Energia

B come Bilancio energetico: cos'è e a cosa serve

14 maggio 2022

 

Analizzare i flussi di energia in un sistema, monitorandone domande e offerta, per un periodo di tempo specifico: il bilancio energetico è un alleato importante della transizione ecologica perché permette di acquisire informazioni su come viene prodotta e utilizzata l’energia, controllandone anche entrate e uscite. Un aspetto importante per conoscere, ad esempio, la disponibilità di energia totale di un paese in un anno e valutare le modalità migliori di utilizzarla. 

 

Che cos’è il bilancio energetico

Il bilancio energetico è uno strumento di monitoraggio e analisi, capace di fornire l’esame quantitativo e qualitativo dei flussi di energia che caratterizzano tutte le fasi di un sistema complesso.

Il documento contabile, infatti, riporta i flussi delle fonti energetiche primarie e secondarie per un determinato periodo di tempo: una panoramica fondamentale per conoscere nel dettaglio la struttura produttiva considerata, gli usi dell’energia nel sistema che si sta analizzando, eventuali perdite e dipendenze energetiche del settore sottoposto a bilancio.

Il saldo finale indica per ogni fonte energetica che concorre al soddisfacimento del consumo interno la quantità disponibile e quella utilizzata: perciò monitorare il saldo finale del bilancio significa conoscere nel dettaglio la disponibilità di energia totale che si possiede in relazione al sistema considerato. Un dato importante che, correlato all’analisi completa del documento, rende il bilancio energetico uno strumento importante in ottica di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

Il bilancio energetico è uno strumento di

monitoraggio e analisi, capace di fornire l’esame

quantitativo e qualitativo dei flussi di energia che

caratterizzano tutte le fasi di un sistema

complesso.

 

Come si compone il bilancio energetico

 

Anche il nucleo familiare rappresenta un sistema complesso e gli utilizzi energetici di cui dispone possono essere oggetto di bilancio energetico. A influire sui suoi consumi intervengono:

 

  • le caratteristiche del proprio sistema (l’abitazione);
 
  • il numero degli inquilini;
 
  • gli elettrodomestici più utilizzati;
 
  • la tariffa scelta;
 
  • l’area geografica di appartenenza;
 
  • la fonte da cui si richiede energia.

 

Attraverso la lettura delle bollette, dove i parametri indicati per la spesa energetica sono generalmente lo standard metro cubo per il gas e kiloWattora per l’elettricità, è possibile conoscere i consumi energetici del nucleo familiare e metterli in relazione alla disponibilità energetica dell’immobile. Monitorare e i consumi e pianificarli: in questo modo, il bilancio energetico diventa strumento fondamentale anche in ambito domestico.

 

ll Bilancio energetico nazionale

 

Il Bilancio energetico nazionale analizza i dati sulla situazione della domanda e dell’offerta di energia di un Paese o un’area, mettendo in evidenza le proporzioni, i risultati raggiunti e le difficoltà presenti del sistema energetico del Paese.

 

Le informazioni principali che permette di ottenere sono:

 

  • il grado di dipendenza energetica dall’estero;
 
  • la struttura produttiva delle fonti di energia primaria;
 
  • gli usi di energia in un determinato settore economico o industriale;
 
  • le perdite di energia nel processo di trasformazione e di distribuzione.

 

Ad esempio, dal bilancio energetico nazionale, è possibile conoscere la quantità di energia elettrica importata o prodotta dalle centrali idroelettriche, oppure analizzare in modo completo tutti i consumi finali di energia che includono il settore civile, dei trasporti, dell’agricoltura e dell’industria. Redatto ogni anno dal ministero della Transizione Ecologica, il documento descrive la situazione energetica nazionale e consente di delineare una politica a riguardo improntata verso la decarbonizzazione e gli obiettivi di transizione verde.

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