Il programma della Foundation for Environmental Education (FEE), giunto alla sua 36esima edizione, come ogni anno assegna le Bandiere Blu ai comuni rivieraschi che negli ultimi quattro anni hanno lavorato a migliorare la qualità delle acque oltre che la pulizia delle spiagge. Ma la trasparenza del mare è solo il primo passo per aggiudicarsi il vessillo blu. Sono 32 i criteri necessari per l’assegnazione, tra i quali la depurazione delle acque e della rete fognaria, la raccolta differenziata, le isole pedonali e le piste ciclabili, la cura dell’arredo urbano e le aree verdi. Vengono valutate anche la qualità delle strutture alberghiere, i servizi d'utilità pubblica sanitaria, la sicurezza, le informazioni turistiche, la segnaletica aggiornata e l’educazione ambientale e informazione.
La novità di quest’anno è stata l’aggiunta di un nuovo parametro e cioè quello dell’impegno sociale e dell’inclusività per l’abbattimento delle barriere architettoniche garantendo l’accessibilità ed i servizi (es. pedane, servizi igienici, sedia job) per persone con disabilità nelle spiagge candidate. Un riconoscimento a livello internazionale che punta alla tutela dell’ecosistema marino e alla gestione sostenibile del territorio con il supporto di UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo). Il premio ha valenza solo per l’anno che viene assegnato.
Un ottimo risultato per l’Italia e il settore turistico perché assicura l’eccellenza delle nostre coste. Un impegno sui cui lavora anche il Gruppo Iren che con i suoi impianti aumenta l'efficienza e la capacità dei processi depurativi per garantire alti livelli di servizio alle comunità locali, migliorando la qualità delle acque marine dei territori in cui opera direttamente.