Ripensare i modelli di sviluppo, per garantire un approvvigionamento energetico capace di non impattare sull’ambiente: è questa la sfida che i cambiamenti climatici, in modo sempre più impellente, stanno presentando all’umanità.
Per affrontarla, la transizione energetica è strumento indispensabile, poiché si pone come obiettivo il passaggio da un mix energetico basato sui combustibili fossili a uno a basse o a zero emissioni di carbonio, basato sulle fonti rinnovabili. Un vero e proprio cambio di paradigma centrato sulla decarbonizzazione, cioè l’abbandono progressivo delle fonti fossili e la dismissione delle centrali a carbone. In questo processo, le Terre rare rivestono un ruolo particolarmente strategico: per le loro preziose proprietà elettrochimiche, magnetiche e ottiche, sono metalli fondamentali per la realizzazione di prodotti di alta tecnologia, tra cui quelli indispensabili per l’approvvigionamento di energia rinnovabile come pannelli solari e turbine eoliche. Per questo, pur essendo ancora poco conosciute, le Terre rare sono legate a doppio filo al futuro sostenibile dell’umanità: su di loro, infatti, puntano la chimica verde e l’economia rinnovabile.