Come decarbonizzare i settori “hard-to-abate”, ovvero quelli in cui è più difficile abbattere le emissioni? A dare una risposta è il report dell’Osservatorio Zero Carbon Technology della School of Management del Politecnico di Milano.
Per raggiungere il goal net-zero 2050, spiega il rapporto, è necessario un approccio sinergico che tiene insieme due fattori: la necessità di investimenti che vadano a incentivare la concentrazione delle risorse vero le emissioni zero e il ruolo dell’innovazione tecnologica.
Per conseguire la completa decarbonizzazione entro il 2050 nei settori industriali hard-to-abate dell’industria italiana – vale a dire quelli dove è più difficile abbattere le emissioni – come l’industria siderurgica, chimica, ceramica, cartaria, vetraria e del cemento, sarebbe necessario un investimento variabile tra i 30 e gli 80 miliardi di euro per l’acquisizione delle tecnologie abilitanti e i costi operativi correlati.
Tuttavia, in assenza di provvedimenti normativi addizionali ad hoc, si arriverà a una riduzione emissiva di appena il 54% rispetto al 2020, molto lontano dall’obiettivo net zero. Ecco qual è la rotta indicata dal report.