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C'è futuro nei RAEE

Campagna per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti

Ogni giorno utilizziamo dispositivi elettronici che semplificano la nostra vita: smartphone, computer, elettrodomestici, lampade, televisori, per citarne soltanto alcuni. Ma cosa accade quando questi prodotti giungono a fine vita? La risposta non è scontata: i RAEERifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – rappresentano una delle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo. Il loro corretto recupero non è solo una questione tecnica, ma un impegno sociale: significa preservare risorse preziose, ridurre l’impatto ambientale e garantire un futuro migliore per le generazioni che verranno.

 

Dal 22 al 30 novembre ritorna la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), la più grande call-to-action in Europa per creare una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti. Il focus tematico sarà proprio sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Il Gruppo Iren partecipa in veste di sostenitore, con la campagna “C’è futuro nei RAEE”, il cui obiettivo è informare e sensibilizzare cittadini e comunità sull’importanza di gestire correttamente i rifiuti elettronici. Ogni piccolo gesto, come conferire un elettrodomestico dismesso in modo corretto, contribuisce a preservare risorse preziose, ridurre l’impatto ambientale e alimentare un modello di economia circolare. La transizione ecologica nasce infatti dalle scelte quotidiane di ciascuno di noi, che insieme possono costruire un futuro più sostenibile.

 

Torna a trovarci per scoprire tutte le nuove iniziative di Iren sul riciclo dei RAEE: insieme possiamo costruire un futuro più sostenibile.

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Perchè è importante riciclare correttamente i RAEE?

I RAEE non sono rifiuti come gli altri: contengono materiali potenzialmente dannosi per l'ambiente e la salute umana se non smaltiti correttamente, ma rappresentano anche una vera e propria miniera urbana di risorse. Il loro corretto riciclo è un'opportunità per il recupero di materie prime essenziali per la transizione energetica e può contribuire significativamente all'autonomia strategica dell'Unione Europea. Migliorarne la raccolta, il trattamento e il riciclo a fine vita può aumentare l'efficienza delle risorse e sostenere la transizione verso un'economia circolare.

Rientrano nella categoria dei RAEE tutti gli apparecchi elettrici ed elettronici che non funzionano più o che non utilizziamo. Alcuni esempi:

  • Grandi elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, forni);
  • Piccoli elettrodomestici (aspirapolvere, frullatori, phon);
  • Apparecchi di informatica e telecomunicazione (computer, smartphone, tablet);
  • Apparecchi di illuminazione (lampade a basso consumo, LED, neon);
  • TV, monitor, apparecchi audio-video;
  • Giocattoli elettronici, utensili elettrici, dispositivi medici domestici.

A causa della rapida evoluzione della tecnologia, la generazione di RAEE è in costante aumento e per questo motivo riciclarli correttamente assume ancora più importanza. Se hai dei dubbi su come smaltire un rifiuto puoi utilizzare l’App IrenAmbiente, che ti aiuta a sapere come conferire nel modo corretto.

Dietro al tuo smartphone dismesso si nasconde un patrimonio di materiali rari e preziosi! Dal corretto trattamento dei RAEE è possibile recuperare:

  • Rame, alluminio, nichel, ferro: essenziali per la produzione industriale;
  • Oro, argento, palladio: metalli preziosi per l’elettronica avanzata;
  • Terre rare e cobalto: fondamentali per batterie, magneti e tecnologie rinnovabili;
  • Plastica e vetro: da reimmettere in nuovi cicli produttivi.

La Commissione Europea ha identificato con il Critical Raw Materials Act una lista di 34 materie prime critiche per l’industria Europea (20 in più rispetto alla rilevazione effettuata nel 2011), in termini di importanza economica e rischio di fornitura. Di queste 17 sono considerate strategiche, ovvero rilevanti per le tecnologie che supportano la duplice transizione verde e digitale e gli obiettivi della difesa e dell'aerospazio. Oltre alla lista di materie prime classificate come “critiche” vi sono una serie di metalli preziosi che risultano strategici per la transizione energetica e tecnologica che giocano un ruolo chiave nelle funzionalità dei dispositivi elettronici che utilizziamo quotidianamente. Questi materiali, noti per le loro proprietà conduttive e la resistenza alla corrosione, sono impiegati in componenti chiave come connettori, circuiti stampati e semiconduttori.

Per dare qualche dato concreto, i circuiti stampati rappresentano circa il 3-5% in peso sui piccoli prodotti elettrici ed elettronici e secondo stime diffuse dall’ENEA, una tonnellata in media può contenere fino a 130 kg di Rame, 43 kg di stagno, 15 kg di piombo, 350 g di argento e 240 g di oro.

La transizione energetica non è solo produrre energia da fonti rinnovabili, ma anche costruire un sistema più efficiente e circolare.

I materiali estratti dai RAEE alimentano lo sviluppo di pannelli fotovoltaici, turbine eoliche, veicoli elettrici e sistemi di accumulo energetico. In questo senso, ogni RAEE recuperato correttamente diventa un tassello del mosaico che conduce a un futuro a basse emissioni e ad alta qualità della vita.

Le stime, considerando il raggiungimento di uno Scenario Net Zero al 2050 prevedono, a livello globale, un incremento di oltre 3 volte la domanda di Cobalto (il 55% per storage elettrico in ambito EV e stazionario), di 10 volte per il Litio (quasi il 90% per storage elettrico in ambito EV e stazionario) di oltre 2 volte per il Neodimio (quasi il 50% per la produzione di magneti permanenti in ambito motori elettrici e generazione eolica).

Se ci si focalizza sul perimetro nazionale e alla domanda in ambito manifatturiero nei settori che più fanno uso di questi elementi, ovvero: fotovoltaico, eolico, batterie, data storage, server e prodotti di elettronica, il fabbisogno di materie prime critiche strategiche è previsto crescere entro il 2040 tra le 5 e le 11 volte in funzione del grado di specializzazione produttiva.

In questo scenario, l’Europa è attualmente fortemente dipendente da Paesi terzi (extra-UE) per l’approvvigionamento di questi materiali. La Cina, in particolare, risulta essere il principale fornitore europeo per il 56% delle materie prime critiche, con punte del 100% sulle Terre Rare pesanti e l’85% delle Terre Rare leggere. Il ruolo della Cina sulle materie prime critiche non si basa solamente sulla produzione domestica, ma anche sulla capacità di raffinazione e sugli investimenti in giacimenti minerari in Paesi terzi. Le implicazioni sugli obiettivi al 2030 in ambito transizione energetica sono rilevanti: ad esempio, se la Cina interrompesse la fornitura di Terre Rare all’Europa, già entro il 2030 si stima che sarebbero a rischio 241 GW di eolico (47% del totale) e 33,8 milioni di veicoli elettrici (66% del totale), rendendo impossibile il raggiungimento degli obiettivi legati alle linee guida europee.

Il Gruppo Iren affronta la sfida dei RAEE con un approccio innovativo, trasparente e sostenibile:

  • Raccolta: attraverso centri di raccolta, ecoisole intelligenti e servizi di ritiro dedicati, per rendere semplice e accessibile la corretta consegna dei RAEE.
  • Trattamento avanzato: i rifiuti vengono avviati a impianti specializzati che ne garantiscono il recupero sicuro e l’estrazione delle materie prime.
  • Economia circolare: le risorse ricavate vengono reintrodotte nei processi produttivi, alimentando un ciclo virtuoso che riduce sprechi e impatti ambientali.
  • Educazione e sensibilizzazione: campagne, progetti scolastici e iniziative territoriali per diffondere la cultura del riciclo e della responsabilità condivisa.

Concretamente, Iren si impegna a trasformare un problema in un’opportunità di innovazione, contribuendo alla costruzione di città più sostenibili e inclusive, in cui la tecnologia e la responsabilità ambientale si incontrano per migliorare la vita di tutti.

A Terranuova Bracciolini Iren ha inaugurato nel 2024 il primo impianto europeo per il recupero di metalli preziosi e materie prime da rifiuti elettronici (RAEE), realizzato da Valdarno Ambiente del Gruppo Iren. Questo impianto, che tratta oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all'anno, utilizza un processo idrometallurgico innovativo per estrarre oro, argento, palladio e rame, generando significativi vantaggi economici e ambientali.

La gestione sostenibile dei RAEE non comincia solo dal corretto riciclo, ma da un passo ancora più importante: evitare che diventino rifiuti troppo presto.

Il diritto alla riparazione e la rigenerazione degli apparecchi consentono di prolungarne la vita utile, riducendo sprechi e consumo di risorse naturali. Solo quando un dispositivo non è più recuperabile si procede allo smaltimento sicuro e al recupero delle materie prime. In questo modo si promuove un modello di economia circolare che mette al centro l’innovazione, la responsabilità e il rispetto per l’ambiente. È proprio da questa consapevolezza che il Gruppo Iren ha deciso di donare una seconda occasione di vita ai laptop aziendali in uso ai propri dipendenti. Questi verranno rigenerati e, perfettamente funzionanti, saranno donati a scuole e associazioni. È un esempio concreto di economia circolare, dove ciò che è considerato scarto torna ad avere valore: i dispositivi distribuiti, infatti, permetteranno a realtà del territorio di accedere a strumenti digitali fondamentali per l’educazione, la partecipazione e il supporto alle fasce più fragili della popolazione. I computer saranno utilizzati in progetti di inclusione, scuole, doposcuola, centri anziani, centri anziani, biblioteche e impiegati in progetti internazionali, contribuendo a ridurre il divario digitale e a promuovere pari opportunità.

Schermata di un cellulare con visualizzata la schermata dell'App Iren Ambiente

Dove conferire i tuoi RAEE?

Scoprilo con l'App Iren Ambiente

Potrai conoscere come smaltire in modo corretto ogni rifiuto, prenotare il ritiro degli ingombranti o avere accesso a centri di raccolta e calendari di ritiro e spazzamento stradale.