Sei giorni tra Ceresole Reale e Courmayeur, con escursioni sui ghiacciai nel Parco Gran Paradiso e del Monte Bianco tra visite guidate, laboratori didattici e degustazioni enogastronomiche sostenibili. Dal 29 luglio al 3 agosto, si è tenuta la nona edizione della Summer School del progetto "Ghiaccio fragile", un'iniziativa che unisce docenti e scienziati nel dialogo sui cambiamenti climatici.
Al centro dell’esperienza ci sono le Alpi: un ecosistema fragile e tra i più colpiti dai cambiamenti climatici a livello globale; qui, infatti, la temperatura terrestre è aumentata di circa 2°C dalla metà dell'Ottocento ad oggi: un valore quasi doppio rispetto alla media mondiale.
Il progetto, nato da un dottorato di ricerca in didattica ambientale, dal 2021 è dedicato al geologo e professore dell'Università di Siena Franco Maria Talarico, suo co-ideatore. “Ghiaccio fragile” coinvolge ogni anno docenti di tutta Italia, offrendo una formazione approfondita sulle dinamiche ambientali e le responsabilità umane legate ai cambiamenti climatici.
La scuola coniuga l’apprendimento scientifico e la didattica in un'esperienza immersiva in alcuni tra i più spettacolari scenari delle Alpi come il Monte Bianco e il Gran Paradiso, dove sono più evidenti gli effetti della crisi climatica. E come sostiene Gianni Boschis, docente, geologo, divulgatore nonché coordinatore di "Ghiaccio fragile", vuole porsi come mediazione tra docenti e studenti nell’impegno necessario per la formazione alla sostenibilità.