Green

Arriva il nuovo Registro elettronico dei rifiuti: cos’è e come funziona

27 luglio 2023

 

Assicurare l’attività di controllo sui rifiuti, mettere a disposizione di imprese e settore pubblico dati, servizi e informazioni per promuovere l’economia circolare e il recupero di materia: con questa mission, dallo scorso 15 giugno, è entrato in vigore il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri).

 

Questo nuovo sistema prende il posto del Sistri, Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, la cui introduzione nel 2010 puntava a rafforzare il processo di informatizzazione della tracciabilità dei rifiuti speciali. L’obiettivo era centralizzare il sistema di rilevazioni attraverso l’utilizzo di dispositivi elettronici.

 

Il nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE) con il supporto tecnico-operativo dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali e del sistema delle Camere di Commercio per la gestione del sistema informativo centrale, punta a essere più efficiente del Sistri  valorizzando al massimo le sue funzionalità e rappresentando un passo in avanti rispetto al sistema precedente.

 

camion raccolta differenziata solleva bidone smaltimento rifiuti

Come funziona il Rentri e chi deve iscriversi 

Rentri, è il nuovo modello di gestione digitale per assolvere gli adempimenti delle scritture ambientali obbligatorie per i produttori di rifiuti e tutti i soggetti della filiera di gestione. Si articola in procedure e strumenti integrati nella nuova piattaforma telematica, gestita presso la competente struttura organizzativa del Ministero della Transizione Ecologica. 

Il nuovo registro si struttura in due sezioni:

 

  • anagrafica: riporta i dati relativi ai soggetti iscritti e, soprattutto quelli relativi alle informazioni riguardanti le specifiche autorizzazioni rilasciate agli stessi per l’esercizio di attività inerenti alla gestione dei rifiuti;
  • tracciabilità: riporta i dati riferibili al ciclo di vita compiuto e tracciato mediante il sistema.

 

Al Registro dovranno iscriversi:

  • produttori di rifiuti pericolosi
  • enti ed imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti
  • enti ed imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale
  • commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi
  • consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti

 

I soggetti indicati avranno tempo per uniformarsi all’aggiornamento della normativa, poiché è previsto un periodo di transizione per garantire di aderirvi in un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi, a seconda delle dimensioni degli enti coinvolti. Anche le tariffe di iscrizione al Registro variano a seconda della grandezza delle imprese: dai cento euro, ai quindici per il contributo del primo anno, mentre per i successivi si va dai sessanta ai dieci.

 

A decorrere dalla data di iscrizione, gli operatori dovranno trasmettere i relativi dati con cadenza mensile, entro il mese successivo a quello di annotazione: in generale, si prevedono modalità di adempimento più semplici rispetto al passato, con la possibilità che i nuovi formulari digitali possano essere esibiti durante il trasporto anche su dispositivi mobili.

 

 

 

Tracciabilità dei rifiuti e informatizzazione: i vantaggi

 

Il Registro si inserisce nella Strategia Nazionale per l’economia circolare e nel correlato Piano Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR), entrambi predisposti e pubblicati lo scorso 24 giugno 2022 dal MiTE in attuazione delle riforme previste dal PNRR entro il primo semestre dell’anno.

 

La misura assolve una serie di funzioni, tra queste quella di consentire la trasmissione dei dati da parte di tutti gli operatori (produttori, trasportatori, gestori dei rifiuti) e la possibilità di ottenere maggiore omogeneità e fruibilità dei dati. Alla maggiore fruibilità e semplificazione dei dati, si accompagnerà la riduzione degli oneri amministrativi e burocratici per le imprese, perseguendo allo stesso tempo la realizzazione di un più funzionale strumento di contrasto alla criminalità organizzata operante nell’ambito dello smaltimento rifiuti.

 

Come indicato dal ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, l’interesse comune si muove nel segno della circolarità e dello sviluppo sostenibile: “L’obiettivo  è garantire un sistema efficiente per nuove catene di approvvigionamento delle materie prime da riciclo. Serve un tracciamento efficace che, anche attraverso procedure digitali e nuove tecnologie, semplifichi gli adempimenti delle imprese: ed è questa a sfida del nuovo Registro”.

 

L'articolo ti è piaciuto?
Iscriviti alla newsletter!

Ricevi mensilmente la newsletter Everyday direttamente su Linkedin: sarai aggiornato sulle ultime novità in tema di innovazione, economia circolare, scenari climatici e sfide legate alla sostenibilità

Potrebbe interessarti

Green
Imprese come acceleratori dello sviluppo sostenibile: le strategie vincenti
Le aziende sempre più etiche che contribuiscono al raggiungimento della neutralità climatica: ecco di cosa c’è bisogno.
Green
Che cos’è la Just Transition e come diventa parte integrante di un'azienda
Lo sviluppo sostenibile non deve creare nuove disuguaglianze ma essere giusto e inclusivo: ecco cosa prevede la Just Transition.
Green
Sviluppo sostenibile: le sfide Esg di Iren per il 2023
Dodici temi proposti da Iren, in linea con l’Agenda 2030, tra cui individuare quelli più urgenti e strategici per imprese, istituzioni, mondo della ricerca.
Green
ESG Challenge: premiate a Genova le migliori tesi sulla sostenibilità
Un dialogo aperto tra mondo accademico, economico e istituzionale per dare forma al domani sostenibile e premiare le proposte dei giovani talenti.
Rinnovabili
Di cosa si è discusso alla Cop27, la Conferenza delle parti sul clima tenutasi in Egitto
Quali erano i presupposti da cui COP27 partiva e quali gli esiti raggiunti dal vertice internazionale sul cambiamento climatico.
Green
Smart grid, come funziona la rete elettrica intelligente
Incoraggia la produzione di energia pulita e agevola la gestione dei consumi energetici: ecco tutti i vantaggi della rete intelligente.