Rinnovabili

Green jobs: cosa sono e perché sono fondamentali per costruire il domani sostenibile

3 ottobre 2022

 

Innovazione tecnologica, eco-sostenibilità dei progetti, produzioni a impatto zero e impiego sempre più massiccio di energie rinnovabili: tutti aspetti imprescindibili per la transizione ecologica che stanno riscrivendo anche il mondo del lavoro.

 

Molte professioni sono in evoluzione, alcune stanno per scomparire del tutto e molte altre, incentrate sull’economia circolare, stanno acquisendo una posizione sempre più centrale nell’organizzazione finanziaria mondiale. Si tratta dei cosiddetti green jobs, i lavori verdi, protagonisti di un’accelerazione più che mai significativa nel mondo professionale attuale e del futuro.

 

Un nuovo modello di sviluppo sostenibile, infatti, non può prescindere da figure qualificate che sostengano la crescita economica tutelando l’ambiente: i green jobs rappresentano le professioni che guidano la transizione ecologica rendendo più sostenibili i servizi e la filiera produttiva.

A che punto siamo in Italia con i green jobs 

I green jobs svolgono un ruolo cruciale per gli anni che stiamo vivendo e per quelli che vivremo: si occupano di preservare il pianeta a livello ambientale ma anche di salvaguardare il valore economico della società riorganizzando l’ecosistema di business in chiave sostenibile.

 

Una posizione strategica su cui si sta investendo molto negli ultimi tempi, anche in Italia. Secondo l’Organizzazione Internazionale del lavoro, in vista degli obiettivi europei sul clima, entro il 2030 i posti di lavoro aumenteranno notevolmente (circa 24 milioni) con centinaia di migliaia di persone che saranno occupate nel settore dell’ecosostenibilità. 

Un trend in linea con i risultati del rapporto annuale Green Italy 2021, redatto dalla Fondazione Symbola in collaborazione con Unioncamere: nel quinquennio 2016-2020 le aziende italiane hanno investito in modo massiccio in tecnologie e prodotti green e, fino al 2025, le competenze green saranno richieste a circa il 38% dei professionisti impiegati.

 

Non solo tecnici specializzati nel settore dell’ecosostenibilità e delle energie alternative, ma anche figure manageriali che dovranno valorizzare progetti e risorse in chiave sostenibile: i green jobs coprono un ampio ventaglio di professioni. Molte di esse si evolveranno in ottica green, come il muratore verde che impiega materiali edilizi sostenibili, e molte altre prenderanno sempre più spazio come l’ecodesigner, l’esperto in gestione dell’energia o il certificatore della qualità ambientale.

 

Un ruolo essenziale è affidato alle competenze: insieme a quelle digitali, anche le capacità economico-finanziarie e di gestione nel campo dell’automazione, dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata dovranno favorire un deciso cambio di rotta verso l’impiego più efficiente delle risorse.

 

 

Iren punta sui green jobs per “dare forma al domani”

 

Decarbonizzazione, economia circolare ed efficienza energetica sono i capisaldi del Piano Industriale al 2030 del Gruppo Iren:

 

dei 12,7 miliardi di investimenti previsti, l’80% è dedicato alla transizione ecologica e alla sostenibilità.

 

Al raggiungimento di questo obiettivo punta anche il piano di assunzioni indicato dal Piano: sono ben 7000 gli ingressi di nuovi lavoratori programmati dal Gruppo. Si tratta di opportunità concrete per operare nell’ambito dei green jobs e partecipare in prima persona alla mission di “dare forma al domani”.

 

Durante la recente convention al Politecnico di Torino “Opportunità di lavoro sostenibile: Ingegneri, Architetti, Designer e Pianificatori a confronto” è stato spiegato ai giovani laureandi che si preparano ad affacciarsi al mondo del lavoro che il modello di business del Gruppo è finalizzato a promuovere lo sviluppo sostenibile e, in una logica di innovazione, opera sinergicamente per ridurre l’impatto ambientale e soddisfare contemporaneamente le esigenze della comunità.

 

La multiutility è protagonista attiva della transizione ecologica e lo dimostrano i punti cardine del Piano Industriale 2030 che prevedono un numero cospicuo di nuovi inserimenti e rilevanti opportunità di lavoro: molte di esse si inseriscono nei cosiddetti green jobs e risultano particolarmente idonee ai percorsi di laurea realizzati dal Politecnico.

 

Oltre le aspettative per il futuro, i dati Iren del presente parlano chiaro: 100 ad oggi i profili di tipo ingegneristico entrati a far parte del Gruppo, di cui il 60% di essi provenienti proprio dall’ateneo torinese.

 

 

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