Green

Reggio Emilia e Parma tra le città più green premiate da Legambiente, il rapporto

24 novembre 2024

Reggio Emilia al primo posto, Trento al secondo e Parma al terzo. Secondo il rapporto “Ecosistema Urbano 2024” realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sono questi i capoluoghi più “green” dell’anno. Reggio Emilia e Parma, città in cui da anni il Gruppo Iren è operativo con i suoi servizi, spiccano per essersi distinte grazie alle loro performance ambientali legate a cinque macrocategorie (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente).

 

Con 30mila dati raccolti e 106 Comuni coinvolti, il report scatta una fotografia delle città italiane più virtuose in ottica di sostenibilità. I dati parlano chiaro: c’è ancora molto da lavorare sull’inquinamento urbano. Lo smog resta emergenza urbana, nonostante sia in calo. I risultati più incoraggianti arrivano invece dall’aumento della percentuale media di raccolta differenziata dei rifiuti, settore in cui si conferma una nuova diminuzione anche nella produzione stessa dei rifiuti.

 

Nell’elaborato sistema che sonda i parametri di sostenibilità, su un punteggio massimo di 100 che indica le migliori performance, solo una città riesce a superare quota 80: Reggio Emilia che, con un punteggio pari all’80,66%, si attesta come una delle città più sostenibili.

parma

I parametri del rapporto Legambiente che misurano la sostenibilità delle città

Oltre ai parametri specificatamente dedicati a sondare le dimensioni legate a qualità dell’aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente, per il report 2024 Legambiente ha aggiunto alcuni indicatori: ad esempio è aumentato il peso attribuito nella rilevazione alla dispersione della rete idrica e all’estensione delle isole pedonali. È stato aggiunto, a partire dai dati Istat, un indicatore riguardante la variazione nell’uso efficiente del suolo: l’obiettivo è stimolare una riflessione sul consumo di suolo, un fenomeno importante a livello nazionale. 

È stato cambiato anche l’indice che conteggia gli alberi nelle città, da tempo di difficile gestione per mancanza di precisione: Ecosistema Urbano ha scelto di premiare i comuni che hanno fornito il numero esatto di alberi di proprietà comunale, assegnando invece un peso ridotto a chi ha fornito il dato stimato. Riguardo l’indice sull’aria, vista l’importanza dell’indicatore che ne misura la qualità, il report ha introdotto un cambiamento sostanziale: si è deciso di utilizzare, per gli indici su inquinamento atmosferico, i dati delle centraline ARPA rielaborati da Legambiente per il rapporto Mal’Aria.

 

I risultati rispecchiano lo stato del cambiamento climatico e delle misure poste per metterlo a freno. La soglia dei 75 punti su 100 è oltrepassata, oltre che da Reggio Emilia (più dell’80), anche da Trento, Parma e Pordenone. Inoltre, i primi dieci sono tutti capoluoghi del nord del Paese, segnando ancora il divario con il sud.

Legambiente premia Reggio Emilia e Parma

Reggio Emilia e Parma sono rispettivamente la prima e la terza città per sostenibilità del rapporto di Legambiente. La vivibilità urbana di Reggio Emilia è stata valorizzata in particolar modo dal lavoro fatto sulla raccolta differenziata che ha raggiunto l’83,3%. Anche Parma non è da meno, arrivando a sfiorare l’80% di rifiuti raccolti.

Il Gruppo Iren adotta infatti sistemi di raccolta avanzati (porta a porta, isole ecologiche con riconoscimento d’utenza, tariffazione puntuale) che contribuiscono a conseguire livelli di raccolta differenziata eccellenti: nel 2023 il Gruppo ha raggiunto il 71,1% di raccolta differenziata nei territori storici (Emilia, Liguria e Piemonte), rispetto a una media nazionale del 65,2%.

 

Per il report “Ecosistema Urbano 2024” Reggio Emilia spicca anche per la lotta allo smog e per essere la città con la più ampia rete ciclabile, con 48 metri equivalenti di piste ogni 100 abitanti. Come si è visto, infatti, la valorizzazione del territorio ad uso dei pedoni è uno degli indicatori incrementati durante l’anno per la sua importanza. Allo stesso modo, la città registra un calo dei consumi idrici pro-capite e un aumento sia dei passeggeri che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico, sia dei metri quadrati di suolo a disposizione dei pedoni.

 

Ottimi risultati anche per Parma, inserita dall’Unione Europea nelle 100 città con l’obiettivo “zero emissioni” entro il 2030, che rimonta per i miglioramenti registrati soprattutto nella mobilità sostenibile: l’anno scorso era diciottesima. Altri settori chiave che hanno migliorato il rendimento della città sono l’inquinamento atmosferico, la diminuzione dei consumi idrici e l’aumento del tasso di raccolta differenziata.

 

Ciò che quindi si evince dal rapporto è che uno stile di vita sostenibile è possibile partendo da un cambio di paradigma: più circolare e attento all’armonia tra le persone e il Pianeta.

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