L’impegno di Iren nella green economy si traduce in investimenti concreti e in una gestione sostenibile delle risorse, con un approccio che integra economia circolare, efficienza energetica e innovazione tecnologica.
Uno dei pilastri della strategia del Gruppo è la produzione di energia da fonti rinnovabili. Iren ha avviato progetti di fotovoltaico e agrivoltaico, come il grande parco fotovoltaico di Tuscania, che con i suoi 30 MW di potenza installata è uno dei più grandi impianti del centro Italia. A questo si aggiunge il progetto agrivoltaico di Rovigo, che integra la produzione di energia solare con l’attività agricola, dimostrando come l’innovazione possa essere al servizio della sostenibilità. Nell’ultimo aggiornamento del Piano Industriale, il 60% degli investimenti destinati al settore energetico (2,5 miliardi) sono dedicati alle rinnovabili. L’obiettivo è raggiungere 2 GW di capacità rinnovabile installata entro il 2030.
Sul fronte dell’economia circolare Iren gestisce impianti di recupero e riciclo avanzati, come Circular Plastic a Vercelli, dedicato alla rigenerazione della plastica mista. L’azienda è anche leader nel trattamento dei rifiuti organici, grazie ai biodigestori che trasformano la frazione organica in biogas e compost. Tra questi spicca il biodigestore di Gavassa, in Emilia-Romagna, che produce 9 milioni di metri cubi di biometano all’anno e contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO₂.
L’economia circolare è la bussola del settore ambientale su cui Iren investe prevedendo un piano d’investimenti di circa 1,6 miliardi di euro. Il 64% dei quali è destinato allo sviluppo impiantistico su filiere innovative (trattamento di fanghi, trattamento frazione organica, smaltimento dei pannelli fotovoltaici, gestione dei RAEE, trattamento dei rifiuti liquidi, TMB). Il 36% degli investimenti, invece, è indirizzato all’attività di raccolta per lo sviluppo territoriale, con l’incremento della raccolta differenziata, il miglioramento della qualità del servizio a cui sarà accompagnato un efficientamento dei costi, anche attraverso l’adozione di processi di raccolta dei rifiuti urbani automatizzati.