Un modello virtuoso basato sulla condivisione: le comunità energetiche sono associazioni composti da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati, che scelgono autonomamente di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Vantaggiose dal punto di vista economico e ambientale, stanno crescendo in Italia - ben 59 le nuove censite tra giugno 2021 e maggio 2022 secondo il rapporto Comunità Rinnovabili 2022 di Legambiente - e hanno un ruolo particolarmente strategico per un futuro energetico sempre più sostenibile e sicuro. Il concetto fondamentale su cui si basa il loro funzionamento è l’autoconsumo virtuale: i consumatori non direttamente collegati agli impianti fotovoltaici non consumano fisicamente l’energia rinnovabile prodotta, ma solo «virtualmente». Ecco di cosa si tratta.