Green

Architettura sostenibile verso le città del domani: le buone pratiche al centro del festival “Rigenera”

10 aprile 2025

  • Il festival “Rigenera - Piano B” trasforma Reggio Emilia in un laboratorio internazionale per ripensare il ruolo dell’architettura nella transizione ecologica.

  • Il Gruppo Iren partecipa con il panel “Il clima dell’architettura”, esplorando il rapporto tra progettazione, sostenibilità e cambiamento climatico.

  • L’architettura sostenibile migliora l’efficienza energetica e la qualità della vita, valorizzando risorse naturali e materiali riciclati.

  • “The Heat Garden” di Iren a Torino è un esempio virtuoso di progettazione sostenibile integrata con la rete di teleriscaldamento.

In un’epoca in cui il cambiamento climatico richiede risposte urgenti e sistemiche, l’architettura sostenibile si propone come chiave per immaginare e costruire città più resilienti, inclusive e rispettose dell’ambiente. A promuovere questo cambio di paradigma è Rigenera - Piano B” Festival dell’Architettura, l’evento che dal 5 e fino al 13 aprile anima Reggio Emilia con incontri, mostre, workshop, passeggiate, laboratori e talk pensati per aprire un dialogo tra tecnici, cittadinanza e istituzioni. Il focus di questo evento è guardare all’architettura come motore del cambiamento, in grado di ridurre le disuguaglianze e costruire un futuro inclusivo.

 

“Rigenera Piano B” si terrà in contemporanea, oltre che nella città dell’Emilia Romagna - anche a Detroit, Kharkiv, Beirut, Maputo, Bruxelles e Tripoli. “Un invito a ripensare al ruolo dell’architettura in un’epoca di trasformazioni profonde, che ci spingono a superare un piano A, decisamente sbagliato, e a riconsiderare le nostre vite e il nostro approccio all’abitare, e dunque al vivere comune, completamente nuovo, in città più eque e sostenibili”, ha affermato Andrea Rinaldi, direttore scientifico del festival e presidente dell’ordine architetti di Reggio: giunto alla sua quarta edizione, il festival si conferma uno spazio di riflessione collettiva sul futuro dell’abitare, con un focus particolare su transizione ecologica, innovazione e partecipazione. L’iniziativa mira a supportare la diffusione tra tutti i cittadini dell’importanza del ruolo dell’architettura contemporanea per il progresso sociale ed economico del Paese e ad attivare processi innovativi e partecipati nell’ambito della qualità dell’architettura, dell’urbanistica e della rigenerazione urbana. Anche il Gruppo Iren è tra i protagonisti dell’evento, con un panel – ospitato proprio nella sede Iren di Reggio Emilia - dedicato ad architettura sostenibile e cambiamento climatico: ecco cosa è previsto.

Relatore giovane tiene un discorso dal podio in una sala conferenze Iren, con pannello colorato "noi Iren" sullo sfondo.

Il Gruppo Iren e il valore di progettare con la natura

Tra gli appuntamenti di questa edizione di Rigenera, il panel “Il clima dell’architettura, organizzato dal Gruppo Iren il 10 aprile presso la Sala Campioli, ha affrontato uno dei nodi cruciali della progettazione contemporanea: l’intersezione tra architettura, cambiamenti climatica ed economia nella transizione ecologica.

 

Dialogo aperto tra esperti e progettisti, il convegno vuole esplorare il ruolo dell’architettura nell’affrontare i cambiamenti climatici, attraverso strategie di progettazione, la trasformazione dei modi di vita e le implicazioni sul territorio. Un confronto tra ricerca e pratica per delineare scenari efficaci e responsabili. Un’occasione per riflettere su come il clima non sia più solo un parametro ambientale, ma un vero e proprio fattore progettuale imprescindibile.

“Rigenera Piano B” si terrà in contemporanea, oltre che nella città dell’Emilia Romagna - anche a Detroit, Kharkiv, Beirut, Maputo, Bruxelles e Tripoli. “Un invito a ripensare al ruolo dell’architettura in un’epoca di trasformazioni profonde, che ci spingono a superare un piano A, decisamente sbagliato, e a riconsiderare le nostre vite e il nostro approccio all’abitare, e dunque al vivere comune, completamente nuovo, in città più eque e sostenibili”, ha affermato Andrea Rinaldi, direttore scientifico del festival e presidente dell’ordine architetti di Reggio: giunto alla sua quarta edizione, il festival si conferma uno spazio di riflessione collettiva sul futuro dell’abitare, con un focus particolare su transizione ecologica, innovazione e partecipazione. L’iniziativa mira a supportare la diffusione tra tutti i cittadini dell’importanza del ruolo dell’architettura contemporanea per il progresso sociale ed economico del Paese e ad attivare processi innovativi e partecipati nell’ambito della qualità dell’architettura, dell’urbanistica e della rigenerazione urbana. Anche il Gruppo Iren è tra i protagonisti dell’evento, con un panel – ospitato proprio nella sede Iren di Reggio Emilia - dedicato ad architettura sostenibile e cambiamento climatico: ecco cosa è previsto.

Relatrice parla al microfono durante una conferenza Iren, accanto a un altro relatore seduto; sul tavolo bottigliette d'acqua e apparecchiature tecniche.

Architettura sostenibile, cos’è e perché è importante per contrastare la crisi climatica

L’architettura sostenibile, protagonista del Festival, è un approccio progettuale che tiene conto dell’impatto ambientale, sociale ed economico degli edifici lungo tutto il loro ciclo di vita: dalla scelta dei materiali alla costruzione, dall’uso quotidiano alla demolizione. Questo tipo di architettura ha come finalità l’efficienza energetica, il miglioramento della salute e del comfort delle persone. L’architettura sostenibile permette di progettare spazi in grado di ridurre il consumo energetico, valorizza le risorse naturali, favorisce la biodiversità e migliora la qualità della vita di chi abita gli edifici.

Tra le pratiche più diffuse rientrano l’utilizzo di materiali riciclati, l’efficienza energetica attraverso l’uso di fonti rinnovabili, la ventilazione naturale, i tetti verdi, l’integrazione con la mobilità sostenibile e la gestione responsabile delle risorse idriche.

 

Nel fare architettura sostenibile bisogna mettere al centro i bisogni e le richieste delle persone che abitano e attraversano gli edifici e le città, tenendo conto delle risorse naturali e dell’ambiente circostante, cercando di inserirsi armoniosamente nel contesto. Fondamentale in questo tipo di edilizia è l’uso di tecnologie innovative.

 

Quando di parla di riduzione degli impatti ambientali degli edifici, serve tenere a mente le caratteristiche principali di un’architettura che sia realmente sostenibile. Punti chiave:

 

  1. È importante tenere conto dell’ambiente in cui si progetta la costruzione di edifici sostenibili. Va fatta un’analisi esaustiva del territorio, della posizione, delle condizioni climatiche dell'area, della ventilazione, della natura o edifici circostanti.

  2. Un altro passaggio importante è la valutazione dell’orientamento, in modo tale da trovare quello ottimale che permette di ridurre al minimo il consumo di energia. Per esempio, un design allineato con l'orientamento solare consente di sfruttare la posizione del sole per catturare più luce durante il giorno.

  3. L’uso e la conservazione dell’energia: oltre alle schermature solari affinché gli edifici siano efficienti dal punto di vista energetico è essenziale prendere in considerazione anche l’impiego di energia rinnovabile come pannelli solari, generatori eolici, biogas, legna.

  4. Utilizzare materiali riciclati o riciclabili: è importante disporre di materiali sostenibili per ridurre al minimo l’impatto ambientale degli edifici, ad esempio selezionando materiali naturali per coperture, facciate e tetti. L’uso di materiali riciclati consente di ridurre le spese, risparmiare risorse, ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di CO2.

  5. La riduzione dei rifiuti dall’ambiente, unita al riciclo, è un punto chiave dell’architettura sostenibile. È anche importante evitare la contaminazione di materiali che potrebbero costituire un rischio per la salute delle persone e dei territori.
Cinque relatori in posa davanti al logo Iren dopo un evento, su sfondo nero con decorazioni grafiche bianche e scritta “Shaping tomorrow everyday”.

I vantaggi di un approccio sostenibile

L’integrazione sinergica tra edifici e paesaggio è alla base dell’architettura sostenibile: la sua cifra caratteristica è il ricorso al verde come strategia fondamentale per migliorare il rendimento delle strutture, progettate seguendo specifici principi che permettono di ridurre il loro impatto sull’ambiente e aumentare l’integrazione nel tessuto urbano. I benefici dell’architettura sostenibile si riflettono su più livelli: ambientale, perché riduce le emissioni di CO₂ e limita l’impatto sugli ecosistemi; economico, grazie al risparmio energetico e alla maggiore durabilità degli edifici; sociale, poiché promuove ambienti più salubri, accessibili e coesi.

In un contesto urbano, questo approccio contribuisce a rigenerare spazi dismessi, a contrastare il consumo di suolo e a restituire centralità alla dimensione pubblica e comunitaria delle città.

 

Costruire con un approccio green, oltre a mitigare il cambiamento climatico e contribuire al rispetto dell’ambiente, genera l’aumento del valore commerciale degli edifici e innesca dei meccanismi virtuosi che creano un risparmio economico per gli abitanti perché una casa più sostenibile abbatte gli sprechi di energia.

 

Un esempio virtuoso dell’applicazione di questo modello di architettura  è “The Heat Garden” del Gruppo Iren. Si tratta di un progetto architettonico che sorge nel quartiere San Salvario di Torino e rappresenta una testimonianza concreta di come sia possibile elementi industriali, urbanistici, design e natura.

 

L'impianto, infatti, ospita terrazzi e giardini pensili - che occupano una superficie di oltre 2500 metri quadri - quasi 11mila tra piante e alberi, oltre a una serra di coltivazione, in una perfetta integrazione con il sistema di accumulo.

 

La struttura, infatti, consta di tre accumulatori da circa 2500 metri cubi, capaci di servire circa 2,2 milioni di metri cubi di nuova utenza, una stazione di pompaggio e ripompaggio, oltre ai servizi ausiliari: collegata alle dorsali della rete metropolitana di teleriscaldamento, contribuisce ad alimentare una significativa area del quartiere, migliorando l’efficienza e la resilienza della rete.

 

Anche la vegetazione, come dimostra The Heat Garden, può offrire numerosi vantaggi alle strutture architettoniche: basti pensare ai benefici delle coperture o delle pareti verdi che migliorano il microclima locale. A seconda degli obiettivi, delle necessità e delle caratteristiche degli edifici, si può inserire il verde in modi differenti: così la natura non è più relegata alle aree verdi e ai parchi, ma diventa parte integrante dell’urbanistica.

 

La risposta concreata agli obiettivi del festival Rigenera: ripensare le città attraverso soluzioni flessibili e innovative. Un approccio che la città di Reggio Emilia – dove l’evento si tiene - impiega da anni, mettendo in evidenza la combinazione di tre fattori (diverso, nuovo, utile) sempre più fondamentali per una progettazione responsabile.

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Due persone lavorano insieme al computer viste attraverso un vetro, in un ambiente luminoso con riflessi naturali.

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