Ogni anno in Italia l’89% dell’acqua piovana viene dispersa, secondo Coldiretti. L’acqua delle piogge, però, con la siccità è una risorsa che potrebbe essere fondamentale per le aziende agricole così come per i cittadini. Ad agevolarne la raccolta ci sono gli invasi.
Si tratta di strutture artificiali o naturali destinate all'accumulo e alla conservazione dell'acqua, giocando un ruolo cruciale nella gestione delle risorse idriche. Questi bacini sono realizzati per immagazzinare l'acqua piovana, il deflusso dei fiumi o l'acqua di scioglimento delle nevi, garantendo una riserva preziosa per diversi usi durante periodi di siccità o nei momenti di maggiore richiesta. Gli invasi possono essere creati mediante la costruzione di dighe o argini che bloccano il flusso dell'acqua in una determinata area, formando così un serbatoio artificiale. Esistono anche invasi naturali, come laghi e bacini che svolgono funzioni simili. L'acqua accumulata negli invasi viene utilizzata per molteplici scopi, tra cui l'approvvigionamento idrico per uso domestico e industriale, l'irrigazione agricola, la produzione di energia idroelettrica e la regolazione del flusso dei fiumi per prevenire inondazioni.
Gli invasi gestiti dal Gruppo Iren si trovano in Liguria e in Piemonte. Gli invasi liguri riguardano quattro fonti idriche: a Brugneto, Busalletta, Gorzente e in Val di Noci. Il primo è originato da una diga e attraversa una piccola centrale idroelettrica. L’invaso di Busalletta è un lago artificiale con una capacità di 4,5 milioni di metri cubi d'acqua. Mentre il caso di Gorzente costituisce un complesso di laghi, la cui acqua produce energia elettrica che viene poi immessa nella rete di distribuzione. Infine, l’acqua del Val di Noci ha una storia antica che si collega all’impianto di Brugneto: è proprio con la diga e la risorsa idrica di Brugneto, infatti, che si alimentano le acque della Val di Noci.
In Piemonte, invece, gli invasi sono utilizzati per la produzione di energia idroelettrica: tra questi ci sono i serbatoi di Agnel e Serrù, il serbatoio a regolazione stagionale di Ceresole, il serbatoio di Valsoera, i serbatoi delle Gorge di Susa e di Clarea, insieme a quelli di Telessio ed Eugio.