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R come risorse circolari, che cosa sono e in che modo cambiano il sistema economico

18 febbraio 2024

Il cuore pulsante di una vera transizione ecologica è il passaggio verso un’economia di tipo circolare, fondata non sull’estrazione dei materiali bensì sulla trasformazione di quelli già esistenti, azzerando gli sprechi e abbattendo le emissioni che inquinano il nostro mondo.

 

Il concetto di “chiusura dei cicli delle risorse”, alla base dell’economia circolare, fa riferimento alla seconda vita che un oggetto può acquisire ottenendo nuovo valore.  Tali nuove risorse vengono definite circolari e rappresentano una delle sfide prioritarie per agevolare lo sviluppo sostenibile, come evidenziato dal Gruppo Iren durante l’evento ESG Challenge 2024.

rifiuti

Le risorse circolari, dalla progettazione alla seconda vita

Le risorse circolari si riferiscono a un approccio economico e ambientale che mira a massimizzare l'utilizzo delle risorse, riducendo gli sprechi e promuovendo la sostenibilità. Le caratteristiche che definiscono una risorsa circolare includono:

 

  • Rigenerabilità o rinnovabilità: si tratta di risorse che possono essere prodotte o coltivate in modo sostenibile, senza esaurire le riserve naturali a un ritmo più rapido di quanto possano essere ripristinate. Ad esempio, energia da fonti rinnovabili come il sole o il vento.
  • Riciclabilità: le risorse circolari sono progettate in modo da essere facilmente riciclabili. I materiali utilizzati nella produzione di beni possono essere separati e riutilizzati al termine del ciclo di vita del prodotto. Ciò riduce la dipendenza dalle materie prime vergini e limita la produzione di rifiuti.

 

  • Durabilità e riparabilità: la progettazione di prodotti che durano più a lungo e possono essere facilmente riparati contribuisce a estendere la loro vita utile, riducendo la necessità di sostituzione frequente e di conseguenza la produzione di rifiuti.

 

 

  • Gestione responsabile delle risorse: l'utilizzo delle risorse viene gestito in modo da minimizzare gli impatti negativi sull'ambiente e massimizzare l'efficienza.

 

  • Economia del servizio: l'adozione di modelli economici in cui i beni sono offerti come servizi può favorire il riuso e il riciclo. Ad esempio, invece di possedere un prodotto, un cliente può noleggiarlo o pagare per l'utilizzo del servizio, incoraggiando una maggiore responsabilità del produttore nel mantenere e riparare i prodotti.

 

L'adozione di queste caratteristiche contribuisce a creare un sistema in cui le risorse sono utilizzate in modo più efficiente, riducendo gli impatti ambientali e promuovendo la sostenibilità a lungo termine.

Risorse circolari, l’impegno del Gruppo Iren

Le risorse circolari guidano l’operato del Gruppo Iren e, come ha dichiarato il Presidente del Gruppo Iren, Luca Dal Fabbro durante Ecomondo, “Iren ha l’ambizione di essere leader a livello nazionale in materia di economia circolare".

 

Come lo fa? Attraverso un percorso su più dimensioni che, nelle parole di Dal Fabbro, “è stato delineato nel Piano Industriale al 2030 e accompagnerà l’azienda nel futuro sulla base di tre pilastri principali: transizione energetica, territorialità e qualità dei servizi. In questo ambizioso piano, l’economia circolare rappresenta uno dei principali driver, con un focus particolare sul recupero di materia da filiere strategiche come quella dei Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che possono rappresentare una miniera per l’approvvigionamento di materie prime critiche".

 

Inoltre Il Gruppo Iren, in quanto multiutily, opera su più servizi quali la gestione dei servizi idrici, il ciclo dei rifiuti, la fornitura dell’elettricità o del gas. Questi settori fanno in modo che i principi dell’economia circolare possano essere integrati e gestiti con un approccio traversale improntato sulla sostenibilità: per questo Iren indirizza le sue attività secondo il modello di multicircle economy che fa convergere tutte filiere in cui il Gruppo opera nell’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti. Da questa visione sono nati diversi progetti di economia multicircolare: con l’acquisizione dell’impianto di riciclo plastica I.Blu, Iren ha potuto aumentare del 60% i rifiuti di materiale plastico trattati chiudendo, con produzione di materie prime e seconde, l’intero ciclo della gestione e diventando leader nazionale nella selezione plastiche COREPLA e nel recupero delle plastiche di scarto.

Non solo. Con i biodigestori in esercizio (Cairo Montenotte, Santhià e Reggio Emilia) il Gruppo Iren trasforma il biogas derivato dal fango di depurazione per convertirlo in biometano. Un approccio circolare utilizzato anche per la risorsa idrica: il depuratore di Mancasale, operativo dal 2016, ripulisce le acque reflue civili e industriali di Reggio Emilia recuperando 4-5 milioni di metri cubi l’anno di acque reflue. In Valdarno, grazie alla volontà di Iren e al ruolo attivo del Comune di Terranuova Bracciolini, è nato il primo distretto di economia circolare. In provincia di Siena, invece, il Gruppo Iren costruirà un impianto per il recupero dei pannelli fotovoltaici in grado di trattare, a regime, fino a 5mila tonnellate/anno di pannelli e ottenendo il riciclo del 98% della loro composizione. Solo alcune delle azioni che Iren mette concretamente in campo per trasformare il concetto di “circolare” in realtà.

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