Acqua

I come invasi: cosa sono e in che modo servono ad accumulare acqua

23 giugno 2024

Con la risorsa idrica sempre più minacciata dalla siccità, gli invasi sono strumenti preziosi per preservarla. Costituiti da grandi bacini d'acqua, gli invasi sono una delle principali fonti di approvvigionamento idrico poiché permettono di accumulare le riserve durante l’inverno in modo da poterle utilizzare quando l’acqua scarseggia. Non si tratta solo di un modo utile per combattere la siccità, bensì anche di un’importante soluzione contro gli sprechi idrici.

 

Questi ultimi, in Italia, sono in media il 40% dell’acqua totale immessa in rete: a causa delle infrastrutture inadatte, si alzano al 50% per quel che riguarda il Sud e le Isole.

Tramite il suo servizio idrico, il Gruppo Iren fornisce l’acqua a 2,9 milioni di cittadini: in questo servizio fondamentale un ruolo importante è svolto, insieme agli impianti di depurazione, proprio dagli invasi che permettono di recuperare l’acqua piovana altrimenti perduta. 

Come funzionano gli invasi e dove possono trovarsi

Ogni anno in Italia l’89% dell’acqua piovana viene dispersa, secondo Coldiretti. L’acqua delle piogge, però, con la siccità è una risorsa che potrebbe essere fondamentale per le aziende agricole così come per i cittadini. Ad agevolarne la raccolta ci sono gli invasi.

 

Si tratta di strutture artificiali o naturali destinate all'accumulo e alla conservazione dell'acqua, giocando un ruolo cruciale nella gestione delle risorse idriche. Questi bacini sono realizzati per immagazzinare l'acqua piovana, il deflusso dei fiumi o l'acqua di scioglimento delle nevi, garantendo una riserva preziosa per diversi usi durante periodi di siccità o nei momenti di maggiore richiesta. Gli invasi possono essere creati mediante la costruzione di dighe o argini che bloccano il flusso dell'acqua in una determinata area, formando così un serbatoio artificiale. Esistono anche invasi naturali, come laghi e bacini che svolgono funzioni simili. L'acqua accumulata negli invasi viene utilizzata per molteplici scopi, tra cui l'approvvigionamento idrico per uso domestico e industriale, l'irrigazione agricola, la produzione di energia idroelettrica e la regolazione del flusso dei fiumi per prevenire inondazioni.

 

Gli invasi gestiti dal Gruppo Iren si trovano in Liguria e in Piemonte. Gli invasi liguri riguardano quattro fonti idriche: a Brugneto, Busalletta, Gorzente e in Val di Noci. Il primo è originato da una diga e attraversa una piccola centrale idroelettrica. L’invaso di Busalletta è un lago artificiale con una capacità di 4,5 milioni di metri cubi d'acqua. Mentre il caso di Gorzente costituisce un complesso di laghi, la cui acqua produce energia elettrica che viene poi immessa nella rete di distribuzione. Infine, l’acqua del Val di Noci ha una storia antica che si collega all’impianto di Brugneto: è proprio con la diga e la risorsa idrica di Brugneto, infatti, che si alimentano le acque della Val di Noci.

 

In Piemonte, invece, gli invasi sono utilizzati per la produzione di energia idroelettrica: tra questi ci sono i serbatoi di Agnel e Serrù, il serbatoio a regolazione stagionale di Ceresole,  il serbatoio di Valsoera, i serbatoi delle Gorge di Susa e di Clarea, insieme a quelli di Telessio ed Eugio.

lago

Quali sono i vantaggi degli invasi

I vantaggi degli invasi sono molteplici e rilevanti, contribuendo significativamente alla gestione sostenibile delle risorse idriche. Innanzitutto, l'acqua stoccata in grandi quantità garantisce forniture costanti ai canali irrigui, fondamentale per l'agricoltura soprattutto durante i periodi di scarse precipitazioni. Inoltre, gli invasi spesso diventano veri e propri hotspot di biodiversità, ospitando pesci e attirando uccelli, contribuendo così alla conservazione degli ecosistemi locali. Un altro vantaggio importante è che le acque degli invasi sono acque di superficie, il che significa che non richiedono processi di prelievo che vadano in profondità nel terreno, evitando così potenziali impatti negativi sull'ecosistema sotterraneo.

Oltre a questi benefici, i bacini idrici connessi alle dighe giocano un ruolo chiave nella riduzione delle piene, aiutando a prevenire alluvioni e a mitigare i rischi associati ai fenomeni atmosferici estremi. Gli impianti con centrali idroelettriche rappresentano un ulteriore vantaggio, poiché forniscono una fonte di energia pulita e rinnovabile, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico. In sintesi, gli invasi non solo hanno un impatto ambientale molto basso, ma i loro vantaggi si sommano, rendendoli strumenti essenziali per lo sviluppo sostenibile e la sicurezza idrica.

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