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Decarbonizzazione, il 2025 anno chiave per la sostenibilità energetica: gli obiettivi da raggiungere

20 gennaio 2025
  • L'Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi per il 2025, con un focus sulla riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 e sulla neutralità climatica entro il 2050.

  • L'adozione di fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, è in crescita costante e guiderà la transizione energetica globale, superando il carbone come principale fonte di energia.

  • Iren si impegna con investimenti significativi nelle rinnovabili, nelle comunità energetiche e nell'efficientamento energetico, promuovendo anche l'economia circolare attraverso impianti innovativi come il biodigestore di Reggio Emilia.

Il 2025 rappresenta un anno cruciale per la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi intermedi di decarbonizzazione definiti dall'Unione Europea. Questi traguardi sono fondamentali per preparare il terreno verso l'ambizioso obiettivo del 2030: un’Europa climaticamente neutrale

 

Nel quadro dell’accordo di Parigi, l’Unione europea si è impegnata a conseguire la neutralità climatica entro il 2050 rispettando gli impegni internazionali assunti. Con questo obiettivo, nasce il Green Deal europeo: un pacchetto di iniziative strategiche che mira ad avviare l'UE sulla strada di una transizione verde. Il piano prevede degli obiettivi intermedi per il 2030 che mirano a un taglio minimo del 55% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, a produrre il 32% dell’approvvigionamento energetico con fonti rinnovabili e a migliorare del 32,5% l’efficienza energetica. Una trasformazione green della società e dell’economia dell’Europa che sia anche efficiente in termini di costi oltre che equa e socialmente equilibrata.

 

Il processo di decarbonizzazione è già in atto ed è necessario alla riduzione del carbonio. Questo obiettivo è possibile solo con la conversione verso un sistema economico che riduca in modo sostenibile le emissioni di CO2, fino a tagliarle completamente. Di conseguenza è essenziale e prioritario il passaggio dall’utilizzo di fonti di energia da combustibili fossili (petrolio, gas e carbone) a fonti rinnovabili: non solo nel settore energetico, ma anche in quello del riscaldamento, dei trasporti e dell’industria. Vediamo i punti chiave e gli impegni in corso.

Un pacchetto per ridurre le emissioni di gas serra

Per rispondere all’obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, l’UE ha approvato il pacchetto “Pronti per il 55%. Adesso c’è un obbligo giuridico affinché ci si impegni a raggiungere gli obiettivi previsti. Il pacchetto è un insieme di proposte volte a rivedere e aggiornare le normative dell’UE e ad attuare nuove iniziative al fine di garantire che le politiche dell’UE siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

 

Le misure previste dal pacchetto legislativo “Fit for 55” stanno già producendo risultati tangibili, ma entro il 2025 si prevede un significativo avanzamento, grazie a politiche incisive e all'adozione di tecnologie innovative. Tra queste, il potenziamento delle fonti rinnovabili e l'elettrificazione di settori strategici come i trasporti e l'industria giocano un ruolo cruciale.

 

Il pacchetto legislativo “Fit for 55”, elemento centrale del Green Deal europeo, prevede interventi su diversi fronti, tra cui:

 

  • sostegno ai pozzi naturali di assorbimento del carbonio;
  • un sistema aggiornato di scambio di quote di emissione, che limita le emissioni, attribuisce un prezzo all’inquinamento e stimola investimenti nella transizione verde;
  • meccanismi per garantire condizioni di parità per le imprese europee, come l'adeguamento del carbonio alle frontiere, che impone un costo del carbonio sulle merci importate nei settori interessati.
Schermo di smartphone che mostra il sito ufficiale della Commissione Europea dedicato al Green Deal, con il testo "The European Green Deal" e lo slogan per la neutralità climatica. Sullo sfondo, il logo della Commissione Europea sfocato.

Inoltre, l'UE ha aggiornato i propri obiettivi in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica e si è impegnata a eliminare gradualmente i nuovi veicoli inquinanti entro il 2035. Queste misure includono la promozione di infrastrutture di ricarica e l'uso di combustibili alternativi nei trasporti stradali, marittimi e aerei. Sebbene il pacchetto legislativo rappresenti un passo fondamentale, resta cruciale il lavoro di implementazione nei vari Stati membri.

 

“Il Green Deal europeo sta apportando i cambiamenti necessari per ridurre le emissioni di CO2, e lo fa tenendo conto degli interessi dei cittadini e offrendo opportunità all’industria europea. Disponiamo ora della legislazione per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, e sono molto felice del fatto che siamo sulla buona strada per superare addirittura questo obiettivo”, ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

La forza delle energie rinnovabili

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (International Energy Agency - IEA), entro il 2025 le energie rinnovabili diventeranno la principale fonte di elettricità a livello globale, superando il carbone.  Nel rapporto “World Energy Outlook 2023”  - la versione aggiornata del più autorevole rapporto internazionale sull’evoluzione del mercato energetico - si evidenzia come nel 2023 la nuova capacità rinnovabile installata a livello internazionale ha raggiunto cifre che si aggirano intorno a 500 GW. Continuando con questo passo, la quota di combustibili fossili nell’approvvigionamento energetico globale, che è rimasta bloccata per decenni intorno all’80%, scenderà al 73% entro il 2030. Ma è ancora poco per limitare il riscaldamento globale entro la soglia di sicurezza dei +1,5°C rispetto all’era pre-industriale.

 

Secondo le attuali politiche, le fonti rinnovabili dovrebbero contribuire all’80% della nuova capacità di produzione di energia elettrica fino al 2030, con il fotovoltaico che da solo coprirà oltre la metà di questa crescita. Secondo l’analisi condotta da IEA, entro la fine del decennio, a livello globale la capacità di produzione dovrebbe superare i 1.200 gigawatt (GW) di pannelli solari all’anno, ma si prevede che nel 2030 verranno effettivamente installati 500 GW. L'utilizzazione del 70% della capacità di produzione del solare fotovoltaico prevista porterebbe lo sviluppo ai livelli previsti nello scenario emissioni zero; inoltre integrata in modo efficace, ridurrebbe ulteriormente l'uso di combustibili fossili.

 

Questa transizione è alimentata da investimenti significativi, come quelli previsti dal Piano Industriale di Iren, che mira a potenziare le infrastrutture per la produzione di energia verde e a favorire l’espansione delle tecnologie sostenibili. L’obiettivo di decarbonizzazione guida, infatti, gli investimenti al 2030 dell’azienda attraverso l’incremento della capacità di generazione elettrica da fonte rinnovabile, che supererà i 2 GW (incluso idroelettrico) nel 2030 grazie allo sviluppo di nuova capacità solare ed eolica greenfield e con lo sviluppo delle comunità energetiche. Le attività di efficienza energetica saranno orientate a progetti di riqualificazione energetica dei condomini residenziali e agli edifici della pubblica amministrazione.

 

A supporto di tali progetti sono previsti 2,5 miliardi di investimenti. Un impegno concreto per un domani sempre più sostenibile e che si inserisce nel trend di crescente diffusione delle energie rinnovabili che sta trasformando radicalmente il panorama energetico, rendendo possibile una produzione di energia più pulita e accessibile.

L’esempio vincente delle comunità energetiche

Un’altra strategia per la decarbonizzazione è lo sviluppo delle comunità energetiche, che favoriscono l’autoproduzione e la condivisione di energia rinnovabile tra i cittadini. Queste iniziative non solo riducono la dipendenza dalle fonti fossili, ma promuovono anche un modello di partecipazione attiva alla transizione energetica.

 

Iren Luce e gas, con il suo impegno nel supporto alla realizzazione delle comunità energetiche, rappresenta un esempio concreto di come le aziende possano contribuire a questo cambiamento epocale. Il modello decentralizzato che sta alla base delle comunità energetiche permette, infatti, di ridurre la dipendenza dai grandi fornitori di energia e di promuovere l'autosufficienza energetica, con vantaggi significativi sia economici che ambientali.

Grafica digitale con la scritta "Net Zero 2050" e icone di globi blu che rappresentano il mondo. Una mano evidenzia un'icona con una freccia rossa che punta a un bersaglio, simbolo dell'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO₂.

Migliorare l'efficienza energetica

Il programma europeo REPowerEU prevede entro il 2025 un miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e una riduzione del consumo energetico del 15%. Questi interventi includono incentivi per la riqualificazione energetica e l'adozione di tecnologie a basse emissioni.

 

Il tema dell’efficienza energetica è centrale nel processo di transizione ecologica, perché è indispensabile a ridurre l’utilizzo delle fonti fossili e agevolare il passaggio a fonti di energia pulite e rinnovabili, capaci di tutelare il benessere del Pianeta attraverso la riduzione delle emissioni.

Iren Smart Solutions è all'avanguardia nel promuovere soluzioni innovative per aumentare l’efficienza energetica, contribuendo alla riduzione dell’impronta carbonica degli edifici. I servizi di Iren Smart Solutions offrono soluzioni integrate proprio per migliorare l’efficienza energetica degli edifici: si rivolgono a Condomini, imprese, Pubblica Amministrazione, enti no profit e assistenziali, con l’obiettivo di ridurre i costi energetici e migliorare il comfort abitativo

Il circolo virtuoso dell’economia circolare

L'economia circolare rappresenta un elemento centrale per la decarbonizzazione. Attraverso il Piano d’Azione Europeo per l’Economia Circolare, l’UE intende promuovere la riduzione degli sprechi e il riciclo dei materiali, integrando questi principi nei settori produttivi.

 

Iren si distingue per il suo approccio all’economia circolare con impianti dedicati al riciclo e programmi di investimento che creano valore sostenibile. Questi sforzi dimostrano come il passaggio a un modello economico circolare possa essere un motore per la sostenibilità. 

A riprova dell’impegno di Iren su questi temi c’è il Piano industriale Iren @2030 che vede tra gli obiettivi principali il rafforzamento della leadership nell’economia circolare, attraverso il recupero di energia e materia dai rifiuti e nell’utilizzo sostenibile delle risorse. Tanti i progetti di economia circolare, pulita e sostenibile portati avanti. Un esempio è l’impianto di riciclo plastica I.Blu di San Giorgio Nogaro: qui vengono selezionate e trattate le plastiche che non possono essere avviate nei tradizionali circuiti di riciclo e che, invece, trovano una seconda vita grazie al processo di riciclo attivo nell’impianto I.Blu dal quale si ottiene il polimero Bluair®, una materia prima seconda circolare brevettata che può essere utilizzata in sostituzione del carbone come agente riducente e come ottimizzatore di processo nella produzione dell’acciaio. Il processo circolare viene concretamente attuato da Iren anche attraverso i suoi tanti altri impianti di valorizzazione del rifiuto, dove è possibile recuperare gli scarti, reinserendoli nel ciclo produttivo in forma di materia prima seconda. Ad esempio, con i biodigestori in esercizio (Cairo Montenotte, Biodigestore di Reggio Emilia e Santhià, attualmente oggetto di ampliamento) il Gruppo Iren trasforma il biogas derivato dal fango di depurazione per convertirlo in biometano.

 

Sulla valorizzazione della risorsa idrica un ruolo fondamentale è svolto dal depuratore di Mancasale, operativo dal 2016, ripulisce le acque reflue civili e industriali di Reggio Emilia recuperando 4-5 milioni di metri cubi l’anno di acque che hanno caratteristiche idonee per le coltivazioni agricole di qualità, tipiche del territorio emiliano. Raccolta, recupero, valorizzazione: così Iren crea nuovo valore.

 

Il 2025 rappresenta un banco di prova fondamentale per misurare i progressi dell’Europa verso il net zero. Con l’incremento delle energie rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica, lo sviluppo delle comunità energetiche e il supporto all’economia circolare, l’UE dimostra di avere una visione chiara e ambiziosa per un futuro sostenibile. Ora, più che mai, è essenziale che governi, imprese e cittadini collaborino per raggiungere questi obiettivi e garantire un mondo più verde per le generazioni future.

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