I RAEE, ossia quei rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche o elettroniche che sono diventate obsolete, difettose o fuori uso, costituiscono una tipologia di rifiuto in crescita nell’Unione europea: si registra una crescita del 2% all’anno.
Secondo il rapporto gestione rifiuti elettronici 2022 del Centro di coordinamento RAEE, le analisi del triennio 2019-2021 hanno mostrato un progressivo aumento nella produzione dei volumi di rifiuti elettronici. Nel 2022 i dati assumono un miglioramento che però non è accompagnato da un conseguente aumento nella raccolta di questi materiali, anzi si assiste una diminuzione rispetto al triennio precedente. Quanto emerge da questi dati non è da sottovalutare poiché questo tipo di rifiuti, se non adeguatamente trattati, comportano gravi rischi sia per la salute umana che per l’ambiente.
Se opportunatamente raccolti, invece, i RAEE possono diventare risorse per la produzione di materie prime critiche, ovvero metalli e minerali preziosi fondamentali per la costruzione di tecnologie sostenibili e su cui l'Europa non è autonoma, necessitando di ingenti importazioni.