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R come Riduci, Riusa, Ricicla e Recupera: i principi dell'economia circolare

10 giugno 2023

 

Passare dal modello “prendi, produci, smaltisci” - proprio dell’economia lineare -  al principio di rigenerazione capace di tutelare l’ambiente e le sue risorse: è questa la leva d’azione su cui si muove l’economia circolare.

 

Partendo dal presupposto che il rifiuto possa trasformarsi in una risorsa, il Gruppo Iren fa di questo paradigma una pratica concreta rendendo sostenibili i sistemi di produzione di energia e mettendo al centro delle attività il recupero della materia.

 

In che modo? Seguendo la regola delle 4R -  Riduci, riusa, ricicla e recupera - grazie a cui la circolarità può rendere virtuosa e sostenibile ogni modello produttivo. Ecco di cosa si tratta.

 

circolarità

I principi dell’economia circolare: il paradigma delle 4R 

La regola delle R su cui si fonda il modello di economia circolare nasce in Italia dal decreto Ronchi del 1997 che l’ha introdotta nel nostro Paese.

 

Nel testo del decreto, più precisamente, si parla di 5 R: la regola stessa, infatti, ha più varianti che si sono sviluppate nel tempo e nella letteratura accademica.

 

 

Ma cosa rappresenta ciascuna R? I principi su cui l’approccio circolare si fonda e che indicano una strada virtuosa anche per i comportamenti quotidiani:

 

  • R come Riduci: a fare da apripista al modello circolare c’è prima di tutto uno stile di vita che mette al centro il principio di riduzione degli scarti. Nello specifico, per un’economia circolare funzionante, occorre cominciare dal produrre meno materiale che possa diventare rifiuto come buste, imballaggi e contenitori.

 

  • R come Riusa: prima che diventino rifiuti, i materiali si possono riutilizzare. Gli italiani in questo sono un modello di buone pratiche. Sia per un fattore ambientale che per uno economico, evitare che uno scarto finisca nell’immondizia, dandogli una seconda vita, è un comportamento virtuoso e conveniente perché permette già all’origine di produrre meno rifiuti.

 

  • R come Ricicla: consiste nel dare una seconda vita produttiva a un rifiuto attraverso un processo industriale. Il riciclo consente di ridurre la quantità di risorse destinate allo smaltimento, risparmiare energia per produrre da materie prime, minimizzare le emissioni di gas e tutelare l’ambiente con una prospettiva di lungo periodo.

 

  • R come Recupera: il recupero consiste nell’utilizzare i materiali di scarto per produrre nuova energia da impiegare. Lo fanno ad esempio i termovalorizzatori, impianti che dai rifiuti permettono di ottenere energia elettrica e calore. Un esempio di valore è il termovalorizzatore di Torino, gestito dal Gruppo Iren, così come quelli di Parma e Piacenza.

 

A queste quattro 4 R il decreto del 1997 aggiunge la R di Raccogli, chiamando in causa in causa il dovere di ogni cittadino di gettare i rifiuti suddivisi negli appositi raccoglitori. La raccolta differenziata, infatti, è fondamentale per implementare l’approccio circolare nella vita quotidiana e garantire il corretto funzionamento del ciclo integrato dei rifiuti: nei 420 comuni in cui Iren opera, ad esempio, sono stati adottati sistemi di raccolta avanzati (porta a porta, isole ecologiche con riconoscimento d’utenza, centri di raccolta, servizi dedicati alle imprese) che contribuiscono a conseguire elevati livelli di raccolta differenziata.

 

Sul totale del territorio servito, ovvero oltre 3,8 milioni di abitanti, la percentuale di raccolta differenziata è del 70% (nel 2022), con punte che superano l’81%, contro un dato nazionale che si attesta al 63% (dati anno 2022).

 

 

Le altre varianti del paradigma: le 9R dell’economia circolare

Lo studio “Conceptualizing the circular economy: an analysis of 114 definitions” del 2017 ha ampliato il numero delle R a 9, ipotizzando un numero più alto di strategie utili all’economia circolare e teorizzando molteplici combinazioni tra le categorie stesse.

 

Le R in questione identificano: Rifiutare, Ripensare, Ridurre, Riutilizzare, Riparare, Rinnovare, Rifabbricare, Riqualificare, Riciclare, Recuperare. In questo ultimo caso, i paradigmi sono suddivisi in tre sottoinsiemi che ne distinguono il campo di azione.

 

Rifiutare e Rinnovare rientrano nell’obiettivo di utilizzare il prodotto che potrebbe divenire di scarto in modo più intelligente. Le R comprese tra Ridurre e Riqualificare, invece, sottintendono modi diversi di allungare la vita del prodotto. E infine, Riciclare e Recuperare riguardano un’applicazione utile dei materiali che sono ormai diventati rifiuti.

 

Tutti questi principi virtuosi si concretizzano in modelli e infrastrutture capaci di realizzarli: oltre agli impianti già operativi per il recupero e la valorizzazione della materia, Iren continua ad investire quotidianamente per la transizione ecologica, con oltre 2 miliardi di Euro dedicati all’economia circolare nel piano industriale @2030. Tra i progetti di prossima realizzazione si possono citare la costruzione del distretto di economia circolare del Valdarno  - che prevede la realizzazione di un sistema integrato di impianti capace di gestire tutte le fasi del recupero di numerose frazioni di rifiuti – e del nuovo polo integrato di economia di Scarlino che andrà a creare nuove risorse dagli scarti.

 

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