Green

Transizione ecologica, alla guida dell’agenda strategica 2024-2029 dell’Unione europea: gli obiettivi

14 agosto 2024

Ogni cinque anni i leader dell'Ue concordano le priorità politiche dell'UE per il futuro. È uno sforzo collettivo, guidato dal presidente del Consiglio europeo, nel cui ambito i leader discutono e decidono insieme l’agenda strategica.


Negli ultimi anni l'Ue ha affrontato varie crisi: dalla lotta ai cambiamenti climatici alla mitigazione delle conseguenze della pandemia di COVID-19 passando per gli interventi senza precedenti a sostegno dell'Ucraina. Man mano che il mondo diventa più instabile e complesso, l'Ue si trova ad affrontare sfide economiche e geopolitiche sempre nuove. Più che mai è necessario che i leader definiscano un piano strategico chiaro per i prossimi anni e forniscano un quadro solido per le nostre azioni più immediate. Di fronte all'evoluzione del panorama mondiale e all'instabilità crescente, serve un’agenda strategica che possa rendere l'Europa più sovrana e meglio attrezzata per affrontare le sfide immediate e future.

dito di una mano che tocca degli ingranaggi grafici con scritta net zero

Le priorità e gli obiettivi dell’agenda strategica

L’agenda strategica 2024-2029 è stata concordata nella riunione del Consiglio europeo del 27 giugno 2024, a Bruxelles. Nel documento finale sono stabilite le priorità e gli orientamenti strategici dell’Ue. L'agenda strategica è strutturata intorno a tre pilastri:
 

  • un'Europa libera e democratica;
  • un'Europa forte e sicura;
  • un'Europa prospera e competitiva.

Lavorare alla realizzazione di un’Europa più libera e democratica significa perseguire quei valori che mettono al centro il rispetto della dignità e dei diritti umani, la libertà, la democrazia, l'uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto delle persone appartenenti a minoranze, la tutela della libertà di stampa e del pluralismo dei media, la salvaguardia dei dibattiti democratici. Proprio questi temi rappresentano i punti di forza dell'Ue e fanno da bussola nell’agenda strategica delineata.

 

In un mondo diventato più conflittuale, transazionale e incerto, l'Ue deve essere in grado di adattarsi affermando al tempo stesso la propria ambizione e il suo ruolo di attore strategico globale. L'Europa deve essere un luogo in cui le persone siano e si sentano libere e sicure. In questo ambito, alcuni dei punti chiave sono rappresentati dalla lotta contro la criminalità organizzata, la radicalizzazione, il terrorismo e l'estremismo violento; la capacità di prevenzione delle crisi e risposta alle stesse per proteggere i cittadini e le società, ad esempio dalle catastrofi naturali e le emergenze sanitarie, e attraverso un approccio globale alla migrazione e alla gestione delle frontiere.


Sviluppo tecnologico e industriale hanno un ruolo chiave per rafforzare la sovranità dell’Europa. Gli obiettivi strategici puntano alla realizzazione di un mercato unico approfondito, in particolare per quanto riguarda l'energia, la finanza e le telecomunicazioni. Per farlo sono necessari considerevoli sforzi di investimento collettivo, che mobilitino finanziamenti sia pubblici che privati. Per perseguire una politica commerciale ambiziosa e sostenibile è necessario diversificare le catene di approvvigionamento. È indubbio che, per rendere possibili questi cambiamenti nei settori strategici, sia necessario il miglioramento della capacità tecnologiche.

ombre di varie persone sulla bandiera blu dell'unione europea

Ecco cosa c’è di green nella strategia Ue 2024-2029

È la terza parte, quella dedicata a un’Europa prospera e competitiva, che porta al centro la transizione verde.


Nel percorso verso la neutralità climatica entro il 2050, l’Ue si impegna nell’essere pragmatica: sarà necessario sfruttare il potenziale della transizione verde e digitale per creare mercati, industrie e posti di lavoro di alta qualità. L’obiettivo è fornire un quadro stabile e prevedibile, creare un ambiente più favorevole all'aumento della capacità produttiva dell'Europa per tecnologie e prodotti a emissioni e impatto zero. La strategia 2024-2029 prevede, infatti, investimenti in ampie infrastrutture transfrontaliere per energia, acqua, trasporti e comunicazioni.

«Perseguiremo una transizione climatica giusta ed equa, con l'obiettivo di rimanere competitivi a livello globale e aumentare la nostra sovranità energetica. Accelerando la transizione energetica costruiremo un'autentica unione energetica, assicurando l'approvvigionamento di energia abbondante, accessibile, pulita e a prezzi accessibili. Ciò richiederà un'ambiziosa elettrificazione, utilizzando tutte le soluzioni a zero e a basse emissioni di carbonio, e investimenti nelle reti, nello stoccaggio e nelle interconnessioni», si legge nella strategia messa a punto dal Consiglio europeo. Tra gli obiettivi proposti c’è anche lo sviluppo di un'economia più circolare ed efficiente nell'uso delle risorse, realizzabile anche grazie alla promozione e allo sviluppo di tecnologie pulite, raccogliendo i benefici della bioeconomia, abbracciando una mobilità pulita e intelligente con una rete di infrastrutture adeguate. Tutto ciò aumenterà il reddito reale e il potere d'acquisto, migliorando così il tenore di vita di tutti i cittadini dell'Ue.

 

L'Unione europea promuoverà un settore agricolo competitivo, sostenibile e resiliente che continui a garantire la sicurezza alimentare. In questo processo le comunità rurali e gli agricoltori avranno un ruolo di primo piano nella catena alimentare. In questo percorso bisognerà anche non perdere di vista la protezione della natura, continuando a preservare gli ecosistemi e mettendo al centro la risorsa idrica.

 

 

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