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Reddito energetico: cos’è e chi ne avrà diritto

24 settembre 2023

Consentire la realizzazione di impianti fotovoltaici nelle abitazioni di tutte le famiglie: il reddito energetico punta a rendere lo sviluppo sostenibile inclusivo e, per perseguire questa mission, eroga duecento milioni alle famiglie in condizioni di disagio economico facendo sì che possano usufruire dell’utilizzo di energie rinnovabili e ottimizzare i costi energetici. 

 

papà con figlio

Introdotto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per il 2024 e il 2025, il reddito energetico avrà la forma di un sostegno economico e sarà stanziato attraverso un fondo speciale creato dal ministero nell’ambito delle misure dedicate alla transizione verde. L’obiettivo è duplice:

 

  • sostenere le fasce più indigenti, ossia fornire un aiuto concreto per le famiglie più povere che hanno difficoltà nel sostenere le spese per il pagamento delle bollette;
 
  • promuovere l’utilizzo di energia rinnovabile (con i pannelli solari), per concretizzare una reale sicurezza energetica.

 

 

Chi ha diritto al reddito energetico, i requisiti

I recenti dati dell’Istat hanno individuato che l’8,9% delle famiglie italiane si trova in condizioni di povertà energetica. Considerati i benefici degli impianti fotovoltaici – che permettono di risparmiare fino al 75% sulle bollette -  il reddito energetico punta a stanziare fondi per sostenerne l’installazione: il finanziamento è a fondo perduto, dunque chi ne avrà diritto non dovrà restituire la somma.

 

Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha spiegato che i requisiti per ricevere il bonus energetico sono:

 

  • reddito ISEE inferiore a 15.000 euro annui o a 30.000 euro annui in caso di famiglie numerose (ovvero con un numero di figli a carico uguale o maggiore a 4);

 

  • gli impianti fotovoltaici da realizzare devono essere al servizio di unità residenziali e avere una potenza nominale non inferiore ai due kilowatt e non superiore ai sei;

 

  • gli impianti, per i quali il decreto destina un contributo in conto capitale, devono essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale.

 

Come richiedere il bonus energetico

Al momento, la procedura per la richiesta del reddito energetico non è stata ancora resa nota con apposito decreto: restano intanto validi i requisiti per poter inoltrare richiesta. Questo significa che, come indicato da Iren Luce e Gas, per accedere all’incentivo l'ISEE è strettamente necessario: lo si dovrà trasmettere per via telematica utilizzando le proprie credenziali SPID, la propria carta di identità elettronica oppure la Carta Nazionale dei Servizi.

 

Le famiglie a cui viene riconosciuto il reddito potranno poi utilizzare i soldi ricevuti dal governo per installare i pannelli solari, ma dovranno sottoscrivere una convenzione con il Gestore Servizi Energetici attivando un servizio di scambio sul posto: il meccanismo dello scambio permette di immettere nella rete elettrica nazionale l'energia elettrica prodotta dai pannelli e inutilizzata dalla famiglia. Ciò implica un importante vantaggio: alcune famiglie potranno eliminare completamente l'acquisto di energia elettrica da aziende fornitrici, facendo affidamento totale sull'energia prodotta in modo autonomo.

 

Il Sud al centro della misura

Come ha specificato lo stesso MASE, la maggior parte dei fondi verranno concentrati nel Sud Italia: sono infatti destinatari dell’80% delle risorse le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Il Fondo dedicato al reddito energetico, inoltre, potrà essere incrementato con un versamento volontario da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.

 

Questo significa che potrebbero esserci finanziamenti ulteriori, a seconda delle iniziative intraprese a tal proposito dalla propria regione di residenza. Si tratterebbe di un supporto concreto, in linea con gli obiettivi europei: rendere lo sviluppo sostenibile accessibile e alla portata di tutti. 

 

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