Iren gestisce 11.291 chilometri di rete fognaria e più di mille impianti di depurazione, di diverse dimensioni, che assicurano alte efficienze depurative, con tecnologie che si adattano alle esigenze del territorio su cui gli impianti stessi sono collocati.
Ne è un esempio l’impianto di depurazione di acque reflue di Mancasale (Reggio Emila): realizzato e gestito da Iren, rappresenta il primo impianto in Emilia Romagna per trattamento terziario avanzato delle acque reflue destinate al riuso a beneficio dell’agricoltura.
Il progetto è stato concretizzato grazie ai contributi dell’Unione Europea, attraverso i programmi Life Plus Ambiente e ReQpro: si tratta di un polo strategico per il territorio poiché, non solo migliora la qualità delle acque superficiali, ma permette il recupero e il riutilizzo delle acque reflue a beneficio dell’ambiente e delle aziende agricole limitrofe. Nell’impianto di Mancasale entrano le acque delle reti fognarie “miste” della città di Reggio Emilia e dei Comuni di Albinea e Bagnolo in Piano (mediamente circa 2.500 m3 l’ora). Il depuratore si compone di due linee: la “linea acque”, che si occupa del trattamento di depurazione, cioè griglia, depura e, nel caso, affina le acque già depurate prima di rimetterle nei canali irrigui, e la “linea fanghi e gas” che si occupa di trattamento, trasformazione e smaltimento dei fanghi, cioè del materiale che deriva dalle diverse fasi della depurazione. Sono serviti dall’impianto oltre 172.000 abitanti equivalenti composti sia da utenze domestiche che produttive. La sala di telecontrollo, attiva 24 ore su 24, verifica il corretto funzionamento dell’impianto e i suoi parametri funzionali 365 giorni l’anno. Un meccanismo in perfetto equilibrio per assicurare la massima qualità nel recupero delle acque reflue.