1. Riduzione dei costi: oltre il 60% delle persone intervistate riporta come maggiore preoccupazione l'aumento del costo della vita in futuro, dal cibo fino all’energia e agli spostamenti. In che modo i consumatori affronteranno questa situazione negli anni '30 del 2000? Attraverso la tecnologia: oltre l'80% ritiene che i monitor del consumo di elettricità personale saranno disponibili per aiutare a ridurre il consumo energetico domestico non necessario. Quasi la metà di loro userebbe personalmente questi monitor nel 2030 per misurare il consumo di energia a casa e ricevere avvisi se gli elettrodomestici vengono lasciati accesi. Allo stesso modo, il 76% prevede che il possesso di auto elettriche diventerà più economico in quanto verranno utilizzate come batterie per bilanciare la rete elettrica locale. Quando si tratta di ridurre i costi del cibo, il 73% dei primi utilizzatori urbani ritiene che un assistente di ricette connesso sarà in uso negli anni '30 del 2000 e il 35% afferma che lo utilizzerà personalmente.
2. Connessioni ininterrotte: servizi Internet e di comunicazione più sicuri e affidabili rendono le società e le imprese più resilienti e sono considerati la seconda tendenza più popolare per gli anni '30 del 2000 dai soggetti intervistati. Ma cosa succede se gli eventi meteorologici influiscono sulla connettività stessa? Quasi l'80% ritiene che ci saranno localizzatori di segnali intelligenti che guideranno le persone verso luoghi con una copertura ottimale, anche in aree colpite da inondazioni, tempeste, incendi o altre calamità. 4 su 10 affermano che userebbero personalmente tali localizzatori di segnali negli anni '30.
3. Mobilità senza fretta: le attività del domani sostenibile, secondo lo studio, saranno pianificate in base al costo dell’energia e non sul tempo, mettendo da parte gli orari rigidi che conosciamo oggi. Ben 4 su 10 affermano che entro il 2030 utilizzeranno abbonamenti per pendolari che offrono bonus per viaggi svolti fuori l’orario di punta. In generale, le persone intervistate immaginano giornate molto più flessibili e articolate in relazione a clima ed efficienza energetica.
4. Sistemi di allerta meteo personalizzati: se le condizioni meteorologiche saranno sempre più avverse e instabili, ci penserà l'intelligenza artificiale a proteggere i consumatori. Secondo la metà degli intervistati, infatti, servizi di allerta meteo personalizzati faranno parte della nostra quotidianità.
5. Nuovo clima lavorativo: il 72% del campione prevede l’implementazione di nuove forme di routine professionali in azienda che saranno capaci di ridurre al minimo l’impronta di carbonio legata al lavoro. Una priorità dettata anche dall’aumento dei costi e dalla digitalizzazione sempre più efficiente. Sette persone su dieci prevedono assistenti IA aziendali che organizzano spostamenti, compiti e risorse per ridurre l’impatto ambientale delle attività professionali.
6. Acqua intelligente: quasi la metà degli early adopter immagina servizi idrici intelligenti per utilizzare al meglio la preziosa risorsa. Il 46% afferma che la propria famiglia utilizzerà raccoglitori d'acqua intelligenti su tetti, balconi e finestre che si aprono in modo intelligente quando piove per raccogliere e pulire l'acqua piovana.
7. Economia energetica: secondo il 65% degli intervistati, grazie ai servizi digitali, infatti, si potrà parlare di condivisione dell’energia tanto da farla diventare una valuta. Nel futuro i consumatori saranno in grado di pagare beni e servizi in kWh utilizzando semplici app mobile.
8. “Meno ma più digitale”: il digitale diventerà sempre più presente e importante, tanto da proporre alternative ai prodotti fisici e arrivando al cosiddetto “di meno ma digitale” ritenuto possibile da un terzo dei cittadini. Il 64% ritiene che un'intelligenza artificiale connessa impedirà ai consumatori di effettuare acquisti non necessari, magari aumentando la visibilità di ciò che già possiedono o semplicemente mettendone in discussione la necessità.
9. Naturverse: il cambio delle abitudini riguarderà anche i viaggi all’insegna della natura. Negli anni '30 i primi utenti urbani potrebbero iniziare a pensare alla natura come a un'esperienza piuttosto che a un luogo. Quattro utenti urbani su dieci desiderano utilizzare personalmente un servizio di viaggio virtuale che consenta loro di vivere le riserve naturali e i sentieri di montagna in tempo reale come se fossero lì.
10. “Imbroglioni del clima”: secondo gli intervistati, in un futuro non troppo lontano, non mancheranno i cosiddetti “truffatori del clima”. Ovvero coloro che troveranno il modo per aggirare le norme a sostegno del clima, anche le più severe, servendosi dei servizi online. Oltre la metà del campione prevede app di hacking online che consentiranno di ottenere in modo illecito acqua ed energia.
Come emerge dai trend individuati dallo studio, le future innovazioni tecnologiche saranno cruciali per risolvere molte delle sfide poste dal cambiamento climatico: a prescindere dal verificarsi delle ipotesi previste, dunque, accompagnare lo sviluppo sostenibile a quello tecnologico rimane una priorità.