theBreath è il primo tessuto brevettato sul mercato in grado di trattenere e disgregare le particelle nocive presenti nell’aria di un qualsiasi ambiente e, come spiega il team, l’idea nasce perché “il respiro arriva ad ogni singola cellula del nostro corpo. Rappresenta il primo vero nostro nutrimento, prioritario anche al cibo”.
La tecnologia opera sfruttando il naturale movimento dell’aria e “certifica la reintroduzione di aria purificata a valle dell’esserne entrato in contatto, rendendo un tangibile beneficio al nostro respiro e alla nostra salute fisica e mentale”.
Questo significa che, quando il tessuto entra in contatto con aria contaminata, theBreath la assorbe e la rilascia priva degli elementi che contengono componenti dannose per la salute: “questo ci permette di ottenere una quotidianità più sana e sostenibile applicando la tecnologia su elementi di arredo che sono già presenti negli ambienti che viviamo” spiegano dalla start up.
Lo strumento sviluppato da Anemotech è quindi un ottimo alleato per il contrasto all’inquinamento atmosferico e domestico. È efficace nei luoghi chiusi, ma anche in quelli aperti. In casa il tessuto può aderire a mobili, quadri e molto altro. Ma non è da sottovalutare l’impatto che questa tecnologia - se sfruttata al massimo delle sue potenzialità - potrebbe avere in contesti estremamente inquinati, come le nostre strade.
I risultati in termini di “impatto” risparmiato sull’ambiente sono misurabili poiché, racconta il team di Anemotech, “la caratteristica più importante della tecnologia è la possibilità di quantificare la capacità assorbente di ogni singola installazione attraverso l’inserimento della tecnologia theBreath. La quantificazione avviene tramite analisi chimico-fisica postuma, che assume valore giuridico allegandola al bilancio ambientale certificato di fine anno. L’utilizzo completamente passivo della tecnologia, quindi non energivoro, e la grande capacità adsorbente di inquinanti cancerogeni, produce un importante risultato in termini di impatto ambientale”.