“Sei Toscana ha introiettato il modello dello sviluppo sostenibile nella propria strategia, bilanciando le scelte per ottenere risultati su tutti i fronti: economico-finanziario, ambientale, sociale e della governance, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente – ha commentato il Presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini – La società intende traguardare un futuro in cui il bene di Sei Toscana si intrecci sempre più strettamente con il bene dei territori in cui opera e con quello delle loro comunità, valorizzando in particolar modo l’impatto sociale delle proprie scelte”.
“La cooperazione sociale svolge un ruolo fondamentale nell’inserimento lavorativo e nell’integrazione all’interno della società dei soggetti svantaggiati - afferma il Presidente di Legacoop Toscana, Roberto Negrini - Quando si parla di reinternalizzare i servizi oggi affidati alle cooperative sociali di tipo B, che offrono servizi di alta qualità, il rischio è che siano esclusi proprio i lavoratori svantaggiati che le cooperative mirano a tutelare. È importante consolidare e sviluppare sinergie sui territori che vanno nella direzione che oggi presentiamo, perché offrono un’opportunità concreta di inclusione lavorativa e al tempo stesso generano una ricaduta positiva sulle comunità locali”.
“L'alleanza tra il mondo dell'impresa sociale e quello delle Utility dei Servizi Pubblici come Iren e Sei Toscana è di fondamentale importanza per provare a generare impatti significativi nelle comunità in cui viviamo, con una particolare attenzione al tema dell’inclusione socio lavorativa delle persone svantaggiate, ma anche, più in generale, aumentandone benessere e qualità della vita” ha aggiunto Michele Vignali, presidente COOB.