Green

Edilizia green: in che modo cemento e asfalto riciclati riducono l’impatto ambientale e accelerano la transizione ecologica

27 settembre 2024

Il settore edilizio è uno dei principali responsabili delle emissioni globali di CO2: secondo l'International Energy Agency (IEA) contribuisce per circa il 40% alle emissioni globali. Per questo motivo l'edilizia green mira a creare edifici e infrastrutture in modo sostenibile, così da rispondere alle sfide ambientali ed energetiche che il mondo moderno sta affrontando. Il concetto di sostenibilità, infatti, è diventato chiave negli ambiti più disparati e anche l’edilizia non fa eccezione.

 

Grazie a tecniche innovative l’edilizia green si sta diffondendo con l’obiettivo di ridurre il suo impatto ambientale: la riduzione degli impatti si attesta come punto fondamentale non solo per ciò che concerne la costruzione di edifici e infrastrutture ma interessa tutto il ciclo di vita, a partire dalla progettazione e dai materiali usati per arrivare all’efficientamento energetico. Un approccio sostenibile, infatti, coinvolge diverse pratiche e strategie che integrano design, tecnologie e materiali con l’obiettivo di creare abitazioni, edifici e infrastrutture più efficienti, salubri e rispettose dell’ambiente.

L’attenzione ai materiali, dal legno al cemento riciclato

La selezione dei materiali è un aspetto centrale per l’edilizia green. Parlare di materiali eco-compatibili significa guardare al futuro, ma già oggi alcuni di questi processi innovativi sono già in corso anche con materiali a portata di mano. Infatti, esistono materiali a basso impatto ambientale che sono già utilizzati nell’edilizia. È il caso del legno certificato e proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. Ma non è solo l’origine del legno che può essere sostenibile e rispettosa dell’ambiente: contano anche i processi di recupero dei materiali.  Nell’impianto Iren Circular Wood, ad esempio, il legno viene addirittura recuperato dagli scarti legnosi prevedendo fino a dieci linee produttive per la realizzazione di pallet e pallet block 100% circolari.

legno

L’utilizzo di materiali sostenibili e riciclabili apre la strada a nuove ricerche e sperimentazioni che non includono solo il legno ma prevedono soluzioni innovative come il cemento a basse emissioni di carbonio, l’uso di isolanti naturali (come la lana di pecora o il micelio dei funghi) e persino materiali derivati dalla plastica riciclata.

 

Secondo uno studio condotto da ricercatrici e ricercatori dell’università di Cambridge e pubblicato sulla rivista Nature è possibile produrre un cemento a basso livello di carbonio incorporato, riciclato, ottenuto usando solo energie pulite. Sempre secondo gli esperti, questo materiale può essere introdotto su scala industriale e può spianare la strada verso la decarbonizzazione dell’edilizia.

La ricerca dell’università di Cambridge evidenza anche che l’uomo è responsabile di circa il 7,5% delle emissioni di anidride carbonica derivante dalla produzione di cemento. In generale ridurre il consumo di cemento è la strada più indicata da seguire, ma pensando ad alternative innovative gli studiosi propongono quello che viene definito “cemento elettrico”. 

Le emissioni di anidride carbonica che derivano dal processo di ottenimento del clinker, componente essenziale del cemento Portland (il cemento di uso più comune), risultano complesse da ridurre.

 

Così, la soluzione proposta dalle ricercatrici e dai ricercatori britannici per la produzione di cemento prevede l’utilizzo di un forno elettrico ad arco che ricava l’elettricità da fonti di energia rinnovabili. I costi di produzione, però, sono elevati e ci sono una serie di ostacoli: per esempio gli impianti di produzione del cemento esistenti non sono compatibili con questa tecnologia, quindi per produrre cemento green serviranno forni elettrici ad arco dedicati.

L’asfalto riciclato è realtà con Iren e Mapei

Se da un lato si sperimenta e si ragiona su possibili alternative, dall’altro c’è chi mette in pratica vere e proprie soluzioni innovative. È il caso delle “strade di plastica riciclata”. Durante il 2023 tra Reggio Emilia e provincia sono stati asfaltati circa 150 mila metri quadrati di strade utilizzando conglomerati bituminosi (asfalti) additivati con tecnopolimeri derivati dalla raccolta differenziata della plastica. Questo progetto è frutto di un accordo stipulato nel 2021 tra Mapei e la multiutility Iren: attraverso un processo innovativo le plastiche miste che non  si possono riciclare non vengono disperse ma selezionate, trattate e trasformate in materia prima e convertite nel polimero Bluair®. Tutto questo avviene nell’impianto I.Blu con sede a San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine.

Il processo virtuoso messo in campo a Reggio Emilia ha confermato il suo successo sino ad arrivare in Formula 1: per la nuova pavimentazione della pista dell’Autodromo di Monza è stato utilizzato il polimero Bluair®, garantendo una maggiore resistenza alle elevate sollecitazioni e condizioni estreme a cui sono sottoposti i circuiti di gara.

 

L’impiego di questo tipo di asfalto riciclato, infatti, porta alla riduzione dei costi di manutenzione e aumenta la resistenza alle escursioni termiche e ai raggi ultravioletti, dimostrando come l’adozione di materiali sostenibili, la progettazione attenta al contesto ambientale e l’integrazione di tecnologie smart siano fondamentali per rendere l’edilizia, pubblica e privata, più sostenibile. 

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