Il 22% della plastica proveniente da prodotti a vita breve oggi non viene raccolto. Due miliardi di persone non hanno o hanno scarso accesso ai servizi di raccolta della plastica. Inoltre, nel mondo esistono più di 11 milioni di enti raccoglitori di plastica che non sono ufficiali. A dirlo è il rapporto “Turning off the tap” delle Nazioni Unite: la quinta Assemblea sull’Ambiente delle Nazioni Unite del marzo 2022 ha portato i 193 Stati membri a una storica decisione, determinare la fine dell’inquinamento da plastica. Per farlo, è stato stilato il rapporto che implementa i processi dell’economia circolare alla produzione della plastica.
La circolarità, infatti, è indicata come valore essenziale è necessario perché l’inquinamento da plastica, la cui dispersione oggi ha conseguenze nocive per la salute umana e per gli ecosistemi del nostro pianeta, finisca definitivamente. Un approccio che il Gruppo Iren, già implementa nelle sue attività: nel suo impianto I.Blu a San Giorgio di Nogaro, ad esempio, le plastiche miste tradizionalmente escluse dal normale percorso di riciclo vengono trasformate in nuova materia prima. Si tratta di un processo virtuoso in linea con le indicazioni fornite nel report “Percorsi verso la plastica circolare” dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) e con la strategia delle Nazioni Unite. Ecco cosa prevede.