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Bandiere Blu 2022: quali sono le spiagge più sostenibili d'Italia

4 agosto 2022

 

L’Italia è ricchissima di coste circa 7.500 chilometri in lunghezza, comprese le isole, con un mare tra i più belli d’Europa. Dalla Liguria fino alla Puglia sono numerosi i litorali che gareggiano in apprezzabilità. Anche quest’anno alcune località si sono aggiudicate il titolo di Bandiera Blu, nel rispetto dei parametri di sostenibilità ambientale e sociale.

Si tratta di zone con eccellenti acque di balneazione. L’Italia può vantare circa 210 destinazioni, 14 in più rispetto al 2021, con 427 spiagge certificate (nel 2021 erano 416). Un segno distintivo del turismo sostenibile e di qualità su cui sta puntando il nostro Paese per rilanciare il settore dopo la battuta di arresto degli ultimi anni. 

 

panorama costiero

La Liguria si conferma al 1° posto in Italia

Ma quali sono le spiagge più belle e pulite d’Italia? Tra le regioni italiane a salire sul podio anche quest’anno è stata la Liguria con ben 32 località premiate. Seguono la Toscana (19 Bandiere Blu) e la Campania (18 Bandiere Blu) e la Puglia con tre nuovi comuni.

A salire nella classifica la Calabria con 17 Bandiere tra cui due new entry (Caulonia e Isola di Capo Rizzuto) a pari merito con le Marche. La Sardegna si aggiudica solo 15 località, l’Abruzzo 14, la Sicilia 11. 

Il Lazio quest’anno perde qualche Bandiera e raggiunge 10 conferimenti così come il Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna e il Veneto ottengono solo 9 approdi turistici. La Basilicata resta ferma a 5.

Le ultime regioni in classifica sono Molise e Lombardia che ne hanno solo una. Tra le 14 nuove Bandiere Blu 2022 ce ne sono due in Emilia-Romagna (San Mauro Pascoli e Riccione), Alba Adriatica in Abruzzo, Ispani in Campania, Cannobio in Piemonte, sul lago Maggiore, Pietrasanta in Toscana, Budoni in Sardegna e Furci Siculo in Sicilia. 

Tra le regioni italiane a salire sul podio anche quest’anno è stata la Liguria con ben 32 località premiate.

Il riconoscimento e i criteri di valutazione

 

Il programma della Foundation for Environmental Education (FEE), giunto alla sua 36esima edizione, come ogni anno assegna le Bandiere Blu ai comuni rivieraschi che negli ultimi quattro anni hanno lavorato a migliorare la qualità delle acque oltre che la pulizia delle spiagge. Ma la trasparenza del mare è solo il primo passo per aggiudicarsi il vessillo blu. Sono 32 i criteri necessari per l’assegnazione, tra i quali la depurazione delle acque e della rete fognaria, la raccolta differenziata, le isole pedonali e le piste ciclabili, la cura dell’arredo urbano e le aree verdi. Vengono valutate anche la qualità delle strutture alberghiere, i servizi d'utilità pubblica sanitaria, la sicurezza, le informazioni turistiche, la segnaletica aggiornata e l’educazione ambientale e informazione.
 

La novità di quest’anno è stata l’aggiunta di un nuovo parametro e cioè quello dell’impegno sociale e dell’inclusività per l’abbattimento delle barriere architettoniche garantendo l’accessibilità ed i servizi (es. pedane, servizi igienici, sedia job) per persone con disabilità nelle spiagge candidate. Un riconoscimento a livello internazionale che punta alla tutela dell’ecosistema marino e alla gestione sostenibile del territorio con il supporto di UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo). Il premio ha valenza solo per l’anno che viene assegnato.

 

Un ottimo risultato per l’Italia e il settore turistico perché assicura l’eccellenza delle nostre coste. Un impegno sui cui lavora anche il Gruppo Iren che con i suoi impianti aumenta l'efficienza e la capacità dei processi depurativi per garantire alti livelli di servizio alle comunità locali, migliorando la qualità delle acque marine dei territori in cui opera  direttamente.

 

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