La tutela della qualità dell’aria richiede soluzioni integrate che combinino innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. In questo ambito, gli impianti del Gruppo Iren rappresentano una eccezionale best practice. Oltre agli alveari utilizzati per monitorare indirettamente la qualità dell’aria, Iren gestisce una rete di infrastrutture avanzate che contribuiscono a ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici. Gli impianti di cogenerazione, ad esempio, sono un esempio virtuoso di produzione energetica combinata: generano simultaneamente energia elettrica e calore con un’efficienza superiore rispetto ai metodi tradizionali, abbattendo le emissioni di polveri sottili (PM10 e PM2,5) e ossidi di azoto, due dei principali responsabili dell’inquinamento atmosferico nelle aree urbane.
Un altro elemento chiave sono i termovalorizzatori, come quello di Torino, che convertono i rifiuti in energia elettrica e calore per la rete di teleriscaldamento, riducendo al contempo il volume di rifiuti destinati alle discariche, una fonte significativa di emissioni di gas serra e composti organici volatili. Questi impianti utilizzano tecnologie di trattamento dei fumi all’avanguardia, come filtri e scrubber, per garantire che le emissioni rispettino standard ambientali stringenti, contribuendo così a migliorare la qualità dell’aria.
Sul fronte delle energie rinnovabili, Iren ha pianificato investimenti strategici significativi per guidare la transizione energetica verso un futuro più sostenibile grazie alla riduzione delle emissioni di CO₂ e una produzione energetica sempre più pulita, migliorando così anche la qualità dell’aria e promuovendo la transizione ecologica.Nel Piano Industriale 2024-2030, il Gruppo ha stanziato un totale di 8,2 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi dedicati a progetti in ambito energetico. Di questi, il 60% è destinato all’ampliamento della capacità rinnovabile, con un focus su solare, eolico e idroelettrico. L’obiettivo ambizioso è raggiungere una capacità rinnovabile installata superiore a 2 GW entro il 2030.
Anche gli impianti di trattamento delle acque reflue, gestiti da Iren, hanno un ruolo indiretto ma cruciale per migliorare la qualità dell’aria: prevenire la dispersione nell’atmosfera di sostanze volatili e gas derivanti dalla decomposizione di materiali organici presenti nelle acque reflue. Questi impianti, oltre a tutelare le risorse idriche, evitano il rilascio di odori e inquinanti che potrebbero aggravare la qualità dell’aria nelle aree circostanti.
Attraverso un approccio integrato che comprende il trattamento dei rifiuti, la gestione delle acque e la produzione energetica efficiente, Iren non solo riduce l’impatto ambientale delle sue attività, ma contribuisce concretamente alla costruzione di un futuro più pulito e sano per le comunità in cui opera.