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B come BluAir®, cos'è e a cosa serve il polimero I.Blu

30 settembre 2024

Il domani sostenibile parte già oggi: nel panorama attuale dell'innovazione tecnologica e della sostenibilità emergono soluzioni che sembrano venire direttamente dal futuro ma che in realtà sono già operative, imprimendo un’importante accelerata allo sviluppo sostenibile.

 

A testimoniarlo è l’innovativo polimero BluAir® sviluppato da I.Blu, società del Gruppo Iren che trasforma i rifiuti plastici non riciclabili in una risorsa preziosa per settori industriali cruciali come la siderurgia. Questo tecnopolimero rappresenta una svolta significativa nell'ambito della gestione dei rifiuti e della decarbonizzazione dell'industria, riducendo l'impatto ambientale e contribuendo a un'economia più circolare e sostenibile. Ecco come.

impianto Iblu

Come funziona BluAir® e perché è rivoluzionario

Oggi più che mai, la necessità di ridurre le emissioni di CO2 è al centro delle politiche ambientali globali: il processo di produzione dell'acciaio richiede grandi quantità di carbone che vengono impiegate come agenti riducenti per separare l'ossigeno dal ferro. A invertire la rotta interviene BluAir®, consentendo di sostituire il carbone con un materiale derivato dal recupero di plastiche non riciclabili e promuovendo così la sostenibilità senza compromettere le performance tecniche ed economiche.

 

Il polimero BluAir® viene prodotto attraverso un processo che consente di trasformare le plastiche miste - che normalmente non potrebbero essere riciclate con i metodi convenzionali - in una risorsa preziosa. Il cuore della produzione si trova nell'impianto di San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine, dove ogni anno vengono trattate fino a 115 mila tonnellate di plastiche miste per produrre circa 70 mila tonnellate di BluAir®. Il tecnopolimero viene poi utilizzato come agente riducente nel processo di produzione dell'acciaio, un ruolo che fino a pochi anni fa era esclusivo del carbone.

L’impiego di BluAir® consente di ridurre le emissioni di CO2 del 30% nel processo siderurgico, diminuendo notevolmente il costo ambientale e finanziario legato alla produzione di acciaio. Questa riduzione ha un impatto diretto anche sulla diminuzione del costo degli ETS, i certificati di emissione, che le aziende devono acquistare per ogni tonnellata di anidride carbonica emessa. Con BluAir®, le acciaierie possono tagliare le loro emissioni senza dover rinunciare alle prestazioni, contribuendo in modo sostanziale alla decarbonizzazione di un settore che ha un impatto notevole sulle emissioni globali di gas serra.

Ma BluAir® non si limita solo alla siderurgia. Il tecnopolimero sviluppato da I.Blu ha potenzialità che vanno ben oltre, con possibili applicazioni in altri settori industriali, grazie alla sua versatilità e alle sue proprietà tecniche avanzate. Ad esempio, è stato utilizzato per realizzare l’asfalto riciclato impiegato all'Autodromo di Monza in occasione del Gran Premio di Formula 1 del 2024. Per la nuova pavimentazione della pista, infatti, è stato utilizzato il polimero Bluair®, garantendo una maggiore resistenza alle elevate sollecitazioni e condizioni estreme a cui sono sottoposti i circuiti di gara. L’esempio concreto di come l’innovativo polimero sia un materiale chiave non solo per il presente, ma per il futuro di molte industrie che puntano alla sostenibilità.

L'impegno di Iren e I.Blu per l’economia circolare

Il successo di BluAir® non è un caso isolato, ma si inserisce all'interno di una strategia più ampia del Gruppo Iren e della sua controllata I.Blu, che mirano a trasformare i rifiuti in risorse. Grazie a un approccio improntato sull’economia circolare, I.Blu ha sviluppato soluzioni innovative che danno nuova vita ai materiali di scarto, riducendo al minimo l’impatto ambientale e creando valore per il territorio e l'industria.

 

Il processo di produzione di BluAir®, infatti, non solo permette di trattare plastiche che altrimenti finirebbero in discarica o negli inceneritori, ma lo fa in modo efficiente, riducendo il consumo di risorse vergini. Le plastiche miste vengono trattate e trasformate in granuli di BluAir®, che possono essere impiegati come sostituti di materie prime fossili nei processi industriali. In questo modo, si chiude il ciclo dei materiali, creando un flusso continuo di recupero e riutilizzo, con evidenti benefici ambientali e sociali.

 

Grazie al lavoro pionieristico di I.Blu e del Gruppo Iren, BluAir® rappresenta anche un'opportunità per promuovere pratiche di produzione più sostenibili a livello globale. Il tecnopolimero può diventare un esempio di innovazione replicabile anche in altri contesti, ispirando altre aziende e settori a investire nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie che favoriscano la transizione verso un’economia a basse emissioni.

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