Alex Langer, uno dei padri dell’ambientalismo, nel 1994 affermava che “La conversione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile”. Quel momento sembra essere arrivato. A testimoniare che sostenibilità è sinonimo di qualità e che le persone pongono sempre più attenzione su questo tema è il rapporto “Sostenibilità è qualità” di Fondazione Symbola e Ipsos.
Sul binomio “sostenibilità-qualità” l’Italia rivela da tempo una sensibilità crescente che orienta anche le strategie e i comportamenti delle imprese più responsabili, convinte che l’impegno trasparente sulla sostenibilità sia un fattore fondamentale di produttività e competitività. Come emerge dal rapporto, nonostante la sostenibilità risulti familiare a quattro persone su cinque, le ricerche demoscopiche realizzate in questi anni mostrano che al costante aumento di interesse per la sostenibilità è seguita l’adozione di comportamenti virtuosi.
Nel loro piccolo i cittadini vogliono impegnarsi e portare cambiamento. Lo si vede dal maggiore impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti, fino alle scelte di acquisto e di consumo volte al risparmio. Inoltre, i cittadini sono sempre più informati - più consapevoli e attivi - e quindi più disponibili a mettere in discussione abitudini consolidate, stili di vita e modelli di consumo non più sostenibili. La sostenibilità è un concetto percepito in modo sempre più trasversale: come sottolinea lo studio e il campione considerato, “l’essere sostenibile” non solo si pone alla base del benessere individuale ma anche sociale.