Energia

Inaugurato a Gavassa l'impianto Iren per la produzione di biometano e compost: ecco come funziona

15 giugno 2023

 

Esempio nazionale di economia circolare applicata all’ambiente e alla gestione dei rifiuti: lo scorso 14 giugno è stato ufficialmente inaugurato l'impianto FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) Iren a Gavassa, frazione di Reggio Emilia.

 

L’impianto si basa su un approccio strategico che mette al centro lo sviluppo di processi di economia circolare: qui la frazione organica dei rifiuti solidi urbani viene trasformata in biometano, compost CO2 food grade per utilizzi industriali e alimentari.

Inaugurazione impianto Iren Gavassa

“FORSU è un impianto che, promovendo la circolarità delle risorse a livello territoriale, rafforza il ruolo di Iren quale partner di riferimento per il territorio e le pubbliche amministrazioni con l’obiettivo di irrobustire la propria presenza nelle aree storiche e ampliare i confini verso nuove aree strategiche, grazie al recupero delle risorse e la decarbonizzazione, facendo leva anche su nuove tecnologie e progetti fortemente  innovativi”, ha spiegato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.

Si tratta di una vero e proprio cambio di paradigma nel campo della gestione dei rifiuti – potato avanti dal Gruppo Iren nella costruzione dei suoi impianti in ottica circolare -  basato su un processo di riutilizzo di quanto viene scartato per produrre nuovi beni.

 

Il caso di Gavassa si inserisce nel quadro di una pianificazione di un’area più vasta che, partendo dalle necessità territoriali delle aree contigue di Parma e Reggio Emilia, grazie ad una pianificazione integrata a livello regionale ha distribuito sul territorio gli impianti che si impegnano a implementare strategie di economia circolare.

impianto Iren

Una struttura polifunzionale: come si articola l’impianto FORSU di Gavassa

L’impianto FORSU di Gavassa sorge su di un’area di 17 ettari, vanta una superficie coperta di 27500 metri quadrati ed è in grado di trattare 100mila tonnellate di residui organici differenziati e 67mila tonnellate di frazione verde (sfalci e potature).

 

I numeri della sua produzione testimoniano il lavoro decisivo che svolge nel settore dell’economia circolare: attraverso i processi che si svolgono al suo interno, la struttura può produrre ogni anno 9 milioni di metri cubi di biometano, 53 mila tonnellate di compost, 10mila tonnellate di CO2 food grade per usi industriali e alimentari. Per comprenderne meglio l’impatto e l’efficienza, basti pensare che produce una quantità di biometano sufficiente a riscaldare, in un anno, 4600 famiglie o, in alternativa, alimentare 7600 autovetture o, ancora, 190 autobus.

 

Oltre alle infrastrutture necessarie al suo funzionamento, l’impianto ospita al suo interno un’aula dedicata alle visite - aperte a scuole e cittadini – e spazi creati ad hoc da destinare alla didattica e alla ricerca sui temi della sostenibilità ambientale: un esempio concreto dell’importanza che Iren attribuisce alla divulgazione e alla cultura della sostenibilità.

impianto Gavassa

Come funziona l’impianto FORSU di Gavassa

Il processo di produzione nell'impianto di economia circolare FORSU è progettato per minimizzare l'impatto ambientale.

 

Il trattamento anaerobico della frazione organica dei rifiuti è il primo step delle lavorazioni e abbatte quasi completamente il potenziale odorigeno del rifiuto, che invece concorre alla produzione del biogas (essenzialmente metano + anidride carbonica). Il digestato in uscita dalla prima fase presenta una ridotta odorosità, annullata dalla successiva fase aerobica di produzione del compost.

Le acque nere e quelle di prima pioggia sono conferite tramite pubblica fognatura all’impianto di depurazione di Mancasale. Tutte le lavorazioni sono effettuate in ambienti confinati, e tutta l'aria di processo viene trattata con scrubber e biofiltri, per evitare residui di odori ed emissioni indesiderate.

 

Nell’impianto FORSU si produce anche anidride carbonica, con un elevato grado di purezza (food grade), che viene commercializzata grazie ad un accordo con NIPPON Gases, e utilizzata nella filiera alimentare. Il terzo prodotto - il compost - in uscita dall’impianto è un ammendante di qualità per le coltivazioni, necessario per ricostituire lo strato di humus che, con le pratiche agricole intensive, viene sempre più ad assottigliarsi.

 

Una strategia circolare che va a consolidare il buon lavoro già messo a segno in città con la raccolta differenziata porta a porta: con circa l’83 % di raccolta differenziata la città di Reggio Emilia si colloca ai primi posti della classifica regionale e nazionale. Attraverso la gestione integrata ed ai nuovi sistemi di raccolta decisi dall'Amministrazione Comunale e organizzati da Iren la città si colloca al vertice delle comunità virtuose.

 

"L'impianto FORSU di Reggio Emilia è la coerente prosecuzione di una strategia che, sui rifiuti, ha deciso di puntare sul recupero e sui più avanzati modelli di economia circolare. - ha affermato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi -  Con questo impianto trattiamo la frazione verde e organica ricavandone energia, che servirà a riscaldare le case di migliaia di cittadini e ad alimentare i mezzi del trasporto pubblico urbano. Reggio Emilia sul piano ambientale ha ottenuto negli ultimi anni diversi, importanti risultati che hanno contribuito a migliorare la qualità della vita della comunità. L'azione intrapresa sui rifiuti è, senz'altro, una di quelle sulle quali più si è lavorato, e i risultati iniziano a vedersi".

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