corrispondente ad Euro 0,105 per ciascuna delle massime n. 1.300.931.377 azioni ordinarie costituenti il capitale sociale della Società con la precisazione che le eventuali azioni proprie non beneficeranno del dividendo; il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal giorno 20 luglio 2022, contro stacco cedola il 18 luglio 2022 e record date il 19 luglio 2022;
in una apposita riserva di utili portati a nuovo, l'importo residuo pari ad almeno Euro 71.310.459,75.