I primi due libri guardano al domani. Uno italianissimo, dello scrittore e fisico Paolo Giordano, l’altro americano, del celebrato autore statunitense Jonathan Safran Foer.
Tasmania, di Paolo Giordano, edito da Einaudi, è un “libro sul futuro”, come dichiara la sinossi. Il romanzo traccia la vita di un fisico ed esperto di cambiamenti climatici e ne intreccia la sfera privata e relazionale con il contesto in cui è immerso: quello di un Paese travolto dalla pandemia di Covid-19 e minacciato dai disastri ambientali che la crisi del clima continua a causare. Così la Tasmania diventa un luogo immaginifico, un rifugio dentro il quale proteggersi dalla cruda realtà delle crisi del mondo moderno e dalle loro conseguenze.
Un romanzo intimo che guarda dentro le naturali paure di ognuno di noi davanti alle prospettive che i cambiamenti climatici promettono.
Con irriverenza e chiarezza, il libro scritto da Jonathan Safran Foer, Possiamo salvare il mondo prima di cena - edito da Guanda – punta a ristabilire la prospettiva sul cambiamento climatico. Attraverso capitoli brevi e incalzanti, emerge il messaggio dello scrittore: “nessuno se non noi distruggerà la terra, e nessuno se non noi la salverà. Noi siamo il diluvio, noi siamo l'arca”. Un adagio che riporta alla consapevolezza di quanto ognuno sia essenziale nella sfida dei cambiamenti climatici. Quello di Safran Foer è un invito a sensibilizzarsi sui temi ambientali e rendere la quotidianità più sostenibile.