I segnalatori possono essere attivati da un dispositivo personale portatile, piccolo, leggero, facile da usare. Il manico del bastone bianco - a cui viene incorporato un microcircuito - riceve i messaggi dai segnalatori radio e li comunica tramite un altoparlante, facendo capire alla persona con disabilità cos’ha intorno e permettendogli di orientarsi. Il dispositivo può essere usato anche senza dover essere montato sui bastoni bianchi; può essere portato in tasca da chiunque abbia bisogno di orientamento e aiuto nell’utilizzo del trasporto pubblico.
Sui trasporti pubblici sono installati dei segnalatori radio particolari che, oltre a trasmettere il numero e la direzione della linea, consentono alla persona con disabilità di prenotare la fermata. Inoltre, emettono un suono personalizzato che guida all’entrata dell’autobus quando arriva in fermata. Lo stesso sistema funziona anche per i taxi.
Trieste è la prima città ad aver sperimentato il sistema LETIsmart su tutti i mezzi pubblici, gli attraversamenti semaforici sonori, i punti di interesse e le informazioni urbane e commerciali. Successivamente, altre città altrettanto attente all'autonomia delle persone con disabilità e al turismo accessibile hanno adottato questo sistema.
L’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) ha lanciato - a livello nazionale - un progetto che in altre città italiane ha già visto molte realizzazioni attraverso l’installazione di radiofari.
Nello specifico, nell’ambito del progetto “Una città per tutti” a Torino ha individuato cinque attraversamenti stradali che saranno dotati grazie all'intervento di Iren di 50 radiofari all’interno delle paline semaforiche dotate di segnalazione acustica per non vedenti.
La scelta di questi cinque incroci è motivata dal fatto che tali attraversamenti corrispondono a dei punti strategici cittadini ad alto volume di traffico:
- due fermate metro;
- due semafori adiacenti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova;
- sei fermate bus di superficie;
- sede Territoriale e Regionale UICI.
Il progetto intende aumentare l’autonomia e la sicurezza dei cittadini ciechi e ipovedenti durante gli spostamenti quotidiani che servono per svolgere le proprie attività professionali, ma anche ludiche ricreative e di studio.