I green jobs comprendono tutte quelle professioni che contribuiscono a migliorare la qualità dell'ambiente, ridurre l'impatto ecologico delle attività umane e promuovere uno sviluppo sostenibile. Tra queste troviamo figure come l'ingegnere energetico, il progettista di energie rinnovabili, l'esperto in gestione dei rifiuti, i tecnici per la mobilità sostenibile, e anche professioni legate alla bioedilizia e all'agricoltura biologica.
Ma non ci sono solo tecnici specializzati: tra le professioni verdi ci sono un ampio ventaglio di possibilità sia nel settore della sostenibilità e delle energie alternative, sia come figure manageriali che dovranno valorizzare progetti e risorse in chiave sostenibile. Molte professioni si evolveranno in ottica green, come il muratore verde che impiega materiali edili sostenibili, e molte altre prenderanno sempre più spazio come l’ecodesigner, l’esperto in gestione dell’energia o il certificatore della qualità ambientale.
Secondo l’Organizzazione Internazionale del lavoro, in vista degli obiettivi europei sul clima, entro il 2030 i posti di lavoro aumenteranno notevolmente (circa 24 milioni) con centinaia di migliaia di persone che saranno occupate nel settore della sostenibilità.
Questi lavori non riguarderanno solo il settore energetico, ma interessano diversi ambiti produttivi: le aziende dovranno rivedere i loro modelli di business per adottare pratiche sostenibili. Di conseguenza ci sarà la necessità di nuovi professionisti in grado di guidare la transizione.
Un ruolo essenziale è affidato alle competenze: insieme a quelle digitali, anche le capacità economico-finanziarie e di gestione nel campo dell’automazione, dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata dovranno favorire un deciso cambio di rotta verso l’impiego più efficiente delle risorse. Ed è proprio qui che si registra il gap più critico: la mancanza di formazione specifica.