Il nuovo impianto toscano progettato da Iren, oltre a rappresentare l’alternativa sostenibile alla tradizionale estrazione dei metalli dalle profondità della terra e degli oceani, garantirà un bassissimo impatto ambientale. Come? Attraverso gli alti livelli di efficienza dei suoi procedimenti industriali.
Grazie al lavoro svolto dalle due società partner, durante tutto il processo di produzione le emissioni di anidride carbonica saranno mantenute a livelli esigui così da attuare una riduzione del gas diffuso in atmosfera rispetto all’attività estrattiva tradizionale di miniera decisamente più impattante sul clima.
L’impianto prevedrà due fasi di lavoro: si procederà dapprima al disassemblaggio delle schede presenti in tutti i dispositivi RAEE arrivati in discarica, dagli smartphone ai computer, dai televisori a tutti gli altri tipi di apparecchi. Successivamente si proseguirà alla separazione e affinazione dei metalli preziosi come oro, rame, argento ma anche palladio e rodio, attraverso un processo idrometallurgico.
Dalla Toscana a tutti i territori in cui opera: le sfide per il nuovo anno del Gruppo Iren puntano ancora una volta a implementare la circolarità dei processi in ogni settore, così da generare nuovo valore nel segno della sostenibilità ambientale.