La base su cui la bioedilizia poggia la sua evoluzione è il ripensamento in chiave ecologica del costruire e dell’abitare: per questo, non è contemplato il ricorso a strati di cemento che intaccano la morfologia del territorio, ma l’utilizzo di risorse locali che permettano di realizzare soluzioni abitative integrate in modo armonico con l’ambiente.
Come suggerisce il nome stesso, la bioedilizia ha nella sua definizione il rispetto dell’energia vitale dell’ecosistema e, per questo, prevede l’utilizzo di tutti quei materiali non inquinanti presenti in natura, insieme a nuovi materiali riciclati. Una costruzione eco-compatibile, per essere tale, deve tutelare l’ambiente in tutte le fasi del suo ciclo di vita, dalla costruzione alla sua demolizione. Partendo dal principio che le risorse naturali non sono inesauribili, la bioedilizia predilige eco-materiali che provengono da fonti di energia rinnovabili e permettano di ridurre gli sprechi durante la loro produzione: la scelta dei materiali sostenibili è finalizzata a rendere un edificio efficiente dal punto di vista energetico, mantenendo il comfort interno e ottimizzando i consumi. Un obiettivo che riguarda non solo la progettazione degli edifici, ma anche la loro gestione: l’innovazione tecnologica ne è protagonista e trova nella stampa 3D i suoi nuovi sviluppi.