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Eventi estremi e ondate di calore, perché la causa è il cambiamento climatico: lo studio

2 agosto 2023

Nell’ultimo periodo la crisi climatica sta portando a forme sempre più regolari e più gravi di condizioni meteorologiche estreme che, in modo diverso, hanno coinvolto vari territori amplificando il numero di danni e vittime.

 

Ad essere interessata è stata sia l’Italia, da nord a sud, con nubifragi, grandinate, temperature elevate, incendi, sia altri Paesi non solo in Europa. Nel mirino della crisi climatica ci sono, infatti, anche America e Asia. A parlare di correlazione tra cambiamento climatico e questi fenomeni è il World Weather Attribution (WWA).

 

Eventi estremi e ondate di calore, uno studio spiega le cause

Secondo un nuovo studio condotto dal World Weather Attribution (WWA), organizzazione internazionale di scienziati che studia la correlazione tra eventi meteorologici e clima, esiste un legame tra l’impatto del cambiamento climatico e l’intensità del caldo estremo di questi mesi.

 

Sette scienziati del WWA, provenienti da Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti, hanno utilizzato dati meteorologici storici e modelli climatici per confrontare il clima odierno con quello del passato e sono giunti a una rapida risposta scientifica che si trova all’origine degli eventi estremi, ovvero: l'effetto dell'anidride carbonica e di altri gas stagnanti nell'atmosfera ha causato un’anomala ondata di caldo. Si tratta di due gradi e mezzo in più rispetto alla norma in Europa, due in Nord America e uno in Cina.

 

L’analisi del WWA afferma che le ondate di caldo in Europa e negli Stati Uniti sarebbero state “virtualmente impossibili” senza il cambiamento climatico. Ma chi è il vero responsabile? Sono gli uomini e le attività antropiche che "hanno reso le ondate di calore più calde, più lunghe e più frequenti", sottolinea il WWA.

 

lago ghiacciato

Zone e periodi analizzati dallo studio

Gli scienziati hanno analizzato i periodi in cui il caldo è stato “più pericoloso”. Ad essere presa in considerazione è stata la media delle temperature più calde registrate in sette giorni nell’Europa meridionale (dal 12 al 18 luglio), negli Stati Uniti occidentali, in Texas e nel Messico settentrionale (dall’1 al 18 luglio). Analizzata anche la situazione record di calore registrato per 14 giorni (dal 5 al 18 luglio) in tutta la Cina, in particolare a Sanbao il 16 luglio.
 

Secondo quanto emerso dalle rilevazioni, nella regione asiatica il cambiamento climatico ha reso l’ondata di calore almeno 50 volte più probabile.

Se le emissioni non saranno ridotte rapidamente le recenti ondate di calore non saranno solo eventi eccezionali e quelle future saranno ovunque ancora più intense e più frequenti. Questo significa più ondate di calore, peggioramento della siccità, aumento delle piogge torrenziali che causano alluvioni e cicloni tropicali più forti e più umidi.

 

Secondo i risultati raccolti dagli scienziati del WWA, il riscaldamento globale sta rendendo più intense le temperature e le ondate di calore in Europa sono più calde di 2,5 gradi, quelle in Nord America di 2 gradi e quelle in Cina di 1 grado.

 

Nonostante l'abbondanza di informazioni, il climate change è uno dei rischi di cui si ha meno consapevolezza a livello globale. 

 

combustibili fossili e gas rilasciati dalla fabbrica

Cosa agire per contrastare il cambiamento climatico?

A contribuire all’innalzamento delle temperature nelle ultime settimane, secondo i ricercatori, è stato probabilmente anche lo sviluppo di El Niño, un fenomeno climatico periodico di forte riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale, che perturba in modo diverso tutto il pianeta.

 

Ma la causa principale è da ritrovare nella crisi climatica provocata soprattutto dall’utilizzo dei combustibili fossili come petrolio e gas.

Il Gruppo Iren ha assunto l’impegno di ridurre  del 47% le emissioni generate per produrre energia, entro il 2030, al fine di contrastare il cambiamento climatico. Oltre alla riduzione delle emissioni servono anche misure di adattamento. È necessario un cambiamento culturale nel modo in cui pensiamo al caldo estremo.

 

Il caldo estremo è in rapido aumento, per questo è fondamentale aumentare i sistemi di allarme, i piani d'azione per il caldo e gli investimenti in misure di adattamento a lungo termine. Ciò include la pianificazione urbana e il rafforzamento di sistemi chiave come la sanità, l'elettricità, l'acqua e i trasporti.

 

Man mano che le temperature globali aumenteranno questo genere di eventi diventerà ancora più intenso e si ripresenterà più spesso. A meno che il mondo non smetta rapidamente di bruciare combustibili fossili, questi eventi diventeranno ancora più comuni e “il mondo sperimenterà ondate di calore ancora più calde e di lunga durata”, conclude lo studio del WWA.

Un’ondata di caldo come quelle recenti si verificherà ogni 2-5 anni in un mondo che è 2°C più caldo del clima preindustriale

L’unico modo per intervenire è iniziare a collaborare per mitigare il cambiamento climatico e per fare questo i governi dovranno trovare dei compromessi, bilanciando le prospettive a breve e lungo termine per evitare una rivalità per le risorse.

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