Rinnovabili

Energia rinnovabile, nel 2024 ha coperto il 41% per cento del fabbisogno nazionale

14 febbraio 2025
  • Le rinnovabili coprono oltre il 41% del fabbisogno energetico italiano. Nel 2024 l'Italia ha raggiunto un nuovo record nella produzione di energia verde, grazie alla crescita dell’idroelettrico e del fotovoltaico, segnando un importante passo avanti nella transizione ecologica.

  • Con l'aggiunta di 7,5 GW di nuova potenza, gli impianti fotovoltaici ed eolici hanno rafforzato il ruolo delle energie pulite nel mix energetico nazionale, sebbene l’eolico abbia subito un leggero calo.

  • L'aumento della produzione rinnovabile ha favorito una riduzione del 6,2% nell'uso di gas, carbone e petrolio, contribuendo a un taglio significativo delle emissioni di CO₂.

  • Il Gruppo Iren conferma il proprio impegno nello sviluppo delle rinnovabili attraverso investimenti mirati in nuovi impianti e tecnologie innovative.

Decisi passi avanti verso il domani sostenibile. Nel 2024, l'Italia ha registrato un notevole incremento nell'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Secondo i dati pubblicati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, il 41,2% del fabbisogno elettrico nazionale è stato soddisfatto attraverso fonti rinnovabili, segnando il dato più elevato mai raggiunto nel Paese.

 

In termini assoluti, su un consumo totale di 312.000 gigawattora (GWh), le fonti rinnovabili hanno contribuito con 128.000 GWh.

Impianti rinnovabili, incremento della capacità installata

Parallelamente alla maggiore produzione di energia verde, si è registrata una crescita significativa nella capacità installata degli impianti rinnovabili.

 

Nel 2024, il sistema energetico italiano ha visto l'aggiunta di 7,5 gigawatt (GW) di nuova potenza, portando il totale della capacità installata a 76,6 GW.

 

A trainare questa crescita sono stati principalmente gli impianti fotovoltaici, che da soli hanno raggiunto una capacità di 37,1 GW, seguiti dagli impianti eolici, con 13 GW. Questo aumento della potenza installata è il risultato diretto degli investimenti nel settore e del consolidamento di politiche incentivanti per la transizione energetica.

Vista aerea di una grande diga idroelettrica con acqua turchese circondata da un paesaggio montano verde.

Le performance delle diverse fonti rinnovabili

Ogni fonte di energia rinnovabile ha avuto un andamento differenziato nel 2024. L'energia idroelettrica è stata la protagonista dell’anno, con una crescita del 30,4% rispetto all'anno precedente, grazie soprattutto alle abbondanti precipitazioni che hanno favorito una maggiore produzione da bacini e impianti idrici. 

 

Anche il fotovoltaico ha registrato un incremento significativo, pari al 19,3%, confermandosi una delle tecnologie chiave per la produzione di energia pulita in Italia.

In controtendenza, invece, la produzione da impianti eolici, che ha subito un calo del 5,6% rispetto al 2023, in parte a causa di condizioni climatiche meno favorevoli e di una minore intensità dei venti in alcune aree strategiche del Paese.

 

La produzione da biomasse e geotermia, invece, è rimasta sostanzialmente stabile, con un leggero calo dello 0,8% per quest'ultima.

Come si suddivide la produzione di energia rinnovabile in Italia

Il sistema energetico italiano si basa su un mix diversificato di fonti rinnovabili, ciascuna con un proprio contributo alla copertura del fabbisogno nazionale. Nel 2024, la produzione totale di energia elettrica rinnovabile si è distribuita in questo modo:

 

  • Idroelettrico (40,5%) – Rappresenta ancora la principale fonte rinnovabile in Italia, grazie a un sistema di dighe e bacini idrici diffuso su tutto il territorio nazionale. Il contributo degli impianti idroelettrici è stato particolarmente rilevante nel Nord Italia, dove si concentrano le infrastrutture più potenti del Paese.
  • Fotovoltaico (28,0%) – L'energia solare è sempre più protagonista nella transizione energetica. Gli investimenti in nuovi impianti e la crescente diffusione di impianti fotovoltaici domestici e industriali hanno reso il solare una delle fonti con la crescita più rapida.
  • Eolico (17,2%) – Nonostante una leggera flessione rispetto all'anno precedente, l'energia eolica continua a essere un pilastro della produzione rinnovabile italiana, con impianti localizzati soprattutto nelle regioni meridionali e nelle isole.
  • Biomasse (10,2%) – Il recupero energetico da materiali organici gioca un ruolo fondamentale nella strategia di sostenibilità, contribuendo alla produzione di energia elettrica e termica.
  • Geotermia (4,1%) – Concentrata soprattutto in Toscana, l'energia geotermica continua a rappresentare una nicchia importante per il settore energetico nazionale.

 

Questa suddivisione riflette la crescente diversificazione del mix energetico italiano e la necessità di investire ulteriormente in tecnologie di accumulo e distribuzione intelligente per massimizzare l’efficienza delle fonti rinnovabili.

Riduzione della produzione da fonti fossili nel 2024

L’aumento delle rinnovabili ha portato a una contrazione della produzione di energia da fonti fossili. Nel 2024, la produzione da gas, carbone e petrolio è diminuita del 6,2%, confermando il trend degli ultimi anni.

 

La graduale dismissione delle centrali a carbone e la maggiore efficienza degli impianti a gas hanno contribuito a questa riduzione, portando a un significativo calo delle emissioni di CO₂.

 

Il Gruppo Iren conferma il proprio impegno nello sviluppo delle rinnovabili attraverso investimenti mirati in nuovi impianti e tecnologie innovative. Nel Piano Industriale 2024-2030 l'azienda ha pianificato investimenti pari a 8,2 miliardi di euro, in parte dedicati all'ampliamento della capacità rinnovabile, con un focus su solare, eolico e idroelettrico. In particolare, dei 2,5 miliardi di euro dedicati allo sviluppo di progetti in ambito energetico, il 60% sono dedicati alle rinnovabili per raggiungere il traguardo di portare la capacità rinnovabile installata ad oltre 2 GW entro il 2030.

Prospettive future per le rinnovabili in Italia

L’andamento positivo del 2024 conferma che l’Italia sta accelerando il proprio percorso verso la decarbonizzazione. Tuttavia, per mantenere questo trend di crescita, sarà essenziale semplificare le procedure autorizzative, incentivare la ricerca e l’innovazione e sviluppare reti intelligenti in grado di gestire al meglio la variabilità delle fonti rinnovabili.

 

L’obiettivo a lungo termine del Green Deal Europeo è quello di raggiungere il 100% di energia rinnovabile entro il 2050, con tappe intermedie come il 55% di riduzione delle emissioni entro il 2030. Per far sì che questi traguardi diventino realtà, sarà necessario un impegno congiunto tra governi, imprese e cittadini, creando un sistema energetico più equo, sostenibile ed efficiente.

 

A riguardo, per rispondere all’obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, l’UE ha approvato il pacchetto “Pronti per il 55%: un obbligo giuridico affinché ci si impegni a raggiungere gli obiettivi previsti. Il pacchetto è un insieme di proposte volte a rivedere e aggiornare le normative dell’UE e ad attuare nuove iniziative al fine di garantire che le politiche dell’UE siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo. Inoltre, secondo l'Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), se lo sviluppo delle rinnovabili continuerà a crescereentro il 2050 si potrebbe evitare la produzione di più di 25 gigatonnellate di CO2, con un impatto economico positivo di oltre 4500 miliardi di dollari a livello globale. Benefici ambientali e non solo.

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