La risorsa acqua è fondamentale per mitigare questi processi di cambiamento: oggi è a rischio e va tutelata. Sebbene l’Italia sia un paese ricco di corsi d’acqua, infatti, la gestione delle risorse idriche in ambito agricolo e industriale risulta essere poco oculata ed efficace. La scarsa manutenzione delle reti idriche provoca la dispersione d’acqua nelle reti di distribuzione: secondo i dati pubblicati del Blue Book 2022 redatto da Fondazione Utilitatis, la dispersione media italiana è del 40%, con il Sud e le isole che registrano una media addirittura del 50%. A ciò si aggiungono i danni dovuti a sistemi di depurazione non sempre efficienti: tutte le sostanze inquinanti usate dall’agricoltura (fertilizzanti e antiparassitari a base di azoto, fosforo, nitrati), dalle industrie (metalli pesanti, arsenico o diossina) e dai centri urbani finiscono nei fiumi danneggiando la risorsa idrica e contribuendo ad inasprire ulteriormente l’emergenza in corso.
La tutela della risorsa idrica, insieme al recupero e al riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, è un obiettivo che il Gruppo Iren persegue e consolida nelle sue attività, attuali e future come dimostrano gli investimenti previsti dal piano industriale e impianti d’eccellenza come il depuratore di Mancasale.
Il finanziamento “Sustainability linked” da 150 milioni di euro, ottenuto dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) può essere una risposta concreta all’emergenza in corso. Così, partendo dai dall’efficientamento del servizio idrico di Genova e La Spezia, si possono ampliare interventi e progetti su altre reti idriche gestite dal Gruppo.
“L’emergenza climatica e i suoi effetti sul sistema idrico mettono in luce la necessità di interventi urgenti e aggiuntivi per il settore idrico”, ha dichiarato Gianni Vittorio Armani amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Iren. Sustainability linked “rientra perfettamente tra le fonti di finanziamento a supporto del piano industriale recentemente approvato che ha nel pilastro strategico della transizione ecologica l’attento utilizzo della risorsa idrica. L’obiettivo del Gruppo è quello di ridurre le perdite di rete dall’attuale 31% al 20% entro il 2030 incrementando la capacità depurativa e di riutilizzo della risorsa, migliorando le attuali infrastrutture e sviluppandone di nuove, generando ricadute positive nei territori in cui operiamo non solo per l’ambiente e la qualità della vita di chi li abita, ma anche per lo sviluppo economico e sociale dell’intero paese”, conclude Gianni Vittorio Armani.