La corretta gestione degli oli vegetali esausti, ad esempio olio di oliva e di semi residuo di frittura, oli di conservazione di cibi in vetro o scatola o oli deteriorati o scaduti è fondamentale. Infatti, la loro dispersione nell'ambiente può causare gravi danni, come inquinamento del suolo e delle acque: possono infatti contaminare il terreno e danneggiare le piante, creare una patina che impedisce l’ossigenazione dei corsi d’acqua minacciando flora e fauna. Se conferito in modo non appropriato (ad esempio se gettato nello scarico del lavandino), l’olio esausto può generare danni di diverso tipo come problemi alle condutture e ai depuratori della rete fognaria: basti pensare che è sufficiente 1 solo litro di olio per compromettere la potabilità di 1 milione di litri di acqua.
Il riciclo degli oli vegetali esausti offre numerosi vantaggi: possono essere infatti riconvertiti in biodiesel, carburante sostenibile per le auto, e trasformarsi in nuove risorse come bio-lubrificanti, prodotti cosmetici, inchiostri, materiali da costruzione.