Avviare e concretizzare una strategia per ridurre la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di materie prime critiche, come litio e silicio, con un investimento di 1,2 miliardi di euro. È questo il punto saliente del nuovo studio commissionato da Iren e sviluppato dal gruppo TEHA (The European House Ambrosetti): presentato a Roma durante l’evento “La road map italiana per le materie prime critiche”, il rapporto mostra come sia possibile ridurre del 30% la dipendenza dalle importazioni di materie prime strategiche, generando al contempo per la filiera un valore aggiunto di oltre 6 miliardi di euro entro il 2040.
Lo scenario illustrato punta a un obiettivo preciso: valorizzare l’economia circolare e migliorare il recupero dei rifiuti elettronici come chiave per accelerare l’autonomia del nostro Paese nell’ambito delle materie prime.