Innovazione

Il nuovo depuratore di Genova Cornigliano conferma il ruolo d’innovatore di Iren nella depurazione delle acque

24 febbraio 2025

Genova compie un passo importante verso la tutela ambientale con l’inaugurazione del Depuratore Area Centrale (DAC) a Cornigliano, un’opera realizzata dal Gruppo Iren attraverso Iren Acqua. Il nuovo impianto, frutto di un investimento di 61,5 milioni di euro, e parzialmente finanziato dall’Unione europea - NextGenerationEU con un apporto di circa 10 milioni di euro a valere su fondi PNRR, rappresenta un’eccellenza tecnologica e un elemento chiave per il miglioramento della qualità delle acque reflue del capoluogo ligure. Progettato per servire 250.000 abitanti equivalenti, con una capacità di trattamento di 50.000 metri cubi al giorno, il DAC offre un incremento del 40% della capacità di depurazione rispetto al precedente impianto di Valpolcevera.

 

“La gestione e tutela della risorsa idrica è oggi una delle più grandi sfide che il nostro Paese è chiamato ad affrontare – spiega Gianluca Bufo, Amministratore Delegato di Iren - “Il DAC inaugurato a Genova è la testimonianza dell’impegno concreto del Gruppo in un territorio di riferimento come la Liguria”.

 Gianluca Bufo, Amministratore Delegato di Iren, tiene un discorso su un palco con un grande schermo alle sue spalle che riporta il suo nome e la sua carica.

Tecnologie innovative per un depuratore efficiente e sostenibile

Il nuovo depuratore è stato realizzato con tecnologie di ultima generazione per ridurre l’impatto ambientale e il consumo di suolo. Tra le soluzioni adottate, spicca l’ultrafiltrazione a membrane (MBR – Membrane Bio Reactor), un sistema avanzato che garantisce l’abbattimento degli inquinanti con prestazioni nettamente superiori ai limiti normativi. Questa tecnologia consente di ottenere acqua depurata di altissima qualità, idonea per il riutilizzo in diversi contesti, come l’irrigazione, la pulizia stradale, il servizio antincendio e l’industria.

Come ha dichiarato Fabio Giuseppini, Amministratore Delegato di Ireti, “Innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile sono le direttrici principali che guidano la visione e l’operato di Iren. Il depuratore, grazie alla sua capacità di trattamento e all’impatto ridotto sull’ambiente, rispecchia perfettamente queste caratteristiche”.

 

Un aspetto distintivo dell’impianto è il sistema di gestione dei fanghi, che consente la produzione di biogas, utilizzato tramite cogenerazione per produrre calore ed energia. Inoltre, l’impiego della idrolisi termica permette di ridurre ulteriormente il volume del materiale da smaltire, ottimizzando il processo di trattamento dei fanghi e aumentando l’efficienza complessiva dell’impianto.

Il ruolo di Iren nella depurazione delle acque in Liguria

L’inaugurazione del DAC si inserisce in un percorso più ampio avviato da Iren per migliorare la qualità delle acque e potenziare il sistema di depurazione in Liguria. Con 34 grandi impianti di depurazione, di cui 16 nella sola Liguria, e oltre 11.000 chilometri di rete fognaria, Iren sta implementando una strategia basata su innovazione, sostenibilità ed efficienza.

 

Oltre al nuovo impianto di Cornigliano, un altro esempio di impianto all’avanguardia è il depuratore di Rapallo, progettato per servire fino a 90.000 persone nei periodi di picco turistico. Anche in questo caso è stata adottata la tecnologia MBR, che consente un abbattimento ottimale degli inquinanti e permette il riutilizzo delle acque trattate per irrigazione, lavaggio delle strade e pulizia delle imbarcazioni.

 

La realizzazione di questi impianti ha permesso di risolvere le infrazioni europee legate alla qualità della depurazione in Liguria, rispondendo a sfide territoriali complesse come la scarsità di spazi e la necessità di un basso impatto visivo. Iren ha affrontato questi problemi adottando soluzioni innovative come la collocazione sotterranea degli impianti e l’uso di coperture verdi per ridurre l’impatto paesaggistico.

Struttura industriale con serbatoi e impianti tecnologici all’aperto, caratterizzata da una grande cupola bianca e cisterne metalliche sotto un cielo sereno.

Un’opera strategica per Genova e il futuro della depurazione

La messa in funzione del DAC rappresenta un traguardo significativo per Genova e per l’intera Liguria. Come sottolineato dal Presidente della Regione Liguria Marco Bucci, il nuovo impianto si inserisce in un ampio progetto di riqualificazione urbana e industriale che mira a migliorare la qualità della vita dei cittadini. “Il DAC non è solo un’infrastruttura per il trattamento delle acque reflue, ma fa parte di un piano più ampio che porterà benefici tangibili in termini di sostenibilità ambientale ed efficienza”, ha dichiarato Bucci.

Grazie alla sua elevata capacità di trattamento, alla tecnologia avanzata e alla riduzione dell’impatto ambientale, il nuovo depuratore di Cornigliano rappresenta un modello di riferimento per il futuro della gestione delle acque reflue in Italia. L’impegno di Iren nella realizzazione di impianti sempre più sostenibili conferma la volontà del Gruppo di contribuire alla tutela delle risorse idriche e alla transizione ecologica del Paese.

Cerimonia di inaugurazione con cinque uomini in abiti formali che tagliano un nastro blu davanti all’ingresso di un edificio industriale, tra cui un rappresentante con la fascia tricolore.

La sfida della depurazione in Liguria: un territorio complesso e soluzioni innovative

La Liguria è un territorio caratterizzato da una morfologia unica, con montagne che si affacciano direttamente sul mare e un elevato tasso di urbanizzazione lungo la costa. Queste peculiarità rendono particolarmente complessa la progettazione di infrastrutture come gli impianti di depurazione, dove la disponibilità di spazi ridotti e la necessità di minimizzare l’impatto paesaggistico e ambientale richiedono soluzioni altamente innovative.

Negli ultimi quindici anni, una delle sfide più rilevanti è stata la risoluzione delle infrazioni europee legate alla qualità della depurazione nei comuni liguri. Le società del Gruppo Iren, che gestiscono il servizio idrico integrato nella regione, hanno risposto con un piano di interventi mirato, volto a realizzare impianti efficienti e tecnologicamente avanzati, capaci di superare le criticità esistenti. L’adozione della tecnologia MBR (Membrane Bio Reactor) è stata la scelta strategica per ottimizzare le prestazioni depurative riducendo al contempo la superficie occupata dagli impianti. Questa soluzione consente infatti di ottenere acque reflue depurate di qualità superiore, con parametri di scarico nettamente inferiori ai limiti normativi, e idonee al riutilizzo per scopi ambientali e urbani.

 

In un contesto con vincoli paesaggistici stringenti e un forte impatto turistico, la progettazione degli impianti ha dovuto integrare soluzioni di mimetizzazione e riqualificazione estetica. Alcuni depuratori sono stati inseriti in gallerie sotterranee preesistenti, mentre altri sono stati dotati di coperture trasformate in spazi verdi, giardini e impianti sportivi, riducendo così la loro visibilità e armonizzandoli con il contesto circostante. Un altro aspetto cruciale è stato il trattamento delle emissioni odorigene: tutti gli impianti liguri gestiti da Iren sono stati realizzati in ambienti confinati, con sistemi avanzati di trattamento dell’aria che eliminano l’impatto olfattivo grazie a tecnologie di filtrazione a secco.

 

Grazie a queste soluzioni ingegneristiche e a un dialogo costante con i territori, il Gruppo Iren ha contribuito a trasformare la depurazione in Liguria in un modello di innovazione e sostenibilità. L'inaugurazione del nuovo Depuratore Area Centrale di Genova Cornigliano è un ulteriore passo avanti in questo percorso, confermando l’impegno dell’azienda nella gestione efficiente delle risorse idriche e nella salvaguardia dell’ambiente costiero.

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